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IL GRUPPO FIAT NEL - Fiat SpA

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2001<br />

<strong>IL</strong> <strong>GRUPPO</strong> <strong>FIAT</strong> <strong>NEL</strong><br />

Bilancio consolidato<br />

e d’esercizio<br />

al 31 dicembre 2001<br />

RELAZIONE<br />

SULLA GESTIONE


Indice<br />

Assemblea degli Azionisti<br />

1 Ordine del giorno<br />

2 Organi di Amministrazione e Controllo<br />

4 Relazione sulla gestione<br />

5 Relazione introduttiva<br />

12 Il Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

14 Gli eventi dell’anno<br />

16 La <strong>Fiat</strong> e gli Azionisti<br />

18 La <strong>Fiat</strong> e le persone<br />

22 La <strong>Fiat</strong> per l’ambiente<br />

24 La <strong>Fiat</strong> e l’innovazione tecnologica<br />

26 La <strong>Fiat</strong> e i clienti<br />

Analisi della situazione economico-finanziaria<br />

28 del Gruppo <strong>Fiat</strong> e della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio<br />

39 ed evoluzione prevedibile della gestione<br />

40 Dati economici e patrimoniali per Settore di attività<br />

41 Andamento della gestione nei Settori di attività<br />

42 Automobili<br />

48 Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni<br />

52 Veicoli Industriali<br />

56 Prodotti Metallurgici<br />

58 Componenti<br />

60 Mezzi e Sistemi di Produzione<br />

62 Aviazione<br />

64 Editoria e Comunicazione<br />

66 Assicurazioni<br />

68 Servizi<br />

70 Ferrari e Maserati<br />

72 Corporate Governance<br />

75 Piani di Stock Option<br />

76 Rapporti infragruppo e con parti correlate<br />

Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 2001<br />

78 e distribuzione dividendo<br />

79 Principali società del Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

Il Bilancio 2001 del Gruppo <strong>Fiat</strong> può essere consultato su Internet<br />

ai seguenti indirizzi: www.fiatgroup.com www.bilanciofiat.com<br />

Il Bilancio “on line” contiene informazioni complementari,<br />

approfondimenti e tabelle dati acquisibili in formato pdf ed excel.


Principali dati economici e finanziari del Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

in milioni di euro 2001 2000 1999 1998 1997<br />

Risultato operativo 318 855 788 746 1.791<br />

Risultato prima delle imposte (497) 1.050 1.024 1.442 2.160<br />

Risultato ante oneri finanziari e tasse (E.B.I.T.)<br />

Risultato ante oneri finanziari,<br />

528 2.073 1.482 1.321 2.103<br />

tasse e ammortamenti (E.B.I.T.D.A.) 3.408 5.125 3.836 3.631 4.737<br />

Risultato netto del Gruppo e di Terzi (791) 578 506 916 1.550<br />

Risultato netto del Gruppo (445) 664 353 621 1.248<br />

Posizione finanziaria netta attiva/(passiva) (6.035) (6.467) (4.031) 1.420 1.340<br />

Patrimonio netto del Gruppo e di Terzi<br />

Patrimonio netto di<br />

13.607 15.209 14.767 15.120 15.462<br />

competenza del Gruppo 12.170 13.320 12.874 12.998 13.203<br />

Autofinanziamento (Risultato netto<br />

del Gruppo e di Terzi più Ammortamenti) 2.089 3.630 2.860 3.226 4.184<br />

Investimenti 3.438 3.236 2.712 2.418 2.398<br />

Ricerca e sviluppo 1.817 1.725 1.406 1.264 1.166<br />

Risultato operativo delle<br />

Attività industriali su Ricavi netti (R.O.S.)<br />

Risultato operativo su<br />

0,4% 1,7% 1,9% 2,2% 4,4%<br />

Capitale investito netto medio (R.O.I.)<br />

Risultato netto del Gruppo<br />

1,5% 4,2% 4,8% 5,4% 12,2%<br />

e di Terzi su Ricavi netti<br />

Risultato netto su Patrimonio<br />

(1,4%) 1,0% 1,1% 2,0% 3,4%<br />

netto medio (di competenza) (R.O.E.) (3,5%) 5,1% 2,7% 4,7% 9,9%<br />

Dati statistici per area geografica<br />

Centri di Ricerca<br />

numero Società Dipendenti Stabilimenti e Sviluppo<br />

Italia 275 95.199 68 71<br />

Europa esclusa Italia 443 53.620 74 37<br />

Nord America 137 14.465 32 11<br />

Mercosur 71 25.280 18 8<br />

Altre aree 133 10.200 35 4<br />

Totale 1.059 198.764 227 131<br />

La <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha adottato l’Euro quale valuta di conto a partire dal 1° gennaio 1999,<br />

esercitando in anticipo tale facoltà, come peraltro concesso dal D.Lgs. 213/1998<br />

“Disposizioni per l’introduzione dell’Euro nell’ordinamento nazionale”, e, pertanto,<br />

da tale data i Bilanci consolidati e d’esercizio di <strong>Fiat</strong> S.p.A. sono redatti in Euro.<br />

RICAVI CONSOLIDATI<br />

in milioni di euro<br />

DIPENDENTI<br />

unità<br />

46.257<br />

1997<br />

CAPITALE INVESTITO NETTO<br />

in milioni di euro<br />

14.122<br />

1997<br />

242.322<br />

1997<br />

45.769<br />

1998<br />

13.700<br />

1998<br />

220.549<br />

1998<br />

48.123<br />

1999 2000 2001<br />

18.798<br />

1999 2000 2001<br />

221.319<br />

57.555<br />

21.676<br />

223.953<br />

58.006<br />

19.642<br />

198.764<br />

1999 2000 2001


Assemblea degli Azionisti<br />

Centro Congressi Lingotto<br />

Torino, via Nizza 280<br />

11 – 13 – 14 maggio 2002<br />

Ordine del giorno<br />

1. Bilancio al 31 dicembre 2001 e Relazione sulla<br />

Gestione; proposta di destinazione dell’utile<br />

dell’esercizio;<br />

2. Proposta di acquisto e disponibilità di azioni proprie;<br />

3. Nomina del Consiglio di Amministrazione previa<br />

determinazione del numero dei suoi componenti<br />

e fissazione dei relativi compensi;<br />

4. Proposta di modificazioni statutarie agli articoli 6<br />

(Azioni di risparmio e rappresentante comune) e 15<br />

(Riunioni del consiglio di amministrazione);<br />

deliberazioni conseguenti.<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Sede legale in Torino, Via Nizza, 250<br />

Capitale Sociale versato euro 3.082.128.000<br />

Registro delle Imprese Ufficio di Torino<br />

C.F. 00469580013


Presidente d’Onore<br />

Giovanni Agnelli<br />

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE<br />

Presidente<br />

Paolo Fresco (3)<br />

Amministratore Delegato<br />

(1) Segretario del Consiglio di Amministrazione<br />

(2) Componenti del Comitato per il Controllo Interno<br />

(3) Componenti del Comitato per le Nomine e i Compensi<br />

Renato Ruggiero ha presentato le dimissioni<br />

con effetto dal 6 giugno 2001.<br />

Paolo Cantarella (3)<br />

Consiglieri<br />

Angelo Benessia (2)<br />

Franco Bernabè<br />

Carl Ludwig von Boehm-Bezing (2)<br />

Flavio Cotti<br />

John Philip Elkann (2)<br />

Gabriele Galateri di Genola (2)<br />

Franzo Grande Stevens (1) (3)<br />

Gianfranco Gutty<br />

Virgilio Marrone<br />

Felix George Rohatyn<br />

John Francis Welch, Jr. (3)<br />

COLLEGIO<br />

SINDACALE<br />

Sindaci Effettivi<br />

Cesare Ferrero – Presidente<br />

Giorgio Ferrino<br />

Lamberto Jona Celesia<br />

Sindaci Supplenti<br />

Giorgio Giorgi<br />

Natale Ignazio Girolamo<br />

Piero Locatelli<br />

SOCIETÀ<br />

DI REVISIONE<br />

Arthur Andersen <strong>SpA</strong>


4<br />

Relazione sulla<br />

GESTIONE<br />

Relazione sulla gestione – Relazione introduttiva<br />

Paolo Fresco<br />

Presidente della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Paolo Cantarella<br />

Amministratore Delegato della <strong>Fiat</strong> S.p.A.


Relazione introduttiva<br />

Signori Azionisti,<br />

il 2001 si è rivelato per il Gruppo <strong>Fiat</strong> un anno difficile<br />

e complessivamente non soddisfacente sul piano economico<br />

e finanziario, con risultati inferiori alle attese per quel che<br />

concerne sia l’utile operativo (sostanzialmente inferiore<br />

a quello del 2000) sia la generazione di cassa.<br />

UN ANNO DIFFIC<strong>IL</strong>E<br />

L’andamento dell’Azienda, che pure nella prima parte<br />

dell’anno era stato in linea con gli obiettivi di redditività<br />

e di riduzione dell’indebitamento che ci eravamo posti per<br />

l’intero esercizio, è stato fortemente condizionato nel secondo<br />

semestre dal rapido peggioramento dello scenario economico<br />

internazionale, aggravato dalle conseguenze degli attentati<br />

terroristici negli Stati Uniti. In un clima di declinante fiducia di<br />

consumatori e imprese, Il Gruppo ha risentito di minori volumi<br />

di vendita in quasi tutti i comparti automotoristici e ha dovuto<br />

adottare, anche in risposta ad analoghe iniziative dei<br />

concorrenti, politiche commerciali aggressive a sostegno<br />

della domanda.<br />

A ciò si è aggiunto, dopo l’11 settembre, il sostanziale arresto<br />

delle negoziazioni in corso per la dismissione di attività non<br />

core che doveva portare un rilevante contributo alla riduzione<br />

dell’indebitamento.<br />

Va peraltro sottolineato che il mancato raggiungimento degli<br />

obiettivi di redditività del 2001 si concentra essenzialmente<br />

nella performance negativa di <strong>Fiat</strong> Auto e delle attività<br />

componentistiche di Teksid e Magneti Marelli. La redditività<br />

degli altri Settori industriali, infatti, nonostante le difficoltà di<br />

mercato, si è mantenuta su buoni livelli nel caso di Iveco e<br />

Comau e ha registrato sensibili miglioramenti nel caso di CNH,<br />

<strong>Fiat</strong>Avio e Ferrari.<br />

In tale contesto, sono rimasti inalterati il nostro impegno e la<br />

nostra fiducia nelle strategie con le quali, al di là delle difficoltà<br />

congiunturali, intendiamo costruire basi solide e durature per<br />

creare valore per gli azionisti attraverso la soddisfazione dei<br />

clienti e l’eccellenza competitiva.<br />

In questa prospettiva si collocano le crescenti sinergie che<br />

stiamo realizzando sulla base delle iniziative di focalizzazione<br />

condotte negli ultimi anni. Dall’alleanza industriale con General<br />

Motors è venuto un beneficio sensibilmente superiore alle<br />

previsioni, pari a 251 milioni di euro (per un totale cumulato<br />

che ha già raggiunto i 272 milioni di euro). Ulteriori vantaggi,<br />

oltre che dalle ulteriori sinergie già previste, verranno nel<br />

prossimo futuro da nuove iniziative avviate da <strong>Fiat</strong> Auto e<br />

General Motors come la creazione di due centri di progettazione<br />

per lo sviluppo di componenti e sistemi comuni: uno in Svezia,<br />

operativo dal 2001, e l’altro costituito agli inizi del 2002 a<br />

Torino.<br />

L’integrazione tra New Holland e Case ha permesso a CNH di<br />

realizzare efficienze per 278 milioni di dollari (pari a circa 300<br />

milioni di euro), che portano il totale cumulato dall’avvio della<br />

fusione a 433 milioni di dollari (pari a circa 480 milioni di euro).<br />

Si prevede che l’obiettivo complessivo di 600 milioni di dollari<br />

(circa 670 milioni di euro) possa essere raggiunto in anticipo<br />

rispetto ai piani.<br />

Per corrispondere più efficacemente alle esigenze dei clienti<br />

attraverso una struttura aziendale più snella, più reattiva e<br />

nella quale le nostre persone siano messe nelle condizioni di<br />

lavorare meglio, abbiamo impresso una forte accelerazione<br />

alla realizzazione, in tutti i Settori del Gruppo, del programma<br />

“Next” per la reingegnerizzazione dei processi fondamentali.<br />

La realizzazione di questo programma – che interessa lo<br />

sviluppo dei prodotti, la produzione, la logistica, la<br />

Relazione sulla gestione – Relazione introduttiva 5<br />

5


6<br />

6<br />

manutenzione, l’acquisizione e la gestione degli ordini –<br />

permetterà inoltre di ottenere risparmi complessivi per<br />

1,5 miliardi di euro entro il 2004.<br />

Nel 2001 non abbiamo cessato di ricercare opportunità<br />

di crescita sui nuovi mercati, mantenendo la flessibilità tattica<br />

necessaria per adeguarci prontamente all’evoluzione dei<br />

contesti economici locali. In questa chiave, mentre da un lato<br />

abbiamo avviato un forte ridimensionamento della presenza<br />

in Argentina di <strong>Fiat</strong> Auto e Iveco, dall’altro abbiamo dato<br />

vigoroso impulso alle iniziative industriali e commerciali in<br />

Cina, allargando agli autobus le attività di Iveco e ai trattori<br />

leggeri quelle di CNH. Nei primi mesi di quest’anno, sempre<br />

in Cina, <strong>Fiat</strong> Auto ha compiuto un importante passo con il<br />

lancio produttivo e commerciale della Palio, prima fase di<br />

un progetto di sviluppo di lungo periodo.<br />

Sempre dal punto di vista strategico, abbiamo continuato<br />

ad espanderci e a crescere in settori per loro natura anticiclici<br />

valorizzando gli asset e le competenze interni al Gruppo.<br />

Il 2001 è stato il primo anno di piena attività di Business<br />

Solutions, il nuovo Settore che opera nel campo dei servizi<br />

alle imprese. Business Solutions ha iniziato ad allargare<br />

il suo portafoglio di clienti non captive. Proseguendo in<br />

una politica di rapido sviluppo della propria offerta anche<br />

attraverso le partnership, ha dato vita alla joint venture<br />

GlobalValue, partecipata pariteticamente con IBM Italia<br />

e operante con 3.000 persone nei servizi di Information<br />

Technology ad alto valore.<br />

Con il 38,6% del capitale, inoltre, <strong>Fiat</strong> è entrata come uno<br />

dei principali partner in Italenergia, società che con offerte<br />

pubbliche d’acquisto ha raggiunto il controllo di Montedison<br />

e Edison. Italenergia ha varato in ottobre il riassetto societario<br />

del gruppo che porterà alla costituzione della nuova Edison,<br />

azienda concentrata nel business energetico, e ha già avviato<br />

la dismissione dei business non core. Nel mese di marzo 2002,<br />

il consorzio Edipower di cui Edison detiene il 40% ha vinto la<br />

gara per l’acquisizione di Eurogen, la maggiore delle tre Genco<br />

(generation company) messe sul mercato dall’Enel nell’ambito<br />

del processo di liberalizzazione del mercato elettrico italiano.<br />

Inalterato è rimasto l’impegno di tutti i Settori del Gruppo<br />

nell’innovazione dei prodotti. Le spese in ricerca e sviluppo<br />

(1,8 miliardi di euro rispetto a 1,7 nel 2000) hanno superato<br />

la soglia del 3% sul fatturato. Frutto di particolare rilievo<br />

in questo sforzo di rinnovamento dell’offerta è stato, per<br />

<strong>Fiat</strong> Auto, il lancio della Stilo. In coerenza con l’azione di<br />

riposizionamento del marchio e grazie alla ricchezza di<br />

contenuti e di soluzioni tecnologiche, il nuovo modello sta<br />

conoscendo una buona affermazione sui mercati europei,<br />

mantenendo i previsti livelli di prezzo. Questa strategia<br />

di lancio si sta rafforzando con l’introduzione di una nuova<br />

versione d’attacco della Stilo e con una razionalizzazione<br />

dei contenuti in funzione delle specifiche esigenze dei clienti.<br />

Crescente attenzione, inoltre, è stata dedicata alla<br />

valorizzazione dei marchi “premium”, di cui è conferma<br />

il rilevante successo dell’Alfa 147, mentre nuovo impulso<br />

riceverà il marchio Lancia con l’arrivo della Thesis e del nuovo<br />

monovolume Phedra. Nuovi importanti prodotti sono venuti<br />

anche da CNH che nel 2001 ha introdotto numerosi modelli<br />

di trattori e di macchine per l’agricoltura. Iveco ha compiuto<br />

un fondamentale passo in avanti con lo sviluppo e il lancio,<br />

nei primi mesi del 2002, del veicolo pesante Stralis che ha<br />

già ottenuto una buona accoglienza da parte dei potenziali<br />

clienti. Tra i più significativi progressi di <strong>Fiat</strong>Avio c’è anche<br />

la collaborazione avviata con Rolls Royce nel programma<br />

Trent 900 destinato ai motori che equipaggeranno il nuovo<br />

Airbus A380.<br />

I RISULTATI IN SINTESI<br />

Nel 2001, il fatturato consolidato del Gruppo, pari a<br />

58 miliardi di euro, è stato lievemente superiore a quello<br />

del 2000: la crescita di <strong>Fiat</strong>Avio e Toro Assicurazioni e il<br />

contributo di Business Solutions hanno compensato il calo<br />

di attività di <strong>Fiat</strong> Auto e dei Settori della componentistica.<br />

Il risultato operativo è stato positivo per 318 milioni di euro<br />

(855 milioni di euro nel 2000).<br />

Il risultato consolidato netto è stato negativo per 791 milioni<br />

di euro, rispetto a un utile di 578 milioni di euro nel 2000.<br />

La perdita è dovuta, oltre che alla minore redditività operativa,<br />

agli oneri di ristrutturazione (tra i quali quelli relativi ai programmi<br />

avviati nel mese di dicembre e pari a circa 850 milioni di euro)<br />

e all’allineamento al ribasso del valore dei titoli in portafoglio<br />

alle Società assicurative. Il risultato netto di competenza del<br />

Gruppo ha registrato una perdita di 445 milioni di euro,<br />

rispetto a un utile di 664 milioni di euro nel 2000.<br />

Per quanto riguarda la posizione finanziaria netta,<br />

l’indebitamento netto a fine dicembre è stato di circa 6 miliardi di<br />

euro rispetto ai 6,5 miliardi di euro registrati alla fine del 2000.<br />

LE AZIONI PER <strong>IL</strong> R<strong>IL</strong>ANCIO DEL <strong>GRUPPO</strong><br />

Nel corso dell’anno e in particolar modo a partire dal terzo<br />

trimestre il Gruppo aveva adottato importanti contromisure per<br />

reagire al rallentamento della domanda nei principali Settori<br />

automotoristici. Tra queste, insieme alla più rapida esecuzione<br />

del programma “Next”, il ridimensionamento della produzione,<br />

la riduzione degli stock di proprietà e della rete di CNH e<br />

soprattutto di <strong>Fiat</strong> Auto, il contenimento dei costi di struttura.


<strong>Fiat</strong> Stilo 3 e 5 porte<br />

Per far fronte all’estrema volatilità dei mercati e all’incertezza<br />

sui tempi della ripresa delle principali economie, tuttavia,<br />

in dicembre il Consiglio di Amministrazione ha deciso ancor<br />

più incisive misure di carattere industriale e finanziario.<br />

Sul fronte industriale:<br />

❚ è stato varato per l’intero Gruppo, un piano (2002-2004)<br />

che prevede razionalizzazioni degli impianti, ristrutturazioni<br />

e chiusure in 18 stabilimenti, di cui 15 ristrutturati o chiusi<br />

entro il 2003. In quest’ambito è pressoché terminato, per<br />

esempio, il trasferimento delle attività produttive di <strong>Fiat</strong> Auto<br />

dallo stabilimento di Rivalta a quello di Mirafiori, mentre<br />

sono stati avviati i lavori preliminari per lo spostamento a<br />

Rivalta delle attività di <strong>Fiat</strong>Avio svolte negli impianti torinesi<br />

di via Nizza. L’intero programma di ristrutturazione ha<br />

comportato, come già ricordato, costi sull’esercizio 2001<br />

per circa 850 milioni di euro;<br />

❚ è stata avviata la riorganizzazione di <strong>Fiat</strong> Auto, che è divenuta<br />

operativa a metà febbraio con la nomina dei responsabili e<br />

dell’alto management delle quattro Business Unit in cui si<br />

articolerà l’attività del Settore: <strong>Fiat</strong>/Lancia/Veicoli Commerciali,<br />

Alfa Romeo, Sviluppi Internazionali e Servizi per i clienti.<br />

Sul fronte finanziario:<br />

❚ è stato deliberato un aumento del capitale sociale per oltre 1<br />

miliardo di euro; partita a metà gennaio del 2002, l’operazione<br />

si è conclusa con pieno successo nel mese di febbraio;<br />

❚ è stato lanciato un prestito obbligazionario convertibile<br />

in azioni GM per 2,2 miliardi di dollari finalizzato alla<br />

diversificazione delle fonti di finanziamento e alla riduzione<br />

dei costi dell’indebitamento; il prestito è stato incassato<br />

nel gennaio 2002;<br />

❚ è stato ridisegnato il piano di dismissioni (per un valore di<br />

2 miliardi di euro nel 2002) allargandone il perimetro ad un<br />

maggior numero di attività, industriali e non industriali, per<br />

ridurre il rischio di execution rispetto al piano precedente.<br />

Benché alcune iniziative realizzate o avviate nel 2001 (come<br />

la riduzione della produzione, i programmi di destoccaggio, le<br />

ristrutturazioni) abbiano avuto riflessi negativi sui conti dell’anno,<br />

esse hanno rappresentato il necessario prezzo da pagare per<br />

rafforzare il Gruppo e proteggere le sue prospettive future.<br />

L’ANDAMENTO DEI SETTORI<br />

Automobili<br />

Nonostante il generale rallentamento dell’economia, nel 2001 il<br />

mercato automobilistico in Europa Occidentale si è mantenuto<br />

sugli stessi livelli dell’anno precedente, manifestando<br />

addirittura un sensibile recupero nell’ultimo trimestre dell’anno.<br />

Tale andamento si giustifica con le aggressive politiche<br />

commerciali messe in atto dai costruttori che hanno<br />

artificialmente sostenuto la domanda con promozioni e sconti.<br />

Relazione sulla gestione – Relazione introduttiva 7<br />

7


8<br />

8<br />

È invece rimasta critica la situazione in Polonia, dove il mercato<br />

si è pressoché dimezzato rispetto al 1999. In Sud America,<br />

si è arrestata nel secondo semestre la vivace crescita della<br />

domanda brasiliana (comunque migliorata in ragione d’anno),<br />

mentre la grave crisi economica e finanziaria dell’Argentina ha<br />

portato il mercato locale praticamente sull’orlo del collasso.<br />

In questo contesto, le vendite di <strong>Fiat</strong> Auto, in termini di unità,<br />

hanno subito un calo del 10,8% dovuto per un terzo alle<br />

iniziative di destoccaggio e alla conseguenti minori fatturazioni<br />

alla rete commerciale, per un altro terzo all’andamento negativo<br />

dei mercati polacco e argentino e, per la parte rimanente, al<br />

calo della quota in Europa Occidentale (passata dal 10% al<br />

9,6%) e in Italia (dal 35,4% al 34,7%). Nonostante il successo<br />

di <strong>Fiat</strong> Doblò, la buona partenza di <strong>Fiat</strong> Stilo e la brillante<br />

affermazione di Alfa 147, nel corso dell’anno ha pesato sulla<br />

quota italiana soprattutto il phase-out di Bravo e Brava,<br />

sostituite solo nell’ultimo trimestre dalla Stilo.<br />

Decisamente inferiore al calo dei volumi è stata la diminuzione<br />

del fatturato di <strong>Fiat</strong> Auto, attestatosi a 24,4 miliardi di euro<br />

(-3,6%). Ciò si deve al crescente contributo delle attività di<br />

servizio (salite a circa il 10% del volume d’affari del Settore)<br />

e a un miglioramento del fatturato per unità venduta.<br />

Il risultato operativo negativo del Settore nel 2001 (-549<br />

milioni di euro rispetto ad un utile di 44 nell’anno precedente)<br />

è maturato nella seconda parte dell’anno, principalmente a<br />

causa dei minori volumi di vendita, dei maggiori contenuti<br />

di prodotto non interamente riflessi sui prezzi, di maggiori<br />

Mietitrebbia New Holland Cx 880<br />

costi per ricerca e sviluppo, pubblicità e diverse forme di<br />

incentivazione commerciale. Un contributo positivo è invece<br />

venuto dal miglioramento del costo del prodotto e, in ancor<br />

maggior misura, dalle sinergie industriali derivanti dall’alleanza<br />

con General Motors. Gli oneri connessi alle iniziative di<br />

destoccaggio vetture sono stati interamente assorbiti dal<br />

positivo impatto della cessione degli stock ricambi alla nuova<br />

società partecipata da DHL Worldwide Express, <strong>Fiat</strong> Auto e<br />

altri soci finanziari.<br />

Al rilancio del Settore dovrà contribuire in modo determinante<br />

la nuova organizzazione. Pur dovendo scontare nei primi mesi<br />

le ovvie difficoltà della sua messa a regime, <strong>Fiat</strong> Auto potrà<br />

trarre già nel corso dell’anno i benefici derivanti dalla maggiore<br />

valorizzazione dei marchi, dallo snellimento dei processi<br />

decisionali e dalla maggiore focalizzazione di tutte le strutture<br />

sulla soddisfazione del cliente. Le quattro nuove Business Unit –<br />

alle quali si affianca l’unità dedicata ai servizi post-vendita –<br />

operano, infatti, come vere e proprie aziende, con piena<br />

responsabilità dei risultati economici e finanziari, disponendo<br />

ciascuna di strutture dedicate a sviluppo prodotto, produzione,<br />

marketing, commerciale, qualità e gestione delle risorse umane.<br />

Fondamento della competitività del Settore resta l’innovazione<br />

dei prodotti. In quest’ambito s’inquadra il lancio di numerosi<br />

prodotti previsto nel corso del 2002. Già avviata con successo<br />

la commercializzazione del nuovo <strong>Fiat</strong> Ducato, seguiranno,<br />

oltre alla Lancia Thesis, la nuova Alfa 156 e la 156 GTA, i nuovi<br />

monovolume Lancia e <strong>Fiat</strong> e, in autunno, la Stilo station wagon.


Infine, va ricordato che <strong>Fiat</strong> Auto e GM Europe hanno<br />

raggiunto un accordo per la creazione – accanto a quello già<br />

operativo in Svezia per le vetture “Premium” – di un centro<br />

di progettazione congiunto per lo sviluppo di componenti e<br />

sistemi specifici comuni destinati alle rispettive produzioni di<br />

vetture di piccola cilindrata del futuro. I risultati dell’iniziativa,<br />

che non avrà impatti sulle specificità dei marchi delle due<br />

Società, consentirà di realizzare significative efficienze. Per<br />

questo grande impegno di sviluppo di componenti comuni<br />

è stata avviata la costituzione di un centro dedicato di<br />

progettazione con sede a Torino, nel quale lavoreranno<br />

circa cento persone provenienti da entrambe le Società.<br />

Macchine per l’Agricoltura e per le Costruzioni<br />

Per CNH Global il 2001 è stato caratterizzato da un<br />

andamento dei mercati differenziato per area geografica e per<br />

linea di business. Nel settore delle macchine per l’agricoltura,<br />

ai progressi registrati in Nord America e America Latina si è<br />

contrapposta la flessione della domanda in Europa (-7%).<br />

Nel comparto delle macchine per le costruzioni si è invece<br />

manifestata ovunque una consistente contrazione del mercato.<br />

Il fatturato di CNH (10,8 miliardi di euro) è rimasto invariato<br />

rispetto al 2000 nonostante il pronunciato calo delle vendite<br />

di macchine per le costruzioni e l’impatto, sull’intero anno,<br />

delle dismissioni imposte dalle autorità antitrust e realizzate<br />

nel corso del 2000. Tale andamento riflette, oltre all’effetto<br />

della conversione in euro dei valori in dollari, la buona<br />

performance nel comparto agricolo in Nord America, dove<br />

CNH ha riguadagnato le quote perse a causa delle dismissioni<br />

e dell’aggressiva pressione competitiva nelle fasi iniziali<br />

dell’integrazione tra Case e New Holland.<br />

La Società sta beneficiando in crescente misura<br />

dell’integrazione e della riorganizzazione condotte in questi<br />

due anni. Ne è prova il consistente miglioramento della<br />

redditività delle attività industriali pur in un contesto di mercati<br />

che si collocano a livelli bassi del ciclo. Nel 2001 il risultato<br />

operativo di CNH ha raggiunto i 209 milioni di euro, rispetto<br />

ai 45 milioni di euro dell’anno precedente. Le sinergie derivanti<br />

dalla fusione tra Case e New Holland (278 milioni di dollari,<br />

pari a circa 300 milioni di euro) hanno più che compensato<br />

lo sfavorevole impatto di minori vendite nel comparto a più<br />

alta redditività delle macchine per le costruzioni.<br />

In un 2002 che prospetta un rallentamento nella domanda<br />

di macchine agricole e una prima metà d’anno di ulteriore<br />

indebolimento per quella di macchine per le costruzioni, CNH<br />

potrà contare su strutture decisamente più snelle e flessibili.<br />

Come già avvenuto nel 2001 con gli importanti lanci del trattore<br />

agricolo pesante Case STX e della mietitrebbia New Holland<br />

CX (premiata in Europa come “Mietitrebbia dell’anno”), il<br />

Settore potrà trarre notevoli benefici dall’introduzione dei<br />

numerosi nuovi prodotti basati sulle piattaforme comuni ai<br />

marchi Case e New Holland e caratterizzati da più alti margini<br />

unitari. Inoltre, CNH Capital ha completato il processo di<br />

trasformazione in società di servizi finanziari concentrata<br />

unicamente nel supporto alla rete e ai clienti dei marchi di CNH.<br />

Agli inizi del 2002 il closing dell’accordo tra CNH e Kobelco<br />

ha reso pienamente operativa l’alleanza globale tra la nostra<br />

Società e il quarto produttore mondiale di escavatori idraulici.<br />

Tale alleanza darà ai prodotti di CNH pieno accesso al<br />

mercato asiatico e contribuirà a rafforzare la posizione<br />

del Settore sul mercato delle macchine per le costruzioni<br />

in Nord America e in Europa.<br />

Veicoli Industriali<br />

Il mercato europeo dei veicoli industriali, pur mantenendosi<br />

allineato a quello del 2000, ha manifestato nella parte finale<br />

dell’anno segni sempre più evidenti di flessione,<br />

particolarmente nei segmenti dei medi e dei pesanti.<br />

Le vendite di Iveco sono calate del 2,7% per effetto, in<br />

particolare, delle aggressive politiche commerciali della<br />

concorrenza in Italia e dello sfavorevole andamento della<br />

domanda in Germania. La quota totale di mercato del Settore<br />

ha subito una leggera flessione passando dal 17,8% al 17%:<br />

ciò si deve soprattutto alla riduzione nel segmento dei leggeri,<br />

mentre è rimasta stabile la quota nei pesanti ed è cresciuta<br />

nei medi confermando la leadership di Iveco grazie al<br />

successo dell’Eurocargo Tector. Molto positivo, nonostante<br />

il calo dell’Argentina provocato dalla crisi economica e<br />

finanziaria, l’andamento delle vendite in America Latina<br />

trainate dal Brasile dove è stata raggiunta una quota di<br />

mercato di oltre il 25%.<br />

Nel 2001 il fatturato di Iveco è stato di 8,6 miliardi di euro<br />

(+0,5%): la crescita delle attività finanziarie e dei servizi ha<br />

controbilanciato l’effetto dei minori volumi di vendita.<br />

Le minori vendite e le forti pressioni sui prezzi nei segmenti<br />

dei medi e dei pesanti si sono riflesse sul risultato operativo<br />

del Settore, che è stato di 271 milioni di euro rispetto ai 489<br />

milioni di euro dell’anno precedente; il risultato del 2000,<br />

tuttavia, includeva un provento operativo non ricorrente legato<br />

alla cessione di aree industriali non più utilizzate.<br />

Di fronte al possibile calo del mercato dei veicoli industriali<br />

nel 2002 e nel 2003, Iveco si trova in una posizione di<br />

vantaggio rispetto alla concorrenza avendo già investito<br />

nell’aggiornamento della propria gamma prodotti. Questa<br />

si è completata con il lancio, lo scorso gennaio, del nuovo<br />

e innovativo veicolo pesante Stralis che anche secondo gli<br />

Relazione sulla gestione – Relazione introduttiva 9<br />

9


10<br />

10<br />

Iveco - Motore Tector<br />

analisti del settore è destinato a migliorare in modo<br />

significativo la quota di Iveco in un segmento in cui i leader<br />

di mercato possono godere dei benefici di un premium price.<br />

All’ulteriore rafforzamento competitivo del Settore contribuirà<br />

anche l’acquisizione, avvenuta nel mese di gennaio, della<br />

prima tranche della partecipazione detenuta da Renault (50%)<br />

nella joint venture Irisbus.<br />

Altri Settori<br />

Per quanto concerne gli altri Settori, Teksid e Comau hanno<br />

risentito della flessione della domanda da parte, in particolare,<br />

dei costruttori automotoristici negli Stati Uniti, parzialmente<br />

compensata per Comau dalla robusta crescita dei servizi di<br />

manutenzione. Il risultato di Magneti Marelli ha riflesso la<br />

contrazione dei volumi di vendita a cui si sono sommati, anche<br />

per effetto dello sfavorevole andamento del cambio dell’euro nei<br />

confronti del dollaro, forti incrementi di costo dei componenti<br />

elettronici che non sono stati interamente scaricati sui prezzi.<br />

<strong>Fiat</strong>Avio, nonostante i primi sintomi di indebolimento della<br />

domanda mondiale di trasporto aereo e il rallentamento dei<br />

lanci commerciali nello spazio, ha ancora migliorato sia il<br />

fatturato (+9,7%) sia il risultato operativo (che ha toccato<br />

i 186 milioni di euro), portando la sua redditività all’11,4%.<br />

Il Gruppo Toro Assicurazioni ha ulteriormente consolidato la<br />

sua posizione sul mercato italiano grazie ad un incremento<br />

del 25% della raccolta premi di competenza (+14%<br />

escludendo le nuove attività di Lloyd Italico e Augusta<br />

Assicurazioni, precedentemente inclusa tra le “società diverse”<br />

del Gruppo <strong>Fiat</strong>). Particolarmente rilevante la crescita nel ramo<br />

Vita, nel quale la joint venture Roma Vita, con Banca di Roma,<br />

ha fatto registrare una crescita del 32%. La redditività<br />

operativa del Settore è stata positiva per 68 milioni di euro.<br />

Il risultato ante imposte è stato di 220 milioni di euro (in netto<br />

progresso rispetto ai 163 milioni di euro del 2000), nonostante<br />

l’andamento negativo dei mercati borsistici e il conseguente<br />

riallineamento del valore dei titoli azionari in portafoglio.<br />

Business Solutions ha conseguito un risultato operativo di 73<br />

milioni di euro, con una redditività del 4%. Ai ricavi del Settore,<br />

per oltre il 40% realizzati sul mercato non captive, hanno<br />

contribuito, fra l’altro, le attività di <strong>Fiat</strong> Engineering consolidata<br />

dal terzo trimestre, mentre nel quadro dell’operazione<br />

Italenergia sono state cedute quelle di Fenice.<br />

Tra le altre società del Gruppo da rilevare l’andamento<br />

particolarmente positivo della Ferrari che, oltre ai grandi risultati<br />

sul piano sportivo, ha sensibilmente migliorato i risultati gestionali,<br />

con un utile operativo passato da 46 a 62 milioni di euro.<br />

LA POSIZIONE FINANZIARIA DEL <strong>GRUPPO</strong><br />

Alla fine del 2001 l’indebitamento netto del Gruppo è sceso<br />

a circa 6 miliardi di euro rispetto ai 6,5 miliardi di euro del<br />

dicembre 2000.<br />

Il miglioramento, dovuto al forte contenimento del capitale<br />

circolante, è tuttavia largamente inferiore agli obiettivi formulati<br />

all’inizio del 2001, a causa del sostanziale arresto dei negoziati<br />

sulle dismissioni provocato nella seconda parte dell’anno dal<br />

peggioramento della congiuntura internazionale.<br />

L’indebitamento finanziario complessivo del Gruppo,<br />

che è stato a fine dicembre di 33,4 miliardi di euro contro<br />

i 33 miliardi di euro a fine 2000 copre:<br />

❚ circa 4,1 miliardi di euro di impieghi di cassa e in titoli<br />

a breve termine (3,6 miliardi nel 2000), comprensivi<br />

della liquidità delle attività assicurative, e<br />

❚ i crediti finanziari e gli asset in leasing connessi<br />

principalmente alle attività di finanziamento alle vendite<br />

tipiche dei business automotoristici, per un ammontare di<br />

impieghi pari a 23,3 miliardi di euro a fine dicembre 2001<br />

(rispetto ai 22,9 miliardi di euro nel dicembre 2000).<br />

Tale ammontare è cresciuto nel corso degli ultimi anni in<br />

relazione non solo all’acquisizione di Case Corporation e<br />

delle sue attività di finanziamento alle vendite, ma anche allo<br />

sviluppo delle attività di <strong>Fiat</strong> Auto e di Iveco in questo stesso<br />

campo, coerentemente con la strategia di espansione nei<br />

servizi ai clienti perseguita dal Gruppo.


PROSPETTIVE<br />

Nel 2002 l’economia internazionale appare incamminata verso<br />

un ristabilimento dei suoi equilibri. La ripresa, tuttavia, sarà<br />

piuttosto graduale e concentrata nella seconda parte dell’anno<br />

sia negli Stati Uniti sia in Europa. Il miglioramento dello<br />

scenario congiunturale non sarà tale da sospingere i consumi<br />

di beni durevoli e gli investimenti.<br />

In questa cornice generale si inquadrano le particolari fasi<br />

attraversate dai mercati automotoristici. In Europa, quello<br />

dell’auto ha presumibilmente toccato il culmine dopo otto anni<br />

di crescita che l’hanno portato, nell’ultimo triennio, ai livelli più<br />

alti nella storia. Sette anni è durata l’espansione del mercato<br />

dei veicoli industriali, anch’esso giunto a livelli record. La<br />

domanda di macchine agricole sta da tempo vivendo una<br />

fase di generale debolezza, mentre quella di macchine per<br />

le costruzioni si trova già nella parte bassa del ciclo di lungo<br />

periodo.<br />

La combinazione tra la debolezza della congiuntura e la<br />

situazione ciclica dei principali mercati in cui il Gruppo opera<br />

determinerà alta volatilità e grande incertezza sull’entità della<br />

comunque attesa contrazione della domanda.<br />

Ciò conferma che anche il 2002 sarà per noi un anno difficile<br />

particolarmente nella prima parte, che sarà ancora influenzata<br />

dal rallentamento registrato negli ultimi mesi del 2001.<br />

Resta, tuttavia, fermo il nostro impegno a perseguire un<br />

miglioramento del risultato operativo, ma soprattutto una<br />

sostanziale riduzione dell’indebitamento rispetto al 2001.<br />

Al primo obiettivo dovrà contribuire un’ancor più attenta e<br />

incisiva esecuzione delle nostre strategie: la conquista della<br />

leadership competitiva anche attraverso la collaborazione<br />

industriale con General Motors e grazie al processo di<br />

integrazione in corso in CNH; il ridisegno dei processi<br />

fondamentali centrato sulla soddisfazione dei clienti e sulla<br />

più ampia valorizzazione delle competenze professionali delle<br />

nostre persone; la crescita della nostra presenza sui mercati<br />

emergenti più promettenti; lo sviluppo nei servizi legati ai<br />

prodotti e di quelli destinati alle imprese; la continua<br />

innovazione dell’offerta.<br />

Per poter operare con maggiore agilità e flessibilità in uno<br />

scenario non favorevole abbiamo anche preso decisioni forti<br />

sul piano industriale, dalla ristrutturazione e razionalizzazione<br />

delle attività produttive alla riorganizzazione del Settore<br />

automobilistico fino alla riduzione strutturale degli stock.<br />

Per quanto riguarda l’aspetto finanziario, tutti i nostri sforzi<br />

dovranno convergere sull’assoluta priorità di una maggiore<br />

generazione di liquidità e sul conseguente dimezzamento<br />

dell’indebitamento netto entro la fine del 2002.<br />

Siamo determinati a raggiungere questo traguardo per<br />

restituire al Gruppo la capacità di finanziare il proprio sviluppo<br />

in un contesto di grande prudenza da parte degli operatori<br />

finanziari e degli strategic buyers.<br />

In tale prospettiva, al contributo che è già venuto dal recente<br />

aumento di capitale intendiamo sommare quello derivante<br />

dalla piena attuazione del nuovo programma di dismissioni<br />

che ha un ruolo molto importante nella riduzione<br />

dell’indebitamento del Gruppo.<br />

Ancor più importante sarà l’apporto che dovrà venire dalle<br />

attività correnti e dal sempre più ampio coinvolgimento nella<br />

qualità dei risultati e nella generazione di cassa di tutte le<br />

nostre persone. A tale scopo abbiamo potenziato il nostro<br />

sistema informativo interno per consentire a tutti i manager,<br />

attraverso una serie di indicatori operativi o relativi al cashflow,<br />

di verificare in ogni momento il loro contributo al<br />

miglioramento della situazione di cassa.<br />

Inoltre, per rafforzare ulteriormente la sensibilità e la<br />

partecipazione delle persone al controllo della posizione<br />

finanziaria e del cash-flow abbiamo avviato un programma<br />

di formazione che interesserà entro il mese di settembre oltre<br />

15.000 tra dirigenti e professional del Gruppo, a partire dai<br />

tre Settori principali (<strong>Fiat</strong> Auto, CNH e Iveco). Il programma<br />

intende anche promuovere lo sviluppo di idee e iniziative<br />

specifiche attraverso una serie di workshop.<br />

Questa iniziativa si inquadra in quel processo di<br />

trasformazione e di aggiornamento della cultura aziendale<br />

che stiamo perseguendo da tempo. Nella consapevolezza<br />

che è solo dalle nostre persone, dalla loro professionalità, dal<br />

loro senso di responsabilità che potrà venire la spinta decisiva<br />

all’eccellenza, la dimensione in cui vogliamo al più presto<br />

collocare stabilmente il Gruppo in tutti i suoi business.<br />

Torino, 27 marzo 2002<br />

Il Presidente<br />

Paolo Fresco<br />

L’Amministratore Delegato<br />

Paolo Cantarella<br />

Relazione sulla gestione – Relazione introduttiva 11<br />

11


Il Gruppo <strong>FIAT</strong><br />

Nata a Torino nel 1899, la <strong>Fiat</strong> è tra i fondatori dell’industria<br />

automobilistica. Fin dalle origini, lo sviluppo dell’Azienda si<br />

è orientato lungo due direttrici che ne hanno caratterizzato<br />

la successiva evoluzione: la forte proiezione internazionale<br />

e la carica innovatrice che ha trovato espressione nella<br />

qualità tecnologica dei prodotti e nell’adozione delle più<br />

avanzate soluzioni produttive e organizzative.<br />

<strong>Fiat</strong>, tuttavia, non significa solo automobili. L’Azienda ha<br />

interpretato la propria missione automotoristica in modo<br />

originale attraverso una vocazione alle varie forme della<br />

mobilità di persone e beni: dalle auto ai camion, dai motori<br />

navali a quelli aeronautici fino ad arrivare, in tempi più<br />

recenti, ai lanciatori spaziali.<br />

Attorno a queste attività industriali si è sviluppata, assumendo<br />

un peso crescente negli ultimi anni, una sempre maggiore<br />

e articolata presenza del Gruppo nel campo dei servizi che<br />

ha anche permesso di valorizzare consolidate competenze<br />

interne. Rientrano in quest’ambito i servizi finanziari e di<br />

mobilità collegati ai prodotti automotoristici, le attività<br />

assicurative, i servizi alle imprese e, dal 2001, l’ingresso<br />

dell’Azienda nel settore dell’energia elettrica e del gas.<br />

24%<br />

52%<br />

24%<br />

Ripartizione dei ricavi<br />

(% su valori ante elisioni intercompany)<br />

Ricavi per area geografica<br />

di origine<br />

Attività Industriali 80%<br />

(*) Servizi 20%<br />

(*) Includono oltre alle attività dei Settori operanti nel terziario (Toro Assicurazioni,<br />

Itedi, Business Solutions) i ricavi delle attività di servizio dei Settori Industriali,<br />

tra cui di particolare rilievo i servizi finanziari alle vendite ed i servizi di<br />

manutenzione di <strong>Fiat</strong>Avio e Comau.<br />

Ricavi per area geografica<br />

di destinazione<br />

39%<br />

34%<br />

27%<br />

Attualmente le società del Gruppo <strong>Fiat</strong> sono organizzate in dieci<br />

Settori che realizzano prodotti automotoristici e servizi per i clienti<br />

di oltre 190 Paesi in tutto il mondo.<br />

Automobili<br />

Le attività automobilistiche del Gruppo sono condotte principalmente<br />

attraverso <strong>Fiat</strong> Auto Holdings B.V. e le sue controllate<br />

con i marchi <strong>Fiat</strong>, Lancia e Alfa Romeo per le autovetture e con<br />

il marchio <strong>Fiat</strong> per i veicoli commerciali.<br />

Il Settore offre a fornitori, dealer e clienti un sistema completo di<br />

servizi automotoristici attraverso Targasys e di servizi finanziari<br />

attraverso Fidis. Il Gruppo controlla anche Ferrari e Maserati,<br />

le case costruttrici di autovetture sportive di lusso.<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni<br />

Il Settore Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni è rappresentato<br />

dalla nuova realtà CNH Global N.V. – nata nel 1999 dalla fusione<br />

delle attività New Holland e Case – che opera nel campo dei trattori<br />

e delle macchine agricole con i marchi New Holland, Case IH, Flexi-<br />

Coil, Steyr e delle macchine per le costruzioni con i marchi Case,<br />

New Holland Construction, <strong>Fiat</strong>-Hitachi, O&K, <strong>Fiat</strong>Allis e Kobelco. Il<br />

Settore fornisce servizi finanziari a supporto dei propri clienti finali e<br />

dei concessionari dei marchi CNH con i marchi CNH Capital, Case<br />

Credit e New Holland Credit.<br />

Veicoli Industriali<br />

Il Settore progetta, produce e vende una gamma completa di veicoli<br />

industriali con i marchi Iveco, Iveco Pegaso, Iveco Ford e Seddon<br />

Atkinson, autobus con i marchi Iveco e Irisbus, veicoli antincendio<br />

con i marchi Camiva, Iveco e Magirus e motori diesel con il marchio<br />

Aifo. Attraverso Transolver, il Settore garantisce l’offerta di un sistema<br />

completo di servizi finanziari, compreso il noleggio a lungo termine<br />

con Fraikin. La Caposettore è Iveco N.V.<br />

L’andamento del fatturato negli ultimi dieci anni<br />

in milioni di euro<br />

50.000<br />

40.000<br />

30.000<br />

20.000<br />

10.000<br />

0<br />

30.526<br />

1992<br />

28.176<br />

1993<br />

34.005<br />

1994<br />

39.092<br />

1995<br />

40.244<br />

1996<br />

46.257<br />

1997<br />

45.769<br />

1998<br />

48.123<br />

1999<br />

57.555<br />

58.006<br />

Italia Europa esclusa Italia Altre Aree Estero Italia<br />

2000<br />

2001<br />

Altri Settori Industriali<br />

Comprendono Prodotti Metallurgici, Componenti, Mezzi e<br />

Sistemi di Produzione, Aviazione, con i seguenti prodotti e<br />

aree di attività:<br />

❚ Basamenti motore e teste cilindri in ghisa e alluminio, altri<br />

componenti per motori in ghisa, componenti per trasmissioni,<br />

cambi e sospensioni in ghisa e alluminio, componenti di<br />

carrozzeria in magnesio.<br />

❚ Moduli e sistemi componenti l’autoveicolo nelle aree<br />

Motopropulsione, Sospensioni, Illuminazione, Elettronica;<br />

Aftermarket.<br />

❚ Sistemi di automazione industriale per il settore autoveicolistico<br />

comprendenti ingegneria di prodotto e di processo, logistica<br />

e gestione, “program management”, fabbricazione, installazione<br />

e avvio produttivo, manutenzione.<br />

❚ Componenti e sistemi per motori aeronautici ed elicotteristici,<br />

turbine per propulsione navale, sistemi di propulsione per<br />

vettori e satelliti; revisione motori.<br />

Altri Settori non Industriali<br />

Includono Editoria e Comunicazione, Assicurazioni,<br />

Servizi, con le seguenti attività principali:<br />

❚ Il quotidiano “La Stampa”, raccolta pubblicitaria multimediale.<br />

❚ Prodotti assicurativi in tutti i Rami Danni e nei Rami Vita;<br />

bancassicurazione in joint venture con Banca di Roma;<br />

presenza sulla rete dei concessionari tramite Toro Targa<br />

Assicurazioni, in joint venture con <strong>Fiat</strong> Auto.<br />

❚ Servizi relativi a gestione amministrativa del personale, lavoro<br />

interinale; engineering & facility management;<br />

amministrazione e consulenza aziendale nell’area “finance”;<br />

information and communication technology; acquisti,<br />

e-procurement.<br />

Altri Settori<br />

Industriali (15%)<br />

Veicoli<br />

Industriali (14%)<br />

Il Management<br />

in prima fila, da sinistra:<br />

Damien Clermont, Chief Financial Officer <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Carlo Gatto, President and Chief Executive<br />

Officer Business Solutions S.p.A.<br />

Giancarlo Boschetti, President and Chief Executive<br />

Officer <strong>Fiat</strong> Auto S.p.A.<br />

Michel De Lambert, President and Chief Executive<br />

Officer Iveco N.V.<br />

Paolo Monferino, President and Chief Executive<br />

Officer CNH Global N.V.<br />

Paolo Cantarella, Chief Executive Officer <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

in seconda fila, da sinistra:<br />

Pier Luigi Fattori, Corporate Senior Vice President<br />

Human Resources <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Luca Cordero di Montezemolo, Chairman and Chief<br />

Executive Officer Ferrari S.p.A.<br />

Paolo Fresco, Chairman <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Maurizio Beretta, Corporate Senior Vice President<br />

External Relations and Communication <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Umberto Quadrino, Executive Vice President <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Ricavi per Settori di attività<br />

(% su valori ante elisioni intercompany)<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (17%)<br />

Automobili (40%)<br />

Altri Settori<br />

non Industriali (14%)<br />

Assicurazioni (9%)<br />

Editoria e Altre Società (2%)<br />

Servizi (3%)<br />

Aviazione (3%)<br />

Mezzi e Sistemi di Produzione (3%)<br />

Componenti (6%)<br />

Prodotti Metallurgici (3%)


Gli eventi DELL’ANNO<br />

Già disponibile su molte vetture della <strong>Fiat</strong> Auto,<br />

progressivamente sarà adottato da tutti i nuovi<br />

modelli del Gruppo. È CONNECT, il più avanzato<br />

strumento infotelematico integrato oggi disponibile,<br />

quello che offre il maggior numero di funzioni e<br />

servizi. Questi ultimi sono raggruppati in “pacchetti”<br />

e offerti da Targasys in collaborazione con partner<br />

di rilievo internazionale.<br />

In settembre, a Barcellona, è<br />

stata presentata in anteprima<br />

mondiale <strong>Fiat</strong> Stilo. Un solo<br />

modello, ma due vetture, a 3<br />

e a 5 porte, davvero molto<br />

diverse tra loro: nello stile, nel<br />

temperamento, addirittura<br />

nelle dimensioni. Comune ad<br />

entrambe la ricca dotazione<br />

di sistemi elettronici e<br />

telematici d’avanguardia.<br />

Nel mese di aprile si è conclusa<br />

l’operazione di acquisizione delle<br />

compagnie Lloyd Italico<br />

Per iniziativa di <strong>Fiat</strong>, Edf,<br />

Assicurazioni e Lloyd Italico Vita da<br />

Tassara, Intesa BCI,<br />

parte di Toro Assicurazioni, che in<br />

Sanpaolo, Banca Roma è<br />

tal modo incrementa la propria<br />

nata Italenergia.<br />

copertura territoriale con circa 175<br />

La società, di cui <strong>Fiat</strong> è socio<br />

agenzie acquisendo nuove<br />

di maggioranza relativa,<br />

opportunità di sviluppo nel<br />

La mietitrebbia CX New Holland, lanciata da CNH Global nel 2001, ha<br />

attraverso due OPA ha<br />

comparto Vita.<br />

già ottenuto numerosi riconoscimenti in tutta Europa, vincendo premi<br />

acquisito le società<br />

alle maggiori fiere internazionali del settore e riscuotendo, nel contempo,<br />

Montedison e Edison.<br />

ritorni molto positivi dai propri clienti. Nel settore delle macchine per<br />

L’obiettivo dell’operazione è<br />

le costruzioni di gamma alta, la strategia di crescita di CNH Global ha<br />

svolgere un ruolo di primo<br />

compiuto un ulteriore passo in avanti a seguito dell’alleanza conclusa<br />

piano nel mercato in via di<br />

con Kobe Steel e Kobelco Construction Machinery Co.<br />

liberalizzazione dell’energia, previsto in forte<br />

espansione nei prossimi anni. La fusione<br />

in una sola società delle attività nell’energia<br />

elettrica e nel gas di Edison, Sondel e <strong>Fiat</strong><br />

Energia e la dismissione degli asset non<br />

energetici di Montedison, unitamente al<br />

piano di sviluppo tramite acquisizioni e<br />

investimenti, stanno ulteriormente<br />

rafforzando la posizione di<br />

Italenergia, attraverso la<br />

controllata nuova Edison,<br />

come leader privato del<br />

settore in Italia.<br />

Nel mese di ottobre è stato concluso<br />

l’accordo che definisce il passaggio<br />

all’Iveco dell’intero capitale della joint<br />

venture paritetica Irisbus, nata nel<br />

1999 dalla fusione delle attività di<br />

produzione autobus urbani e<br />

interurbani fra Iveco e la francese<br />

Renault. Il passaggio, concepito in<br />

due fasi, si concluderà il 31 dicembre<br />

2002. Con 9.500 veicoli venduti nel<br />

2001 Irisbus ha confermato la propria<br />

posizione di numero uno sui mercati<br />

italiano, francese e spagnolo e di<br />

numero due sui principali mercati<br />

europei.<br />

<strong>Fiat</strong> e IBM hanno dato vita a Global Value, joint<br />

venture paritetica, destinata ad operare nel<br />

mercato dei servizi di Information Technology.<br />

L’obiettivo è mettere a frutto il grande know how<br />

acquisito dai due partner in cinquanta anni di<br />

collaborazione nell’applicazione dell’Information<br />

Technology ai processi industriali.<br />

La joint venture fornisce servizi informatici al<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong> ed al mercato esterno italiano, che<br />

costituisce ad oggi il 30% del fatturato. Global<br />

Value si propone di contribuire rapidamente a<br />

dare maggior efficacia ed efficienza alle attività<br />

del Gruppo e, nel medio periodo, di aumentare<br />

le proprie attività sul mercato esterno italiano con<br />

un target del 50% del fatturato.<br />

Confermare un<br />

successo, a volte, può<br />

essere più difficile che<br />

ottenerlo. Per questo,<br />

come sua stimolante<br />

abitudine, il Presidente<br />

della Ferrari, Luca<br />

Cordero di Montezemolo<br />

aveva chiesto alla<br />

Scuderia di fare ancora meglio del pur<br />

trionfale 2000. Jean Todt, Schumacher,<br />

Barrichello e tutta la squadra della Gestione<br />

Sportiva Ferrari lo hanno preso tanto sul<br />

serio da ripetere il doppio successo nel<br />

Mondiale Piloti e Costruttori già nel mese<br />

di agosto, ben quattro gare prima della<br />

conclusione del Campionato.


In campo culturale e scientifico<br />

nel 2001 la <strong>Fiat</strong> ha rinnovato<br />

il suo impegno, in particolare,<br />

attraverso la sua società<br />

Palazzo Grassi, che, dal 1986,<br />

ha organizzato 21 mostre con<br />

oltre sei milioni di visitatori.<br />

Dopo il successo della<br />

rassegna sulla civiltà e la<br />

cultura degli Etruschi,<br />

terminata nel luglio 2001, che ha registrato circa 370.000 visitatori,<br />

Palazzo Grassi ha ospitato la più grande mostra mai dedicata a<br />

Balthus, una delle più grandi figure dell’arte del Novecento.<br />

Centocinquantamila visitatori hanno ammirato le 200 opere<br />

provenienti da 90 musei e collezioni private di Europa, Stati Uniti<br />

e Messico, distribuite su una superficie espositiva di 4000 metri<br />

quadrati.<br />

Altra significativa iniziativa in campo culturale e scientifico della <strong>Fiat</strong> è il corso di laurea in Ingegneria<br />

dell’Autoveicolo. Istituito nel 1999 con una convenzione tra la <strong>Fiat</strong> e il Politecnico di Torino, ha raggiunto<br />

nell’anno accademico 2001-2002 i 300 studenti, affermandosi come importante e innovativa realtà nel<br />

panorama universitario.<br />

Unica in Europa e caratterizzata da un tasso di abbandono degli studi pressoché nullo, questa iniziativa<br />

formativa intende dar vita ad una nuova figura di ingegnere la cui preparazione tecnica sia strettamente<br />

integrata con le più avanzate conoscenze in campo gestionale, organizzativo, ambientale, ergonomico e<br />

di marketing.<br />

La nuova sede del corso di laurea, progettata dall’architetto Renzo Piano, sarà ospitata nell’ala nord del<br />

complesso del Lingotto, dove nel 2001 si sono iniziati i lavori di ristrutturazione per la realizzazione dell’aula<br />

magna, dei locali dedicati alla didattica, allo studio e alle riunioni.


La <strong>Fiat</strong> e GLI AZIONISTI<br />

La comunicazione finanziaria<br />

Il Gruppo promuove un’attiva politica di comunicazione<br />

verso i risparmiatori privati e gli investitori istituzionali<br />

con un programma di “investor relations”, che nel corso<br />

dell’anno propone presentazioni, dal vivo o tramite<br />

conference call, in occasione della pubblicazione<br />

periodica dei risultati del Gruppo o di altri eventi che<br />

richiedano comunicazione diretta al mercato; <strong>Fiat</strong> propone<br />

inoltre seminari di approfondimento sull’andamento<br />

gestionale e sulle strategie dei principali Settori ed una<br />

serie di incontri e “roadshows” che permettono un diretto<br />

contatto della comunità finanziaria con il top management<br />

del Gruppo.<br />

Per i titolari di ADR:<br />

Numero verde per U.S.A. e Canada: 1-800-997-8970<br />

Website: www.adr.com<br />

Quotazioni mensili minime e massime (in euro)<br />

40,000<br />

35,000<br />

30,000<br />

25,000<br />

20,000<br />

15,000<br />

10,000<br />

5,000<br />

Per gli azionisti:<br />

Numero verde per l’Italia: 800-804027<br />

Website: www.fiatgroup.com<br />

E-mails: investor.relations@geva.fiatgroup.com<br />

servizio.titoli@fiatgroup.com<br />

<strong>Fiat</strong> Ordinarie<br />

0,000<br />

gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01<br />

30,000<br />

25,000<br />

20,000<br />

15,000<br />

10,000<br />

5,000<br />

<strong>Fiat</strong> Privilegiate<br />

Principali dati per azione<br />

(in euro)<br />

0,000<br />

gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01<br />

Quantità trattate mensilmente (milioni di azioni)<br />

gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01<br />

Le Azioni <strong>Fiat</strong> S.p.A. sono quotate presso la Borsa Italiana S.p.A., la Paris Bourse S.A., la Frankfurter Wertpapier Börse e altre Borse minori tedesche e, tramite ADR emessi da<br />

JP Morgan, presso il New York Stock Exchange. Le azioni <strong>Fiat</strong> S.p.A. sono anche attivamente trattate dal SEAQ di Londra.<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

1999 2000 2001<br />

Cash flow per azione 5,234 6,622 3,856<br />

Risultato per azione<br />

Dividendo per azione (*)<br />

0,618 1,186 (0,841)<br />

ordinaria e privilegiata 0,620 0,620 0,310<br />

di risparmio 0,775 0,775 0,465<br />

Patrimonio netto<br />

per azione al 31.12<br />

Prezzo ufficiale<br />

23,464 24,321 22,462<br />

per azione 30.12.99 29.12.00 28.12.01<br />

ordinaria 30,090 26,340 17,921<br />

privilegiata 14,606 17,606 12,267<br />

di risparmio 14,653 15,149 11,459<br />

(*) Relativo alla distribuzione dell’utile di competenza del periodo indicato.<br />

Ordinarie Privilegiate Risparmio<br />

21,000<br />

18,000<br />

15,000<br />

12,000<br />

9,000<br />

6,000<br />

3,000<br />

<strong>Fiat</strong> Risparmio<br />

0,000<br />

gen-01 feb-01 mar-01 apr-01 mag-01 giu-01 lug-01 ago-01 set-01 ott-01 nov-01 dic-01<br />

Composizione capitale sociale<br />

e azionariato al 31.12.2001<br />

Azioni ordinarie 367.399.890<br />

IFI-IF<strong>IL</strong> 30,6%<br />

Gruppo Generali 3,2%<br />

Gruppo San Paolo 3,2%<br />

Mediobanca 3,2%<br />

Gruppo Deutsche Bank 2,5%<br />

Istituzionali esteri 16,8%<br />

Istituzionali italiani 8,9%<br />

Altri azionisti 31,6%<br />

Azioni privilegiate 103.292.310<br />

IFI-IF<strong>IL</strong> 29,2%<br />

Istituzionali esteri 10,1%<br />

Istituzionali italiani 11,5%<br />

Altri azionisti 49,2%<br />

Azioni di risparmio 79.912.800<br />

Istituzionali esteri 6,6%<br />

Istituzionali italiani 10,7%<br />

Altri azionisti 82,7%<br />

N.B. I possessi azionari di investitori istituzionali italiani ed esteri sono<br />

stime provenienti da ricerche commissionate dalla società.<br />

30,4% IFI-IF<strong>IL</strong><br />

3% Gruppo Generali<br />

3% Mediobanca<br />

2,9% Gruppo San Paolo<br />

2,3% Lafico<br />

2,1% Gruppo Deutsche Bank<br />

16,8% Istituzionali esteri<br />

9% Istituzionali italiani<br />

30,5% Altri Azionisti<br />

Capitalizzazione di Borsa<br />

a fine anno<br />

(in milioni di euro)<br />

12.000<br />

9.000<br />

6.000<br />

3.000<br />

0<br />

1999 2000 2001


18<br />

18<br />

La <strong>Fiat</strong> e LE PERSONE<br />

RISORSE UMANE E SV<strong>IL</strong>UPPO ORGANIZZATIVO<br />

Il numero dei dipendenti del Gruppo a fine 2001 è pari a<br />

198.764 rispetto a 223.953 a fine 2000.<br />

Nel corso del 2001 sono state complessivamente assunte<br />

20.400 persone di cui 6.700 in Italia e 13.700 negli altri Paesi.<br />

Le uscite sono state pari a 28.189 unità di cui 9.600 in Italia<br />

e 18.600 all’estero. Le operazioni di acquisizione, cessione e,<br />

principalmente, i conferimenti alle joint venture paritetiche<br />

<strong>Fiat</strong>-GM Powertrain, GM-<strong>Fiat</strong> Worldwide Purchasing e Global<br />

Value, hanno comportato un’uscita netta di 15.500 persone.<br />

(numero)<br />

Dipendenti al 31.12.2000 223.953<br />

Entrate 20.400<br />

Uscite (28.189)<br />

Outsourcing (1.900)<br />

Variazione area di consolidamento (15.500)<br />

Dipendenti al 31.12.2001 198.764<br />

“… l’evoluzione dell’assetto organizzativo …”<br />

Lo sviluppo globale delle attività del Gruppo ha influito sulla<br />

distribuzione territoriale dell’occupazione, con un’ulteriore<br />

crescita del peso dei Paesi fuori Italia dove lavora il 52% dei<br />

dipendenti. La crescita dell’attività dei servizi, per loro natura<br />

meno soggetti alla ciclicità tipica dei business industriali, resta<br />

un obiettivo strategico del Gruppo e in particolare di Business<br />

Solutions.<br />

Tra le iniziative di rilievo in tal senso si ricorda la creazione della<br />

joint venture Global Value, partecipata per il 50% da Business<br />

Solutions e per il 50% da IBM Italia, operante nel settore dei<br />

servizi di Information Technology ad alto valore per le imprese,<br />

a cui Business Solutions ha conferito le attività di ITS e GSA.<br />

Nel quadro dell’accordo con General Motors, è stato<br />

realizzato il conferimento delle attività di <strong>Fiat</strong> Auto nei motori<br />

e cambi alla joint venture paritetica <strong>Fiat</strong>-GM Powertrain<br />

ed è stato completato il trasferimento delle attività di acquisto<br />

a GM-<strong>Fiat</strong> Worldwide Purchasing per complessive circa<br />

13 mila persone.<br />

Importanti decisioni di ampliamento e accelerazione delle<br />

azioni di ristrutturazione, infine, sono state prese nel Consiglio<br />

di Amministrazione di dicembre 2001 e saranno messe in<br />

atto nel 2002. Esse coinvolgono anche <strong>Fiat</strong> Auto e la sua<br />

organizzazione. Le linee della riorganizzazione, già fissate,<br />

comportano la costituzione di quattro Business Unit con<br />

responsabilità gestionali complete e si prefiggono di<br />

contribuire in modo decisivo al superamento dei problemi<br />

di redditività del Settore Automobili.<br />

“… Business process reengineering: il programma Next …”<br />

Le attività di Process reengineering iniziate nel 2000 sono<br />

state indirizzate nel Programma Next, che promuove la<br />

riprogettazione dei processi aziendali per tutti i Settori del<br />

Gruppo. Gli obiettivi del programma sono di migliorare le<br />

performance dei processi in termini di efficacia delle attività,<br />

qualità dei prodotti e servizi e soddisfazione dei clienti, oltre<br />

alla riduzione dei costi di processo.<br />

A fine dicembre 2001 il costo complessivo dei processi presi<br />

in esame dai Settori era di oltre 17 miliardi di euro. L’attività di<br />

reengineering già avviata riguarda 125 processi, corrispondenti<br />

a un ammontare di costi di oltre 8 miliardi di euro. Nello<br />

sviluppo del Programma sono coinvolte più di 800 persone<br />

che si sono avvalse di apposite iniziative di formazione e<br />

di assistenza metodologica.<br />

Il target previsto a regime è considerevole: 1,5 miliardi di<br />

euro di riduzione del costo dei processi entro il 2004, con<br />

il vantaggio di una maggior efficacia dei processi stessi.<br />

LA VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE<br />

Le persone che lavorano nel Gruppo <strong>Fiat</strong> rappresentano<br />

un patrimonio dell’Azienda e valorizzarlo è un impegno<br />

fondamentale. Numerosi sono i programmi e le azioni avviati<br />

negli ultimi anni a tal fine e che nel 2001 sono proseguiti,<br />

intervenendo, ove necessario, per renderli più efficaci e<br />

coerenti con le esigenze del business.<br />

“… lo sviluppo delle competenze …”<br />

È proseguita l’Iniziativa Professional, specificamente mirata<br />

a far crescere le competenze individuali e collettive che<br />

sostengono il livello di competitività dell’Azienda. Nel 2001<br />

è stata effettuata la valutazione di oltre 20.000 Professional,<br />

di cui 1/3 fuori Italia, con riferimento ad una mappa delle<br />

competenze, rivista e aggiornata per tener conto dell’evoluzione<br />

del business e delle specifiche aree professionali. La valutazione<br />

è assunta come riferimento per decidere specifiche attività<br />

Dipendenti per area geografica<br />

1991 2001<br />

9%<br />

15%<br />

76%<br />

Italia<br />

Resto Europa Resto Mondo<br />

48%<br />

25%<br />

27%


Team Ferrari: esempio di organizzazione vincente<br />

di formazione e altre azioni utili ad innalzare il livello delle<br />

competenze possedute, per orientare la politica retributiva<br />

e i percorsi di sviluppo e di carriera.<br />

Prosegue anche l’iniziativa che riguarda i laureati,<br />

prevalentemente ingegneri, assunti tramite un’apposita<br />

società, <strong>Fiat</strong> Gra.De. Per essi è programmato un percorso<br />

di crescita che comprende esperienze in Settori e in Paesi<br />

diversi, al fine di formare un management con elevate<br />

competenze intersettoriali e internazionali: nel 2001 sono state<br />

assunte – secondo il programma <strong>Fiat</strong> Gra.De – 120 persone,<br />

su un totale di circa 1.200 neolaureati assunti nell’anno.<br />

“… la leadership nella gestione delle persone …”<br />

Per guidare la persone verso il raggiungimento degli obiettivi<br />

aziendali è stato richiesto al management di mettere in atto<br />

comportamenti orientati alla condivisione delle conoscenze,<br />

alla motivazione, alla responsabilizzazione e alla valorizzazione<br />

delle capacità individuali, attraverso i quali si riconosce il concetto<br />

di leadership definito dal Gruppo <strong>Fiat</strong>. Al riguardo è stata<br />

intensificata nel 2001 l’attività di valutazione della leadership dei<br />

manager e di coloro che sono candidati a diventarlo. Gli strumenti<br />

utilizzati – assessment center e audit completo effettuato con<br />

collaboratori, colleghi e superiore diretto della persona valutata<br />

– hanno contribuito ad estendere la diffusione dei principi<br />

della leadership e a stimolare iniziative di miglioramento.<br />

Il management review, processo di valutazione delle<br />

prestazioni e del potenziale, ha consentito da un lato di<br />

individuare un buon numero di alti potenziali per i quali sono<br />

state intraprese azioni di sviluppo professionale e, dall’altro,<br />

di operare un significativo rinnovo del management.<br />

“… la people satisfaction …”<br />

L’indagine, volta ad accertare il livello di soddisfazione<br />

delle persone sul lavoro, elemento fondamentale per il<br />

coinvolgimento sugli obiettivi aziendali, è stata ripetuta nel<br />

2001 su 40.000 persone, tra Professional e impiegati, in tutto<br />

il mondo. I risultati positivi, e migliorati rispetto alla precedente<br />

rilevazione, confermano che Valori e Politiche del Gruppo<br />

stanno entrando più diffusamente nella realtà operativa e<br />

hanno dato origine a piani di miglioramento che il management<br />

si impegna a realizzare nel 2002.<br />

COSTO DEL LAVORO E RELAZIONI INDUSTRIALI<br />

“… il Premio di Risultato per il 2001…”<br />

Nel mese di giugno sono stati determinati gli importi per<br />

il 2001 del Premio di Risultato che riguarda i lavoratori<br />

metalmeccanici del Gruppo in Italia. La sua entità è calcolata<br />

sulla base di indicatori dell’andamento economico del Gruppo<br />

e di indicatori della qualità dei Settori industriali, come previsto<br />

dall’accordo del 18 marzo 1996. Benché tale contratto sia<br />

formalmente scaduto a fine 1999, Azienda e Organizzazioni<br />

sindacali hanno convenuto di corrispondere ugualmente il<br />

Relazione sulla gestione – La <strong>Fiat</strong> e le persone 19<br />

19


20<br />

20<br />

bonus, per evitare ai lavoratori la perdita salariale conseguente<br />

alla situazione di carenza contrattuale. L’importo medio per<br />

il 2001 ammonta a 1.383 euro lordi annui pro capite, con un<br />

lieve incremento rispetto a quello dell’anno precedente, per<br />

effetto del miglioramento degli indicatori legati alla qualità.<br />

“… l’andamento del costo del lavoro…”<br />

L’incremento medio annuo del costo del lavoro in Italia<br />

nel 2001 è stato pari al 2,5%, sostanzialmente in linea<br />

con l’inflazione registrata nel periodo.<br />

Anche negli altri Paesi dove il Gruppo è presente la dinamica<br />

salariale risulta allineata alla crescita del costo della vita e<br />

sono stati applicati sistemi di bonus variabili simili al Premio<br />

di risultato.<br />

Per quanto riguarda gli istituti di retribuzione variabile<br />

collegata ai risultati, che coinvolgono i Professional del<br />

Gruppo, l’erogazione del 2001 è stata leggermente inferiore<br />

rispetto a quella dell’anno precedente.<br />

“… la contrattazione collettiva…”<br />

Per quanto riguarda l’Italia, a livello di settore<br />

metalmeccanico, è stata rinnovata la parte economica del<br />

Contratto collettivo, che ha durata biennale ed era scaduta<br />

il 31 dicembre 2000. L’intesa è stata raggiunta il 3 luglio,<br />

dopo 4 mesi di trattative, fra Federmeccanica da una parte e<br />

FIM-CISL, U<strong>IL</strong>M-U<strong>IL</strong>, FISMIC e UGL dall’altra. La FIOM-CG<strong>IL</strong>,<br />

invece, non ha ritenuto di sottoscrivere l’accordo.<br />

Il nuovo contratto prevede un incremento retributivo lordo<br />

mensile a regime che, ad esempio, per la 5ª categoria è di<br />

67,14 euro corrisposto in due tranche: 36,15 euro dall’1.7.2001<br />

e 30,99 euro dall’1.3.2002, a cui va ad aggiungersi, a copertura<br />

del periodo di mancato rinnovo, una “una tantum” di 232,41<br />

euro, anch’essa ripartita in due tranche: 154,94 euro a luglio<br />

Andamento erogazioni Premio di risultato<br />

(media operai + impiegati in Italia)<br />

(euro)<br />

1.541<br />

1.293<br />

1.355 1.360<br />

1997<br />

1998<br />

1999<br />

2000<br />

1.383<br />

2001<br />

2001 e 77,47 euro a luglio 2002. L’accordo riguarda i circa<br />

90.000 dipendenti delle aziende metalmeccaniche del Gruppo<br />

in Italia e si valuta che comporterà un incremento del costo<br />

del lavoro di circa il 4% nei due anni di validità.<br />

A livello aziendale, invece, è tuttora aperta la trattativa,<br />

iniziata nel settembre 2000, per il rinnovo dell’accordo di<br />

Gruppo, scaduto a fine 1999, che integra quanto previsto<br />

a livello nazionale di categoria e che riguarda le principali<br />

aziende metalmeccaniche del Gruppo.<br />

Nonostante l’intervento del Ministero del Lavoro, il negoziato<br />

è interrotto dal 31 marzo 2001, quando le Organizzazioni<br />

sindacali hanno chiesto una sospensione non ritenendo<br />

soddisfacenti le proposte dell’Azienda.<br />

Per quanto riguarda la contrattazione collettiva fuori<br />

dall’Italia, in Brasile è stato rinnovato il contratto collettivo<br />

dei metalmeccanici attraverso accordi a livello territoriale:<br />

è stato stabilito un recupero dell’inflazione attraverso aumenti<br />

definiti in percentuale sulle fasce salariali.<br />

“… il dialogo sociale e il coinvolgimento delle<br />

rappresentanze dei lavoratori…”<br />

A livello europeo, attraverso l’intesa raggiunta l’8 giugno<br />

2001 con il sindacato metalmeccanico europeo, in nome e<br />

per conto dei sindacati nazionali ad esso aderenti, e con le<br />

Organizzazioni sindacali italiane, l’accordo per la costituzione<br />

del Comitato Aziendale Europeo del Gruppo <strong>Fiat</strong> è stato<br />

rinnovato fino al 31 dicembre 2005. Tale accordo aumenta<br />

il numero dei componenti del Comitato e modifica la<br />

distribuzione dei seggi per Paese. Prevede inoltre un seggio<br />

aggiuntivo per i quadri e il miglior funzionamento del Comitato<br />

ristretto. Sulla base del nuovo accordo si è svolta il 5 e 6<br />

novembre a Torino la riunione annuale del Comitato Aziendale<br />

Europeo dei lavoratori del Gruppo <strong>Fiat</strong>.<br />

“…i piani di riorganizzazione…”<br />

A livello di Settore, per quanto riguarda l’Italia, si sono<br />

sviluppati piani di riorganizzazione che hanno riguardato<br />

principalmente il Settore Automobili (accordo per la mobilità<br />

di accompagnamento alla pensione di 719 lavoratori),<br />

il Settore Mezzi e Sistemi di Produzione (580 persone)<br />

e il Settore Prodotti Metallurgici (285 persone).<br />

Il 22 giugno è stato comunicato alle Organizzazioni sindacali<br />

un piano di riallocazione delle strutture produttive dell’area<br />

torinese, che prevede il trasferimento dello stabilimento<br />

di <strong>Fiat</strong>Avio dall’area del Lingotto a quella di Rivalta e,<br />

contemporaneamente, di concentrare le produzioni di<br />

<strong>Fiat</strong> Auto da Rivalta a Mirafiori. L’operazione è collegata<br />

all’interesse manifestato dall’Amministrazione Comunale


di Torino per l’area di via Nizza ai fini di un ampliamento<br />

del complesso espositivo del Lingotto, anche in vista<br />

dell’insediamento nell’area di attività e infrastrutture legate<br />

alle Olimpiadi invernali del 2006.<br />

Inoltre, per gestire la contrazione dell’attività produttiva sono<br />

state adottate misure di flessibilità identificabili soprattutto<br />

nella riduzione dei contratti temporanei in atto (es. lavoro<br />

interinale, contratti a termine) e nella definizione di fermate<br />

produttive. Nel corso del 2001, <strong>Fiat</strong> Auto ha sospeso l’attività<br />

lavorativa con il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni per<br />

un numero complessivo annuo di ore pari ad un organico di<br />

oltre 2.000 lavoratori.<br />

Per quanto riguarda le aziende del Gruppo <strong>Fiat</strong> fuori dall’Italia,<br />

è proseguito il piano di razionalizzazione industriale di CNH,<br />

che ha interessato Francia (conclusione del piano sociale per la<br />

riduzione delle eccedenze a Crepy e vendita dello stabilimento<br />

di St. Dizier), Regno Unito (disinvestimento degli stabilimenti<br />

di Doncaster e di Carr Hill) e Germania (piano sociale per la<br />

riduzione delle eccedenze dello stabilimento di Neustadt).<br />

A fine anno si è conclusa anche la lunga trattativa per la<br />

gestione delle eccedenze occupazionali dello stabilimento<br />

di Amiens in Francia della Magneti Marelli.<br />

In Polonia, per effetto del calo del mercato automobilistico,<br />

si sono progressivamente effettuate riduzioni di circa 1.000<br />

organici attraverso una procedura con il Sindacato.<br />

FORMAZIONE E CULTURA<br />

L’attività di formazione delle persone che lavorano nel<br />

Gruppo è leva fondamentale per la realizzazione delle<br />

strategie aziendali utilizzate per assicurare lo sviluppo delle<br />

competenze, favorire l’integrazione con le nuove realtà del<br />

Gruppo, promuovere l’innovazione e favorire il cambiamento<br />

nella cultura e nei processi di lavoro.<br />

“… la formazione …”<br />

Complessivamente l’investimento nella formazione a supporto<br />

delle attività delle società del Gruppo nel mondo e per lo<br />

sviluppo professionale delle persone è stato di 144 milioni<br />

di euro, pari al 2,5% del monte retributivo.<br />

In particolare, è stato significativo l’investimento per le<br />

attività formative destinate allo sviluppo delle competenze<br />

dei Professional, che hanno coinvolto circa l’85% della<br />

popolazione con 6,6 giornate di formazione pro-capite.<br />

Polo principale dell’attività di formazione è stato, come di<br />

consueto, Isvor <strong>Fiat</strong> che si articola in varie realtà - Isvor<br />

Dealernet, Isvor Knowledge System e società all’estero<br />

(India e Nord America). In complesso, per <strong>Fiat</strong> e sul mercato<br />

esterno, sono state svolte oltre 20.000 iniziative di formazione<br />

di tipo tradizionale, pari a 570.330 giornate/partecipante,<br />

attività di formazione in “distance” e “open learning” per oltre<br />

25.000 utenti e 2.000 giornate professionali di assistenza<br />

e consulenza.<br />

Isvor <strong>Fiat</strong> S.p.A. ha confermato il suo ruolo di corporate<br />

university svolgendo attività formative e di consulenza a<br />

supporto della realizzazione dei principali progetti di Gruppo.<br />

Isvor Dealernet S.r.l. ha rafforzato il proprio ruolo di centro<br />

di eccellenza per le reti di vendita e per strutture commerciali.<br />

Isvor Knowledge System S.p.A. ha consolidato la propria<br />

posizione sul mercato della formazione e della consulenza<br />

nel settore pubblico e privato.<br />

Un impegno molto forte in termini di investimenti e di realizzazioni<br />

è stato dedicato all’e-learning attraverso l’utilizzo di apposite<br />

piattaforme, lo sviluppo di prodotti di web based training e<br />

l’ulteriore diffusione dei learning point in molti Settori del Gruppo.<br />

L’attività di formazione per operatori tecnici di officina<br />

denominata Progetto Allievi, avviata nel 2000 e rivolta a giovani<br />

disoccupati o provenienti dalla scuola dell’obbligo, è proseguita<br />

nel 2001 diversificandosi su nuovi indirizzi professionali.<br />

Isvor ha sviluppato la sua presenza a livello internazionale<br />

stipulando anche accordi e alleanze con altri istituti di assoluto<br />

prestigio. Il livello di eccellenza è testimoniato dai riconoscimenti<br />

ottenuti, in particolare Isvor <strong>Fiat</strong> è il primo ente di formazione<br />

in Italia a ottenere la certificazione secondo le norme ISO<br />

9001 edizione 2000.<br />

“… Premi e Borse di studio …”<br />

Continua con successo il programma “Premi e Borse di Studio<br />

<strong>Fiat</strong>” riservato ai figli di dipendenti in servizio presso società<br />

del Gruppo in Italia e all’estero, il cui stanziamento era stato<br />

deliberato nel 1996 con parte dei compensi rinunciati dai<br />

Consiglieri di Amministrazione di <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Nel 2001 Premi e Borse di studio sono stati erogati<br />

direttamente dai singoli Settori/società in una logica di<br />

maggior coinvolgimento nelle iniziative rivolte ai propri<br />

dipendenti, mantenendo comunque i criteri già adottati<br />

nel passato per individuare i giovani più meritevoli.<br />

Premi e Borse di studio<br />

(numero) 2001<br />

Premi e Borse di studio assegnati 841<br />

di cui Italia 290<br />

di cui estero (*) 551<br />

Spesa complessiva (in migliaia di euro) 2.090<br />

(*) i Paesi esteri interessati sono stati: Argentina, Belgio, Brasile, Francia, Germania,<br />

Gran Bretagna, Messico, Polonia, Spagna e Stati Uniti<br />

Relazione sulla gestione – La <strong>Fiat</strong> e le persone 21<br />

21


22<br />

22<br />

La <strong>Fiat</strong> per L’AMBIENTE<br />

L’impegno dell’Azienda, sviluppato da molti anni in<br />

applicazione delle proprie Politiche ambientali, è finalizzato<br />

non solo al continuo miglioramento delle tecnologie, dei<br />

processi produttivi e dei prodotti, ma si estende anche<br />

ad altri temi più ampi di interesse della collettività, quali<br />

la mobilità delle persone e delle cose e l’educazione dei<br />

giovani nel settore ambientale e della sicurezza stradale.<br />

Anche il 2001 è stato caratterizzato dalla continua ricerca<br />

dell’ecoefficienza, che ha portato a ulteriori risparmi di energia,<br />

di risorse naturali e di materiali.<br />

Una particolare attenzione è stata rivolta ai problemi della<br />

“mobilità sostenibile” con l’obiettivo di proporre tecnologie<br />

e sistemi sempre più compatibili con le esigenze di vita<br />

delle persone e con la qualità dell’ambiente.<br />

In tale specifico ambito è stato ulteriormente sviluppato<br />

il dialogo con le istituzioni finalizzato alla riduzione<br />

dell’inquinamento nelle città.<br />

I traguardi raggiunti dal Gruppo <strong>Fiat</strong> nel 2001 e le iniziative<br />

che più significativamente hanno contraddistinto l’esercizio<br />

sono descritte in modo particolareggiato nel decimo<br />

Rendiconto ambientale dell’Azienda.<br />

Nel campo del miglioramento tecnologico dei processi<br />

produttivi e dei prodotti si segnalano:<br />

❚ la riduzione del 12% rispetto al 1995 delle emissioni medie<br />

di anidride carbonica (CO2) della gamma vetture <strong>Fiat</strong> Auto<br />

commercializzata nel 2001;<br />

❚ l’adeguamento di parte della gamma vetture <strong>Fiat</strong> Auto<br />

con alimentazione a benzina (<strong>Fiat</strong> Stilo) agli standard di<br />

emissione “Euro 4”, con quattro anni di anticipo rispetto<br />

all’obbligo della Direttiva europea;<br />

❚ la realizzazione di un prototipo di Multipla “ibrida a metano”<br />

a ridotti consumi ed emissioni;<br />

❚ l’avvio della fornitura al Comune di Torino di 150 autobus<br />

a metano;<br />

❚ la presentazione del prototipo Seicento “Elettra H2 Fuel Cell”<br />

alimentato a idrogeno;<br />

❚ la prosecuzione delle sperimentazioni sull’autobus Irisbus<br />

a idrogeno in collaborazione con l’ATM di Torino;<br />

❚ la realizzazione da parte di Iveco di:<br />

– EuroPolis, autobus urbano “ibrido”, in cui l’energia<br />

elettrica è prodotta a bordo da un generatore Diesel<br />

operante a regime stazionario;<br />

– Civis, nuovo sistema di trasporto urbano alternativo<br />

alle tranvie, operante in modalità sia dipendente,<br />

sia indipendente dalla rete elettrica;<br />

❚ l’ulteriore sviluppo di motori Diesel a ridotto impatto<br />

ambientale per le gamme pesante, media e leggera di Iveco.<br />

La costante ricerca di soluzioni e di prodotti sempre più<br />

compatibili con l’ambiente ha portato allo sviluppo di nuove<br />

tecniche di progettazione ecologica (Green Design) e di<br />

valutazione del “ciclo di vita” dei prodotti (LCA), mentre sul<br />

versante della “gestione ambientale”, è salito a 41 il numero<br />

Sintesi dei principali risultati in campo ambientale relativi agli<br />

stabilimenti italiani del Gruppo <strong>Fiat</strong> in oltre un decennio<br />

Principali risultati in campo ambientale relativi<br />

agli stabilimenti italiani del Gruppo <strong>Fiat</strong> dal 1991 al 2001<br />

90<br />

75<br />

60<br />

45<br />

30<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

150<br />

125<br />

100<br />

75<br />

50<br />

Indici di riutilizzo (%) ■ Quota residui riciclati ■ Quota acque ricircolate<br />

1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001<br />

Quota residui smaltiti in discarica (%)<br />

1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001<br />

Emissioni di solventi da impianti di verniciatura (g/m 2)<br />

1991 2001<br />

Quota di acque ricircolate 44,6% 67,5%<br />

Residui riciclati 61,0% 75,4%<br />

Residui smaltiti in discarica<br />

Emissioni di solventi da impianti<br />

37,0% 10,7%<br />

di verniciatura 144,0g/m2 77,7g/m2 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001


<strong>Fiat</strong> Multipla ibrida a metano<br />

degli stabilimenti che hanno ottenuto la certificazione ISO<br />

14001. Tra questi, la società Ferrari di Maranello, che ha avuto<br />

il “riconoscimento ambientale” sia per la gestione industriale,<br />

sia per quella sportiva.<br />

Tra le attività di collaborazione con le pubbliche istituzioni si<br />

annoverano:<br />

❚ la sottoscrizione dell’Accordo di programma con il<br />

Ministero dell’Ambiente italiano e l’Unione Petrolifera<br />

per l’avvio di un Piano per lo sviluppo dell’autotrazione<br />

a metano nelle grandi aree urbane italiane;<br />

❚ l’adesione al progetto di Car Sharing, lanciato dal Comune<br />

di Torino, attraverso la partecipazione con una quota del<br />

33% nella società di progettazione e gestione. Il Car<br />

Sharing, forma di trasporto pubblico alternativo, consente<br />

ai propri associati di condividere una flotta comune di<br />

autoveicoli;<br />

❚ l’attivazione a Napoli – nell’ambito del progetto ATENA,<br />

finalizzato alla sperimentazione dell’applicazione di sistemi<br />

telematici per il monitoraggio, la regolazione dei flussi di<br />

traffico pubblico e privato e la riduzione del relativo impatto<br />

ambientale, anche tramite l’impiego di veicoli con trazioni<br />

alternative – di un secondo parcheggio di interscambio di<br />

veicoli elettrici.<br />

Di assoluto rilievo continua ad essere l’impegno sviluppato<br />

da <strong>Fiat</strong> per rispondere all’esigenza di mobilità delle persone<br />

disabili. Ha avuto infatti ulteriore diffusione in Europa il<br />

Programma Autonomy, avviato in Italia nel 1995, in cui sono<br />

coinvolte <strong>Fiat</strong> Auto, Iveco, CNH, Magneti Marelli, Centro<br />

Ricerche <strong>Fiat</strong> e Toro Assicurazioni.<br />

Nel campo dell’educazione ambientale e stradale hanno avuto<br />

ulteriore sviluppo i programmi <strong>Fiat</strong> per i giovani, che hanno<br />

coinvolto sinora oltre 213.000 classi e più di 9 milioni di<br />

studenti in Italia e oltre 13 milioni di studenti in Brasile.<br />

Relazione sulla gestione – La <strong>Fiat</strong> per l’ambiente 23<br />

23


24<br />

24<br />

La <strong>Fiat</strong> e L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA<br />

Innovare significa per <strong>Fiat</strong> accrescere il vantaggio competitivo<br />

dei propri Settori creando valore in termini di riduzione di<br />

tempi e costi di sviluppo e produzione e di incremento delle<br />

performance. L’innovazione è il risultato principale della<br />

ricerca, che, pertanto, occupa un posto di rilevante significato<br />

nelle strategie e nei piani di sviluppo del Gruppo ed è<br />

supportata dalle attività del Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> (C.R.F.)<br />

e della Elasis.<br />

In linea con la propria missione di “accrescere la competitività<br />

dei Settori mediante l’innovazione a prezzi competitivi”,<br />

il C.R.F. svolge attività di ricerca basata su tecnologie<br />

e metodologie altamente innovative e con forte impatto<br />

potenziale sui prodotti e processi dei Settori; tale attività<br />

è svolta mediante progetti che supportano ed anticipano<br />

l’innovazione dei Settori sia nell’attività di ricerca sia nello<br />

sviluppo interno.<br />

Elasis si pone come centro di ricerca di riferimento nel<br />

Mezzogiorno d’Italia. Svolge attività di ricerca e sviluppo,<br />

curando in particolare l’impostazione di nuovi prodotti<br />

veicolistici, per assicurare un rapido trasferimento<br />

dell’innovazione ai Settori, anche in risposta ad esigenze<br />

ambientali e sociali.<br />

Complessivamente nel 2001 le attività di ricerca e sviluppo<br />

del Gruppo hanno impegnato oltre 13.800 persone in 131<br />

centri italiani ed esteri, per una spesa di 1.817 milioni di euro,<br />

pari al 3,5% del fatturato delle attività industriali.<br />

Centro Ricerche <strong>Fiat</strong><br />

Con un patrimonio di attrezzature sofisticate, una struttura<br />

di circa 950 addetti e una rete di oltre 200 Università ed Enti<br />

di ricerca nazionale ed internazionali, il C.R.F. costituisce il più<br />

importante gruppo di ricerca privato italiano. Nel 2001 il C.R.F.<br />

ha trasferito ai Settori del Gruppo <strong>Fiat</strong> 120 prodotti/processi e<br />

140 metodologie. Inoltre ha consolidato l’attività orientata ad<br />

interventi di consulenza e trasferimento tecnologico per l’indotto<br />

del Gruppo e altre piccole e medie imprese, incrementando<br />

significativamente queste attività rispetto al precedente esercizio.<br />

La strategia di internazionalizzazione del C.R.F. ha portato<br />

negli ultimi anni a un elevato numero di partecipazioni ai<br />

programmi comunitari. Nel 2001 sono stati vinti 49 nuovi<br />

progetti che sommati ai precedenti portano il C.R.F. ad<br />

essere leader nella ricerca europea del Quinto Programma<br />

Quadro per qualità e numero di progetti approvati<br />

(complessivamente 166).<br />

In ambito nazionale, nel 2001 sono state presentate 29 nuove<br />

istanze di finanziamento con un costo complessivo previsto<br />

per i prossimi tre anni di oltre 85 milioni di euro.<br />

In Italia sono state depositate 91 domande di brevetto.<br />

Tra i principali risultati del 2001 si segnalano:<br />

❚ Multipla “Ibrido Minimo” a metano:<br />

La vettura utilizza due tra le tecnologie più promettenti che<br />

assicurano la riduzione dei consumi e delle emissioni nocive.<br />

Un motore ad iniezione multipla alimentato a metano<br />

funziona con l’ausilio di un moto-generatore elettrico<br />

ed il cambio robotizzato.<br />

Il sistema, realizzato grazie anche al contributo del Ministero<br />

dell’Ambiente, permette un’eccezionale risparmio di<br />

carburante e livelli di emissioni che anticipano di dieci anni<br />

l’attuale normativa.<br />

❚ Veicoli a Fuel Cell<br />

L’autobus ibrido a fuel cell, realizzato con il patrocinio del<br />

Ministero dell’Ambiente, è stato sviluppato congiuntamente<br />

da Irisbus, ATM (Azienda Torinese Mobilità) e il Comune di<br />

Torino. Il C.R.F. ha realizzato il sistema di controllo e gestione<br />

dell’energia su veicolo e del sistema informativo di bordo.<br />

Il prototipo della Seicento Elettra a Fuel Cell, prima vettura<br />

italiana ad idrogeno, ha ricevuto dalla “Lega Ambiente” la<br />

segnalazione 2001 per “innovazione amica dell’ambiente”.<br />

❚ Intellibus<br />

Si tratta di un moderno sistema telematico di gestione delle<br />

flotte di mezzi di trasporto, che attraverso la raccolta dati e<br />

la loro gestione a distanza per mezzo di stazioni di controllo,<br />

esegue la diagnosi dei dati stessi attraverso particolari<br />

Il Centro Ricerche <strong>Fiat</strong> di Orbassano


algoritmi. Da tale analisi si ottengono risultati in termini<br />

di riduzione dei costi di manutenzione, migliore qualità<br />

del servizio e monitoraggio dei costi d’esercizio.<br />

❚ Telaio Thesis (Split Frame)<br />

Il dimostratore, basato sul modello Lancia Thesis, è<br />

stato realizzato utilizzando tecniche costruttive attente<br />

alla riduzione dei costi di processo. Si tratta di un telaio<br />

costituito da due strutture distinte connesse tra di loro<br />

elasticamente: una inferiore modulare regolabile ed un<br />

“body” superiore di tipo “space frame”.<br />

La soluzione proposta offre grande libertà dal punto di vista<br />

stilistico e di design, consentendo anche la riduzione dei<br />

rumori e delle vibrazioni interne, assicurando comunque<br />

elevati livelli di sicurezza.<br />

❚ Motore a controllo elettronico delle valvole<br />

Il motore a controllo elettronico delle valvole, realizzato<br />

nell’ambito di un progetto comunitario in collaborazione con<br />

Magneti Marelli, è stato premiato come migliore innovazione<br />

nel settore dei veicoli dall’EUCAR (European Council for<br />

Automotive R&D). Il principale vantaggio di questa innovazione<br />

è la riduzione dei consumi e delle emissioni di anidride<br />

carbonica fino al 15%.<br />

Elasis<br />

Elasis con 992 addetti alla ricerca costituisce una rete tecnicoscientifica<br />

molto importante al servizio dell’innovazione delle<br />

unità produttive del Gruppo <strong>Fiat</strong>.<br />

In considerazione del ruolo che le tecnologie dell’informazione<br />

e della comunicazione applicate alla mobilità vanno assumendo<br />

(miglior qualità del tempo destinato agli spostamenti e<br />

maggiore sicurezza) sui futuri mezzi di trasporto, Elasis<br />

ha organizzato un nuovo polo di specialisti con competenze<br />

nel campo dei sistemi di comunicazione, della gestione e<br />

trattamento dell’informazione di bordo, inclusi i servizi di<br />

infomobilità, in grado di assicurare un efficace supporto<br />

metodologico ed operativo all’applicazione degli stessi sui<br />

nuovi veicoli.<br />

Allo scopo di rafforzare i collegamenti con il mondo scientifico<br />

universitario per una miglior finalizzazione su temi di concreto<br />

interesse industriale, sulla base dell’esperienza positiva con<br />

l’Università degli Studi di Napoli Federico II attraverso il<br />

Consorzio PRODE, è stato costituito con l’Università degli<br />

Studi di Roma Tor Vergata il Consorzio SCIRE per studi<br />

di fluidodinamica computazionale applicata al motore,<br />

all’aerodinamica esterno vettura, al raffreddamento<br />

sottocofano ed alla climatizzazione abitacolo.<br />

Tra i risultati conseguiti nel 2001 si segnalano i seguenti:<br />

❚ prototipo dimostratore su vettura di un motore di cilindrata<br />

1370 cc che, in virtù di importanti contenuti innovativi, realizza<br />

una consistente riduzione dei consumi. La realizzazione di<br />

questo progetto consentirà di completare la gamma FIRE<br />

con un motore con caratteristiche peculiari quali: consumi<br />

ed emissioni ridotte, economicità e facilità di manutenzione;<br />

❚ impostazione, in collaborazione con <strong>Fiat</strong>-GM Powertrain, di<br />

un nuovo cambio a 6 marce compatto e con un elevato range<br />

di coppia di utilizzo (160 – 280 Nm) installabile su vetture<br />

appartenenti ad almeno tre diversi segmenti (B, C e D);<br />

❚ prototipo dimostratore di un innovativo sistema di<br />

raffreddamento, che attraverso una pompa acqua gestita<br />

elettronicamente, consente di ottenere, oltre a riduzione<br />

dei consumi, interessanti vantaggi nel warm-up e nella<br />

climatizzazione abitacolo.<br />

Sempre nel corso del 2001 si è completato, in collaborazione<br />

con il Comune di Napoli, il progetto ATENA con la<br />

sperimentazione della flotta prototipale a minimo impatto<br />

ambientale costituita da vetture elettriche, a metano, bifuel<br />

e ibride e la realizzazione del sistema telematico di gestione<br />

e controllo del traffico nell’area comunale del capoluogo<br />

campano. L’impegno al fianco delle Amministrazioni Pubbliche<br />

è stato incrementato anche attraverso attività di ricerca e<br />

sviluppo per il miglioramento della sicurezza stradale con<br />

un progetto specifico in partnership con la Provincia di Milano.<br />

Relazione sulla gestione – La <strong>Fiat</strong> e l’innovazione tecnologica 25<br />

25


26<br />

26<br />

La <strong>Fiat</strong> e I CLIENTI<br />

Da tempo il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha identificato la soddisfazione<br />

e la cura del cliente come propri valori portanti.<br />

Negli ultimi anni sono state avviate specifiche iniziative di<br />

formazione della rete di vendita e di assistenza presso i vari<br />

Settori del Gruppo, allo scopo di promuovere un profondo<br />

cambiamento culturale che pone il cliente e la sua soddisfazione<br />

al centro dell’attenzione dei Settori. In particolare nel corso<br />

degli anni è stata messa a punto tutta una serie di servizi per<br />

la mobilità volti a venire incontro a tutte le possibili esigenze<br />

del cliente nei momenti di disagio con il proprio mezzo.<br />

La soddisfazione del cliente è da alcuni anni, ormai, uno<br />

dei parametri attraverso i quali viene valutato e incentivato<br />

il management del Gruppo. Attraverso specifici indicatori e<br />

indagini presso i clienti, <strong>Fiat</strong> è impegnata in un costante<br />

controllo del livello di soddisfazione e di rispondenza alle<br />

esigenze dei clienti finali dei prodotti e servizi del Gruppo.<br />

La testimonianza più evidente del crescente impegno del Gruppo<br />

su questo fronte è costituita dalla performance, in continuo<br />

miglioramento nel tempo, di questi indicatori (“Customer<br />

Satisfaction Indexes”), utilizzati anche come parametri di<br />

riferimento per il sistema di incentivazioni (MBO) del Management.<br />

Su questo tema ricordiamo alcune iniziative di rilievo poste<br />

in essere da <strong>Fiat</strong> Auto, CNH Global e Iveco.<br />

“…il Servizio Targa Connect di <strong>Fiat</strong> Auto…”<br />

Nel mese di aprile 2001 è stato introdotto da <strong>Fiat</strong> Auto su<br />

tutti i mercati europei il Servizio Targa Connect, il sistema<br />

multimediale e interattivo di Infomobilità proposto sui nuovi<br />

modelli, che oggi, grazie ad un accordo con TIM in Italia,<br />

raggiunge una nuova frontiera della tecnologia di consumo<br />

essendo disponibile anche su tutti i cellulari GSM.<br />

Targa Connect rappresenta, a livello europeo, l’ultima versione<br />

dell’Infomobilità in cui i servizi erogati, la cura verso il Cliente<br />

e l’elevato standard tecnologico giungono alla loro massima<br />

espressione.<br />

Grazie a Targa Connect l’auto diventa un canale di<br />

comunicazione verso l’esterno, un sistema aperto, dinamico<br />

ed interattivo, in grado di ricevere e inviare dati ed informazioni.<br />

Con la semplice pressione di un tasto nella plancia dell’auto,<br />

è possibile richiedere l’intervento del Contact Center di Arese,<br />

che oggi parla 14 lingue, 365 giorni l’anno, 24 ore su 24.<br />

Grazie a Targa Connect il cliente può sempre contare su<br />

qualcuno che lo assiste ed è pronto a soddisfare ogni sua<br />

esigenza. Informazioni sul traffico, guida a destinazione,<br />

assistenza stradale, servizi informazioni, assistenza sanitaria<br />

e consulenza medica, “vehicle commerce” sono solo un<br />

esempio dei servizi offerti al cliente da Targa Connect.<br />

Il raggiungimento di questo ambizioso traguardo nel settore<br />

dell’auto e dei servizi legati alla comunicazione satellitare è<br />

valso l’assegnazione, nel settembre del 2001, del prestigioso<br />

Automotive Award per la categoria e–communication in<br />

occasione del Salone dell’auto di Francoforte.<br />

“…la Customer Satisfaction & Loyalty di CNH Global…”<br />

Nonostante il 2001 abbia comportato sfide significative per<br />

CNH di natura sia interna al Settore stesso, sia esterna, gli<br />

indici di misurazione della “Customer Satisfaction” hanno<br />

evidenziato un miglioramento complessivo del 1,1%. Ancora<br />

più importante, gli indici relativi alla “Customer Loyalty” hanno<br />

allo stesso tempo registrato un incremento del 3,2%.<br />

CNH è consapevole che il “dealer” rappresenta il primo<br />

punto di incontro tra CNH e il cliente finale e riveste un ruolo<br />

di assoluto rilievo nel determinare la soddisfazione per il<br />

cliente e nel mantenerne la fedeltà ai marchi dell’azienda.<br />

Un aggressivo programma avviato da CNH, “Dealers Standards<br />

Program”, assicura che la rete di distribuzione di CNH sia la<br />

più forte sul mercato. Con questo programma i clienti di un<br />

concessionario determinano, attraverso un processo di<br />

rilevamento del grado di “Customer Satisfation and Loyalty”,<br />

dal 15 al 20% del punteggio totale raggiungibile dal “dealer”.<br />

Al fine di favorire l’offerta di un servizio al cliente a livelli di<br />

eccellenza, CNH ha introdotto programmi di assistenza post<br />

vendita di cui beneficiano sia il “dealer” che il cliente finale:<br />

❚ è stato sviluppato un nuovo sistema di consegna dei prodotti<br />

CNH allo scopo di garantire che ogni nuova macchina sia<br />

consegnata al cliente in perfette condizioni, priva di difetti,<br />

e che ogni cliente sia pienamente informato su come operare<br />

e avere cura della nuova macchina prima dell’uso;<br />

❚ il personale tecnico del concessionario ha accesso a un<br />

vasto data base di risorse tecniche su web e a un insieme<br />

di strumenti analitici di diagnostica, chiamato ASIST, che<br />

lo aiuta nell’identificazione rapida delle soluzioni ai problemi<br />

del prodotto, riducendo il tempo necessario a completare<br />

il ciclo delle riparazioni;<br />

❚ un efficiente processo di gestione dei prodotti “correnti”,<br />

“Current Product Management” connette il servizio centrale<br />

di assistenza e le strutture di progettazione e di produzione<br />

allo scopo di assicurare che anche il più complesso dei<br />

problemi venga gestito e risolto rapidamente con piena<br />

soddisfazione del cliente.<br />

CNH ha inoltre istituito dei centri di risposta, “Customer<br />

Response Centers”, sia in Nord America che in Europa,<br />

che rappresentano un punto di contatto per quei clienti che<br />

desiderano contattare CNH direttamente. Questi centri ricevono<br />

e gestiscono un rilevante volume di contatti attraverso diversi<br />

mezzi. Il sistema è attrezzato per ricevere e gestire le varie<br />

richieste dei clienti di CNH a mezzo telefono, internet, lettera,<br />

o tramite questionari e garantisce che ogni cliente riceva una<br />

risposta appropriata nel modo più rapido e efficiente possibile.


Il sistema di rilevamento della “Customer Satisfaction and<br />

Loyalty” ha intervistato nel 2001 oltre 270.000 clienti a livello<br />

mondiale per assicurarsi che in CNH la voce del cliente sia<br />

ascoltata e ad essa sia data risposta.<br />

“…il Client Center di Iveco…”<br />

Per Iveco una componente essenziale della soddisfazione del<br />

cliente è il servizio erogato nella vita utile del veicolo; servizio<br />

che deve assicurare la massima produttività del mezzo di<br />

trasporto attraverso la riduzione dei costi d’esercizio e del<br />

fermo macchina.<br />

La crescente complessità dei veicoli industriali e dei sistemi<br />

elettronici che ne governano i gruppi motopropulsori, gli<br />

impianti frenanti ed altre vitali funzioni hanno indotto Iveco ad<br />

aggiornare costantemente i propri servizi di supporto ai clienti<br />

per garantire affidabilità, continuità d’esercizio ed economicità<br />

d’impiego dei veicoli.<br />

Inoltre sono stati sviluppati potenti mezzi di diagnostica per<br />

le officine, anche basati su mezzi mobili che consentono<br />

interventi di diagnosi direttamente su strada.<br />

Allo scopo di garantire il massimo livello di servizio ai<br />

suoi clienti, Iveco ha reingegnerizzato l’intero processo<br />

d’approvvigionamento e distribuzione dei ricambi con<br />

l’integrazione dei suoi 5 magazzini dell’Europa Occidentale<br />

in un unico magazzino virtuale che garantisce un livello<br />

elevatissimo di servizio.<br />

Nell’ambito del Customer Service, è nato nel 2001 il Centro<br />

Polifunzionale di Torino, con la funzione di centrale operativa<br />

unica per i servizi Iveco di Assistance Non Stop. Lo scopo<br />

è quello di garantire l’assistenza globale al cliente attraverso<br />

un servizio che assicuri la massima produttività del mezzo<br />

di trasporto con la riduzione dei costi di fermo macchina.<br />

Iveco ha da un paio d’anni deciso di gestire in proprio<br />

l’attività del suo Client Center. Per questo scopo ha sviluppato<br />

un sofisticato sistema informatico in grado di gestire le<br />

chiamate telefoniche in 7 lingue, di identificare la posizione<br />

dell’officina “Iveco 24 h.” più vicina e di gestire l’intero<br />

processo fino al rilevamento del grado di soddisfazione<br />

del cliente per il servizio erogato.<br />

Il Client Center si avvale degli strumenti hardware e software più<br />

evoluti oggi disponibili per poter avere in linea, in tempo reale,<br />

le banche dati sui clienti, i veicoli e la rete dei Concessionari<br />

e delle Officine Autorizzate Iveco. Opera con 80 addetti, con<br />

conoscenza delle principali lingue europee, 24 ore su 24, tutti<br />

i giorni dell’anno, con lo scopo di assistere il cliente in difficoltà.<br />

L’obiettivo è quello di realizzare l’assistenza totale al cliente:<br />

dal depannage, all’eventuale mezzo sostitutivo, alla ricerca<br />

dell’albergo, all’assistenza finanziaria, tutto ciò che può<br />

occorrere al cliente per affrontare l’emergenza.<br />

Relazione sulla gestione – La <strong>Fiat</strong> e i clienti 27<br />

27


28<br />

28<br />

Analisi della situazione economico–finanziaria<br />

del Gruppo <strong>Fiat</strong> e della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DEL <strong>GRUPPO</strong> <strong>FIAT</strong><br />

Premessa<br />

Nel 2001 la struttura del Gruppo ha subito importanti<br />

cambiamenti che hanno comportato significative variazioni<br />

di area di consolidamento rispetto all’anno precedente:<br />

❚ A partire dall’esercizio 2001, i risultati di Business Solutions,<br />

il Settore che raggruppa le attività di servizi alle imprese,<br />

vengono esposti separatamente nella segmentazione dei<br />

Settori di attività del Gruppo. In precedenza i risultati delle<br />

società ora raggruppate in Business Solutions erano<br />

compresi nelle società “Diverse”.<br />

❚ Magneti Marelli ha deconsolidato dal 1° gennaio 2001<br />

la Divisione Sistemi Termici a seguito della sua cessione<br />

al Gruppo Denso.<br />

❚ Alla fine di marzo 2001 è stato ceduto il residuo 49%<br />

di Alstom Ferroviaria S.p.A.; il Settore Prodotti e Sistemi<br />

Ferroviari era stato deconsolidato a partire dal 1° agosto<br />

2000, a seguito della cessione della quota di maggioranza<br />

(51%) di <strong>Fiat</strong> Ferroviaria al Gruppo francese Alstom.<br />

❚ Nel mese di aprile 2001 Toro Assicurazioni ha acquistato l’intero<br />

capitale di Lloyd Italico Assicurazioni S.p.A. e Lloyd Italico Vita<br />

S.p.A. procedendo al consolidamento integrale delle nuove<br />

società. Inoltre nel corso dell’anno il Settore ha consolidato<br />

la società Augusta Assicurazioni S.p.A., precedentemente<br />

compresa tra le società “Diverse” del Gruppo.<br />

❚ A seguito dell’accordo strategico concluso nel mese di<br />

giugno tra Business Solutions e IBM è stata creata la joint<br />

venture Global Value, partecipata per il 50% da Business<br />

Solutions e per il 50% da IBM Italia, operante nel settore<br />

dei servizi di Information Technology ad alto valore per le<br />

imprese. Business Solutions ha conferito a Global Value le<br />

attività di ITS e GSA, che sono state pertanto deconsolidate<br />

con decorrenza dalla fine del mese di giugno.<br />

❚ In data 30 giugno 2001, in seguito al completamento del<br />

conferimento, sono state deconsolidate le attività confluite<br />

nella joint venture paritetica con General Motors <strong>Fiat</strong>-GM<br />

Powertrain B.V., operante nel settore dei motori e dei cambi.<br />

❚ Nel secondo semestre il Gruppo <strong>Fiat</strong> è entrato con altri<br />

partner industriali e finanziari in Italenergia, società che ha<br />

raggiunto il controllo di Montedison e di Edison attraverso<br />

offerte pubbliche di acquisto. Tale partecipazione, pari al<br />

38,6% del capitale di Italenergia, è stata valutata a fine anno<br />

seguendo il metodo del patrimonio netto.<br />

❚ Nel quadro dell’operazione Italenergia, il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha<br />

ceduto a Electricité de France la società Fenice S.p.A.,<br />

che è stata pertanto deconsolidata.<br />

Allo scopo di valorizzare, inoltre, i diversi business per ottimizzare<br />

le possibili alleanze e/o cessioni, le attività di Magneti Marelli sono<br />

state ristrutturate procedendo, con effetto dal 1° luglio 2001, a<br />

una scissione in cinque società: Magneti Marelli Sistemi Elettronici<br />

S.p.A., Magneti Marelli Powertrain S.p.A., Magneti Marelli<br />

Aftermarket S.p.A., Magneti Marelli Services S.p.A., Magneti<br />

Marelli Holding S.p.A. Nel contempo Magneti Marelli Services<br />

S.p.A , a cui fanno capo le attività di Midas, è stata trasferita<br />

dal Settore Componenti alle società “Diverse” del Gruppo.<br />

Andamento economico<br />

Il rallentamento dell’economia mondiale, che si è accentuato<br />

nella seconda parte dell’anno, ha condizionato negativamente<br />

l’andamento economico del Gruppo, che ha dovuto affrontare<br />

il calo di alcuni importanti mercati di riferimento e l’aggressività<br />

delle politiche commerciali messe in atto dai costruttori, per<br />

compensare gli effetti della flessione della domanda.<br />

Di seguito viene riportata una sintesi che evidenzia i principali<br />

fattori che hanno influenzato l’andamento economico del<br />

Gruppo nel 2001; per un’analisi più approfondita si rinvia<br />

alle relazioni sull’andamento dei singoli Settori di attività.<br />

Per una migliore analisi dell’andamento economico, si è<br />

ritenuto utile illustrare le principali voci del conto economico<br />

riclassificato “per destinazione”, suddiviso tra Attività Industriali<br />

e Attività Assicurative.<br />

Ricavi netti<br />

I Ricavi netti del Gruppo <strong>Fiat</strong> per l’intero anno 2001,<br />

comprensivi delle variazioni dei lavori in corso su ordinazione,<br />

sono stati pari a 58.006 milioni di euro, con un lieve aumento<br />

(+0,8%) rispetto all’anno precedente.<br />

I ricavi delle sole Attività Industriali sono stati pari a 52.610<br />

milioni di euro, in calo (-0,9%) rispetto al 2000 per l’effetto<br />

del rallentamento generale dell’economia sul comparto<br />

automotoristico, mentre quelli relativi alle Attività Assicurative<br />

sono stati di 5.491 milioni di euro, con una crescita del 20,9%<br />

in parte derivante dalle acquisizioni effettuate.<br />

Per quanto riguarda l’andamento dei ricavi per Settore di attività:<br />

❚ Il fatturato di <strong>Fiat</strong> Auto nel 2001 è stato pari a 24.440<br />

milioni di euro (25.361 milioni di euro nel 2000, -3,6%), a<br />

fronte di 2.096.000 unità vendute (-10,8% rispetto al 2000).<br />

La riduzione dei ricavi è risultata più contenuta rispetto al<br />

calo dei volumi di vendita per effetto di un fatturato unitario<br />

mediamente più elevato e del crescente contributo delle<br />

attività finanziarie e di servizio, nonchè dei ricavi derivanti<br />

dalla cessione dello stock ricambi alla joint venture costituita<br />

con DHL Worldwide Express e altri partner finanziari.


Le vendite di vetture e veicoli commerciali in Europa<br />

Occidentale, pari a 1.456.000 unità, hanno subito una<br />

flessione del 13,7% rispetto al 2000, in parte derivante<br />

dall’iniziativa di riduzione delle scorte presso la rete e dalla<br />

fisiologica contrazione dei volumi per il phase-out di Bravo<br />

e Brava nell’attesa del lancio della Stilo, avvenuto<br />

progressivamente nell’ultima parte dell’anno.<br />

La perdurante crisi del mercato locale ha determinato<br />

un calo accentuato delle vendite in Polonia (-42,9%) e in<br />

Argentina (-61%). In Brasile, <strong>Fiat</strong> Auto ha invece registrato<br />

un miglioramento significativo (+14,9%).<br />

❚ I ricavi di CNH Global nel 2001 sono stati pari a 10.777<br />

milioni di euro, in linea con il valore dell’anno precedente.<br />

Espresso in dollari, valuta di conto del Settore, il fatturato<br />

ha registrato un calo di circa il 3%, che corrisponde<br />

essenzialmente ai minori ricavi relativi alle unità produttive<br />

cedute in ottemperanza alle richieste delle autorità antitrust<br />

nordamericane ed europee in seguito all’acquisizione del<br />

Gruppo Case. Da rilevare, inoltre, che nel comparto dei<br />

macchinari per le costruzioni il Settore ha operato in un<br />

contesto di mercato particolarmente sfavorevole per la<br />

forte riduzione della domanda in Europa Occidentale e<br />

in Nord America.<br />

A livello di comparto di attività, il Settore ha realizzato<br />

un miglioramento dei ricavi (+3%) per le macchine per<br />

l’agricoltura principalmente in Nord America e Brasile,<br />

contro il permanere di una situazione negativa in Europa.<br />

Ricavi Consolidati<br />

(in milioni di euro)<br />

Attività di Servizi<br />

Altri Settori Industriali<br />

Veicoli Industriali<br />

Macchine per<br />

l’Agricoltura e<br />

le Costruzioni<br />

Automobili<br />

48.123<br />

1999<br />

57.555<br />

2000<br />

58.006<br />

2001<br />

I ricavi derivanti dai macchinari per le costruzioni hanno<br />

invece subito una significativa flessione (-15%)<br />

in conseguenza della citata riduzione della domanda.<br />

❚ Iveco ha registrato ricavi per 8.650 milioni di euro, con<br />

una crescita dello 0,5% sugli 8.611 milioni di euro dell’anno<br />

passato, determinata dall’espansione delle attività di<br />

finanziamento e di noleggio, che ha più che compensato<br />

l’effetto dei minori volumi di vendita dei veicoli.<br />

Complessivamente sono stati venduti 160.400 veicoli, con<br />

una riduzione del 2,7% sull’anno 2000. A livello dei principali<br />

mercati europei il calo ha riguardato Germania (-11,4%), per<br />

la significativa flessione della domanda, e Italia (-14,2%), in<br />

2001 2000<br />

Attività (*) Attività Attività (*) Attività<br />

(in milioni di euro) Industriali Assicurative Consolidato Industriali Assicurative Consolidato<br />

Ricavi netti 52.610 5.491 58.006 53.083 4.542 57.555<br />

Costo del venduto 44.792 5.157 49.854 44.636 4.395 48.961<br />

Margine operativo lordo 7.818 334 8.152 8.447 147 8.594<br />

Margine operativo lordo/Ricavi netti 14,9% 6,1% 14,1% 15,9% 3,2% 14,9%<br />

Spese generali 5.809 340 6.149 5.818 290 6.108<br />

Spese generali/Ricavi netti 11,0% 6,2% 10,6% 11,0% 6,4% 10,6%<br />

Ricerca e sviluppo 1.817 – 1.817 1.725 – 1.725<br />

(Oneri) e proventi operativi 30 102 132 15 79 94<br />

Risultato Operativo 222 96 318 919 (64) 855<br />

R.O.S. 0,4% 1,7% 0,5% 1,7% (1,4%) 1,5%<br />

Risultato partecipazioni (**) 48 (195) (149) 146 160 304<br />

(Oneri) e proventi finanziari (1.394) 369 (1.025) (1.172) 149 (1.023)<br />

(Oneri) e proventi straordinari 366 (7) 359 923 (9) 914<br />

Risultato gestionale ante imposte (758) 263 (497) 816 236 1.050<br />

Imposte 223 71 294 388 84 472<br />

Risultato netto di Gruppo e di Terzi (981) 192 (791) 428 152 578<br />

Risultato netto di competenza <strong>Fiat</strong> (625) 178 (445) 530 132 664<br />

(*) Include il Gruppo Toro Assicurazioni e Neptunia Assicurazioni Marittime S.A.<br />

(**) Include i proventi da partecipazioni e le svalutazioni e rivalutazioni per allineamento partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto.<br />

Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo <strong>Fiat</strong> e della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

29<br />

29


30<br />

30<br />

conseguenza della forte pressione competitiva, ed è stato<br />

in parte compensato dal forte incremento in Gran Bretagna<br />

(+17,6%).<br />

❚ Il fatturato degli altri Settori Industriali (Teksid,<br />

Magneti Marelli, Comau e <strong>Fiat</strong>Avio) è stato nell’anno<br />

complessivamente di 9.679 milioni di euro a fronte di<br />

10.255 milioni di euro del 2000, con un calo del 5,6%<br />

dovuto alla riduzione dei volumi dei Settori automotoristici.<br />

Il fatturato di Teksid (Prodotti Metallurgici), pari a 1.752<br />

milioni di euro (-6,5% rispetto al 2000), ha scontato il calo dei<br />

volumi di vendita sul mercato Nafta e l’effetto delle azioni di<br />

razionalizzazione del portafoglio di business, che hanno portato<br />

ad una riduzione delle attività nel comparto Ghisa a fronte di<br />

un crescente impegno nelle attività Alluminio e Magnesio.<br />

Magneti Marelli (Componenti) ha registrato un fatturato<br />

di 4.073 milioni di euro, in calo dell’8,5% rispetto all’anno<br />

2000. A parità di area e di cambi la flessione sarebbe stata<br />

del 5,2% per effetto della riduzione dei volumi determinata<br />

dalla debolezza della domanda, in particolare nell’ultima<br />

parte dell’anno.<br />

Il Settore Mezzi e Sistemi di Produzione, che fa capo a<br />

Comau, ha realizzato nell’anno ricavi per 2.218 milioni<br />

di euro; l’andamento in calo del 9,1% rispetto all’anno<br />

precedente è stato condizionato dal momento negativo del<br />

mercato “automotive” negli Stati Uniti, che ha determinato<br />

una significativa riduzione delle attività di Comau Pico, a cui<br />

hanno fatto riscontro la tenuta delle attività in Europa e la<br />

crescita delle attività di manutenzione di Comau Service.<br />

<strong>Fiat</strong>Avio, con un fatturato pari a 1.636 milioni di euro<br />

(+9,7% rispetto al 2000), ha confermato nell’anno elevati<br />

livelli di attività nel comparto dell’aeronautica commerciale,<br />

che non ha ancora risentito in modo significativo della crisi<br />

conseguente ai fatti dell’11 settembre. Si è inoltre verificato<br />

un aumento delle vendite di motori aeroderivati per usi<br />

energetici in Usa e dei ricavi per le forniture governative,<br />

tra le quali vanno ricordate le prime consegne dei motori<br />

per il nuovo caccia europeo Eurofighter 2000.<br />

❚ Tra i Settori operanti nell’area Servizi:<br />

Toro Assicurazioni ha proseguito il trend di espansione<br />

che ha caratterizzato gli ultimi anni. I premi del 2001 sono<br />

ammontati a 5.461 milioni di euro, con una crescita del<br />

25,2% rispetto al 2000. L’incremento è in parte dovuto<br />

al consolidamento di Lloyd Italico, gruppo di recente<br />

acquisizione che opera con prevalenza nel Ramo Danni,<br />

e al consolidamento di Augusta Assicurazioni. A condizioni<br />

omogenee l’incremento dei premi sarebbe risultato pari al<br />

14% per il buon andamento dei volumi di attività sia in Italia,<br />

con un forte aumento del Ramo Vita, sia in Francia, dove si è<br />

registrata una crescita in controtendenza rispetto al mercato.<br />

Itedi, ha conseguito ricavi pari a 347 milioni di euro, in lieve<br />

calo (-2% rispetto al 2000) a causa del rallentamento del<br />

mercato pubblicitario.<br />

Business Solutions, il Settore operante dall’inizio<br />

dell’esercizio nel campo dei servizi, ha conseguito ricavi<br />

pari a 1.805 milioni di euro; la perdita dei ricavi del secondo<br />

semestre di Fenice, ceduta nell’ambito dell’operazione<br />

Italenergia, è stata compensata dall’inserimento nel Settore<br />

delle attività di <strong>Fiat</strong> Engineering.<br />

Il volume di attività verso i clienti esterni al Gruppo ha<br />

raggiunto oltre il 40% dei ricavi del Settore.<br />

Margine operativo lordo<br />

Il margine operativo lordo nell’esercizio è stato pari a<br />

8.152 milioni di euro, a fronte di 8.594 milioni di euro nel<br />

2000. L’incidenza sui ricavi è diminuita dal 14,9% del 2000<br />

al 14,1% del 2001.<br />

Ricavi Ricavi<br />

(in milioni di euro) 2001 2000 diff. %<br />

Automobili (<strong>Fiat</strong> Auto Holdings) 24.440 25.361 (3,6%)<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH Global) 10.777 10.770 0,1%<br />

Veicoli Industriali (Iveco) 8.650 8.611 0,5%<br />

Prodotti Metallurgici (Teksid) 1.752 1.873 (6,5%)<br />

Componenti (Magneti Marelli) 4.073 4.451 (8,5%)<br />

Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 2.218 2.440 (9,1%)<br />

Aviazione (<strong>Fiat</strong>Avio) 1.636 1.491 9,7%<br />

Editoria e Comunicazione (Itedi) 347 354 (2,0%)<br />

Assicurazioni (Toro Assicurazioni) 5.461 4.363 25,2%<br />

Servizi (Business Solutions) 1.805 n.d. n.d.<br />

Diverse ed Elisioni (*) (3.153) (2.159) 46,0%<br />

Totale di Gruppo 58.006 57.555 0,8%<br />

(*) Nel 2000 la riga Diverse ed Elisioni include i valori economici del Settore Prodotti e Sistemi Ferroviari che è stato deconsolidato a partire dal 1° agosto 2000.


Per le sole Attività Industriali questo rapporto è passato dal<br />

15,9% del 2000 al 14,9% del 2001 a seguito principalmente<br />

dell’inasprirsi del contesto competitivo, che ha comportato<br />

una crescente pressione sui prezzi di vendita in Europa e non<br />

ha consentito ad alcuni Settori del Gruppo di recuperare la<br />

dinamica inflattiva dei costi industriali ed i maggiori costi di<br />

arricchimento dei prodotti. In senso positivo il contributo delle<br />

sinergie industriali di CNH e di <strong>Fiat</strong> Auto.<br />

Il margine operativo lordo delle Attività Assicurative ha raggiunto<br />

il 6,1% sui Premi di competenza, rispetto al 3,2% dell’anno<br />

precedente, per il miglioramento del rapporto sinistri/premi.<br />

Spese generali e di ricerca e sviluppo<br />

Le Spese generali nel 2001 sono state pari a 6.149 milioni di<br />

euro (+0,7% rispetto all’anno precedente), ma sostanzialmente<br />

allineate in termini di incidenza sul fatturato (10,6%).<br />

Le efficienze realizzate dai Settori hanno consentito di<br />

compensare gli effetti negativi della dinamica inflazionistica e<br />

dell’aumento della spesa pubblicitaria. In particolare <strong>Fiat</strong> Auto,<br />

in risposta all’accentuarsi della pressione competitiva in Europa,<br />

ha sostenuto maggiori spese pubblicitarie per 64 milioni di euro.<br />

Escludendo i costi suddetti le spese generali di Gruppo<br />

dell’anno 2001 scenderebbero a circa 4.870 milioni di euro,<br />

in linea con l’anno precedente nonostante i citati effetti<br />

sfavorevoli dell’inflazione.<br />

Le Spese di ricerca e sviluppo, spesate a conto economico,<br />

sono state pari a 1.817 milioni di euro, con un incremento di<br />

92 milioni di euro rispetto al 2000, dovuto prevalentemente ai<br />

maggiori investimenti sostenuti da <strong>Fiat</strong> Auto per il rinnovo della<br />

gamma prodotti e per il rafforzamento del valore dei propri<br />

marchi.<br />

Risultato Operativo<br />

(in milioni di euro)<br />

788<br />

1999<br />

Una crescita considerevole dei costi per l’innovazione<br />

tecnologica è stata realizzata anche in altre realtà del Gruppo,<br />

quali Ferrari e Aviazione.<br />

Risultato operativo<br />

Il Risultato operativo, prima delle componenti straordinarie,<br />

finanziarie e fiscali, ha evidenziato un utile di 318 milioni di<br />

euro, nettamente inferiore agli 855 milioni di euro dell’anno<br />

precedente. La redditività sul fatturato (R.O.S%) è stata pari<br />

allo 0,5% contro l’1,5% realizzato nel 2000.<br />

Le crescenti difficoltà del contesto economico hanno<br />

fortemente penalizzato la redditività dei Settori automotoristici,<br />

che hanno subito il calo dei volumi, l’erosione dei margini e<br />

hanno dovuto fronteggiare, in particolare <strong>Fiat</strong> Auto, maggiori<br />

spese di ricerca e sviluppo e di pubblicità a sostegno<br />

dell’innovazione e dell’immagine dei propri prodotti. Il forte<br />

impegno nel conseguimento delle efficienze ha solo in parte<br />

attenuato questi fenomeni negativi.<br />

Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo <strong>Fiat</strong> e della <strong>Fiat</strong> S.p.A. 31<br />

855<br />

2000<br />

318<br />

2001<br />

Risultato Operativo R.O.S. %<br />

(in milioni di euro) 2001 2000 diff. 2001 2000<br />

Automobili (<strong>Fiat</strong> Auto Holdings) (549) 44 (593) (2,2) 0,2<br />

Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH Global) 209 45 164 1,9 0,4<br />

Veicoli Industriali (Iveco) 271 489 (218) 3,1 5,7<br />

Prodotti Metallurgici (Teksid) 15 101 (86) 0,9 5,4<br />

Componenti (Magneti Marelli) (74) 55 (129) (1,8) 1,2<br />

Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 60 87 (27) 2,7 3,6<br />

Aviazione (<strong>Fiat</strong>Avio) 186 143 43 11,4 9,6<br />

Editoria e Comunicazione (Itedi) (2) 10 (12) (0,6) 2,8<br />

Assicurazioni (Toro Assicurazioni) 68 (56) 124 1,2 (1,3)<br />

Servizi (Business Solutions) 73 n.d. n.d. 4,0 n.d.<br />

Diverse ed Elisioni (*) 61 (63) 124 n.s. n.s.<br />

Totale 318 855 (537) 0,5 1,5<br />

di cui: Attività Industriali 222 919 (697) 0,4 1,7<br />

(*) Nel 2000 la riga Diverse ed Elisioni include i valori economici del Settore Prodotti e Sistemi Ferroviari che è stato deconsolidato a partire dal 1° agosto 2000.<br />

31


32<br />

32<br />

Passando all’esame dei risultati operativi dei vari Settori:<br />

❚ <strong>Fiat</strong> Auto ha chiuso l’esercizio con una perdita operativa di<br />

549 milioni di euro (-2,2% del fatturato) a fronte di un risultato<br />

operativo positivo per 44 milioni di euro nell’anno 2000<br />

(0,2% del fatturato). Una serie di fenomeni sfavorevoli ha<br />

negativamente condizionato la redditività del Settore: il calo<br />

dei volumi, il peggioramento del mix/contenuti per il continuo<br />

arricchimento dei prodotti – tra cui quello legato all’introduzione<br />

della normativa Euro3 – solo in parte recuperato sui prezzi,<br />

la crescita delle spese di ricerca e sviluppo (+94 milioni di<br />

euro) e l’incremento dell’azione pubblicitaria (+64 milioni<br />

di euro), anche in relazione al lancio della Stilo.<br />

Hanno inoltre penalizzato il Risultato Operativo del Settore<br />

gli oneri connessi alle incisive iniziative di riduzione<br />

strutturale dello stock di prodotti presso le reti commerciali.<br />

Il Settore ha reagito a questa sfavorevole situazione<br />

mettendo in atto azioni di recupero sui costi, con le<br />

maggiori sinergie (+251 milioni di euro), superiori alle attese,<br />

derivanti dall’alleanza industriale con General Motors e con<br />

altre efficienze sui costi di prodotto. Un beneficio (pari a 300<br />

milioni di euro) è derivato inoltre dall’operazione di cessione<br />

dello stock ricambi alla joint venture costituita tra <strong>Fiat</strong> Auto,<br />

DHL Worldwide Express e altri partner finanziari, allo scopo<br />

di ottimizzare il processo di gestione delle parti di ricambio.<br />

❚ CNH Global ha conseguito nell’anno un risultato operativo<br />

positivo pari a 209 milioni di euro (1,9% delle vendite), a fronte<br />

di un utile di 45 milioni di euro nel 2000 (0,4% delle vendite).<br />

I miglioramenti realizzati nel comparto agricolo con il lancio<br />

di nuovi prodotti e le azioni di efficienza hanno permesso di<br />

fronteggiare la minor redditività derivante dal calo dei volumi<br />

delle macchine per le costruzioni e il minor assorbimento dei<br />

costi fissi causato dalla riduzione dei livelli di produzione per<br />

consentire un abbassamento dei livelli delle scorte presso<br />

la rete di vendita.<br />

È proseguito il programma di realizzazione delle sinergie<br />

derivanti dall’integrazione tra Case e New Holland, che<br />

hanno portato nell’anno un beneficio pari a 278 milioni<br />

di dollari (circa 300 milioni di euro).<br />

❚ Iveco ha registrato nell’anno un utile operativo di 271 milioni<br />

di euro (3,1% delle vendite) a fronte dei 489 milioni di euro<br />

nel 2000 (5,7% delle vendite), in flessione a causa dei<br />

minori volumi di vendita e dei minori proventi derivanti<br />

da disinvestimenti immobiliari. Lo scorso esercizio<br />

comprendeva, infatti, un provento non ricorrente per 88<br />

milioni di euro dovuto alla cessione di aree industriali in<br />

Spagna non più utilizzate dal Settore. L’effetto della<br />

pressione sui prezzi è stato contenuto con una politica<br />

commerciale che ha privilegiato la redditività.<br />

Il risultato operativo degli altri Settori industriali, pari nel loro<br />

complesso a 187 milioni di euro (rispetto ai 386 milioni di euro<br />

del 2000), con una redditività operativa complessiva dell’1,9%,<br />

in calo rispetto al 3,8% dell’anno precedente, ha risentito<br />

della congiuntura sfavorevole attraversata dai costruttori<br />

automotoristici, in particolare in Nord America, e accentuatasi<br />

nell’ultima parte dell’anno.<br />

In particolare:<br />

❚ Teksid ha registrato un utile operativo di 15 milioni di euro<br />

(0,9% delle vendite) contro i 101 milioni di euro (5,4%<br />

delle vendite) del 2000; la flessione è derivata dalla caduta<br />

dei volumi di vendita soprattutto in Nord America, dallo<br />

sfavorevole andamento del rapporto prezzi/costi e dai costi<br />

di avviamento delle nuove attività, solo in parte recuperati<br />

dalle efficienze realizzate.<br />

❚ Il risultato operativo di Magneti Marelli è stato pari a<br />

una perdita di 74 milioni di euro per l’anno 2001 (-1,8%<br />

delle vendite), a fronte di un utile di 55 milioni realizzato<br />

nell’anno precedente. L’andamento economico del Settore<br />

è stato penalizzato dai minori volumi di vendita e dal forte<br />

incremento dei costi dei componenti elettronici per effetto<br />

inflazione e cambi. La diversa area di consolidamento e<br />

i minori proventi non ricorrenti, in particolare per cessioni<br />

immobiliari, hanno comportato un peggioramento operativo<br />

di 41 milioni di euro rispetto all’anno precedente.<br />

❚ Comau ha registrato nel 2001 un utile operativo di 60<br />

milioni di euro (2,7% delle vendite) contro gli 87 milioni<br />

di euro del 2000 (3,6% delle vendite). Il Settore ha visto<br />

una significativa riduzione dell’utile delle attività in Nord<br />

America per minori volumi e prezzi, in parte recuperata dalle<br />

efficienze industriali, dalla crescita del risultato delle attività<br />

di servizio e dai proventi immobiliari non ricorrenti.<br />

❚ <strong>Fiat</strong>Avio ha conseguito nell’anno una redditività<br />

considerevole: il risultato operativo è stato positivo per<br />

186 milioni di euro (11,4% delle vendite), in miglioramento<br />

rispetto ai risultati del 2000 (143 milioni di euro; 9,6%<br />

sulle vendite) per i maggiori volumi di vendita, per<br />

l’influenza positiva dei cambi e per le azioni di efficienza<br />

industriale realizzate.<br />

Tra gli altri Settori operanti nel comparto dei Servizi:<br />

❚ Toro Assicurazioni ha chiuso l’esercizio con un utile<br />

operativo di 68 milioni di euro, a fronte di una perdita pari<br />

a 56 milioni di euro nell’anno precedente. La crescita del<br />

risultato operativo è dovuta al graduale miglioramento del<br />

rapporto sinistri/premi, frutto anche delle azioni di selezione<br />

e risanamento del portafoglio, alle efficienze conseguite<br />

sui costi di struttura e ai maggiori proventi da cessioni<br />

immobiliari.


❚ Itedi ha chiuso l’esercizio con una perdita operativa di<br />

2 milioni di euro (-0,6% sulle vendite), in peggioramento<br />

rispetto all’utile di 10 milioni di euro del 2000, per effetto<br />

della riduzione dei volumi di raccolta pubblicitaria e del forte<br />

incremento del prezzo della carta.<br />

❚ Business Solutions ha registrato per l’intero anno un utile<br />

di 73 milioni di euro, che rappresenta il 4% delle vendite.<br />

Risultato dell’esercizio<br />

Il risultato ante imposte dell’esercizio è stato pari ad una<br />

perdita di 497 milioni di euro, contro un utile di 1.050 milioni<br />

di euro registrato nell’anno precedente.<br />

Il risultato è stato penalizzato dal calo del risultato operativo,<br />

dal peggioramento del risultato delle partecipazioni, comprensivo<br />

dell’allineamento ai valori di Borsa dei titoli delle società<br />

assicurative, e dalla significativa riduzione del saldo positivo<br />

delle poste straordinarie.<br />

Più in dettaglio, il risultato delle partecipazioni ha registrato<br />

un onere di 149 milioni di euro, contro un risultato positivo<br />

di 304 milioni di euro nel 2000. Il maggiore onere è dovuto<br />

principalmente:<br />

❚ all’allineamento del valore dei titoli in portafoglio delle<br />

società assicurative all’andamento al ribasso dei corsi<br />

di Borsa (-355 milioni di euro), che ha trovato in parte<br />

compensazione nei maggiori proventi dei titoli contabilizzati<br />

nei proventi finanziari;<br />

❚ ai minori risultati delle partecipazioni in società collegate<br />

esposte allo sfavorevole effetto della svalutazione della lira<br />

turca (-64 milioni di euro);<br />

❚ al risultato di competenza di Italenergia (-34 milioni di euro),<br />

negativo in quanto ha risentito del carico degli oneri<br />

Risultato Netto<br />

(in milioni di euro)<br />

Terzi<br />

Gruppo<br />

578<br />

506<br />

153<br />

664<br />

353<br />

(791)<br />

1999<br />

2000<br />

(86) (445)<br />

2001<br />

(346)<br />

finanziari e degli ammortamenti del goodwill conseguenti<br />

all’acquisto del Gruppo Montedison.<br />

Gli oneri finanziari netti (1.025 milioni di euro) sono risultati<br />

stabili rispetto ai valori dello scorso anno, in quanto alla<br />

riduzione del livello dei tassi d’interesse, in particolare nell’area<br />

dollaro USA, e ai maggiori proventi finanziari delle società<br />

assicurative, si sono contrapposti un incremento dei margini<br />

(corporate spread) sui mercati finanziari ed una maggiore<br />

onerosità degli indebitamenti in Argentina.<br />

Il saldo dei proventi e oneri straordinari nell’intero anno<br />

è stato positivo per 359 milioni di euro, significativamente<br />

inferiore, pertanto, ai proventi netti pari a 914 milioni di euro<br />

dell’anno 2000.<br />

I proventi straordinari dell’esercizio, pari a 1.645 milioni di<br />

euro, sono riferibili principalmente alle plusvalenze realizzate<br />

nel corso dell’anno (complessivamente 1.515 milioni di euro),<br />

attraverso le cessioni della Divisione Sistemi Termici di Magneti<br />

Marelli a Denso Corporation (329 milioni di euro), del residuo<br />

49% di Alstom Ferroviaria (107 milioni di euro) e delle attività<br />

di Fenice a Electricité de France (481 milioni di euro).<br />

Sono state inoltre realizzate plusvalenze attraverso i<br />

conferimenti delle attività di ITS e GSA nel contesto della<br />

creazione della joint venture Global Value con IBM (165 milioni<br />

di euro), di impianti di produzione di energia nell’ambito<br />

dell’operazione che ha portato alla costituzione di Italenergia<br />

(255 milioni di euro) e di attività di <strong>Fiat</strong> Auto per la costituzione<br />

della nuova joint venture Leasys con Sei S.p.A. (Gruppo Enel)<br />

nel settore del noleggio flotte (71 milioni di euro).<br />

A fronte delle suddette plusvalenze straordinarie, il Gruppo<br />

ha sostenuto nell’anno oneri straordinari per 1.286 milioni<br />

di euro, derivanti per oltre 850 milioni di euro dal programma<br />

di razionalizzazione e ristrutturazione industriale avviato nella<br />

seconda parte dell’anno: tale programma prevede interventi<br />

nel Settore Automobili, con l’ulteriore riduzione della presenza<br />

industriale in Argentina e azioni di razionalizzazione in Europa;<br />

in CNH, attraverso l’estensione del programma di ristrutturazione<br />

già in corso; in Iveco, con la chiusura di alcuni stabilimenti<br />

all’estero, tra cui le attività in Argentina.<br />

In questa posta vengono, infine, rilevati altri oneri e<br />

accantonamenti per rischi e oneri futuri e incentivazioni<br />

straordinarie non connessi al piano suddetto.<br />

Nel 2000 i proventi straordinari netti erano derivati<br />

prevalentemente dalla plusvalenza relativa alla transazione che<br />

aveva portato all’alleanza strategica con General Motors, dalle<br />

plusvalenze realizzate con la cessione di Telexis, delle divisioni<br />

Lubrificanti e Retrovisori di Magneti Marelli e del 51% di <strong>Fiat</strong><br />

Ferroviaria, al netto di oneri straordinari per ristrutturazioni e<br />

riorganizzazioni industriali in vari Settori del Gruppo.<br />

Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo <strong>Fiat</strong> e della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

33<br />

33


34<br />

34<br />

Il carico fiscale si è ridotto da 472 milioni di euro nel 2000<br />

a 294 milioni di euro nel 2001, in conseguenza del minor<br />

reddito imponibile. Le imposte di competenza dell’esercizio<br />

2001 comprendono 138 milioni di euro per imposte correnti<br />

e differite di competenza (269 milioni di euro nel 2000) e<br />

156 milioni di euro per IRAP, l’imposta regionale sulle attività<br />

produttive in Italia (203 milioni di euro nel 2000).<br />

Il risultato netto consolidato del Gruppo e dei Terzi è stato<br />

negativo per 791 milioni di euro (578 milioni di euro di utile<br />

nel 2000).<br />

La perdita netta di competenza del Gruppo è stata pari<br />

a 445 milioni di euro, contro un utile di 664 milioni di euro<br />

dell’esercizio precedente.<br />

Il suddetto risultato netto ha determinato una perdita netta<br />

per azione di 0,841 euro, rispetto all’utile netto per azione<br />

di 1,186 euro nel 2000.<br />

Situazione patrimoniale<br />

L’analisi delle principali voci dello Stato patrimoniale del<br />

Gruppo, in evidenza negli schemi legislativi del Bilancio<br />

consolidato, è riportata nella Nota Integrativa come previsto<br />

dal D.Lgs. n° 127/91.<br />

La tabella riportata in questa sede, invece, evidenzia la<br />

Situazione patrimoniale consolidata del Gruppo riclassificata<br />

sinteticamente per mettere in evidenza le principali voci<br />

patrimoniali secondo la loro “destinazione” e inoltre suddivide<br />

queste voci tra quelle relative alle Attività Industriali e quelle<br />

relative alle Attività Assicurative.<br />

Capitale di funzionamento<br />

Il Capitale di funzionamento consolidato di Gruppo si è ridotto<br />

nell’esercizio fino a raggiungere a fine anno un valore negativo di<br />

1.392 milioni di euro, con un forte calo rispetto al valore positivo<br />

per 1.630 milioni di euro registrato al 31 dicembre 2000.<br />

Di seguito sono riportate le principali variazioni delle singole<br />

componenti del capitale di funzionamento:<br />

❚ Le Rimanenze (materie prime, prodotti finiti e prodotti in<br />

corso di lavorazione), al netto degli anticipi ricevuti su lavori in<br />

corso su ordinazione, risultano pari a 10.750 milioni di euro, a<br />

fronte di 10.036 milioni di euro nel 2000. La crescita, dovuta<br />

principalmente all’avanzamento dei lavori del progetto Alta<br />

Velocità (+629 milioni di euro), trova peraltro compensazione<br />

nella crescita degli acconti ricevuti, inclusi negli altri debiti.<br />

In termini omogenei, senza considerare pertanto il suddetto<br />

effetto e quello dell’area di consolidamento (-79 milioni di<br />

euro), l’indice di rotazione sul fatturato è rimasto stabile<br />

sul valore dell’anno precedente (63 giorni ).<br />

❚ I Crediti commerciali risultano pari a 6.466 milioni di euro<br />

a fine 2001, in calo rispetto al valore di 6.744 milioni di<br />

euro di fine 2000 per effetto della gestione corrente, che<br />

comprende anche un più elevato ricorso allo smobilizzo<br />

crediti (pari a +247 milioni di euro), mentre la variazione<br />

dell’area di consolidamento ha comportato una variazione<br />

in aumento di 305 milioni di euro. A condizioni omogenee<br />

di area la rotazione sul fatturato, pari a 38 giorni, è in<br />

miglioramento rispetto a quella registrata nel precedente<br />

esercizio (42 giorni).<br />

❚ I Debiti commerciali sono passati da 11.805 milioni di euro<br />

a fine 2000 a 13.520 milioni di euro al 31 dicembre 2001.<br />

La crescita è dovuta per 110 milioni di euro alla diversa area<br />

di consolidamento e per 668 milioni di euro all’incremento<br />

derivante dal flusso di scambi con le nuove joint venture. Al<br />

netto di questi fenomeni l’esposizione debitoria è passata<br />

da 74 giorni nel 2000 a 79 giorni, a causa di un diverso mix<br />

delle condizioni di pagamento fornitori.<br />

❚ Il saldo degli Altri Crediti (Debiti) è passato da -3.345 milioni<br />

di euro a fine 2000 a -5.088 milioni di euro al 31 dicembre<br />

Al 31.12.2001 Al 31.12.2000<br />

Attività (*) Attività Attività (*) Attività<br />

(in milioni di euro) Industriali Assicurative Consolidato Industriali Assicurative Consolidato<br />

Rimanenze nette 10.750 – 10.750 10.036 – 10.036<br />

Crediti commerciali 5.763 703 6.466 6.165 579 6.744<br />

Debiti commerciali (13.273) (247) (13.520) (11.603) (202) (11.805)<br />

Saldo Altri crediti (debiti) (5.033) (55) (5.088) (3.315) (30) (3.345)<br />

Capitale di funzionamento (1.793) 401 (1.392) 1.283 347 1.630<br />

Immobilizzazioni materiali nette 13.139 748 13.887 15.895 782 16.677<br />

Altre immobilizzazioni 13.006 15.319 28.523 11.177 12.122 23.253<br />

Attività per Imposte differite nette 1.642 (47) 1.595 1.092 (85) 1.007<br />

Fondi (7.096) (15.875) (22.971) (8.178) (12.713) (20.891)<br />

Capitale investito netto 18.898 546 19.642 21.269 453 21.676<br />

Posizione finanziaria (**) (7.858) 1.823 (6.035) (8.228) 1.761 (6.467)<br />

Patrimonio netto di Gruppo e di Terzi 11.040 2.369 13.607 13.041 2.214 15.209<br />

Patrimonio netto di competenza <strong>Fiat</strong> 9.726 2.246 12.170 11.261 2.105 13.320<br />

(*) Include il Gruppo Toro Assicurazioni e Neptunia Assicurazioni Marittime S.A.<br />

(**) I valori tra parentesi indicano “indebitamento”


2001. La crescita è dovuta principalmente alla diversa area<br />

di consolidamento (505 milioni di euro) ed ai citati acconti<br />

ricevuti a fronte del progetto Alta Velocità (629 milioni di euro).<br />

Immobilizzazioni materiali nette<br />

Le Immobilizzazioni materiali nette al 31 dicembre 2001<br />

sono risultate pari a 13.887 milioni di euro, in riduzione di<br />

2.790 milioni di euro rispetto a fine 2000 per effetto della<br />

variazione di area di consolidamento (-1.877 milioni di euro),<br />

principalmente per lo scorporo delle attività Powertrain e per<br />

la cessione di Fenice, e dei disinvestimenti effettuati anche<br />

in relazione ai programmi di ristrutturazioni aziendali.<br />

Il dettaglio delle variazioni di questa voce è riportato<br />

nella Nota Integrativa del Bilancio consolidato.<br />

L’ammontare complessivo degli Investimenti in attivo fisso<br />

dell’anno è stato di 3.438 milioni di euro (3.236 milioni di euro<br />

nel 2000), di cui 1.124 milioni di euro (953 milioni di euro nel<br />

2000) per investimenti destinati allo sviluppo dell’attività di<br />

locazione a lungo termine di automobili, veicoli industriali e<br />

macchinari per l’agricoltura e le costruzioni.<br />

Al 31 dicembre 2001 il Fondo ammortamento e svalutazioni<br />

risulta pari a 18.665 milioni di euro (19.481 milioni di euro nel<br />

2000). Il grado di ammortamento delle Immobilizzazioni materiali<br />

è salito al 57%, contro un 54% nell’esercizio precedente.<br />

Altre immobilizzazioni<br />

Le Altre immobilizzazioni, che comprendono le<br />

immobilizzazioni finanziarie (partecipazioni, titoli e azioni<br />

proprie) e immateriali (costi di impianto e di ampliamento,<br />

avviamento, immobilizzazioni in corso e altre), ammontano<br />

a fine anno a 28.523 milioni di euro, superiori di 5.270 milioni<br />

di euro al valore al 31 dicembre 2000. I componenti più<br />

significativi di questa variazione sono stati:<br />

❚ la crescita delle partecipazioni (circa +3.000 milioni di euro)<br />

derivante dalla valutazione con il metodo del patrimonio<br />

netto della joint venture <strong>Fiat</strong>-GM Powertrain B.V. (+1.009<br />

milioni di euro) e di Italenergia S.p.A. (+1.034 milioni di<br />

euro), a cui si sono aggiunti i maggiori investimenti delle<br />

società assicurative a copertura delle riserve tecniche<br />

conseguenti al significativo aumento del volume di attività<br />

ed alle acquisizioni effettuate;<br />

❚ l’aumento, per i motivi sopra indicati, degli altri titoli posseduti<br />

da società assicurative, che rappresenta la ragione essenziale<br />

del restante incremento di circa 2.300 milioni di euro.<br />

Attività per imposte differite nette<br />

Il saldo patrimoniale delle Imposte differite al 31 dicembre<br />

2001 è stato attivo per 1.595 milioni di euro rispetto a un<br />

valore di 1.007 milioni di euro del 2000, quale effetto della<br />

contabilizzazione di imposte differite attive a fronte di perdite<br />

fiscali la cui recuperabilità è ritenuta ragionevolmente certa.<br />

Il valore accoglie le imposte, anticipate e differite, stanziate<br />

a fronte delle seguenti differenze temporanee: ammortamenti<br />

anticipati, plusvalenze reinvestite a tassazione differita,<br />

rimanenze, fondi rischi e oneri tassati, fondi svalutazione<br />

crediti eccedenti la quota fiscalmente deducibile, nonchè il<br />

beneficio su perdite fiscali, per la parte ritenuta recuperabile.<br />

Per un’analisi più completa di questa voce si rimanda alla<br />

Nota Integrativa del Bilancio consolidato.<br />

Fondi<br />

I Fondi al 31 dicembre 2001 sono pari a 22.971 milioni di<br />

euro e comprendono riserve tecniche di società assicurative<br />

(15.802 milioni di euro), fondi per il trattamento di fine<br />

rapporto dei dipendenti in Italia (1.735 milioni di euro), fondi<br />

per trattamento di quiescenza e obblighi simili (1.465 milioni di<br />

euro), fondi per garanzia ed assistenza tecnica (877 milioni di<br />

euro) e altri fondi per 3.092 milioni di euro. L’aumento di 2.080<br />

milioni di euro rispetto a fine 2000 è dovuto all’incremento<br />

di 3.186 milioni di euro delle riserve tecniche delle società<br />

assicurative a seguito dello sviluppo dell’attività e delle<br />

acquisizioni effettuate; per contro si sono verificate riduzioni<br />

del fondo trattamento di fine rapporto, dovute anche a uscite<br />

di dipendenti derivanti da variazioni di area di consolidamento,<br />

e dei fondi per rischi ed oneri e fondi per ristrutturazioni, in<br />

relazione agli utilizzi dell’esercizio.<br />

Capitale investito netto<br />

Il capitale investito netto a fine 2001 è pari a 19.642 milioni<br />

di euro, inferiore di 2.034 milioni di euro rispetto al capitale<br />

investito a fine 2000 per effetto del forte contenimento del<br />

Capitale Investito Netto<br />

(in milioni di euro)<br />

18.798<br />

1999<br />

21.676<br />

2000<br />

19.642<br />

2001<br />

Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo <strong>Fiat</strong> e della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

35<br />

35


36<br />

36<br />

capitale di funzionamento, della riduzione delle immobilizzazioni<br />

materiali e dell’incremento dei fondi, in parte compensati dalla<br />

crescita delle partecipazioni, dei titoli detenuti dalle società<br />

assicurative e delle attività per imposte differite.<br />

La diversa area di consolidamento ha determinato una<br />

riduzione di 374 milioni di euro, che è derivata principalmente<br />

dal deconsolidamento delle attività confluite nella joint venture<br />

<strong>Fiat</strong>-GM Powertrain e dalla cessione di Fenice, in parte<br />

compensate dall’acquisizione della partecipazione Italenergia.<br />

L’asset turnover, a condizioni omogenee, è passato dal valore<br />

di 2,7 di fine 2000 a 2,8 di fine 2001.<br />

Posizione finanziaria netta di Gruppo<br />

La posizione finanziaria netta di Gruppo al 31 dicembre<br />

2001 registra un indebitamento netto di 6.035 milioni di euro,<br />

inferiore di 432 milioni di euro rispetto alla situazione di inizio<br />

esercizio (posizione debitoria netta di 6.467 milioni di euro).<br />

Vengono di seguito riportate le principali variazioni della<br />

posizione finanziaria netta nell’esercizio 2001:<br />

(in milioni di euro)<br />

Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2000 (6.467)<br />

Riduzione del Capitale di funzionamento 3.022<br />

Investimenti in Attivo fisso e beni immateriali (3.911)<br />

Autofinanziamento 2.089<br />

Dividendi (380)<br />

Acquisizioni e capitalizzazioni (1.524)<br />

Cessioni (al netto delle plusvalenze) 903<br />

Altre variazioni 233<br />

Variazione totale 432<br />

Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2001 (6.035)<br />

Patrimonio Netto<br />

(in milioni di euro)<br />

Terzi<br />

Gruppo<br />

14.767<br />

1999<br />

1.893<br />

12.874<br />

15.209<br />

2000<br />

13.607<br />

1.889<br />

13.320<br />

2001<br />

1.437<br />

12.170<br />

L’Autofinanziamento (utile netto del Gruppo e di Terzi più<br />

ammortamenti) è stato di 2.089 milioni di euro, in riduzione<br />

rispetto ai 3.630 milioni di euro del 2000 principalmente in<br />

seguito al peggioramento del risultato netto; gli ammortamenti<br />

infatti sono risultati pari a 2.880 milioni di euro, in lieve<br />

riduzione rispetto ai 3.052 milioni di euro del 2000.<br />

Più in dettaglio gli ammortamenti si riferiscono ad attivo<br />

fisso per 1.911 milioni di euro (2.180 milioni di euro nel 2000),<br />

a beni destinati al noleggio per 376 milioni di euro (353 milioni<br />

di euro nel 2000), a beni immateriali per 593 milioni di euro<br />

(519 milioni di euro nel 2000).<br />

La voce Cessioni non comprende le plusvalenze realizzate<br />

in quanto già incluse nell’autofinanziamento.<br />

La composizione della posizione finanziaria netta, da cui<br />

risulta un significativo rafforzamento della componente di<br />

indebitamento con scadenza oltre l’esercizio, è la seguente:<br />

(in milioni di euro) 31.12.2001 31.12.2000<br />

Disponibilità liquide 2.133 1.997<br />

Titoli negoziabili 2.000 1.643<br />

Crediti finanziari e beni concessi in leasing 24.686 24.059<br />

Ratei attivi finanziari 560 620<br />

Risconti passivi finanziari (2.057) (1.778)<br />

Totale Attività finanziarie (A) 27.322 26.541<br />

Debiti finanziari entro l’esercizio (14.408) (17.217)<br />

Debiti finanziari oltre l’esercizio (18.289) (15.272)<br />

Ratei passivi finanziari (797) (649)<br />

Risconti attivi finanziari 137 130<br />

Totale Debiti finanziari<br />

Posizione finanziaria<br />

(B) (33.357) (33.008)<br />

netta di Gruppo (A-B) (6.035) (6.467)<br />

Patrimonio netto<br />

Il Patrimonio netto risulta pari a 13.607 milioni di euro a fine<br />

2001 contro i 15.209 milioni di euro a fine 2000. La riduzione<br />

riflette il risultato netto negativo, il pagamento dei dividendi<br />

relativi all’esercizio 2000 e il decremento dovuto all’andamento<br />

dei cambi in conseguenza della svalutazione della moneta<br />

argentina e in misura minore di quella brasiliana. Il patrimonio<br />

netto di competenza del Gruppo risulta pari a 12.170 milioni di<br />

euro, contro 13.320 milioni di euro dell’esercizio precedente.<br />

Il rapporto dell’indebitamento netto sul patrimonio netto, pari<br />

a 0,44, si è mantenuto ad un livello analogo a quello dell’anno<br />

precedente (0,43).<br />

Il dettaglio delle variazioni del Patrimonio netto è riportato<br />

nella Nota Integrativa del Bilancio consolidato.


SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DELLA <strong>FIAT</strong> S.P.A.<br />

Situazione patrimoniale<br />

La Situazione patrimoniale della <strong>Fiat</strong> S.p.A. può essere<br />

sintetizzata nella tabella che segue:<br />

(in milioni di euro) 31.12.2001 31.12.2000<br />

Immobilizzazioni 7.757 7.653<br />

Capitale d’esercizio (150) 49<br />

Totale capitale investito netto 7.607 7.702<br />

Patrimonio netto 7.169 7.143<br />

Indebitamento finanziario netto 438 559<br />

Per quanto concerne le Immobilizzazioni la parte più rilevante<br />

è costituita dalle partecipazioni nelle più importanti società<br />

del Gruppo. Complessivamente ammontano al 31 dicembre<br />

2001 a 7.706 milioni di euro con un incremento netto di 107<br />

milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2000.<br />

Le principali variazioni hanno riguardato l’acquisto di <strong>Fiat</strong> USA<br />

Inc. da Internazionale Holding <strong>Fiat</strong> S.A. (37 milioni di euro),<br />

del 3% della Ferrari S.p.A. dal fondo d’Investimento Fidia<br />

S.p.A. (15 milioni di euro) a seguito dell’esercizio del call<br />

previsto nel contratto di cessione del 1997, del residuo<br />

capitale Toro Assicurazioni S.p.A. in circolazione al termine<br />

dell’OPA (14 milioni di euro) e del 2,69% di Cartiere Burgo<br />

S.p.A. da Montedison S.p.A. (6 milioni di euro).<br />

A seguito dell’uscita del Gruppo Lazard dal patto Mediobanca<br />

è stato acquistato il 2,3% di Consortium S.r.l. da Mediobanca<br />

S.p.A. (20 milioni di euro) e l’1,78% di Fin. Priv. S.r.l. da<br />

Eurazeo S.A. (2 milioni di euro); sono stati inoltre sottoscritti<br />

gli aumenti di capitale della Tredicimarzo S.r.l. e Fin. Priv. S.r.l.<br />

per complessivi 16 milioni di euro.<br />

Si segnala infine che è stata ceduta la partecipazione<br />

detenuta in Toro Assicurazioni S.p.A. a Sicind S.p.A.,<br />

concentrando in tal modo in quest’ultima la totalità<br />

del capitale della Toro Assicurazioni S.p.A.<br />

Il Capitale d’esercizio comprende debiti verso l’Erario,<br />

commerciali e verso personale dipendente, al netto crediti,<br />

per 188 milioni di euro ed azioni proprie ordinarie per 38<br />

milioni di euro (n. 2.100.000). Presenta un decremento rispetto<br />

al 31 dicembre 2000 di 199 milioni di euro essenzialmente<br />

dovuto a minori crediti verso Erario e società del Gruppo in<br />

parte controbilanciato dall’acquisto di 1.098.000 azioni proprie<br />

ordinarie destinate ai piani di stock option.<br />

Il Patrimonio netto ammonta al 31 dicembre 2001 a 7.169<br />

milioni di euro con un incremento di 26 milioni di euro rispetto<br />

al 31 dicembre 2000. Le variazioni sono da attribuirsi all’utile<br />

dell’esercizio (379 milioni di euro), al netto della distribuzione<br />

del dividendo (353 milioni di euro), come deliberato<br />

dall’Assemblea del 14 maggio 2001.<br />

L’Indebitamento finanziario netto a fine 2001 è pari a<br />

438 milioni di euro contro 559 milioni di euro dell’esercizio<br />

precedente. Il miglioramento deriva essenzialmente<br />

dall’incasso di crediti verso società del Gruppo e verso<br />

Erario per IVA al netto degli investimenti in partecipazioni<br />

in precedenza descritti.<br />

Il prospetto di dettaglio dei flussi monetari è riportato<br />

al termine della Nota integrativa del Bilancio di esercizio<br />

della <strong>Fiat</strong> S.p.A. 37<br />

Patrimonio Netto<br />

(in milioni di euro)<br />

6.804<br />

1999<br />

7.143<br />

7.169<br />

Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo <strong>Fiat</strong> e della <strong>Fiat</strong> S.p.A. 37<br />

2000<br />

2001


38<br />

38<br />

Andamento economico<br />

L’Utile netto dell’esercizio è ammontato a 379 milioni di euro,<br />

contro 692 milioni di euro dell’esercizio precedente.<br />

Tale risultato è in sintesi così costituito:<br />

(in milioni di euro) 2001 2000<br />

Proventi netti da partecipazioni 709 749<br />

Oneri finanziari netti (37) (53)<br />

Costi del personale e servizi al netto ricavi (95) (70)<br />

(Oneri) Proventi straordinari netti (1) 350<br />

Imposte (197) (284)<br />

Utile netto 379 692<br />

I Proventi netti da partecipazioni sono ammontati a<br />

709 milioni di euro e riguardano i dividendi, comprensivi<br />

dei crediti d’imposta, erogati dalle partecipate (713 milioni di<br />

euro) al netto di allineamenti per perdite (4 milioni di euro).<br />

Il dettaglio dei dividendi incassati nel 2001 e 2000 è riportato<br />

nella Nota integrativa del Bilancio di esercizio della <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

Gli Oneri finanziari netti sono ammontati a 37 milioni di<br />

euro, contro 53 milioni di euro del 2000. Il miglioramento,<br />

rispetto al 2000, è dovuto essenzialmente alla diminuzione<br />

dell’indebitamento finanziario come già illustrato in<br />

precedenza.<br />

I Costi del personale e servizi al netto ricavi sono ammontati<br />

a 95 milioni di euro (70 milioni di euro nel 2000). In particolare<br />

i Costi del personale e servizi sono ammontati a 191 milioni<br />

Utile Netto<br />

(in milioni di euro)<br />

396<br />

1999<br />

692<br />

2000<br />

379<br />

2001<br />

di euro contro 176 milioni di euro nel 2000. L’incremento di<br />

15 milioni di euro deriva principalmente da accantonamenti<br />

per compensi di fine rapporto. L’organico medio è stato di<br />

n. 216 (di cui n. 17 distaccato presso le principali società del<br />

Gruppo) contro un organico di n. 240 del 2000 (di cui n. 25<br />

distaccato); i ricavi sono ammontati a 96 milioni di euro, contro<br />

106 milioni di euro del 2000 e sono riferiti a compensi per<br />

licenza d’uso del marchio <strong>Fiat</strong>, determinati in percentuale<br />

del fatturato realizzato dalle singole società del Gruppo<br />

utilizzatrici, ed a prestazioni di personale dirigenziale.<br />

I Proventi straordinari netti, nel 2000, si riferivano<br />

essenzialmente alla plusvalenza sulla cessione della totalità<br />

delle azioni Magneti Marelli S.p.A. alla controllata <strong>Fiat</strong><br />

Netherlands Holding N.V.<br />

Le Imposte sono ammontate a 197 milioni di euro, contro 284<br />

milioni di euro nel 2000.<br />

Tenuto conto dei crediti d’imposta sui dividendi, inclusi nella<br />

voce “Proventi da partecipazioni” (245 milioni di euro nel<br />

2001), le imposte da recuperare sono ammontate a 48 milioni<br />

di euro (contro imposte nette di 21 milioni di euro nel 2000).<br />

* * *<br />

Si segnala infine che la controllata Sicind S.p.A. ha ceduto a<br />

Gemina S.p.A. un’ulteriore quota dell’1% del capitale ordinario<br />

HDP S.p.A. e il residuo 4,7% del capitale ordinario Impregilo,<br />

esaurendo in tal modo gli impegni assunti con il Dott. Cesare<br />

Romiti in occasione del termine del suo mandato. Attualmente<br />

Sicind S.p.A. detiene il 10,2% del capitale ordinario HDP.


Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio<br />

ed evoluzione prevedibile della gestione<br />

Nei primi mesi dell’anno le operazioni più rilevanti portate<br />

a termine dal Gruppo <strong>Fiat</strong> sono state le seguenti:<br />

❚ Si è conclusa positivamente l’operazione di aumento<br />

capitale di <strong>Fiat</strong> S.p.A. con una sottoscrizione del 99,5%<br />

circa delle azioni offerte e con un introito di nuovi mezzi<br />

propri per oltre 1 miliardo di euro. L’operazione ha<br />

riguardato l’emissione di n. 65.820.600 azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie<br />

al prezzo di 15,5 euro per azione (di cui 10,5 euro a titolo<br />

di sovrapprezzo) godimento 1° gennaio 2001, nel rapporto<br />

di 3 nuove azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie ogni 25 azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie,<br />

privilegiate e/o di risparmio.<br />

Ad ogni azione ordinaria emessa è abbinato un warrant<br />

valido per sottoscrivere, nel gennaio 2007, al prezzo di 30<br />

euro, una ulteriore azione <strong>Fiat</strong> ordinaria ogni quattro warrant<br />

posseduti, con facoltà di cash settlement da parte<br />

dell’emittente.<br />

❚ È stato totalmente collocato presso investitori istituzionali<br />

un prestito obbligazionario quinquennale di 2,2 miliardi di<br />

dollari, convertibile in circa 32 milioni di azioni General<br />

Motors, emesso dalla controllata <strong>Fiat</strong> Finance Luxembourg<br />

S.A. e garantito da <strong>Fiat</strong> S.p.A.<br />

❚ In gennaio, la firma degli accordi finali ha reso pienamente<br />

operativa l’alleanza tra CNH e Kobelco, il quarto produttore<br />

mondiale di escavatori idraulici. Tale alleanza darà ai prodotti<br />

CNH pieno accesso al mercato asiatico e contribuirà a<br />

rafforzare la posizione del Settore sul mercato delle<br />

macchine per le costruzioni in Nord America e Asia.<br />

❚ Nell’ambito degli accordi con il Gruppo Renault che<br />

determineranno l’acquisizione della partecipazione totalitaria<br />

in Irisbus Holding, nel mese di gennaio il Settore Iveco ha<br />

acquisito un ulteriore 15%, elevando così la sua quota<br />

partecipativa al 65%.<br />

❚ Proseguendo nel programma di dismissione delle attività<br />

nel settore della componentistica, <strong>Fiat</strong> ha sottoscritto un<br />

accordo con Interbanca e la società RGZ per la costituzione<br />

della società Concordia Finance S.A. (RGZ 45%, Interbanca<br />

25% e <strong>Fiat</strong> 30%).<br />

La nuova società continuerà a svolgere con il marchio<br />

Magneti Marelli l’attività di commercializzazione di ricambi<br />

autoveicolistici, rilevando il portafoglio prodotti della attuale<br />

Magneti Marelli After Market S.p.A.<br />

Il valore dell’operazione è nell’ordine degli 80 milioni di euro,<br />

con un incasso complessivo per <strong>Fiat</strong>, al netto dell’investimento<br />

in Concordia Finance, di circa 70 milioni di euro.<br />

❚ Nell’ambito del Progetto Alta Velocità di cui <strong>Fiat</strong> è<br />

General Contractor, il 4 marzo è stato dato il via ai lavori<br />

per la costruzione dei primi 87 chilometri della nuova linea<br />

veloce ferroviaria Torino-Milano. La fine degli interventi è<br />

programmata in modo da garantire l’attivazione della tratta<br />

Torino-Novara in tempo utile per le Olimpiadi invernali del<br />

2006. Il progetto complessivo include sia l’opera ferroviaria<br />

– per un valore di 2.747 milioni di euro – sia le opere di<br />

riqualificazione delle infrastrutture esistenti, per un valore<br />

di circa 1.400 milioni di euro.<br />

❚ Per quanto riguarda le novità di prodotto relative al primo<br />

trimestre dell’anno in corso:<br />

– Iveco ha presentato il 30 gennaio il nuovo veicolo industriale<br />

pesante “Stralis”. L’elemento più innovativo riguarda la<br />

cabina Active Space, che migliora le condizioni di lavoro<br />

e la sicurezza, facilita la vita a bordo ed è modulabile.<br />

È stata ampliata anche l’offerta delle motorizzazioni,<br />

con il motore 540 CV Cursor13. Il lancio del veicolo<br />

rappresenta il coronamento del processo evolutivo<br />

dei veicoli pesanti stradali Iveco, avviato nel 1998.<br />

– Sono state commercializzate le nuove Alfa 156 e<br />

Sportwagon, che adottano, tra gli altri, un nuovo motore<br />

a benzina Direct Injection che garantisce migliori<br />

prestazioni e consumi contenuti. Inoltre, l’Alfa 156 ha<br />

completato la propria gamma presentando due nuove<br />

vetture dalle caratteristiche spiccatamente sportive:<br />

l’Alfa 156 GTA e Sportwagon GTA.<br />

– Nei primi giorni di febbraio è stato presentato il nuovo<br />

<strong>Fiat</strong> Ducato. Tra i suoi punti di forza si segnalano la linea<br />

esterna ristilizzata nel frontale e una cabina totalmente<br />

riprogettata in funzione della massima abitabilità e del<br />

più elevato comfort.<br />

Per quanto concerne l’evoluzione prevedibile della gestione<br />

per l’anno in corso si rinvia alla Relazione introduttiva.<br />

Relazione sulla gestione – Analisi della situazione economico–finanziaria del Gruppo <strong>Fiat</strong> e della <strong>Fiat</strong> S.p.A. 39<br />

39


40<br />

40<br />

Dati economici e patrimoniali per Settore di attività (*)<br />

Risultato operativo Risultato netto<br />

Ricavi netti Risultato operativo su Ricavi netti (Gruppo e Terzi)<br />

2001 2000 2001 2000 2001 2000 2001 2000<br />

(in milioni (in milioni (in milioni (in milioni (in %) (in %) (in milioni (in milioni<br />

di euro) di euro) di euro) di euro) di euro) di euro)<br />

Automobili (<strong>Fiat</strong> Auto Holdings)<br />

Macchine per l’Agricoltura<br />

24.440 25.361 (549) 44 (2,2) 0,2 (1.442) (599)<br />

e le Costruzioni (CNH Global) 10.777 10.770 209 45 1,9 0,4 (291) (754)<br />

Veicoli Industriali (Iveco) 8.650 8.611 271 489 3,1 5,7 (123) 147<br />

Prodotti Metallurgici (Teksid) 1.752 1.873 15 101 0,9 5,4 (125) 8<br />

Componenti (Magneti Marelli) 4.073 4.451 (74) 55 (1,8) 1,2 82 139<br />

Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 2.218 2.440 60 87 2,7 3,6 (36) 6<br />

Aviazione (<strong>Fiat</strong>Avio) 1.636 1.491 186 143 11,4 9,6 425 83<br />

Editoria e Comunicazione (Itedi) 347 354 (2) 10 (0,6) 2,8 (6) 2<br />

Assicurazioni (Toro Assicurazioni) 5.461 4.363 68 (56) 1,2 (1,3) 152 85<br />

Servizi (Business Solutions) 1.805 n.d. 73 n.d. 4,0 n.d. 497 n.d.<br />

Diverse ed Elisioni (3.153) (2.159) 61 (63) n.s. n.s. 76 (**) 1.461<br />

Totale di Gruppo 58.006 57.555 318 855 0,5 1,5 (791) 578<br />

Autofinanziamento Investimenti<br />

Capitale<br />

investito netto Dipendenti<br />

2001 2000 2001 2000 2001 2000 2001 2000<br />

(in milioni<br />

di euro)<br />

(in milioni<br />

di euro)<br />

(in milioni<br />

di euro)<br />

(in milioni<br />

di euro)<br />

(in milioni<br />

di euro)<br />

(in milioni<br />

di euro)<br />

(numero) (numero)<br />

Automobili (<strong>Fiat</strong> Auto Holdings)<br />

Macchine per l’Agricoltura<br />

(292) 732 1.331 1.412 2.340 4.220 55.174 74.292<br />

e le Costruzioni (CNH Global) 262 (192) 615 447 6.597 6.932 28.127 31.033<br />

Veicoli Industriali (Iveco) 287 569 718 656 1.979 2.207 35.340 35.852<br />

Prodotti Metallurgici (Teksid) (16) 113 151 182 788 861 13.827 14.286<br />

Componenti (Magneti Marelli) 289 353 240 231 1.073 1.131 24.228 25.975<br />

Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau) 27 63 38 36 378 486 17.243 17.636<br />

Aviazione (<strong>Fiat</strong>Avio) 514 173 41 36 587 71 5.243 5.362<br />

Editoria e Comunicazione (Itedi) 1 8 6 17 49 46 934 954<br />

Assicurazioni (Toro Assicurazioni) 199 115 29 24 533 372 3.213 2.875<br />

Servizi (Business Solutions) 567 n.d. 32 n.d. 648 n.d. 7.171 n.d.<br />

Diverse ed Elisioni 251 1.696 237 195 4.670 5.350 8.264 15.688<br />

Totale di Gruppo 2.089 3.630 3.438 3.236 19.642 21.676 198.764 223.953<br />

(*) Nel 2000 la riga Diverse ed Elisioni include i valori economici del Settore Prodotti e Sistemi Ferroviari che è stato deconsolidato a partire dal 1° agosto 2000.<br />

(**) Nel 2000 include la plusvalenza e gli oneri straordinari connessi con l’accordo con General Motors rispettivamente per 1.779 milioni di euro e 460 milioni di euro.


Andamento della gestione nei<br />

SETTORI DI ATTIVITÀ<br />

Relazione sulla gestione – Andamento della gestione nei Settori di attività


42<br />

Giancarlo Boschetti, C.E.O. <strong>Fiat</strong> Auto.<br />

Automobili<br />

<strong>Fiat</strong> ha costruito la sua prima vettura nel 1899. Il primo<br />

stabilimento per la produzione di massa di automobili<br />

è stato il Lingotto a Torino, inaugurato nel 1923 e ora sede<br />

del Gruppo. Oltre ai successivi stabilimenti in Torino, altri<br />

operano oggi in Italia e nel mondo. Accanto all’Italia sono<br />

considerati mercati domestici il Mercosur e la Polonia.<br />

ANDAMENTO COMMERCIALE<br />

Nel 2001 la domanda mondiale di automobili ha registrato la<br />

sostanziale tenuta del mercato nordamericano (-0,3%), una<br />

modesta crescita in Europa Occidentale (+0,7%), mentre in<br />

Sud America si sono confermate la ripresa in Brasile (+12,4%)<br />

e, per contro, la pesante crisi argentina (-44%).<br />

In Europa Occidentale il mercato ha raggiunto il livello di 14,8<br />

milioni di unità, sostenuto dalle diffuse azioni promozionali<br />

portate avanti dai costruttori e dall’accelerazione alla sostituzione<br />

delle vetture non catalizzate ancora circolanti. In Italia le<br />

immatricolazioni hanno raggiunto il livello di 2.425.000 unità,<br />

in lieve crescita rispetto al 2000.<br />

In Francia si è registrato un buon andamento del mercato che<br />

è cresciuto del 5,7%. Anche in Gran Bretagna la domanda ha<br />

avuto una performance positiva superando per la prima volta<br />

i 2,4 milioni di unità (+10,6%). La Spagna ha chiuso con un<br />

Mercato Autovetture<br />

(in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %<br />

Francia 2.250 2.130 5,7<br />

Germania 3.282 3.309 (0,8)<br />

Gran Bretagna 2.465 2.228 10,6<br />

Italia 2.425 2.423 0,1<br />

Spagna 1.427 1.376 3,8<br />

Europa Occidentale 14.765 14.668 0,7<br />

Polonia 319 466 (31,5)<br />

Brasile 1.295 1.151 12,4<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Holdings<br />

Dati significativi<br />

(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />

Ricavi netti 24.440 25.361 24.101<br />

Risultato operativo (549) 44 (121)<br />

% su ricavi (2,2) 0,2 (0,5)<br />

Risultato netto<br />

(del Settore e di Terzi) (1.442) (599) (*) (493)<br />

Autofinanziamento (292) 732 855<br />

Investimenti 1.331 1.412 1.464<br />

Ricerca e sviluppo 870 776 711<br />

Capitale investito netto 2.340 4.220 5.021<br />

Dipendenti (numero) 55.174 74.292 82.553<br />

(*) Non sono incluse le componenti straordinarie connesse all’accordo con<br />

General Motors.<br />

Ricavi per area geografica di<br />

destinazione<br />

Dipendenti per area geografica<br />

0 50 100%<br />

Italia Resto Europa Resto Mondo<br />

incremento del 3,8%. In Germania il mercato, dopo il forte<br />

calo accusato nel 2000, ha rallentato ulteriormente nel<br />

2001 chiudendo l’anno con una flessione dello 0,8%.<br />

Tra gli altri mercati, da registrare infine la forte caduta della<br />

domanda in Polonia (-31,5%) e in Turchia (-70,3%), in<br />

conseguenza delle crisi economiche in atto nei rispettivi Paesi.<br />

La domanda di veicoli commerciali in Europa Occidentale,<br />

attestandosi ad un livello di poco superiore a 1,8 milioni,<br />

ha registrato un calo dell’1,7%, invertendo la tendenza di<br />

crescita in atto da alcuni anni. In flessione anche la domanda<br />

in Italia (-5,8%).<br />

Per quanto riguarda l’andamento delle quote di mercato, in<br />

Europa Occidentale la quota si è attestata al 9,6% (-0,4 punti<br />

rispetto al 2000). In Italia il Settore è passato dal 35,4% del<br />

2000 al 34,7%, principalmente per effetto del phase-out di<br />

Bravo e Brava; nell’ultimo periodo dell’anno, grazie all’inizio<br />

della commercializzazione di Stilo, la quota ha evidenziato<br />

segnali di ripresa.<br />

In Brasile la quota di mercato, pari al 28,6%, è salita di un<br />

punto consentendo al Settore di conquistare la leadership<br />

del mercato.<br />

In questo contesto di mercato <strong>Fiat</strong> Auto ha venduto<br />

complessivamente 2.096.000 veicoli, registrando un calo<br />

del 10,8% rispetto al 2000. Includendo anche le società<br />

collegate, che sono state fortemente penalizzate dalla crisi<br />

in Turchia, il totale delle unità vendute è ammontato a<br />

2.126.000 unità, in riduzione del 12,8% rispetto all’anno


<strong>Fiat</strong> Stilo 5 porte<br />

precedente. Forti cali, indotti dalle crisi economiche locali,<br />

sono stati registrati anche in Polonia e in Argentina.<br />

Per quanto riguarda l’Europa Occidentale le vendite sono<br />

risultate inferiori del 13,7% rispetto al 2000, in larga misura<br />

per effetto dell’impegnativa operazione di destoccaggio della<br />

rete, avviata nel primo semestre dell’anno nell’ambito del<br />

progetto di reengineering del sistema logistico e commerciale,<br />

che ha comportato un rallentamento delle fatturazioni di <strong>Fiat</strong><br />

Auto verso i propri dealer. Un’ulteriore causa del calo è stata<br />

la fisiologica contrazione dei volumi durante il phase-out di<br />

Bravo e Brava, prima del lancio di <strong>Fiat</strong> Stilo, che ha pesato<br />

Andamento Commerciale – Vendite Autovetture e Veicoli<br />

Commerciali<br />

(in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %<br />

Francia 103 142 (27,5)<br />

Germania 147 158 (7,0)<br />

Gran Bretagna 128 110 16,4<br />

Italia 825 969 (14,9)<br />

Spagna 63 74 (14,9)<br />

Resto d’Europa 190 234 (18,8)<br />

Europa Occidentale 1.456 1.687 (13,7)<br />

Polonia 76 133 (42,9)<br />

Brasile 416 362 14,9<br />

Resto del Mondo 148 168 (11,9)<br />

Totale Vendite 2.096 2.350 (10,8)<br />

Società collegate 30 89 (66,3)<br />

Totale generale 2.126 2.439 (12,8)<br />

in particolare in Italia e in Francia, dove la riduzione delle<br />

vendite è stata rispettivamente del 14,9% e del 27,5%. Tra<br />

i principali Paesi europei le vendite sono risultate in crescita<br />

solo in Gran Bretagna (+16,4%), trainate dal buon andamento<br />

del mercato. Nel resto d’Europa il calo del 18,8% è da<br />

attribuirsi principalmente ad Olanda, Portogallo e Irlanda.<br />

Molto positivi infine i risultati in Brasile, dove è continuato il<br />

successo della Palio; nel 2001 le vendite sono cresciute del 14,9%.<br />

INNOVAZIONE PRODOTTO<br />

Nel corso del 2001 <strong>Fiat</strong> Auto ha proseguito la propria attività<br />

di rinnovamento della gamma per il rafforzamento della<br />

Produzione di <strong>Fiat</strong> Auto e consociate – Autovetture e<br />

Veicoli commerciali<br />

(in migliaia di unità) 2001 2000 1999<br />

<strong>Fiat</strong> 1.023,0 1.153,1 1.165,2<br />

Lancia 134,9 170,4 160,1<br />

Alfa Romeo 213,6 206,8 208,3<br />

Totale Europa Occidentale 1.371,5 1.530,3 1.533,6<br />

Brasile 436,0 433,5 391,6<br />

Polonia 197,0 291,3 343,8<br />

Argentina 31,3 33,9 42,8<br />

Totale 2.035,8 2.289,0 2.311,8<br />

Altre aree 39,7 35,9 41,2<br />

Totale generale 2.075,5 2.324,9 2.353,0<br />

Relazione sulla gestione – <strong>Fiat</strong> Auto Holdings<br />

43


44<br />

Alfa Romeo GTA<br />

competitività e del valore dei propri marchi. Sono proseguite<br />

le attività di ricerca per il miglioramento della compatibilità<br />

ambientale dei prodotti, la sicurezza e la qualità.<br />

Per quanto riguarda il marchio <strong>Fiat</strong>, l’evento caratterizzante<br />

è stato il lancio della Stilo, autovettura contraddistinta da<br />

avanzati contenuti tecnologici, da proposte innovative e da<br />

alti standard di qualità. Con il nuovo modello è stata introdotta<br />

nello stabilimento di Cassino una nuova organizzazione<br />

produttiva caratterizzata da processi snelli e particolare<br />

attenzione è stata data agli aspetti di qualità ed ergonomia.<br />

<strong>Fiat</strong> Stilo nei primi cinque mesi di raccolta (da ottobre 2001<br />

a febbraio 2002) ha raggiunto circa 135.000 ordini da parte<br />

della rete commerciale, suscitando nei clienti interesse e<br />

commenti favorevoli. Nel corso dell’anno sono state inoltre<br />

commercializzate la versione trasporto persone del <strong>Fiat</strong> Doblò,<br />

le nuove versioni di Punto Go, Abarth e Verve, la Seicento<br />

Brush, la Barchetta Naxos e la Serie Speciale di Multipla.<br />

Il marchio Lancia, con la presentazione al Salone di Ginevra<br />

della Thesis, il cui lancio è programmato per l’anno in corso,<br />

ha proposto una grande berlina di prestigio, contraddistinta da<br />

una tecnologia avanzata e da un comfort assolutamente elitario.<br />

Alfa Romeo ha lanciato le nuove versioni di Alfa 147:<br />

la gamma si completa con la 5 porte, la 2.0 con cambio<br />

manuale e quella equipaggiata con il motore 1.9 JTD.<br />

L’attività di innovazione ha riguardato inoltre i nuovi modelli il<br />

cui lancio è previsto nell’anno in corso: il Nuovo Ulysse <strong>Fiat</strong><br />

e la Lancia Phedra, prestigiose proposte nel segmento dei<br />

Multi Purpose Vehicles, le Alfa 156 GTA e Sportwagon GTA,<br />

vetture che esaltano le caratteristiche sportive del marchio,<br />

e la <strong>Fiat</strong> Stilo Station Wagon, che completerà la gamma di<br />

offerta del modello di riferimento del marchio.<br />

STRATEGIE DI SV<strong>IL</strong>UPPO<br />

Nel corso del 2001 è proseguita l’attività di sviluppo industriale<br />

e commerciale su scala globale di <strong>Fiat</strong> Auto:<br />

❚ In India il lancio della Palio (avvenuto in settembre con<br />

grande successo) ha consentito a <strong>Fiat</strong> India di incrementare<br />

le vendite del 14%.<br />

❚ In Cina si sono completati gli investimenti per la Palio in<br />

preparazione del lancio commerciale nella primavera 2002.<br />

❚ In Thailandia, nell’ambito dell’alleanza industriale con<br />

General Motors, sono stati formalizzati gli accordi per la<br />

produzione dell’Alfa 156, che verrà lanciata sul mercato<br />

nei primi mesi del 2002.<br />

❚ In Turchia la Tofas (società collegata licenziataria) è stata<br />

in grado di fronteggiare la pesante crisi del Paese grazie<br />

alla produzione del Doblò, che, oltre ad aver consentito di<br />

ottenere una quota di mercato record (circa 16%) sui veicoli<br />

commerciali, è stato anche esportato in Europa.<br />

❚ In Sud Africa, malgrado la pesante svalutazione del Rand,<br />

i risultati sono stati soddisfacenti anche grazie al successo<br />

ottenuto dalle new entry Seicento e Alfa 147.<br />

❚ In Egitto, al primo anno pieno di attività, è stato ottenuto il<br />

secondo posto sul mercato con una quota superiore all’11%.<br />

Gli investimenti in capitale fisso del Settore Automobili sono<br />

ammontati a 1.331 milioni di euro (1.412 milioni di euro nel<br />

2000), in gran parte destinati a investimenti strategici di<br />

prodotto.<br />

Nell’esercizio sono stati inoltre sostenuti costi di ricerca e<br />

sviluppo (interamente spesati nell’anno) per 870 milioni di<br />

euro (776 milioni di euro nel 2000). L’incremento testimonia<br />

l’impegno per il rafforzamento competitivo del Settore già<br />

avviato nel 2000.<br />

Tale rafforzamento competitivo passa ovviamente anche<br />

attraverso gli sviluppi dell’alleanza industriale con General<br />

Motors. Durante il 2001 è stata completata sia la<br />

contribuzione delle attività di acquisto alla GM-<strong>Fiat</strong> Worldwide<br />

Purchasing, che ha da subito lavorato a pieno regime dando<br />

ottimi risultati, sia quella delle divisioni meccaniche alla <strong>Fiat</strong>-<br />

GM Powertrain. Dal 30 giugno 2001 è stato così completato<br />

il deconsolidamento di <strong>Fiat</strong>-GM Powertrain.


Alfa Romeo 147 5 porte<br />

Sempre nel 2001 sono state avviate operativamente alcune<br />

attività di progettazione comune di componenti e sottosistemi<br />

di vetture future. Più precisamente, i progetti “Large” e<br />

“Premium” (quest’ultimo in co-location con SAAB in Svezia),<br />

già in fase avanzata di sviluppo, sono costituiti da team tecnici<br />

congiunti per l’impostazione rispettivamente della vettura<br />

del segmento D con marchio <strong>Fiat</strong> e delle future vetture dei<br />

segmenti D ed E dei marchi elitari Alfa, Lancia e Saab.<br />

I risparmi netti attesi per il 2001 sono stati sostanzialmente<br />

confermati e in alcune aree sono stati raggiunti risultati superiori<br />

alle aspettative. Le sinergie hanno raggiunto un totale cumulato<br />

di 272 milioni di euro, di cui 251 milioni realizzate nell’anno.<br />

Infine, va ricordato che <strong>Fiat</strong> Auto e GM Europe hanno<br />

raggiunto un accordo per la creazione di un centro di<br />

progettazione congiunto per lo sviluppo di componenti e<br />

sistemi specifici comuni destinati alle rispettive produzioni<br />

di vetture di piccola cilindrata del futuro. L’impegno per lo<br />

sviluppo congiunto è diretto unicamente a componenti e<br />

tecnologia senza impatti sulla specificità del marchio delle<br />

rispettive vetture di futura generazione e consentirà alle due<br />

società di realizzare significative efficienze. Il risultato di tale<br />

impegno congiunto sarà successivamente utilizzato dai singoli<br />

centri di engineering di <strong>Fiat</strong> Auto e di Opel come base di<br />

partenza per la progettazione di vetture distintive e uniche<br />

per ogni marchio in questo importante segmento.<br />

Per tale grande impegno di sviluppo di componenti comuni,<br />

è attualmente in fase di costituzione un centro dedicato di<br />

progettazione con sede a Torino, nel quale opereranno<br />

100 persone tra progettisti ed altro personale provenienti<br />

da entrambe le società.<br />

Al termine dell’anno <strong>Fiat</strong> Auto ha avviato alcune importanti<br />

operazioni di ristrutturazione che prevedono un’ulteriore fase<br />

di ridimensionamento della presenza industriale in Argentina,<br />

dove verrà mantenuta una capacità produttiva minima allo<br />

scopo di permettere un’eventuale ripresa delle attività quando<br />

il mercato tornerà a crescere.<br />

È stato portato a termine anche il trasferimento delle attività<br />

automobilistiche dallo stabilimento di Rivalta a quello di Mirafiori<br />

e sono state avviate varie attività di razionalizzazione in diversi<br />

impianti con conseguente riduzione della capacità produttiva.<br />

Nei primi mesi del 2002 verrà inoltre implementata la nuova<br />

struttura organizzativa di Settore articolata nelle quattro Business<br />

Unit: <strong>Fiat</strong>/Lancia/Veicoli Commerciali, Alfa Romeo, Sviluppi<br />

Internazionali e Servizi per i clienti. A queste si affiancherà<br />

anche un’Unità di Business dedicata ai servizi post-vendita.<br />

Ogni unità opererà come una vera e propria azienda,<br />

con piena responsabilità dei risultati economici e finanziari,<br />

disponendo ciascuna di proprie strutture dedicate a sviluppo<br />

prodotto, produzione, marketing, commerciale, qualità e<br />

gestione delle risorse umane.<br />

La nuova organizzazione permetterà di accelerare e snellire<br />

i processi decisionali e di aumentare la focalizzazione sulla<br />

soddisfazione del cliente.<br />

Relazione sulla gestione – <strong>Fiat</strong> Auto Holdings<br />

45


46<br />

ATTIVITÀ FINANZIARIE E SERVIZI<br />

Nel corso del 2001, <strong>Fiat</strong> Auto ha confermato il proprio impegno<br />

nel comparto dei servizi di mobilità, consolidando la propria<br />

posizione di leadership in Italia. Tale risultato è stato raggiunto<br />

tramite un processo di razionalizzazione dei servizi offerti e di<br />

ampliamento della gamma, realizzato anche attraverso accordi<br />

con partner detentori di specifici know-how.<br />

Il Contact Center di Arese ha gestito in 14 lingue oltre 6 milioni<br />

di contatti con i clienti finali e la rete dei Concessionari <strong>Fiat</strong> Auto,<br />

in un’ottica di Customer Relation Management.<br />

Nel mese di aprile 2001, è stato introdotto su tutti i mercati<br />

europei il servizio Targa Connect, il sistema multimediale e<br />

interattivo di infomobilità; tale servizio ha riscosso notevole<br />

successo ed è stato esteso con il lancio di <strong>Fiat</strong> Stilo, avvenuto<br />

nel mese di settembre. A completamento dei servizi di<br />

infomobilità, nel corso del 2001 è stata costituta la società Targa<br />

Trafficmaster S.p.A. (in joint venture al 50% con la società inglese<br />

Trafficmaster plc), la quale si propone di raccogliere, elaborare e<br />

distribuire informazioni sulla circolazione stradale in tempo reale<br />

attraverso l’utilizzo di tecnologie di monitoraggio avanzate.<br />

Per quanto riguarda le attività finanziarie, nel comparto<br />

Finanziamenti ai clienti i finanziamenti erogati nell’anno hanno<br />

raggiunto 8.920 milioni di euro, con una flessione del 4%<br />

rispetto al 2000 dovuta alla contrazione del mercato di<br />

riferimento e a politiche di acquisizione che hanno privilegiato<br />

qualità e redditività, talvolta anche a scapito dei volumi. Tale<br />

risultato è stato ottenuto tramite il finanziamento di 1.154.000<br />

unità (-7% rispetto all’anno precedente), con una penetrazione<br />

sulle immatricolazioni di <strong>Fiat</strong> Auto del 39% (40,3% nel 2000).<br />

In Italia sono stati finanziati oltre 340.000 autoveicoli nuovi,<br />

con una penetrazione del 37%, che si attesta sui valori<br />

dell’anno precedente.<br />

Per quanto riguarda il Finanziamento alle Reti e ai Fornitori,<br />

i finanziamenti erogati nell’anno si sono attestati<br />

complessivamente su 24.500 milioni di euro, confermando<br />

sostanzialmente i buoni risultati dell’anno precedente.<br />

Nell’attività di noleggio (Renting) è stata costituita una nuova<br />

società a controllo congiunto, denominata Leasys S.p.A., nata<br />

dal conferimento di rami d’azienda da parte di Savarent e di<br />

Sei (Gruppo Enel). Il conferimento di Savarent ha riguardato<br />

i contratti di noleggio riferiti alle grandi flotte. A livello europeo,<br />

il parco flotte di proprietà delle società partecipate è di<br />

complessive 107.900 unità, in crescita del 59% rispetto<br />

al 2000.<br />

RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />

Il fatturato consolidato del Settore è stato di 24.440 milioni di<br />

euro, in riduzione di 921 milioni di euro (-3,6%) rispetto al 2000.<br />

Sistema infotelematico Connect<br />

Il minor calo del fatturato rispetto alla flessione delle unità<br />

vendute è dovuto al maggior contributo delle attività finanziarie<br />

e di servizio, la cui incidenza sul fatturato totale è aumentata<br />

di quasi un punto percentuale, e al miglioramento del fatturato<br />

medio unitario. In senso positivo hanno anche contribuito i<br />

ricavi derivanti dal trasferimento dello stock ricambi alla joint<br />

venture costituita con DHL Worldwide Express e altri partner<br />

finanziari, nell’ambito del processo di reengineering del<br />

sistema logistico.<br />

Il risultato operativo di <strong>Fiat</strong> Auto ha evidenziato una perdita<br />

per 549 milioni di euro a fronte di un utile di 44 milioni di euro<br />

nel 2000, con una redditività delle vendite negativa (-2,2%),<br />

mentre l’anno precedente era risultata positiva dello 0,2%. Sul<br />

sensibile peggioramento hanno pesato la riduzione dei volumi<br />

in Europa e Polonia, i costi dei maggiori contenuti di prodotto,<br />

non interamente recuperati sui prezzi, gli oneri sostenuti per<br />

il destoccaggio della rete. Hanno anche pesato sulla redditivà<br />

le maggiori spese in ricerca e sviluppo (+94 milioni di euro)<br />

e l’incremento dei costi delle azioni pubblicitarie (+64 milioni<br />

di euro), anche in relazione al lancio della Stilo.<br />

Tali effetti negativi hanno trovato solo parziale compensazione<br />

nelle efficienze realizzate sui costi di prodotto e di struttura,<br />

nel miglioramento apportato dalle maggiori sinergie (+251<br />

milioni di euro) derivanti dall’alleanza con General Motors<br />

e nel beneficio derivante dalla citata cessione dello stock<br />

ricambi (+300 milioni di euro).


Lancia Thesis<br />

Il risultato netto dell’esercizio è stato negativo per 1.442<br />

milioni di euro, a fronte di una perdita di 599 milioni di euro<br />

nel 2000. La perdita netta di competenza del Settore è stata<br />

di 1.418 milioni di euro (perdita di 589 milioni di euro nel<br />

2000). Sul risultato di esercizio ha pesato un maggior saldo<br />

negativo delle poste straordinarie, dovuto per 485 milioni<br />

di euro ad accantonamenti a fondi di ristrutturazione e a<br />

L’innovazione dei prodotti nei contenuti e nello stile, le avanzate<br />

soluzioni industriali e gli sviluppi dell’alleanza industriale con<br />

General Motors hanno un ruolo centrale nel rafforzamento<br />

competitivo del Settore.<br />

Un impegno sempre maggiore è dedicato alla messa a punto<br />

di un portafoglio di servizi completo, che integra il tradizionale<br />

finanziamento all’acquisto di veicoli con lo sviluppo di prodotti<br />

personalizzati per il cliente e con gli innovativi servizi di<br />

infomobilità.<br />

Altro asse strategico di sviluppo è la globalizzazione. <strong>Fiat</strong> Auto sta<br />

confermando l’impegno di presenza nei Paesi emergenti in cui<br />

si concentra il maggior potenziale di sviluppo della domanda<br />

nel medio e lungo termine, con una attenta gestione del<br />

portafoglio di iniziative volta al contenimento dei rischi.<br />

svalutazione di attivi legati ai programmi di razionalizzazione<br />

produttiva in Europa e in Argentina.<br />

L’autofinanziamento è stato negativo per 292 milioni di euro<br />

a fronte di un valore positivo di 732 milioni di euro nel 2000,<br />

dopo aver accantonato ammortamenti per 1.150 milioni di<br />

euro (1.331 milioni di euro nel 2000).<br />

<strong>Fiat</strong> Auto worldwide<br />

Resto Resto<br />

Numero Italia d’Europa del Mondo Totale<br />

Stabilimenti 8 1 3 12<br />

Centri di ricerca e sviluppo 10 – 1 11<br />

Dealers 590 1.643 1.001 3.234<br />

Relazione sulla gestione – <strong>Fiat</strong> Auto Holdings<br />

47


48<br />

Paolo Monferino, C.E.O. CNH Global.<br />

PREMESSE<br />

Macchine per l’Agricoltura<br />

e le Costruzioni<br />

<strong>Fiat</strong> opera nel settore dei trattori agricoli e delle macchine<br />

movimento terra dai primi decenni del secolo, con una forte<br />

vocazione internazionale che è andata via via sviluppandosi<br />

nel tempo, prendendo slancio con l’acquisizione dell’Allis<br />

Chalmers nel 1973, di Ford New Holland nel 1991 e di Case<br />

nel 1999. CNH Global è la nuova denominazione assunta<br />

dal Settore dopo l’acquisizione di Case Corporation<br />

avvenuta appunto nel 1999.<br />

I risultati di CNH Global includono quelli di Case e di Flexi-Coil,<br />

che sono stati consolidati rispettivamente il 1° e il 4 gennaio<br />

2000. Queste variazioni all’interno dell’area di consolidamento<br />

hanno profondamente influenzato il grado di comparabilità dei<br />

dati relativi ai periodi in questione. Per tale ragione i dati finanziari<br />

più significativi del 1999 sono stati presentati come pro-forma.<br />

ANDAMENTO COMMERCIALE<br />

Nel 2001 la domanda nel comparto delle macchine per<br />

l’agricoltura è stata in flessione, soprattutto nell’Europa<br />

Occidentale. In Nord America ed in America Latina, invece,<br />

l’andamento è stato positivo, con un miglioramento superiore<br />

alle aspettative, mentre nel Resto del Mondo il trend è risultato<br />

negativo.<br />

Complessivamente l’andamento delle vendite dei prodotti<br />

CNH negli oltre 160 Paesi che il Settore copre è stato<br />

generalmente positivo. In Nord America, le vendite totali<br />

dei marchi New Holland e Case IH hanno registrato una<br />

crescita superiore al mercato in quasi tutti i segmenti del<br />

Settore, consentendo a CNH di incrementare la propria quota<br />

di mercato per i trattori e per le mietitrebbiatrici, nonostante<br />

molti dei prodotti usciti di produzione non fossero ancora stati<br />

sostituiti. La quota di mercato in Europa ha subito una<br />

lieve flessione, in parte per le dismissioni ed in parte per<br />

la contrazione di mercati importanti quali l’Italia.<br />

CNH Global<br />

Dati significativi<br />

1999<br />

(in milioni di euro) 2001 2000 Proforma 1999<br />

Ricavi netti 10.777 10.770 9.952 5.246<br />

Risultato operativo 209 45 95 371<br />

% su ricavi 1,9 0,4 1,0 7,1<br />

Risultato netto<br />

(del Settore e di Terzi) (291) (754) (170) 216<br />

Autofinanziamento 262 (192) 364 333<br />

Investimenti 615 447 318 178<br />

Ricerca e sviluppo 341 366 335 158<br />

Capitale investito netto 6.597 6.932 6.184 5.777<br />

Dipendenti (numero) 28.127 31.033 34.963 19.049<br />

Ricavi per area geografica di<br />

destinazione<br />

Dipendenti per area<br />

geografica<br />

0 50 100%<br />

Il comparto delle macchine per le costruzioni ha subito una<br />

contrazione rispetto al 2000, rispecchiando l’andamento<br />

dell’economia in molti Paesi: il mercato nordamericano<br />

è stato quello più pesantemente colpito da tale fenomeno,<br />

seguito dall’Europa e dall’America Latina. In una situazione<br />

di mercato così avversa, CNH ha saputo mantenere la propria<br />

posizione complessiva sul mercato accusando una leggera<br />

perdita di quota dovuta prevalentemente alle dismissioni.<br />

STRATEGIE DI SV<strong>IL</strong>UPPO<br />

Italia Resto Europa Resto Mondo<br />

CNH nel 2001 ha ultimato il processo di dismissioni richiesto<br />

dalle autorità antitrust europee e nordamericane.<br />

Complessivamente CNH ha dismesso sei stabilimenti, in linea<br />

con quanto stabilito dalle commissioni governative che hanno<br />

presieduto alla fusione tra Case Corporation e New Holland<br />

NV, avvenuta nel novembre del 1999. Il completamento di tali<br />

dismissioni, che peraltro hanno creato incertezza sul mercato,<br />

e la conseguente implementazione del processo di integrazione<br />

aziendale e del piano di razionalizzazione industriale hanno<br />

consentito a CNH Global di iniziare ad usufruire appieno dei<br />

vantaggi derivanti dall’integrazione tra Case e New Holland.<br />

Le principali aree oggetto di tale processo di integrazione<br />

aziendale sono state gli acquisti, la logistica, le spese di<br />

struttura e l’area industriale nel suo complesso.<br />

La ristrutturazione, ancora in atto, della realtà industriale<br />

derivante dalla fusione di Case e New Holland comporta


Mietitrebbia New Holland CX 860<br />

uno snellimento significativo della struttura produttiva nel suo<br />

insieme; determinerà altresì una riallocazione produttiva tra le<br />

restanti realtà industriali ed una razionalizzazione delle attuali<br />

piattaforme di prodotto Case e New Holland dalle originarie<br />

100 a circa 60.<br />

Nel campo degli acquisti e della logistica, ulteriori efficienze<br />

sono attese dal conseguimento delle economie di scala, dalla<br />

drastica riduzione del numero dei fornitori e dei componenti<br />

specifici e dal coordinamento delle attività logistiche. Ulteriori<br />

sostanziali risparmi saranno ottenuti nell’area delle spese<br />

generali con l’integrazione delle strutture aziendali.<br />

Una delle maggiori opportunità offerte dalla fusione è stata<br />

l’utilizzo di piattaforme globali comuni per lo sviluppo e la<br />

produzione di macchinari per l’agricoltura e per le costruzioni.<br />

CNH Global sta infatti applicando metodologie già in uso,<br />

e con ampio successo, nel settore automobilistico per<br />

ottenere sinergie attraverso l’utilizzo di componenti comuni,<br />

continuando nello stesso tempo a realizzare prodotti con<br />

caratteristiche altamente differenziate nei diversi marchi.<br />

La commercializzazione dei primi prodotti di questo genere,<br />

in linee di prodotto di marchi distinti, attraverso distinti canali<br />

di distribuzione, sta consentendo a CNH di soddisfare le<br />

attese dei propri clienti, migliorare i servizi, espandere a<br />

livello mondiale le offerte di prodotto e nello stesso tempo<br />

di beneficiare del “cross selling” di alcune linee di prodotto<br />

con un miglioramento della redditività.<br />

INNOVAZIONE PRODOTTO<br />

Nel corso del 2001 CNH ha introdotto oltre 100 nuovi modelli,<br />

aggiornando e migliorando notevolmente molti dei modelli<br />

esistenti sul mercato e introducendo nel contempo linee<br />

totalmente nuove.<br />

Nel segmento dei macchinari per l’agricoltura:<br />

❚ New Holland ha lanciato con successo la nuova serie dei<br />

trattori di gamma alta TJ che sostituiscono la precedente<br />

serie. Il trattore TJ rappresenta il primo esempio di<br />

applicazione della strategia delle piattaforme comuni,<br />

essendo l’equivalente della linea di trattori STX della Case<br />

IH, introdotti alla fine dello scorso anno. In Europa New<br />

Holland ha lanciato la nuova mietitrebbia convenzionale CX,<br />

che ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti ed ha riscosso<br />

un vasto consenso nei vari mercati. New Holland ha inoltre<br />

lanciato in Europa e in Nord America alcuni importanti<br />

modelli di trattori della gamma media e di trattori compatti.<br />

❚ Case IH ha introdotto con ampio successo una linea<br />

completa di attrezzature d’avanguardia per il fieno e il<br />

foraggio, che hanno sostituito i precedenti modelli, offrendo<br />

una superiore gamma di accessori al cliente finale. La<br />

posizione dominante della mietitrebbia Case IH Axial Flow<br />

in Nord America è stata rafforzata con l’introduzione dei<br />

nuovi modelli. Anche nel segmento delle attrezzature per<br />

la coltivazione sono state lanciate nuove seminatrici e<br />

piantatrici che hanno migliorato il posizionamento<br />

Relazione sulla gestione – CNH Global<br />

49


50<br />

Caricatore gommato Case 521 D<br />

dell’azienda. La nuova raccoglitrice di cotone a sei filari della<br />

Case IH ha collocato il marchio in una posizione dominante<br />

in questa nicchia di mercato importante. Puntando sulla<br />

sinergia dei marchi come fattore di forza, il marchio Case<br />

IH ha potuto introdurre una nuova linea di trattori compatti<br />

riscuotendo immediato successo sul mercato.<br />

ATTIVITÀ FINANZIARIE<br />

Il volume di affari delle attività finanziarie ha rappresentato<br />

nel 2001 circa il 7% dei ricavi di CNH.<br />

CNH Capital ha ultimato la sua trasformazione in azienda di<br />

servizi finanziari finalizzata unicamente al supporto dei clienti<br />

finali e della rete di CNH per tutti i suoi marchi. Nell’ultima fase<br />

della trasformazione, che è stata avviata durante il primo<br />

trimestre del 2001, CNH Capital è uscita definitivamente<br />

dal settore finanziario commerciale “non core”, completando<br />

le attività di finanziamento al cliente al di fuori della rete e<br />

riorganizzando le proprie attività in Europa, con l’obiettivo<br />

di migliorare il servizio a supporto dei clienti finali e dei<br />

concessionari dei marchi della CNH.<br />

I risultati delle attività finanziarie nel 2001 sono stati inferiori<br />

rispetto all’anno precedente, oltre che per l’impatto<br />

sfavorevole dell’andamento dei volumi finanziati nel comparto<br />

delle macchine per le costruzioni, anche per le perdite delle<br />

attività finanziarie non legate al core business.<br />

Complessivamente sono stati effettuati accantonamenti per<br />

crediti inesigibili per un importo di 220 milioni di euro nel 2001<br />

(a fronte di 152 milioni di euro nel 2000), di cui 155 milioni<br />

di euro riferiti alle sole attività finanziarie “non core”.<br />

RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />

I ricavi di CNH nel 2001 sono stati pari a 10.777 milioni di<br />

euro, rimanendo sostanzialmente invariati rispetto al 2000.<br />

Le vendite delle macchine per l’agricoltura sono aumentate in<br />

modo significativo nel corso dell’anno, più che compensando<br />

i minori volumi per effetto delle dismissioni effettuate.<br />

Le vendite di macchine per le costruzioni, invece, con margini<br />

strutturalmente più alti, sono andate contraendosi, in linea<br />

con l’andamento del mercato.<br />

CNH ha chiuso l’anno con un utile operativo pari a 209 milioni<br />

di euro (1,9% del fatturato), rispetto ai 45 milioni di euro<br />

realizzati nel 2000 (0,4% del fatturato).<br />

L’effetto combinato di volumi complessivamente più bassi,<br />

di un mix in peggioramento, di un andamento del dollaro<br />

sfavorevole, di un minor assorbimento dei costi fissi<br />

(conseguente alla riduzione dei livelli di produzione, finalizzata<br />

al contenimento delle scorte) è stato più che compensato<br />

dai miglioramenti di margine realizzati attraverso le iniziative<br />

intraprese in connessione con il processo di fusione, volte<br />

ad incrementare la redditività delle attività industriali.


CNH Global sta raccogliendo in misura sempre maggiore<br />

i benefici derivanti dai processi di integrazione e di<br />

riorganizzazione aziendale, avviati dopo la fusione e all’origine<br />

di un miglioramento della redditività di circa 300 milioni di<br />

euro nel 2001, che ha permesso di raggiungere a fine 2001<br />

un totale cumulato di sinergie pari a circa 480 milioni di euro,<br />

a fronte di un obiettivo di risparmio complessivo di circa 670<br />

milioni di euro in 4 anni (circa 600 milioni di dollari).<br />

Gli ammortamenti sono stati pari a 553 milioni di euro (562<br />

milioni di euro nel 2000) ed includono 178 milioni di euro per<br />

l’ammortamento del goodwill connesso con l’acquisizione di Case.<br />

Gli investimenti sono stati pari a 615 milioni di euro, rispetto<br />

ai 447 milioni di euro del 2000.<br />

Le spese di ricerca e sviluppo sono state pari a 341 milioni<br />

di euro a fronte di 366 milioni di euro nel 2000.<br />

Nel 2001 è stata registrata una perdita netta di 291 milioni<br />

di euro, di cui 296 milioni di competenza del Settore, in<br />

miglioramento significativo rispetto all’anno precedente<br />

che aveva registrato una perdita di 754 milioni di euro,<br />

di cui 764 milioni di competenza del Settore.<br />

Si ricorda che il risultato dell’esercizio include oneri<br />

straordinari per circa 79 milioni di euro a fronte del piano<br />

di integrazione e ristrutturazione industriale del Settore.<br />

Tali spese di ristrutturazione sono state contabilizzate secondo<br />

i principi contabili del Gruppo <strong>Fiat</strong> e riflettono i costi da<br />

sostenere per le azioni di ristrutturazione industriale previste<br />

per i prossimi due-tre anni. Gli importi riconosciuti secondo<br />

i principi contabili del Gruppo <strong>Fiat</strong> sono diversi dagli importi<br />

contabilizzati secondo i principi contabili US GAAP adottati<br />

Ricavi per unità di business<br />

63%<br />

30%<br />

7%<br />

Macchine agricole<br />

Macchine per le costruzioni<br />

Servizi finanziari<br />

CNH Global è azienda leader mondiale per la produzione<br />

di macchine agricole e ai primi posti nel mondo per la produzione<br />

di macchine per le costruzioni e per l’offerta di servizi finanziari<br />

associati al business.<br />

Apripista <strong>Fiat</strong>-Hitachi D 180<br />

da CNH Global per presentare i propri risultati finanziari<br />

consolidati negli Stati Uniti.<br />

L’autofinanziamento nel 2001 è stato positivo per 262 milioni<br />

di euro, a fronte di 192 milioni di euro di autofinanziamento<br />

negativo nel 2000, essenzialmente a seguito della minore<br />

perdita netta registrata nell’esercizio in chiusura (291 milioni<br />

di euro nel 2001, a fronte di 754 milioni di euro nel 2000),<br />

essendo gli ammortamenti del 2001 sostanzialmente in<br />

linea con quelli registrati nel 2000.<br />

CNH worldwide<br />

Resto Resto<br />

Numero Italia d’Europa del Mondo Totale<br />

Stabilimenti 5 12 25 42<br />

Centri di ricerca e sviluppo 4 6 9 19<br />

Dealers 282 4.388 7.030 11.700<br />

Il piano di integrazione e razionalizzazione industriale tra New<br />

Holland e Case prevede la chiusura di alcuni stabilimenti in Nord<br />

America ed Europa con il passaggio delle produzioni ad altri siti<br />

e il trasferimento di alcune linee di prodotto tra le diverse unità<br />

produttive del Settore.<br />

Relazione sulla gestione – CNH Global<br />

51


52<br />

Michel De Lambert, C.E.O. Iveco.<br />

Veicoli<br />

Industriali<br />

Iveco è nata nel 1975 dalla fusione di aziende camionistiche<br />

operanti in Italia, Francia e Germania, di cui alcune fondate<br />

prima del 1900. Con i successivi inserimenti anche di<br />

società svizzere, inglesi e spagnole, Iveco è diventata la<br />

prima azienda veramente europea del settore. Gli anni ‘90<br />

ne hanno accentuato la proiezione internazionale con la<br />

costituzione di joint venture e società in tutti i continenti.<br />

ANDAMENTO COMMERCIALE<br />

Nel 2001 la domanda di veicoli industriali nell’Europa<br />

Occidentale è risultata di 682.700 unità, sostanzialmente<br />

sullo stesso livello del 2000, interrompendo il trend di crescita<br />

degli ultimi sette anni.<br />

Più in particolare, nel 2001 è continuata la crescita<br />

del segmento dei veicoli leggeri (PTT compreso tra 3,5<br />

e 6 tonnellate), mentre si è registrata la flessione delle<br />

immatricolazioni dei veicoli medi (PTT compreso tra 6,1<br />

e 15,9 tonnellate) e pesanti (PTT ≥16 tonnellate).<br />

L’analisi di dettaglio dei maggiori mercati europei indica<br />

il permanere di una crescita della domanda in Francia<br />

(+5,2%) e in Gran Bretagna (+4,5%), mentre sono risultati<br />

sostanzialmente invariati i mercati italiano e spagnolo. Si<br />

è registrata invece una significativa flessione nell’importante<br />

mercato tedesco (-6,6%).<br />

Il segmento dei veicoli leggeri ha raggiunto in Europa<br />

Occidentale le 359.000 unità immatricolate (+4%),<br />

Mercato Veicoli Industriali (PTT ≥ 3,5 tonn.)<br />

(in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %<br />

Francia 123,1 117,0 5,2<br />

Germania 140,4 150,4 (6,6)<br />

Gran Bretagna 118,6 113,5 4,5<br />

Italia 94,6 94,8 (0,2)<br />

Spagna 72,8 72,4 0,6<br />

Europa Occidentale 682,7 681,7 0,1<br />

Iveco<br />

Dati significativi<br />

(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />

Ricavi netti 8.650 8.611 7.387<br />

Risultato operativo 271 489 311<br />

% su ricavi 3,1 5,7 4,2<br />

Risultato netto<br />

(del Settore e di Terzi) (123) 147 180<br />

Autofinanziamento 287 569 433<br />

Investimenti (*) 718 656 359<br />

Ricerca e sviluppo 215 227 215<br />

Capitale investito netto 1.979 2.207 2.359<br />

Dipendenti (numero) 35.340 35.852 36.217<br />

(*) di cui relativi a veicoli in LLD: 348 306 61<br />

Ricavi per area geografica di<br />

destinazione<br />

Dipendenti per area<br />

geografica<br />

0 50 100%<br />

Italia Resto Europa Resto Mondo<br />

con particolare evidenza della Francia (+10,9%) e della<br />

Gran Bretagna (+7,4%), mentre rimangono nel complesso<br />

sostanzialmente stabili gli altri mercati europei.<br />

La domanda di veicoli medi è risultata in calo del 5,6%<br />

rispetto al 2000, con 87.400 unità immatricolate.<br />

Particolarmente evidente è risultato il calo del mercato<br />

tedesco (-14,5%), mentre andamenti positivi si sono registrati<br />

in Spagna (+7,9%) ed in Francia (+5,8%).<br />

Con 236.300 immatricolazioni, il mercato dei veicoli pesanti<br />

ha registrato una flessione del 3,1%, particolarmente<br />

concentrata in Germania (-11,2%), mentre si sono nel<br />

complesso compensati tra loro gli altri mercati europei.<br />

Complessivamente, nel 2001, Iveco ha venduto a livello mondiale<br />

160.400 veicoli, con una riduzione del 2,7% rispetto al 2000.<br />

Considerando anche il totale delle vendite delle collegate<br />

licenziatarie, pari a circa 34.300 unità (42.700 nel 2000),<br />

le fatturazioni complessive hanno raggiunto le 194.700 unità.<br />

In Europa Occidentale Iveco ha venduto 128.400 veicoli,<br />

con una modesta flessione dell’1,9% rispetto al 2000.<br />

Le vendite hanno risentito in modo particolare della citata<br />

contrazione del mercato tedesco, dove le unità vendute da<br />

Iveco sono diminuite dell’11,4% rispetto al 2000, e delle minori<br />

unità vendute in Italia (-14,2%) per effetto di aggressive<br />

iniziative commerciali della concorrenza.<br />

Tali cali sono stati controbilanciati da un forte incremento<br />

delle vendite in Gran Bretagna (+17,6%) per gli effetti positivi<br />

indotti dalla crescita della domanda di veicoli leggeri.


Iveco Stralis<br />

La quota di mercato Iveco in Europa Occidentale (veicoli con<br />

PTT uguale o superiore a 3,5 tonnellate) è diminuita passando<br />

dal 17,8% del 2000 al 17% del 2001, principalmente per<br />

effetto della riduzione nel segmento dei veicoli leggeri, dove<br />

Iveco ha registrato una quota del 19%, in calo di 1,7 punti<br />

percentuali rispetto al 2000, ma con significativi segnali di<br />

recupero nel secondo semestre.<br />

Nel 2001 la quota di mercato Iveco nel segmento dei veicoli<br />

medi ha raggiunto il 25%, registrando l’incremento di un punto<br />

percentuale rispetto al 2000.<br />

In particolare la quota di mercato è migliorata in Gran<br />

Bretagna, in Spagna ed in Germania, grazie al successo<br />

del nuovo modello “Eurocargo Tector”.<br />

Andamento Commerciale – Vendite Veicoli Industriali<br />

per Paese<br />

(in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %<br />

Francia 22,9 23,1 (0,9)<br />

Germania 16,3 18,4 (11,4)<br />

Gran Bretagna 15,4 13,1 17,6<br />

Italia 39,3 45,8 (14,2)<br />

Spagna 15,2 15,8 (3,8)<br />

Europa Occidentale 128,4 130,9 (1,9)<br />

Resto del mondo 32,0 33,9 (5,6)<br />

Totale Vendite (*) 160,4 164,8 (2,7)<br />

Società collegate 34,3 42,7 (19,7)<br />

Totale generale 194,7 207,5 (6,2)<br />

(*) incluso 50% vendite Irisbus e Naveco<br />

La quota di mercato dei veicoli pesanti nel 2001 è risultata<br />

sostanzialmente stabile al livello dell’11%, con un trend<br />

in miglioramento nel secondo semestre, anche grazie al<br />

successo del nuovo modello da 480 HP, nonostante l’effetto<br />

indotto dall’attesa del nuovo modello di veicolo pesante<br />

“Stralis”, lanciato sul mercato all’inizio del 2002.<br />

Le vendite Iveco nei Paesi dell’Europa dell’Est sono risultate<br />

pari a oltre 9.700 unità, superiori del 14% rispetto a quelle<br />

del 2000; particolarmente positivo l’andamento delle vendite<br />

in Romania.<br />

Nei mercati extraeuropei Iveco ha complessivamente venduto<br />

22.300 veicoli, in calo del 12% rispetto al 2000.<br />

In particolare si segnala il buon andamento delle unità vendute<br />

in America Latina, dove Iveco ha superato le 7.800 unità<br />

(+26% rispetto al 2000). Significative le vendite di veicoli<br />

leggeri in Brasile, dove il Daily Iveco ha conseguito una quota<br />

di mercato del 25,5% (+3,8 punti rispetto al 2000). In crescita<br />

anche le unità vendute in Venezuela. Sono invece risultate in<br />

significativo rallentamento le vendite in Argentina, in relazione<br />

alla crisi economica che ha interessato il Paese.<br />

In Cina la società Naveco, joint venture al 50% con il<br />

Gruppo Yueijin, ha prodotto e venduto circa 13.100 veicoli.<br />

La riduzione del 25% rispetto al 2000 è principalmente<br />

da attribuirsi all’inasprimento della concorrenza locale,<br />

nonché all’attesa dell’introduzione del nuovo modello di<br />

veicolo leggero.<br />

Relazione sulla gestione – Iveco<br />

53


54<br />

La joint venture Irisbus ha venduto complessivamente circa 9.500<br />

unità. Il modesto calo (-3%) delle vendite rispetto al 2000 deriva<br />

in buona parte da ritardi nelle assegnazioni delle gare d’appalto<br />

nel trasporto pubblico, principalmente in Italia ed in Spagna.<br />

La produzione di motori diesel nell’anno 2001 è stata di<br />

413.300 unità, in diminuzione del 9% circa rispetto al 2000.<br />

I minori volumi sono riconducibili alle produzioni di motori<br />

leggeri e medi, legati in parte alla minore produzione di veicoli<br />

Iveco e, soprattutto, ai minori ritiri da parte di clienti terzi.<br />

Nell’esercizio è stata messa a regime la produzione del nuovo<br />

motore “Tector” per applicazioni su veicoli Eurocargo ed<br />

è stata completata la gamma dei motori pesanti “Cursor”.<br />

Le vendite a clienti terzi hanno rappresentato il 61% della<br />

produzione totale, restando in linea con l’esercizio precedente.<br />

In India ed in Turchia le vendite delle società collegate<br />

licenziatarie sono diminuite, riflettendo l’andamento<br />

della domanda di veicoli industriali nei rispettivi Paesi:<br />

❚ in India l’Iveco, tramite la Ashok Leyland, ha prodotto e<br />

venduto complessivamente 30.700 unità, circa 3.800 unità<br />

in meno dell’anno precedente;<br />

Mercato Veicoli Industriali (PTT ≥ 3,5 tonn.)<br />

(in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %<br />

Pesanti 236,3 243,8 (3,1)<br />

Medi 87,4 92,6 (5,6)<br />

Leggeri 359,0 345,3 4,0<br />

Europa Occidentale 682,7 681,7 0,1<br />

❚ in Turchia Otoyol ha venduto circa 3.600 unità, equivalenti<br />

a circa la metà rispetto all’esercizio precedente.<br />

ATTIVITÀ FINANZIARIE E SERVIZI<br />

Le società finanziarie del Gruppo Transolver Finance, che<br />

gestiscono le attività di finanziamento e di leasing per i prodotti<br />

Iveco, hanno avuto un forte sviluppo nell’esercizio 2001.<br />

Nell’anno 2001 la Transolver Finance ha stipulato circa<br />

34.400 contratti di finanziamento su vendite di veicoli nuovi,<br />

con una crescita del 24,8% rispetto all’anno precedente<br />

particolarmente evidente in Italia, Germania e nel Regno Unito;<br />

ha stipulato inoltre 5.400 contratti su vendite di veicoli usati<br />

(+56% sull’anno precedente). La percentuale dei veicoli<br />

finanziati da Transolver Finance sul totale delle vendite dei<br />

veicoli Iveco è salita al 29,8%. Il portafoglio di contratti in<br />

essere al 31 dicembre 2001 è stato di circa 99.100 unità;<br />

il valore netto complessivo dei contratti in portafoglio risulta<br />

pari a circa 2.100 milioni di euro.<br />

Nell’esercizio sono state avviate, ed operano con risultati<br />

positivi, nuove società di finanziamento nel Regno Unito,<br />

in Svizzera ed in Brasile.<br />

Relativamente alle attività di noleggio, realizzate da Fraikin<br />

e Transolver Service, il parco di veicoli noleggiati è cresciuto<br />

a circa 37.000 unità a fine esercizio (+9,7% rispetto al 2000).<br />

In particolare, l’esercizio 2001 è stato caratterizzato da una<br />

crescita significativa in Francia (+4%) ed in Gran Bretagna<br />

(+23%) e da un rilevante incremento in Spagna (oltre il 50%)<br />

per effetto del forte sviluppo della “location de longue durée”.<br />

Prosegue con successo il processo di integrazione in Iveco<br />

delle attività del Gruppo Fraikin, che si è confermato leader<br />

indiscusso sul mercato francese e in possesso di un knowhow<br />

di assoluto rilievo nel campo del noleggio a lungo termine<br />

di veicoli industriali e di gestione di grandi flotte.<br />

Nel 2001 Iveco ha proseguito nello sviluppo della propria<br />

offerta di servizi di manutenzione e di riparazione: il portafoglio<br />

di tali attività ha raggiunto a fine esercizio i 33.800 contratti,<br />

con 11.900 nuovi contratti stipulati nell’anno.<br />

Andamento Commerciale – Vendite Veicoli Industriali per<br />

prodotto<br />

(in migliaia di unità) 2001 2000 Var. %<br />

Pesanti 31,6 33,0 (4,2)<br />

Medi 24,0 24,9 (3,6)<br />

Leggeri 96,2 97,5 (1,3)<br />

Bus (*) 4,9 5,6 (12,5)<br />

Divisioni (**) 3,7 3,8 (2,6)<br />

Totale Vendite 160,4 164,8 (2,7)<br />

(*) Quota 50% Irisbus + Bus Division Iveco<br />

(**) Astra, Difesa, Veicoli Antincendio


INNOVAZIONE PRODOTTO E INVESTIMENTI<br />

Per quanto riguarda l’attività di innovazione e sviluppo<br />

prodotto, questa ha riguardato prevalentemente il repowering<br />

dei veicoli di gamma media (“Eurocargo Tector”) e lo sviluppo<br />

della nuova gamma di motori a “V” per l’utilizzo nel campo<br />

della power generation e della trazione ferroviaria.<br />

Inoltre, sono proseguiti nel 2001 gli investimenti programmati<br />

per il piano di sviluppo della gamma motori; in particolare questi<br />

hanno riguardato le nuove famiglie di motori diesel leggeri<br />

e medi, lo stabilimento per gli alberi motore leggeri e medi,<br />

nonché la nuova cabina del nuovo veicolo pesante “Stralis”.<br />

In Irisbus sono proseguiti gli investimenti per l’innovazione<br />

di prodotto, volti in particolare alla definizione di un nuovo<br />

veicolo per il trasporto di massa, CiVis, con trazione elettrica<br />

oppure ibrida.<br />

Alla fine dell’esercizio sono stati siglati gli accordi con Renault<br />

per l’acquisto del restante 50% del Gruppo Irisbus, operazione<br />

che si completerà entro il 2002 e che porterà Iveco a disporne<br />

del controllo totalitario.<br />

Complessivamente nell’anno gli investimenti sono stati pari<br />

a circa 718 milioni di euro (656 milioni di euro nel 2000),<br />

considerando anche 348 milioni di euro di investimento<br />

in flotte dedicate alle attività di noleggio.<br />

Nel corso dell’esercizio è stato siglato l’accordo con il Gruppo<br />

cinese CBC, volto a costituire una joint venture (paritetica al<br />

50%) per la produzione e la commercializzazione di autobus<br />

urbani ed extraurbani.<br />

CBC è uno dei principali costruttori di veicoli da trasporto<br />

persone e leader nel trasporto urbano in Cina.<br />

Ricavi per unità di business<br />

9%<br />

26%<br />

11%<br />

15%<br />

12%<br />

27%<br />

Veicoli industriali leggeri<br />

Veicoli industriali medi<br />

Veicoli industriali pesanti<br />

Bus/veicoli speciali<br />

Motori<br />

Servizi<br />

Iveco è pronta a cogliere tutte le opportunità che si presentano,<br />

forte dei risultati ottenuti sul versante dello sviluppo prodotto,<br />

sia veicolare che motoristico, e grazie al completamento dei<br />

programmi di investimento. In particolare la totale integrazione<br />

di Irisbus in Iveco potrà consentire al Settore di assumere un<br />

ruolo da protagonista sul mercato mondiale degli autobus.<br />

RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />

I ricavi netti di Iveco hanno raggiunto gli 8.650 milioni di euro,<br />

con un lieve aumento rispetto all’anno precedente, in quanto<br />

l’espansione delle attività finanziarie e di servizi ha<br />

compensato il calo delle vendite di veicoli.<br />

L’utile operativo dell’esercizio 2001 è stato pari a 271 milioni<br />

di euro (489 milioni di euro nel 2000), con una redditività pari<br />

al 3,1% dei ricavi netti, in calo rispetto al 2000 (5,7% dei<br />

ricavi netti). Tale flessione risulta determinata principalmente<br />

dall’effetto congiunto del calo dei volumi di vendita e dei<br />

minori proventi derivanti dal disinvestimento di attività rispetto<br />

all’esercizio precedente, che comprendeva una plusvalenza,<br />

pari a 88 milioni di euro, derivante dalla cessione di aree<br />

industriali non più utilizzate dal Settore.<br />

Nell’esercizio 2001 Iveco ha definito un importante piano di<br />

ristrutturazione che ha interessato la sua presenza industriale<br />

in Argentina e, più in generale, il conseguimento di importanti<br />

efficienze operative. Questo piano ha comportato<br />

l’accantonamento di fondi per oneri straordinari influendo<br />

sul risultato netto dell’esercizio che è stato in perdita di<br />

123 milioni di euro, a fronte dell’utile netto di 147 milioni<br />

di euro conseguito nell’esercizio precedente.<br />

Gli ammortamenti effettuati sono stati 410 milioni di euro<br />

(423 milioni di euro nel 2000) e le spese di ricerca e sviluppo<br />

di 215 milioni di euro (227 milioni di euro nel 2000).<br />

La perdita netta di competenza del Settore è stata di 125 milioni<br />

di euro, contro l’utile netto di 146 milioni di euro nel 2000.<br />

L’autofinanziamento per il 2001 è risultato pertanto di 287<br />

milioni di euro; era stato pari a 569 milioni di euro nel 2000.<br />

Iveco worldwide<br />

Resto Resto<br />

Numero Italia d’Europa del Mondo Totale<br />

Stabilimenti 11 24 10 45<br />

Centri di ricerca e sviluppo 16 15 2 33<br />

Dealers 73 307 198 578<br />

Iveco continua la sua politica di sviluppo internazionale<br />

consolidando le sue posizioni nei Paesi emergenti del<br />

Sud America e dell’Est Asiatico e sviluppando la presenza<br />

commerciale nei mercati dell’Europa dell’Est.<br />

Relazione sulla gestione – Iveco<br />

55


56<br />

Paolo Filomeni, C.E.O. Teksid.<br />

Prodotti<br />

Metallurgici<br />

Costituita nel 1978, Teksid aveva già alle spalle oltre<br />

sessant’anni di esperienza nel campo della metallurgia<br />

con <strong>Fiat</strong>.<br />

ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />

Il rallentamento della crescita economica mondiale ha avuto<br />

pesanti ripercussioni sui mercati di riferimento del Settore,<br />

in particolare nell’area NAFTA che ha registrato una rilevante<br />

caduta della produzione autoveicolistica sin dal primo<br />

trimestre 2001. L’aggravamento successivo all’11 settembre<br />

ha vanificato le deboli aspettative di crescita.<br />

In questo quadro, Teksid ha accusato un calo dei volumi di<br />

vendita, che si è andato ad inserire nel processo di profondo<br />

cambiamento del portafoglio di business, caratterizzato da<br />

un forte sviluppo delle attività Alluminio e Magnesio e, per la<br />

Ghisa, da tagli di capacità in Europa e da selezionati sviluppi<br />

in NAFTA ed in Cina. In particolare:<br />

❚ La Business Unit Alluminio è stata impegnata nello sviluppo<br />

e nel lancio di otto nuovi prodotti. Queste realizzazioni<br />

hanno richiesto importanti investimenti, tra cui l’avviamento<br />

di un nuovo stabilimento in Alabama (Stati Uniti) per la<br />

produzione con tecnologia lost foam delle teste e dei blocchi<br />

cilindri del nuovo motore GM L850; un secondo stabilimento,<br />

ancora in costruzione, produrrà blocchi cilindri realizzati in<br />

pressocolata per Nissan. È proseguita, inoltre, la costruzione<br />

del secondo stabilimento Alluminio in Messico, che produrrà<br />

teste cilindri per Ford, Chrysler e Nissan. Le nuove realizzazioni,<br />

che consentiranno alla Business Unit di quasi raddoppiare<br />

il livello di attività nei prossimi 5-6 anni, hanno già portato<br />

l’incidenza del business Alluminio sui ricavi del 2001 dal<br />

45% al 49%.<br />

Teksid<br />

Dati significativi<br />

(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />

Ricavi netti 1.752 1.873 1.682<br />

Risultato operativo 15 101 76<br />

% su ricavi 0,9 5,4 4,5<br />

Risultato netto<br />

(del Settore e di Terzi) (125) 8 26<br />

Autofinanziamento (16) 113 123<br />

Investimenti 151 182 182<br />

Ricerca e sviluppo 27 29 23<br />

Capitale investito netto 788 861 793<br />

Dipendenti (numero) 13.827 14.286 14.522<br />

Ricavi per area geografica di<br />

destinazione<br />

Dipendenti per area<br />

geografica<br />

0 50 100%<br />

Italia Resto Europa Resto Mondo<br />

❚ Anche Meridian (Magnesio) ha proseguito l’intenso<br />

programma di sviluppo di nuovi prodotti sia per il mercato<br />

americano che per quello europeo. Di particolare rilievo<br />

lo sviluppo del supporto radiatore per una linea di SUV<br />

della Ford. Nel 2001 la Business Unit, che ha completato<br />

l’estensione dello stabilimento di Strathroy (Ontario), ha<br />

contribuito ai ricavi del Settore per il 17% (16% nel 2000).<br />

❚ La Business Unit Ghisa ha aperto la nuova fonderia Hua<br />

Dong, che ha sede a Zhenjiang (Cina), destinata a produrre<br />

blocchi cilindri in ghisa per vetture e veicoli commerciali<br />

leggeri. L’incidenza dell’attività del business sui ricavi del<br />

Settore è calata dal 39% al 34% nel 2001.<br />

Nel breve termine, per allineare i costi ai volumi di vendita,<br />

Teksid ha avviato incisivi “contingency plan” per la riduzione<br />

della produzione e ulteriori azioni di riorganizzazione del<br />

Settore con particolare riguardo alla Ghisa e alle attività di<br />

supporto ai business tramite un alleggerimento delle strutture.<br />

RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />

Nel 2001 il Settore ha registrato ricavi per 1.752 milioni<br />

di euro (-6,5% rispetto all’anno precedente).<br />

La Business Unit Alluminio ha realizzato ricavi per 866 milioni<br />

di euro (+2,2%, grazie a una tenuta del mercato europeo<br />

che ha compensato la discesa del NAFTA); la Business Unit<br />

Ghisa ha conseguito ricavi per 599 milioni di euro (-18,5%), in<br />

seguito alla debolezza del mercato, nonché alla cessione dello<br />

stabilimento di Rovigo e, in parte, alla chiusura dello stabilimento<br />

di Carmagnola. I ricavi della Business Unit Magnesio sono stati


Stabilimento “Alluminio” di Sylacauga (Alabama - USA) Blocco cilindri motore GM L 850 realizzato in policast<br />

di 287 milioni di euro (-1,2%). La quota di fatturato destinata<br />

a clienti esterni al Gruppo <strong>Fiat</strong> è passata dal 76% all’80%.<br />

L’utile operativo è stato di 15 milioni di euro (0,9% dei ricavi),<br />

in flessione rispetto ai 101 milioni di euro dell’anno precedente<br />

(5,4% dei ricavi). La contrazione è da attribuire alla caduta<br />

dei volumi di vendita, al disequilibrio prezzi/costi ed ai costi<br />

di avviamento delle nuove attività, solo in parte recuperati dalle<br />

efficienze realizzate. Gli ammortamenti sono stati pari a 109<br />

milioni di euro (105 milioni di euro nel 2000) e le spese di ricerca<br />

Ricavi per unità di business<br />

17%<br />

34%<br />

49%<br />

Magnesio<br />

Alluminio<br />

Ghisa<br />

Ricavi per cliente<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

Altri costruttori<br />

Parallelamente col processo di espansione internazionale Teksid<br />

ha operato un profondo cambiamento del mix produttivo; negli<br />

ultimi quattro anni l’incidenza dei prodotti in materiali pesanti<br />

(acciaio, ghisa) si è ridotta dal 58% al 34%, a favore di quelli in<br />

alluminio e magnesio, ed è stata attuata una concentrazione sui<br />

prodotti a maggior contenuto tecnologico.<br />

20%<br />

80%<br />

e sviluppo a 27 milioni di euro (29 milioni di euro nel 2000).<br />

Il risultato netto è stato negativo per 125 milioni di euro<br />

(utile netto di 8 milioni di euro nel 2000), con una perdita di<br />

competenza pari a 126 milioni di euro (utile di 0,1 milioni di euro<br />

nel 2000). Oltre alla gestione operativa hanno influito sul risultato<br />

oneri straordinari per le citate ristrutturazioni per complessivi<br />

72 milioni di euro (+47 milioni di euro rispetto al 2000).<br />

L’autofinanziamento è stato negativo per 16 milioni di euro<br />

(positivo per 113 milioni di euro nel 2000).<br />

Teksid worldwide<br />

Resto Resto<br />

Numero Italia d’Europa del Mondo Totale<br />

Stabilimenti 5 8 12 25<br />

Centri di ricerca e sviluppo 5 2 3 10<br />

L’espansione internazionale del Settore, che ha avuto una forte<br />

accelerazione nell’ultimo decennio, è stata guidata dall’esigenza<br />

di avvicinarsi alle localizzazioni dei suoi clienti nel mondo. In<br />

particolare, è stata incrementata l’attività produttiva in Europa,<br />

nel NAFTA, nel Mercosur e in Cina.<br />

Relazione sulla gestione – Teksid<br />

57


58<br />

Domenico Bordone, C.E.O. Magneti Marelli.<br />

Componenti<br />

Magneti Marelli è stata fondata nel 1919 dalla <strong>Fiat</strong> e<br />

dalla Ercole Marelli. Nel 1967 <strong>Fiat</strong> ha acquisito il controllo<br />

della società, trasformandola in un polo mondiale della<br />

componentistica autoveicolistica.<br />

Magneti Marelli sta focalizzando le proprie attività nelle<br />

principali linee di prodotto anche attraverso cessioni<br />

di attività non strategiche.<br />

ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />

In coerenza col suo piano strategico che prevede una<br />

maggiore focalizzazione sui core business, il Settore ha<br />

avviato nel 2001 un piano di ristrutturazione delle attività al<br />

fine di valorizzare i diversi business per ottimizzare le eventuali<br />

alleanze strategiche e/o cessioni.<br />

In questo contesto, nell’anno 2001, Magneti Marelli:<br />

❚ ha acquisito il controllo della joint venture Automotive<br />

Lighting raggiungendo la quota di partecipazione del 74,9%;<br />

❚ ha finalizzato nel mese di marzo la cessione delle attività<br />

Sistemi Termici al Gruppo giapponese Denso, annunciata<br />

nel novembre 2000;<br />

❚ ha completato il piano di ristrutturazione societaria,<br />

concentrando i diversi business per gruppi omogenei al fine<br />

di facilitare gli eventuali futuri accordi.<br />

RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />

Nel 2001 i ricavi netti consolidati di Magneti Marelli sono stati<br />

di 4.073 milioni di euro, con una flessione del 5,2% a parità<br />

di area e di cambi rispetto all’anno precedente a causa<br />

Magneti Marelli<br />

Dati significativi<br />

(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />

Ricavi netti 4.073 4.451 4.062<br />

Risultato operativo (74) 55 108<br />

% su ricavi (1,8) 1,2 2,7<br />

Utile netto (del Settore e di Terzi) 82 139 107<br />

Autofinanziamento 289 353 310<br />

Investimenti 240 231 209<br />

Ricerca e sviluppo 227 213 185<br />

Capitale investito netto 1.073 1.131 1.289<br />

Dipendenti (numero) 24.228 25.975 25.613<br />

Ricavi per area geografica di<br />

destinazione<br />

Dipendenti per area geografica<br />

0 50 100%<br />

Italia Resto Europa Resto Mondo<br />

della debolezza della domanda in particolare nell’ultima<br />

parte dell’anno.<br />

Il risultato operativo dell’esercizio è stato negativo per 74<br />

milioni di euro (utile di 14 milioni di euro nell’anno precedente<br />

a condizioni omogenee di area e al netto di poste non<br />

ricorrenti). L’andamento negativo dei volumi, la tensione sul<br />

mercato dell’elettronica e la perdita di competitività dell’euro<br />

verso il dollaro sono state le cause che hanno penalizzato<br />

il risultato. La redditività delle vendite è scesa dall’1,2% del<br />

2000 a un valore negativo del -1,8%.<br />

Gli ammortamenti sono stati pari a 207 milioni di euro (214<br />

milioni di euro nel 2000) e le spese di ricerca e sviluppo a 227<br />

milioni di euro (213 milioni di euro nell’esercizio precedente).<br />

Il risultato netto, positivo per 82 milioni di euro (139 milioni<br />

di euro nel 2000), include la plusvalenza netta di 355 milioni<br />

di euro realizzata dal Settore sulla cessione delle attività<br />

Sistemi Termici.<br />

La quota di competenza è stata pari a 84 milioni di euro<br />

(135 milioni di euro nel 2000).<br />

L’autofinanziamento è passato dai 353 milioni di euro<br />

del 2000 a 289 milioni di euro.


Sistema Connect Nav + per <strong>Fiat</strong> Stilo<br />

Ricavi per unità di business<br />

27%<br />

21%<br />

10%<br />

13%<br />

29%<br />

Sistemi motopropulsione<br />

Sistemi sospensioni<br />

Illuminazione<br />

Sistemi elettronici<br />

Aftermarket<br />

Ricavi per cliente<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

Altri costruttori<br />

Magneti Marelli ha realizzato una strategia basata sulle leve<br />

fondamentali dell’innovazione, della focalizzazione sui business ad<br />

elevato contenuto sistemistico e tecnologico e dell’allungamento<br />

della catena del valore attraverso la fornitura di servizi.<br />

40%<br />

60%<br />

Magneti Marelli worldwide<br />

Resto Resto<br />

Numero Italia d’Europa del Mondo Totale<br />

Stabilimenti 19 18 16 53<br />

Centri di ricerca e sviluppo 5 9 7 21<br />

Grazie al processo di globalizzazione, altra leva fondamentale della<br />

strategia del Settore, Magneti Marelli è in grado di rispondere alle<br />

esigenze globali dei propri clienti.<br />

Relazione sulla gestione – Magneti Marelli<br />

59


60<br />

Piero Maritano, C.E.O. Comau.<br />

Mezzi e Sistemi<br />

di Produzione<br />

L’attività della <strong>Fiat</strong> nel campo delle macchine utensili è<br />

cominciata in modo sistematico e razionale nel 1935.<br />

Nel corso degli anni, attraverso acquisizioni e<br />

incorporazioni societarie, Comau ha ampliato la sua offerta<br />

diventando uno dei pochi fornitori “totali” nell’automazione<br />

per l’industria autoveicolistica.<br />

ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />

L’andamento del mercato di riferimento del Settore è stato<br />

caratterizzato nel 2001 da una forte contrazione degli<br />

investimenti dei costruttori autoveicolistici negli Stati Uniti.<br />

In Europa la situazione è rimasta ancora sostanzialmente<br />

stabile, con investimenti dedicati alla razionalizzazione<br />

delle capacità produttive e una forte tensione sui prezzi.<br />

In Sud America è continuato il rallentamento dei nuovi<br />

investimenti, accentuato anche dalla crisi in Argentina.<br />

La domanda di mezzi e sistemi di produzione si è evoluta<br />

verso la richiesta di sistemi e servizi integrati, tali da consentire<br />

investimenti graduali e polivalenti (modularità dei sistemi e<br />

flessibilità operativa) e a lungo ciclo di vita (affidabilità e<br />

convertibilità).<br />

È continuata inoltre la tendenza dei costruttori al progressivo<br />

spostamento verso fornitori di servizi e di attività produttive<br />

ritenute non-core, come pure a ricercare soluzioni finanziarie<br />

per contenere il loro capitale investito.<br />

In funzione di tali fattori critici e nonostante il contesto<br />

non favorevole, Comau ha continuato nello sviluppo e<br />

perfezionamento delle sue capacità tecnologiche, ottenendo<br />

riscontri decisamente positivi. Nel corso del 2001 le<br />

acquisizioni ordini per le attività a commessa, infatti, sono<br />

state pari a 1.756 milioni di euro, in aumento di circa il 5%<br />

rispetto all’anno precedente grazie principalmente ai contratti<br />

acquisiti in Europa e negli Stati Uniti per Powertrain Systems,<br />

nonché per la crescita della Business Unit Engineering legata<br />

Comau<br />

Dati significativi<br />

(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />

Ricavi netti 2.218 2.440 1.693<br />

Risultato operativo 60 87 43<br />

% su ricavi 2,7 3,6 2,5<br />

Risultato netto<br />

(del Settore e di Terzi) (36) 6 (8)<br />

Autofinanziamento 27 63 30<br />

Investimenti 38 36 26<br />

Ricerca e sviluppo 22 20 20<br />

Capitale investito netto 378 486 485<br />

Dipendenti (numero) 17.243 17.636 16.943<br />

Ricavi per area geografica di<br />

destinazione<br />

Dipendenti per area geografica<br />

0 50 100%<br />

Italia Resto Europa Resto Mondo<br />

alle nuove società acquisite (Germann-Intech GmbH & Co.<br />

KG. e Comau Romania S.r.l.).<br />

Complessivamente il 61% degli ordini è stato acquisito in<br />

Europa, il 35% nel NAFTA e il 4% principalmente in Brasile<br />

e in Cina. La ripartizione degli ordini è stata per il 21% da<br />

società del Gruppo <strong>Fiat</strong> e per il 79% da altri costruttori.<br />

Tra gli ordini più consistenti sono da segnalare quelli per le<br />

linee di montaggio e lavorazione per un nuovo motore della<br />

joint venture <strong>Fiat</strong>–GM Powertrain in Polonia e per nuovi motori<br />

sviluppati dai costruttori statunitensi nell’area NAFTA, nonché<br />

le commesse acquisite in Germania per le linee di saldatura<br />

scocca, destinate a costruttori locali.<br />

Al 31 dicembre 2001 il portafoglio ordini risulta pari a 1.473<br />

milioni di euro, in aumento del 4% rispetto al 31 dicembre 2000.<br />

Per quanto riguarda i servizi di manutenzione di Comau<br />

Service (fusa nell’esercizio in Comau S.p.A.), il 2001 ha<br />

registrato una decisa crescita dei ricavi (+30%), grazie a nuove<br />

acquisizioni di contratti sia da aziende del Gruppo <strong>Fiat</strong> in Italia<br />

e in Europa, sia da costruttori statunitensi nell’area NAFTA.<br />

RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />

I ricavi del Settore sono stati pari a 2.218 milioni di euro,<br />

in calo del 9% rispetto all’anno precedente a seguito dei<br />

minori volumi per le attività sull’area NAFTA, solo parzialmente<br />

compensati dalla crescita dei servizi di manutenzione.<br />

Il risultato operativo si è attestato a 60 milioni di euro, pari<br />

al 2,7% dei ricavi, in flessione rispetto all’anno precedente


Linea robotizzata saldatura autotelaio<br />

sia in termini assoluti che di redditività (87 milioni di euro,<br />

pari al 3,6% dei ricavi, nel 2000) per i minori volumi, recuperati<br />

solo in parte dalla crescita dei servizi di manutenzione, dai<br />

programmi efficienziali e da plusvalenze non ricorrenti per<br />

35 milioni di euro (10 milioni di euro nel 2000), generate dalla<br />

cessione di immobili ritenuti non strategici negli Stati Uniti.<br />

Le spese di ricerca e sviluppo sono state di 22 milioni di euro<br />

(20 milioni di euro nel 2000) e gli ammortamenti di 63 milioni<br />

di euro (57 milioni di euro nello scorso esercizio).<br />

Ricavi per unità di business<br />

11%<br />

26%<br />

39%<br />

7%<br />

17%<br />

Saldatura<br />

Stampi<br />

Meccanica<br />

Manutenzione<br />

Altre<br />

Ricavi per cliente<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

Altri costruttori<br />

32%<br />

68%<br />

L’anno ha consuntivato una perdita netta di 36 milioni di euro,<br />

in peggioramento rispetto al 2000 (utile netto per 6 milioni<br />

di euro) a seguito del minor risultato operativo e degli oneri<br />

di ristrutturazione di alcune controllate.<br />

La quota del risultato di competenza del Settore si è attestata<br />

su una perdita di 37 milioni di euro, rispetto ad un utile di<br />

7 milioni di euro nell’esercizio precedente.<br />

L’autofinanziamento è diminuito dai 63 milioni di euro del 2000<br />

a 27 milioni di euro.<br />

Comau worldwide<br />

Resto Resto<br />

Numero Italia d’Europa del Mondo Totale<br />

Stabilimenti 6 11 17 34<br />

Centri di ricerca e sviluppo 9 4 1 14<br />

Obiettivo di Comau è fornire sistemi di automazione semplici,<br />

economici da gestire e flessibili, ponendosi a fianco del<br />

cliente fin dall’inizio per sviluppare tutte le fasi del processo<br />

produttivo: dall’ingegneria alla fabbricazione, ai montaggi<br />

e ai servizi di manutenzione.<br />

Comau vanta una presenza globale garantendo ai propri clienti<br />

“full service” in tutto il mondo.<br />

Relazione sulla gestione – Comau<br />

61


62<br />

Saverio Strati, C.E.O. <strong>Fiat</strong>Avio.<br />

Aviazione<br />

<strong>Fiat</strong>Avio prosegue il cammino di eccellenza nelle attività<br />

di progettazione, sperimentazione e produzione di sistemi<br />

propulsivi per diverse applicazioni aeronautiche e spaziali.<br />

ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />

I mercati di riferimento hanno registrato nel 2001 un<br />

andamento favorevole nel settore della difesa, per la<br />

necessità dei Governi europei di rinnovare le flotte militari,<br />

e un rallentamento dei lanci commerciali nello spazio.<br />

Nell’ultima parte dell’esercizio, dopo l’11 settembre, si è<br />

registrato un indebolimento della domanda mondiale nel<br />

comparto dei motori per il trasporto aereo e dell’attività di<br />

revisione dei motori civili.<br />

Nel comparto aeronautico commerciale sono stati finalizzati<br />

l’accordo di partecipazione in partnership con Rolls-Royce<br />

al programma Trent 900 destinato al velivolo Airbus A 380 ed<br />

il memorandum d’intesa con Pratt & Whitney per lo sviluppo<br />

e la produzione di moduli per i motori PW600. Inoltre è stato<br />

finalizzato l’accordo con Agusta per il 2° lotto di motori T700<br />

per l’elicottero EH101 della Marina Militare Italiana.<br />

Nell’esercizio si è confermato l’incremento delle vendite di<br />

motori aero derivati per la significativa domanda di energia<br />

negli Stati Uniti.<br />

Nel comparto governativo, sono stati consegnati<br />

all’Aeronautica Militare i primi motori di produzione EJ200<br />

per il caccia europeo Eurofighter 2000. Nel settore degli<br />

addestratori sono stati consegnati i primi 2 kit di sviluppo del<br />

motore turbofan F124 GA 200 per l’Aermacchi M346, frutto di<br />

un accordo di collaborazione con Honeywell. Nell’ambito dei<br />

<strong>Fiat</strong>Avio<br />

Dati significativi<br />

(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />

Ricavi netti 1.636 1.491 1.361<br />

Risultato operativo 186 143 109<br />

% su ricavi 11,4 9,6 8,0<br />

Utile netto (del Settore e di Terzi) 425 83 61<br />

Autofinanziamento 514 173 145<br />

Investimenti 41 36 42<br />

Ricerca e sviluppo 132 104 128<br />

Capitale investito netto 587 71 163<br />

Dipendenti (numero) 5.243 5.362 5.590<br />

Ricavi per area geografica di<br />

destinazione<br />

0 50 100%<br />

Italia Resto Europa Resto Mondo<br />

Programmi navali è stato acquisito da Fincantieri l’ordine<br />

per il sistema propulsivo della nuova portaerei della Marina<br />

Militare Italiana composto da 4 Turbine LM2500 ed è in<br />

corso di definizione il Progetto per le Fregate Orizzonte.<br />

Per l’attività di revisione di motori civili è stato acquisito<br />

un contratto quinquennale da MIDWEST EXPRESS AIRLINES<br />

per il JT8 ed altri contratti in Indonesia (MANDALA AIRLINES),<br />

Libia e Sud America, mentre i volumi per i motori PW100<br />

sono raddoppiati grazie a nuovi contratti. Per quanto riguarda<br />

i motori CFM56, sono state concluse le prime acquisizioni<br />

in Cina.<br />

Nel settore dello Spazio il rallentamento delle attività è<br />

legato ai problemi tecnici dello stadio superiore di Ariane 5.<br />

Tali problemi sono stati superati ed i lanci sono ripresi<br />

con pieno successo nel febbraio 2002. Nel 2001 è stata<br />

completata positivamente per l’Italia la sottoscrizione del<br />

programma Vega con la contribuzione della Francia e sono<br />

stati approvati i programmi di evoluzione del lanciatore Ariane<br />

5. Inoltre dal mese di Aprile è operativa la società ELV S.p.A.,<br />

capocommessa dell’intero programma Vega, ed è stata<br />

effettuata con successo la Preliminary Design Review con il<br />

cliente ESA. Nel campo dei Sistemi Propulsivi a Liquido per<br />

satelliti, nel corso dell’esercizio <strong>Fiat</strong>Avio è stata responsabile<br />

del servizio di lancio del satellite SICRAL, di cui è anche<br />

fornitore del sistema propulsivo.


I motori EJ200 che equipaggiano il velivolo Eurofighter<br />

RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />

Nell’esercizio 2001 il Settore ha conseguito ricavi per 1.636<br />

milioni di euro, con un aumento del 9,7% rispetto all’esercizio<br />

precedente per il buon andamento del comparto aeronautico<br />

commerciale e di quello governativo.<br />

L’anno si è chiuso con un incremento dell’utile operativo,<br />

che è risultato di 186 milioni di euro (11,4% dei ricavi) contro<br />

i 143 milioni di euro (9,6% dei ricavi) del 2000. Il miglioramento<br />

della redditività operativa è dovuto sia all’influenza positiva<br />

del cambio dollaro/euro, sia alle azioni di efficienza per la<br />

riduzione dei costi operativi. Gli ammortamenti sono stati<br />

Ricavi per unità di business<br />

3%<br />

15%<br />

9%<br />

20%<br />

52%<br />

Aviazione<br />

Governativi<br />

Revisioni<br />

Spazio<br />

Altro<br />

<strong>Fiat</strong>Avio dà maggiore impulso alla propria presenza tecnologica<br />

altamente qualificata in tutte le fasi di vita del prodotto attraverso<br />

il Programma Cartesio Plus. Obiettivi del Programma sono il<br />

miglioramento incrementale delle attività con la metodologia<br />

6 Sigma e il reengineering dei maggiori processi aziendali.<br />

pari a 89 milioni di euro (90 milioni di euro nel 2000) e le<br />

spese di ricerca e sviluppo a 132 milioni di euro (104 milioni<br />

di euro nel 2000).<br />

L’utile netto è stato pari a 425 milioni di euro a fronte degli 83<br />

milioni di euro del 2000. Tale aumento è dovuto, oltre che al<br />

migliore risultato operativo, alla plusvalenza di 328 milioni di<br />

euro realizzata dal Settore con il conferimento di <strong>Fiat</strong> Energia<br />

in Italenergia nel luglio 2001, acquisendo una partecipazione<br />

del 20,96% in tale società.<br />

Grazie al balzo dell’utile netto, l’autofinanziamento è salito a<br />

514 milioni di euro (173 milioni di euro nell’esercizio precedente).<br />

Siti produttivi e centri di R&S<br />

Resto Resto<br />

Numero Italia d’Europa del Mondo Totale<br />

Stabilimenti 9 – 2 11<br />

Centri di ricerca e sviluppo 8 1 – 9<br />

Relazione sulla gestione – <strong>Fiat</strong>Avio<br />

63


64<br />

Alberto Nicolello, C.E.O. Itedi.<br />

Editoria e<br />

Comunicazione<br />

La <strong>Fiat</strong> è presente nell’editoria dal 1926, quando<br />

il Gruppo costituì l’Editrice La Stampa per l’edizione<br />

del quotidiano torinese.<br />

ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />

Il mercato italiano dei quotidiani nell’anno 2001 è stato<br />

caratterizzato da una sostanziale stabilità in termini di copie<br />

vendute rispetto all’esercizio precedente (circa 6 milioni di<br />

copie al giorno). La raccolta pubblicitaria su carta stampata,<br />

dopo 5 anni di crescita, ha fatto registrare nel 2001 un<br />

decremento del 3% circa, con un andamento difforme<br />

all’interno dei singoli comparti.<br />

L’Editrice La Stampa S.p.A. ha realizzato vendite medie<br />

giornaliere di oltre 406 mila copie, contro le circa 390 mila<br />

copie del 2000, con un incremento concentrato nel segmento<br />

nazionale (Italia, esclusi Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta).<br />

Il 2001 è stato caratterizzato, da un lato, dalla prosecuzione<br />

delle iniziative di nuovi abbinamenti commerciali del quotidiano<br />

La Stampa con testate locali presenti in diversi capoluoghi<br />

italiani (Bologna, Firenze e Mantova) e, dall’altro, dall’aumento<br />

del prezzo di copertina da 0,77 a 0,88 euro, intervenuto ad<br />

inizio dicembre per compensare, almeno parzialmente, gli<br />

aumenti dei costi della carta (+22% circa rispetto al 2000) e<br />

della paginazione. Sono proseguite, inoltre, le azioni volte al<br />

miglioramento del prodotto, all’allargamento della base dei<br />

lettori del quotidiano (concorsi nelle scuole) e al rafforzamento<br />

della fedeltà dei lettori (raccolte a premio), mentre sono state<br />

Itedi<br />

Dati significativi<br />

(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />

Ricavi netti 347 354 413<br />

Risultato operativo (2) 10 17<br />

% su ricavi (0,6) 2,8 4,1<br />

Risultato netto<br />

(del Settore e di Terzi) (6) 2 11<br />

Autofinanziamento 1 8 19<br />

Investimenti 6 17 8<br />

Capitale investito netto 49 46 25<br />

Dipendenti (numero) 934 954 934<br />

Ricavi per unità di business<br />

0 50 100%<br />

Quotidiani Raccolta pubblicitaria<br />

Itedi ha focalizzato le proprie attività nelle aree dell’editoria e della<br />

comunicazione, accelerando lo sviluppo della presenza nazionale<br />

del marchio La Stampa e l’allargamento della gestione non<br />

captive della raccolta pubblicitaria.<br />

ridotte le azioni promozionali di vendita di prodotti<br />

paraeditoriali in abbinamento al quotidiano.<br />

Il magazine Specchio, invece, abbinato al quotidiano La<br />

Stampa in forma gratuita dal settembre 2000, ha registrato<br />

un forte incremento della diffusione, con positive ricadute<br />

sugli introiti pubblicitari di competenza e sulle vendite<br />

del quotidiano nel giorno dell’abbinamento.<br />

Nel corso dell’anno è stato avviato un programma di<br />

riorganizzazione della società che dispiegherà i suoi effetti<br />

prevalentemente nel 2002.<br />

I ricavi da vendita copie e supporti integrativi nel 2001 sono<br />

ammontati a 68 milioni di euro, sostanzialmente allineati al<br />

2000. I ricavi pubblicitari sono stati pari a 107 milioni di euro<br />

(-1,3% circa sul 2000), con un’incidenza del 60% sui ricavi<br />

dell’Editrice, grazie al contributo di Specchio che ha<br />

compensato la caduta di quelli del quotidiano.<br />

Il fatturato pubblicitario di Publikompass S.p.A. è stato pari<br />

a 278 milioni di euro e ha registrato un decremento dell’1,5%<br />

rispetto al 2000 con andamenti diversificati nei vari comparti:<br />

in crescita le televisioni (+125%, grazie ad un fatturato più che<br />

triplicato sui canali digitali di Stream); in riduzione i quotidiani<br />

(-4,3%), i periodici (-12,8%) e la raccolta destinata ai siti<br />

Internet (-44%).


Camera silente rotativa Wifag OF7 / 370<br />

RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />

I ricavi netti del Settore nel 2001 sono stati pari a 347 milioni<br />

di euro, in flessione rispetto ai 354 milioni di euro del 2000<br />

soprattutto a causa del forte rallentamento subito dal mercato<br />

pubblicitario.<br />

Il risultato operativo è stato negativo per 2 milioni di euro<br />

(-0,6% dei ricavi), contro un utile operativo di 10 milioni di euro<br />

del 2000 (+2,8% dei ricavi). La diminuzione è stata causata<br />

dal forte incremento registrato dal prezzo della carta e dagli<br />

oneri sostenuti per l’ampliamento delle rotative sia di proprietà<br />

che di stampatori terzi (aumento foliazione e pagine colore),<br />

parzialmente compensati dal contenimento dei costi<br />

commerciali, dalle plusvalenze da cessione immobili<br />

e dalle efficienze nei costi di struttura. Il risultato<br />

sconta ammortamenti per 7 milioni di euro (6 milioni<br />

di euro nel 2000).<br />

Il risultato netto è stato negativo per 6 milioni di euro,<br />

contro l’utile netto di 2 milioni di euro del 2000.<br />

Il risultato netto di competenza del Settore è stato<br />

negativo per 5 milioni di euro.<br />

L’autofinanziamento è stato pari a 1 milione di euro,<br />

in diminuzione di circa 7 milioni di euro.<br />

Relazione sulla gestione – Itedi<br />

65


66<br />

Francesco Torri, C.E.O. Toro Assicurazioni.<br />

Assicurazioni<br />

Costituita nel 1833, Toro Assicurazioni ha<br />

progressivamente esteso l’attività ai vari Rami assicurativi.<br />

ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />

Il mercato assicurativo nazionale ha presentato nel corso<br />

del 2001 ritmi di crescita inferiori al trend degli ultimi anni.<br />

Le difficoltà dei mercati finanziari e l’avvio della riforma fiscale<br />

nel settore previdenziale hanno rallentato lo sviluppo del Ramo<br />

Vita mentre lo sblocco delle tariffe RCA ha ridato impulso al<br />

comparto Auto.<br />

Anche il mercato francese, secondo per importanza<br />

commerciale per il Settore, è stato condizionato dalla<br />

congiuntura economica poco favorevole e da un contesto<br />

finanziario molto perturbato.<br />

Nel 2001 la raccolta premi totale in Francia è diminuita<br />

del 4%.<br />

In questo contesto il Settore ha confermato la posizione di<br />

terzo Gruppo assicurativo del mercato italiano, forte anche<br />

delle acquisizioni realizzate e degli apporti ricevuti nell’anno<br />

2001 ed in particolare:<br />

❚ Lloyd Italico Danni e Lloyd Italico Vita, società acquisite<br />

ad aprile del 2001, hanno contribuito alla raccolta premi per<br />

circa 280 milioni di euro ed hanno realizzato, sin dal primo<br />

esercizio di appartenenza al Settore, un risultato ante<br />

imposte superiore ai 15 milioni di euro.<br />

❚ Augusta Danni, compagnia già appartenente al Gruppo<br />

<strong>Fiat</strong> e da quest’ultimo apportata al Gruppo Toro nel mese<br />

di luglio del 2001, ha conferito al Settore una raccolta<br />

premi di oltre 215 milioni di euro.<br />

Toro Assicurazioni<br />

Dati significativi<br />

(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />

Premi totali emessi 5.751 4.498 4.088<br />

Premi di competenza 5.461 4.363 3.922<br />

Utile ante imposte 220 163 178<br />

Utile netto (del Settore e di Terzi) 152 85 92<br />

Riserve tecniche<br />

Investimenti in attività<br />

15.677 12.010 9.733<br />

finanziarie ed immobiliari 16.971 13.232 10.867<br />

Patrimonio netto 1.826 1.593 1.444<br />

Dipendenti (numero) 3.213 2.875 2.907<br />

Premi per area geografica di<br />

destinazione<br />

Dipendenti per area geografica<br />

0 50 100%<br />

Italia Estero<br />

❚ Augusta Vita, joint venture tra Augusta Danni (40%) e<br />

Generali Assicurazioni (60%), scioltasi nell’anno 2001 ed<br />

acquisita al 100% da Augusta Danni nel mese di maggio<br />

2001. La compagnia ha realizzato nel 2001 una raccolta<br />

premi per circa 65 milioni di euro.<br />

Circa le altre attività del Settore si sottolinea quanto segue:<br />

❚ Toro Assicurazioni, società capofila delle attività<br />

assicurative del Gruppo <strong>Fiat</strong>, ha proseguito nel piano di<br />

crescita disegnato a livello di Settore e finalizzato ad uno<br />

sviluppo strettamente correlato ad obiettivi di redditività;<br />

grazie alla riduzione del comparto RCA sul totale portafoglio<br />

Danni, ha consuntivato un netto miglioramento del rapporto<br />

sinistri/premi.<br />

❚ Nuova Tirrena ha realizzato gli ambiziosi obiettivi di crescita<br />

nel Ramo Vita, proseguendo nel rilevante miglioramento<br />

dell’andamento gestionale.<br />

❚ Roma Vita, joint venture con Banca di Roma, grazie,<br />

tra l’altro, agli ottimi risultati consuntivati attraverso la<br />

distribuzione dei propri prodotti anche tramite la rete delle<br />

filiali del Banco di Sicilia, ha raggiunto la seconda posizione<br />

nel comparto bancassicurativo. Da sottolineare il rilevante<br />

tasso di crescita fatto registrare dalla Compagnia, +32%<br />

rispetto al 2000, con una raccolta complessiva di oltre<br />

2.300 milioni di euro.<br />

❚ Toro Targa Assicurazioni, joint venture con TargaSys<br />

(<strong>Fiat</strong> Auto), ha continuato il processo di sviluppo delle


attività tramite il collocamento di prodotti assicurativi<br />

attraverso la rete dei concessionari <strong>Fiat</strong> Auto.<br />

Per quanto concerne le società controllate da Toro Targa<br />

Assicurazioni, rilevante la crescita della compagnia Phenix<br />

in Brasile (+48% rispetto al 2000) e della <strong>Fiat</strong> Ubezpieczenia<br />

in Polonia, che, nel suo primo anno di attività completo,<br />

ha raggiunto una penetrazione del 23% nella rete<br />

distributiva di <strong>Fiat</strong> Auto Poland.<br />

❚ Das ha confermato anche nel 2001 l’alta redditività del<br />

Ramo Tutela Giudiziaria.<br />

❚ In Francia, le attività del Gruppo Continent nei Rami Danni<br />

e di Guardian Vie hanno registrato un tasso di crescita<br />

complessivo del 6%, in controtendenza rispetto al mercato.<br />

Oltre al rinnovo della linea dei prodotti Auto, con le nuove<br />

polizze Autosystem, di rilievo nell’anno 2001 sono state<br />

l’emissione di due nuovi prodotti “index linked” ed una linea<br />

di capitalizzazione a capitale garantito (Toro Plusvalore)<br />

che, attraverso apposite personalizzazioni, sono state<br />

commercializzate da tutte le reti del Settore.<br />

RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />

Nel corso dell’esercizio sono stati complessivamente raccolti<br />

premi per 5.751 milioni di euro, con un incremento del 27,8%<br />

rispetto all’anno precedente (escludendo le nuove attività<br />

Lloyd e Augusta l’incremento è stato pari al 15,3%). I Rami<br />

Danni hanno raggiunto i 2.616 milioni di euro (+28,4%),<br />

mentre i Rami Vita sono stati pari a 3.135 milioni di euro<br />

(+26,9%).<br />

Premi per unità di business<br />

55%<br />

29%<br />

16%<br />

Rami Vita<br />

Rami Auto<br />

Altri Rami Danni<br />

Toro ha svolto un ruolo significativo nelle recenti evoluzioni dello<br />

scenario competitivo, sviluppando partnership ed effettuando<br />

acquisizioni che hanno rafforzato il Settore e consentito un<br />

dimensionamento più equilibrato delle attività. Toro intende<br />

continuare a svilupparsi per linee interne focalizzando<br />

l’interesse su attività strategiche quali la bancassicurazione<br />

e l’implementazione di nuove tecnologie, e per linee esterne<br />

perseguendo uno sviluppo mirato e selettivo sui mercati esteri.<br />

I premi netti di competenza sono ammontati a 5.461 milioni<br />

di euro, con una crescita del 25,2% rispetto all’analogo dato<br />

del 2000.<br />

L’andamento tecnico ha evidenziato un netto miglioramento<br />

del rapporto sinistri su premi, frutto delle azioni di selezione<br />

e risanamento del portafoglio intraprese negli ultimi esercizi,<br />

cui si aggiunge un generale miglioramento della frequenza<br />

in atto sul mercato italiano a partire dall’inizio del 2001.<br />

Le azioni efficienziali in corso, quale la realizzazione del call<br />

center di Gruppo, nonché l’avvio dei processi di integrazione<br />

infragruppo relativi all’informatica ed alle piattaforme prodotto,<br />

hanno consentito un ulteriore abbattimento dell’incidenza<br />

percentuale dei costi fissi che hanno raggiunto nell’anno<br />

il 5,3% dei premi.<br />

I risultati positivi della gestione tecnica sono stati parzialmente<br />

assorbiti dall’andamento dei mercati finanziari e borsistici<br />

che hanno comportato minusvalenze da allineamento di<br />

partecipazioni azionarie pari a circa 143 milioni di euro.<br />

Il risultato ante imposte dell’anno è stato pari a 220 milioni di<br />

euro (163 milioni di euro del 2000); al netto degli effetti fiscali,<br />

il risultato ammonta a 152 milioni di euro, con un incremento<br />

del 79% rispetto all’esercizio precedente.<br />

Gli investimenti finanziari e immobiliari al 31 dicembre 2001<br />

hanno raggiunto i 17.000 milioni di euro (in crescita di circa<br />

3.800 milioni di euro rispetto al precedente esercizio), di cui<br />

circa il 68% in titoli a reddito fisso ed il 27% in titoli azionari.<br />

Il rapporto investimenti su riserve tecniche evidenzia una<br />

eccedenza di 1.300 milioni di euro (1.200 milioni di euro<br />

nel 2000).<br />

Rete distributiva<br />

Resto Resto<br />

Numero Italia d’Europa del Mondo Totale<br />

Agenti 1.150 330 1.480<br />

Concessionari 815 98 344 1.257<br />

Sportelli bancari 1.771 1.771<br />

Relazione sulla gestione – Toro Assicurazioni<br />

67


68<br />

Carlo Gatto, C.E.O. Business Solutions.<br />

Servizi<br />

La storia di <strong>Fiat</strong> è anche fatta di servizi prestati a favore<br />

delle attività core. La professionalità e l’esperienza<br />

maturata nel campo dell’amministrazione, della gestione<br />

delle risorse umane, dell’information technology, del facility<br />

management viene proposta sul mercato, con un’offerta<br />

rivolta alle imprese che vogliono fare un salto di qualità,<br />

concentrandosi sul loro core business.<br />

ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />

Il 2001 è stato il primo anno di attività di Business Solutions,<br />

Settore costituito alla fine del 2000 allo scopo di raggruppare<br />

sotto un’unica holding tutte le società del Gruppo <strong>Fiat</strong> operanti<br />

nel campo dei servizi destinati alle imprese.<br />

La gamma dei servizi offerti è vasta e completa al tempo<br />

stesso, e può soddisfare in maniera efficace ed integrata<br />

tutte le esigenze di outsourcing di aziende di varie dimensioni,<br />

che decidano di affidare a terzi le attività di servizio per<br />

concentrarsi e focalizzarsi sul loro core business.<br />

Business Solutions opera essenzialmente in cinque filoni di<br />

attività, legati fra loro dalla specializzazione per il mercato delle<br />

aziende private e della Pubblica Ammministazione in generale.<br />

❚ Risorse Umane: comprende le attività di gestione<br />

amministrativa del payroll e delle risorse umane in generale<br />

(H.R. Services S.p.A.), di formazione (Isvor Knowledge<br />

System S.p.A.) e di lavoro interinale (Worknet S.p.A.,<br />

società acquisita nel gennaio 2001).<br />

L’aggregato di tali attività ha consuntivato nel corso del<br />

2001 un giro d’affari di oltre 88 milioni di euro, con una<br />

percentuale di mercato non captive superiore al 55%.<br />

È inoltre da segnalare l’acquisizione, avvenuta nei primi<br />

mesi del 2002, della società Cronos S.p.A., che consentirà<br />

di integrare e potenziare l’offerta di Worknet sul mercato<br />

del lavoro interinale, con un collocamento fra i primi<br />

operatori in Italia del settore.<br />

❚ Property, Engineering & Facility Management: è un’area<br />

particolarmente importante per la tipologia dei servizi offerti, in<br />

quanto copre tutte le esigenze relative alla gestione immobiliare<br />

Business Solutions<br />

Dati significativi<br />

(in milioni di euro) 2001<br />

Ricavi netti 1.805<br />

Risultato operativo 73<br />

% su ricavi 4<br />

Utile netto (del Settore e di Terzi) 497<br />

Autofinanziamento 567<br />

Investimenti 32<br />

Capitale investito netto 648<br />

Dipendenti (numero) 7.171<br />

in senso lato, nonché l’attività di general contracting nel<br />

campo delle grandi costruzioni civili ed infrastrutturali.<br />

Alla componente di valorizzazione, gestione e<br />

commercializzazione di grandi patrimoni immobiliari (IPI<br />

S.p.A.), si affianca la fornitura di servizi integrati e di<br />

manutenzione ordinaria e straordinaria per uffici e siti<br />

industriali (Ingest Facility S.p.A.). Con riferimento a<br />

quest’ultima società, va ricordata la joint venture siglata<br />

con Johnson Controls (Gruppo americano leader mondiale<br />

nel settore del facility management), con l’obiettivo specifico<br />

di aggredire il mercato internazionale dei grandi clienti.<br />

<strong>Fiat</strong> Engineering S.p.A. è invece attiva nel settore del<br />

general contracting con particolare presenza nelle aree<br />

delle costruzioni civili (ad esempio la riqualifica della ex<br />

area industriale Novoli a Firenze), delle grandi infrastrutture<br />

(ad esempio il progetto Alta Velocità) e dell’energia (ad<br />

esempio la costruzione di centrali a ciclo combinato).<br />

Il giro d’affari aggregato nel 2001 è stato di oltre 711 milioni<br />

di euro, comprendendo anche il fatturato del primo semestre di<br />

Fenice S.p.A. (società operante nel settore eco-energetico),<br />

successivamente ceduta ad EDF nell’ambito dell’operazione<br />

che ha portato Business Solutions a detenere una<br />

partecipazione del 17,65% in Italenergia.<br />

Il 38% di tale fatturato è stato realizzato con clienti esterni<br />

al Gruppo <strong>Fiat</strong>.<br />

❚ Amministrazione: tramite <strong>Fiat</strong> Gesco S.p.A., Business<br />

Solutions offre servizi di amministrazione in outsourcing e<br />

di consulenza aziendale nell’area “finance” coprendo tutti<br />

i fabbisogni contabili delle aziende, anche nell’area dei<br />

processi di back office e di attività specialistiche quali la


gestione delle pratiche doganali (tramite Sadi S.p.A.),<br />

delle pratiche automobilistiche (tramite Easy Drive S.p.A.)<br />

e dei rischi industriali (tramite SGR S.p.A.).<br />

Nel corso del 2001 <strong>Fiat</strong> Gesco S.p.A. ha realizzato una<br />

partnership con KPMG, costituendo la KeyG Consulting<br />

S.p.A., società specializzata nella consulenza amministrativa<br />

e nel reengineering dei processi.<br />

Nel corso dell’esercizio il giro d’affari aggregato dell’area<br />

è stato di circa 294 milioni di euro.<br />

❚ I.C.T. – Information and Communication Technology:<br />

è l’area più innovativa nell’ambito dei servizi offerti da<br />

Business Solutions, che nel corso del 2001 ha visto la<br />

creazione di una joint venture paritetica con IBM, ove le<br />

parti hanno apportato attività nel campo della gestione<br />

delle infrastrutture tecnologiche e dei software applicativi<br />

(ITS e GSA da parte Business Solutions; Intesa, SAP<br />

Consulting Italia, Proxima e ACG da parte IBM).<br />

Tale operazione ha fatto nascere un Gruppo di aziende<br />

denominate Global Value, che si presentano sul mercato con<br />

un’offerta completa per le piccole, medie e grandi aziende.<br />

Sempre nell’area I.C.T. opera eSPIN S.p.A., società in cui<br />

sono presenti anche Oracle e Cap Gemini-Ernst & Young,<br />

specializzata nell’offerta di applicativi web-based e prodotti<br />

per l’e-business. eSPIN, nel corso del 2001, ha acquisito<br />

la partecipazione totalitaria in Ciaoservice S.p.A., integrando<br />

ed ampliando ulteriormente la propria offerta.<br />

Sempre nel 2001, Business Solutions ha acquisito il controllo<br />

di Teleclient S.p.A., attiva nel settore del call-contact center,<br />

aggiungendo un ulteriore servizio nel proprio portafoglio.<br />

Da ricordare infine la partecipazione del 30% circa in Atlanet<br />

S.p.A., società che opera nel campo delle comunicazioni e<br />

della connettività in generale, partecipata anche dal Gruppo<br />

spagnolo Telefonica e da Acea.<br />

Ricavi per unità di business<br />

5%<br />

8%<br />

31%<br />

40%<br />

16%<br />

Risorse Umane<br />

Property, Engineering &<br />

Facility Management<br />

Amministrazione<br />

I.C.T. - Information e<br />

Communication Technology<br />

Servizi di acquisto e diversificati<br />

Ricavi per cliente<br />

Gruppo <strong>Fiat</strong><br />

Terzi<br />

58%<br />

42%<br />

I ricavi aggregati dell’area sono ammontati a 566 milioni<br />

di euro.<br />

❚ Servizi di acquisto e diversificati: in questo comparto<br />

opera Fast Buyer S.p.A., società specializzata nel campo<br />

del sourcing, dell’e-procurement e del marketplace, che<br />

svolge l’attività di centrale d’acquisto sia con metodologie<br />

tradizionali, sia sfruttando tecnologie on line.<br />

Fra le attività diversificate ricordiamo Investimenti e Gestioni<br />

S.p.A., che opera nel settore immobiliare con lo scopo di<br />

valorizzare il patrimonio del Gruppo <strong>FIAT</strong>, e la Sestrieres<br />

S.p.A., che gestisce gli impianti funiscioviari della Via Lattea,<br />

sede delle prossime Olimpiadi del 2006.<br />

I ricavi dell’area sono ammontati a 146 milioni di euro.<br />

RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />

Essendo il 2001 il primo esercizio di operatività del Settore,<br />

non sono possibili confronti con dati degli esercizi precedenti.<br />

Nel 2001 il Settore ha conseguito ricavi per 1.805 milioni di<br />

euro, di cui oltre il 40% realizzati sul mercato non captive,<br />

sostanzialmente in linea con le previsioni.<br />

L’utile operativo ha raggiunto i 73 milioni di euro (4% dei ricavi),<br />

con un miglioramento significativo rispetto alle previsioni.<br />

Le già citate operazioni di cessione di Fenice e il conferimento<br />

di ITS e GSA nella joint venture con IBM hanno generato,<br />

unitamente ad altre operazioni minori, proventi straordinari<br />

netti per circa 567 milioni di euro.<br />

Il risultato netto è stato di 497 milioni di euro, dopo aver<br />

scontato imposte per 104 milioni di euro, mentre quello netto<br />

di competenza del Settore è ammontato a 491 milioni di euro.<br />

L’autofinanziamento è stato pari a 567 milioni di euro.<br />

L’obiettivo di Business Solutions è quello di offrire ai clienti interni<br />

ed esterni al mondo <strong>Fiat</strong> una gamma completa ed integrata<br />

di servizi per le aziende, presentando direttamente o tramite<br />

partnership un’esperienza unica e presente in tutti i principali<br />

mercati mondiali.<br />

Relazione sulla gestione – Business Solutions<br />

69


70<br />

Luca Cordero di Montezemolo, Presidente<br />

e Amministratore Delegato Ferrari.<br />

La scuderia Ferrari fu fondata a Modena nel 1929.<br />

Nel 1969 Enzo Ferrari cedette al Gruppo <strong>Fiat</strong> il 50%<br />

delle azioni, percentuale salita al 90% nel 1988.<br />

Nel 1997 la Ferrari ha acquisito il 50% della Maserati<br />

e nel 1999 il controllo totale della società.<br />

ANDAMENTO DELLA GESTIONE<br />

Il 2001 è stato un anno di record per il Gruppo Ferrari/Maserati,<br />

sia per quanto riguarda le attività industriali e commerciali che<br />

nel settore delle corse.<br />

Le unità vendute al cliente finale sono risultate 6.158 (contro<br />

6.040 nel 2000), di cui Ferrari 4.289 (contro 4.070 nel 2000),<br />

in incremento per l’ottavo anno consecutivo, e Maserati<br />

1.869 (contro 1.970 nel 2000).<br />

L’andamento delle vendite alla rete del marchio Ferrari ha<br />

visto la conferma degli Stati Uniti quale mercato principale con<br />

1.206 unità (+10%). In Europa sono state vendute 2.440 unità<br />

(+6%). La Germania si è confermata al primo posto in Europa<br />

e al secondo in assoluto a livello mondiale (651 unità, +6%)<br />

davanti a Gran Bretagna (501 unità, +9%). In Italia sono state<br />

vendute 490 unità (+18%).<br />

Nel 2001 numerosi premi internazionali sono stati attribuiti alla<br />

550 Barchetta Pininfarina, alla 360 Modena e Spider e alla<br />

456M; inoltre il 2001 ha segnato un altro importante record<br />

con la serie limitata della 550 Barchetta Pininfarina: per la<br />

prima volta nella storia dell’azienda, infatti, un nuovo modello<br />

è stato deliberato, prodotto e consegnato ai suoi 448 clienti<br />

nell’arco di un solo anno, dopo aver raccolto tutti gli ordini<br />

ancor prima dell’inizio della produzione.<br />

Le vendite alla rete Maserati hanno fatto registrare<br />

nell’esercizio l’immatricolazione di 1.779 unità nelle versioni<br />

3200 GT, Spyder e Quattroporte Evoluzione, risultato che<br />

Ferrari e Maserati<br />

Dati significativi<br />

(in milioni di euro) 2001 2000 1999<br />

Ricavi netti 1.058 893 758<br />

Risultato operativo 62 45 24<br />

% su ricavi 5,9 5,0 3,1<br />

Utile netto (del Settore e di Terzi) 47 7 6<br />

Autofinanziamento 123 71 53<br />

Investimenti 125 52 63<br />

Ricerca e sviluppo 81 63 55<br />

Capitale investito netto 122 113 185<br />

Dipendenti (numero) 2.566 2.341 2.282<br />

Ferrari S.p.A. – Vetture vendute<br />

per area geografica<br />

Maserati S.p.A. – Vetture vendute<br />

per area geografica<br />

0 50 100%<br />

Ferrari 360 Modena<br />

Italia Resto Europa<br />

Stati Uniti Resto mondo<br />

può considerarsi positivo in quanto legato alla fase di run-out<br />

della 3200 GT e alla definitiva uscita di produzione, avvenuta<br />

in aprile, della Quattroporte Evoluzione.<br />

I mercati più importanti sono risultati quelli della Germania<br />

(426 unità, in linea con il 2000), della Gran Bretagna (355<br />

unità, +18%) e dell’Italia (272 unità, -9%). Sempre molto


Maserati Spyder - 390 cv, 4200 cc<br />

positivo l’andamento delle vendite nel mercato giapponese.<br />

Nel 2001 la Maserati ha messo in atto importanti iniziative di<br />

marketing, soprattutto in funzione del ritorno dopo 12 anni<br />

d’assenza nel mercato nordamericano, dove le prime vetture<br />

saranno consegnate all’inizio del 2002.<br />

RISULTATI DELL’ESERCIZIO<br />

Per quanto riguarda l’andamento economico a livello di<br />

consolidato Ferrari/Maserati, il fatturato si è attestato<br />

sui 1.058 milioni di euro contro gli 893 del 2000 (+18%).<br />

Il risultato operativo è stato positivo per 62 milioni di euro<br />

(+35% rispetto al 2000), sia per la crescita delle vendite che<br />

per il favorevole andamento dei tassi di cambio.<br />

Sono stati accantonati ammortamenti per 76 milioni di euro e<br />

sostenute spese di ricerca e sviluppo per 81 milioni di euro,<br />

Missione della Ferrari è mantenere la leadership di un prodotto<br />

elitario esclusivo, anche con il contributo all’immagine che deriva<br />

dai successi della gestione sportiva.<br />

contro rispettivamente 64 milioni di euro e 63 milioni di euro<br />

nel 2000.<br />

L’utile netto è ammontato a 47 milioni di euro, in fortissima<br />

crescita rispetto all’esercizio precedente (7 milioni di euro).<br />

Per la gestione sportiva il 2001 è stato un anno di grandi<br />

successi. La terza vittoria consecutiva del Titolo Mondiale<br />

Costruttori, insieme alla seconda del Titolo Piloti, ha<br />

riconfermato la capacità della Ferrari di mantenersi al vertice,<br />

migliorandosi costantemente, anno dopo anno. Grazie<br />

all’impegno di una squadra dinamica e compatta, ancora una<br />

volta la Ferrari ha ottenuto risultati di assoluta eccellenza in una<br />

competizione aperta ai più importanti costruttori del mondo.<br />

Le vittorie sono state 9 su 17 gare disputate e i punti<br />

conquistati sono stati 179 contro i 170 dello scorso anno.<br />

È stato così premiato il grande impegno profuso in termini<br />

di professionalità del fattore umano e di impiego delle più<br />

avanzate tecnologie.<br />

Siti produttivi e centri di R&S (Italia)<br />

Numero Ferrari Maserati Totale<br />

Stabilimenti 2 1 3<br />

Centri di ricerca e sviluppo 1 1 2<br />

Relazione sulla gestione – Ferrari e Maserati<br />

71


72<br />

Corporate Governance<br />

Anche in adempimento dell’obbligo di comunicazione previsto<br />

dalle norme regolamentari di Borsa Italiana, si ripercorrono gli<br />

aspetti più rilevanti della corporate governance del Gruppo <strong>Fiat</strong>.<br />

Il Gruppo <strong>Fiat</strong> ha adottato, quale punto di riferimento in<br />

materia di corporate governance, il Codice di Autodisciplina<br />

delle Società Quotate, che ha completato il quadro normativo<br />

ed autoregolamentare introdotto dal Testo Unico sulla Finanza.<br />

Pertanto il quadro complessivo dei comportamenti in materia<br />

di governo societario risulta sostanzialmente adeguato alle<br />

raccomandazioni ed alle regole contenute in tale Codice.<br />

Lo Statuto <strong>Fiat</strong> contiene, in linea con le disposizioni del Testo<br />

Unico, precise regole per l’informativa che gli amministratori<br />

esecutivi devono rendere all’organo amministrativo ed a quello<br />

di controllo, nonchè la previsione atta ad assicurare la<br />

presenza di un sindaco eletto da parte delle minoranze.<br />

L’AZIONARIATO DELLA SOCIETÀ<br />

L’Azionariato <strong>Fiat</strong> è costituito da circa 300.000 azionisti<br />

possessori di azioni ordinarie e privilegiate e da un numero<br />

rilevante di portatori di azioni di risparmio. Una quota<br />

significativa del capitale sociale è detenuto da investitori<br />

istituzionali italiani ed esteri. Gli azionisti che detengono<br />

partecipazioni rilevanti sono ad oggi: il Gruppo IFI che detiene<br />

complessivamente il 30,4% delle azioni ordinarie ed il<br />

30,1% delle azioni privilegiate e quindi il 30,3% del totale;<br />

Mediobanca (3% delle ordinarie e 2,4% del totale), il Gruppo<br />

Assicurazioni Generali (3% e 2,6%), il Gruppo SanPaolo IMI<br />

(2,9% e 2,4%), la Libyan Arab Foreign Inv. Co (2,3% e 2%) ed<br />

il Gruppo Deutsche Bank (2,1% e 1,8%). Esiste un “Accordo<br />

di consultazione”, pubblicato ai sensi di legge, tra IFI/IF<strong>IL</strong>,<br />

Assicurazioni Generali, Gruppo Deutsche Bank e Nuova<br />

Holding SanPaolo IMI.<br />

COMPOSIZIONE E RUOLO DEL CONSIGLIO DI<br />

AMMINISTRAZIONE<br />

Il Consiglio di Amministrazione è composto da un numero<br />

di componenti variabile da nove a quindici. Il Consiglio in<br />

carica scade con l’Assemblea di approvazione del bilancio<br />

al 31 dicembre 2001; il numero di componenti stabilito<br />

dall’Assemblea del 14 maggio 2001 è di 14 ma un seggio<br />

è vacante dopo le dimissioni presentate da Renato Ruggiero<br />

a seguito della nomina a Ministro degli Esteri.<br />

Il Consiglio di Amministrazione tiene di regola otto riunioni<br />

l’anno nel corso delle quali esamina e delibera in merito<br />

all’andamento della gestione nei vari settori di attività, ai<br />

risultati consuntivi trimestrali, al piano strategico ed al budget,<br />

alle proposte relative alla struttura organizzativa e a quelle<br />

relative alle operazioni rilevanti presentate dagli Amministratori<br />

esecutivi, alle proposte di nomina e di compensation dell’alta<br />

direzione presentate dal Comitato per le nomine ed i<br />

compensi.<br />

Al fine di una migliore efficienza nella gestione, il Consiglio<br />

della Società ha operato una scelta organizzativa che ha<br />

portato a delegare uguali poteri gestori alle cariche sociali<br />

che, in base all’art. 18 dello Statuto, hanno, in via disgiunta<br />

fra loro, la legale rappresentanza della Società.<br />

Conseguentemente il Consiglio, in data 23 giugno 1999, ha<br />

attribuito al Presidente, Paolo Fresco, ed all’Amministratore<br />

Delegato, Paolo Cantarella, ampie deleghe operative, cioè<br />

il potere di compiere tutti gli atti che rientrano nell’oggetto<br />

sociale. Tuttavia il Presidente ha precisato che intende esercitare<br />

il suo ruolo, in stretta collaborazione con l’Amministratore<br />

Delegato, particolarmente in relazione alle scelte strategiche<br />

del Gruppo, ai rapporti e negoziati internazionali, allo sviluppo<br />

ed alla valorizzazione delle risorse umane ed all’ottimizzazione<br />

dei mezzi finanziari.<br />

Nonostante gli ampi poteri loro attribuiti, il Presidente<br />

e l’Amministratore Delegato portano costantemente<br />

all’approvazione del Consiglio di Amministrazione le<br />

operazioni aventi un significativo rilievo economico,<br />

patrimoniale e finanziario e forniscono ad Amministratori<br />

e Sindaci adeguata informativa sulle operazioni atipiche,<br />

inusuali o con parti correlate, eventualmente effettuate<br />

nell’esercizio dei poteri delegati o comunque allo studio.<br />

Il Consiglio attualmente in carica è composto da 13<br />

Amministratori (14 fino al 6 giugno 2001) di cui due, il Presidente<br />

e l’Amministratore Delegato, sono investiti di poteri esecutivi.<br />

Tra i restanti amministratori, un numero sicuramente adeguato<br />

ha caratteristiche di totale indipendenza e cioè: A. Benessia,<br />

F. Bernabè, F. Cotti, R. Ruggiero (in carica fino al 6 giugno<br />

2001), F. G. Rohatyn e J. F. Welch, i quali non intrattengono<br />

con la Società, o le sue controllanti e controllate, relazioni<br />

economiche di rilevanza tale da condizionarne l’autonomia<br />

di giudizio.<br />

NOMINA DEGLI AMMINISTRATORI<br />

Lo Statuto non stabilisce particolari formalità per la nomina<br />

degli Amministratori né per la presentazione delle candidature.<br />

Tuttavia le proposte di nomina presentate dall’azionista di<br />

maggioranza sono state depositate con i curricula dei<br />

candidati secondo la raccomandazione del Codice di<br />

Autodisciplina.<br />

L’Assemblea del 14 maggio 2001 ha provveduto a nominare<br />

tre Amministratori dei quali F. G. Rohatyn, già in precedenza<br />

cooptato, e V. Marrone sono stati proposti dal Consiglio


stesso, mentre A. Benessia è stato proposto dal Presidente<br />

al quale il Consiglio aveva conferito apposito incarico.<br />

Queste informazioni erano sostanzialmente presenti nella<br />

documentazione assembleare depositata in anticipo<br />

a disposizione degli azionisti.<br />

Il Consiglio attualmente in carica non ha ritenuto di istituire<br />

un Comitato per le nomine degli amministratori.<br />

LA REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI<br />

E DELL’ALTA DIREZIONE – <strong>IL</strong> COMITATO PER LE NOMINE<br />

E I COMPENSI<br />

Il Consiglio ha istituito al suo interno il Comitato per le nomine<br />

ed i compensi, costituito da quattro Amministratori di cui due<br />

esecutivi (Paolo Fresco, che lo presiede, Paolo Cantarella,<br />

Franzo Grande Stevens e John F. Welch).<br />

Il Comitato per le nomine ed i compensi ha il compito di<br />

elaborare proposte al Consiglio in merito:<br />

❚ alle nomine per le cariche sociali nelle società controllate<br />

ed ai loro piani di sviluppo e successione;<br />

❚ ai piani retributivi generali ed individuali dei dirigenti di<br />

primo livello ed ai piani di stock option;<br />

❚ alla retribuzione degli Amministratori esecutivi anche<br />

mediante stock option.<br />

Il Comitato delibera in assenza dell’Amministratore Delegato,<br />

quando si tratta della sua retribuzione, ed in assenza del<br />

Presidente e dell’Amministratore Delegato, quando si tratta<br />

della retribuzione del Presidente.<br />

Nel corso dell’esercizio 2001 il Comitato per le nomine<br />

ed i compensi si è riunito 4 volte per esaminare le proposte<br />

da presentare al Consiglio in merito alla definizione dei<br />

piani retributivi e di stock option per l’alta direzione, agli<br />

avvicendamenti nelle funzioni della capogruppo ed a quelli<br />

nelle cariche sociali delle società caposettore.<br />

La retribuzione degli Amministratori investiti di particolari<br />

cariche è comunque deliberata dal Consiglio di Amministrazione,<br />

con il parere favorevole dei Sindaci. Il compenso del Presidente<br />

è totalmente variabile e quello dell’Amministratore Delegato<br />

è variabile in parte, essendo entrambi stabiliti in base alla<br />

quotazione media delle azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie, come indicato<br />

nell’apposito prospetto riportato nella Nota Integrativa del<br />

Bilancio. Essi sono pure destinatari di stock option i cui<br />

dettagli sono indicati nell’apposito schema riportato nella<br />

Nota Integrativa.<br />

La retribuzione dei dirigenti di primo livello ha una componente<br />

variabile in funzione dei risultati consuntivati dal settore di<br />

appartenenza e delle performace individuali.<br />

<strong>IL</strong> SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E <strong>IL</strong> RELATIVO<br />

COMITATO<br />

Dopo essersi dotata negli anni passati di un Codice Etico<br />

di comportamento, la Società nel maggio 1999 adottò un<br />

Sistema di Controllo Interno articolandolo sul modello<br />

scaturente dal COSO Report. Il Consiglio di Amministrazione<br />

conseguentemente decise di diffondere nel Gruppo la<br />

“politica” sul Sistema di Controllo Interno e quindi di istituire<br />

l’apposito Comitato con funzioni consultive, propositive e<br />

di supporto e con compiti che risultano in linea con quelli<br />

previsti dal Codice di Autodisciplina.<br />

Tale Comitato, che è costituito da quattro Amministratori<br />

non esecutivi sotto la presidenza di G. Galateri (A. Benessia,<br />

L. von Boem-Bezing e J. P. Elkann), si riunisce almeno due<br />

volte l’anno e quando ne fanno richiesta il Presidente del<br />

Collegio Sindacale od i Preposti al Controllo Interno; alle<br />

riunioni partecipa il Presidente del Collegio Sindacale e<br />

vengono invitati il Presidente, l’Amministratore Delegato<br />

e rappresentanti della società di revisione.<br />

I Preposti al Sistema di Controllo Interno sono nominati dal<br />

Consiglio di Amministrazione ed in tale loro funzione non sono<br />

gerarchicamente sottoposti a responsabili di aree operative<br />

ma riferiscono esclusivamente al Comitato ed al Collegio<br />

Sindacale. Attualmente i Preposti sono i responsabili delle<br />

funzioni Affari Generali e Amministrazione che si avvalgono<br />

della funzione di Internal Auditing svolta nell’ambito del<br />

Gruppo da una società consortile di elevata funzionalità<br />

e capacità operativa (<strong>Fiat</strong> Revi).<br />

Tra le attività di maggior rilievo poste in essere nel corso del<br />

2001 dal Comitato e dai Preposti, si segnalano l’indagine sulle<br />

procedure in atto per rilevare lo stato del contenzioso e verificare<br />

l’adeguatezza delle relative appostazioni in bilancio, nonché il<br />

monitoraggio circa la funzionalità delle strutture organizzative<br />

e sistemistiche in materia contabile con il conseguente<br />

suggerimento alla linea di procedere ad un loro potenziamento.<br />

Inoltre, con particolare riferimento agli artt. 5 e 6 del D. Lgs.<br />

8.6.2001 n. 231 (Disciplina della responsabilità amministrativa<br />

delle persone giuridiche) ed in attesa della definitiva<br />

elaborazione dei modelli organizzativi da parte delle<br />

associazioni di categoria, sulla base di una specifica delibera<br />

del Consiglio di Amministrazione le società del Gruppo sono<br />

state invitate ad approfondire e migliorare l’individuazione<br />

delle aree di rischio alla luce delle rispettive strutture<br />

organizzative e dei sistemi di rappresentanza.<br />

TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI RISERVATE<br />

Il Consiglio di Amministrazione ha promosso l’adozione di una<br />

procedura interna per il trattamento delle informazioni riservate<br />

Relazione sulla gestione – Corporate Governance<br />

73


74<br />

diffusa mediante apposita disposizione organizzativa<br />

dall’Amministratore Delegato. In essa vengono definite le<br />

tipologie di “informazioni riservate” sono indicati compiti e<br />

ruoli dei responsabili deputati alla gestione di tali informazioni,<br />

vengono richiamate le norme che regolano la diffusione delle<br />

notizie “price sensitive” e le modalità che i responsabili sono<br />

tenuti ad utilizzare per il trattamento e la pubblicazione di tali<br />

notizie. Tale procedura, che ha lo scopo di prevenire ed evitare<br />

le possibili fughe di notizie riservate, richiama anche le sanzioni<br />

previste in questi casi dal Codice Etico a carico dei dipendenti,<br />

mentre ricorda che al rispetto delle stesse disposizioni e cautele<br />

sono tenuti anche Amministratori e Sindaci.<br />

RAPPORTI CON I SOCI<br />

È primario interesse della Società instaurare e mantenere<br />

un costante dialogo con i propri Azionisti e con gli Investitori<br />

istituzionali e quindi sono state attivate apposite strutture<br />

dedicate a mantenere i rapporti con questi soggetti.<br />

Sono organizzati frequenti incontri e conference call con<br />

investitori istituzionali ed analisti, utilizzando anche il sito<br />

Internet (www.fiatgroup.com) per diffondere<br />

contemporaneamente al pubblico quanto viene presentato<br />

e discusso nel corso di tali eventi.<br />

Tramite lo stesso sito vengono messe a disposizione del<br />

pubblico informazioni e notizie economico-finanziarie sia<br />

periodiche che di carattere straordinario.<br />

Sono stati attivati un numero verde (800-804027) e indirizzi<br />

di posta elettronica (serviziotitoli@fiatgroup.com e<br />

investor.relations@geva.fiatgroup.com) per raccogliere le<br />

richieste di informazioni e fornire chiarimenti e delucidazioni<br />

sulle operazioni poste in essere nei confronti degli Azionisti.<br />

Il Regolamento di Assemblea è stato adottato nel 2000 con<br />

l’intento di garantire un ordinato e funzionale svolgimento<br />

delle Assemblee sociali, puntualizzare diritti e doveri di tutti i<br />

partecipanti all’Assemblea e stabilire regole chiare e univoche<br />

senza voler in alcun modo limitare o pregiudicare il diritto di<br />

ciascun socio di esprimere le proprie opinioni e formulare<br />

richieste di chiarimento sugli argomenti posti all’ordine del<br />

giorno.<br />

Il Consiglio di Amministrazione in carica non ha ritenuto di<br />

presentare all’Assemblea proposte in merito alla diminuzione<br />

delle soglie di partecipazione previste dalla legge per dar<br />

corso alle azioni e per l’esercizio delle prerogative che<br />

tutelano le minoranze.<br />

COLLEGIO SINDACALE<br />

Il Collegio Sindacale è composto da tre sindaci effettivi e<br />

tre supplenti che statutariamente devono possedere tutti<br />

il requisito dell’iscrizione al Registro dei Revisori Contabili.<br />

Lo Statuto garantisce alle minoranze opportunamente<br />

organizzate di nominare un sindaco così come previsto dal<br />

T.U.F. La quota di partecipazione necessaria per presentare<br />

una lista di candidati è stata statutariamente fissata nel 3%<br />

con l’obiettivo di ottenere candidature sostenute da una<br />

minoranza sufficientemente indicativa e autorevole, in<br />

contrapposizione agli azionisti di maggioranza.


Piani di Stock Option<br />

Al fine di rafforzare la fidelizzazione del management,<br />

coinvolgendolo nell’andamento gestionale e nella crescita di<br />

valore dell’Azienda, il Consiglio di Amministrazione ha deciso<br />

di utilizzare lo strumento della “stock option”, largamente<br />

diffuso ed apprezzato a livello internazionale. In tale linea, a<br />

fronte della delega ottenuta dall’Assemblea straordinaria del<br />

22 giugno 1998, il Consiglio ha varato ad oggi quattro Piani<br />

di Stock Option che hanno interessato complessivamente<br />

circa 900 dirigenti delle società del Gruppo, italiane ed estere,<br />

con la qualifica di direttore o inseriti nel programma di sviluppo<br />

manageriale per dirigenti con alto potenziale. Caratteristiche<br />

comuni dei Regolamenti dei Piani sono le seguenti:<br />

❚ le opzioni sono attribuite ai singoli sulla base di criteri<br />

oggettivi che tengono conto del livello di responsabilità<br />

affidata e delle performance;<br />

❚ in caso di cessazione del rapporto di lavoro o di perdita<br />

dell’appartenenza al Gruppo, le opzioni non ancora<br />

esercitabili cessano da ogni effetto mentre quelle già<br />

maturate possono essere esercitate, salvo alcune eccezioni,<br />

entro trenta giorni dalla data dell’evento;<br />

❚ il prezzo stabilito per l’esercizio delle opzioni, che viene<br />

determinato sulla base delle quotazioni medie di Borsa<br />

nel mese precedente la loro attribuzione, potrà variare in<br />

funzione di eventuali operazioni sul capitale della Società<br />

e dovrà essere corrisposto in contanti all’atto<br />

dell’acquisizione delle azioni.<br />

Nel marzo 1999 sono state attribuite opzioni per 1.248.000<br />

azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie, esercitabili al prezzo di 28,45 euro per<br />

azione a partire dal 1° aprile 2001, per il 50%, e dal 1° aprile<br />

2002, per il residuo, fino al 31 marzo 2007.<br />

Nel febbraio 2000 sono state attribuite opzioni per 5.158.000<br />

azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie, esercitabili al prezzo di 30,63 euro per<br />

azione a partire dal 18 febbraio 2001 fino al 18 febbraio 2008,<br />

ma nei primi quattro anni per quote annue, cumulabili, non<br />

superiori al 25% del totale attribuito.<br />

Nel corso del 2001 due Piani di Stock Option sono stati<br />

deliberati dal Consiglio di Amministrazione, su proposta<br />

del Comitato per le Nomine ed i Compensi, per l’acquisto<br />

di azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie al prezzo determinato sulla base<br />

delle quotazioni medie di Borsa nel mese immediatamente<br />

precedente il giorno di attribuzione.<br />

Un primo Piano è destinato al Top Management per l’acquisto<br />

di 785.000 azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie al prezzo di 27,07 euro per<br />

azione. Il secondo Piano attribuisce opzioni per 5.417.500<br />

azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie, al prezzo di euro 18 per azione. Le<br />

suddette opzioni sono esercitabili da parte degli assegnatari<br />

a partire dal 2002 e fino al 2009, ma per i primi quattro anni<br />

in quote, cumulabili, non superiori al 25% del numero delle<br />

opzioni individualmente attribuito.<br />

A fronte dei suddetti Piani, complessivamente 5.506.000 azioni<br />

saranno emesse attraverso aumento di capitale appositamente<br />

riservato, già deliberato dal Consiglio, mentre 7.102.500 sono<br />

azioni proprie che saranno cedute ai titolari delle opzioni<br />

secondo le condizioni previste nel relativo Regolamento.<br />

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre deliberato in più riprese<br />

di attribuire al Presidente ed all’Amministratore Delegato opzioni<br />

per l’acquisto di azioni <strong>Fiat</strong> ordinarie, il cui dettaglio è riportato<br />

nella Nota Integrativa del Bilancio d’esercizio.<br />

Si riepilogano i dati relativi alle opzioni in essere al 31<br />

dicembre 2001 destinate ai dipendenti:<br />

2000 2001<br />

Numero<br />

di azioni<br />

Prezzo medio<br />

di esercizio (*)<br />

Prezzo<br />

di mercato<br />

Numero Prezzo medio<br />

di azioni di esercizio (*)<br />

Prezzo<br />

di mercato<br />

Diritti esistenti all’1/1 1.248.000 28,45 30,09 6.406.000 30,20 26,34<br />

Nuovi diritti assegnati nel periodo 5.158.000 30,63 30,63 6.202.500 19,15 19,15<br />

Diritti esistenti al 31/12 6.406.000 30,20 26,34 12.608.500 24,77 17,92<br />

Di cui: esercitabili al 31/12 – – – 1.913.500 29,92 17,92<br />

(*) Prezzo medio al quale sono esercitabili le opzioni. A seguito dell’aumento di capitale offerto in opzione a partire dal 14.1.2002 i prezzi di esercizio vengono rettificati applicando il fattore<br />

determinato da Borsa Italiana pari a 0,98543607.<br />

Relazione sulla gestione – Piani di Stock Option<br />

75


76<br />

Rapporti infragruppo e con parti correlate<br />

I rapporti fra le società del Gruppo, sia nell’ambito delle<br />

integrazioni produttive verticali, sia per quanto riguarda le<br />

prestazioni di servizi, sono regolati a condizioni competitive<br />

rispetto a quelle di mercato tenuto conto della qualità dei beni<br />

e dei servizi prestati.<br />

Si ricorda che un Settore del Gruppo ha un’attività finalizzata<br />

a fornire prestazioni e servizi ad altre società del Gruppo<br />

attraverso società costituite in ottica di specializzazione,<br />

di ottenimento di crescenti livelli qualitativi e di economie<br />

di scala.<br />

In tale struttura organizzativa, i rapporti fra la Capogruppo<br />

<strong>Fiat</strong> S.p.A. e le proprie società controllate e collegate più<br />

significativi hanno riguardato:<br />

❚ concessione della licenza d’uso del marchio <strong>Fiat</strong>, con<br />

un corrispettivo determinato in percentuale del fatturato:<br />

<strong>Fiat</strong> Auto S.p.A. (0,5%), Iveco S.p.A. (0,2%), <strong>Fiat</strong>Avio S.p.A.<br />

(0,5%);<br />

❚ effettuazione di prestazioni di personale dirigenziale <strong>Fiat</strong><br />

presso <strong>Fiat</strong> Auto S.p.A., Iveco S.p.A., Teksid S.p.A.,<br />

Magneti Marelli Holding S.p.A., Toro Assicurazioni S.p.A.,<br />

Business Solutions S.p.A. e altre minori;<br />

❚ concessione di fidejussioni e garanzie per emissione di<br />

buoni fruttiferi (<strong>Fiat</strong>Sava S.p.A.), commercial paper, money<br />

market claims e billets de tresorerie (New Holland Credit<br />

Company LLC, <strong>Fiat</strong> Finance Canada Ltd., <strong>Fiat</strong> Finance<br />

and Trade Ltd., <strong>Fiat</strong> France S.A. e <strong>Fiat</strong> Polska Sp.zo.o.),<br />

per l’emissione di prestiti obbligazionari e linee di credito<br />

(<strong>Fiat</strong> Finance and Trade Ltd e New Holland Credit Company<br />

LLC), per finanziamenti concessi da banche (<strong>Fiat</strong> Auto S.p.A.,<br />

Iveco S.p.A., Teksid S.p.A., <strong>Fiat</strong> Automoveis S.A., Iveco<br />

<strong>Fiat</strong> Brasil Ltda, Fabbrica Motori Automobilistici S.r.l., Banco<br />

CNH Capital Brazil S.A., Sevelnord S.A. e altre minori), a<br />

fronte pagamento affitti di immobili (Ingest Facility S.p.A.,<br />

<strong>Fiat</strong> Auto S.p.A., Isvor <strong>Fiat</strong> S.p.A., Editrice La Stampa<br />

S.p.A., Property and Car Retailing – Pro.Ca.R. Deutschland<br />

GmbH, International Metropolitan Automotive Promotion-<br />

France-S.A., <strong>Fiat</strong> Motor Sales Ltd. ed altre minori) e a<br />

fronte pagamento canoni di leasing (Teksid Aluminium<br />

Components Inc., Fraikin Location S.A., Fraikin Locatime<br />

S.A., Locamion S.A.);<br />

❚ locazione di immobili ad Ingest Facility S.p.A. e <strong>Fiat</strong> I&CS<br />

S.r.l.;<br />

❚ deposito di disponibilità finanziarie presso <strong>Fiat</strong> Ge.Va.<br />

S.p.A.;<br />

❚ finanziamento a Elasis S.c.p.A.;<br />

❚ acquisto di servizi di assistenza e consulenza da <strong>Fiat</strong> Gesco<br />

S.p.A. (in materia fiscale, legale e amministrativa), <strong>Fiat</strong><br />

Ge.Va. S.p.A. (servizi finanziari), <strong>Fiat</strong> International S.p.A.<br />

(relazioni internazionali);<br />

❚ acquisto di servizi di ispettorato e “internal auditing” da <strong>Fiat</strong><br />

Revi S.c.r.l.;<br />

❚ acquisto di servizi informatici da ITS S.r.l., <strong>Fiat</strong> G.S.A. S.r.l.,<br />

Global Value S.p.A., eSPIN S.p.A.;<br />

❚ acquisto di servizi per relazioni esterne da <strong>Fiat</strong> I&CS S.r.l.;<br />

❚ acquisto di servizi di assistenza e consulenza all’estero da<br />

<strong>Fiat</strong> USA Inc., <strong>Fiat</strong> United Kingdom Ltd., <strong>Fiat</strong> Iberica S.A.;<br />

❚ acquisto della disponibilità di locali attrezzati ad uso ufficio,<br />

di servizi di manutenzione di mobili e immobili da Ingest<br />

Facility S.p.A., di servizi immobiliari da IPI S.p.A. e di altri<br />

servizi generali da <strong>Fiat</strong> Servizi per l’Industria S.c.p.a.;<br />

❚ acquisto di servizi di formazione del personale da Isvor <strong>Fiat</strong><br />

S.p.A.;<br />

❚ acquisto di servizi di assicurazione da Augusta Assicurazioni<br />

S.p.A.;<br />

❚ acquisto di autovetture da <strong>Fiat</strong> Auto S.p.A.<br />

Tra i rapporti con parti correlate si citano, ancorchè non rilevanti<br />

sul piano economico, il contratto di consulenza con la Jack<br />

Welch LLC per un importo annuo di 1.000.000 di dollari USA.<br />

I più significativi importi delle operazioni sopracitate sono<br />

indicati nella Nota Integrativa, nell’ambito dell’analisi della<br />

composizione delle voci di bilancio.<br />

I rapporti di fornitura di beni e di servizi realizzati all’interno del<br />

Gruppo e rientranti nell’attività tipica delle società interessate<br />

sono globalmente rappresentati per Settore in altra sezione<br />

della presente Relazione.<br />

Sulla base delle informazioni ricevute dalle società del Gruppo,<br />

non sono state rilevate operazioni atipiche od inusuali. Le<br />

operazioni straordinarie infragruppo o con parti correlate più<br />

significative sono le seguenti:<br />

❚ al fine di valorizzare le attività del Gruppo operanti nel<br />

campo dell’energia, alcune società controllate hanno ceduto<br />

aree (brownfield) alla società <strong>Fiat</strong> Energia S.p.A., che è stata<br />

conferita ad Italenergia S.p.A. nell’ambito dell’operazione<br />

attraverso la quale il Gruppo ha assunto una quota di<br />

partecipazione del 38,6% in tale società e conseguentemente<br />

nel Gruppo Montedison-Edison;<br />

❚ nel mese di dicembre Sicind S.p.A. ha acquistato da Ciao<br />

Holding N.V. l’intero capitale sociale di Ciao Web S.p.A. al<br />

prezzo di 28.808.300 euro;


❚ <strong>Fiat</strong> Auto Holding B.V. ha conferito i pacchetti azionari delle<br />

società FA Powertrain Italia S.r.l. e della FA Powertrain<br />

Polska Sp. zo.o. alla <strong>Fiat</strong>-GM Powertrain BV.<br />

Ai sensi dell’art. 79 del Regolamento Consob Delibera<br />

n° 11971 del 14.5.1999, si forniscono le informazioni<br />

relative alle partecipazioni detenute da amministratori<br />

e sindaci nella <strong>Fiat</strong> S.p.A. e in società controllate.<br />

Partecipazioni detenute da amministratori e sindaci (art. 79 regolamento Consob delibera n° 11971 del 14.5.1999)<br />

(numero di azioni)<br />

Cognome e nome Società partecipate<br />

Possesso<br />

al 31.12.2000 Acquisti 2001 Vendite 2001<br />

Possesso<br />

al 31.12.2001<br />

Cantarella Paolo <strong>Fiat</strong> ord. 312 312<br />

<strong>Fiat</strong> risp. 662 662<br />

Elkann John Philip <strong>Fiat</strong> ord. 300 300<br />

Galateri di Genola Gabriele <strong>Fiat</strong> ord. (1) 2.750 2.750<br />

<strong>Fiat</strong> priv. (1) 440 440<br />

Gutty Gianfranco <strong>Fiat</strong> ord. 1.000 1.000<br />

Ferrero Cesare <strong>Fiat</strong> ord. 1 1<br />

F.G. Rohatyn<br />

(1) possesso indiretto tramite coniuge<br />

<strong>Fiat</strong> ord. – 1.000 1.000<br />

Relazione sulla gestione – Rapporti infragruppo e con parti correlate<br />

77


78<br />

Proposta di destinazione dell’utile dell’esercizio 2001<br />

e distribuzione dividendo<br />

Nel sottoporre all’approvazione dell’Assemblea il Bilancio<br />

dell’esercizio 2001 proponiamo di destinare l’utile di esercizio di euro 378.673.294<br />

nel seguente modo:<br />

❚ agli Azionisti un dividendo di:<br />

❙ euro 0,31 per le azioni ordinarie (pari a 134 milioni di euro circa)<br />

❙ euro 0,31 per le azioni privilegiate (pari a 32 milioni di euro circa)<br />

❙ euro 0,465 per le azioni di risparmio (pari a 37 milioni di euro circa)<br />

che saranno in circolazione, escluse quindi le azioni proprie, il 27 giugno 2002,<br />

data di pagamento del dividendo, per un totale complessivo massimo di 203.478.420<br />

❚ alla voce “Utili portati a nuovo” l’importo residuo, pari ad un minimo di 175.194.874<br />

che dopo tale appostazione ammonterebbe a circa 762 milioni di euro<br />

Totale come sopra 378.673.294<br />

Al dividendo per ciascuna azione ordinaria e privilegiata è attribuito un credito d’imposta ordinario, e quindi senza limitazione,<br />

per euro 0,207 ed un credito d’imposta limitato nel rimborso per euro 0,103; al dividendo per ciascuna azione di risparmio è<br />

attribuito un credito d’imposta ordinario, e quindi senza limitazione, per euro 0,311 ed un credito d’imposta limitato nel rimborso<br />

per euro 0,154.<br />

Torino, 27 marzo 2002<br />

Per il Consiglio di Amministrazione<br />

Il Presidente<br />

Paolo Fresco<br />

euro


Principali società del<br />

<strong>GRUPPO</strong> <strong>FIAT</strong><br />

Relazione sulla gestione – Principali società del Gruppo <strong>Fiat</strong>


80<br />

Automotoristiche<br />

AUTOMOB<strong>IL</strong>I<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Holdings B.V.<br />

Olanda<br />

<strong>Fiat</strong> Auto S.p.A.<br />

Italia<br />

Leasys S.p.A.<br />

Italia<br />

SATA - Società Automobilistica<br />

Tecnologie Avanzate S.p.A.<br />

Italia<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Argentina S.A.<br />

Argentina<br />

<strong>Fiat</strong> Auto (Belgio) S.A.<br />

Belgio<br />

<strong>Fiat</strong> Auto España, S.A.<br />

Spagna<br />

<strong>Fiat</strong> Auto (France) S.A.<br />

Francia<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Hellas S.A.<br />

Grecia<br />

<strong>Fiat</strong> Auto (Ireland) Ltd.<br />

Irlanda<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Japan K.K.<br />

Giappone<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Maroc S.A.<br />

Marocco<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Nederland B.V.<br />

Olanda<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Poland S.A.<br />

Polonia<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Portuguesa, S.A.<br />

Portogallo<br />

<strong>Fiat</strong> Auto South Africa<br />

Proprietary Ltd<br />

Rep. Sudafricana<br />

<strong>Fiat</strong> Auto (Suisse) S.A.<br />

Svizzera<br />

<strong>Fiat</strong> Sava S.p.A.<br />

Italia<br />

Fidis S.p.A.<br />

Italia<br />

Sava-Leasing Società per Azioni<br />

Italia<br />

Savarent S.p.A.<br />

Italia<br />

Targasys S.r.l. a S.U.<br />

Italia<br />

Banco <strong>Fiat</strong> S/A<br />

Brasile<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Contracts Ltd<br />

Gran Bretagna<br />

<strong>Fiat</strong> Auto Financial Services Limited<br />

Gran Bretagna<br />

<strong>Fiat</strong> Bank GmbH<br />

Germania<br />

<strong>Fiat</strong> Auto (U.K.) Ltd<br />

Gran Bretagna<br />

<strong>Fiat</strong> Automobil AG<br />

Germania<br />

<strong>Fiat</strong> Automobil GmbH<br />

Austria<br />

<strong>Fiat</strong> Automobiler Danmark A/S<br />

Danimarca<br />

<strong>Fiat</strong> Automóveis S.A. - Fiasa<br />

Brasile<br />

<strong>Fiat</strong> CR Spol S.R.O.<br />

Rep. Ceca<br />

<strong>Fiat</strong> India Automobiles Limited<br />

India<br />

<strong>Fiat</strong> Magyarorszag<br />

Kereskedelmi KFT.<br />

Ungheria<br />

Società Europea Veicoli<br />

Leggeri-Sevel S.p.A. (*)<br />

Italia<br />

<strong>Fiat</strong>-GM Powertrain B.V. (*)<br />

Olanda<br />

GM-<strong>Fiat</strong> Worldwide<br />

Purchasing B.V. (*)<br />

Olanda<br />

Sevel Nord S.A. (*)<br />

Francia<br />

Tofas-Turk Otomobil Fabrikasi<br />

A.S. (*)<br />

Turchia<br />

Ferrari S.p.A.<br />

Italia<br />

Maserati S.p.A.<br />

Italia<br />

<strong>Fiat</strong> Bank Polska S.A.<br />

Polonia<br />

<strong>Fiat</strong> Credit France S.A.<br />

Francia<br />

<strong>Fiat</strong> Credito Compania<br />

Financiera S.A.<br />

Argentina<br />

<strong>Fiat</strong> Credito Portugal S.A.<br />

Portogallo<br />

<strong>Fiat</strong> Distribuidora Portugal S.A.<br />

Portogallo<br />

<strong>Fiat</strong> Finance Netherlands B.V.<br />

Olanda<br />

Sofice - Société de Financement<br />

des Concessionnaires S.A.<br />

Francia<br />

TarCredit E.F.C. S.A.<br />

Spagna<br />

MACCHINE PER L’AGRICOLTURA<br />

E LE COSTRUZIONI<br />

CNH Global N.V.<br />

Olanda<br />

Case New Holland Italia S.p.A.<br />

Italia<br />

<strong>Fiat</strong> Hitachi Excavators S.p.A.<br />

Italia<br />

Case Canada Corporation<br />

Canada<br />

Case Corporation<br />

Stati Uniti<br />

Case Corporation Pty Ltd<br />

Australia<br />

Case Germany GmbH<br />

Germania<br />

Case Harvesting Systems GmbH<br />

Germania<br />

CNH Deutschland GmbH<br />

Germania<br />

CNH France S.A.<br />

Francia<br />

CNH Maquinaria Spain S.A.<br />

Spagna<br />

<strong>Fiat</strong>Allis Latino Americana Ltda<br />

Brasile<br />

New Holland Belgium N.V.<br />

Belgio<br />

New Holland Canada Ltd<br />

Canada<br />

Flexi-Coil Ltd<br />

Canada<br />

New Holland North America Inc.<br />

Stati Uniti<br />

New Holland U.K. Limited<br />

Gran Bretagna<br />

Case Canada Investments Ltd.<br />

Canada<br />

Case Credit Australia Pty Ltd<br />

Australia<br />

Case Credit Corporation<br />

Stati Uniti<br />

Case Credit Ltd.<br />

Canada<br />

Case Wholesale Receivables Inc.<br />

Stati Uniti<br />

CNH Capital Corporation<br />

Stati Uniti<br />

CNH Receivables Inc.<br />

Stati Uniti<br />

O&K Orenstein & Koppel AG<br />

Germania<br />

Al-Ghazi Tractors Ltd (*)<br />

Pakistan<br />

Consolidated Diesel<br />

Company (*)<br />

Stati Uniti<br />

LBX Company LLC (*)<br />

Stati Uniti<br />

New Holland<br />

de Mexico S.A. de C.V. (*)<br />

Messico<br />

New Holland Trakmak<br />

Traktor A.S. (*)<br />

Turchia<br />

Türk Traktör Ve Ziraat<br />

Makineleri A.S. (*)<br />

Turchia<br />

CNH Trade N.V.<br />

Olanda<br />

New Holland Credit<br />

Company LLC<br />

Stati Uniti<br />

New Holland Receivables<br />

Corporation<br />

Stati Uniti


VEICOLI INDUSTRIALI<br />

Iveco N.V.<br />

Olanda<br />

Astra Veicoli Industriali S.p.A.<br />

Italia<br />

Iveco Aifo S.p.A.<br />

Italia<br />

Iveco S.p.A.<br />

Italia<br />

Iveco Argentina S.A.<br />

Argentina<br />

Iveco Austria GmbH<br />

Austria<br />

Iveco Danmark A/S<br />

Danimarca<br />

Iveco Ford Truck Ltd<br />

Gran Bretagna<br />

Iveco France S.A.<br />

Francia<br />

Iveco Latin America Ltda<br />

Brasile<br />

Iveco Magirus AG<br />

Germania<br />

Iveco Pegaso, S.L.<br />

Spagna<br />

Iveco Portugal Ltda.<br />

Portogallo<br />

Iveco Trucks Australia Limited<br />

Australia<br />

S.A. Iveco Belgium N.V.<br />

Belgio<br />

Irisbus Holding S.L. (*)<br />

Spagna<br />

Naveco Ltd (*)<br />

Cina<br />

Transolver Finance S.p.A<br />

Italia<br />

Transolver Service S.p.A.<br />

Italia<br />

Fraikin Société Anonyme<br />

Francia<br />

Iveco Finance Ltd<br />

Gran Bretagna<br />

Transolver Finance S.A.<br />

Francia<br />

Transolver Operational<br />

Services Limited<br />

Gran Bretagna<br />

Transolver Services S.A.<br />

Francia<br />

Industriali<br />

PRODOTTI<br />

METALLURGICI<br />

Teksid S.p.A.<br />

Italia<br />

Fonderies Aluminium Cleon S.A.<br />

Francia<br />

Fonderies du Poitou S.A.<br />

Francia<br />

Funfrap-Fundicao<br />

Portuguesa S.A.<br />

Portogallo<br />

Meridian Technologies Inc.<br />

Canada<br />

Metallurgique du Temple S.A.<br />

Francia<br />

Société Bretonne de Fonderie<br />

et de Mecanique S.A.<br />

Francia<br />

Teksid Aluminio<br />

de Mexico S.A. de C.V.<br />

Messico<br />

Teksid Aluminum<br />

Components Inc.<br />

Stati Uniti<br />

Teksid Aluminum Foundry<br />

Stati Uniti<br />

Teksid de Argentina S.A.<br />

Argentina<br />

Teksid do Brasil Ltda.<br />

Brasile<br />

Teksid Hierro<br />

de Mexico S.A. de C.V.<br />

Messico<br />

Teksid Inc.<br />

Stati Uniti<br />

Teksid Poland S.A.<br />

Polonia<br />

COMPONENTI MEZZI E SISTEMI<br />

DI PRODUZIONE<br />

Magneti Marelli After Market S.p.A.<br />

Italia<br />

Magneti Marelli Holding S.p.A.<br />

Italia<br />

Magneti Marelli Powertrain S.p.A.<br />

Italia<br />

Magneti Marelli<br />

Sistemi di Scarico S.p.A.<br />

Italia<br />

Magneti Marelli<br />

Sistemi Elettronici S.p.A.<br />

Italia<br />

Seima Italiana S.p.A.<br />

Italia<br />

Sistemi Sospensioni S.p.A.<br />

Italia<br />

Magneti Marelli Cofap Companhia<br />

Fabricadora de Pecas<br />

Brasile<br />

Magneti Marelli<br />

Conjuntos de Escape S.A.<br />

Argentina<br />

Magneti Marelli<br />

Controle Motor Ltda.<br />

Brasile<br />

Magneti Marelli do Brasil<br />

Industria e Comercio Ltda.<br />

Brasile<br />

Magneti Marelli Eletronica Ltda<br />

Brasile<br />

Magneti Marelli<br />

Escapamentos Ltda.<br />

Brasile<br />

Magneti Marelli Repuestos S.A.<br />

Argentina<br />

Comau B.V.<br />

Olanda<br />

Comau S.p.A.<br />

Italia<br />

Geico S.p.A.<br />

Italia<br />

Italtech S.p.A.<br />

Italia<br />

Autodie International, Inc.<br />

Stati Uniti<br />

Comau Argentina S.A.<br />

Argentina<br />

Comau Deutschland GmbH<br />

Germania<br />

Comau do Brasil Ltda.<br />

Brasile<br />

Comau Estil Unl.<br />

Gran Bretagna<br />

Comau India Private Limited<br />

India<br />

Comau Pico Holdings Corporation<br />

Stati Uniti<br />

Comau Poland Sp. z o.o.<br />

Polonia<br />

Comau Sciaky S.A.<br />

Francia<br />

Comau South Africa (Pty) Ltd.<br />

Rep. Sudafricana<br />

Germann-Intec GmbH & Co. KG<br />

Germania<br />

Mecaner S.A.<br />

Spagna<br />

Progressive Mexico<br />

S.de R.L. de C.V.<br />

Messico<br />

Progressive Tools<br />

& Industries Company<br />

Stati Uniti<br />

Renault Automation Comau S.A.<br />

Francia<br />

Comau Service Sud S.p.A.<br />

Italia<br />

Comau Service U.K. Ltd.<br />

Gran Bretagna


Servizi<br />

AVIAZIONE ASSICURAZIONI EDITORIA E<br />

COMUNICAZIONE<br />

<strong>Fiat</strong>Avio S.p.A.<br />

Italia<br />

ELV S.p.A.<br />

Italia<br />

SE.CO.SV.IM. S.r.l.<br />

Italia<br />

Società Elettronica per<br />

l’Automazione S.p.A.<br />

Italia<br />

<strong>Fiat</strong> Avio Inc.<br />

Stati Uniti<br />

<strong>Fiat</strong> Avio Polska Sp. z o.o.<br />

Polonia<br />

Regulus S.A.<br />

Guyana Francese<br />

Eurojet Turbo GmbH (*)<br />

Germania<br />

Europropulsion S.A. (*)<br />

Francia<br />

Turbo-Union Limited (*)<br />

Gran Bretagna<br />

Attività di revisione motori svolta<br />

da <strong>Fiat</strong>Avio S.p.A.<br />

Toro Assicurazioni S.p.A.<br />

Italia<br />

Augusta Assicurazioni S.p.A.<br />

Italia<br />

Augusta Vita S.p.A.<br />

Italia<br />

D.A.S. - Difesa Automobilistica<br />

Sinistri S.p.A.<br />

Italia<br />

Giano Assicurazioni S.p.A.<br />

Italia<br />

Iniziative Sviluppo<br />

Immobiliare - Isim S.p.A.<br />

Italia<br />

Lloyd Italico Assicurazioni S.p.A.<br />

Italia<br />

Lloyd Italico Vita S.p.A.<br />

Italia<br />

Nuova Tirrena S.p.A.<br />

Italia<br />

Roma Vita S.p.A.<br />

Italia<br />

Toro Targa Assicurazioni S.p.A.<br />

Italia<br />

Altegia S.A.<br />

Francia<br />

Companhia de Seguros<br />

Maritimos e Terrestres Phenix<br />

Brasile<br />

Continent Assistance S.A.<br />

Francia<br />

<strong>Fiat</strong> Ubezpieczenia<br />

Majatkowe S.A.<br />

Polonia<br />

<strong>Fiat</strong> Ubezpieczenia Zycie S.A.<br />

Polonia<br />

Guardian Vie S.A.<br />

Francia<br />

Le Continent IARD S.A.<br />

Francia<br />

Le Continent Vie S.A.<br />

Francia<br />

L’Union Générale du Nord S.A.<br />

Francia<br />

Itedi - Italiana Edizioni S.p.A.<br />

Italia<br />

Editrice La Stampa S.p.A.<br />

Italia<br />

Publikompass S.p.A.<br />

Italia<br />

SERVIZI<br />

Business Solutions S.p.A.<br />

Italia<br />

Easy Drive S.r.l. a S.U.<br />

Italia<br />

eSPIN S.p.A.<br />

Italia<br />

Fast-Buyer S.p.A.<br />

Italia<br />

<strong>Fiat</strong> Engineering S.p.A.<br />

Italia<br />

<strong>Fiat</strong> Gesco S.p.A.<br />

Italia<br />

Global Value S.p.A.<br />

Italia<br />

H.R. Services S.p.A.<br />

Italia<br />

Ingest Facility S.p.A.<br />

Italia<br />

Investimenti e Gestioni S.p.A.<br />

Italia<br />

IPI S.p.A.<br />

Italia<br />

Isvor Knowledge System S.p.A.<br />

Italia<br />

Servizi e Attività Doganali<br />

per l’Industria S.p.A.<br />

Italia<br />

Sestrieres S.p.A.<br />

Italia<br />

SGR Società per la Gestione<br />

dei Rischi S.p.A.<br />

Italia<br />

Teleclient S.p.A.<br />

Italia<br />

Worknet-Società di Fornitura<br />

di Lavoro Temporaneo S.p.A.<br />

Italia<br />

DIVERSE E HOLDINGS<br />

<strong>Fiat</strong> Ge.Va. S.p.A.<br />

Italia<br />

Sicind S.p.A.<br />

Italia<br />

<strong>Fiat</strong> Argentina S.A.<br />

Argentina<br />

<strong>Fiat</strong> Deutschland GmbH<br />

Germania<br />

<strong>Fiat</strong> do Brasil S.A.<br />

Brasile<br />

<strong>Fiat</strong> France S.A.<br />

Francia<br />

<strong>Fiat</strong> Iberica S.A.<br />

Spagna<br />

<strong>Fiat</strong> Netherlands Holding N.V.<br />

Olanda<br />

<strong>Fiat</strong> United Kingdom Limited<br />

Gran Bretagna<br />

<strong>Fiat</strong> U.S.A. Inc.<br />

Stati Uniti<br />

IHF - Internazionale<br />

Holding <strong>Fiat</strong> S.A.<br />

Svizzera<br />

C.R.F.<br />

Società Consortile per Azioni<br />

Italia<br />

Elasis - Sistema di Ricerca<br />

<strong>Fiat</strong> nel Mezzogiorno -<br />

Società Consortile per Azioni<br />

Italia<br />

Isvor <strong>Fiat</strong> S.p.A. - Società di<br />

Sviluppo e Addestramento<br />

Industriale<br />

Italia<br />

Midas Europe S.A. M.<br />

Princ. di Monaco<br />

(*) Impresa collegata

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