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M. Scalia - Il leone e l'acquario - fisica/mente

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funzione nella Ruhr una rete di interconnessione per il trasporto in<br />

pressione dell’idrogeno lunga 300 km.<br />

In realtà la vicenda dell’idrogeno accompagna tutto l’Evo<br />

Contemporaneo, da quando Lavoisier con i suoi esperimenti<br />

mostrò che idrogeno e ossigeno erano la base dell’acqua, dando<br />

nome a quel gas, inodore e incolore, che solo pochi anni prima<br />

era già stato sfruttato per le mongolfiere in virtù delle sue note<br />

proprietà ascensionali. Da allora, cioè dalla fine del 18° secolo,<br />

l’idrogeno è stato il protagonista di una infinità di progetti<br />

industriali, tanto è che oggi viene prodotto su larga scala con un<br />

quantitativo che si aggira intorno ai 50 milioni di tonnellate<br />

annue. Esso viene utilizzato in molte industrie per il<br />

trattamento di oli, grassi e, come materiale base, per la produzione<br />

di benzina, metanolo, coloranti, fertilizzanti, plastiche e anche<br />

medicinali. In natura è presente, nel rapporto 1 su 9, nell’acqua, e<br />

poi nella maggior parte dei composti organici, negli idrocarburi ed è<br />

un elemento fondamentale di tutti gli acidi.<br />

E’ un combustibile chimico eccezionale perché all’elevatissimo<br />

potere calorico (circa 30.000 kcal/kg, tre volte quello del miglior<br />

combustibile) associa, diversa<strong>mente</strong> dagli altri combustibili, un<br />

inquinamento pressoché nullo - “bruciato” dall’ossigeno<br />

produce acqua - e una molteplicità di usi superiore a quella<br />

della stessa elettricità, basti pensare al trasporto aereo, non solo<br />

degli Space Shuttle.<br />

IL “VETTORE” IDROGENO<br />

E’ forse necessario chiarire subito una differenza rispetto ad altri<br />

combustibili. Nonostante la sua elevata abbondanza relativa<br />

l’idrogeno non si presenta libero in natura, non è cioè una fonte<br />

primaria come le altre materie prime energetiche, dai combustibili<br />

fossili - petrolio, carbone, metano - all’energia solare, eolica,<br />

idroelettrica, geotermica, da biomasse.<br />

Questo fatto viene spesso accompagnato dal risolino critico di certa<br />

cultura ingegneresca: “Eh, ma non è una fonte primaria, è solo un<br />

vettore..” che allude, appunto, al fatto che l’idrogeno va<br />

prodotto. Poi può essere accumulato e trasmesso (e questo apre<br />

il campo alle valutazioni tecnologiche e di sicurezza, di costi per la<br />

fattibilità, ad es., dell’adattamento dei metanodotti al trasporto<br />

dell’idrogeno): infine utilizzato come combustibile.

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