Sulle tracce della Grande Guerra Sulle tracce della Grande Guerra
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36 Angelo Chemin<br />
5. Conclusioni<br />
La <strong>Grande</strong> <strong>Guerra</strong> segnò tutto il territorio dal Pasubio al Grappa in<br />
maniera forte in particolare con la costruzione <strong>della</strong> rete di strade militari che<br />
ancora oggi permettono un accesso con mezzi moderni ai pascoli e ai boschi.<br />
Un’altra opera notevole fu il sistema degli acquedotti, di cui l’attuale impianto<br />
di sollevamento Oliero-Altopiano di Asiago è l’erede moderno e più<br />
importante (il cui impianto di sollevamento sommitale meriterebbe oggi una<br />
mimetizzazione adeguata).<br />
Le fortificazioni del Canale di Brenta eseguite nella <strong>Grande</strong> <strong>Guerra</strong><br />
riprendono nelle linee strategiche generali quelle antiche degli sbarramenti o<br />
chiuse risalenti al Medioevo e ad epoca romana. Sul ciglio orientale<br />
dell’Altopiano sono oggi percorribili le fortificazioni del Cornon sul Sasso<br />
Rosso, quelle del Col d’Astiago, dei Trinceroni di Campolongo e delle<br />
Gallerie sul Premarin di Campese.<br />
Desta ancora meraviglia come in pochi mesi sia stato possibile scavare<br />
chilometri di camminamenti, trincee e caverne nella roccia: l’apporto del<br />
Genio Militare fu indubbiamente determinante nell’esito dei combattimenti<br />
e <strong>della</strong> difesa <strong>della</strong> fronte sui nostri rilievi montani.
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