La morte e il morire nella cultura odierna "Tra tutti gli ... - Webdiocesi

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(violenze e incidenti individuali e collettivi. guerre, catastrofi, genocidi, ecc.), raggiungono rnilioni di persone e si presentano come puri e semplici fatti da vedere comodamente, senza alcuna partecipazione diretta e quindi senza coinvolgimento personale. Tale rappresentazione della morte comporta indubbiamente sentimenti di paura e di pietà. ma si tratta, in ogni rnodo e sempre, della morte dell'altro; si tratta di una morte che non ci tocca da vicino e che non comporta conseguenze di carattere pratico; si dimentica tutto non appena I'immagine scompare alla nostra vista. La morte spettacolo, in altri termini, fa parte di quei banali consumi di cui e satura la nostra società; un consumo collettivo che non aiuta a capire o a sentire in profondita I'importanza dei problemi. In questo senso, la morte viene percepita come una realtà inoffensiva che lascia l'uomo indifierente, perche assuefatto alle rappresentazioni che, di per se, non hanno alcuna relaziane con la coscienza personale. "[n fondo, e naturale che una civiltà che teme la rnorte e la dispensa volentieri, a volte se ne sazi in modo sadomasochista (sdoppiament o catarsi) e a volte la riduca a un'informazione che solleva nello spettatore una curiosa mescolanza dr indignazione, di soddisfazione (si tratta di una morte, data o vissuta, per procura) e di molle indifferenza"T. Nella sostanza, la banalizzazlone mass mediale della morte e del morire, con tutto il suo bagaglio di rappresentazione macabra e di "fiction che manca di ogni forma di relazione con il concreto vissuto dell'Lromo, contribuisce non poco a tutto quel processo culturale di rimozione - tabuizzazione degli eventi ultimi della vita che connota la nostra società occidentale. La morte rappresentata lascia il pubblico lontano dal dramma; essa riguarda tutti e nessuno e proprio per questo risulta priva di significato per la vita. ,1. Paradossale interesse ll processo di occultamento della morte e del morire viene controbilanciato nella nostra cultura contemporanea da alcuni fenomeni. che meritano attenzione, in quanto rappresentano un sintomo di sensibile disagio delle coscienze. Se da una parte, infatti, si rimuove tutto quanto è in relazione alla morte, dall'altra si va sempre piu diffondendo I'interesse per certe esperienze di confine e soprattutto per il particolare filone letterario che le divulga8. Gli scaffali delle librerie sono colmi di pubblicazioni riguardanti le questioni sull'aldilà e che propongono temi come la vita fuori dal corpo, le esperienze di pre-morte, le apparizioni di defuntí, i fenomeni di bilocazione e altre cose del genere. Si pensi all'enorme " L -V TIu,rMAs, Antrcrytoktgia della mone, cit. 179. ' in questo contestc non cl rrrèrramc ovvlamente ai rrnnovato rnteresse per r teml cieiia mone e ciei monre cia pane cieiia storiografìa. della teologia e della pratica pastorale, che non ha nulla di paradossale.
successo avuto da R. A. Moody jr. con i suoi libn su la vila oltre la vitu, che intendono appunto descrivere quanto accade dopo la morte' e dai suoi epigoni, che da oltre un trentennio vanno diffondendo esperienz e teorie sul mondo soprannaturale dell'aldilà. Si pensi anche al ritorno di moda della parapsicologia e del parapsichismo e di tuua una serie di iniziative, intraprese da gruppi di persone che sostengono idee straordinarie sul mondo ultraterreno. con lo scopo di rispondere al fbrte bisogno che oggi c'e di "curiosare" intorno alla morte e oltre la morte. In sostanza, siamo di fronte ad un paradossale interesse che dà da pensare. C'è da chiedersi" ad esernpio, se tali fenomeni non costituiscano una banale trascrizione sul piano dell'esperienza (una sorta di sub-cultura) di quanto e profondamente radicato nella condizione umana. Comunque sia, si fraÍta di esperienze che vanno seriamente interpretate e non semplicemente negate. A nostro parere, esse sono segni rivelatori del disagio di cui soffre I'uomo contemporaneo e senza ombra di dubbio suggeriscono l'urgenza culturale di dover cambiare gli atteggiamenti che si assumono oggi nei confronti della morte e del morire. In questo senso, risulta oltremodo irnportante recuperare la convinzione che la presenza della morte alla vita è l'accadere di un continuo appuntamento che l'uomo non potrà evitare in alcun modo, nonostante le illusioni di una congiura del silenzio'- e dal modo con cui I'uomo si confronterà con essa dipenderà il senso e la qualità della sua vita. Ciovanni Ancona n R.A. Mtxtoy JR., Itt,ttila olÍre lo t,itcr. SnuJi e rittelazioni sulfenomeno della sopratwittenza,Mondadori, Milano 1977, It).. Nuot'e Ìpotesi .w La vila ohre lu yitcr. Mondadori- Milano 1978.
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