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Guida per l'Insegnante<br />
3 L’impianto modulare<br />
Perché abbiamo scelto un impianto modulare? Perché - come prima<br />
risposta possibile - immaginiamo l'apprendimento dell'italiano L2, in sedi<br />
come i CTP, non come un sistematico e strutturato approccio ad una lingua<br />
che non si conosce ma come un progressivo avvicinarsi, spesso ciclicamente<br />
e con momenti di ridondanza, ad una L2, acquisita spontaneamente<br />
o quasi o di cui si possedevano già elementi di conoscenza prima<br />
dell'arrivo in Italia. Il docente potrà scegliere di utilizzare un modulo e<br />
non un altro e, anche all'interno dello stesso modulo, potrà decidere di<br />
saltare alcune parti. Inoltre, il livello generale del libro non è omogeneamente<br />
l'A2: è A2 come meta di arrivo in certi moduli ma è A2 come base<br />
di partenza verso il B1 in altri. I nostri destinatari sono infatti persone<br />
che hanno acquisito la L2 in un contesto comunicativo in cui l'italiano è<br />
parlato spesso con altri stranieri e il contatto con la lingua scritta non è<br />
sempre presente. Così infatti rappresentiamo il naturale modello di<br />
apprendimento della tipologia di utenza adulta che frequenta i CTP e i<br />
corsi di italiano per stranieri adulti (cfr. pag. 14)<br />
3.1 Caratteristiche generali<br />
La programmazione didattica modulare costituisce uno strumento indispensabile<br />
nell’attività del docente, anzi potremmo dire che in un certo<br />
senso rappresenta il più potente stratagemma che agevola il pieno dispiegamento<br />
della creatività e degli elementi di originalità propri dei<br />
singoli insegnanti. Con essa infatti si elabora un vero e proprio “piano<br />
strategico” d’intervento in grado di far risparmiare molte energie<br />
durante il processo di svolgimento dei percorsi di formazione, a tutto<br />
vantaggio della concretezza, ovvero di interventi più strettamente aderenti<br />
alla peculiarissima situazione di quello specifico momento operativo.<br />
In altri termini è l’operare in un quadro strategicamente delineato a<br />
permettere l’arricchimento, l’integrazione, la modificazione delle attività<br />
previste, senza essere schiacciati dalle pressanti, mutevoli, e talvolta<br />
fuorvianti, esigenze immediate, ma collegandole, valorizzandole, a quelle<br />
più generali di medio e lungo termine.<br />
In questa prospettiva ciascun modulo viene a costituire una parte significativa,<br />
altamente omogenea ed unitaria, di un più esteso percorso<br />
formativo, disciplinare, pluri o interdisciplinare programmato. Una<br />
"parte del tutto" che è in grado di assolvere ben specifiche funzioni e di<br />
far perseguire ben precisi obiettivi cognitivi verificabili, documentabili<br />
e capitalizzabili. In tal modo ogni modulo può venir facilmente<br />
disinserito, modificato nei contenuti o nella durata, sostituito, mutato<br />
di posto in rapporto alla sequenza originariamente prevista, ovvero<br />
collocabile in un ambito curricolare sequenziale ben definito.<br />
Strutturata in prima approssimazione la scansione verticale e orizzontale<br />
dei moduli costitutivi di un particolare curricolo disciplinare, in<br />
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