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Speciale: SPORT E "STATO DI SALUTE" - Sport Medicina

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6) NEFROLOGIA E <strong>SPORT</strong><br />

Augusto Genderini, Giovanni Barbiano di Belgiojoso - U.O di Nefrologia e Dialisi, Azienda<br />

Ospedaliera L. Sacco, Milano<br />

Generalità<br />

La nefrologia assume un rilievo sempre maggiore nella medicina dello sport per<br />

diversi motivi: da una parte l'incidenza delle varie patologie renali nella<br />

popolazione non è certo trascurabile, a fronte di un sempre maggior numero di<br />

soggetti che si dedica alla pratica dello sport in maniera più intensa e<br />

continuativa; dall'altra parte il semplice esame delle urine che viene effettuato<br />

nel corso della visita di idoneità può rappresentare un mezzo fondamentale per<br />

svelare patologie renali sconosciute, che colpiscono soggetti completamente<br />

asintomatici e senza alcuna storia di pregressi problemi alle vie urinarie.<br />

L'attività sportiva influenza il comportamento dei reni, modificandone la<br />

funzione nei diversi tipi di sport.<br />

Possiamo esaminare queste variazioni suddividendo tre differenti<br />

problematiche.<br />

MO<strong>DI</strong>FICAZIONE DEI PARAMETRI RENALI IN CORSO <strong>DI</strong> ATTIVITÀ<br />

<strong>SPORT</strong>IVA<br />

a) Durante l'attività sportiva variano alcune condizioni fisiologiche, che sono in<br />

grado di determinare modificazioni anche a livello renale. Il dato più<br />

importante sembra essere la vasocostrizione accompagnata da una riduzione<br />

del flusso renale, che compare subito dopo l'inizio dell'attività fisica: provoca<br />

l'attivazione del sistema renina - angiotensina con vasocostrizione dell'arteriola<br />

efferente e con un ipotizzato aumento della pressione all'interno dei capillari<br />

del flocculo glomerulare Tale meccanismo viene indicato come la causa<br />

principale di microematuria e albuminuria durante attività sportiva.<br />

La vasocostrizione e la conseguente transitoria ipossia renale sono in grado<br />

inoltre di causare un moderato danno delle cellule tubulari, evidenziato<br />

dall'aumentata escrezione di enzimi tubulari (beta2 microglobulina) e talora<br />

glicosuria. Tali alterazioni risultano reversibili a distanza di alcune ore o alcuni<br />

giorni senza alcun reliquato.<br />

b) Microematuria urologica, ossia a partenza delle vie urinarie: durante<br />

l'attività sportiva (corsa, maratona ecc.), si possono verificare una serie di<br />

microtraumi prolungati, che possono essere causa di perdita di globuli rossi: la<br />

sede anatomica più esposta ai microtraumi sembra essere la vescica,<br />

soprattutto se vuota.<br />

c) Mioglobinuria per rabdomiolisi: si può verificare un danno a livello delle<br />

cellule muscolari, con aumentata permeabilità del sarcolemma (la membrana<br />

cellulare), con fuoriuscita di mioglobina, che si ritrova poi nelle urine, escreta<br />

dai reni al termine dell'attività sportiva; questo fenomeno è accompagnato da<br />

aumento delle CPK.<br />

d) Emoglobinuria si verifica da emolisi (ossia da rottura, su base traumatica da<br />

schiacciamento, di globuli rossi) nei vasi del piede durante la corsa<br />

prevalentemente di lunga durata.<br />

e) Ketonuria: la beta ossidazione degli acidi grassi che si ha durante l'attività

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