Speciale: SPORT E "STATO DI SALUTE" - Sport Medicina
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2. dalla presenza o meno di crisi<br />
3. dalla presenza o meno di fattori scatenanti<br />
4. dal tipo di sport prescelto: per un soggetto con Epilessia generalizza<br />
idiopatica, con crisi di Grande Male al risveglio, potrebbe essere controindicata,<br />
indipendentemente dalla presenza o meno di crisi, una attività sportiva che<br />
comporti risvegli precoci od importanti alterazioni del ritmo sonno-veglia.<br />
Gli sport motoristici, l'alpinismo, gli sport acquatici in genere, il paracadutismo,<br />
il deltaplano e similari e comunque tutti gli sport che presentano un rischio di<br />
danno a sé o agli altri in caso di perdita di coscienza da crisi comiziale devono<br />
essere vietati.<br />
Tutti gli altri sport possono essere consentiti in assenza di crisi da<br />
almeno 2 anni, con la raccomandazione per l'atleta di assumere<br />
costantemente la terapia.<br />
Si deve rilevare inoltre che al di là dei principi generali sopra descritti è buona<br />
norma considerare ogni caso come a sé stante.<br />
Per quanto attiene alla certificazione di idoneità allo svolgimento di attività<br />
sportiva agonistica, il Decreto del Ministero della Sanità del 18 febbraio 1982<br />
stabilisce che: "ai fini della tutela della salute, coloro che praticano attività<br />
agonistica debbono sottoporsi previamente e periodicamente al controllo<br />
dell'idoneità specifica allo sport che intendono svolgere o svolgono" (art. 1).<br />
Ai fini del riconoscimento dell'idoneità specifica ai singoli sport, i soggetti<br />
interessati debbono sottoporsi agli accertamenti sanitari previsti, in rapporto<br />
allo sport praticato, con la periodicità indicata nelle tabelle ..." (art. 3).<br />
L'effettuazione di un EEG alla prima visita ed un esame neurologico vengono<br />
richiesti per la pratica dei seguenti sport: automobilismo, bob, motociclismo<br />
(velocità), motonautica, slittino, sci alpino (discesa libera), sci combinata-salto<br />
speciale, pugilato e tuffi.<br />
Ovviamente lo stesso Decreto, all'art. 2, stabilisce che: "la qualificazione<br />
agonistica a chi svolge attività sportiva è demandata alle Federazioni <strong>Sport</strong>ive<br />
Nazionali o agli Enti <strong>Sport</strong>ivi riconosciuti".<br />
A livello delle Federazioni non esistono, nell'attualità, norme precise che<br />
regolamentino la dichiarazione di idoneità per soggetti con Epilessia, ad<br />
eccezione della C.S.A.I. (Commissione <strong>Sport</strong>iva Automobilistica Italiana), la<br />
quale precisa chiaramente che l'epilessia controindica il rilascio dell'idoneità<br />
alla pratica dell'automobilismo.<br />
La carenza di adeguate normative, ma soprattutto la disinformazione della<br />
classe medica sulla problematica Epilessia, fa si che nel nostro Paese, nella<br />
stragrande maggioranza dei casi, venga negata l'idoneità alla pratica sportiva a<br />
soggetti con Epilessia, specialmente a livello agonistico.<br />
Per concludere ci sembra opportuno sottolineare come "avverso il giudizio<br />
negativo", espresso dal medico dello sport, l'interessato, entro il termine di<br />
trenta giorni, può "proporre ricorso dinanzi alla Commissione Regionale", la<br />
quale, in relazione ai singoli casi da esaminare, può avvalersi della consulenza<br />
di Sanitari in possesso della specializzazione inerente al caso specifico (art. 6).<br />
A nostro avviso, ed è questo il punto di vista della Lega Italiana contro<br />
l'Epilessia, la Commissione dovrebbe obbligatoriamente consultare un esperto<br />
in epilettologia, al fine di evitare la formulazione di dichiarazioni di non idoneità<br />
nei confronti di soggetti con Epilessia che, troppo di frequente, comportano di