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30/10/2006 Campionato 7a Giornata: Girone C - serie d news

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Lunedì <strong>30</strong> Ottobre <strong>2006</strong><br />

La Virtus tira il fiato: è solo un pari<br />

Cipriani illude la compagine di Fresco che però non resiste al ritorno del Montecchio<br />

Verona. Dopo quello imposto dal Tamai anche il Montecchio Maggiore impone il pari interno (il secondo consecutivo)<br />

alla Virtus Vecomp, per un 1-1 frutto di due calci piazzati dal limite dell’area che la bravura di Cipriani da una parte<br />

(era il 34’ del primo tempo) e di Roverato, forse il giocatore di maggior pregio della compagine berica, dall’altra, (39’<br />

della ripresa) hanno fissato sul campo.<br />

L’equilibrio sancito al 90’ in realtà ha sempre dominato una partita che è apparsa in bilico sin dai primi minuti. Non<br />

tanto perchè si sia assistito a clamorose occasioni da gol, ma perchè si è capito subito che la Virtus non era in gran<br />

giornata e quindi avrebbe anche potuto trovare il vantaggio con grande fatica. Una difficoltà particolare la formazione<br />

di Gigi Fresco l’ha manifestata sulle fasce laterali soprattutto nel controllo di Gallo che nel primo tempo, in almeno due<br />

circostanze, al 7’ e al 20’, ha offerto due palle gol invitanti per i compagni di reparto, in ritardo nell’appuntamento con<br />

la deviazione vincente.<br />

Anche il centrocampo rossoblù non ha avuto vita facile, costretto nella morsa costruita dai Dei Rossi, dai Cegalin, dai<br />

Roverato e dai Corà. Soprattutto Roverato ha dimostrato di avere una marcia in più rispetto agli avversari di reparto.<br />

La sua velocità, la sua qualità sia in fase di impostazione che conclusione, qualche problema alla Virtus l’ha creato. In<br />

pratica i padroni di casa non si sono espressi ai soliti livelli e la Virtus è sembrata ancora «prigioniera» della sconfitta<br />

rimediata in Coppa Italia con l’Este.<br />

Non troppo lucida,insomma e anche quasi priva di quella razionalità, a centrocampo, che ne aveva caratterizzato le<br />

prime sei partite di campionato. Non vogliamo parlare di regresso rispetto alle precedenti prestazioni, ma di certo un<br />

po’ di stanchezza di fronte ad un avvio che è stato definito da più parti positivamente impressionante, è affiorato.<br />

Perchè lo stesso attacco è risultato meno incisivo del solito ed il solo Lallo è apparso nella condizione di mettere in<br />

difficoltà i vicentini: come al 1’ della ripresa quando una sua iniziativa è stata interrotta da un fallo in area di Vallarsa<br />

che il direttore di gara non si è sentito di punire con il calcio di rigore.<br />

Un po’ poco comunque per una Virtus che aveva abituato alle serpentine di Dimas e ai suoi gol capolavoro e che aveva<br />

scoperto un vero bomber in Daniele Dal Corso.<br />

La partita si apre con un tiro di Dimas, facile preda del portiere Fortunato. Poi è il Montecchio a salire in cattedra. E le<br />

sortite al 7’ di Gallo, al 19’ di Fossalovara e al 20’ di Roverato sollecitano maggiore attenzione.<br />

Al 29' sono ancora i vicentini a proporsi con un colpo di testa di Dei Rossi mentre una palla gol di Vallarsa è vanificata<br />

da una splendida respinta di piede di Chesini.<br />

Al 34’ la punizione vincente di Cipriani arriva a rasserenare la squadra e a farle ritrovare una sorta di liberazione. Nella<br />

ripresa, al 1’, c'è il fallo ai danni di Lallo non ravvisato dall'arbitro e, la determinazione del Montecchio, alla ricerca del<br />

pari.<br />

Al 34' c’è una punizione di Dimas che il giovane portiere vicentino devia in angolo. Ma dal 37’ la Virtus è stretta a<br />

difendere nella propria area di rigore. Con Cegalin che colpisce il palo esterno della porta di Chesini. Un minuto dopo<br />

alla squadra di Clementi viene annullato un gol per fuorigioco e al 39’ la punizione di Roverato riporta le due squadre<br />

in parità. Al 44’ è Ofori a mandare a lato mentre al 48’ è Cipriani ad obbligare Fortunato all’intervento in due tempi.<br />

E finisce con un solo punticino per gli (ex) l eader della classifica.<br />

Flavio Pasetto<br />

-SPOGLIATOI<br />

Sereno il ds Zuppini:<br />

«Il risultato è giusto»<br />

Verona. Adriano Zuppini, diesse virtussino, è obiettivo e realista. «Non abbiamo giocato la nostra migliore partita»,<br />

ammette, «e quindi anche il pareggio può andar bene. Soprattutto perchè i nostri avversari hanno saputo giocar bene<br />

e non hanno demeritato»<br />

Il risultato è specchio fedele della partita?<br />

«La Virtus si è trovata di fronte un’ottima squadra che forse non si era mai espressa così bene. La verità è che<br />

l’allenatore Clementi è un tecnico emergente che sa disporre la squadra in maniera brillante. E poi i suoi giocatori sono<br />

di qualità. Alcuni di loro hanno militato anche in categorie superiori».<br />

Due gol su calcio di punizione stanno a significare pochezza nelle conclusioni?<br />

«Può essere stata una fatalità. Per quanto riguarda noi, avremo potuto essere più attenti a pochi minuti dalla fine. Se<br />

qualche giocatore si fosse piazzato sulla linea di porta, avremo potuto evitare il gol. Voglio anche ricordare che la<br />

Virtus ha dovuto rinunciare, per incidente, a Bortignon. A centrocampo è un giocatore che conta e che non puoi<br />

regalare a nessun avversario».<br />

Gigi Fresco è un po’ amareggiato: «Passiamo in vantaggio e poi ci facciamo rimontare», ricorda. «Questo rappresenta<br />

un po’ un nostro limite, visto che capita spesso. Ma l’avversario che avevamo davanti è di tutto rispetto».<br />

Comunque siete ancora imbattuti in campionato...<br />

«È motivo di soddisfazione anche perchè conoscete bene qual è il nostro obiettivo. Ho ragione quando dico che i<br />

momenti di difficoltà possono capitare a tutti. Peraltro per una matricola come noi è importante trovare punti. A tutti<br />

quanti piacerebbe la perfezione, ma è meglio rimanere con i piedi ben saldi per terra». (f.pas.)

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