Il Nuovo News - Maggio '14 (Castelnuovo di Porto)
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CAROL’S CORNER<br />
a cura <strong>di</strong> Carolina Garrow<br />
flui<strong>di</strong>...<br />
<strong>Il</strong> numero <strong>di</strong> questo mese verte sull’acqua, fluido vitale per la sopravvivenza:<br />
è sinonimo <strong>di</strong> vita, senza <strong>di</strong> essa è impensabile far crescere<br />
qualsiasi cosa. Compone gran parte del nostro corpo… Ma il nostro<br />
corpo è composto anche da un altro fluido vitale… Senza il quale non<br />
potremo vivere e, a volte, sopravvivere. L’acqua è trasparente, scorre<br />
nei fiumi e sottoterra, il fluido <strong>di</strong> cui parlo è rosso e scorre nelle nostre<br />
vene. È ricco <strong>di</strong> sostanze, proprio come l’acqua, ed è così prezioso che<br />
c’è chi lo dona come un tesoro sapendo che cambierà la vita a qualcuno.<br />
In questi giorni sono stata nelle scuole, a parlare con i ragazzi,<br />
ho incontrato circa 174 alunni, tra ragazzi della terza me<strong>di</strong>a e bambini<br />
della quinta elementare, ho parlato ai vostri figli. Spiegavo loro che<br />
nessuno pensa mai al dono prezioso che portiamo dentro, non ci pensiamo<br />
a tal punto che il Lazio è una regione che deve comprare sangue<br />
perché non ha abbastanza donatori.<br />
“Ma perché?” mi chiedevano stupiti “Non siamo abbastanza?”<br />
In realtà siamo tanti, potremo bastare, ma finché qualcosa non ti tocca<br />
da vicino non ci si pensa. Anche io ho pensato a donare perché sono<br />
Se spazio e tempo, a detta dei saggi,<br />
sono cose che non possono essere,<br />
la mosca che vive un solo giorno<br />
vive tanto quanto noi.<br />
Ma intanto viviamo finché possiamo,<br />
mentre vita e amore sono liberi,<br />
poiché il tempo è tempo, e fugge via…<br />
(T.S. Eliot, Lirica)<br />
“Per<br />
non farli annoiare mentre fanno la fila!” <strong>di</strong>ceva uno,<br />
“Per <strong>di</strong>rgli che per me sono come degli eroi!” <strong>di</strong>ceva un altro,<br />
“Per farli ridere!”<br />
Quei messaggi li potete vedere sul sito dell’AVIS e potrà vederli chi<br />
verrà alla prossima donazione; prima <strong>di</strong> andare via una bambina mi è<br />
venuta ad abbracciare <strong>di</strong>cendomi<br />
“Adesso so che se starò male io o qualcuno della mia famiglia ci sarà<br />
l’AVIS che pensa a noi!”<br />
A quella bambina non ho avuto il coraggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>re che se entro <strong>di</strong>cembre<br />
2014 l’associazione non sarà riuscita a trovare una struttura a<br />
norma <strong>di</strong> legge l’AVIS <strong>Castelnuovo</strong> non potrà pensare più a nessuno.<br />
Io sono una volontaria da pochissimo, quasi un anno e quando alle riunioni<br />
mi si racconta come e dove è cominciato tutto mi si stringe il<br />
cuore: 22 anni fa, poche persone, dentro un garage, riscaldate da una<br />
stufetta che con de<strong>di</strong>zione e fatica hanno fatto crescere quest’associazione,<br />
portandola ad essere una delle Avis più attive nel Lazio.<br />
stata toccata personalmente, volevo dare il mio sangue ad una persona<br />
cara, ma non è stato permesso: il mio sangue non andava bene, non<br />
aveva abbastanza ferro…<br />
“Allora non posso fare nulla!” pensavo…<br />
Ma riflettendo a fondo ho capito che potevo fare molto ancora: potevo<br />
girare nelle scuole e parlare della donazione, potevo scrivere un articolo,<br />
potevo andare a sistemare le se<strong>di</strong>e il giorno del concerto, dare<br />
volantini! E mentre raccontavo questo ai bambini i loro occhi si illuminavano,<br />
perché alcuni <strong>di</strong> loro hanno paura degli aghi e perché i 18 anni<br />
sono lontani, ma immaginavano <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong> per rendersi utili subito<br />
ed hanno scritto dei messaggi su dei cartelloni per i donatori<br />
Tutto questo impegno, tutto questo tempo, tutto questo amore verso<br />
gli altri dove andrà a finire?<br />
È una domanda che rivolgo a me stessa, ai miei compagni volontari, ai<br />
donatori, a tutti quelli che stanno leggendo, ai genitori dei bambini che<br />
ho incontrato e a tutti quelli che non ci hanno mai pensato seriamente,<br />
forse perché mai toccati personalmente. <strong>Il</strong> tempo fugge via…<br />
Siamo davvero pronti a perdere una parte così importante <strong>di</strong> noi<br />
stessi senza neanche chiederci quale potrebbe essere il nostro contributo?<br />
Soffermarsi a riflettere un istante, un’ora, un giorno, de<strong>di</strong>cargli<br />
il giusto tempo e poi decidere…<br />
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