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ISTRUZIONI PER L'USO BINDAZYME™ Kit EIA IgA umane ... - inova

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<strong>ISTRUZIONI</strong> <strong>PER</strong> L’USO<br />

BINDAZYME<br />

<strong>Kit</strong> <strong>EIA</strong> <strong>IgA</strong> <strong>umane</strong> anti-transglutaminasi tissutale<br />

INIBITORE<br />

Kathon<br />

Sodio azide<br />

Proclin 300<br />

Bromonitrodioxano<br />

Metilisotiazone<br />

CONCENTRAZIONE<br />

0,02%<br />

0,099%<br />

0,045%<br />

0,002%<br />

0,002%<br />

MK038<br />

Per uso diagnostico in-vitro<br />

Italian<br />

Prodotto da:<br />

The Binding Site Ltd., P.O.Box 11712, Birmingham B14 4ZB, U.K.<br />

www.bindingsite.co.uk<br />

Telefone: +44 (0) 121 436 1000<br />

Fax: +44 (0) 121 430 7061<br />

e-mail: info@bindingsite.co.uk<br />

1 INDICAZIONI<br />

Questo dosaggio è stato ideato per la determinazione in-vitro di specifici<br />

autoanticorpi <strong>IgA</strong> contro la transglutaminasi tissutale (tGT) presente nel siero<br />

umano come aiuto per la diagnosi e il trattamento della malattia celiaca.<br />

È fornito sufficiente materiale per permettere il dosaggio di un massimo di 41<br />

campioni in doppio o di 89 in singolo, con una curva di calibrazione e due<br />

controlli.<br />

2 INFORMAZIONI GENERALI<br />

La malattia celiaca è caratterizzata da un'intolleranza al glutine che porta ad un<br />

conseguente disordine cronico da malassorbimento dovuto all’infiammazione<br />

della mucosa intestinale e all’appiattimento dell’epitelio 1 .<br />

I nuovi criteri per la diagnosi della malattia celiaca, secondo la Società europea<br />

di gastroenterologia e nutrizione pediatrica (ESPGAN, 1990), richiedono<br />

l’identificazione di una singola biopsia intestinale positiva insieme con la<br />

dimostrazione di almeno due dei tre autoanticorpi <strong>IgA</strong> specificati di seguito 2 .<br />

Gli autoanticorpi associati con la malattia celiaca includono: anticorpi <strong>IgA</strong> antiendomisio<br />

3 , anticorpi IgG e <strong>IgA</strong> anti-gliadina 4 e anticorpi anti-reticolina.<br />

Diversi studi hanno dimostrato che i test per le <strong>IgA</strong> anti-endomisio hanno una<br />

specificità superiore al 99% per la malattia celiaca con una sensibilità maggiore<br />

rispetto ai test per l’anti-gliadina e anti-reticolina 5,6 . L’antigene bersaglio<br />

dell’endomisio é stato recentemente identificato come l’enzima<br />

transglutaminasi tissutale, proteina calcio-dipendente con capacità di crosslinking<br />

7,8 .<br />

Il test ELISA per le <strong>IgA</strong> anti-tGT fornisce uan valida alternativa al dosaggio in<br />

immunofluorescenza (IFA) ed è ideale per monitoraggi su piccola e larga<br />

scala 9,10 . L’uso della transglutaminasi tissutale umana ricombinante come fonte<br />

di antigene è studiato nelle referenze 11 e 12.<br />

3 PRINCIPIO DEL TEST<br />

I micropozzetti sono sensibilizzati con l’antigene tGT umano ricombinante.<br />

L’antigene è stato espresso in cellule infettate con Baculovirus e il prodotto di<br />

espressione era originato da un cDNA codificante per l’isoforma con lungo<br />

splicing della tGT umana.<br />

I calibratori, i controlli e i campioni diluiti dei pazienti vengono aggiunti nei<br />

rispettivi pozzetti e gli autoanticorpi presenti che riconoscono l’antigene tGT si<br />

legano durante la prima incubazione. Dopo aver lavato i pozzetti per rimuovere<br />

tutte le proteine non legate, viene aggiunto un coniugato di <strong>IgA</strong> di coniglio antiuomo<br />

purificate, marcate con perossidasi (specifiche per la catena α). Il<br />

coniugato si lega agli autoanticorpi umani catturati e l’eccesso di coniugato non<br />

legato viene rimosso da un ulteriore fase di lavaggio.<br />

Il coniugato legato è visualizzato col substrato 3,3’,5,5’ tetrametilbenzidina<br />

(TMB) che dà un prodotto di reazione blu, la cui intensità è proporzionale alla<br />

concentrazione di autoanticorpi nel campione. Acido fosforico viene quindi<br />

aggiunto in ogni pozzetto per fermare la reazione. Ciò produce un colore giallo,<br />

che viene letto a 450nm.<br />

4 PRECAUZIONI<br />

4.1 AVVERTENZA<br />

• Tutti i sieri umani forniti sono stati sottoposti a screening per donatori, dando<br />

risultati negativi per gli antigeni di superficie dell’Epatite B e per gli anticorpi dei<br />

virus HIV 1 e 2 e dell’Epatite C. Questi test, comunque, non possono garantire<br />

l’assenza di agenti infettivi. Dovrebbero quindi essere utilizzati appropriati metodi<br />

di manipolazione e smaltimento e solo personale qualificato nel maneggiare<br />

materiale potenzialmente infettivo dovrebbe essere autorizzato ad usare questo<br />

kit.<br />

• La sodio azide può reagire col piombo e col rame delle tubature e formare azidi<br />

metalliche esplosive. Durante lo smaltimento dei reagenti far scorrere un gran<br />

volume di acqua per prevenire l’accumulo di azide.<br />

• I tamponi e il siero forniti in questo kit contengono vari inibitori enzimatici, come<br />

riportato nella tabella sotto. Dovrebbero essere maneggiati con cautela.<br />

Proclin è un marchio registrato di Rohm and Haas Corp. Philadelphia, PA<br />

• Kathon è un agente irritante e può causare sensibilizzazione tramite contatto con<br />

la pelle.<br />

• La soluzione bloccante contiene acido fosforico 3M, che è un irritante. Evitare il<br />

contatto con gli occhi e con la pelle.<br />

• Eventuali riversamenti di reagente dovrebbero essere puliti in modo appropriato,<br />

osservando le regolamentazioni locali ed ambientali.<br />

4.2 PRECAUZIONI<br />

• Questi prodotti dovrebbero essere usati solo da personale specializzato.<br />

• Si raccomanda di osservare rigorosamente il protocollo. Ogni deviazione può<br />

influenzare negativamente il rendimento del test e i risultati ottenuti. Prestare<br />

attenzione alle specifiche “Note” e avvertenze contenute in queste istruzioni per<br />

l’uso.<br />

• I numeri di lotto del calibratore, del controllo, del coniugato e della piastra non<br />

sono intercambiabili. La sostituzione di questi componenti con numeri di lotto<br />

che differiscono da quelli forniti nel kit possono portare a risultati inconsistenti ed<br />

inaccurati. Tutte le strisce utilizzate devono provenire dalla stessa bustina di<br />

alluminio.<br />

• Per evitare la contaminazione dei reagenti, usare solo vetreria nuova o pulita.<br />

Non rimettere mai i reagenti inutilizzati nei loro flaconi.<br />

• Non lasciare mai aperti i flaconi dei reagenti; l’eventuale evaporazione o<br />

contaminazione produrrà risultati inconsistenti.<br />

• Il substrato TMB non deve essere esposto alla luce o all’acqua.<br />

• Siero contaminato da microbi, emolizzato o lipemico e campioni contenenti<br />

materiale in sospensione non devono essere usati.<br />

• L’accuratezza della diluizione del campione non può essere verificata, dal<br />

momento che I controlli del kit sono pronti per l’uso. Si raccomanda l’uso di<br />

pipette calibrate e di appropriati campioni interni CQ.<br />

• L’uso di sistemi di dosaggio in automazione, diluitori per campioni o altra<br />

attrezzatura automatizzata può portare a differenze nel risultato se comparato<br />

alla procedura manuale. È responsabilità di ogni laboratorio convalidare il<br />

sistema e assicurarsi che i risultati rientrino nei limiti definiti in questo inserto e<br />

nel certificato CQ allegato.<br />

• Tutta l’attrezzatura utilizzata deve essere calibrata e mantenuta come da<br />

istruzioni del fabbricante.<br />

4.3 CONSERVAZIONE E STABILITÀ<br />

• Il kit va conservato a 2-8°C e non deve essere congelato. Temperature di<br />

conservazione inappropriate possono influire negativamente sul risultato.<br />

• Il tampone di lavaggio diluito può essere conservato a 2-8°C per un massimo di<br />

quattro settimane e può essere usato direttamente freddo senza ripercussioni<br />

sui risultati del saggio.<br />

• La data di scadenza del kit è riportata sull’etichetta esterna.<br />

5 RACCOLTA E CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI<br />

• I campioni di sangue devono essere presi tramite prelievo venoso e lasciati<br />

coagulare naturalmente per separare il siero.<br />

• Il siero può essere conservato a 2-8°C per un massimo di 7 giorni prima del<br />

dosaggio 13 o per conservarlo più a lungo lo si può dividere in aliquote e<br />

conservare a -20°C o a temperature inferiori.<br />

• Il ripetuto scongelamento e ricongelamento dei campioni deve essere evitato.<br />

• I campioni di siero non devono essere inattivati al calore, poichè questo può<br />

dare risultati falsi positivi.<br />

6 MATERIALI<br />

6.1 MATERIALI FORNITI<br />

• Foglietto illustrativo: Dà esaurienti dettagli del test.<br />

• Certificato Controllo Qualità (CQ): Indica i risultati attesi del lotto.<br />

• Human Transglutaminase Coated Wells (Pozzetti rivestiti di transglutaminasi<br />

umana): 12 strisce separabili di 8 pozzetti sensibilizzati con tGT ricombinante.<br />

Ogni piastra è confezionata in una busta di alluminio risigillabile contenente<br />

due bustine essiccanti.<br />

• Type III Sample Diluent (Diluente del campione tipo III): 2 flaconi contenenti<br />

50mL di tampone per la diluizione del campione. Colorato in giallo, pronto per<br />

l’uso.<br />

• Type III Wash Buffer (Tampone di lavaggio tipo III): 1 flacone contenente<br />

50mL di un tampone concentrato 20 volte per lavare i pozzetti.<br />

• Transglutaminase <strong>IgA</strong> Calibrators (Calibratori <strong>IgA</strong> transglutaminasi): 5 flaconi<br />

ciascuno contenente 1mL di siero umano diluito, con le seguenti concentrazioni<br />

di autoanticorpi IgG anti-tGT: 100; 33,3; 11,1; 3,7; 1,23 U/mL. Pronto per l’uso.<br />

• Transglutaminase <strong>IgA</strong> Positive Control (Controllo positivo <strong>IgA</strong><br />

transglutaminasi): 1 flacone contenente 1mL di siero umano diluito. Il valore<br />

atteso è fornito sul certificato CQ. Pronto per l’uso.<br />

• Transglutaminase Negative Control (Controllo negativo transglutaminasi): 1<br />

flacone contenente 1mL di siero umano diluito. Il valore atteso è fornito sul<br />

certificato CQ. Pronto per l’uso.<br />

• Transglutaminase <strong>IgA</strong> Conjugate (Coniugato <strong>IgA</strong> transglutaminasi): 1<br />

flacone contenente 12mL di anticorpi anti-<strong>IgA</strong> <strong>umane</strong> purificati, marcati con<br />

perossidasi. Colorato in verde, pronto per l’uso.<br />

• TMB Substrate (Substrato TMB): 1 flacone contenente 14mL di substrato<br />

TMB. Pronto per l’uso.<br />

• Stop Solution (Soluzione bloccante): 1 flacone contenente 14mL di acido<br />

fosforico 3M. Pronto per l’uso.<br />

Insert Code: E038.I, Version: 9 March 2006, Page 1 of 4


6.2 MATERIALI ED EQUIPAGGIAMENTO SUPPLEMENTARI – non forniti<br />

• Lavatore automatico per micropiastre: È consigliato, sebbene il lavaggio<br />

della piastra possa essere eseguito manualmente.<br />

• Lettore per piastre: In grado di misurare la densità ottica a 450nm, calibrato<br />

contro aria.<br />

• Acqua distillata o deionizzata: Si raccomanda l’uso di acqua della migliore<br />

qualità disponibile.<br />

• Micropipette calibrate: Per dosare 1000, 100 e 10µL.<br />

• Pipetta multicanale: Consigliata per dosare volumi di 100µL di coniugato,<br />

substrato e soluzione bloccante.<br />

• Provette di vetro/plastica: Per la diluizione dei campioni.<br />

7 METODOLOGIA<br />

7.1 PROCEDURE PRECEDENTI AL TEST<br />

1. Portare il kit a temperature ambiente<br />

• Il kit deve essere utilizzato a temperatura ambiente (20-24°C).<br />

• Prendere il kit dal luogo in cui è conservato e lasciarlo a temperatura ambiente<br />

per circa 60 minuti. I pozzetti non devono essere rimossi dall’involucro in<br />

alluminio fino a quando non raggiungono la temperatura dell’ambiente.<br />

Nota: I kit possono rimanere a temperatura ambiente per una settimana.<br />

2. Componenti del kit<br />

Rimescolare delicatamente ciascun componente del kit prima dell’uso.<br />

3. Diluizione del tampone di lavaggio<br />

Aggiungere 50mL di tampone di lavaggio concentrato a 950mL di acqua<br />

distillata (diluizione 1/20) in un contenitore pulito e mescolare. Volumi più<br />

piccoli possono essere diluiti come opportuno.<br />

Nota: Il tampone di lavaggio diluito può essere conservato a 2-8°C fino a 4<br />

settimane, quindi diluire solo la quantità più appropriata. Se il tampone dovesse<br />

mostrare segni di contaminazione microbica o diventa opaco, gettarlo via e<br />

prepararne dell’altro.<br />

4. Diluizione del campione<br />

Diluire 10µL di ciascun campione con 1000µL di diluente per campioni (1:100)<br />

e mescolare bene.<br />

Nota: I campioni diluiti devono essere utilizzati entro 8 ore.<br />

5. Uso delle strisce e del supporto<br />

Posizionare il necessario numero di pozzetti nel supporto. Disporli a partire dal<br />

pozzetto A1, riempiendo le colonne da sinistra a destra attraverso la piastra.<br />

Nel maneggiare la piastra, premere i lati lunghi del supporto per evitare che i<br />

pozzetti fuoriescano.<br />

Nota: Rimettere immediatamente i pozzetti non utilizzati nella busta di<br />

alluminio con le due bustine di essiccante e risigillare accuratamente per<br />

minimizzare l’esposizione all’umidità. Fare attenzione a non bucare o strappare<br />

la busta di alluminio, come indicato anche di seguito.<br />

ATTENZIONE: L’esposizione dei pozzetti all’umidità o alla<br />

contaminazione da polvere o da altro materiale contaminato può risultare<br />

in una degradazione dell’antigene con conseguente scarsa precisione del<br />

test e risultati potenzialmente falsi.<br />

7.2 METODO DI DOSAGGIO<br />

Rispettare la stessa sequenza di dispensazione durante tutto il test.<br />

1. Dispensazione del campione<br />

Distribuire 100µL di ciascun calibratore, controllo e campione diluito 1:100 negli<br />

opportuni pozzetti della piastra fornita.<br />

Nota: I campioni dovrebbero essere dispensati sulla piastra il più velocemente<br />

possibile per minimizzare variazioni nel saggio, ed il timer deve partire dopo<br />

l’aggiunta dell’ultimo campione.<br />

Incubare per 30 minuti a temperatura ambiente.<br />

2. Lavaggio<br />

La procedura di lavaggio è critica e richiede una particolare attenzione. Una<br />

piastra lavata male darà risultati inaccurati, poco precisi e con elevato valore di<br />

fondo.<br />

Dopo l’incubazione rimuovere la piastra e lavare i pozzetti 3 volte con 250-<br />

350µL di tampone di lavaggio per pozzetto. Lavare la piastra o usando un lavapiastre<br />

automatico o manualmente come sotto indicato. Dopo il lavaggio<br />

automatico finale, capovolgere la piastra e far sgocciolare i pozzetti su carta<br />

assorbente.<br />

Le piastre possono essere lavate manualmente come segue:<br />

a. Svuotare il contenuto della piastra nel lavandino.<br />

b. Far sgocciolare i pozzetti su carta assorbente battendo delicatamente<br />

sulla sommità.<br />

c. Riempire ogni pozzetto con 250-350µL di tampone di lavaggio usando<br />

una pipetta multicanale.<br />

d. Scuotere delicatamente la piastra su una superficie piana.<br />

e. Ripetere due volte i passaggi a-d.<br />

f. Ripetere a e b.<br />

3. Dispensazione del coniugato<br />

Distribuire 100µL di coniugato in ogni pozzetto, asciugare la sommità dei<br />

pozzetti con carta assorbente per rimuovere eventuali schizzi.<br />

Nota: Per evitare contaminazioni, non rimettere mai il coniugato avanzato nel<br />

flacone.<br />

Incubare a temperatura ambiente per 30 minuti.<br />

4. Lavaggio<br />

Ripetere la fase 2.<br />

5. Dispensazione del substrato (TMB)<br />

Distribuire 100µL di substrato TMB in ogni pozzetto, asciugare la sommità dei<br />

pozzetti con carta assorbente per rimuovere eventuali schizzi.<br />

Nota: Per evitare contaminazioni, non rimettere mai il TMB avanzato nella<br />

flacone.<br />

Incubare a temperatura ambiente al buio per 30 minuti.<br />

6. Dispensazione del bloccante<br />

Distribuire 100µL di soluzione bloccante in ciascun pozzetto. Questo provoca<br />

un viraggio di colore dal blu al giallo.<br />

7. Misura della densità ottica<br />

Leggere la densità ottica (DO) di ciascun pozzetto a 450nm su un lettore di<br />

micropiastre entro 30 minuti dalla dispensazione della soluzione bloccante.<br />

8 RISULTATI E CONTROLLO QUALITÀ<br />

1. Controllo qualità<br />

Affinchè l’analisi sia valida, tutti I seguenti criteri devono essere soddisfatti:<br />

• I calibratori e i controlli positivi e negativi devono essere inclusi ogni volta.<br />

• I valori ottenuti per il controllo positivo e negativo devono ricadere nell’intervallo<br />

specificato nel Certificato CQ.<br />

• La forma della curva deve essere simile alla curva di calibrazione mostrata nel<br />

Certificato CQ.<br />

Se i suindicati criteri non sono soddisfatti, il dosaggio non è valido e deve<br />

essere ripetuto.<br />

2. Calcolare la media delle densità ottiche (solo per prove in doppio)<br />

Per ciascun calibratore, controllo e campione, calcolare la densità ottica media<br />

delle due letture. La percentuale del coefficiente di variazione (%CV) della DO<br />

per ogni duplicato deve essere inferiore al 15%.<br />

3. Tracciare la curva di calibrazione<br />

La curva di calibrazione può essere tracciata automaticamente o manualmente<br />

riportando la concentrazione degli autoanticorpi <strong>IgA</strong> anti-tGT sulla scala<br />

logaritmica contro la DO sulla scala lineare per ogni calibratore:<br />

• Automatico – usare un software adeguatamente validato e la curva che meglio<br />

si conforma ai dati.<br />

• Manuale – usando carta log/lineare per grafici, disegnare una curva continua<br />

che si adatti a tutti i punti (non una linea retta o una punto-punto).<br />

4. Trattamento dei punti anomali<br />

Se uno dei punti non si posiziona sulla curva, può essere eliminato. Se<br />

l’assenza di questi punti determina che la curva abbia una forma diversa da<br />

quella di calibrazione dei campioni, o più di un punto risulta essere anomalo, la<br />

prova deve essere ripetuta.<br />

5. Calcolo dei valori di controllo<br />

Leggere il livello degli autoanticorpi <strong>IgA</strong> anti-tGT dalla curva di calibrazione. Il<br />

valore deve rientrare nell’intervallo riportato nel Certificato CQ.<br />

6. Calcolo del livello di autoanticorpi nei campioni diluiti<br />

Leggere il livello degli autoanticorpi <strong>IgA</strong> anti-tGT nei campioni diluiti<br />

direttamente dalla curva di calibrazione.<br />

Nota: I valori dei calibratori sono stati corretti di un fattore 100 per tenere conto<br />

della diluizione 1:100 dei campioni, quindi nessuna ulteriore conversione è<br />

richiesta.<br />

7. Calibrazione del dosaggio<br />

Il dosaggio è calibrato in U/mL contro un riferimento arbitrario, dal momento<br />

che nessun riferimento internazionalmente riconosciuto è al momento<br />

disponibile.<br />

8. Limiti<br />

• Il kit deve essere utilizzato solo come ausilio nella diagnosi. Un risultato<br />

positivo è indice di alcune patologie che devono essere confermate da ricerche<br />

cliniche e altri test sierologici.<br />

• I risultati ottenuti da questo dosaggio non costituiscono una prova diagnostica<br />

della presenza o assenza di malattia.<br />

• Non è stato stabilito l' uso di questo dosaggio per i campioni pediatrici né sono<br />

stati definiti i relativi valori normali (interpretazione del risultato).<br />

• Un risultato negativo può essere dovuto a insufficienza di <strong>IgA</strong> e non esclude la<br />

malattia celiaca.<br />

FDA (USA) Avvertenze: vedere la pagina iniziale delle instruzioni per l’uso in<br />

Inglese.<br />

9 VALORI ATTESI<br />

L’intervallo dei valori normali è stato determinato sul siero di 200 donatori di<br />

sangue adulti sani. Si è accertata in uno di questi campioni la presenza di<br />

anticorpi anti-tGT (Sezione 10.4).<br />

I valori sono forniti solo come guida. I test ELISA sono molto sensibili e capaci<br />

di individuare piccole differenze in popolazioni campione. Si raccomanda ad<br />

ogni laboratorio di determinare il proprio intervallo di normalità basato sulla<br />

popolazione, sulle tecniche e sull’ equipaggiamento impiegato.<br />

INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI<br />

Negativo<br />

< 4,0 U/mL<br />

Debolmente positivo<br />

4 – 10 U/mL<br />

Positivo<br />

> 10 U/mL<br />

10 CARATTERISTICHE METODOLOGICHE<br />

10.1 PRECISIONE<br />

PRECISIONE INTRA-SAGGIO<br />

La precisione intra-saggio è stata determinata usando sei campioni testati<br />

entro l’intervallo della curva di calibrazione. La % CV per ogni campione è qui<br />

riportata.<br />

Insert Code: E038.I, Version: 9 March 2006, Page 2 of 4


PRECISIONE INTRA-SAGGIO<br />

n=20 Concentrazione (U/mL) % CV<br />

Campione 1 2,8 2,8<br />

Campione 2 5,1 3,9<br />

Campione 3 15,8 1,9<br />

Campione 4 21,6 3,2<br />

Campione 5 29,4 5,5<br />

Campione 6 55,8 3,3<br />

PRECISIONE INTER-SAGGIO<br />

La precisione inter-saggio è stata determinata usando sei campioni testati in<br />

doppio sei volte per tre giorni. La % CV per ogni campione è qui riportata:<br />

PRECISIONE INTER-SAGGIO<br />

n=6 Concentrazione (U/mL) % CV<br />

Campione 1 3,2 4,5<br />

Campione 2 5,3 5,8<br />

Campione 3 17,2 6,8<br />

Campione 4 25,2 7,1<br />

Campione 5 30,5 6,9<br />

Campione 6 74,0 6,7<br />

10.2 SENSIBILITÀ ANALITICA<br />

Una sensibilità di dosaggio di 1,23 U/mL è stata confermata testando due<br />

campioni in repliche multiple con valori di 1,5 e 2,5 volte il punto di calibrazione<br />

più basso (1,23 U/mL). Analisi statistiche impiegando il test ‘t’ di Student hanno<br />

confermato che questi campioni erano significativamente diversi tra loro<br />

(p


Schema della piastra<br />

A<br />

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12<br />

B<br />

C<br />

D<br />

E<br />

F +<br />

G<br />

H<br />

Insert Code: E038.I, Version: 9 March 2006, Page 4 of 4

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