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INTERVISTA<br />
Il mercato delle calzature sta tornando a<br />
crescere?<br />
I dati sono contrastanti, ma in generale<br />
si assiste ad una modesta ripresa. Non<br />
sufficiente però a far lavorare dignitosamente<br />
le aziende. Inut<strong>il</strong>e nasconderlo, <strong>il</strong><br />
problema è essenzialmente finanziario. Ci<br />
sono aziende che crescono, ma che non<br />
hanno affidamenti sufficienti per finanziare<br />
la crescita. Quello che respiriamo<br />
nell’industria calzaturiera oggi è la difficoltà<br />
dei nostri punti vendita a pagarci<br />
perché <strong>il</strong> loro sell-out negli ultimi mesi è<br />
peggiorato.<br />
come la nostra può crescere solo se ha<br />
dei riferimenti culturali ed imprenditoriali<br />
seri ed affidab<strong>il</strong>i. E noi abbiamo<br />
avuto la fortuna di trovarli. La licenza con<br />
Harmont&Blaine risale al 2007 mentre<br />
quella con La Martina è stata rinnovata<br />
recentemente per altri 5 anni.<br />
E <strong>il</strong> settore bambino?<br />
È la nostra ultima scommessa. Siamo<br />
nati 64 anni fa come calzature da uomo,<br />
abbiamo poi iniziato con la donna riscontrando<br />
un immediato successo e ci siamo<br />
detti: perchè non <strong>il</strong> bambino?<br />
E nel 2010 è nato <strong>il</strong> progetto<br />
Harmont&Blaine bambino, possib<strong>il</strong>e solo<br />
grazie alla fiducia dei nostri amici della<br />
A.G.B. Company Srl, licenziataria dell’abbigliamento<br />
Harmont&Blaine kids ed alla<br />
capacità che abbiamo avuto nel tempo<br />
di trasformarci in una “azienda di management”<br />
al posto della vecchia azienda di<br />
produzione che eravamo.<br />
Nella pagina a fianco la campagna<br />
Harmont&Blaine Shoes A/I 2011-12 e<br />
sopra un artigiano durante la lavorazione<br />
di una calzatura La Martina<br />
Enrico Paniccià<br />
Quindi anche voi puntate all’estero?<br />
La crescita di Giano è trainata dall’estero,<br />
ma l’Italia, che pesa intorno al 45% sul<br />
fatturato globale, è per noi un mercato<br />
strategico (+5% nel 2011). I mercati esteri,<br />
in particolare quelli extra UE, vanno<br />
molto bene, per noi rimane tuttavia centrale<br />
<strong>il</strong> mercato europeo.<br />
Quali sono i vostri obiettivi per <strong>il</strong> futuro?<br />
Continuare a crescere. Da qui a 5 anni<br />
vogliamo raddoppiare <strong>il</strong> fatturato puntando<br />
ai 20 m<strong>il</strong>ioni. Molte aziende ci cercano<br />
per progetti in licenza, ma vogliamo<br />
essere molto selettivi. Per portare al<br />
successo un progetto in licenza bisogna<br />
creare valore per sé stessi e per l’azienda<br />
licenziante e per questo deve nascere una<br />
alchimia particolare, non sempre fac<strong>il</strong>e.<br />
Stiamo inoltre pensando ad un nuovo<br />
polo logistico nella provincia di Fermo,<br />
in grado di gestire le attuali 150.000 paia<br />
di calzature l’anno e di permettere la pianificazione<br />
della crescita che stiamo già<br />
vivendo.<br />
La Giano è, inoltre, molto radicata nel<br />
territorio tanto che siamo impegnati nel<br />
restituire alle persone e ai luoghi che ospitano<br />
la nostra attività, quel pò di benessere<br />
che <strong>il</strong> nostro lavoro produce. Ad esempio<br />
sosteniamo <strong>il</strong> progetto Mus-e per l’integrazione<br />
tra bambini italiani e stranieri<br />
nelle scuole elementari del fermano.<br />
10 gennaio 2012 PAMBIANCOWEEK 99