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ITALIA<br />
GOYO, OLTRE 200 PUNTI VENDITA IN TRE ANNI E A BREVE UN MONOMARCA<br />
Geraldine Alasio<br />
È 100% made in Mongolia la maglieria<br />
in cashmere di Goyo ed è stato <strong>il</strong> primo<br />
marchio in Italia a sbandierare questo<br />
“made in”. Nato tre anni fa grazie ad un<br />
progetto finanziato dalla Banca Europea<br />
degli Investimenti, in sole sei stagioni<br />
Goyo, grazie alla distribuzione della<br />
Cashmere srl, è entrato in circa 200 punti<br />
vendita in Italia. Dietro a questo sv<strong>il</strong>uppo<br />
c’è Geraldine Alasio, entrata in Cashmere<br />
srl nel 2007 e dal 2009 responsab<strong>il</strong>e dello<br />
sv<strong>il</strong>uppo del marchio per l’Europa. “Goyo<br />
è un’azienda che esisteva già in Mongolia,<br />
solo che per mancanza di fondi e capacità<br />
manageriali non riusciva a crescere” spiega<br />
Geraldine Alasio.<br />
“Nel 2005 è stata acquisita da M.C.S., un<br />
importante gruppo mongolo a capo di<br />
molti business differenti, tra cui ed<strong>il</strong>izia e<br />
software, che nel 2006 ha ceduto <strong>il</strong> 51%<br />
della Goyo ad un gruppo di Hong Kong.<br />
A quel punto i fondi non mancavano<br />
e con l’aiuto della Banca Europea degli<br />
Investimenti è stato messo in piedi un<br />
team di persone che aiutassero l’azienda<br />
a crescere: un coordinatore, un supervisor,<br />
tecnici di macchinari moderni, st<strong>il</strong>iste<br />
maglieriste e noi… per la distribuzione”.<br />
A marchio Goyo vengono realizzati<br />
capi e accessori in maglieria di cashmere,<br />
come guanti, sciarpe e cappelli, con<br />
un buon rapporto qualità prezzo che la<br />
Alasio reputa uno dei due motivi del successo<br />
del marchio.<br />
“Noi siamo distributori anche di altri<br />
marchi come Schneiders, Lavenham,<br />
Derek Rose e Drake’s e, all’inizio, <strong>il</strong> prodotto<br />
è stato accolto perchè i clienti si<br />
fidavano di noi. Certo è che se <strong>il</strong> prodotto<br />
non fosse stato buono, in soli tre anni<br />
non saremmo mai arrivati in 200 punti<br />
vendita”.<br />
Cashmere srl distribuisce <strong>il</strong> marchio<br />
Goyo tramite agenti in Italia, mercato<br />
che pesa per circa <strong>il</strong> 70% del fatturato.<br />
Per quanto riguarda l’estero, i principali<br />
mercati sono Francia, Germania e Austria.<br />
Forte sul mercato interno della Mongolia<br />
dove possiede anche un monomarca a<br />
Ulaanbaatar, negli ultimi anni l’azienda<br />
ha intrapreso una serie di azioni per rendere<br />
la produzione più ecosostenib<strong>il</strong>e,<br />
eliminando i prodotti chimici e depurando<br />
l’acqua. Presenti a Pitti Immagine,<br />
Capsule a Parigi, Premium a Berlino e<br />
CPM a Mosca, Goyo prevede di chiudere<br />
<strong>il</strong> 2011 a circa 2 m<strong>il</strong>ioni e mezzo di euro<br />
e non esclude di aprire <strong>il</strong> primo monomarca<br />
in una delle principali città italiane<br />
entro i prossimi due anni.<br />
RICERCA E SARTORIALITÀ NEL FUTURO DI MANUEL VANNI<br />
Manuel Vanni<br />
“Se parliamo di mission la nostra è riportare<br />
freschezza, passione e continuità a un<br />
settore rimasto fermo a un concetto formale<br />
e convenzionale del sartoriale, che<br />
molto spesso è sceso a compromessi con<br />
l’industria, venendo meno alla vera artigianalità<br />
del prodotto, che solo <strong>il</strong> Made in<br />
Italy può esprimere”. Con queste parole<br />
si presenta Manuel Vanni 25 anni, fondatore<br />
dell’omonimo brand. Un marchio<br />
giovane, che vuole aprirsi ad una clientela<br />
che non ha tanto un’età di riferimento,<br />
ma che è accomunata da una f<strong>il</strong>osofia di<br />
vita e che crede nel futuro di un settore<br />
che può evolvere ancora senza dimenticare<br />
<strong>il</strong> valore del Made in Italy. La ricerca é<br />
<strong>il</strong> primo passo su cui lo st<strong>il</strong>ista ha lavorato<br />
per la creazione della nuova collezione<br />
invernale presente a Pitti Uomo. Tutto<br />
parte dalla creazione dei disegni delle<br />
sete, vero valore aggiunto della collezione,<br />
per poi proseguire in una lunga lista di<br />
particolari tipici dell’eleganza masch<strong>il</strong>e.<br />
“Il nostro obiettivo per i prossimi tre<br />
anni é di espandere e rafforzare la nostra<br />
presenza tramite <strong>il</strong> wholesale nei mercati<br />
di riferimento - ha dichiarato Manuel<br />
Vanni - iniziando con i nostri partner<br />
commerciali un progressivo investimento<br />
in comunicazione per rafforzare l’identità<br />
e la f<strong>il</strong>osofia del brand, continuando sullo<br />
stesso percorso portato avanti in Italia”.<br />
I mercati a cui l’azienda si rivolge sono<br />
l’Asia ed in particolare Giappone, Korea<br />
del Sud, Sri Lanka, <strong>il</strong> Medio Oriente con<br />
Turchia e Libano, l’America, la Russia<br />
e <strong>il</strong> Centro/Nord Europa con Olanda,<br />
Germania, Belgio, Svezia e Danimarca.<br />
“Un’altro importante goal che ci siamo<br />
posti é valorizzare e dare continuità alla<br />
tradizione sartoriale che ha portato <strong>il</strong><br />
Made in Italy ad essere sinonimo di eccellenza<br />
nel mondo, prendendo esempio<br />
da aziende con cui già collaboriamo e<br />
che hanno un background maggiore del<br />
nostro”, conclude Vanni.<br />
10 gennaio 2012 PAMBIANCOWEEK 19