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MODA UOMO / FATTURATI 2011 vista geografico non abbiamo riscontrato enormi differenze, basti pensare che solo in Italia abbiamo registrato un +10%. Gli ordini sono arrivati dagli USA, Germania, Nord Europa e Asia e ci auguriamo di raggiungere queste ottime performance anche nel 2012”. Il marchio di Parma Caruso al quinto posto, ha chiuso <strong>il</strong> 2011 con una crescita del 30% delle vendite a 60 m<strong>il</strong>ioni, in linea con gli obiettivi del business plan 2011-2015 secondo cui a fine quinquennio i ricavi dovrebbero raggiungere 100 m<strong>il</strong>ioni di euro. Umberto Angeloni, AD di Caruso si dice ottimista per <strong>il</strong> futuro: “Ogni recessione colpisce in modo diverso le singole aziende – ha spiegato - e per quanto riguarda Caruso, mi aspetto che tale impatto sia mitigato dal dinamismo del settore masch<strong>il</strong>e, ma anche dalla forza delle maison nostre partner, che continuano a spingere lo sv<strong>il</strong>uppo reta<strong>il</strong> e beneficiano dell’espansione asiatica. Importante l’operazione siglata in Cina, dove Caruso si occuperà della produzione di capospalla per <strong>il</strong> brand deluxe frutto dell’accordo tra China Garment, la società del governo cinese e lo st<strong>il</strong>ista Francesco Fiordelli. Sesta posizione per Lardini in netta crescita nel 2011 (+44,9% per un giro d’affari totale di 54 m<strong>il</strong>ioni di euro), sostenuta dall’aumento delle produzioni per griffe del calibro di Dolce & Gabbana, Burberry e Ferragamo e dalla omonima etichetta masch<strong>il</strong>e alla quale dalla stagione invernale 2012/2013 si affiancherà anche una linea donna. Settima posizione per Paoloni, l’azienda marchigiana che ha chiuso <strong>il</strong> 2011 a 45 m<strong>il</strong>ioni di euro, perfettamente in linea con <strong>il</strong> 2010. Chiudono la classifica Lubiam con 44 m<strong>il</strong>ioni di ricavi (+25%) e Cantarelli, unico segno meno (-8%) a 21,5 m<strong>il</strong>ioni di euro. Campagna Stone Island CROLLANO LE VENDITE DI NATALE, ATTESO FLOP ANCHE PER I SALDI Via Montenapoleone nel periodo natalizio Iniziano ad arrivare i primi dati sulle vendite natalizie, e non sono certo confortanti. Secondo <strong>il</strong> consueto monitoraggio sugli acquisti riportato dal Codacons, <strong>il</strong> Natale 2011 sarà ricordato come <strong>il</strong> peggiore degli ultimi 10 anni sul fronte dei consumi. “Le vendite sono crollate e mai come quest’anno <strong>il</strong> settore regali ha subito una contrazione così forte – spiega <strong>il</strong> presidente del Codacons Carlo Rienzi – volta al termine la corsa ai doni natalizi, i risultati sul fronte delle vendite sono i seguenti: <strong>il</strong> settore abbigliamento e calzature ha fatto registrare un calo degli acquisti pari al 30%, i prodotti per la casa sono scesi del 25%, i comparti elettrodomestici, profumeria, estetica del 20%, così come i viaggi, e addirittura una diminuzione del 5% si è registrata per i giocattoli”. Gli unici settori per i quali le vendite hanno retto rispetto agli anni passati sono l’hi-tech e gli alimentari. “È evidente – continua Rienzi – che a partire dal prossimo anno qualcosa deve cambiare sul fronte del commercio, altrimenti migliaia di esercizi commerciali saranno costretti a chiudere”. Nonostante a Natale si siano spesi 48 euro in meno a testa, per i saldi in partenza <strong>il</strong> prossimo 5 gennaio le previsioni del Codacons non sono delle più ottimistiche. “Prevediamo <strong>il</strong> flop dei saldi invernali”, conclude Rienzi. “I cittadini, in un momento di grave crisi come quello attuale, non approfitteranno degli sconti e taglieranno ulteriormente gli acquisti. Rispetto ai saldi invernali dello scorso anno, per gennaio 2012 prevediamo un forte calo, con riduzioni delle vendite che andranno dal 30 al 40%”. Uno scenario a tinte fosche, quello delineato dal Codacons. Attendiamo quindi la conclusione del periodo di saldi per sapere se queste previsioni negative si saranno avverate. 26 PAMBIANCOWEEK 10 gennaio 2012