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Triathlon giovanile: distanze di gara a confronto - Scienze motorie

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DISCUSSIONE<br />

Sostanzialmente, nelle Federazioni Europee le<br />

<strong><strong>di</strong>stanze</strong> <strong>di</strong> <strong>gara</strong> crescono progressivamente al variare<br />

della categoria, senza <strong>di</strong>stinguere tra gare <strong>di</strong> carattere<br />

agonistico puro e gare a carattere promozionale.<br />

Quest’ultimo aspetto viene invece molto sentito negli<br />

USA e ancor più in Australia e Nuova Zelanda, dove<br />

un circuito nazionale sponsorizzato dall’industria<br />

alimentare Weet-Bix è riuscito a catalizzare nel 2005,<br />

in un singolo evento, fino a 3.700 partecipanti d’età<br />

compresa tra i 7 e gli 15 anni.<br />

I raggruppamenti per età molto ampi, 7/10 e 11/15<br />

anni, insieme alle <strong><strong>di</strong>stanze</strong>, piuttosto modeste, si<br />

spiegano con il carattere decisamente promozionale<br />

<strong>di</strong> tali manifestazioni. Soprattutto per i quin<strong>di</strong>cenni le<br />

<strong><strong>di</strong>stanze</strong> sono assai brevi, specie se paragonate a<br />

quelle delle categorie agonistiche (generalmente<br />

Super Sprint e in alcuni casi Sprint), o a quelle<br />

canadesi e americane. Ciò che comunque<br />

impressiona sono le <strong>di</strong>mensioni numeriche <strong>di</strong> queste<br />

manifestazioni, decisamente notevoli (4).<br />

L’obiettivo <strong>di</strong>chiarato <strong>di</strong> queste iniziative è <strong>di</strong> rendere<br />

quanto più semplice, <strong>di</strong>vertente e accattivante<br />

possibile la partecipazione al <strong>Triathlon</strong> <strong>di</strong> ragazzi che<br />

non hanno mai gareggiato in precedenza.<br />

Cre<strong>di</strong>amo che il punto focale delle proposte<br />

australiane stia proprio nelle quattro linee evidenziate<br />

in corsivo (cfr. Tabella 2), corrispondenti alle<br />

categorie Italiane <strong>di</strong> ragazzi e cadetti, dove si<br />

evidenzia una sovrapposizione tra gare lu<strong>di</strong>copromozionali<br />

e gare agonistiche. La politica<br />

australiana del <strong>Triathlon</strong> appare chiara: da un lato<br />

reclutare quanti più ragazzi possibile tramite<br />

manifestazioni giocose e <strong>di</strong>vertenti, dall’altro<br />

adeguare piuttosto rapidamente la progressione delle<br />

<strong><strong>di</strong>stanze</strong> raggiungendo per gra<strong>di</strong> quelle olimpiche.<br />

Anche lo stato del Western Australia propone per le<br />

categorie giovanili una struttura simile, rifacendosi<br />

alle regole federali della <strong>Triathlon</strong> Australia. Degno<br />

<strong>di</strong> nota è tuttavia un altro aspetto, quello denominato<br />

Mature Juniors: in sostanza si cerca <strong>di</strong> derogare alle<br />

restrizioni delle norme federali per permettere la<br />

partecipazione <strong>di</strong> ragazzi <strong>di</strong> 13 anni alle gare sprint e<br />

<strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> 14 e 15 ad<strong>di</strong>rittura al <strong>Triathlon</strong> Olimpico.<br />

L’aspetto più interessante è però rappresentato dalle<br />

modalità con cui vengono concesse queste<br />

autorizzazioni: viene infatti attivata una procedura<br />

particolare, consistente in una complessa indagine<br />

psicofisica condotta da una struttura me<strong>di</strong>ca federale<br />

“…To compete at these longer <strong>di</strong>stances, each athlete<br />

must undergo a comprehensive me<strong>di</strong>cal examination<br />

and interview by a me<strong>di</strong>cal practitioner who has been<br />

specified by TA.” (5)<br />

Quin<strong>di</strong>, al contrario <strong>di</strong> ciò che sembrerebbe dopo una<br />

prima analisi, l’attenzione è rivolta proprio ad evitare<br />

danni, sia fisici sia psichici, e a tener conto <strong>di</strong> quella<br />

età biologica che non sempre viene considerata<br />

quando si formano categorie o si organizzano gare,<br />

trascurando i danni psicologici che può subire un<br />

preadolescente quando si trovi a dover competere<br />

con coetanei decisamente più maturi, o limitando<br />

questi ultimi facendoli gareggiare in competizioni<br />

per loro troppo poco onerose sul piano dell’impegno.<br />

A commento della situazione degli Stati Uniti<br />

d’America, riportiamo quanto consultabile sul sito<br />

web della USA <strong>Triathlon</strong> (6) per quanto concerne la<br />

categoria Youth: “The Youth <strong>di</strong>vision in multi-sport<br />

events is considered to be ages 7 to 14 years. Age<br />

categories are generally broken down into ages 7-8,<br />

9-10, 11-12, 13-14. The focus of youth multi-sport<br />

events should be fun. Rather than emphasizing<br />

competition at this age, kids, parents, and coaches<br />

should focus on enjoyment, and on learning proper<br />

skills and healthy exercise habits that will last a<br />

lifetime. The <strong>di</strong>stances of most youth events increase<br />

with the age of the athlete, ranging from: swimming<br />

50-450 meters; biking 3-15 kilometers; and running<br />

500 meters to 4 kilometers”<br />

Come si può notare, dalle categorie Youth e Junior<br />

c’è una sovrapposizione anagrafica, dovuta<br />

evidentemente al desiderio <strong>di</strong> far svolgere gare a<br />

carattere promozionale e, contemporaneamente, <strong>di</strong><br />

preparare al meglio e al più presto i giovani atleti per<br />

le competizioni internazionali.<br />

Così, da una parte troviamo il circuito IronKids<br />

Bread <strong>Triathlon</strong>, con raggruppamenti praticamente<br />

simbolici e <strong><strong>di</strong>stanze</strong> esigue; dall’altra categorie e<br />

<strong><strong>di</strong>stanze</strong> ben specificate e circuiti organizzati proprio<br />

per guardare al futuro e costruire i futuri atleti<br />

olimpici già a partire dai 13 anni; infatti, la<br />

competizione su 375 metri <strong>di</strong> nuoto, 10 chilometri in<br />

bicicletta e 2,5 chilometri <strong>di</strong> corsa comporta un<br />

livello <strong>di</strong> preparazione decisamente maggiore rispetto<br />

a quanto richiesto dall’attività promozionale.<br />

È ragionevole pensare che la scelta italiana delle<br />

<strong><strong>di</strong>stanze</strong> <strong>di</strong> <strong>gara</strong> poggi su <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> riflessioni<br />

ponderate: ad esempio, la titubanza a proporre<br />

<strong><strong>di</strong>stanze</strong> molto lunghe, che rappresentano un carico<br />

aerobico voluminoso, sostenibile unicamente con una<br />

notevole quantità <strong>di</strong> lavoro (e <strong>di</strong> sedute <strong>di</strong><br />

allenamento); l’opportunità <strong>di</strong> inserire esercitazioni<br />

<strong>di</strong> intensità elevata, che consentano <strong>di</strong> migliorare<br />

aspetti coor<strong>di</strong>nativi e <strong>di</strong> rapi<strong>di</strong>tà fondamentali in<br />

questa fascia <strong>di</strong> età; tutto questo in un panorama che<br />

vede un livello <strong>di</strong> capacità <strong>motorie</strong> nei ragazzi<br />

italiani certo non esaltante, visto il continuo<br />

aggravarsi dell’ipocinesia in tutti gli strati della<br />

popolazione italiana.<br />

Tuttavia, scorrendo il panorama degli stu<strong>di</strong> specifici,<br />

delle scelte compiute a livello internazionale, e dando<br />

VOL. 13 - NUMERO 1-2 2006<br />

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