Luigi Di Ruscio - Biagio Cepollaro, poesia
Luigi Di Ruscio - Biagio Cepollaro, poesia
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Prima di tutti avevi imparato a fumare la potente<br />
popolare<br />
impestando la bocca di fumo e le dita del giallo<br />
della nicotina<br />
eri il capobanda con i nomi degli animali più lenti<br />
quando la fiumana delle truppe invase le nostre<br />
borgate<br />
aspettavi fuori dell'osteria i polacchi ubriachi<br />
e sfilavi i portafogli pieni di soldi colorati<br />
diventavi la scimmia per rubare nelle tende degli<br />
accampamenti<br />
così empivamo la pancia di carne e ci ubriacavamo<br />
con fumate interminabili<br />
ora la tua vita ha un seguito nelle terre d'Australia<br />
dove continuerai a perfezionarti in tutti gli imbrogli<br />
delle carte<br />
e forse ritornerai nonostante non si dovrebbe più<br />
ritornare<br />
contentarsi di portare nei portafogli i santini dei<br />
protettori anneriti<br />
perché al ritorno anche i santi diventano le solite<br />
statue di cera dipinta<br />
nel paese invaso da reclam luminose ora passa<br />
una nuova guerra<br />
di giri di cambiali di nuovi arricchiti e nuovi<br />
falliti<br />
e tra gli avvisi mortuari i manifesti delle attrici<br />
con cosce lunghissime<br />
troverai la nuova ragione e i nuovi giochi per<br />
sparare alla malinconia<br />
lungo i canneti sono nate le case di una gente<br />
grassa e sapiente<br />
nessuno ti riconoscerà tu non riconoscerai più<br />
nulla<br />
neppure noi due che ci giocammo insieme tutta<br />
l'infanzia ci riconosceremo<br />
tanto da non ritrovare neppure i ricordi.<br />
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