Luigi Di Ruscio - Biagio Cepollaro, poesia
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iniziavo lunghi poemi dove non ritrovavo più o<br />
sensi delle immagini<br />
il centro delle spiegazioni del mondo doveva essere<br />
là dentro<br />
e la polvere a coprire l'enorme fede dell'uomo<br />
in questa piccola parte di una parte paurosamente<br />
infinita<br />
minuscola paurosa parte di una parte paurosamente<br />
immensa<br />
come il numero degli uomini che sono venuti<br />
che hanno respirato quest'aria<br />
e mi sperdevo in questo enorme inutile o utile<br />
che sia<br />
inconoscibile o conoscibile che sia ma certo al di<br />
là della mia competenza<br />
e non segnai più il mio nome nel libro delle prenotazioni<br />
favolose<br />
altre partenze provarono il mio amore<br />
dopo aver letto tutte le bibbie aperte<br />
i viaggi di Gulliver non avranno mai termine.<br />
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