Aprile 2010 - Centro Studi Sanguis Christi
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Nel Segno del Sangue<br />
103<br />
Spiritualità<br />
Il perdono di Dio<br />
nel perdono dell’uomo<br />
di Enisio Di Tullio<br />
Il cristiano che voglia essere<br />
veramente tale, si mette<br />
giorno dopo giorno alla<br />
sequela di Gesù Cristo, per fare<br />
come lui: amare Dio e i fratelli<br />
in umiltà e nell’esercizio continuo<br />
della carità. E per meglio<br />
corrispondere all’invito di Ge -<br />
sù, il cristiano anela ad essere<br />
pienamente in lui, a vivere nella<br />
sua grazia, sospinto dalla forza<br />
dello Spirito Santo che guida e<br />
opera perché l’anima viva<br />
costantemente in comunione<br />
con Cristo. Ecco, allora, il suo<br />
vivo desiderio di unirsi intimamente<br />
e profondamente a Gesù<br />
Cristo attraverso il sacramento<br />
dell’Eucaristia, cioè mangiando<br />
il suo Corpo e bevendo il suo<br />
San gue, per essere partecipe del<br />
suo sacrificio di redenzione e ri -<br />
cevere la grazia di essere già<br />
unito alla sua vita divina: In ve -<br />
rità, in verità vi dico: se non<br />
man giate la carne del Figlio<br />
dell’uomo e non bevete il suo<br />
sangue, non avrete in voi la vita<br />
(Gv 6, 53).<br />
Questo desiderio di partecipare<br />
alla vita divina è la risposta<br />
più bella che il cuore del cristiano<br />
possa dare all’invito del<br />
Signore di essere sempre con<br />
lui, specialmente nella celebrazione<br />
eucaristica. Poiché però<br />
questa comunione è santa,<br />
implica che il cristiano sia<br />
cosciente che Dio ci dà questo<br />
dono per essere in perfetta sintonia<br />
con lui, che è tre volte santo.<br />
Occorre seriamente verificare<br />
se abbiamo conservato la grazia<br />
battesimale o se, invece, il<br />
peccato ci ha allontanato dall’amicizia<br />
di Dio. Occorre, insomma,<br />
effettuare la conversione<br />
del cuore: ripudiare ogni nostra<br />
cattiva condotta per reimmetterci<br />
nel cammino di ritorno all’amore<br />
di Dio, fiduciosi che lui