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Uno sguardo ai percorsi del sistema d’istruzione<br />
LE SEZIONI PRIMAVERA<br />
In premessa ad una ricognizione dei diversi percorsi che compongono la struttura del nostro<br />
ordinamento scolastico, dedichiamo un capitolo all’esperienza delle sezioni primavera, le quali<br />
rappresentano una modalità di offerta socio- educativa che, come più volte ribadito, pur agendo in<br />
un rapporto di collaborazione con la scuola dell’infanzia, mantiene rispetto ad essa un profilo<br />
nettamente distinto. È dunque opportuno chiarirne le modalità applicative e vigilare sul rigoroso<br />
rispetto delle norme che presiedono a questa tipologia di servizio, specie con riferimento alle<br />
prescrizioni di carattere organizzativo, per evitare interpretazioni improprie in base alle quali<br />
talvolta si tende a travalicare quanto le norme stesse prevedono, anche in riferimento alle<br />
modalità di utilizzo del personale.<br />
L’offerta socio educativa è stata sancita con l’accordo quadro del 14 giugno 2007 in Conferenza<br />
Unificata Stato Regioni, tra il Ministro della Pubblica Istruzione, il Ministro delle Politiche per la<br />
Famiglia, il Ministro della Solidarietà Sociale, le Regioni, le Province Autonome di Trento e Bolzano,<br />
le Province, i Comuni e le Comunità montane, in applicazione dei commi 630 e 1259 della L.<br />
26/12/06 n. 296 (Legge finanziaria per il 2007) e vede il suo proseguimento con l’ accordo-quadro<br />
del 1° agosto 2013 che ha validità biennale.<br />
In sede di Conferenza Unificata sono stati individuati criteri e modalità di attuazione di un servizio<br />
socio-educativo che riveste ancora carattere sperimentale.<br />
I soggetti gestori, Comuni, Amministrazione Scolastica Statale e Scuole Paritarie per poter<br />
accedere ai finanziamenti, dovranno garantire alti livelli qualitativi, nel rispetto della normativa<br />
Regionale e Nazionale, e dovranno indicare, alla luce delle migliori esperienze realizzate, alcuni<br />
criteri di qualità per la sperimentazione della nuova offerta:<br />
la presenza di locali idonei sotto il profilo funzionale e della sicurezza, rispettosi delle<br />
norme vigenti in materia, e che rispondano alle diverse esigenze dei bambini (accoglienza,<br />
riposo, gioco, alimentazione, cura della persona, ecc.);<br />
l'allestimento con arredi e materiali in grado di qualificare l'ambiente educativo come<br />
contesto di vita, di relazione, di apprendimento;<br />
specificità del progetto di continuità educativa come progettualità di raccordo/continuità e<br />
connessione dei processi educativi attraverso forme innovative con le strutture educative<br />
afferenti dedicate ai bambini 0-6 anni anche attraverso specifiche forme di aggiornamento<br />
del personale;<br />
un orario di funzionamento flessibile che prevede un modulo orario compreso tra le cinque<br />
e le otto ore giornaliere;<br />
una dimensione contenuta del gruppo "omogeneo" di età, che può variare tra i 15 ed i 20<br />
bambini in base al modello educativo ed organizzativo adottato;<br />
un rapporto numerico insegnanti-bambini definito nel rispetto delle leggi regionali<br />
vigenti,che sia non superiore a 1:10,<br />
la predisposizione di specifiche forme di aggiornamento per il personale impegnato nei<br />
progetti sperimentali;<br />
l'allestimento di un programma di consulenza, assistenza tecnica, coordinamento<br />
pedagogico, monitoraggio e valutazione, che garantisca la completa affidabilità sotto il<br />
profilo educativo del nuovo servizio avviato.<br />
CISL SCUOLA - SEGRETERIA NAZIONALE 13