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“NAVIGARE INFORMATI 2014 - 2015"

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Uno sguardo ai percorsi del sistema d’istruzione<br />

LE SEZIONI PRIMAVERA<br />

In premessa ad una ricognizione dei diversi percorsi che compongono la struttura del nostro<br />

ordinamento scolastico, dedichiamo un capitolo all’esperienza delle sezioni primavera, le quali<br />

rappresentano una modalità di offerta socio- educativa che, come più volte ribadito, pur agendo in<br />

un rapporto di collaborazione con la scuola dell’infanzia, mantiene rispetto ad essa un profilo<br />

nettamente distinto. È dunque opportuno chiarirne le modalità applicative e vigilare sul rigoroso<br />

rispetto delle norme che presiedono a questa tipologia di servizio, specie con riferimento alle<br />

prescrizioni di carattere organizzativo, per evitare interpretazioni improprie in base alle quali<br />

talvolta si tende a travalicare quanto le norme stesse prevedono, anche in riferimento alle<br />

modalità di utilizzo del personale.<br />

L’offerta socio educativa è stata sancita con l’accordo quadro del 14 giugno 2007 in Conferenza<br />

Unificata Stato Regioni, tra il Ministro della Pubblica Istruzione, il Ministro delle Politiche per la<br />

Famiglia, il Ministro della Solidarietà Sociale, le Regioni, le Province Autonome di Trento e Bolzano,<br />

le Province, i Comuni e le Comunità montane, in applicazione dei commi 630 e 1259 della L.<br />

26/12/06 n. 296 (Legge finanziaria per il 2007) e vede il suo proseguimento con l’ accordo-quadro<br />

del 1° agosto 2013 che ha validità biennale.<br />

In sede di Conferenza Unificata sono stati individuati criteri e modalità di attuazione di un servizio<br />

socio-educativo che riveste ancora carattere sperimentale.<br />

I soggetti gestori, Comuni, Amministrazione Scolastica Statale e Scuole Paritarie per poter<br />

accedere ai finanziamenti, dovranno garantire alti livelli qualitativi, nel rispetto della normativa<br />

Regionale e Nazionale, e dovranno indicare, alla luce delle migliori esperienze realizzate, alcuni<br />

criteri di qualità per la sperimentazione della nuova offerta:<br />

la presenza di locali idonei sotto il profilo funzionale e della sicurezza, rispettosi delle<br />

norme vigenti in materia, e che rispondano alle diverse esigenze dei bambini (accoglienza,<br />

riposo, gioco, alimentazione, cura della persona, ecc.);<br />

l'allestimento con arredi e materiali in grado di qualificare l'ambiente educativo come<br />

contesto di vita, di relazione, di apprendimento;<br />

specificità del progetto di continuità educativa come progettualità di raccordo/continuità e<br />

connessione dei processi educativi attraverso forme innovative con le strutture educative<br />

afferenti dedicate ai bambini 0-6 anni anche attraverso specifiche forme di aggiornamento<br />

del personale;<br />

un orario di funzionamento flessibile che prevede un modulo orario compreso tra le cinque<br />

e le otto ore giornaliere;<br />

una dimensione contenuta del gruppo "omogeneo" di età, che può variare tra i 15 ed i 20<br />

bambini in base al modello educativo ed organizzativo adottato;<br />

un rapporto numerico insegnanti-bambini definito nel rispetto delle leggi regionali<br />

vigenti,che sia non superiore a 1:10,<br />

la predisposizione di specifiche forme di aggiornamento per il personale impegnato nei<br />

progetti sperimentali;<br />

l'allestimento di un programma di consulenza, assistenza tecnica, coordinamento<br />

pedagogico, monitoraggio e valutazione, che garantisca la completa affidabilità sotto il<br />

profilo educativo del nuovo servizio avviato.<br />

CISL SCUOLA - SEGRETERIA NAZIONALE 13

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