27.10.2014 Views

notizie_online_avigliana2.pdf - Comune di Avigliana

notizie_online_avigliana2.pdf - Comune di Avigliana

notizie_online_avigliana2.pdf - Comune di Avigliana

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

6<br />

IL COMUNE<br />

ottobre 2009<br />

@<br />

AVIGLIANA<strong>notizie</strong><br />

Perio<strong>di</strong>co d’informazione dell’Amministrazione comunale<br />

URBANISTICA<br />

Pannelli solari, nuove norme <strong>di</strong> installazione<br />

Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong>sciplina l’installazione dei<br />

pannelli fotovoltaici e solari, istituendo<br />

regole per la loro collocazione sui tetti<br />

degli e<strong>di</strong>fici.<br />

Nel centro storico le apparecchiature<br />

non potranno più essere collocate sopra<br />

le tegole, ma dovranno essere integrate<br />

nella copertura, quin<strong>di</strong> a contatto con la<br />

struttura del tetto e affiancate alle tegole,<br />

mentre nella altre zone della città,<br />

qualora ciò non sia possibile, dovranno<br />

essere semintegrate con la copertura<br />

stessa. Inoltre, i pannelli dovranno essere<br />

<strong>di</strong>stribuiti a rettangolo: altre collocazioni<br />

andranno concordate col <strong>Comune</strong>.<br />

Per evitare la frammentazione e la moltiplicazione<br />

degli impianti sui tetti, nel<br />

caso <strong>di</strong> posizionamento degli impianti da<br />

parte <strong>di</strong> due utenti, i pannelli dovranno<br />

essere accorpanti a formare un unico<br />

inserimento.<br />

Per quanto riguarda la collocazione degli<br />

impianti a terra, questi non potranno<br />

staccarsi dalla medesima oltre i 50 centimetri<br />

e, se inclinati, avere un’altezza<br />

massima <strong>di</strong> 160 centimetri.<br />

«Fino ad ora non c’era una norma che <strong>di</strong>sciplinava<br />

la posa <strong>di</strong> queste apparecchiature<br />

– spiega l’assessore all’urbanistica<br />

Rino Marceca – col risultato che alcuni<br />

impianti sono stati collocati sui tetti con<br />

risultati molto dubbi dal punto <strong>di</strong> vista<br />

estetico, mentre l’integrazione dei pannelli<br />

nei tetti presenta un minor impatto<br />

visivo. Restano inalterate le modalità con<br />

le quali presentare la richiesta <strong>di</strong> autorizzazione<br />

alla posa <strong>di</strong> questi impianti».<br />

Diventa museo<br />

la collezione <strong>di</strong> macchine<br />

agricole <strong>di</strong> Nando Sada<br />

La collezione <strong>di</strong> macchine ed attrezzature<br />

agricole creata da Fernando Sada nella<br />

sua proprietà <strong>di</strong> via Giaveno, <strong>di</strong>venta<br />

un museo visitabile e una testimonianza<br />

culturale e sociale al servizio in particolare<br />

delle scuole. Ciò grazie a una convenzione<br />

sottoscritta col <strong>Comune</strong> che autorizza<br />

lo stesso Sada alla realizzazione <strong>di</strong><br />

tettoie per proteggere queste macchine<br />

e lo impegna a organizzare visite guidate.<br />

Da anni Fernando Sada raccoglie con<br />

passione e competenza vecchi trattori<br />

e attrezzature agricole che restaura e<br />

riporta in vita. Nel 2006 ha creato l’associazione<br />

culturale “Memorie <strong>di</strong> un<br />

Tempo”, che gestisce questo patrimonio<br />

ed ha soprattutto lo scopo <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgare<br />

la conoscenza delle macchine d’epoca<br />

utilizzate in agricoltura e promuovere<br />

scambi con associazioni simili.<br />

Le attrezzature hanno però la necessità<br />

<strong>di</strong> essere protette sotto spazi coperti,<br />

la cui realizzazione non è prevista dal<br />

Piano regolatore. La soluzione è stata<br />

trovata nella convenzione, stipulata,<br />

osserva l’assessore all’urbanistica Rino<br />

Marceca, per preservare una importante<br />

testimonianza sociale e culturale dell’agricoltura<br />

non solo locale. Così, Sada<br />

potrà realizzare tettoie per una superficie<br />

<strong>di</strong> oltre 300 metri quadri che dovranno<br />

essere demolite quando l’attività dell’associazione<br />

dovesse cessare. La medesima<br />

associazione organizzerà visite<br />

guidate su richiesta del <strong>Comune</strong>, per gli<br />

alunni <strong>di</strong> tutte le scuole del territorio.<br />

Illuminazione naturale<br />

dei sottotetti non abitabili<br />

Nuove norme per l’illuminazione naturale<br />

dei sottotetti non abitabili, sono<br />

state approvate dal Consiglio comunale<br />

su proposta dell’assessore all’urbanistica<br />

Rino Marceca. La superficie vetrata<br />

potrà superare il precedente limite <strong>di</strong><br />

1/20 della superficie <strong>di</strong> pavimento, fino<br />

a 1/8, versando un terzo degli oneri <strong>di</strong><br />

urbanizzazione previsti nel caso il sottotetto<br />

fosse abitabile. Si tratta, spiega<br />

l’assessore all’urbanistica Rino Marceca,<br />

<strong>di</strong> una norma che contribuirà a rendere<br />

fruibili più comodamente, grazie ad una<br />

maggiore illuminazione naturale, i sottotetti<br />

destinati a deposito o magazzino. Se<br />

la superficie vetrata non supera 1/20 dei<br />

quella del pavimento, questi oneri non<br />

sono dovuti. Restano vigenti le norme<br />

che impongono la non abitabilità <strong>di</strong><br />

questi vani, che non dovranno essere<br />

<strong>di</strong>visi da tramezzi, né avere un ingresso<br />

in<strong>di</strong>pendente, ma essere <strong>di</strong> stretta pertinenza<br />

dell’unità abitativa.<br />

Copertura<br />

impianti sportivi privati<br />

D’ora innanzi gli impianti sportivi privati<br />

potranno essere coperti e chiusi a con<strong>di</strong>zione<br />

che ciò avvenga con strutture<br />

non fisse e che si integrino nel contesto<br />

ambientale in cui vengono installate.<br />

É la nuova norma inserita nel regolamento<br />

e<strong>di</strong>lizio del <strong>Comune</strong> che, spiega<br />

l’assessore all’urbanistica Rino Marceca,<br />

risponde alle richieste <strong>di</strong> coloro che<br />

possiedono una piscina o un campo da<br />

bocce, che non potevano coprire i loro<br />

impianti perchè le norme e<strong>di</strong>lizie non lo<br />

permettevano. Le strutture autorizzate<br />

dal regolamento e<strong>di</strong>lizio dovranno avere<br />

un’altezza massima <strong>di</strong> tre metri ed<br />

essere rimovibili, quin<strong>di</strong> non ancorate<br />

a manufatti e<strong>di</strong>lizi. Saranno realizzate<br />

in materiale plastico o simili e, qualora<br />

siano stagionali, dovranno essere<br />

rimosse al termine del periodo stabilito<br />

dall’autorizzazione.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!