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3 novembre - IlGrigioneItaliano.ch

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Pos<strong>ch</strong>iavo - 3 <strong>novembre</strong> 2011 No. 44<br />

C U L T U R A<br />

11<br />

Il menestrello Rico Punzi ha interpretato canzoni<br />

italiane<br />

Nelle nomine statutarie, per il<br />

mandato 2012-2015, ci sono dei cambiamenti<br />

nella consistenza del Consiglio<br />

direttivo. Dopo dieci anni di attività<br />

lascia Agostino Priuli e dopo soli<br />

due anni ha dovuto lasciare Tibisay<br />

Andreetta Rampa per questioni personali<br />

(prole). Il Presidente ringrazia<br />

per il loro impegno, consegnando loro<br />

un dipinto di Paolo Pola. Le elezioni,<br />

credo per la prima volta, avvengono a<br />

scrutinio segreto. Dapprima la nomina<br />

del presidente: Sa<strong>ch</strong>a Zala viene<br />

eletto in modo plebiscitario: 31 voti su<br />

31 s<strong>ch</strong>ede rilasciate! Per rimpiazzare<br />

questi due uscenti c’erano tre candidati:<br />

Luigi Menghini, Stefano Peduzzi<br />

e Giancarlo Sala. Vengono eletti:<br />

Stefano Peduzzi, professore al Liceo<br />

di Coira (figlio di Dante, già pregiato<br />

membro del Direttivo), e Giancarlo<br />

Sala, professore alla Scuola cantonale<br />

Coira.<br />

Il Cubetto Pgi 2011 è stato assegnato<br />

a Sara Alloatti per aver organizzato<br />

una petizione pubblicata sul sito<br />

www.italianoascuola.<strong>ch</strong> con lo scopo<br />

di osteggiare la proposta del Governo<br />

del Canton San Gallo di abolire l’insegnamento<br />

della lingua italiana come<br />

opzione specifica nei licei. La petizione<br />

– <strong>ch</strong>e ha avuto da subito il sostegno<br />

della Pgi, del Canton Ticino e della<br />

Società svizzera degli insegnanti di<br />

liceo – è stata sostenuta in sole due<br />

settimane da più di 6’000 persone da<br />

tutta la Svizzera. Nel dibattito durante<br />

il quale il parlamento sangallese<br />

ha respinto, a larga maggioranza, la<br />

proposta dell’Esecutivo cantonale, a<br />

più riprese si è fatto riferimento alla<br />

grande mobilitazione e all’eco mediatica<br />

scaturita dalla petizione. La Pro<br />

Grigioni Italiano è grata a Sara Alloatti<br />

per il suo impegno nel mobilitare<br />

migliaia di persone a sostegno dell’insegnamento<br />

della terza lingua nazionale<br />

nei licei della Svizzera tedesca, e<br />

per aver mostrato, con l’adesione ottenuta<br />

alla sua petizione, quanto grande<br />

sia il sostegno per l’italiano in tutta la<br />

Svizzera. Un sostegno <strong>ch</strong>e le associazioni<br />

<strong>ch</strong>e si adoperano in suo favore<br />

dovranno sempre più essere in grado<br />

di mobilitare.<br />

Recentemente è stato presentato a<br />

Coira il nuovo volume, il 15º, della<br />

Collana della Pro Grigioni Italiano.<br />

L’opera, un’autobiografia di un personaggio<br />

straordinario come Otmar<br />

Nussio, è stata curata dalla dottoressa<br />

Tania Giudicetti Lovaldi. La prefazione<br />

è di Anna Ciocca-Rossi, Musicologa,<br />

Responsabile dell’Ufficio<br />

stampa e Comunicazione dell’Or<strong>ch</strong>estra<br />

della Svizzera italiana.<br />

Otmar Nussio, figlio di genitori<br />

originari dell’Engadina, è nato a<br />

Grosseto nel 1902. Suo padre Jatscen<br />

ha radici nella Val Pos<strong>ch</strong>iavo, a Brusio.<br />

Otmar Nussio, considerato un<br />

pioniere dell’attività musicale della<br />

nostra regione, ha diretto l’Or<strong>ch</strong>estra<br />

della Radiotelevisione della<br />

Svizzera italiana dal 1938 al 1968.<br />

Alla presentazione del volume<br />

da parte della Professoressa Tatiana<br />

Crivelli, titolare della Cattedra di<br />

Letteratura italiana all’Università di<br />

Zurigo, è seguito il concerto dell’Or<strong>ch</strong>estra<br />

della Svizzera italiana, diretta<br />

da Hubert Soudant. Per aprire<br />

il concerto il Direttore Soudant ha<br />

scelto proprio un brano musicale,<br />

un Tanzlied per or<strong>ch</strong>estra, composto<br />

da Otmar Nussio.<br />

Facciamo seguire nella sua forma<br />

integrale l’intervento della Professoressa<br />

Tatiana Crivelli, <strong>ch</strong>e si è rivolta<br />

al pubblico leggendo l’inizio dell’autobiografia<br />

di Otmar Nussio.<br />

In altri mondi<br />

con la «Notte del racconto»<br />

Chissà se su uno di quei pianeti<br />

<strong>ch</strong>e vediamo in cielo c’è qualcuno.<br />

Magari quel qualcuno di sera si<br />

distende su una sabbia nera dal gusto<br />

dolce e guarda il «pianeta blu»,<br />

<strong>ch</strong>iedendosi se mai sarà abitato.<br />

Chissà <strong>ch</strong>e immagini buffe si fa di<br />

noi. Ci crede forse di colore viola,<br />

con le ali, tanti oc<strong>ch</strong>i e capaci di<br />

convivere in pace?<br />

Grande è l’universo e tanti saranno<br />

i piccoli mondi <strong>ch</strong>e lo popolano.<br />

Ma tanto ricca e variegata è la Terra!<br />

Nuova pubblicazione della Collana della Pro Grigioni Italiano<br />

Otmar Nussio, una vita «tutta suoni e fortuna»<br />

Avvenimento fatidico<br />

Avevo quattro anni. Ero in giardino:<br />

mi trastullavo con le mie due<br />

tartarughe. Ad un tratto udii dei suoni<br />

vaghi, inusitati, dapprima lontani<br />

poi sempre più vicini. Corsi sulla terrazza<br />

dinanzi a casa. Appena ebbi<br />

sospinto la testa tra le colonnine della<br />

balaustra, vidi apparire sulla sottostante<br />

via un essere strano, grande<br />

e barbuto, <strong>ch</strong>e cantava accompagnandosi<br />

con una fisarmonica. Sulla<br />

testa portava un alto cono con tante<br />

campanelline, <strong>ch</strong>e a ogni scrollata<br />

del capo prorompevano in una argentea<br />

risata. Dalla s<strong>ch</strong>iena gli pendeva<br />

una grancassa con sopra due<br />

piatti. Un sistema ingegnoso faceva<br />

sì <strong>ch</strong>e i piatti, azionati da un filo legato<br />

a un calcagno, battessero insieme,<br />

mentre due bac<strong>ch</strong>ette fissate ai<br />

gomiti percuotevano la grancassa.<br />

Dalle finestre delle vicine case si<br />

sporgevano alcuni curiosi, <strong>ch</strong>e qua<br />

e là buttavano monete a una scimmietta<br />

<strong>ch</strong>e da basso andava raccogliendo<br />

la questua.<br />

Ero tutt’oc<strong>ch</strong>i e tutt’orec<strong>ch</strong>i: non<br />

avevo mai visto né udito qualcosa di<br />

simile. Intanto il musico avanzava<br />

lentamente e quando ebbe raggiunto<br />

il punto a me più vicino, sollevò il<br />

viso e mi sorrise.<br />

Poi passò oltre e come era apparso<br />

così scomparve, lasciando in me il<br />

ricordo di un non appagato appetito.<br />

Ritirai la testa dalle colonnine,<br />

ritornai in giardino, lasciai in pace<br />

le tartarughe, e quando mi coricai<br />

a sera, prima di addormentarmi,<br />

rievocai ancora una volta l’avvenimento<br />

e feci un voto: da grande avrei<br />

percorso an<strong>ch</strong>’io il mondo suonando<br />

An<strong>ch</strong>e qui possiamo trovare cose<br />

«dell’altro mondo».<br />

Ci sono posti dove fa talmente<br />

freddo <strong>ch</strong>e i pini e le betulle rimangono<br />

piccoli come dei bonsai. Altri<br />

dove la terra è talmente fertile <strong>ch</strong>e<br />

ogni seme gettato germoglia.<br />

Ci sono popoli <strong>ch</strong>e vivono nell’Artide<br />

e <strong>ch</strong>e si salutano strofinando<br />

naso con naso. Altri, <strong>ch</strong>e stanno<br />

negli Stati Uniti e rifiutano certe<br />

innovazioni come l’elettricità e l’automobile;<br />

vivono dunque senza televisione<br />

e lavastoviglie, e si spostano<br />

a cavallo.<br />

Le tradizioni e i riti cambiano di<br />

paese in paese. Presso una popolazione<br />

africana quando si celebra il<br />

matrimonio – secondo il rito cristiano<br />

– invece del vino si usa la Coca-<br />

Cola. Gli induisti quando partecipano<br />

a un funerale si vestono non di<br />

scuro, ma di bianco. In Ghana poi<br />

si costruiscono dei cofani funebri<br />

bellissimi; a forma di automobile,<br />

uccello, bottiglia di birra, scarpe da<br />

ginnastica, frutta ecc.<br />

Diverse sono an<strong>ch</strong>e le concezioni<br />

del bello e del brutto. Se da noi l’ideale<br />

di bellezza femminile – generalmente<br />

conseguito – coincide con la<br />

magrezza, presso alcune popolazioni<br />

africane sono considerate belle<br />

le donne grasse. In questa parte di<br />

mondo le signore mangiano dunque<br />

tanto e nascondono sotto la gonna<br />

dei cuscini per risultare ancora più<br />

voluminose.<br />

Esistono ancora sovrani pieni<br />

di collane d’oro e diamanti, paesi<br />

dove i bambini lavorano dalla mattina<br />

alla sera, città <strong>ch</strong>e non dormono<br />

mai, luoghi dove la gioia sembra finita<br />

per sempre, bos<strong>ch</strong>i <strong>ch</strong>e nascondono<br />

animali, frutti e fiori dai colori<br />

meravigliosi.<br />

Gli «Altri mondi» sono il tema<br />

della «Notte del racconto». La Biblioteca<br />

Comunale di Brusio e il Gruppo<br />

di Gioco Pinguin, in collaborazione<br />

con la Pgi Valpos<strong>ch</strong>iavo propongono<br />

an<strong>ch</strong>e quest’anno un allettante programma<br />

<strong>ch</strong>e si prefigge di promuovere<br />

la lettura, la scrittura, la recitazione<br />

e l’ascolto.<br />

L’appuntamento è per venerdì 11<br />

<strong>novembre</strong> 2011 dalle ore 19 alle ore<br />

21 circa, presso la scuola di Li Geri a<br />

Campocologno. L’ingresso è gratuito.<br />

Arianna Nussio<br />

Operatrice culturale<br />

Pgi Valpos<strong>ch</strong>iavo<br />

e cantando.<br />

Quella <strong>ch</strong>e avete ascoltato è la<br />

pagina inziale della memoria autobiografica<br />

scritta da Otmar Nussio,<br />

un testo <strong>ch</strong>e, in qualità di presidente<br />

della Commissione della Collana<br />

Letteraria, ho il piacere di presentarvi<br />

nell’edizione promossa dalla<br />

Pro Grigioni Italiano. Il tono ammiccante<br />

e l’enfasi un po’ burlesca<br />

su cui prende avvio la narrazione<br />

restituiscono bene alcuni dei tratti<br />

distintivi dell’operazione scrittoria<br />

di Nussio: in queste sue pagine<br />

si ripercorrono infatti con spirito<br />

ironico e critico, e sempre in bilico<br />

fra il resoconto storico e l’inserto<br />

romanzesco, i momenti salienti di<br />

un’esistenza <strong>ch</strong>e, per citare il titolo<br />

del libro e dunque indirettamente<br />

una definizione dell’autore stesso, fu<br />

«tutta suoni e fortuna». Originario<br />

dell’Engadina, fra il 1919 e il 1922<br />

Nussio studiò Flauto e Composizione<br />

al Conservatorio Giuseppe Verdi<br />

di Milano e, subito dopo, Composizione,<br />

pianoforte e direzione d’or<strong>ch</strong>estra<br />

all’Accademia Santa Cecilia<br />

di Roma, formandosi dunque al<br />

magistero dei più prestigiosi artisti<br />

del tempo, da Arturo Toscanini a Ottorino<br />

Respighi. L’autobiografia <strong>ch</strong>e<br />

presentiamo rievoca ampiamente gli<br />

anni della formazione, <strong>ch</strong>e vengono<br />

ad assumere, come è evidente an<strong>ch</strong>e<br />

nella pagina iniziale <strong>ch</strong>e ho citato<br />

poco fa, una valenza quasi mitica, di<br />

fondazione di quella <strong>ch</strong>e sarà un’avventura<br />

davvero senza pari nel mondo<br />

musicale della Svizzera italiana.<br />

Chi leggerà queste sue belle pagine<br />

nella loro interezza troverà ritratti<br />

in dettaglio soprattutto gli incontri<br />

di Otmar Nussio: con i più grandi<br />

musicisti e direttori d’or<strong>ch</strong>estra (da<br />

Ri<strong>ch</strong>ard Strauss a Igor Stravinskij<br />

o Paul Hindemith per intenderci),<br />

ma an<strong>ch</strong>e con gli amici e le persone<br />

<strong>ch</strong>e gli furono vicine e <strong>ch</strong>e di volta<br />

in volta ne stimolarono l’ispirazione<br />

o scatenarono le furie (ispirazioni e<br />

furie <strong>ch</strong>e, pare di capire da queste<br />

pagine, dovettero avere spesso pari<br />

intensità). Attraverso la lettura di<br />

questi episodi, però, non ci si limita<br />

a conoscere una storia biografica,<br />

peraltro eccezionale, ma si viene<br />

condotti per mano attraverso un<br />

paesaggio e un’esperienza culturali<br />

di inusitato respiro. In queste<br />

memorie si assiste alla nascita dei<br />

primi Festival musicali, di cui Nussio<br />

fu promotore, si percepisce l’entusiasmo<br />

di poter accogliere le più<br />

prestigiose or<strong>ch</strong>estre sinfoni<strong>ch</strong>e e<br />

filarmoni<strong>ch</strong>e e le più significative<br />

personalità del panorama internazionale,<br />

si rivivono le difficoltà con<br />

cui la scena musicale della Svizzera<br />

italiana, del dopoguerra e oltre,<br />

combatte per trovare il contatto con<br />

il tessuto culturale locale e, nel contempo,<br />

aprirsi ad una dimensione<br />

internazionale.<br />

Nel volume, pazientemente e<br />

sapientemente curato dalla dottoressa<br />

Tania Giudicetti Lovaldi, la<br />

ric<strong>ch</strong>ezza del contesto culturale è<br />

puntualmente messa in luce sia tramite<br />

un corredo di note esplicative,<br />

sia tramite un ampio repertorio <strong>ch</strong>e<br />

registra in ordine alfabetico concisi<br />

profili biografici dei rappresentanti<br />

dell’ambiente musicale citati nelle<br />

memorie di Nussio (ed è un elenco<br />

di nominativi <strong>ch</strong>e, a conferma di<br />

quanto dicevo poco fa, occupa quasi<br />

trenta pagine!). Sempre ad accompagnare<br />

e contestualizzare la lettura,<br />

nel libro i lettori troveranno an<strong>ch</strong>e,<br />

a titolo di prefazione, un’articolata<br />

ricostruzione del contesto musicale<br />

firmata dalla Dottoressa Anna Ciocca-Rossi,<br />

Musicologa Responsabile<br />

dell’Ufficio Stampa e Comunicazione<br />

dell’Or<strong>ch</strong>estra della Svizzera<br />

italiana, <strong>ch</strong>e non soltanto traccia<br />

un quadro storico di grande interesse<br />

commentando il ruolo svolto<br />

dal Nussio Direttore d’or<strong>ch</strong>estra nel<br />

contesto della promozione delle attività<br />

musicali nella Svizzera italiana,<br />

ma si sofferma an<strong>ch</strong>e a commentare<br />

l’operato del Nussio compositore.<br />

Nell’allestire il volume, poi, si è<br />

voluto dare spazio an<strong>ch</strong>e alla raccolta<br />

di alcuni materiali critici<br />

specifici, oltre ad una bibliografia<br />

degli scritti prodotti su Otmar Nussio,<br />

sempre curata dalla Dottoressa<br />

Giudicetti-Lovaldi, Chi fosse interessato<br />

troverà qui an<strong>ch</strong>e l’elenco<br />

aggiornato e la descrizione delle<br />

composizioni musicali edite. Per le<br />

ricer<strong>ch</strong>e musicali mi corre allora<br />

l’obbligo di ringraziare, oltre a <strong>ch</strong>i<br />

ho già citato fin qui, an<strong>ch</strong>e Daniele<br />

Crivelli (responsabile del fondo<br />

dell’Associazione Ricer<strong>ch</strong>e musicali<br />

nella Svizzera italiana), Loredana<br />

Botta (Ar<strong>ch</strong>ivista RSI e OSI) e Barbara<br />

Widmer (assistente artistica OSI).<br />

A completamento del volume la<br />

curatrice ha poi recuperato an<strong>ch</strong>e<br />

alcuni testi poetici di Otmar Nussio,<br />

una selezione dei quali viene<br />

qui pubblicata per la prima volta, a<br />

dimostrazione della molteplicità di<br />

talenti <strong>ch</strong>e ha caratterizzato la figura<br />

di Otmar Nussio. La vena artistica,<br />

però, in questo caso sembrerebbe<br />

avere evidenti ragioni geneti<strong>ch</strong>e,<br />

come vi dimostra la bella copertina<br />

del volume <strong>ch</strong>e riproduce un quadro<br />

del fratello di Otmar Nussio, Oscar<br />

Nussio, un dipinto <strong>ch</strong>e è parte della<br />

collezione di proprietà della Pro<br />

Grigioni Italiano, e <strong>ch</strong>e ritrae le<br />

montagne tanto care all’estensore<br />

delle memorie, <strong>ch</strong>e vi colloca an<strong>ch</strong>e<br />

l’immaginario finale della propria<br />

vicenda biografica.<br />

Infine, il volume è corredato da<br />

una serie di immagini fotografi<strong>ch</strong>e,<br />

parte delle quali sono state gentilmente<br />

messe a disposizione dalla<br />

famiglia, <strong>ch</strong>e colgo l’occasione per<br />

ringraziare. In <strong>ch</strong>iusura ringrazio<br />

an<strong>ch</strong>e la commissione della collana,<br />

<strong>ch</strong>e ha lavorato assiduamente a<br />

seguire i destini di questa quindicesima<br />

pubblicazione della serie, e<br />

vi porto volentieri an<strong>ch</strong>e i saluti del<br />

collega Renato Martinoni, dell’Università<br />

di San Gallo, a cui ho avuto<br />

l’onore e l’onere di succedere in<br />

questa commissione e al quale va il<br />

merito di aver accolto il progetto <strong>ch</strong>e<br />

oggi giunge a compimento.<br />

Un ultimo grazie poi, oltre ai responsabili<br />

della Sede centrale della<br />

Pgi, <strong>ch</strong>e hanno supportato in ogni<br />

forma il lavoro attorno a questo testo,<br />

e allo stampatore Armando<br />

Dadò, <strong>ch</strong>e ci ha offerto un volume<br />

degno di nota an<strong>ch</strong>e da un punto di<br />

vista tipografico.<br />

Prima di accogliere l’or<strong>ch</strong>estra<br />

della svizzera italiana, dunque, e a<br />

<strong>ch</strong>iusura di questa mia breve introduzione,<br />

concluderò come ho iniziato,<br />

ovvero dando la parola allo stesso<br />

Nussio e leggendovi ancora un<br />

breve passo dalle memorie; stavolta<br />

la toccante conclusione:<br />

Un giorno, verso la fine di un mese<br />

di ottobre, le guide provenienti dalla<br />

Diavolezza passarono con i loro<br />

clienti dall’Isola persa, un promontorio<br />

erboso <strong>ch</strong>e sorge nel mezzo del<br />

ghiacciaio del Morterats<strong>ch</strong>, poco discosto<br />

dal sentiero <strong>ch</strong>e serpeggia fra<br />

i gigantes<strong>ch</strong>i macigni.<br />

In un anfratto di roccia foggiato a<br />

sedile scorsero un turista, con il bavero<br />

della giacca da vento rialzato e<br />

con l’ala del cappello tirata in giù sul<br />

viso. […]<br />

Le guide e i turisti volevano già<br />

passar oltre, quanto notarono <strong>ch</strong>e un<br />

solitario corvo si era posato su una<br />

spalla dell’ignoto e, con indisturbata<br />

confidenza, di tanto in tanto gli dava<br />

una beccatina sulla guancia.<br />

Vedendo questo, una guida si avvicinò,<br />

mise in fuga l’uccello e scosse<br />

lo sconosciuto.<br />

Ma scuoteva invano…<br />

Otmar Nussio, in mezzo all’immacolato<br />

candore degli sfolgoranti<br />

ghiacciai eterni, seduto su un trono<br />

granitico, nel gran circo dei giganti<br />

alpini, pareva meditasse sulla caducità<br />

della vita… Sui suoi fogli c’era<br />

scritto: «La mia vita, tutta SUONI E<br />

FORTUNA, è stata veramente bella.<br />

Vorrei poterla terminare con un sorriso<br />

sulle labbra, senza soffrire. Vorrei<br />

potermi addormentare in mezzo<br />

alle mie montagne e non risvegliarmi<br />

mai più…».<br />

Livio Zanolari, Membro della<br />

Commissione della Collana della Pgi<br />

INFORMAZIONI<br />

Otmar Nussio, una vita «tutta suoni e<br />

fortuna».<br />

Collana della Pro Grigione Italiano. 2011.<br />

Editore Armando Dadò, Locarno.<br />

ISBN: 978-88-8281-316-1

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