notizie_online_avigliana4.pdf - Comune di Avigliana

More documents

Recommendations

Info

10 IL COMUNE novembre 2010 @ AVIGLIANAnotizie Periodico d’informazione dell’Amministrazione comunale POLITICHE SOCIALI Avigliana sempre più a misura di cittadino Con il Piano di coordinamento degli orari si ottimizzano i tempi dei servizi Uno strumento che aiuta i cittadini a migliorare la propria gestione del tempo libero, di lavoro, della famiglia e consente alla città di perfezionare la compatibilità tra i diversi orari e, di conseguenza, l’utilizzo dei luoghi, degli spazi e delle risorse. É il Piano di Coordinamento degli Orari promosso dall’amministrazione comunale, redatto dagli architetti Raffaella Dispenza e Angela Nasso e dalla dottoressa Irene Ropolo. Il Piano ha l’obiettivo di migliorare la fruibilità e l’accessibilità dei servizi pubblici e privati attraverso la definizione e l’attuazione di modalità e strategie funzionali a garantire orari appropriati, servizi di trasporto e infrastrutture di collegamento necessarie, nonché l’integrazione dei tempi della città attraverso il loro coordinamento. Cinque i temi di indirizzo che lo caratterizzano, a cui corrispondono delle azioni. Il primo riguarda il miglioramento dell’accessibilità ai servizi pubblici e punta alla qualità della relazione fra Comune e cittadini attraverso nuove modalità nella loro erogazione, in particolare alle persone anziane e parti di territorio lontane dagli uffici comunali. Le azioni proposte sono quattro. L’apertura prolungata di tutti gli uffici un giorno a settimana coordinando e armonizzando così gli orari dell’apertura al pubblico. L’Ufficio Relazioni con i Cittadini Aviglianesi, oggi aperto nel palazzo comunale, itinerante nelle frazioni e presso il mercato settimanale il giovedì. La realizzazione di una rete wireless cittadina fruibile gratuitamente per l’accesso a Internet. L’Informazione attraverso tre mini guide in formato cartaceo e/o in pdf da consultare sul sito del Comune. Il secondo tema vuole sperimentare e sviluppare forme di conciliazione dei tempi, promuovendo una maggiore qualità del lavoro, con l’istituzione della spesa on line a domicilio dei dipendenti comunali per consentire loro di conciliare gli orari di vita professionale e familiare, aumentando l’offerta di risorse locali a servizio delle pari opportunità e l’armonizzazione degli orari scolastici con l’introduzione di elementi di flessibilità per favorire le esigenze delle famiglie tenendo conto di quelle pedagogiche. Il terzo tema vuole promuovere spazi di condivisione in cui le persone possano trovarsi, confrontarsi, condividere esperienze, esigenze e sviluppare il senso di appartenenza alla comunità. Le azioni proposte sono tre. Proseguire il lavoro iniziato con il Piano di Accompagnamento Sociale del Contratto di Quartiere II, con il coinvolgimento di un gruppo di donne, italiane e straniere, residenti o con attività commerciali nel centro storico, per la definizione degli utilizzi del Giardino delle Donne dietro il palazzo comunale. Ripensare l’area intorno alla scuola Anna Frank promuovendo l’avvio della progettazione partecipata per la ridefinizione progettuale e della fruizione. Attivare un tavolo di lavoro col Comune e le associazioni per identificare l’uso dell’area dell’ecomuseo dell’ex dinamitificio. Il quarto tema intende incentivare percorsi di mobilità lenta e sostenibile, è legato al processo attivato col Patto dei Sindaci e pone particolare attenzione alle realtà scolastiche valorizzando le esperienze già compiute in questi anni con l’attivazione delle linee del Piedibus. Le azioni proposte sono quattro. Attivazione del servizio Provibus, che offre la possibilità al cittadino di prenotare telefonicamente la corsa in funzione delle sue necessità di spostamento. Avvio della costruzione Il logo del Piano di Coordinamento orari. In alto l’incontro che si è tenuto a Drubiaglio per discutere del Piano. A sinistra i cittadini partecipano all’ottimizzazione del Piano attraverso i tabelloni pubblici. del Piano spostamenti casa/scuola degli studenti e del personale docente e non docente. Incentivazione della pratica della mobilità lenta e a basso impatto ambientale attraverso l’uso delle biciclette e organizzazione di un bicibus (gruppo di scolari che vanno e tornano da scuola accompagnati in bicicletta da genitori volontari) a Drubiaglio con la scuola Anna Frank. Realizzazione di una mappa della città con indicate tutte le opportunità di mobilità, gli orari, i tragitti e i recapiti per ricevere informazioni maggiormente dettagliate. Il quinto tema riguarda l’attivazione della città sul tema dei tempi con la costituzione di un tavolo di coordinamento sui tempi col compito di sviluppare la riflessione e il lavoro avviato, individuando nuove strategie e soluzioni. Le attività di elaborazione del Piano di Coordinamento degli Orari hanno coinvolto cittadini, famiglie, associazioni, gruppi locali, organizzazioni economiche e imprenditoriali; istituzioni pubbliche, scuola. L’analisi di esigenze e criticità dal punto di vista dei cittadini che utilizzano la città, è stata messa a punto attraverso due incontri a Drubiaglio e al Villaggio Primavera.
11 IL COMUNE novembre 2010 @ AVIGLIANAnotizie Periodico d’informazione dell’Amministrazione comunale SCUOLA/POLITICHE SOCIALI Assistenza mensa, il Comune paga per lo Stato Il servizio non spetta all’amministrazione che però stanzia 15 mila euro Se in tutta Italia insegnanti, genitori e studenti sono scesi in piazza contro i tagli della Riforma Gelmini, ad Avigliana non sono mancate le polemiche ed i toni accesi. La ricaduta della nuova regolamentazione, entrata in vigore già nello scorso anno scolastico, si è fatta sentire ancora di più questo autunno con il rientro degli allievi della scuola dell’obbligo. Tutto inizia al momento della scelta da parte delle famiglie del tempo scuola per i bambini che hanno iniziato lo scorso settembre le prime classi elementari. «I genitori hanno scelto tutti o le 30 o le 40 ore – ha sottolineato la dirigente Carla Barella – ma il ministero ne ha concesse solo 27 su tutte e cinque le classi prime; esattamente come lo scorso anno». E così tutto si è complicato, perché se nel passato anno scolastico era possibile utilizzare il monte ore degli insegnanti per prolungare il tempo nel pomeriggio e per l’assistenza mensa, grazie anche al contributo del Comune, ora gli insegnanti dovranno utilizzare tutto il monte ore solo ed esclusivamente in classe. «Penso che molti sottovalutino l’importanza di un’assistenza mensa competente, qualificata e responsabile – prosegue Barella – anche il momento del pasto rientra nei progetti educativi specie per gli allievi delle classi più piccole. Impensabile lasciare tanti minori nelle mani di volenterosi ma non preparati». Secondo la dirigente scolastica sarebbe stato molto comodo accettare le decisioni del ministro e rimandare i ragazzi a casa nel pomeriggio. «Ma, consapevoli della richiesta delle famiglie, che desideravano il tempo scolastico più lungo, ci siamo attrezzati per far fronte al nuovo impegno» spiega Barella. La soluzione è stata trovata di comune accordo fra corpo docente e consiglio d’istituto: stipulare un contratto con educatori che, a pagamento, gestissero il servizio di assistenza mensa. «Lo scorso anno è stato il Comune a coprire le spese degli educatori – precisa il sindaco Carla Mattioli – ma si trattava di poche classi. Quest’anno invece la situazione si è generalizzata, si tratta di tutte le classi prime in più e con i tagli che abbiamo subito noi enti pubblici sui trasferimenti statali, non possiamo sostenere tutta la spesa». Ed ecco la polemica scatenata dai Da sinistra: Carla Barella, Carla Mattioli, Luca Brunatti e Gabriella Parente. genitori che dall’inizio del nuovo anno scolastico si devono sobbarcare una spesa in più per mandare i figli alla scuola dell’obbligo. Per approfondire il problema e sentire dal vivo le istanze dei genitori, l’amministrazione comunale ha convocato, lo scorso 20 settembre, un’assemblea pubblica, alla presenza anche dei dirigenti scolastici, durante la quale ha comunicato che sosterrà la spesa delle famiglie con 15 mila euro: «Di più non possiamo fare, inoltre l’assistenza scolastica non rientra assolutamente fra le incombenze dei Comuni» ha precisato il sindaco. Intanto l’amministrazione comunale ha operato un altro aiuto nei confronti dei cittadini in difficoltà allargando le fasce Isee fino a 13 mila euro, per qualunque servizio rivolto alla cittadinanza. La direzione didattica ha invece organizzato alcuni incontri fra genitori, insegnanti e il “Comitato amico Onlus” che gestisce l’assistenza mensa. Durante gli incontri il Comitato ha spiegato il suo operato presentando la propria proposta educativa e il progetto alimentare. «La situazione per ora si è stabilizzata – conclude Barella – ma sono già molto preoccupata per i prossimi anni scolastici quando il problema investirà sempre più famiglie». Intanto i genitori hanno già iniziato a presentare le richieste per ottenere sconti od esenzioni per l’assistenza alla mensa scolastica. Dalle prime verifiche il Comune ha riscontrato che i 15mila euro messi a disposizione per sostenere il servizio, secondo i nuovi parametri Isee, sono sufficienti a coprire il bisogno. Anche l’assessore alle politiche scolastiche Luca Brunatti esterna dubbi e perplessità: «Ci sono troppe cose che non tornano nelle indicazioni della riforma Gelmini. Intanto non capisco a cosa serva far scegliere alle famiglie il tempo scuola se poi le richieste vengono disattese. Per ciò che riguarda la scuola dell’obbligo, le famiglie dovrebbero essere sollevate da qualunque spesa aggiuntiva, se non sbaglio così recita l’articolo 34 della Costituzione italiana. Inoltre non spetta ai Comuni tamponare i tagli ministeriali. In ogni caso, poiché a noi interessa la serenità dei nostri cittadini, stiamo predisponendo un tavolo di lavoro sull’assistenza mensa per l’anno scolastico 2011-12 che coinvolgerà le associazioni del territorio. Questo per limitare i danni della riforma e alleviare il portafoglio delle famiglie». Il sindaco Mattioli non è del tutto convinto che la riforma Gelmini sia solo una questione di tagli. «Penso che il Governo abbia introdotto, attraverso la riforma della scuola, la sua personalissima idea di società italiana dove le donne smettono di lavorare e tornano, come un tempo, a badare ai propri figli che terminano l’orario scolatico all’ora di pranzo. - Conclude il sindaco - Il ministro si dimentica che la scuola a tempo pieno non è stata istituita come un baby parking per quelle famiglie con i genitori che lavorano, ma è stato un progetto educativo importante: ha permesso agli allievi più bravi di approfondire, a quelli più lenti di apprendere con i loro tempi ed è stato soprattutto un nuovo modello culturale che ha consentito ai nostri ragazzi, sotto la guida di almeno due insegnanti, di condividere molte ore insieme in una comunità pluralista che ha insegnato loro che tutti sono uguali nella loro diversità».
Page 1 and 2: 1 IL COMUNE novembre 2010 @ AVIGLIA
Page 9: 9 IL COMUNE novembre 2010 @ AVIGLIA
Page 13 and 14: 13 IL COMUNE novembre 2010 @ AVIGLI

notizie_online_avigliana4.pdf - Comune di Avigliana

Create successful ePaper yourself

Delete template?

Save as template?