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rapporto sul Leasing - Assilea

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fronti di questa area: tutte le<br />

componenti della domanda hanno<br />

sperimentato, in termini medi<br />

annui, un ridimensionamento<br />

della crescita, ad eccezione dei<br />

consumi pubblici e delle scorte,<br />

che hanno dato un contributo<br />

alla crescita del Pil lievemente<br />

superiore a quello del 2004.<br />

Rispetto all’UEM il contributo<br />

fornito dalle esportazioni nette<br />

è stato simile: ciò che ha contraddistinto<br />

la nostra economia<br />

è stato un contributo della<br />

domanda interna inferiore (0,3<br />

punti contro 1,5 nell’Uem), e in<br />

più netto peggioramento (tab. 1).<br />

In termini di componenti, le<br />

informazioni più recenti confermano<br />

la debolezza della spesa<br />

delle famiglie per beni non durevoli<br />

e segnalano la possibilità di<br />

un recupero delle esportazioni<br />

e, con esse, degli investimenti.<br />

Nel complesso, nonostante le<br />

incertezze che ancora permangono,<br />

la crescita del Pil si attesterebbe<br />

attorno all’1 per cento<br />

nell’anno in corso, in accelerazione<br />

rispetto al 2005, ancora<br />

una volta inferiore all’area euro.<br />

In gennaio la produzione manifatturiera<br />

è di nuovo diminuita,<br />

proseguendo nell’andamento<br />

altalenante che l’ha caratterizzata<br />

di recente. Tuttavia, complessivamente,<br />

i dati qualitativi,<br />

segnalerebbero un punto di svolta<br />

positivo nell’attività economica,<br />

che sembra preludere a una<br />

crescita abbastanza sostenuta,<br />

certamente nel corso del primo<br />

semestre dell’anno, ma che<br />

potrebbe mantenersi tale anche<br />

nei trimestri successivi.<br />

Il consolidamento della crescita<br />

previsto nel prossimo anno è<br />

TABELLA 1 Contributi % alla crescita del Pil in termini reali in Italia<br />

affidato alla tenuta della domanda<br />

a livello mondiale e, soprattutto,<br />

alla ripresa in Germania,<br />

principale mercato di sbocco<br />

delle nostre esportazioni. La<br />

spesa per consumi potrà invece<br />

trarre beneficio dal rallentamento<br />

dell’inflazione innescato<br />

dalla riduzione del prezzo del<br />

petrolio e dal contenimento del<br />

cuneo contributivo <strong>sul</strong> lavoro.<br />

2004 2005 2006 2007<br />

VARIAZIONE DELLE SCORTE 0,1 -0,1 0,1 0,2<br />

DOMANDA INTERNA<br />

(AL NETTO DELLE SCORTE) 0,9 0,1 1,0 1,3<br />

SALDO ESTERO 0,1 -0,3 -0,1 -0,3<br />

PIL (VAR%) 1,1 0,0 1,0 1,2<br />

Fonte: Elaborazioni Prometeia<br />

La previsione Prometeia (tab. 2<br />

e fig. 1) prospetta un quadro<br />

assai diverso da quello degli ultimi<br />

cinque anni, periodo in cui il<br />

Pil è aumentato in media dello<br />

0,6 per cento l’anno: essa<br />

mostra infatti il ritorno a ritmi di<br />

crescita lievemente superiori<br />

all’1 per cento e quindi vicini al<br />

potenziale già dall’anno in corso,<br />

confermando peraltro le indicazioni<br />

fornite negli ultimi Rapporti<br />

Prometeia. Sotto le ipotesi<br />

alla base di questa previsione<br />

sembrano crearsi le condizioni<br />

per un graduale miglioramento<br />

delle esportazioni, grazie anche<br />

ai primi effetti delle ristrutturazioni,<br />

alle misure di riduzione del<br />

costo del lavoro e alla tenuta<br />

della domanda estera, con<br />

riflessi positivi <strong>sul</strong>l’attività di<br />

investimento delle imprese,<br />

mentre l’adozione di un programma<br />

di aggiustamento dei<br />

conti pubblici potrebbe contribuire<br />

a ridurre le incertezze<br />

con il ri<strong>sul</strong>tato di attenuare prima<br />

e interrompere poi la tendenza<br />

all’aumento della propensione<br />

al risparmio delle<br />

famiglie. Al tempo stesso ci si<br />

aspetta che il rialzo dei tassi di<br />

interesse sia piuttosto graduale<br />

e quindi che non costituisca un<br />

ostacolo maggiore alla ripresa<br />

della domanda interna.<br />

In breve, sarebbe il rafforzamento<br />

della domanda interna a<br />

consentire il miglioramento dei<br />

ritmi di crescita del Pil. Consumi<br />

e investimenti in beni strumentali<br />

si sostituirebbero agli<br />

investimenti in costruzioni, la<br />

componente più dinamica della<br />

domanda interna nell’ultimo<br />

quinquennio, nel sostenere la<br />

crescita del Pil.<br />

Al di là delle oscillazioni congiunturali,<br />

l’andamento che da<br />

alcuni anni mostra l’attività economica<br />

induce ancora una volta<br />

a interrogarsi <strong>sul</strong>le possibilità<br />

dell’economia italiana di entrare<br />

in una fase di crescita più stabile<br />

e sostenuta, in altri termini<br />

a chiedersi se saranno superati<br />

i problemi strutturali che molto<br />

hanno contribuito a frenarla.<br />

L’industria italiana continuerà a<br />

scontare le incognite relative al<br />

processo di selezione e riqualificazione<br />

del nostro tessuto<br />

ASSILEA <strong>rapporto</strong> <strong>sul</strong> <strong>Leasing</strong> 2005<br />

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