I QUADERNI DELLA SPERANZA - Il Convivio

LA FINE DEI TEMPI
E LA RESURREZIONE UNIVERSALE
Testi biblici e comunicazioni dall’Oltre
SOMMARIO: 1. L’aldilà, che in questa civiltà materialistica era come caduto in oblio,
torna, oggi, a manifestarsi con forza . – 2. In particolare la “manifestazione dei figli di
luce” ripropone un aldilà di Dio e della vita eterna. – 3. Le comunicazioni ricevute da
noi ci rappresentano l’aldilà come itinerario mistico delle anime teso alla meta ultima
della resurrezione universale – 4. Quali conferme le nostre comunicazioni ricevano da
quelle ottenute dagli altri sperimentatori. – 5. Quel che le comunicazioni con l’Oltre
ottenute da noi ci dicono della resurrezione universale finale. – 6. Quel che della
resurrezione finale ci dice la rivelazione cristiana. – 7. La resurrezione finale ci
assumerà nel regno di Dio con i nostri affetti e con la pienezza di quei valori umani che
imitano Dio stesso e completano la sua creazione. – 8. Anche le nostre comunicazioni
medianiche ci danno precisa conferma che la resurrezione universale finale assume nel
regno di Dio tutto ciò che è dell’uomo in una con l’intera creazione e la stessa materia. –
9. Alla resurrezione universale finale è connesso il ritorno del Cristo e dei suoi angeli e
santi per ricondurre definitivamente a Dio la creazione e l’umanità intera con gli stessi
peccatori più irriducibili. – 10. A questo punto si pone il problema critico di stabilire in
quale misura i dati appresi nelle nostre esperienze medianiche (o presunte tali) realmente
vengano a noi dall’altra dimensione. – 11. Col risorgere, le anime disincarnate
recuperano in pieno quell’umanità, che una lunga e severa ascesi, finalizzata al distacco
dalla terra., ha dovuto in loro sospendere. – 12. Come alla fine dei tempi la
manifestazione dei risorti santificherà la terra. – 13. Non l’aldilà è il traguardo, ma la
resurrezione. – 14. Se la sopravvivenza si può meglio inferire dai fenomeni della
parapsicologia, la resurrezione è meglio argomentabile in termini di esperienza
spirituale. – 15. Nondimeno la parapsicologia può aiutarci a definire la resurrezione in
termini più concreti, riconducendola ai fenomeni di materializzazione. – 16. Suggestioni
significative nel merito di quella che potrà essere la condizione dei risorti ci vengono dai
fenomeni paramistici i quali in certo modo l’anticipano. – 17. Nel nostro aspirare alla
divina onniscienza cerchiamo di farcene una prima idea senza dubbio assai imperfetta e
pur viva considerandone deboli e pallide prefigurazioni certe nostre esperienze di
confine. – 18. Cerchiamo di immaginare quel che la vita eterna possa significare per noi
in concreto. – 19. Siamo destinati a “diventare come Dio” ma per sua grazia, cui la
nostra iniziativa può efficacemente collaborare. – 20. Come il Nuovo Testamento esprime
l’idea del collaborare con Dio. – 21. Quel che vuol dire, in concreto preparare la
resurrezione, collaborare alla divina creazione dell’universo.
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