Arcobaleno 02/2005

di Cemento
cui viviamo, il palcoscenico su cui
si svolge la nostra vita, e come
abbiamo già detto l’uomo ha il
potere di modificare questo
ambiente, che attenzione, non è
un potere generico, ognuno di noi
lo possiede, in modo più o meno
evidente, dal gesto piccolissimo,
quando si dice “non buttare la carta
per strada”, se lo facciamo poi
non possiamo lamentarci di vivere
in un mondo pieno di immondizia,
se non stiamo attenti ai gas che
produciamo, riscaldamento ingiustificato,
uso sconsiderato dell’automobile,
... poi non possiamo dire
“che vergogna questa città è piena
di smog!” Solo quando avremmo
imparato che siamo artefici in
qualche modo di ciò che ci circonda
potremmo veramente iniziare a
rimettere ordine e fare pulizia nella
nostra “casa”, che non è solo il
piccolo spazio ristretto della
nostra cameretta, o del nostro
appartamento, ma tutto lo spazio
che viviamo, il nostro Ambiente,
ed è nostro dovere prenderci cura
del cortile condominiale così come
del parco pubblico del quartiere, o
delle vie del centro storico.
Questa accezione di “Ambiente
urbano” e la “Natura” nel senso più
generico del termine, non sono due
concetti che fanno a pugni l’uno
con l’atro, ma devono essere vissuti
nel modo corretto, il segreto a mio parere sta nell’equilibrio, e nell’equità
della convivenza, ma di questo forse parleremo un’altra volta...
Nel frattempo vorrei lanciare un appello, invitare almeno chi, ha avuto
la pazienza di leggermi fino a questo punto a guardare e vedere la città
come un posto, non certo perfetto, ma che possiamo contribuire a
migliorare e a far somigliare maggiormente a noi, perché risponda in
modo migliore alle nostre esigenze, e come è nel nostro spirito, basta
parlare! Arrotoliamo le maniche della camicia e usciamo per strada,
abbiamo un mucchio di lavoro da fare ancora...
Alessio Decina
ASSONOTIZIE 31