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Arcobaleno 02/2005

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Operazione “San<br />

La partecipazione dell’Assoraider<br />

L<br />

a morte del Santo Padre, ha destato in tutti noi un forte senso di smarrimento.<br />

Proprio per questo, al momento dell’attivazione delle squadre di<br />

Protezione Civile, il Raid Protezione Civile della sezione di Campobasso<br />

non ha esitato neanche un istante nel decidere di prendere parte a quella che è<br />

stata ufficiosamente battezzata dai volontari accorsi “Operazione Santo Padre”.<br />

Lo scopo di questa mobilitazione massiccia delle squadre della protezione civile<br />

che da tutta Italia hanno raggiunto Roma è stato quello di prestare assistenza ai<br />

pellegrini che mai così numerosi hanno raggiunto Roma da ogni parte d’Italia,<br />

d’Europa e del Mondo.<br />

Lo stato di allerta da parte del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale è giunto<br />

via fax nelle ore immediatamente successive alla scomparsa del Santo Padre<br />

(sabato 2 aprile), ma la nostra presenza è stata richiesta, dal settore Protezione<br />

Civile della Regione Molise, dalla giornata di martedì 5 aprile. Le ore successive<br />

all’allerta sono state comunque frenetiche nell’organizzazione del personale della<br />

prima e dell’eventuale seconda partenza nonché del materiale che ci sarebbe<br />

occorso e dei mezzi da utilizzare. Come ormai consuetudine, non eravamo soli<br />

nello svolgere le nostre mansioni: il Raid, infatti, è una componente di vitale importanza<br />

dell’Acesvo Colonna Mobile di Protezione Civile Molise che racchiude<br />

numerose altre associazioni della nostra piccola regione ( Molise Emergenza,<br />

Cvass, Croce Verde Molisana, Fir-C.B. Campobasso, Associazione Nazionale<br />

Alpini, Associazione Nazionale Carabinieri, Associazione Carabinieri in congedo<br />

Portocannone, Avis Comunale Bonefro) alla cui guida vi è il “nostro” vice presidente<br />

commissario di sezione nonché Commissario Nazionale alla Protezione<br />

Civile Eugenio Astore.<br />

Il giorno della partenza, spinti dalla solita euforia che ci caratterizza, ci siamo messi<br />

in marcia verso Roma “in colonna”. Grande è stata l’ammirazione e lo stupore<br />

della popolazione della città di Campobasso che per la prima volta ha visto le sue<br />

strade attraversate da una colonna composta da circa quindici mezzi e sessantasette<br />

volontari. Nell’attraversare la città di Venafro una pattuglia di Carabinieri in<br />

servizio ci ha spontaneamente accompagnati a sirene spiegate nell’attraversamento<br />

del centro urbano per evitare l’ingorgo dell’ora di punta, riempiendoci d’orgoglio<br />

per l’evidente collaborazione delle istituzioni al fine di facilitare il nostro<br />

compito.<br />

Giunti al campo base del Dipartimento di Protezione Civile in località Castelnuovo<br />

di Porto, siamo stati immediatamente alloggiati nelle tende a nostra disposizione<br />

e, dopo esserci divisi in squadre per garantire la nostra presenza continuativa<br />

nelle ventiquattro ore, siamo stati immediatamente resi operativi per l’assistenza<br />

ai pellegrini in fila per l’ingresso alla basilica di San Pietro. La notte trascorsa<br />

nella piazza al fianco di pellegrini provenienti da ogni dove ci ha davvero<br />

32 ASSONOTIZIE

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