01/2011

...Fratelli d’Italia
fratelli nello Scautismo
I
l 150° anniversario dell’Unità d’Italia che nella giornata del 17 marzo
abbiamo festeggiate, ben si sposa con i cento anni di storia dello scautismo
in Italia celebrati l’anno scorso. Anni di storia comune segnati da
fatti, storie, avvenimenti e da uomini e donne che con il foulard al collo
hanno fatto sì che quest’unità si creasse e rafforzasse.
Ora tocca a noi, lupetti e lupette, esploratori ed esploratrici, rover e scolte,
raider e capi, lavorare ed impegnarci perché l’Italia sia più coesa ed
unita e perché si costruisca
- anche con la nostra
testimonianza di scaut
- una nazione che abbia
come obiettivo certo
il “Bene Comune”. Per
fare ciò abbiamo nei nostri
zaini il nostro essere
scaut e la nostra Legge
Scaut e Legge Raider, che
sono leggi di LIBERTÀ.
In questa particolare circostanza
voglio condivedere
con tutti Voi un
particolare - passo - da
un’articolo del 1968 sulla
rivista Raid “Dall’Uomo
all’umanità” del nostro
fondatore Aldo Marzot
… [Taluni ritengono incompatibile l’amor di patria con la fratellanza
universale perché amare una comunità ché ha dei confini, significa -
secondo costoro - trasformare l’amore in odio o per lo meno far cessare
l’amore, appena varcati quei confini.
Tra questi occorre distinguere quelli che sono in mala fede e gli altri.
Ai primi diremo che non vale invocare un concetto elevato e servirsene
per mascherare la loro incapacità d’amare e la loro vigliaccheria; non
credo che occorra indugiare su di loro. A coloro che sono in buona fede,
vanno fatte delle amichevoli considerazioni che chiariscano le idee e
aprano gli occhi alla realtà. Premettiamo anzitutto, che noi scaut, (peccando
venialmente di orgoglio) possiamo vantarci di costituire il più
forte movimento giovanile del mondo che propugni, ma sopratutto che
EDITORIALE 3