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n. 242 - Amici di Monte Mario

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I Tiepolo all’Hotel Hilton<br />

Achille vive nascosto fra le<br />

figlie <strong>di</strong> Licomede, re dell’isola<br />

<strong>di</strong> Sciro, vestito in abiti<br />

femminili. Questo per volontà della<br />

madre Teti che cercava <strong>di</strong> non farlo<br />

partecipare alla guerra <strong>di</strong> Troia nella<br />

quale si sapeva che Achille sarebbe<br />

stato destinato a perdere la vita. Ma<br />

Ulisse ricorre, come sua abitu<strong>di</strong>ne, a<br />

uno stratagemma: offre alle figlie <strong>di</strong><br />

Licomede monili, stoffe e armi, e<br />

Achille si tra<strong>di</strong>sce scegliendo le armi.<br />

Questo episo<strong>di</strong>o, che fa parte del<br />

ciclo epico greco, è stato illustrato da<br />

più pittori <strong>di</strong> ogni epoca. Ed è il tema<br />

del <strong>di</strong>pinto del Tiepolo che campeggia<br />

in questi giorni in una sala dell’hotel<br />

Hilton. Straor<strong>di</strong>nario affreschista,<br />

il più grande del suo secolo,<br />

uno dei massimi <strong>di</strong> ogni epoca e<br />

paese, Giambattista Tiepolo non ha<br />

raccolto, al suo tempo come oggi,<br />

ugual riconoscimento per la sua pittura<br />

da cavalletto. Quanto questo sia<br />

un sorpassato pregiu<strong>di</strong>zio lo <strong>di</strong>mostrano<br />

le tre tele esposte ora nell’albergo<br />

romano. In origine erano conservate<br />

in un palazzo veneziano che<br />

la famiglia San<strong>di</strong>, aveva fatto ristrutturare<br />

all’architetto Domenico Rossi<br />

quando i San<strong>di</strong> ebbero ottenuto l’ammissione<br />

al patriziato veneziano.<br />

Quella dei San<strong>di</strong> fu la prima famiglia<br />

nobile che per la decorazione pittorica<br />

della propria <strong>di</strong>mora si rivolse a un<br />

giovane pittore emergente quale era<br />

Giambattista Tiepolo, che all’epoca<br />

non aveva ancora venticinque anni.<br />

Se queste opere, le altre due sono<br />

Apollo che scortica Marsia e Ercole<br />

che strangola Anteo, sono state commissionate<br />

dai San<strong>di</strong> nello stesso<br />

momento, come pare, in cui gli avevano<br />

affidato la decorazione del soffitto<br />

del Salone da ballo, ci troviamo<br />

davanti a tre splen<strong>di</strong><strong>di</strong> esemplari dell’esor<strong>di</strong>o<br />

artistico del pittore veneziano.<br />

Quella <strong>di</strong> Achille e Ulisse, che va<br />

interpretata come allegoria della Persuasione,<br />

è una grande tela rettangolare<br />

(520x245 cm.) con un forte sviluppo<br />

orizzontale. Non c’è dubbio<br />

che il Tiepolo doveva sapere quale<br />

sarebbe stata la collocazione dell’opera,<br />

noi possiamo supporre che<br />

fosse una grande soprapporta, allo<br />

stesso modo <strong>di</strong> quella famosissima,<br />

Giambattista Tiepolo Ulisse scopre Achille tra le figlie <strong>di</strong> Licomede.<br />

Olio su tela cm 520x245, particolare.<br />

rappresentante Nettuno che rende<br />

omaggio a Venezia, che il pittore<br />

<strong>di</strong>pinse per la Sala delle quattro porte<br />

del Palazzo Ducale. Il <strong>di</strong>pinto <strong>di</strong> casa<br />

San<strong>di</strong> doveva essere comunque destinato<br />

a essere collocato molto in alto,<br />

perché il Tiepolo <strong>di</strong>pinge la scena<br />

dando ai personaggi centrali lo scorcio<br />

prospettico <strong>di</strong> chi vede il <strong>di</strong>pinto<br />

dal basso, mentre i due gruppi ai lati,<br />

quello, a destra, dei compagni <strong>di</strong><br />

Ulisse e quello, al margine opposto,<br />

delle figlie <strong>di</strong> Licomede intente a<br />

<strong>di</strong>vidersi vesti e monili, formano due<br />

quinte che spingono i protagonisti<br />

verso il fondo dominato da un cielo<br />

luminoso tipicamente tiepolesco. Il<br />

pittore si guarda bene dal preoccuparsi<br />

<strong>di</strong> dare verosimiglianza all’avvenimento<br />

vestendo i personaggi con<br />

abiti <strong>di</strong> foggia classica, ma neppure<br />

ricorre ai deliziosi anacronismi che<br />

userà nel ciclo <strong>di</strong> Antonio e Cleopatra<br />

<strong>di</strong> palazzo Labia dove farà indossare<br />

a quei personaggi, appartenenti<br />

alla storia romana, suntuosi e fantasiosi<br />

abiti settecenteschi.<br />

Nel quadro che raffigura Apollo che,<br />

dopo aver vinto la gara con Marsia, si<br />

appresta a scuoiare il rivale, secondo<br />

il destino riservato al perdente, il Tiepolo<br />

si astiene dal cercare qualche<br />

effetto orripilante, come aveva fatto<br />

invece il vecchio Tiziano quando<br />

aveva trattato lo stesso argomento. E<br />

lo stesso si può <strong>di</strong>re del <strong>di</strong>pinto <strong>di</strong><br />

Ercole e Anteo.<br />

I tre quadri <strong>di</strong> casa San<strong>di</strong> non hanno<br />

percorso i cammini del mercato d’arte<br />

seguiti da tante opere che l’aristocrazia<br />

veneziana si è trovata nella<br />

necessità <strong>di</strong> mettere in ven<strong>di</strong>ta a<br />

causa della crisi economica seguita al<br />

crollo della Repubblica <strong>di</strong> San<br />

Marco, ma sono sempre rimasti nella<br />

<strong>di</strong>mora dei primi proprietari. Soltanto<br />

nel maggio scorso sono apparsi nella<br />

sede milanese della Sothesby’s e<br />

sono stati acquistati, insieme ad altre<br />

due tele sempre provenienti da palazzo<br />

San<strong>di</strong>, dalla società proprietaria<br />

dell’Hilton. Quanto siano stati pagati<br />

non è un mistero. Il prezzo <strong>di</strong> partenza<br />

era 4 milioni <strong>di</strong> euro, e sono stati<br />

aggiu<strong>di</strong>cati con un’offerta vicina ai 6<br />

milioni <strong>di</strong> euro.<br />

Per decisione della proprietà, l’intera<br />

collezione <strong>di</strong> cui fanno parte i tre Tiepolo<br />

sarà un giorno <strong>di</strong> pubblico<br />

dominio, in una sede però ancora da<br />

reperire. Perciò si consiglia <strong>di</strong> non<br />

perdere l’occasione <strong>di</strong> andare adesso<br />

ad ammirare queste opere all’interno<br />

dell’albergo romano dove sono<br />

custo<strong>di</strong>te tra mille precauzioni <strong>di</strong><br />

or<strong>di</strong>ne tecnologico.<br />

Giuseppe Ardolino<br />

Biblioteca<br />

Franco Basaglia<br />

Calendario delle iniziative<br />

L’Angolo delle storie. Continuano<br />

ogni giovedì le letture <strong>di</strong> Paolo&Giuseppe,<br />

per bimbi, nonni e genitori.<br />

Ogni giovedì, ore 17.00<br />

Storie sotto l’albero. L’associazione<br />

“Sotto una buona stella” porta in<br />

biblioteca letture animate, fantasie<br />

natalizie e…trampolieri. 19 <strong>di</strong>cembre,<br />

ore 17.00, Sala Ragazzi<br />

Il cantiere delle storie. Torna a leggere<br />

in Biblioteca Savina Tamburini,<br />

giovane autrice <strong>di</strong> favole e racconti<br />

per bambini. 9 gennaio, ore 17.00,<br />

Sala Ragazzi<br />

Mamma <strong>di</strong> pancia, mamma <strong>di</strong> cuore.<br />

Un percorso che, a partire dalla lettura<br />

<strong>di</strong> un libro straor<strong>di</strong>nario, affronterà il<br />

tema, quanto mai attuale, dell’adozione<br />

internazionale. L’evento prevede:<br />

l’esposizione nei locali della biblioteca<br />

delle illustrazioni originali <strong>di</strong> Cinzia<br />

Ghigliano tratte dal libro omonimo<br />

<strong>di</strong> Anna Miliotti (E<strong>di</strong>t. Scienza, 2003)<br />

fino al 6 gennaio; l’incontro in biblioteca<br />

con l’autrice e illustratrice del<br />

libro, il 6 gennaio alle 15.00 e infine<br />

un seminario sull’adozione internazionale,<br />

rivolto a insegnanti e genitori.<br />

Omaggio a Massimo Urbani. Una<br />

serata all’insegna del jazz, de<strong>di</strong>cata al<br />

grande sassofonista prematuramente<br />

scomparso nel 1993.<br />

Concerto con Maurizio Urbani,<br />

Mauro Perrone, Tiziano Ruggirei,<br />

Pietro Lussu, Pietro Ciancaglini e<br />

Lorenzo Tucci. Venerdì 15 <strong>di</strong>cembre,<br />

ore 21.00.<br />

I <strong>di</strong>ritti delle donne. Ultimo appuntamento<br />

con il cineforum sui <strong>di</strong>ritti<br />

umani. Introduzione <strong>di</strong> Amnesty<br />

International e La Gabbanella e<br />

proiezione del film Moolaadè <strong>di</strong><br />

Ousmane Sembene, 2004. Martedì<br />

19 <strong>di</strong>cembre, ore 20.00.<br />

VETRATE ARTISTICHE<br />

LEGATE A PIOMBO • MOSAICI VITREI<br />

VETROFUSIONI • RESTAURI • SABBIATURE<br />

LAMPADE • LAMPADARI<br />

APPLIQUES • PIANTANE VETRI TIFFANY<br />

PARALUMI SU MISURA<br />

COMPLEMENTI D’ARREDO<br />

00135 Roma - Via del Colle <strong>di</strong> S. Agata, 24 (Trionfale) - Tel. 06.3385697 - Fax 06.35498859 - Cell. 0338.2347213 - E-mail: crlux@pgol.it<br />

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