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I Tiepolo all’Hotel Hilton<br />
Achille vive nascosto fra le<br />
figlie <strong>di</strong> Licomede, re dell’isola<br />
<strong>di</strong> Sciro, vestito in abiti<br />
femminili. Questo per volontà della<br />
madre Teti che cercava <strong>di</strong> non farlo<br />
partecipare alla guerra <strong>di</strong> Troia nella<br />
quale si sapeva che Achille sarebbe<br />
stato destinato a perdere la vita. Ma<br />
Ulisse ricorre, come sua abitu<strong>di</strong>ne, a<br />
uno stratagemma: offre alle figlie <strong>di</strong><br />
Licomede monili, stoffe e armi, e<br />
Achille si tra<strong>di</strong>sce scegliendo le armi.<br />
Questo episo<strong>di</strong>o, che fa parte del<br />
ciclo epico greco, è stato illustrato da<br />
più pittori <strong>di</strong> ogni epoca. Ed è il tema<br />
del <strong>di</strong>pinto del Tiepolo che campeggia<br />
in questi giorni in una sala dell’hotel<br />
Hilton. Straor<strong>di</strong>nario affreschista,<br />
il più grande del suo secolo,<br />
uno dei massimi <strong>di</strong> ogni epoca e<br />
paese, Giambattista Tiepolo non ha<br />
raccolto, al suo tempo come oggi,<br />
ugual riconoscimento per la sua pittura<br />
da cavalletto. Quanto questo sia<br />
un sorpassato pregiu<strong>di</strong>zio lo <strong>di</strong>mostrano<br />
le tre tele esposte ora nell’albergo<br />
romano. In origine erano conservate<br />
in un palazzo veneziano che<br />
la famiglia San<strong>di</strong>, aveva fatto ristrutturare<br />
all’architetto Domenico Rossi<br />
quando i San<strong>di</strong> ebbero ottenuto l’ammissione<br />
al patriziato veneziano.<br />
Quella dei San<strong>di</strong> fu la prima famiglia<br />
nobile che per la decorazione pittorica<br />
della propria <strong>di</strong>mora si rivolse a un<br />
giovane pittore emergente quale era<br />
Giambattista Tiepolo, che all’epoca<br />
non aveva ancora venticinque anni.<br />
Se queste opere, le altre due sono<br />
Apollo che scortica Marsia e Ercole<br />
che strangola Anteo, sono state commissionate<br />
dai San<strong>di</strong> nello stesso<br />
momento, come pare, in cui gli avevano<br />
affidato la decorazione del soffitto<br />
del Salone da ballo, ci troviamo<br />
davanti a tre splen<strong>di</strong><strong>di</strong> esemplari dell’esor<strong>di</strong>o<br />
artistico del pittore veneziano.<br />
Quella <strong>di</strong> Achille e Ulisse, che va<br />
interpretata come allegoria della Persuasione,<br />
è una grande tela rettangolare<br />
(520x245 cm.) con un forte sviluppo<br />
orizzontale. Non c’è dubbio<br />
che il Tiepolo doveva sapere quale<br />
sarebbe stata la collocazione dell’opera,<br />
noi possiamo supporre che<br />
fosse una grande soprapporta, allo<br />
stesso modo <strong>di</strong> quella famosissima,<br />
Giambattista Tiepolo Ulisse scopre Achille tra le figlie <strong>di</strong> Licomede.<br />
Olio su tela cm 520x245, particolare.<br />
rappresentante Nettuno che rende<br />
omaggio a Venezia, che il pittore<br />
<strong>di</strong>pinse per la Sala delle quattro porte<br />
del Palazzo Ducale. Il <strong>di</strong>pinto <strong>di</strong> casa<br />
San<strong>di</strong> doveva essere comunque destinato<br />
a essere collocato molto in alto,<br />
perché il Tiepolo <strong>di</strong>pinge la scena<br />
dando ai personaggi centrali lo scorcio<br />
prospettico <strong>di</strong> chi vede il <strong>di</strong>pinto<br />
dal basso, mentre i due gruppi ai lati,<br />
quello, a destra, dei compagni <strong>di</strong><br />
Ulisse e quello, al margine opposto,<br />
delle figlie <strong>di</strong> Licomede intente a<br />
<strong>di</strong>vidersi vesti e monili, formano due<br />
quinte che spingono i protagonisti<br />
verso il fondo dominato da un cielo<br />
luminoso tipicamente tiepolesco. Il<br />
pittore si guarda bene dal preoccuparsi<br />
<strong>di</strong> dare verosimiglianza all’avvenimento<br />
vestendo i personaggi con<br />
abiti <strong>di</strong> foggia classica, ma neppure<br />
ricorre ai deliziosi anacronismi che<br />
userà nel ciclo <strong>di</strong> Antonio e Cleopatra<br />
<strong>di</strong> palazzo Labia dove farà indossare<br />
a quei personaggi, appartenenti<br />
alla storia romana, suntuosi e fantasiosi<br />
abiti settecenteschi.<br />
Nel quadro che raffigura Apollo che,<br />
dopo aver vinto la gara con Marsia, si<br />
appresta a scuoiare il rivale, secondo<br />
il destino riservato al perdente, il Tiepolo<br />
si astiene dal cercare qualche<br />
effetto orripilante, come aveva fatto<br />
invece il vecchio Tiziano quando<br />
aveva trattato lo stesso argomento. E<br />
lo stesso si può <strong>di</strong>re del <strong>di</strong>pinto <strong>di</strong><br />
Ercole e Anteo.<br />
I tre quadri <strong>di</strong> casa San<strong>di</strong> non hanno<br />
percorso i cammini del mercato d’arte<br />
seguiti da tante opere che l’aristocrazia<br />
veneziana si è trovata nella<br />
necessità <strong>di</strong> mettere in ven<strong>di</strong>ta a<br />
causa della crisi economica seguita al<br />
crollo della Repubblica <strong>di</strong> San<br />
Marco, ma sono sempre rimasti nella<br />
<strong>di</strong>mora dei primi proprietari. Soltanto<br />
nel maggio scorso sono apparsi nella<br />
sede milanese della Sothesby’s e<br />
sono stati acquistati, insieme ad altre<br />
due tele sempre provenienti da palazzo<br />
San<strong>di</strong>, dalla società proprietaria<br />
dell’Hilton. Quanto siano stati pagati<br />
non è un mistero. Il prezzo <strong>di</strong> partenza<br />
era 4 milioni <strong>di</strong> euro, e sono stati<br />
aggiu<strong>di</strong>cati con un’offerta vicina ai 6<br />
milioni <strong>di</strong> euro.<br />
Per decisione della proprietà, l’intera<br />
collezione <strong>di</strong> cui fanno parte i tre Tiepolo<br />
sarà un giorno <strong>di</strong> pubblico<br />
dominio, in una sede però ancora da<br />
reperire. Perciò si consiglia <strong>di</strong> non<br />
perdere l’occasione <strong>di</strong> andare adesso<br />
ad ammirare queste opere all’interno<br />
dell’albergo romano dove sono<br />
custo<strong>di</strong>te tra mille precauzioni <strong>di</strong><br />
or<strong>di</strong>ne tecnologico.<br />
Giuseppe Ardolino<br />
Biblioteca<br />
Franco Basaglia<br />
Calendario delle iniziative<br />
L’Angolo delle storie. Continuano<br />
ogni giovedì le letture <strong>di</strong> Paolo&Giuseppe,<br />
per bimbi, nonni e genitori.<br />
Ogni giovedì, ore 17.00<br />
Storie sotto l’albero. L’associazione<br />
“Sotto una buona stella” porta in<br />
biblioteca letture animate, fantasie<br />
natalizie e…trampolieri. 19 <strong>di</strong>cembre,<br />
ore 17.00, Sala Ragazzi<br />
Il cantiere delle storie. Torna a leggere<br />
in Biblioteca Savina Tamburini,<br />
giovane autrice <strong>di</strong> favole e racconti<br />
per bambini. 9 gennaio, ore 17.00,<br />
Sala Ragazzi<br />
Mamma <strong>di</strong> pancia, mamma <strong>di</strong> cuore.<br />
Un percorso che, a partire dalla lettura<br />
<strong>di</strong> un libro straor<strong>di</strong>nario, affronterà il<br />
tema, quanto mai attuale, dell’adozione<br />
internazionale. L’evento prevede:<br />
l’esposizione nei locali della biblioteca<br />
delle illustrazioni originali <strong>di</strong> Cinzia<br />
Ghigliano tratte dal libro omonimo<br />
<strong>di</strong> Anna Miliotti (E<strong>di</strong>t. Scienza, 2003)<br />
fino al 6 gennaio; l’incontro in biblioteca<br />
con l’autrice e illustratrice del<br />
libro, il 6 gennaio alle 15.00 e infine<br />
un seminario sull’adozione internazionale,<br />
rivolto a insegnanti e genitori.<br />
Omaggio a Massimo Urbani. Una<br />
serata all’insegna del jazz, de<strong>di</strong>cata al<br />
grande sassofonista prematuramente<br />
scomparso nel 1993.<br />
Concerto con Maurizio Urbani,<br />
Mauro Perrone, Tiziano Ruggirei,<br />
Pietro Lussu, Pietro Ciancaglini e<br />
Lorenzo Tucci. Venerdì 15 <strong>di</strong>cembre,<br />
ore 21.00.<br />
I <strong>di</strong>ritti delle donne. Ultimo appuntamento<br />
con il cineforum sui <strong>di</strong>ritti<br />
umani. Introduzione <strong>di</strong> Amnesty<br />
International e La Gabbanella e<br />
proiezione del film Moolaadè <strong>di</strong><br />
Ousmane Sembene, 2004. Martedì<br />
19 <strong>di</strong>cembre, ore 20.00.<br />
VETRATE ARTISTICHE<br />
LEGATE A PIOMBO • MOSAICI VITREI<br />
VETROFUSIONI • RESTAURI • SABBIATURE<br />
LAMPADE • LAMPADARI<br />
APPLIQUES • PIANTANE VETRI TIFFANY<br />
PARALUMI SU MISURA<br />
COMPLEMENTI D’ARREDO<br />
00135 Roma - Via del Colle <strong>di</strong> S. Agata, 24 (Trionfale) - Tel. 06.3385697 - Fax 06.35498859 - Cell. 0338.2347213 - E-mail: crlux@pgol.it<br />
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