Considerazioni sugli aspetti economici nella valutazione dei ... - Inea
Considerazioni sugli aspetti economici nella valutazione dei ... - Inea
Considerazioni sugli aspetti economici nella valutazione dei ... - Inea
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Figura 3 - Schema contabile per la <strong>valutazione</strong> del grado di copertura <strong>dei</strong> costi<br />
Tariffe dirette a carico dell’utente +<br />
Entrate endogene<br />
Tasse locali dirette<br />
Tasse ambientali<br />
+<br />
+<br />
Tariffe a carico di utenti commerciali/industriali +<br />
Costo operativo -<br />
Margine per il recupero <strong>dei</strong> costi di investimento e <strong>dei</strong> costi esterni =<br />
Mantenimento del capitale -<br />
Costo industriale totale Remunerazione del capitale -<br />
Profitto -<br />
Copertura <strong>dei</strong> costi finanziari a carico degli utenti =<br />
Sussidi netti specifici +<br />
Copertura <strong>dei</strong> costi finanziari a carico degli utenti al netto <strong>dei</strong> contributi perequativi =<br />
Sussidi incrociati locali<br />
Sussidi incrociati interservizi<br />
Contributi pubblici locali netti<br />
+<br />
+<br />
Copertura <strong>dei</strong> costi finanziari a carico della comunità locale =<br />
Sussidi incrociati nazionali +<br />
Margine per la copertura <strong>dei</strong> costi di gestione della risorsa e <strong>dei</strong> costi esterni =<br />
Costo di gestione della risorsa -<br />
Costo di scarsità -<br />
Costo esterno<br />
Generazioni attuali<br />
Generazioni future<br />
-<br />
-<br />
Recupero totale <strong>dei</strong> costi (FCR) =<br />
Fonte: INEA, 2007<br />
Il concetto di Full Cost Recovery appare quindi fondamentale nel garantire l’autonomia<br />
finanziaria di un Ente gestore e al contempo garantisce l’efficiente allocazione economica<br />
delle risorse. Tuttavia, sebbene quasi tutte le componenti di costi siano facilmente<br />
determinabili, riguardo ai costi ambientali e della risorsa, non esiste ancora oggi una definizione<br />
univoca riconosciuta da tutti gli stati membri. Attualmente, la definizione più esaustiva<br />
per tali costi è fornita da Wateco (2002) e DG ECO2 (2004). Il primo definisce i costi<br />
ambientali come “i costi del danno provocati dall’uso dell’acqua all’ambiente, all’ecosistema<br />
ed a chi utilizza l’ambiente” (es. riduzione della qualità ecologica dell’ecosistema acquatico).<br />
Per quanto riguarda i costi della risorsa, l’interpretazione fornita è: “i costi opportunità11<br />
per altri utilizzi ai quali si rinuncia a causa dell’eccessiva riduzione della risorsa oltre il<br />
suo tasso di ricarica o di recupero naturale” (es. sovra-estrazione di acqua dalla falda freatica).<br />
DG ECO2 nel 2004, invece, definisce i costi ambientali come “il valore economico del<br />
danno fisico ambientale della degradazione qualitativa e quantitativa dell’ecosistema acquatico<br />
causato da un particolare utilizzo dell’acqua” (es. emissione di inquinanti). I costi della<br />
risorsa risultano infine essere “i costi opportunità dell’uso dell’acqua come una risorsa limitata<br />
in un particolare utilizzo nel tempo e nello spazio”.<br />
Le differenze sostanziali delle definizioni sono determinate dall’approccio che<br />
Wateco (WATECO, 2003) ed ECO2 (DG ECO2, 2004) assumono nell’interpretazione <strong>dei</strong><br />
11 Il valore o beneficio derivante dalla scelta di produrre, consumare o scambiare un bene o un servizio piuttosto che<br />
altri; è una scelta fra alternative diverse.<br />
26