Zona 09-12-12 - Il notiziario gratuito di Roma Nord

6
assicurazioni false, un business nero in grande evoluzione
Sempre più spesso le forze dell’ordine trovano contrassegni fasulli: un rischio per gli altri guidatori
di CoNCETTA gElARdI
Inchiesta Roma
Cosa avranno pensato
i carabinieri del Nucleo
Operativo della
Compagnia Roma Centro
quando si sono trovati di
fronte un trentenne che guidava
in evidente stato di ebbrezza
con una patente falsa
e un contrassegno dell’assicurazione
taroccato Forse
ha stabilito un record sul numero
delle violazioni del codice
della strada e del codice
penale commesse nello stesso
istante. Tutto questo è successo
realmente a Roma all’alba
di venerdì 2 dicembre.
Oltre ai pericoli dovuti all’abuso
dell’alcol si aggiungono
anche quelli dei documenti
fasulli. Infatti il fenomeno
delle auto non coperte
da assicurazione o con
contrassegni non regolari è
molto diffuso e fare un incidente
con qualcuno di questi
comporta una serie di problemi
burocratici e danni
enormi. In Italia 3,5 milioni
di vetture non sono coperte
da assicurazione auto. Circa 7
veicoli su 100. La situazione
si aggrava ulteriormente con
la crescente diffusione delle
compagnie fantasma, ovvero
società sconosciute che, in realtà,
non hanno alcun titolo
per poter stipulare polizze
auto. Questi dati sono contenuti
nello studio della Fondazione
Aci Filippo Caracciolo,
intitolato “Il falso documentale
negli illeciti stradali”,
organizzato dall'Aci, in
collaborazione con la Provincia
autonoma di Trento e
l'Automobile club di Trento.
Il fascicolo mette in evidenza
anche che gli imbrogli assicurativi
accertati In Inghilterra
sono il quadruplo e in
Francia il doppio, non perché
lì ci sia più propensione all'illecito,
ma perché quei paesi
trovano conveniente svolgere
una adeguata attività di
controllo sui sinistri. Per
quanto ci riguarda il Comando
di Milano - il più attivo
in Italia su questo fronte
- ha individuato appena
160 polizze rc-auto false in un
anno; seguono Bologna e Napoli
con 26 e 20 casi accertati.
Ciò è imputabile a carenze
strutturali e formative dei
la situazione si aggrava ulteriormente con la
diffusione di compagnie fantasma, che non
hanno cioè alcun titolo per stipulare polizze
assicurative agli ignari automobilisti
Comandi che impediscono
agli operatori di riconoscere
nei controlli su strada un
contrassegno falso. Per avere
sotto controllo
la situazione
servirebbe
un sistema
in grado
di percepire
eventuali
irregolarità
prima della messa su strada
dei veicoli, sarebbe utile una
regolamentazione che rendesse
obbligatoria la comunicazione
della copertura rc
auto per il rilascio e l'aggiornamento
dei documenti di
proprietà e di circolazione
dei veicoli. Il controllo preventivo,
già introdotto con
successo in Austria, Svizzera,
Gran Bretagna, Finlandia e in
molti altri paesi europei, consentirebbe
una maggiore sicurezza
sulle strade e risparmi
consistenti per gli automobilisti
italiani che pagano 16,9
miliardi di euro la polizza rc
auto. Le tariffe per la rc auto
sono sempre più care così, per
combattere il caro rc auto,
molti utenti si rivolgono al
web per stipulare l’assicurazione.
Bisogna, però, fare attenzione
infatti esistono compagnie
“fantasma”, cioè compagnie
non autorizzate a stipulare
contratti assicurativi in
Italia. Lo scorso anno l’Isvap
aveva stilato una lista consultabile
anche oggi sul sito
www.isvap.it. È bene consultarla
prima di stipulare un
contratto. In Italia esiste un
Fondo di garanzia per incidenti
causati da veicoli senza
assicurazione auto e gli indennizzi
sono stati in aumento
del 10% negli ultimi
tre anni. Basterebbe maggiore
attenzione da parte degli
utenti e più controlli da parte
delle forze dell’ordine per
evitare di svuotare un fondo
di garanzia che serve a tutti.