Guida Pratica per l'Utente - USL 6 - Livorno

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Laboratorio di Analisi Chimico Cliniche e Microbiologiche di Portoferraio • Alimenti bambini: comprendono categorie di alimenti più comunemente allergizzanti in età pediatrica. • Alimenti adulti: a differenza del pannello per i bambini è aggiunto un mix di crostacei. 7.3.6 Screening celiachia. Lo screening per la diagnosi della malattia celiaca è eseguito dal laboratorio di Piombino attraverso la determinazione di: Autoanticorpi TTG IgA – TTG IgG – EMA. Anticorpi anti Gliadina: AGA IgG – IgA secondo il seguente algoritmo: tTG IgA Negativo e IgA normali Negativo e IgA soppresse o ridotte STOP Positivo AGA tTG IgG EMA IgA 8. REFERTAZIONE: I “MESSAGGI” DEL LABORATORIO Nell’ottica dell’ appropriatezza di indagine e di un rapporto di collaborazione sempre più stretto tra laboratorio e medico richiedente, il ricorso a messaggi svolge il compito di rendere completa l’informazione riguardante determinati risultati o percorsi diagnostici seguiti o suggerimenti per ulteriori indagini. Di seguito vengono riportati alcuni di tali messaggi con il relativo significato. ♦ presenza di linfociti attivati: tale termine sostituisce la vecchia dizione di virociti o linfomonociti, e indica uno stato funzionale che i normali linfociti periferici assumono a seguito di stimolazioni in particolare di natura virale.(Epstein-Barr virus, Citomegalovirus, Herpes virus, virus epatitici, etc). La loro presenza nel sangue periferico è indicativa di infezione in atto o recente e suggerisce l’opportunità di ulteriori approfondimenti diagnostici specifici, quali: 22 Azienda USL 6 di Livorno Zona Elba Guida Pratica per l’Utente Rev N° 12 luglio 2010
Laboratorio di Analisi Chimico Cliniche e Microbiologiche di Portoferraio • Ricerca Ig anti EBV(test: VCA IgG-IgM; Monotest per ricerca Ab esterofili) • Ricerca Ig anti-Citomegalovirus • transaminasi ♦ Linfociti atipici : segnalazione morfologica dei linfociti che va tenuta distinta da quella di “attivazione” in quanto fa riferimento ad aspetti della cellula, quali anomalie del nucleo, anomalie del citoplasma, che fanno ipotizzare una possibile deviazione neoplastica di un clone linfocitario ( Malattia Linfoproliferativa, Hodgkin). ♦ Anisopoichilocitosi eritrocitaria: anomalie di dimensione (anisocitosi ) e di forma ( poichilocitosi) delle Emazie ; soprattutto queste ultime possono associarsi spesso a quadri patologici chiari, come la presenza di emazia a “goccia” o Dacriociti, che si ritrovano nella Mielofibrosi e quindi suggeriscono un approfondimento, sia laboratoristico che strumentale. ♦ Granulociti immaturi : o cellule a “bastoncino” ( Band Cell), granulociti neutrofili giovani, rappresentano il 3-5 % dei Leucociti del sangue periferico, possiedono un nucleo con la tipica forma a “salsicciotto” e nel citoplasma sono evidenti abbondanti granuli specifici o secondari. Sono riscontrabili in numero maggiore nei casi di Neutrofilia secondaria ad Infezioni Acute, stimoli fisici, farmaci e sostanze chimiche, neoplasie , necrosi dei tessuti. ♦ Granulociti ipersegmentati: situazione che può essere ereditaria, non associata a particolari situazioni cliniche, o secondaria ( alcune forme associate ad Anemia Perniciosa o in alcuni casi di iposideremia ), caratterizzata da granulociti con quattro o più lobi nucleari. ♦ presenza di ombre di Gumprecht: sono delle “macchie di colore” evidenziabili all’osservazione microscopica degli strisci periferici ematologici. Tali reperti corrispondono a linfociti danneggiati durante le fasi di allestimento e di colorazione degli strisci, in relazione ad una particolare fragilità propria di tali elementi cellulari, in corso di leucemia linfatica cronica. Tale presenza è comunque assolutamente non patognomonica. ♦ presenza di aggregati piastrinici: alcuni soggetti con valori normali di piastrinemia, presentano esclusivamente in vitro, una riduzione del conteggio piastrinico, generalmente in relazione alla presenza di particolari anticorpi anti-piastrine. Il contatto delle piastrine di questi soggetti con le sostanze anticoagulanti presenti nella provetta, comporta delle modificazioni della loro struttura con la presentazione di antigeni specifici per i suddetti anticorpi. L’agglutinazione piastrinica che conseguentemente si realizza sottrae piastrine al conteggio determinando la pseudopiastrinopenia. Tutti i conteggi piastrinici ridotti possono essere potenzialmente determinati da agglutinazione in vitro. Nel nostro laboratorio tutti i campioni con conteggi inferiori a 120.000 piastrine/µl vengono controllati con osservazione microscopica al fine di evidenziare la presenza di aggregati piastrinici di cui verrà eventualmente segnalata la 23 Azienda USL 6 di Livorno Zona Elba Guida Pratica per l’Utente Rev N° 12 luglio 2010
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