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Guida Pratica per l'Utente - USL 6 - Livorno

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Laboratorio di Analisi Chimico Cliniche e Microbiologiche di Portoferraio<br />

presenza. In una simile evenienza sarebbe opportuno ripetere l’esame utilizzando una<br />

provetta contenente un anticoagulante diverso dall’EDTA (sodio citrato).<br />

♦ si consiglia immunofissazione: Il sospetto di una banda monoclonale nel tracciato<br />

elettroforetico costituisce indicazione ad uno specifico iter diagnostico.<br />

Grazie all’utilizzazione di metodologie maggiormente specifiche e sensibili l’incidenza<br />

di componente monoclonale (CM) nella popolazione ha raggiunto il 5 %. Tale re<strong>per</strong>to<br />

aumenta in maniera esponenziale in relazione con l’età fino ad arrivare al 7 % nei<br />

soggetti con età su<strong>per</strong>iore ai 50 anni e al 11 % nei soggetti con oltre 75 anni.<br />

La presenza di una componente monoclonale non è assolutamente e costantemente<br />

associata ad una proliferazione neoplastica potendo esistere infatti entità benigne anche in<br />

relazione al processo di invecchiamento del sistema immunitario contestuale<br />

all’incremento di età.<br />

Poiché non esiste attualmente alcun test in grado di discriminare tra forme maligne e<br />

forme non maligne di gammapatie monoclonale, il solo criterio diagnostico affidabile<br />

risulta essere rappresentato dalla evoluzione clinica.<br />

La C.M. sospettata evidenziata nel tracciato eletrroforetico viene segnalata sul referto<br />

( con indicazione della concentrazione se compatibile con la sensibilità del metodo).<br />

Sulla base della motivazione della richiesta di esame (routine, sospetto clinico,<br />

sintomatologia ecc), il medico richiedente può decidere se monitorare la CM nel tempo<br />

(mediante ripetizione del tracciato elettroforetico 1-2 volte l’anno) o eseguire indagini di<br />

approfondimento.<br />

L’iter diagnostico laboratoristico prevede:<br />

• immunofissazione (<strong>per</strong> conferma e tipizzazione della componente monoclonale)<br />

• dosaggio della componente monoclonale nel siero(mediante elettroforesi)<br />

• ricerca della proteina di Bence Jones urinaria<br />

• dosaggio delle immunoglobuline (<strong>per</strong> accertare eventuale soppressione di una o più<br />

classi delle Immunoglobuline policlonali)<br />

• dosaggio transferrina, dosaggio C3- C4, Rapporto catene K e Lambda; dosaggio<br />

catene leggere libere (<strong>per</strong> casi particolari come amiloidosi, mieloma non secernente).<br />

• calcemia<br />

• Fosfatasi alcalina<br />

• VES<br />

• creatininemia<br />

• esame emocromocitometrico<br />

Se il risultato di questi esami e di altre indagini escludono il sospetto di una gammapatia<br />

maligna orientando verso una forma di gammapatia benigna (MGUS= gammapatia<br />

monoclonale di incerto significato), o di accompagnamento ad altre patologie, sarà<br />

sufficiente monitorare gli esami suddetti, soprattutto la concentrazione della componente<br />

monoclonale mediante elettroforesi delle siero proteine.<br />

In questo laboratorio ogni paziente con C.M. al tracciato elettroforetico è archiviato in<br />

specifico data base <strong>per</strong> seguire nel tempo l’andamento della CM evidenziata ed evitare, <strong>per</strong><br />

24<br />

Azienda <strong>USL</strong> 6 di <strong>Livorno</strong> Zona Elba<br />

<strong>Guida</strong> <strong>Pratica</strong> <strong>per</strong> l’Utente<br />

Rev N° 12 luglio 2010

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