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Introduzione al Marketing Sostenibile - Altran

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Le responsabilità dei cittadini-consumatori<br />

A differenza di quanto avveniva fino<br />

agli anni ’80, quando il problema<br />

ambient<strong>al</strong>e veniva riconosciuto dai<br />

cittadini ma la responsabilità di trovare<br />

delle soluzioni veniva quasi per<br />

intero assegnata <strong>al</strong> Governo e <strong>al</strong>le<br />

imprese, oggi una percentu<strong>al</strong>e largamente<br />

maggioritaria di It<strong>al</strong>iani riconosce<br />

che spetta anche ai cittadiniconsumatori<br />

il compito di agire.<br />

L’indagine sulla “filiera sostenibile”<br />

condotta nel marzo 2011 da GfK<br />

Eurisko per conto di Fondazione Sod<strong>al</strong>itas<br />

mostra chiaramente che la responsabilità<br />

di garantire uno sviluppo<br />

sostenibile dovrebbe – secondo gli<br />

It<strong>al</strong>iani - essere condivisa tra i diversi<br />

soggetti.<br />

Grafico 2<br />

I soggetti responsabili di<br />

uno sviluppo sostenibile<br />

MOLTISSIMO MOLTO ABBASTANZA POCO PER NIENTE MEDIA<br />

IL GOVERNO 51 35 11 11 4,34<br />

86%<br />

LE AMMINISTRAZIONI<br />

LOCALI<br />

39 82%<br />

43 15 21 4,19<br />

LE IMPRESE 32 76%<br />

44 21 3 1 4,04<br />

I CITTADINI 33 73%<br />

40 23 3 1 4,00<br />

L’attore pubblico rimane quello più<br />

direttamente investito d<strong>al</strong>la responsabilità:<br />

sia il Governo centr<strong>al</strong>e, che<br />

viene indicato come responsabile<br />

d<strong>al</strong>l’86%, che le Amministrazioni<br />

loc<strong>al</strong>i, indicate come responsabili<br />

d<strong>al</strong>l’82%. Ma, con uno scarto limitato,<br />

vengono indicati come responsabili<br />

anche le imprese e i cittadini.<br />

Una larga maggioranza di It<strong>al</strong>iani riconosce<br />

dunque che vi sono comportamenti<br />

che possono concretamente<br />

contribuire ad una riduzione del degrado<br />

ambient<strong>al</strong>e. Questo non significa<br />

che quei comportamenti vengano<br />

già oggi coerentemente messi in<br />

atto, ma indica tuttavia che esiste la<br />

consapevolezza del nesso tra degrado<br />

ambient<strong>al</strong>e e agire quotidiano dei<br />

cittadini e dunque che – <strong>al</strong>meno in<br />

linea di principio – esiste la disponibilità<br />

a modificare i comportamenti a<br />

più elevato impatto ambient<strong>al</strong>e.<br />

Per quanto riguarda i comportamenti<br />

futuri, la stessa indagine segn<strong>al</strong>a una<br />

v<strong>al</strong>utazione ottimistica sull’evoluzio-<br />

<strong>Introduzione</strong> <strong>al</strong> <strong>Marketing</strong> <strong>Sostenibile</strong> - 13

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