UN SOGNO D'AMORE Al Ritz - Edizioni Piemme

«A quanto pare quei due signori sono in relazione
con il generale de Gaulle a Londra. Immagino sappia
che il generale de Gaulle si è insediato negli uffici di
Cartier in New Bond Street. È là che ha stilato il famoso
appello del 18 giugno.»
«Non ho mai messo piede a Londra e non parlo inglese.
La guerra soverchia le relazioni tra i diversi uffici,
non potete rendermi responsabile di questo.»
«I miei servizi hanno sentito una curiosa voce che
parla di distintivi per la resistenza che sarebbero stati
realizzati nei vostri atelier di Londra.»
«Distintivi La maison Cartier non fa paccottiglia.
Ma insomma, signore, per chi ci prende» grido, offesa.
«Non lo so, madame, ancora non lo so. Ma procederemo
a verificare le dichiarazioni riguardo le sue
origini belghe e all’usignolo di madame Printemps.
Nell’attesa, sarà nostra ospite, se la cosa non la contraria.»
«Per quanto tempo»
«Il tempo della verifica, non è vero generale»
«È lei il capo della polizia, Obergruppenführer.»
«Guardia, riconduca madame Toussaint in cella.
Madame, noi ci rivedremo.»
«Sono a sua disposizione» rispondo seguendo la
guardia.
Tremo ancora. È una strana sensazione. E ho freddo.
La guardia mi sorride, perché Poco fa ostentava
quell’aria atterrita e ora sembra quasi voglia dirmi qualcosa.
Mi supera di due spanne, è vero che non sono
alta. Lo precedo, sento il rumore della sua arma che
batte contro il cinturone, sento i suoi occhi piantati sulla
mia nuca, a volte mi giro e sempre quella tenerezza
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