UN SOGNO D'AMORE Al Ritz - Edizioni Piemme

a disciplina. Il capo della polizia mi impressiona, ma
riesco a dominare la paura. E non sono di certo alla mia
prima battaglia. Il giovane di guardia dietro Best mi osserva
stranamente. È pallido, le sue mani stringono il
mitra, ha l’aria di chi ha visto la morte in faccia. Sono
così sconvolgente I ruoli non sono interscambiabili in
periodo di guerra. I rapporti di forza nemmeno. Ed è la
guardia a possedere un’arma. Ma perché quello sguardo
implorante
Non appena si appresta a riprendere l’interrogatorio,
Werner Best è interrotto da un colpo secco alla
porta. Viene annunciato il generale delle forze d’occupazione
tedesche, Otto von Stülpnagel. Lo conosco, è
un cliente di Cartier. Gli abbiamo venduto una pendola
misteriosa. Un modello rettangolare con base in onice
e la cassa in cristallo arcuato. Per ognuno dei nostri
habitué disponiamo di una scheda che contiene i suoi
dati personali, le sue preferenze, le sue “amiche” e tutte
quelle piccole cose che fanno la differenza tra un rubino
sfaccettato e un diamante citrino. Conosco a memoria
la scheda di ogni dignitario nazista. Il generale von
Stülpnagel è incaricato dell’operazione di seduzione
voluto dall’alto commando, operazione che a quanto
pare non funziona. «Popolazione abbandonata, affidati
al soldato tedesco.» Non si rassicura un popolo imponendogli
il giogo, denunciandolo e sottoponendolo a
ogni tipo di nefandezza. Massacri, esecuzioni sommarie,
ingiustizie, rappresaglie su ostaggi innocenti, negli
ambienti ben informati si mormora che Otto von Stülpnagel
cominci a dubitare seriamente della fondatezza
della politica del Führer, e se non fosse per la sicurezza
della sua famiglia rimasta a Berlino, avrebbe già da un
pezzo presentato le dimissioni.
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