UN SOGNO D'AMORE Al Ritz - Edizioni Piemme

Majestic, quanto alla collana della regina, oggi si tratta
solo di una spilla. Ma che ne è stato del mio “uccello in
gabbia” L’ha conservato Otto von Stülpnagel o è finito
a Werner Best Heinrich, torni presto, Heinrich, la
prego.
Sola. Cosa vogliono da me questi tedeschi Spaventarmi
Sì ho paura, avete vinto. Piangere, dovrei farlo,
ma è passato tanto tempo dall’ultima volta. Quando è
stato Non pensarci. Resisti, testa alta, mento eretto.
Werner Best mi ha chiesto chi sono. Sono Jeanne Toussaint,
la pantera di Cartier, uno dei simboli della Parigi
degli anni folli, della passione e dell’eleganza. Il gusto
più raffinato nasce in rue de la Paix, tra le colonne gialle
e nere del suo tempio marmoreo e dorato.
Lapislazzulo, corallo, zaffiro, rose su platino, l’uccello
è in gabbia certo, ma può ancora cantare perché ha
conservato la sua dignità. Chi avrebbe detto che un
giorno le finestre dell’hotel Majestic sarebbero state
sprangate Chi avrebbe immaginato che la mia vita sarebbe
stata sconvolta I tedeschi, sempre i tedeschi,
mio Dio, ti prego, aiutami.
Tolgo le ballerine di vernice che André Perugia ha
disegnato appositamente per me, poi levo la collana di
perle, le faccio rotolare fra le dita e le poso delicatamente
sul tavolino di legno. Mi distendo, raccolgo le
ginocchia fin sotto il petto. A casa nessuno mi aspetta.
Non so dove sia Pierre; è tra coloro che organizzano la
resistenza. Non sa sicuramente del mio arresto. Louis è
da tanto tempo che non mi aspetta più in nessun posto.
Louis è a New York, Jacky e Claude lo hanno finalmente
raggiunto. Anne-Marie ce l’ha ancora con i suoi,
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