“La corte di Alfianoâ€Â, dal polittico del monastero di S. Giulia, e - Popolis
“La corte di Alfianoâ€Â, dal polittico del monastero di S. Giulia, e - Popolis
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ϖ sottolineare o evidenziare i termini car<strong>di</strong>ne<br />
ϖ essere sicuro <strong>di</strong> capire ciò che si sta leggendo<br />
ϖ prendere appunti magari abbreviando parole o usando segni e simboli<br />
ϖ parafrasare (ripetere con parole proprie) ciò che si è imparato<br />
ϖ schematizzare le informazioni, magari dopo aver sud<strong>di</strong>viso il testo in capoversi<br />
ϖ stabilire nessi logici tra le informazioni<br />
ϖ scegliere il tipo <strong>di</strong> testo adatto per la produzione (narrativo, descrittivo,<br />
argomentativo)<br />
DATI FORNITI AGLI ALUNNI PER L’ELABORAZIONE DEL TESTO ( Ve<strong>di</strong> A.<br />
Baronio “Tra corti e fiume: l’Oglio e le “curtes” <strong>del</strong> <strong>monastero</strong> <strong>di</strong> S. Salvatore <strong>di</strong><br />
Brescia nei secoli VIII – X” in “Rive e rivali. Il fiume Oglio e il suo territorio” ).<br />
1) Gli e<strong>di</strong>fici:<br />
• Nella <strong>corte</strong> potevano esserci <strong>di</strong>versi e<strong>di</strong>fici (non tutti, non in tutte le corti)<br />
• CASE = (“casas”) molto semplici, costituite <strong>di</strong> un solo vano nel quale potevano<br />
trovare rifugio sia le persone che gli animali; gli arre<strong>di</strong> erano molto semplici e <strong>di</strong><br />
uso quoti<strong>di</strong>ano: ciotole e sco<strong>del</strong>le, posate <strong>di</strong> legno, anfore, panche, giacigli. Erano<br />
costruite col legno che si trovava nel bosco (“silvis astalareis” come viene<br />
de<strong>di</strong>nito nella “chart a commutationis”, a cui si poteva accedere per il prelievo con<br />
il permesso <strong>del</strong> proprietario) nella loro intelaiatura. Le pareti erano <strong>di</strong> frasche,<br />
paglia e fango. Al centro vi si accendeva il fuoco per cuocere i cibi e il fumo che<br />
si <strong>di</strong>sperdeva nell’aria do veva dare non poco <strong>di</strong>sagio agli abitanti <strong>del</strong>la casa.<br />
Grande era il pericolo <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>. Infatti se le con<strong>di</strong>zioni atmosferiche lo<br />
permettevano, il fuoco era acceso sul limitare <strong>del</strong>la casa.<br />
• CAMINATE = (“caminatas”) un po’ più gran<strong>di</strong> <strong>del</strong>le altre avevano il ca mino in<br />
pietra. Per il resto erano come le altre. Ovviamente questo era un vantaggio<br />
notevole perché si evitava il <strong>di</strong>ffondersi <strong>del</strong> fumo all’interno, si cuocevano i cibi<br />
con maggiore facilità, si poteva riscaldare l’ambiente.<br />
• CAPPELLA = (“cappella”) anche q uesta era una costruzione modesta, dotata <strong>di</strong><br />
uno o più altari (Es.= 3 a Marcaria, 2 a Rivarolo <strong>del</strong> re, 6 a Cicognara). In essa vi<br />
si conservavano gli arre<strong>di</strong> sacri: vesti <strong>di</strong> seta e <strong>di</strong> lino per i celebranti, calici,<br />
patene, corone, turiboli, campane, messali, vangeli, co<strong>di</strong>ci minori. Ad essa si<br />
accompagnava una dotazione fon<strong>di</strong>aria per il mantenimento <strong>del</strong> celebrante, Manca<br />
il crocefisso.<br />
• Solarium = (“solarium”) si tratta <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio particolare con funzioni<br />
<strong>di</strong>rezionali, assimilabili al “palatium”, e<strong>di</strong>ficio d estinato originariamente a<br />
residenza, privo <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa, che saranno aggiunte, trasformandolo, in<br />
epoche successive.<br />
2) Allevamento:<br />
2.1 = dei maiali<br />
♦ L’animale conservava ancora le caratteristiche <strong>del</strong> cinghiale da cui derivava<br />
♦ Era allevato in quantità notevole perché rendeva molto come carne e come strutto<br />
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