“La corte di Alfianoâ€Â, dal polittico del monastero di S. Giulia, e - Popolis
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♣ Pochi i vitelli e giovenche, a <strong>di</strong>mostrazione <strong>del</strong>la <strong>di</strong>fficoltà ad allevarli (morivano<br />
giovani)<br />
♣ In talune corti vi si poteva trovare un numero <strong>di</strong> mucche superiore al solito perché<br />
lì venivano concentrate per la ven<strong>di</strong>ta (Cicognara)<br />
3) La pesca:<br />
θ Era molto praticata<br />
θ Alcuni prebendari (Campitello) dovevano de<strong>di</strong>carsi a questa attività e il pescato<br />
doveva essere fatto pervenire al <strong>monastero</strong><br />
θ La pesca che era praticata, immaginiamo, con sistemi tra<strong>di</strong>zionali (esche, reti,<br />
nasse, trappole varie), ricevette un incremento sull’onda dei dettami <strong>del</strong>la regola<br />
benedettina, dove si in<strong>di</strong>cava <strong>di</strong> favorire il consumo <strong>del</strong> pesce(magro), anziché la<br />
carne<br />
θ<br />
Non si trovano in<strong>di</strong>cazioni sulle mo<strong>dal</strong>ità <strong>del</strong>la sua conservazione; è <strong>di</strong>fficile<br />
comunque immaginare una soluzione <strong>di</strong>versa da quella <strong>del</strong>la conservazione sotto<br />
sale<br />
4) Il porto:<br />
ϖ Attività red<strong>di</strong>tizia da quanto riportato nell’ inventario<br />
ϖ Affidata ai prebendari probabilmente con mansioni specifiche; infatti questa<br />
attività richiedeva specializzazione, competenza e assunzione <strong>di</strong> responsabilità. Si<br />
può parlare <strong>di</strong> settore terziario <strong>del</strong>la <strong>corte</strong>. Nella <strong>corte</strong> dove c’era il porto è faci le<br />
immaginare l’esistenza <strong>di</strong> strutture per il ricovero degli animali e <strong>di</strong> stoccaggio dei<br />
prodotti<br />
N.B. = Il sistema curtense <strong>del</strong> <strong>monastero</strong> <strong>di</strong> S. S. – S. G. sull’Oglio è riconducibile<br />
territorialmente a tre porti: <strong>di</strong> Insula, allo sbocco <strong>del</strong>l’Oglio nel Po, <strong>di</strong> Alfiano, in<br />
prossimità <strong>del</strong>la via romana tra BS e CR( e la via Postumia) e <strong>di</strong> Iseo, sul lago<br />
omonimo, <strong>di</strong> cui l’Oglio è immissario e emissario. Da questi appro<strong>di</strong> le derrate<br />
alimentari prendevano la via <strong>del</strong> <strong>monastero</strong> e dei mercati <strong>del</strong>la città.<br />
5) L’artigianato:<br />
¬ C’erano nelle corti abili artigiani definiti “magistri ad muros et casas et buttes<br />
faciendum”<br />
¬ Il <strong>polittico</strong> parla <strong>di</strong> essi ma lascia solo intendere <strong>di</strong> cosa si occupassero:<br />
costruzione <strong>di</strong> muri, <strong>di</strong> case e <strong>di</strong> botti. E’ possibile che non si limitassero a<br />
svolgere le loro mansioni in un solo luogo ma girassero per le varie corti e<br />
stazionassero perio<strong>di</strong>camente anche presso il <strong>monastero</strong> a BS, qualora fosse<br />
richiesta la loro opera<br />
¬ Difficile ipotizzare la presenza <strong>di</strong> altri artigiani in possesso <strong>di</strong> particolare<br />
competenza, in quanto la vita rurale non richiedeva grande quantità <strong>di</strong> attrezzi ne<br />
elaborati e gli arnesi molto semplici non richiedevano per la loro costruzione una<br />
grande maestria<br />
6) Le coltivazioni:<br />
⎫ Cereali: grano, segale, orzo, avena (ren<strong>di</strong>ta 1 a 2)<br />
⎫ Legumi<br />
⎫ Uva: non ne conosciamo la qualità; è una coltivazione presente in tutte le corti<br />
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