obiettivo - Anmil
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<strong>obiettivo</strong> TUTELA<br />
10 le nostre battaglie<br />
a cura dell’Ufficio Servizi Istituzionali<br />
Un’ipotesi di concreta presa in carico<br />
delle invalidità gravi<br />
L’evoluzione graduale ma costante del concetto<br />
di tutela del lavoratore ha portato ad arricchire l'attenzione<br />
dell'opinione pubblica e del legislatore<br />
sul diritto all’integrità fisica del lavoratore e conseguentemente<br />
sui servizi che sono in grado di garantire<br />
tale <strong>obiettivo</strong>.<br />
In questo contesto la stessa missione dell'INAIL<br />
ha avuto un funzionale sviluppo: da semplice erogatore<br />
di prestazioni di natura sostanzialmente<br />
economica, l'Istituto si è andato sempre più caratterizzando<br />
quale Ente deputato alla salvaguardia<br />
delle condizioni fisiche del lavoratore. E in quest'ottica,<br />
alla gestione della<br />
tutela globale ed integrata<br />
del suo stato di salute<br />
in una logica di stretta<br />
collaborazione con il Servizio<br />
Sanitario Nazionale.<br />
Globale, perché parte<br />
dalla prevenzione sui luoghi<br />
di lavoro e si spinge fino<br />
alla riabilitazione ed<br />
al reinserimento del lavoratore<br />
(senza tralasciare<br />
peraltro l'aspetto assistenziale,<br />
curativo ed indennitario);<br />
integrata perché attuata<br />
attraverso progetti riabilitativi individuali che<br />
sono ideati e sviluppati da équipe interdisciplinari<br />
costituite da professionalità mediche, tecniche, sociali<br />
e della psicologia.<br />
Nella consapevolezza che lo Stato debba garantire<br />
i diritti dei disabili (sia tecnopatici che civili)<br />
e non limitarsi ad una mera politica assistenziale,<br />
si ribadisce la necessità che le istituzioni si adoperino<br />
per il conseguimento del diritto ad una vita<br />
dell’infortunato che sia il più autonoma possibile.<br />
Ciò può senz’altro avvenire attraverso la collaborazione<br />
mirata con soggetti già presenti sul territorio<br />
nazionale e con una competenza necessaria che<br />
eviti frammentazioni e duplicazioni di prestazioni<br />
assistenziali. Si ritiene perciò che l’INAIL possa<br />
svolgere un ruolo trainante nella politica sanitaria<br />
del Paese, contribuendo alla crescita di un welfare<br />
che sappia coniugare competitività e tutela della<br />
Foto di Riccardo Venturi<br />
per la mostra “No!” di ANMIL<br />
popolazione, soprattutto quella più debole, proprio<br />
“servendosi” di quei soggetti che prestano servizi<br />
riconosciuti e apprezzati a livello istituzionale<br />
e nazionale.<br />
L’idea di presa in carico di un infortunato altro<br />
non esprime se non l’idea di ricondurre ad un unico<br />
centro di responsabilità l’impegno a dare una risposta<br />
intera al lavoratore, ricomponendo quella<br />
continuità di tutela (curativa, riabilitativa, indennitaria,<br />
del reinserimento) che sembra compromessa<br />
dall’affermarsi di logiche di adempimenti singoli,<br />
affidati alla responsabilità di diversi e specifici settori<br />
di intervento, che pur essendo<br />
di elevata qualità, restano<br />
frammentati e disomogenei.<br />
E’ necessario prendere<br />
definitivamente le distanze<br />
da impostazioni basate<br />
soltanto sulla monetarizzazione<br />
del danno e tenere<br />
conto che si sta affermando<br />
una sempre più alta richiesta<br />
di “presa in carico” qualificata<br />
e specializzata che<br />
consenta di far recuperare<br />
quanto più possibile le opportunità<br />
di vita che l’infortunato<br />
ha compromesse.<br />
I principali protagonisti del salto di qualità richiesto<br />
dovranno essere quei soggetti presenti sul<br />
territorio nazionale e che, sulla base dell’esperienza<br />
finora accumulata, potranno individuare, tra le<br />
diverse articolazioni di presa in carico possibili,<br />
quelle rispondenti ai bisogni della persona e modellare<br />
su di essi i progetti riabilitativi, che avranno<br />
l’<strong>obiettivo</strong> fondamentale di reinserire la persona<br />
non solo in ambito lavorativo, ma soprattutto nella<br />
vita di relazione.<br />
L’ANMIL, attraverso la preposta Commissione<br />
istituitasi al suo interno proprio sulle problematiche<br />
legate alle invalidità gravi e dopo aver raccolto le<br />
osservazioni delle sedi provinciali, sottoporrà all’attenzione<br />
del Parlamento - attraverso un provvedimento<br />
di legge predisposto ad hoc - i disagi e le<br />
necessità delle persone con disabilità gravi.