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obiettivo - Anmil

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<strong>obiettivo</strong><br />

Vita Associativa<br />

TUTELA<br />

49<br />

teggio del canone di locazione. Al funerale lo abbiamo accompagnato con le nostre bandiere locali e<br />

con quella di Milano, dell’amico storico Angelo Frigerio. Urbano era un uomo come pochi e nemmeno<br />

la lunga malattia è riuscito a spezzarlo. Vogliamo ricordarlo con le parole affettuose e sincere dell’amico<br />

Gianni Girardi, per salutarlo ancora una volta e far comprendere la sua grandezza a quanti<br />

non hanno avuto la fortuna di apprezzarne la compagnia e lo spirito.<br />

“Caro Urbano, Ciccio,<br />

siamo affranti nel rivolgerti questo ultimo saluto. Avremmo bisogno di te in questo momento di immenso<br />

dolore.<br />

I legami che hai instaurato non sono superficiali: sono frutto della tua generosità, della tua onestà, del<br />

tuo altruismo, perciò è difficile lasciarti andare, anche se sappiamo che è ineluttabile. Il tuo percorso<br />

è stato carico di valori positivi, di impegno civile, di dedizione.<br />

Hai sempre cercato di migliorare le condizioni di vita delle persone, di renderti interprete delle loro<br />

speranze, e anche se non era facile hai saputo farlo grazie alla tua caparbietà e al tuo speciale modo<br />

di porti con tutti.<br />

Come dirigente sindacale, hai scelto di percorrere la strada delle riforme scegliendo, senza alcun dubbio,<br />

di stare dalla parte del più debole, di sostenere le istituzioni democratiche, di condannare qualsiasi<br />

violenza, di promuovere il rinnovamento anche delle organizzazioni di rappresentanza.<br />

Le tue caratteristiche di persona determinata ma rispettosa delle idee diverse dalle tue, fecero si che<br />

nei tuoi confronti la stima fosse alta anche tra coloro che per le posizioni ricoperte si potevano configurare<br />

come avversari.<br />

Per i compagni di strada la tua perspicacia, l’intuizione immediata nel recepire il nocciolo delle questioni,<br />

ma anche l’umorismo che spesso esprimevi, furono di insegnamento e sostegno determinante<br />

per uscire dalle situazioni più complicate.<br />

La sofferenza incessante che sopportavi coraggiosamente, dovuta all’infortunio sul lavoro che ti colpì<br />

poco più che ventenne, rese ancor più straordinaria la tua sensibilità verso le persone che per vari motivi<br />

si trovavano in difficoltà. Il tuo lavoro di sostegno e di tutela nei confronti dei mutilati ed invalidi<br />

del lavoro divenne prevalente, così diventasti per loro il punto di riferimento fondamentale.<br />

Ma in generale per le persone colpite da disabilità tu eri, nell’ambito del volontariato, l’inventore ed<br />

animatore delle iniziative tese al rispetto, alla cura, all’inserimento lavorativo delle persone che avevano<br />

meno possibilità degli altri.<br />

In uno dei tuoi numerosi scritti, parlando di te stesso, dicevi “…anch’io sono un debole, quindi devo<br />

difendere anche me stesso…” e ancora “ …sembrerà strano, ma come in molti che ho conosciuto in<br />

questo pianeta dell’handicap, ad ogni cedimento del fisico aumenta la forza dell’animo. Ed ora mi sento<br />

veramente forte. Posso godere del piacere di fare. Ad ogni caso che risolvo, ad ogni vertenza che<br />

si chiude positivamente, corrisponde un bagno di energia che mi ripaga di tutto quanto l’involucro fisico<br />

non riesce a darmi…” .<br />

“Caro Urbano, sei stato per noi un grande amico e siamo felici di averti conosciuto.<br />

Rivolgiamo alla tua famiglia la nostra vicinanza e il nostro affetto e ringraziamo in particolare Francesca,<br />

Tiziana e Bruno per aver saputo cogliere la necessità che avevi di dedicarti anche agli altri.<br />

Caro Ciccio, non avremo più modo di vederti, non sentiremo più la tua voce ma coloro che ti hanno<br />

conosciuto, tutte le persone che hanno beneficiato dei tuoi rapporti, del tuo essere, conserveranno<br />

gelosamente la traccia indelebile, piena di umanità che hai lasciato.<br />

Addio caro amico.”<br />

† VITERBO - Ad Acquapendente, il 4 dicembre 2009, ci ha lasciati il Grande Invalido del Lavoro Estelio<br />

Menchinelli. Tutta la Sezione si è unita al triste dolore della famiglia. Per quaranta lunghi anni Estelio<br />

era stato prima Consigliere e poi Presidente della Sezione, più volte eletto delegato ai vari Congressi<br />

Nazionali. Il suo ricordo sarà sempre vivo in tutti coloro che lo hanno avuto vicino nelle battaglie associative<br />

e nella vita di tutti i giorni.

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