14.11.2012 Views

Cer_318_completo xweb.pdf - Confindustria Ceramica

Cer_318_completo xweb.pdf - Confindustria Ceramica

Cer_318_completo xweb.pdf - Confindustria Ceramica

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

€ 3,50 • ANNO XXXVI • NOVEMBRE/DICEMBRE 2009 • ISSN 1828 1052• FOTO DI COPERTINA: GHIGO ROLI<br />

INTERVISTA<br />

Iginio Straffi, il<br />

“papà” delle Winx.<br />

Luitwin von Boch<br />

lascia Cérame-Unie<br />

MERCATI<br />

Spagna: l’industria<br />

ceramica affronta<br />

la crisi interna ed<br />

internazionale<br />

CER<br />

NOVEMBREDICEMBRE2009<br />

<strong>318</strong><br />

COSTI ED OPPORTUNITÀ<br />

DELLA LOGISTICA INTERNA<br />

ENERGIA<br />

Un convegno<br />

RIE sugli stoccaggi<br />

di gas metano<br />

per la ceramica<br />

FORMAZIONE<br />

Un piano per<br />

la filiera ceramica<br />

al servizio della<br />

competitività


ALLA STORIA<br />

l’anno horribilis del mondo<br />

FRANCO MANFREDINI<br />

Presidente<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica<br />

editoriale<br />

di Franco Manfredini<br />

CEREDITORIALE<br />

Quello che termina in questi giorni è, senza dubbio, l’anno horribilis nella<br />

storia del dopoguerra, non solo per il settore della ceramica industriale<br />

italiana, ma per l’intera economia del mondo. Un anno che ha dimostrato quanto<br />

siano illusorie, dal punto di vista economico, le scorciatoie basate esclusivamente<br />

sulla leva finanziaria e sul travisamento dei fondamentali delle leggi economiche.<br />

L’impatto della crisi sul settore è stata, come per la quasi totalità dei settori<br />

industriali dei cinque continenti, eccezionale nel calo della domanda di beni ed<br />

imprevedibile nel suo molteplice manifestarsi. Se da una parte noi riteniamo, come<br />

abbiamo già sostenuto, che per l’industria italiana della ceramica questa non sia<br />

una crisi del prodotto, del distretto o del settore - come dimostra ancora una volta<br />

la più limitata flessione di produzione e vendite da noi subita rispetto ad altri<br />

comparti industriali in Italia ed all’estero -, non dobbiamo però nascondere che lo<br />

tsunami mondiale generato dalla crisi globalizzata potrebbe delineare, nel<br />

momento dell’uscita dal tunnel, uno scenario completamente diverso, per quanto<br />

riguarda i mercati di destinazione del prodotto, i rapporti di concorrenza, il<br />

posizionamento sul mercato dei vari attori.<br />

Tutto questo ci chiede di continuare a lavorare per far emergere i nostri<br />

elementi di forza, per difendere la leadership mondiale delle esportazioni di<br />

piastrelle di ceramica - primato tuttora detenuta per il valore delle esportazioni<br />

stesse -, cercando di capire quali siano le giuste direzioni da prendere, tanto a<br />

livello di settore che di ogni singola azienda, ciascuna delle quali chiamata a<br />

definire il proprio posizionamento in base alla dimensione, alle peculiarità<br />

aziendali ed alle vedute del singolo imprenditore.<br />

L’Associazione in questo ha un ruolo importante e deve operare, come<br />

peraltro sta facendo e come continuerà a fare, su tutti gli aspetti di competitività<br />

del sistema ceramico nazionale. E tra le tante azioni, anche accompagnando le<br />

aziende verso progetti di ristrutturazione della capacità produttiva che - stanti<br />

le attuali condizioni di mercato - sono sovradimensionate rispetto alle reali<br />

possibilità di assorbimento della domanda. Percorsi non facili e particolarmente<br />

dolorosi, ma indispensabili per riportare le aziende ad una nuova situazione di<br />

equilibrio e di rinnovata competitività.<br />

Anche la rappresentanza nei diversi ambiti istituzionali, dal livello comunale<br />

fino ad arrivare a quello europeo ed internazionale, è aspetto fondamentale<br />

perché la competitività deriva, anche e soprattutto, da un contesto ambientale<br />

che non penalizzi le aziende in termini di costi di produzione - tra i quali in<br />

particolare il personale, l’energia, la logistica -, dei livelli di tassazione ed anche<br />

- su un ambito sovranazionale e di grande attualità in questi ultimi mesi<br />

dell’anno - in termini di rapporti di cambio dollaro e yuan mantenuti<br />

artificiosamente bassi, che impediscono una leale e corretta competizione sui<br />

mercati di tutto il mondo da parte anche dei produttori di ceramica italiani.<br />

L’imminenza del Capodanno mi porta a formulare un grande ‘in bocca al lupo’<br />

a tutti e ad esprimere la speranza che l’anno che si sta affacciando porti ad una<br />

inversione di tendenza, facendo intravedere orizzonti più sereni per tutti.<br />

2009 novembre/dicembre CER 3


CER<br />

<strong>Cer</strong> il giornale della <strong>Cer</strong>amica/<strong>318</strong><br />

novembre/dicembre 2009<br />

Promosso da<br />

Edizioni<br />

Edi.<strong>Cer</strong>. SpA<br />

Pubblicazione registrata presso il<br />

Tribunale di Modena al n°551 in data 13/2/1974<br />

ISSN 1828 1052<br />

Direttore Responsabile<br />

Franco Manfredini<br />

Direttore Editoriale<br />

Andrea Serri (aserri@confindustriaceramica.it)<br />

Redazione<br />

Valentina Candini (vcandini@confindustriaceramica.it)<br />

Simona Malagoli (smalagoli@confindustriaceramica.it)<br />

Valentina Pellati (vpellati@confindustriaceramica.it)<br />

Simone Ricci (sricci@confindustriaceramica.it)<br />

Segreteria di redazione<br />

Patrizia Gilioli (pgilioli@confindustriaceramica.it)<br />

Graziella Tosi (gtosi@confindustriaceramica.it)<br />

redazione@confindustriaceramica.it<br />

Hanno collaborato a questo numero<br />

Alberto Barbieri, Mauro Castelli, Roberto Faben,<br />

Cristina Faedi, Alessandra Ferretti, Thomas Foschini,<br />

Luca Luberto, Walter Sancassiani, Simona Storchi<br />

Direzione, redazione,<br />

amministrazione:<br />

Edi.<strong>Cer</strong>. SpA Società Unipersonale<br />

Viale Monte Santo, 40 - 41049 Sassuolo (Modena)<br />

tel. 0536 804 585 - fax 0536 806 510<br />

info@edicer.it<br />

cod.fisc. 00853700367<br />

Pubblicità<br />

Pool Magazine, di Mariarosa Morselli<br />

Via Giardini 466 - 41100 Modena<br />

Tel. 059 344 455 Fax 059 344 544 - info@pool.mo.it<br />

Stampa<br />

Arbe Industrie Grafiche<br />

Associata a A.N.E.S.<br />

ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA<br />

Abbonamenti<br />

Italia: 21 euro (anno 2010) - 42 euro (biennale 2010-2011)<br />

Europa: 78 euro (anno 2010) - 140 euro (biennale 2010-2011)<br />

Extra Europa: 110 euro (anno 2010) - 200 euro (biennale 2010-2011)<br />

Numeri arretrati 6,00 euro<br />

C/C postale n° 10505410<br />

intestato a Edi.<strong>Cer</strong>. SpA Società Unipersonale<br />

Viale Monte Santo, 40 Sassuolo (Modena)<br />

Questa rivista Le è stata inviata tramite abbonamento. L’indirizzo in nostro possesso<br />

verrà utilizzato, oltre che per l’invio della rivista, anche per la spedizione di<br />

altre riviste e/o per l’inoltro di proposte di abbonamento. Ai sensi dell’art. 7 del<br />

D.Lgs. 196/2003 è nel Suo diritto richiedere la cessazione dell’invio e/o l’aggiornamento<br />

o la cancellazione dei dati in nostro possesso, che sono comunque trattati<br />

in conformità al “testo unico sulla privacy”.<br />

Si autorizza la riproduzione dei testi e delle fotografie<br />

purché recante citazione espressa della fonte.<br />

Chiuso in tipografia il 30/11/09<br />

www.italiatiles.com


SOMMARIO<br />

CER EDITORIALE<br />

3 ALLA STORIA l’anno horribilis del mondo<br />

di Franco Manfredini<br />

10 LETTERE<br />

CER NEWS<br />

12 AZIENDE CERAMICHE di Simona Malagoli<br />

20 DALL’ITALIA E DAL MONDO di Valentina Pellati<br />

24 NOTIZIE DA CONFINDUSTRIA CERAMICA<br />

di Simone Ricci<br />

CER INTERVISTA<br />

29 IGINIO STRAFFI L’inventore delle Winx,<br />

tra creatività e licensing<br />

di Mauro Castelli<br />

34 FIERE <strong>Cer</strong>saie rafforza il proprio valore mondiale<br />

di Valentina Pellati<br />

36 La Lectio Magistralis di Renzo Piano<br />

di Simona Malagoli<br />

38 I migliori stand premiati nel cuore di Bologna<br />

di Valentina Candini<br />

40 REAL ESTATE La crisi immobiliare colpisce le città<br />

medie di Roberto Faben<br />

42 Gli effetti del Piano Casa di Simone Ricci<br />

CER FOCUS SPAGNA 2010<br />

46 Il diluvio sull’azulejos spagnolo di Andrea Serri<br />

48 Le dimensioni della bolla immobiliare<br />

di Luca Luberto<br />

50 Castellon discute l’exit strategy dalla crisi<br />

di Alberto Barbieri<br />

Intervista<br />

29<br />

CERNOVEMBRE/DICEMBRE 2009<br />

54 INTERVISTA Cérame-Unie, lascia il “Barone della<br />

ceramica” di Andrea Serri<br />

55 L’agenda di Alfonso Panzani, presidente Cet<br />

di Andrea Serri<br />

56 INNOVAZIONE TECNOLOGICA Progettazione<br />

stampi computer controlled di Thomas Foschini<br />

58 AMBIENTE Quale comunicazione ambientale<br />

d’impresa? di Walter Sancassiani<br />

60 ENERGIA Stocaggi del gas, fattore di competitività<br />

di Roberto Faben<br />

63 CER DOSSIER<br />

LA MOVIMENTAZIONE INTERNA E LA<br />

LOGISTICA ESTERNA<br />

64 Sassuolo, il distretto “gira” 30 milioni di tonnellate<br />

di Alessandra Ferretti<br />

66 “Ri-organizzarsi” per ridurre i costi della logistica<br />

di Simona Storchi<br />

68 Tecnologie per la scelta, il<br />

confezionamento e la pallettizzazione<br />

a cura della Redazione<br />

78 FIERE <strong>Cer</strong>amic Tiles of Italy al Sia Guest di Rimini<br />

di Cristina Faedi<br />

80 FORMAZIONE Conto formazione per i dipendenti<br />

ceramici di Simona Storchi<br />

82 LAVORO Il 2009 di Foncer evidenzia rendimenti<br />

positivi di Alessandra Ferretti<br />

CER GALLERIA<br />

85 ESSICCAMENTO E COTTURA<br />

a cura della Redazione<br />

Focus<br />

45<br />

Dossier<br />

63<br />

2009 novembre/dicembre CER 7


�<br />

CERLETTERE<br />

10 CER novembre/dicembre 2009<br />

Innovazione e ricerca per<br />

contrastare il rischio di<br />

deindustrializzazione<br />

�<br />

Egregio presidente,<br />

da qualche mese rifletto spesso<br />

sui rischi di deindustrializzazione<br />

che corre il nostro territorio, in<br />

particolare il distretto ceramico.<br />

Non Le nascondo la forte preoccupazione,<br />

mia e dell’intera Cisl,<br />

preoccupazione aggravata anche<br />

dai dati diffusi a metà ottobre<br />

dall’Osservatorio sul mercato del<br />

lavoro della Provincia di Modena.<br />

Tuttavia non voglio lasciarmi<br />

vincere dal pessimismo, perché<br />

sono convinto che esista<br />

una via d’uscita da questa situazione.<br />

Vado sempre più convincendomi<br />

che per salvare il nostro territorio<br />

dai rischi di deindustrializzazione<br />

occorra puntare sull’innovazione<br />

di prodotto e processo. Per<br />

farlo, però, è necessario che i centri<br />

di ricerca bussino alle porte di tutte<br />

le piccole e medie imprese per accelerare<br />

l’ammodernamento e trasferimento<br />

tecnologico. Dobbiamo fare<br />

di tutto, infatti, affinché le nostre<br />

imprese escano dalla crisi più forti<br />

e competitive di prima. Di fronte<br />

alle difficoltà e all’incertezza,<br />

ampliate anche dal faticoso ricambio<br />

generazionale, avverto il pericolo<br />

che gli imprenditori abbandonino<br />

la nave senza cercare di salvarla.<br />

È un rischio, questo, che<br />

riguarda soprattutto il settore<br />

manifatturiero, la piccola e media<br />

subfornitura, le aziende che non<br />

hanno la forza per fare ricerca e<br />

andare sui mercato esteri. La crisi<br />

economico-finanziaria cominciata<br />

un anno fa ha accelerato un processo<br />

di riorganizzazione che<br />

avrebbe comunque investito, prima<br />

o poi, anche l’economia modenese,<br />

senza tuttavia minare la sua vocazione<br />

industriale e manifatturiera<br />

di qualità. È inutile che inseguiamo<br />

mire turistiche, culturali o artistiche;<br />

il festival della filosofia ha successo,<br />

ma dura<br />

solo tre giorni!<br />

Dobbiamo continuare<br />

a fare in<br />

modo innovativo<br />

ciò che sappiamo<br />

fare<br />

bene: produzioni<br />

di qualità,<br />

ma sviluppando<br />

quel qualcosa in più che prima era<br />

di nicchia e che adesso invece è<br />

fondamentale per conquistare i<br />

mercati (per esempio, l’eco-compatibilità<br />

dei prodotti). In questa trasformazione<br />

è decisivo il contributo<br />

dei centri di ricerca per l’innovazione<br />

e il trasferimento tecnologico.<br />

Devono uscire dai loro laboratori e<br />

fare un’azione capillare di “porta a<br />

porta” per aiutare tutte le imprese,<br />

soprattutto le medie e piccole, a<br />

trovare soluzioni nuove.<br />

Per questo noi della Cisl chiediamo<br />

alle istituzioni locali,<br />

provinciali e regionali, oltre<br />

che al governo, di sostenere questo<br />

grande sforzo di ammodernamento<br />

che consenta al nostro territorio di<br />

essere ancora una potenza industriale<br />

capace di esportare le sue<br />

Per scrivere al direttore: redazione@confindustriaceramica.it<br />

produzioni in tutto il mondo. È fondamentale<br />

far partire le opere pubbliche<br />

cantierabili e completare le<br />

infrastrutture, con l’apporto delle<br />

banche alle quali chiediamo di concedere<br />

maggiore fiducia alla voglia<br />

d’impresa che ancora caratterizza il<br />

nostro territorio, sostenendo i settori<br />

innovativi, come l’energetico e la<br />

tutela ambientale. Allo stesso tempo,<br />

bisogna adeguare il welfare per renderlo<br />

più universale,<br />

attento alla centralità<br />

della persona e accessibile<br />

a chi è attualmente<br />

escluso dai servizi.<br />

Francesco Falcone,<br />

segretario provinciale<br />

Cisl Modena<br />

Le convergenze possibili (e<br />

necessarie) nel rapporto<br />

banca-impresa<br />

�<br />

Gentile direttore,<br />

non passa giorno in cui il<br />

sistema creditizio non sia accusato,<br />

a diverso titolo, di restringere i<br />

canali del credito e conseguentemente<br />

di togliere ossigeno alle imprese,<br />

in una fase recessiva già di per sé<br />

provante.<br />

Purtroppo il sistema del credito<br />

si trova a dover operare<br />

all’interno di un quadro assai<br />

articolato, in cui giocano legittimi<br />

interessi apparentemente (sottolineo<br />

apparentemente) contrastanti. Ci<br />

sono le imprese, che ci valutano sì<br />

sulla qualità del servizio offerto, ma


soprattutto sulla quantità di credito<br />

erogata. Ci sono gli azionisti, che ci<br />

misurano invece sulla capacità di<br />

creare valore sostenibile nel tempo.<br />

E ci sono le autorità di vigilanza e<br />

controllo, che impongono standard<br />

di patrimonializzazione e gestione<br />

del rischio sempre più stringenti, a<br />

tutela dei risparmiatori e della stabilità<br />

dei mercati. Aspetto quest’ultimo<br />

assai importante se guardiamo<br />

alla lezione degli ultimi 20 mesi.<br />

Credo che la chiave di volta<br />

per uscire dal gioco delle<br />

parti che troppo spesso<br />

mette leziosamente l’uno contro l’altro<br />

banche e imprese sia proprio riuscire<br />

a far convergere tali istanze,<br />

per attivare un circolo virtuoso che<br />

risulti utile per l’economia nel suo<br />

complesso. Impieghi “sani”, finalizzati<br />

allo sviluppo e ben equilibrarti<br />

nel rischio, sono funzionali a quella<br />

redditività sostenibile che sta a cuore<br />

degli azionisti e allo stesso tempo<br />

aiutano l’accumulo patrimoniale che<br />

dà solidità agli istituti e contribuisce<br />

a stabilizzare l’intero sistema.<br />

Asua volta un sistema creditizio<br />

solido può meglio contribuire<br />

alla crescita del tessuto<br />

industriale.<br />

Mi rendo però conto che nel breve<br />

periodo avviare tale percorso non sia<br />

semplice, perché anche in contesti<br />

territoriali come quello modenese,<br />

caratterizzati da forte coesione fra<br />

gli attori dell’economia, la crisi ha<br />

accentuato la diffidenza fra le parti:<br />

chi produce teme di non essere pagato,<br />

chi impiega denaro teme di non<br />

rientrare dall’investimento.<br />

Occorre in ogni modo spezzare<br />

questa catena della sfiducia,<br />

nella consapevolezza<br />

che un momento straordinario<br />

richiede assunzioni di responsabilità<br />

straordinarie da parte di tutti, senza<br />

possibilità di scorciatoie. Le banche,<br />

seppur consapevoli che erogazione e<br />

pricing del credito saranno sempre<br />

più legate ai rischi impliciti all’operazione,<br />

devono affinare la capacità<br />

di “intelleggere” i business, di comprendere<br />

le prospettive industriali di<br />

un investimento, perché una pratica<br />

di fido non si riduca mai a un’equazione<br />

matematica. Inoltre devono<br />

dimostrare, proprio in passaggi delicati<br />

come quello di questi mesi, il<br />

coraggio di sostenere il capitale circolante<br />

e non solo gli investimenti<br />

“produttivi”. In questo senso posso<br />

affermare con orgoglio che BPER<br />

non ha fatto passi indietro. Anzi,<br />

anche nel corso del 2009 ha incrementato<br />

gli impieghi al settore corporate<br />

e ha seguito numerosissime<br />

operazioni di consolidamento del<br />

debito, indispensabili per “dare ossigeno”<br />

nel breve periodo e talvolta<br />

evitare il collasso di importanti<br />

realtà industriali.<br />

D’altra parte se è legittimo<br />

pretendere<br />

dalle<br />

banche, soprattutto<br />

locali, coraggio<br />

e lungimiranza,<br />

ritengo sia altrettanto<br />

legittimo<br />

auspicare maggiore<br />

attenzione alla<br />

capitalizzazione<br />

CERLETTERE<br />

delle aziende, perché la leva del<br />

debito non può e non deve essere l’unico<br />

carburante per la crescita.<br />

Un’appropriata dotazione di equity<br />

è anzi precondizione necessaria per<br />

un più agevole ed economico accesso<br />

al credito.<br />

Accanto al tema del corretto<br />

equilibrio fra le fonti del<br />

capitale, trasversale a molti<br />

comparti produttivi, esiste una<br />

riflessione più specifica per il settore<br />

ceramico, che riguarda l’evoluzione<br />

del distretto nel medio periodo.<br />

Dando per acquisita una sempre<br />

maggior focalizzazione verso prodotti<br />

e processi innovativi, in grado<br />

di creare più marginalità, occorre<br />

forse valutare in che modo la fisiologica<br />

contrazione dei volumi<br />

impatterà sulla numerosità delle<br />

unità produttive, sugli assetti di<br />

governance, sull’indotto e sull’occupazione.<br />

In questo senso BPER è<br />

pronta a ragionare su quali strategie<br />

di sistema mettere in campo<br />

assieme ad imprese, forze economiche<br />

e sociali e istituzioni, nella consapevolezza<br />

che la ceramica è, e<br />

continuerà ad essere, una delle<br />

spine dorsali dell’economia del<br />

Paese e di un territorio che necessariamente<br />

dovrà mantenere<br />

e rafforzare la<br />

propria vocazione<br />

manifatturiera.<br />

Luigi Odorici,<br />

vice direttore<br />

generale Banca<br />

Popolare dell’Emilia<br />

Romagna<br />

�<br />

2009 novembre/dicembre CER 11


CERNEWS aziende ceramiche<br />

a cura di Simona Malagoli<br />

CERAMICHE KEOPE PER<br />

l’Università degli Studi dell’Aquila<br />

<strong>Cer</strong>amiche Keope del Gruppo Concorde - una delle realtà aziendali<br />

più affermate del settore della produzione di pavimenti e rivestimenti<br />

in grès porcellanato colorato in<br />

massa destinati ad ambienti di<br />

fascia alta - contribuisce, attraverso<br />

una donazione di materiale, alla<br />

realizzazione dell’edificio<br />

dell’Università degli Studi<br />

dell’Aquila, futura sede di alcuni<br />

uffici amministrativi.<br />

Nato dalla collaborazione didattica<br />

e scientifica tra l’Università degli<br />

Studi dell’Aquila e l’Università di<br />

Parma, il progetto è stato ideato<br />

dallo Studio di Progettazione<br />

Il rendering del progetto<br />

Consulenza e Progetti di Parma, a<br />

cui <strong>Cer</strong>amiche Keope, grazie al forte impegno dimostrato negli ultimi<br />

anni nei confronti dell’ambiente, é stata chiamata a partecipare,<br />

insieme ad altre aziende, al suo completamento. Il risultato degli<br />

ingenti investimenti effettuati è dimostrato dall’esclusivo progetto<br />

GreenThinking – logo con cui l’azienda offre ai propri clienti un<br />

valore aggiunto, dando la possibilità di effettuare scelte consapevoli<br />

verso prodotti ecosostenibili – e dalle certificazioni ottenute: ISO<br />

14064 (recepimento Protocollo di Kyoto) ed Ecolabel.<br />

Il suo lavoro è l’imprenditoria, la sua passione è la finanza, la sua vita è in ceramica. Con<br />

queste parole un giornalista locale, in un libro di alcuni anni fa dedicato al distretto, descrisse<br />

alcune delle peculiarità salienti di Oscar Zannoni, presidente di Gruppo <strong>Cer</strong>amiche Ricchetti e<br />

vice presidente di <strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica, improvvisamente scomparso lo scorso 23 settembre<br />

all’età di 67 anni. Nato a San Polo d’Enza, sposato con Loredana e padre di Anna ed Andrea,<br />

la carriera professionale di Zannoni – iniziata con la <strong>Cer</strong>amica Smov – raggiunge una prima<br />

importante svolta quando, nell’estate del 1989, diventa l’azionista di riferimento del gruppo<br />

Cisa-<strong>Cer</strong>disa. Traguardo a cui seguì, nell’autunno del 1995, l’acquisizione del Gruppo<br />

<strong>Cer</strong>amiche Ricchetti, operazione dalla triplice valenza: riportare sotto il capitale italiano l’unico<br />

Oscar Zannoni<br />

gruppo controllato da capitale estero (svedese), essere la prima azienda ceramica a quotarsi<br />

alla Borsa Valori, entrare di diritto nel Gotha dell’industria ceramica nazionale.<br />

Particolarmente determinato in ambito lavorativo, ma di una straordinaria ironia e disponibilità nella vita privata, Oscar Zannoni<br />

vanta un cursus honorum associativo alquanto importante e ricco, che ha raggiunto il suo culmine con la nomina a presidente di<br />

Assopiastrelle nel periodo 1993-1997, per diventare poi presidente di CET – Federazione Europa della <strong>Cer</strong>amica – nel successivo<br />

biennio 1997-1998. Tra i riconoscimenti pubblici più significativi, vanno ricordati la nomina a Cavaliere del Lavoro nel 1997 e la<br />

laurea honoris causa dell’Università di Modena e Reggio Emilia in Ingegneria Meccanica nel 2002.<br />

Imprenditore dai ramificati e molteplici interessi, soprattutto in ambito finanziario – membro del patto di sindacato in virtù dello<br />

0,30% del capitale di Mediobanca e consigliere di Cattolica Assicurazioni, tra i tanti –, ha portato il Gruppo <strong>Cer</strong>amiche Ricchetti<br />

nell’esercizio 2008 a realizzare un fatturato di 240 milioni di euro e ad un’occupazione di 1.950 addetti nelle sue aziende italiane<br />

ed all’estero, in Portogallo e Scandinavia.<br />

12 CER novembre/dicembre 2009<br />

CERMEMENTO<br />

IN RICORDO DI Oscar Zannoni<br />

Per l’invio di comunicati stampa: redazione@confindustriaceramica.it<br />

PRIMO FLAGSHIP STORE<br />

Florim a Milano<br />

Con un evento riservato a clienti e progettisti,<br />

Florim ha inaugurato il 12<br />

novembre scorso il suo primo flagship<br />

store a Milano, in via Fatebenefratelli n°9,<br />

un’area della città estremamente prestigiosa<br />

e centrale. In questo nuovo spazio,<br />

su una superficie di circa 450 m², sono<br />

esposti i prodotti e le soluzioni appartenenti<br />

a tutti i marchi dell’azienda - Floor<br />

Gres, Rex, <strong>Cer</strong>im, Casa dolce casa e<br />

Casamood - che, rivolgendo una particolare<br />

attenzione nel cogliere le evoluzioni<br />

del design e dell’architettura contemporanea,<br />

lo rendono un luogo d’incontro dedicato<br />

ad architetti, professionisti e a tutti<br />

gli operatori del mondo dell’edilizia e<br />

della progettazione.<br />

Fiduciosa nel futuro e nella forza dei propri<br />

prodotti, tecnologie, marchi e servizi,<br />

Florim continua dunque ad investire,<br />

creando una nuova opportunità di comunicazione<br />

e business nel cuore di Milano.


FINCIBEC per un costruire sostenibile<br />

Produttore attento, da anni, agli aspetti ambientali, Fincibec Group<br />

raggiunge per tutte le serie di punta dei tre brand aziendali -<br />

Monocibec, Century e Naxos - la certificazione di prodotto ANAB-<br />

ICEA. Rispondendo ai requisiti EN ISO 14024, i prodotti Fincibec sono<br />

dunque da ritenersi ottimali per la bioedilizia, in quanto ottenuti da<br />

materie prime estratte con un impatto ridotto sugli habitat e sulle<br />

risorse naturali, non contengono e non emettono sostanze pericolose<br />

per l'uomo o per l'ambiente e il loro processo produttivo è mantenuto<br />

sotto rigido controllo per limitare al minimo<br />

il consumo energetico e le emissioni in atmosfera.<br />

L'individuazione di un impasto ceramico<br />

contenente una percentuale di materiale riciclato<br />

superiore al 40 %, senza pregiudicare in<br />

alcun modo le prestazioni tecniche della piastrella<br />

ha poi valso all’azienda, per ventidue<br />

collezioni, la certificazione rilasciata da Bureau<br />

Veritas, di fondamentale importanza per quanto<br />

riguarda il regolamento LEED, ovvero quei<br />

parametri per l'edilizia sostenibile che indicano<br />

i requisiti per costruire edifici ecocompatibili.<br />

DIMENSIONE CONTEMPORANEA<br />

per il mosaico di Aquileia<br />

Aquileia, divisione di<br />

Industrie Fincuoghi<br />

S.p.A., propone al<br />

mondo contemporaneo<br />

un’innovativa<br />

interpretazione delle<br />

arti musive, attraverso<br />

un mosaico in grès<br />

porcellanato in cui la<br />

singola tessera, che ne<br />

costituisce l’elemento Un momento della premiazione<br />

chiave, genera nelle mani del progettista infinite soluzioni assolutamente<br />

originali, mixando finiture, colori e formati.<br />

Al fine di approfondire, attraverso il patrimonio culturale italiano,<br />

la sua conoscenza del mosaico artistico e della decorazione,<br />

Aquileia ha ricercato un confronto con le Istituzioni Accademiche,<br />

in particolar modo con l’Accademia di Belle Arti di Ravenna - l’unica<br />

del mondo occidentale con un corso specialistico di mosaico -<br />

con cui ha avviato una significativa collaborazione. I materiali<br />

Aquileia sono stati utilizzati in alcuni esperimenti dai suoi migliori<br />

allievi, alla ricerca di soluzioni compositive originali ed intelligenti.<br />

I risultati ottenuti hanno portato l’azienda allo stanziamento di<br />

due borse di studio per le brillanti allieve Giorgia Moretti e Yazmín<br />

Cifuentes Villanueva. Durante la premiazione, avvenuta il 10 ottobre<br />

scorso in occasione dell’inaugurazione di Ravenna Mosaico - il<br />

primo Festival Internazionale dedicato alle espressioni contemporanee<br />

dell’arte antica del mosaico -, l’Accademia ha presentato le<br />

più recenti ricerche visive dei suoi giovani artisti.<br />

CERNEWS aziende ceramiche<br />

CASALGRANDE PADANA BREVETTA<br />

una piastrella antibatterica<br />

Sulla base di una ricerca effettuata<br />

in collaborazione con il<br />

Dipartimento di Microbiologia<br />

dell’Università di Modena,<br />

Casalgrande Padana ha sviluppato<br />

un prodotto ceramico che, sottoposto<br />

a severe prove di laboratorio, è<br />

risultato al di sopra degli standard<br />

richiesti dalle normative di riferimento,<br />

in quanto capace di abbat-<br />

Il Centro di Medicina Rigenerativa di Modena<br />

tere al 99,9% i quattro principali<br />

ceppi batterici: Staphylococcus aureus, Enterococcus faecalis,<br />

Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa.<br />

Elevate proprietà antibatteriche, ottenute mediante un innovativo<br />

processo produttivo brevettato, basato sull’impiego delle nanotecnologie<br />

di ultima generazione, costituiscono dunque la peculiarità di<br />

Bios, una linea di piastrelle in grès porcellanato a tutta massa pienamente<br />

vetrificato. Durante le fasi di lavorazione, il materiale ceramico<br />

viene additivato in pasta con particelle di natura minerale che generano<br />

una reazione battericida estremamente efficace, in grado di<br />

rimanere inalterata nel tempo, senza il bisogno della luce per attivarsi<br />

e capace di amplificare ulteriormente i propri effetti benefici in presenza<br />

di umidità.<br />

Si tratta di risultati che evidenziano straordinarie possibilità applicative<br />

del prodotto in tutti i campi di utilizzo dove siano richieste elevate<br />

prestazioni d’igiene, pulizia, sicurezza e facilità di manutenzione.<br />

A testimoniarlo, il primo intervento realizzato con questi materiali: il<br />

nuovo Centro di Medicina Rigenerativa di Modena, una struttura<br />

altamente specializzata nella ricerca sulle cellule staminali.<br />

DEL CONCA RISCALDA L’AMBIENTE<br />

con Zelo5<br />

Pensando che ristrutturazioni e rifacimenti sono voci importanti in un<br />

settore delle costruzioni sostanzialmente fermo, il Gruppo Del Conca<br />

ha realizzato e presentato a <strong>Cer</strong>saie Zelo5, una piastrella dallo spessore<br />

di soli 5 millimetri che non necessita per la posa della rimozione<br />

del vecchio rivestimento e dei serramenti, garantendo a chi ristruttura<br />

spese inferiori del 50-60%, oltre ad un risparmio di tempo, un minor<br />

disagio ed assenza di detriti con beneficio per l’ambiente.<br />

Lo spessore del grès estremamente ridotto, che nulla toglie a qualità<br />

e resistenza, fa di questa piastrella un ottimo conduttore termico: da<br />

qui l’idea di promuoverla insieme a Thermatile, una rivoluzionaria rete<br />

con serpentine in fibra di carbonio - nata dalla tecnologia per riscaldare<br />

le gomme delle auto di<br />

Formula 1 - prodotta in esclusiva<br />

per Del Conca. Anch’essa<br />

sottile al punto da poterla<br />

posizionare direttamente<br />

sotto la colla delle piastrelle,<br />

genera al bisogno un piacevole<br />

tepore sotto ai piedi.<br />

2009 novembre/dicembre CER 13


CERNEWS aziende ceramiche<br />

TAGINA SPONSOR DELLA TRIENNALE<br />

della <strong>Cer</strong>amica d’Arte Contemporanea<br />

Profondamente rinnovato mediante una formula comprendente altre<br />

tre sezioni - dedicate rispettivamente a Disegno e Produzione, alla<br />

Tradizione contemporanea e ad un Progetto speciale realizzato quest’anno<br />

dall´artista Bruna Esposito - il<br />

Concorso Internazionale della <strong>Cer</strong>amica<br />

di Gualdo Tadino si è trasformato nel<br />

2009 in una rassegna di più ampio spettro.<br />

La prima edizione della Triennale<br />

della <strong>Cer</strong>amica d´Arte Contemporanea,<br />

di cui Tagina è uno dei principali sponsor,<br />

nasce dunque dall’idea di proporre<br />

la ceramica come un laboratorio privilegiato<br />

per il design contemporaneo e<br />

come occasione per attualizzare la tradi-<br />

Chiara Camoni, Un tavolo,<br />

una sedia, un libro<br />

14 CER novembre/dicembre 2009<br />

zione ceramica umbra, restituendo<br />

impulso alla produzione artigianale e<br />

industriale.<br />

Le opere vincitrici della sezione artistica e di quella dedicata al<br />

Progetto speciale - che hanno preso forma grazie al supporto tecnico<br />

fornito direttamente da Tagina, in stretta collaborazione con alcune<br />

aziende locali - sono esposte al pubblico in appositi siti prescelti<br />

all’interno dello spazio urbano di Gualdo Tadino, rappresentando un<br />

primo passo verso la creazione di un “museo a cielo aperto”, espressione<br />

permanente della tradizione ceramica cittadina.<br />

CERMEMENTO<br />

IN RICORDO DI Antonio Cuoghi<br />

GRUPPO CONCORDE<br />

premiato dalla Commissione Europea<br />

Nel corso di una cerimonia<br />

presso il castello settecentesco<br />

della Hulpe, vicino a Bruxelles, il<br />

direttore della Commissione<br />

Europea per l’Ambiente Herbert<br />

Heichinger ha consegnato al<br />

Gruppo Concorde e ad altre<br />

due aziende europee gli EU<br />

Ecolabel Communication<br />

Awards. Istituito per la prima<br />

volta quest’anno, si tratta di un<br />

prestigioso riconoscimento conferito<br />

soltanto a quelle aziende<br />

che si sono particolarmente<br />

distinte nell’ottenere e nel<br />

promuovere l’Ecolabel, la cer-<br />

Herbert Heichinger e Carlo Cottica<br />

durante la premiazione<br />

tificazione di eccellenza ambientale rilasciata dall’Unione Europea.<br />

Carlo Cottica, consigliere delegato responsabile delle relazioni<br />

esterne del Gruppo Concorde, recatosi a Bruxelles per ricevere la<br />

grande targa di cristallo, ha affermato: “E’ stata una grande emozione<br />

trovarsi in quel luogo alla presenza di rappresentanti di tutte<br />

le nazioni europee e ricevere un riconoscimento così importante,<br />

superando la nutrita e qualificata concorrenza di tante altre imprese<br />

che aspiravano al premio”.<br />

“Nella mia vita ho lavorato parecchio, ma sono stato anche capace di ritagliare il tempo per divertirmi. A differenza dei carpigiani, che<br />

avevano il gusto di ostentare la ricchezza accumulata e che in alcuni casi vivevano forse al di sopra delle loro possibilità, il sassolese ha<br />

sempre avuto molto pudore ed i soldi guadagnati, dopo averli risparmiati, li ha sempre reinvestiti in modo massiccio sul territorio. Siamo<br />

tutti innamorati di questo mestiere che ci fa venire un fegato così”. Questo, un passo saliente di una delle rare interviste, rilasciata lo<br />

scorso anno, a Toto Cuoghi, il presidente e fondatore di Fincuoghi scomparso mercoledì 25 novembre al Policlinico di Modena all’età di<br />

78 anni dopo una lunga malattia.<br />

La capacità di leggere in prospettiva le situazioni, una straordinaria attitudine imprenditoriale, una<br />

grande discrezione mai disgiunta, però, dall’attenzione alle persone ed al territorio – nei suoi aspetti<br />

sociali, ma anche sportivi – sono i tratti salienti di chi da imprenditore è diventato uno dei protagonisti<br />

del “miracolo Sassuolo”. La carriera professionale di Toto Cuoghi inizia nell’area commerciale della<br />

<strong>Cer</strong>amica Marazzi quale agente per alcune regioni d’Italia, ma ben presto decide di mettersi in proprio<br />

e fonda diventandone presidente, nel 1959, la <strong>Cer</strong>amiche Edilgres spa attiva nella produzione di grès<br />

rosso. Un’attitudine all’imprenditorialità che nove anni dopo, nel 1968, lo porta a fondare e a<br />

diventare presidente sia di <strong>Cer</strong>amiche Record spa, impresa industriale focalizzata sul cotto forte, che di<br />

<strong>Cer</strong>amiche Edilcuoghi, inizialmente attiva nella produzione di piastrelle di bicottura ed oggi parte<br />

integrante di Industrie Fincuoghi spa: gruppo ceramico che occupa 466 dipendenti e che nel 2008 ha<br />

fatturato 95 milioni di euro, grazie ad una produzione superiore agli 8 milioni di metri quadrati<br />

realizzati in tre stabilimenti. Lascia la moglie Lalla, la figlia Dedi con il marito Davide ed il figlio Ettore<br />

(membro del Consiglio Direttivo di <strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica) con la moglie Luisa, e i 7 nipoti.<br />

Antonio Cuoghi


CERNEWS aziende ceramiche<br />

COTTO D’ESTE PROTAGONISTA DI ÁTIKA<br />

in Fiera Milano<br />

Kerlite di Cotto d’Este è stata scelta per tutta la pavimentazione<br />

ed il rivestimento del bagno - privilegiando la lastra intera formato<br />

3mx1m - di átika, una demo-house innovativa, di classe energetica<br />

A+, inaugurata il settembre scorso in Fiera Milano nell’ambito di<br />

un progetto internazionale sulla sostenibilità in edilizia.<br />

La bellezza delle grandi lastre, l’invisibilità delle fughe, il calore<br />

della pietra e il comfort di un materiale che, agli occhi e al tatto,<br />

dona sensazioni uniche, senza dimenticare la facilità di posa, sono<br />

stati gli elementi che hanno fatto prediligere Kerlite, un grès laminato<br />

altamente innovativo realizzato<br />

con una tecnologia produttiva<br />

all’avanguardia.<br />

Elemento imprescindibile per la<br />

scelta, inoltre, la particolare<br />

attenzione ed il profondo rispetto<br />

per l’ecosistema e la salvaguardia<br />

del pianeta che Cotto<br />

d’Este pone in tutte le fasi del<br />

processo produttivo ed aziendale,<br />

un impegno testimoniato<br />

dalle più prestigiose ed importanti<br />

certificazioni ambientali a<br />

livello internazionale.<br />

16 CER novembre/dicembre 2009<br />

CERAMICHE SUPERGRES<br />

ad Ecomondo<br />

A testimonianza di un’attenzione sempre<br />

viva nei confronti dell’ambiente e delle<br />

tematiche ad esso legate, <strong>Cer</strong>amiche<br />

Supergres ha partecipato con la nuova<br />

linea in grès porcellanato A.I.R. alla fiera<br />

Ecomondo - l’importante appuntamento<br />

annuale per l’industria dell’ambiente e<br />

della sostenibilità - all’interno di un’installazione<br />

di ReMedia, consorzio italiano leader<br />

nel riciclo dei componenti elettronici<br />

(RAEE - Rifiuti di Apparecchiature<br />

Elettroniche ed Elettriche).<br />

Frutto di una partnership tra ReMedia e<br />

Supergres, A.I.R. (Architecture in Respect)<br />

è un progetto innovativo e rivoluzionario<br />

nel campo ceramico: si tratta di una serie<br />

che si produce con il 20% di materiale<br />

riciclato post-consumer (vetri CRT), a<br />

dimostrazione di come si possano smaltire<br />

in modo utile e intelligente alcuni componenti<br />

elettronici altrimenti rischiosi per l’ecosistema.<br />

Oltre ad essere certificata<br />

Ecolabel, questa linea permette di ottenere<br />

elevati punteggi LEED nei progetti residenziali<br />

privati e pubblici.<br />

GIGACER, CONFORME<br />

alle norme ISO 9001 e ISO 14001<br />

Gigacer S.p.A., dopo un serie di accuratissime verifiche effettuate dal<br />

prestigioso ente di certificazione indipendente Det Norske Veritas, ha<br />

ottenuto due importanti attestati<br />

sull’efficacia dei propri sistemi<br />

gestionali attraverso la certificazione<br />

di conformità alle norme<br />

ISO 9001: 2008 ed ISO 14001:<br />

2004, relative, rispettivamente,<br />

al sistema qualità ed al sistema<br />

ambientale.<br />

La qualità certificata da ISO<br />

9001 riguarda non solo il prodotto<br />

e le sue caratteristiche,<br />

aspetto che costituisce comunque<br />

l’idea fondamentale su cui<br />

Gigacer basa la sua presenza<br />

sul mercato, ma anche il servizio<br />

al cliente, diventato immediatamente<br />

uno dei punti di forza<br />

dell’azienda, in grado di rispondere alle diverse esigenze della clientela<br />

grazie ad un’organizzazione particolarmente flessibile.<br />

ISO 14001: 2004, norma anch’essa internazionale, definisce invece<br />

come deve essere sviluppato un efficace sistema di gestione<br />

ambientale, richiedendo all’azienda di valutare l’impatto delle proprie<br />

attività sull’ambiente e di formalizzarne i criteri di una gestione<br />

efficace.<br />

NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO<br />

per Laminam<br />

Alberto Selmi ha assunto, da ottobre, la<br />

carica di amministratore delegato di<br />

Laminam S.p.A. di Fiorano Modenese,<br />

la controllata di System Group che produce<br />

e commercializza "la più grande<br />

superficie ceramica ultrasottile" realizzata<br />

con gli innovativi processi produttivi<br />

brevettati System ®. Il suo ingresso<br />

in azienda, supportato da una vasta<br />

esperienza gestionale nel settore ceramico,<br />

risulta del tutto funzionale allo<br />

sviluppo commerciale delle lastre<br />

Laminam ® in ogni loro applicazione e, conseguentemente, alla più<br />

ampia diffusione dei processi produttivi di laminati ceramici a marchio<br />

System ®.<br />

Alberto Selmi<br />

L’evoluzione estetica e tecnologica di Laminam continua, trasforma la<br />

materia e genera inediti esiti, innovative soluzioni per una progettualità<br />

architettonica ad alti contenuti. In occasione di <strong>Cer</strong>saie, è stata<br />

presentata la nuovissima collezione Filo: superfici cangianti, tridimensionali,<br />

capaci di esaltare, ancora una volta, la versatilità espressiva<br />

della lastra laminam, in grado di imprimere e catturare il fascino della<br />

luce in termini di qualità estetica ed epidermica del materiale.


CERNEWS aziende ceramiche<br />

GALASSIA ALLO STARGATE<br />

del Sia Guest<br />

Galassia, con le sue collezioni Kimi ed Orbis ha preso parte, nell’ambito<br />

del Sia Guest di Rimini, a Stargate, un viaggio attraverso le proposte<br />

progettuali degli architetti Elisabetta Motta e Cristina Corti<br />

volte a stimolare, attraverso la continua ricerca di nuovi materiali e<br />

tecnologie, la progettazione e realizzazione di alberghi in maniera<br />

innovativa e di altissima qualità.<br />

Entrando nel portale centrale, lo “Stargate” appunto, si entra in una<br />

nuova dimensione dettata dalla rilettura in chiave moderna della<br />

mitologia greca. Uno spaccato al vero<br />

di un albergo con l’ampio lounge-bar<br />

dedicato ad Iris, messaggera degli dèi,<br />

diventa punto di incontro e luogo di<br />

intrattenimento. Proseguendo si trovano<br />

la stanza di Icaro, progettata dall’architetto<br />

Motta e la stanza di<br />

Narciso ed Eco, progettata dall’architetto<br />

Corti, che propongono due con-<br />

La collezione Kimi nel bagno<br />

della stanza di Icaro<br />

INNOCENZO CIPOLLETTA<br />

nel Consiglio d’Amministrazione di Piemme<br />

Nel corso del Consiglio d’Amministrazione di <strong>Cer</strong>amiche Piemme di<br />

Spezzano tenutosi a metà novembre, il prof. Innocenzo Cipolletta -<br />

presidente dell’Università degli Studi di Trento e del Gruppo<br />

Ferrovie dello Stato - ha commentato i dati dell’Ocse riguardanti la<br />

terza posizione dell’Italia in ambito europeo e la sesta nel mondo<br />

in fatto di ricchezza precisando come l’Organizzazione per la<br />

Cooperazione e lo Sviluppo economico non indichi in realtà una<br />

ripresa a breve, ma soltanto un superamento del momento peggiore.<br />

Il settore ceramico si trova ora in una fase di assorbimento della<br />

bolla immobiliare e<br />

Piemme che, come le altre<br />

industrie ceramiche ha<br />

subito un calo della<br />

domanda, ne ha potuto<br />

arginare gli effetti negativi,<br />

difendendo i propri<br />

risultati, grazie al riposi-<br />

Il Consiglio d’Amministrazione di <strong>Cer</strong>amiche Piemme zionamento verso l’alta<br />

gamma, ottenuto con<br />

investimenti strategici in tecnologia e ricerca. “Ritengo sia un messaggio<br />

per tutta l’industria italiana quello di andare verso produzioni<br />

a più alto valore aggiunto - sostiene Cipolletta - perché più che i<br />

volumi, quando ci sarà la ripresa, quello che conta è avere dei prodotti<br />

che siano competitivi e che diano dei contributi in termini di<br />

valore maggiore rispetto a quelli del passato”.<br />

18 CER novembre/dicembre 2009<br />

cept diversi, innovativi e realizzabili da<br />

subito. Procedendo nel corridoio di collegamento<br />

si accede, poi, al giardino di<br />

Morfeo, luogo di conversazione dedicato al benessere psico-fisico<br />

dell’utente. Le aree comuni sono progettate a quattro mani, e sintetizzano<br />

nuove tendenze ed idee sullo stare insieme.<br />

CERAMICA FIORANESE<br />

ad Abitare il Tempo 2009<br />

Steelwork Gold di <strong>Cer</strong>amica Fioranese, un materiale con una particolare<br />

doratura metallizzata, è stato scelto nella finitura<br />

“lucidato/rettificato”, personalizzato con la grafica floreale del<br />

decoro Flowers, per la pavimentazione e, nella versione mosaico<br />

20x20, per il rivestimento dei due banchi ricevimento dell’installazione<br />

Riyadh Gallery Hotel di Maurizio Favetta, all’interno dell’evento<br />

Linking People in occasione di Abitare il Tempo 2009. Si tratta<br />

della rappresentazione del mood estetico e formale di una nuova<br />

realizzazione nel settore dell’ospitalità che l’architetto milanese sta<br />

progettando nella capitale saudita Riyadh, in cui il motivo ispiratore<br />

e punto di partenza del progetto grafico è un fiore stilizzato, simbolo<br />

di Riyadh Gallery. All’interno dell’installazione di Verona, i codici<br />

della classicità araba vengono rivisitati e reinterpretati per restituirci<br />

un’immagine della cultura locale distante dagli stereotipi tradizionali:<br />

un’immagine fresca, dinamica, al passo con il forte e costante<br />

cambiamento che il Paese saudita, in questo periodo di crescita<br />

costante anche se misurata, sta vivendo.<br />

APRE A MILANO Refin Studio<br />

<strong>Cer</strong>amiche Refin ha inaugurato il 12 novembre scorso a<br />

Milano Refin Studio, il nuovo showroom ideato<br />

dall’architetto Paolo <strong>Cer</strong>masi, concepito come un<br />

osservatorio sul mondo dell'architettura. Si tratta di uno<br />

spazio pensato non solo come luogo espositivo, ma<br />

soprattutto come “teatro” animato da incontri periodici<br />

con progettisti, designer ed esponenti del settore<br />

attraverso un programma di appuntamenti sul progetto in<br />

progress.<br />

Una nuova vetrina in Foro Buonaparte, dunque, dedicata<br />

ai professionisti e a tutti coloro che vorranno conoscere<br />

personalmente le collezioni dell'azienda e le sue<br />

applicazioni, ma anche un vero e proprio punto d'incontro<br />

in grado di sviluppare un'attività d’informazione al mondo<br />

del progetto e dell'edilizia curata da un team di persone<br />

con competenze specifiche che costituiranno il trait<br />

d'union, in tempo reale, con l'azienda.


IMPRUNETA RIVESTE<br />

il Policlinico Mangiagalli a Milano<br />

Il peculiare valore estetico del cotto per facciate ad ancoraggio meccanico<br />

di Impruneta s.r.l. diventa, a Milano, strumento per la realizzazione<br />

di un sistema altamente tecnologico e prestazionale quale l’involucro<br />

del Padiglione Monteggia, intervento principale nell’ambito<br />

della riqualificazione del Policlinico Mangiagalli Regina Elena.<br />

Pur mantenendo la volumetria dell’edificio<br />

preesistente, il nuovo<br />

Padiglione è in grado di rivoluzionare<br />

la percezione e l’assetto dell’intera<br />

area urbana circostante, attraverso<br />

la sua forma del tutto originale<br />

rispetto al contesto in cui si colloca e<br />

l’uso dell’involucro quale strumento<br />

di dialogo tra esterno ed interno dell’edificio.<br />

Accanto al senso di dinamicità<br />

conferito dallo sviluppo orizzontale degli elementi di rivestimento<br />

in cotto sagomati, sono presenti continue alternanze tra vuoto e<br />

pieno, ottenute, ad esempio, tramite lo sfaldamento del rivestimento<br />

in corrispondenza dell’ingresso e l’alternanza tra lastre in cotto ed<br />

elementi frangisole modulari in corrispondenza delle finestre.<br />

Oltre alle sue particolari doti estetiche, il rivestimento del nuovo<br />

Monteggia rappresenta uno dei principali esempi d’integrazione funzionale<br />

tra involucro ed edificio. La parete ad ancoraggio meccanico,<br />

infatti, è stata realizzata con lo scopo di garantire elevate prestazioni<br />

termiche ed acustiche.<br />

SINERGIA FRA ARTE E INDUSTRIA<br />

allo stand del Gruppo Ricchetti<br />

Architettura, ceramica, design ed arte sono i temi espressi dallo stand<br />

del Gruppo ceramico Ricchetti allestito in occasione di <strong>Cer</strong>saie. Su<br />

una superficie di 2000 m 2 , le ultime novità delle otto aziende appartenenti<br />

al Gruppo s’incontrano con le opere di cinque scultori italiani<br />

di diverse scuole – Girolamo Ciulla, Giuseppe Bergomi, Sergio Zanni,<br />

Mario Branca e Antonio Caselli – che la Galleria Forni ha inserito nell’ambito<br />

del progetto, dando origine ad una sinergia fra arte e industria<br />

nell’intento di valorizzare<br />

le forze del gusto Made in Italy.<br />

Il progetto evento nasce da<br />

un’idea dello Studio Original<br />

Designers 6R5 Network di<br />

Milano e s’inserisce nelle ultime<br />

tendenze internazionali che<br />

portano il mondo della comunicazione<br />

e della rappresentazione<br />

a unire e coinvolgere in<br />

un’unica iniziativa varie componenti<br />

per uno scambio che<br />

arricchisce e stimola la fantasia,<br />

fornendo idee ai progettisti presenti<br />

all’evento.<br />

Sergio Zanni, Equilibri di gruppo<br />

CERNEWS aziende ceramiche<br />

COEM PER SENSORY ROOM<br />

al Sia Guest di Rimini<br />

<strong>Cer</strong>amiche Coem partecipa con l’architetto Silvio de Ponte e i suoi<br />

collaboratori Andrea Intorrella e Marco Vincenzi, e con il prezioso<br />

apporto di Salaroli SpA, alla realizzazione dell’installazione Sensory<br />

Room, allestita in occasione del Salone dell’Accoglienza Sia Guest di<br />

Rimini.<br />

Alla base della Sensory Room vi è l’idea di fornire al visitatore delle<br />

nuove chiavi di lettura al concetto di “Abitare”, intendendo questo<br />

spazio dell’ospitalità non solo come un luogo attrezzato e<br />

tecnologicamente evoluto, ma sviluppandolo alla stregua di un vero<br />

e proprio organismo monocellulare - vivente e autosufficiente -<br />

racchiuso in un involucro-membrana sensibile e intelligente, capace<br />

di esprimere valori di qualità percettive, manifestabili secondo un<br />

rapporto tra materia e luce, tra qualità immateriali e superfici fisiche,<br />

per una nuova ergonomia. Il risultato è un insieme armonico,<br />

suggestivo ed<br />

estremamente<br />

emozionale.<br />

Le serie di <strong>Cer</strong>amiche<br />

Coem scelte da De Ponte<br />

per la Sensory Room - la<br />

Pietra di Lavagna nella<br />

versione a spacco e la<br />

T.U. nella versione<br />

metallica -<br />

contribuiscono ad<br />

amplificare l’atmosfera<br />

da laboratorio<br />

sotterraneo o lunare, eppure così calda e attraente, assolutamente<br />

“sensoriale”.<br />

CERAMICA CASTELVETRO INSTALLA<br />

il forno più grande ed ecologico<br />

<strong>Cer</strong>amica Castelvetro ha<br />

acquistato da Sacmi FMS<br />

2950, il modello di forno a<br />

bocca più larga oggi istallato<br />

nel comprensorio emiliano-romagnolo della ceramica e, allo stesso<br />

tempo, anche il più “ecologico”. Lungo cento metri, il forno è dotato<br />

del sistema XTR, in grado di massimizzare il recupero del calore,<br />

dunque di abbattere i costi di gestione di almeno venti punti percentuali<br />

rispetto alla macchina termica fino ad oggi utilizzata dall’azienda<br />

di Solignano (Modena). Sacmi ha inoltre fornito all’azienda il primo<br />

impianto integrato “chiavi in mano” per il recupero del calore in<br />

eccesso dai quattro essiccatoi attualmente funzionanti.<br />

Con questa scelta d’investimento, che va nella direzione di un recupero<br />

totale interno di energia riducendo al minimo le dispersioni,<br />

<strong>Cer</strong>amica Castelvetro realizza così un vero e proprio “ciclo integrato<br />

ecologico”, in grado di costituire una risposta efficace ed innovativa al<br />

particolare momento che sta attraversando il mercato della ceramica.<br />

Una soluzione all’avanguardia per coniugare la naturale esigenza di<br />

incrementare la produttività contenendo allo stesso tempo costi ed<br />

emissioni.<br />

2009 novembre/dicembre CER 19


CERNEWS dall’Italia e dal mondo<br />

a cura di Valentina Pellati<br />

SACMI, CAMBIAMENTO AI VERTICI<br />

in un’ottica di continuità<br />

Sarà Pietro Cassani, imolese e già direttore generale di Sacmi<br />

Imola, il nuovo direttore generale del Gruppo Sacmi e l’amministratore<br />

delegato della holding H.P.S. che controlla le società del<br />

Gruppo.<br />

Eugenio Emiliani, in Sacmi dal 1977, raggiunta l'età per il pensionamento,<br />

e alla testa del Gruppo imolese prima come direttore di<br />

Sacmi Imola dal 2001 dal 2007 poi come direttore del gruppo,<br />

lascia il posto a<br />

Cassani che è già alla<br />

guida di Sacmi Imola<br />

da due anni e presidente<br />

dell'Acimac<br />

(l'associazione di<br />

<strong>Confindustria</strong> che riunisce<br />

i produttori italiani<br />

di macchine e<br />

impianti per la cerami-<br />

Pietro Cassani<br />

ca) dal 2008.<br />

Eugenio Emiliani continuerà ad apportare un contributo professionale<br />

e strategico all'interno del Gruppo dedicandosi in particolare<br />

a Negri Bossi e Carle & Montanari, ma anche alla divisione ceramica<br />

nella quale ha ricoperto il ruolo di direttore dal 1992.<br />

Per informazioni: www.sacmi.com<br />

NUOVA LINEA SITI-B&T GROUP<br />

per ceramica sanitaria in Russia<br />

Z.A.O. Fayans, azienda russa attiva nella produzione di sanitari in<br />

ceramica, ha siglato un nuovo accordo con la Divisione Sanitari<br />

Siti-B&T Group per la fornitura di un nuovo forno intermittente<br />

“Astra” per la cottura e la ricottura di articoli igienico-sanitari.<br />

La divisione sanitaryware del gruppo, nella quale confluiscono e si<br />

strutturano risorse ed esperienze di SITI-B&T e SIR automazioni,<br />

rafforza la partnership industriale con il cliente e raccoglie i primi<br />

frutti della nuova proposta tecnica ed organizzativa del Gruppo<br />

SITI-B&T.<br />

Lo sviluppo di un’intensa collaborazione tecnica e tecnologica con<br />

il cliente, unito alle peculiari caratteristiche di flessibilità dei<br />

sistemi di cottura SITI-B&T, hanno permesso il raggiungimento di<br />

parametri qualitativi e quantitativi di grande rilevanza, con una<br />

particolare attenzione alla riduzione dei consumi energetici.<br />

Il nuovo forno “Astra”, con un volume<br />

utile di carica pari a 59 m³ ed una<br />

superficie di carica a due piani<br />

sovrapposti di 78 m², affiancherà infatti il<br />

forno intermittente installato con<br />

successo nel 2007.<br />

Con tale accordo la Z.A.O Fayans<br />

raddoppierà, a partire dalla primavera 2010, la propria<br />

produzione annua, arrivando a circa 300.000 pezzi all’anno,<br />

rafforzando la propria presenza sul mercato.<br />

Per informazioni: www.siti-bt.com<br />

20 CER novembre/dicembre 2009<br />

Per l’invio di comunicati stampa: redazione@confindustriaceramica.it<br />

CONFERME IN TURCHIA<br />

per System <strong>Cer</strong>amics<br />

La ceramica turca Sogutsen si affida alle competenze impiantistiche<br />

di System <strong>Cer</strong>amics per la ristrutturazione degli stabilimenti per la<br />

produzione di bicottura da rivestimento. Il reparto scelta è infatti<br />

stato completamente rinnovato tramite la fornitura di quattro linee<br />

di scelta modello Easy Line F50/V60, con formati 200x300,<br />

250x330 e 250x400 mm.<br />

Secondo Enrico Quartieri, area manager di riferimento : “Il fatto di<br />

essere scelti ci riempie di soddisfazione e dimostra come l’attenzione<br />

al cliente, e il presidio del territorio, portino notevoli risultati anche in<br />

periodi non brillanti come quelli attuali”.<br />

Sempre in Turchia, System ha di recente concluso un altro importante<br />

accordo con la <strong>Cer</strong>amica Ercan. La fornitura consiste in una linea<br />

di scelta FV08 con pallettizzatore Falcon Millenium a portale, per la<br />

ristrutturazione della linea produttiva inerente la monocottura da<br />

pavimento, per i nuovi grandi formati 500x1000 e 600x1200 mm.<br />

È stata inoltre fornita, per il<br />

nuovo stabilimento che produce<br />

bicottura da rivestimento<br />

in grandi formati,<br />

una ulteriore linea FV08 con<br />

pallettizzatore Falcon<br />

Millenium a portale. Tale<br />

impianto avrà una capacità<br />

di 10.000 m 2 /giorno con<br />

formati dal 450x900 al<br />

33x1000 mm e sarà attivato<br />

ad inizio 2010.<br />

Per informazioni: www.system-group.it<br />

IMPIANTO DI PRESSO-COLAGGIO SETEC<br />

per Porsalina<br />

Continua la proficua collaborazione di Setec con Porsalina (Arabian<br />

Company for <strong>Cer</strong>amics), secondo produttore saudita di sanitari in<br />

ceramica, che torna ad investire in ottica di un’espansione della propria<br />

capacità produttiva.<br />

Oggetto della fornitura è un’unità completa di colaggio in alta pressione<br />

che rappresenta per il gruppo arabo una novità assoluta.<br />

L’impianto di presso-colaggio fornito (VPCM12) è costituito da un’unità<br />

verticale in batteria che consta di dodici stampi distribuiti in cinque<br />

articoli differenti di vitreous china, consentendo una produzione<br />

giornaliera di circa 320 pezzi distribuiti su tre turni lavorativi.<br />

Gestita completamente in ciclo automatico, il nuovo impianto di<br />

presso-colaggio della Setec, risulta essere di grande affidabilità e<br />

flessibilità, potendo contare sulla gestione autonoma dei parametri<br />

di produzione per ogni singolo stampo installato.<br />

La macchina è fornita completa di stampi in resina micro-porosa, la<br />

cui realizzazione è affidata al nuovo reparto di produzione sorto<br />

internamente alla Setec a completamento di un processo evolutivo<br />

di sviluppo che fa dell’azienda italiana una delle realtà più importanti<br />

nel panorama mondiale dei fornitori per l’industria ceramica.<br />

Per informazioni: www.setecsrl.it


BPER SOSTIENE LE IMPRESE<br />

nel rafforzamento patrimoniale<br />

Favorire la patrimonializzazione delle PMI, la cui diffusa sottocapitalizzazione<br />

sta aggravando le ripercussioni di una crisi economica già<br />

di per sé severa. Per supportare le imprese nei processi di capitalizzazione,<br />

BPER ha messo a punto un ventaglio di mutui speciali<br />

destinati ad affiancarsi agli aumenti di capitale nel caso questi siano<br />

integralmente sottoscritti dai soci. L’offerta della Banca distingue<br />

due casi. In caso di aumento di capitale sottoscritto e interamente<br />

versato le soluzioni previste sono tre: mutuo chirografario a trentasei<br />

mesi pari a due volte l’aumento di capitale deliberato, sottoscritto<br />

e versato interamente (importo massimo erogabile: € 1,0 milioni);<br />

mutuo chirografario a sessanta mesi pari a tre volte l’aumento di<br />

capitale deliberato, sottoscritto e versato interamente (importo massimo<br />

erogabile € 1,5 milioni); infine, mutuo ipotecario fondiario fino<br />

a dieci anni con iscrizione ipotecaria in 1° grado pari a quattro volte<br />

l’aumento di capitale deliberato, sottoscritto e versato interamente<br />

(importo massimo erogabile € 2,0 milioni).<br />

In caso di aumento di capitale sottoscritto e parzialmente versato<br />

(da un minimo del 25%), la Banca ha previsto tre prodotti di mutuo<br />

destinati alle imprese più meritevoli. I finanziamenti replicano le<br />

caratteristiche dei precedenti, differenziandosi però per aspetti quali<br />

il multiplo che si applica all’importo parzialmente versato dell’aumento<br />

di capitale deliberato ed interamente sottoscritto, comunque<br />

nel rispetto del minore tra importo massimo finanziabile ed importo<br />

di aumento di capitale sottoscritto. Gli importi massimi sono pari<br />

alla metà rispetto alla versione standard.<br />

Per informazioni: www.bper.it<br />

ANCORA GROUP,<br />

doppia commessa in Bolivia<br />

Due linee complete per la levigatura e la lappatura delle piastrelle di<br />

ceramica sono state vendute da Ancora Group alla ceramica Faboce<br />

in Bolivia, importante produttore di tegole e mattoni in terracotta,<br />

che dalla prossima primavera avvierà, presso lo stabilimento di<br />

Santa Cruz, la produzione di grès porcellanato.<br />

Questa importante fornitura dà un ulteriore impulso all’area latina,<br />

uno dei mercati più significativi per il Gruppo Ancora, conosciuto nel<br />

mondo per la progettazione e la produzione di macchine e impianti<br />

per la lavorazione di fine linea. E’ un successo che conferma la validità<br />

della scelta di aprire una nuova filiale in Brasile, operativa dalla<br />

scorsa primavera, per offrire un servizio post-vendita efficiente e<br />

rapido in tutto il Sud America. “Una scelta - precisa Fabio Corradini,<br />

amministratore delegato - che sta avvantaggiando decisamente la<br />

nostra attività commerciale”.<br />

Per informazioni: www.ancoragroup.it<br />

CERNEWS dall’Italia e dal mondo<br />

MAURO ODORISIO,<br />

nuovo presidente Angaisa<br />

Mauro Odorisio è il nuovo presidente di<br />

Angaisa, Associazione Nazionale<br />

Commercianti Articoli Idrosanitari,<br />

Climatizzazione, Pavimenti, Rivestimenti ed<br />

Arredobagno.<br />

Romano, 55 anni, Odorisio è amministratore<br />

della Odorisio Spa di Roma e consigliere d’am-<br />

Mauro Odorisio<br />

ministrazione del Gruppo Delta Spa.<br />

Dopo essere entrato a far parte del consiglio direttivo Angaisa nel<br />

1999 e aver assunto la carica di presidente della Sezione Lazio nel<br />

2002, Mauro Odorisio è stato eletto lo scorso 13 ottobre presidente<br />

nazionale per il quadriennio 2010- 2013, in sostituzione di Stefano<br />

Riolfi, che ha guidato l’Associazione negli ultimi sei anni. E' stato<br />

inoltre confermato segretario generale Angaisa Gianantonio Mari.<br />

Angaisa riunisce in qualità di soci ordinari 297 aziende distributrici,<br />

per un totale di 886 punti vendita, che hanno determinato un fatturato<br />

complessivo nel 2008 pari a 5,19 miliardi di euro ed oltre<br />

19.000 addetti.<br />

Per informazioni: www.angaisa.it<br />

OPEN-HOUSE di Tecnografica Iberica<br />

Dal 30 novembre al 4 dicembre 2009 Tecnografica Iberica ha aperto<br />

le porte della propria sede di Villareal per l’open house Marmolé, in<br />

occasione della settimana dei marmi e delle pietre naturali. In questa<br />

occasione Tecnografica Iberica ha presentato progetti orientati a<br />

soddisfare le richieste del mercato spagnolo, nel gusto e nelle tecnologie<br />

applicative, con soluzioni ottimizzate.<br />

L’occasione è stata utile anche per vedere più da vicino “TS Power”,<br />

l’esclusivo sistema di incisione a spessore variabile sviluppato da<br />

Tecnografica. Per informazioni: www.tecnografica.net<br />

Nasce IN.TE.SA<br />

Sarà specializzata nel campo della smaltatura e decorazione delle<br />

piastrelle di ceramica la nuova società del Gruppo Sacmi IN.TE.SA.<br />

Il core business della nuova realtà imprenditoriale, che avrà sede a<br />

Sassuolo, sarà la fornitura di linee di smaltatura, con particolare<br />

attenzione alla fase applicativa e a quella dell’arricchimento estetico<br />

del prodotto. “Soci fondatori” sono Sacmi e Ingegneria <strong>Cer</strong>amica: la<br />

prima quale azienda produttrice a livello mondiale di impianti completi<br />

per l’industria ceramica; la seconda, quale partner specializzato<br />

nella produzione di sistemi di applicazione smalto e decorazione con<br />

una consolidata esperienza nell’assistenza al cliente durante la fase<br />

di installazione.<br />

Un soggetto unico, dunque, in grado di proporre una gamma completa<br />

di prodotti, dalla linea di smaltatura ai relativi accessori di<br />

applicazione smalto e decorazione, fino ai sistemi tintometrici e di<br />

gestione del colore progettati in modo specifico per la decorazione<br />

digitale.<br />

Per informazioni: www.sacmi.com<br />

2009 novembre/dicembre CER 21


CERNEWS dall’Italia e dal mondo<br />

L’ASSOCIAZIONE DON DORINO CONTE compie 10 anni e premia i ragazzi<br />

Lo scoso 10 ottobre, presso l'aula magna dell'istituto IPSIA Don<br />

Magnani di Sassuolo, l'associazione Don Dorino Conte ha assegnato<br />

dieci borse di studio agli studenti più meritevoli. L’Associazione,<br />

giunta al decimo anno di vita, è composta da ex studenti della<br />

Scuola Acal (Attività Cattolica Avviamento Lavoro) di Borgo Venezia,<br />

fondata da don Dorino nel 1952. La scuola si prefiggeva l'obiettivo<br />

di fornire l'insegnamento professionale<br />

alla pratica e all'uso delle<br />

macchine utensili, ricorda don<br />

Achille Lumetti, parroco di<br />

Madonna di Sotto e amico-collaboratore<br />

di don Dorino. Alla cerimonia<br />

di premiazione erano presenti, tra<br />

gli altri, la preside dell'Istituto Don<br />

Magnani Alessandra Borghi, l'assessore<br />

alla Scuola Antonio Orienti,<br />

Carlo Cottica presidente della commissione formazione di<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica, l'onorevole Danilo Morini, uno degli autori<br />

del libro Sindaco, una scelta di vita dal 1945 al 1975 e Ivanno<br />

Frascari, presidente dell'Associazione Don Dorino Conte. Dalla cerimonia,<br />

alla presenza di numerose classi, sono emersi alcuni fattori<br />

UN SUCCESSO I CONVEGNI PROMOSSI<br />

dal Gruppo Smaltochimica-Euromeccanica<br />

Sono stati oltre 100 i professionisti del settore ceramico italiano<br />

che hanno partecipato alle due giornate di approfondimento tecnologico<br />

su Prototipazione rapida di nuovi modelli, spessore ribassato<br />

e grandi formati, volute dal Gruppo Smaltochimica-<br />

Euromeccanica e realizzate con la partecipazione di X-Rite, Sacmi,<br />

System, Mapei.<br />

I convegni, tenutisi lo scorso 18 e 19 novembre presso la sede di<br />

Acimac, sono stati moderati da Paolo Zannini, presidente della<br />

Società <strong>Cer</strong>amica<br />

Italiana, e hanno<br />

ospitato qualificati<br />

interventi di alcune<br />

tra le principali<br />

aziende di questi<br />

comparti e professionisti<br />

quali il prof.<br />

Calderara, della<br />

Facoltà di Ingegneria<br />

dell’Università di<br />

Modena e Reggio<br />

Emilia, la trend setter<br />

inglese Lesley-<br />

Ann Bramire e il<br />

prof. Giorgio Timellini, direttore del Centro <strong>Cer</strong>amico di Bologna.<br />

Per informazioni: www.smaltochimica.it<br />

www.euromeccanica.com.<br />

22 CER novembre/dicembre 2009<br />

importanti riguardanti l'immediato futuro dell'Istituto, in particolar<br />

modo dalle parole dell'assessore Orienti: “Parlando anche con la<br />

Provincia è emerso l'interesse di tutti di mantenere l'autonomia del<br />

Don Magnani e quindi di non accorparlo con l'Istituto Volta, in<br />

quanto come oggi si dimostra è anche una fucina di eccellenze”.<br />

Conferma di ciò arriva anche dalla preside Alessandra Borghi che<br />

sottolinea l'importanza della<br />

scuola che unisce “culture e abitudini<br />

diverse sia della nostra<br />

zone che di Paesi stranieri, svolgendo<br />

un importante ruolo nell'integrazione<br />

positiva fra i ragazzi”.<br />

Emerge fra le parole dei presenti<br />

il dato significativo che il<br />

numero degli iscritti all'Istituto<br />

Don Magnani l'ultimo anno è<br />

aumentato, portando alla creazione di una nuova classe. I ragazzi<br />

premiati sono Ermanno Barbieri, Roberta Prati, Andrea Frigeri,<br />

Alessio Maldera, Gavrila Razvan, Luca Baldini, Fabio Magnani,<br />

Matteo Giacobazzi, Morgan Gyamfi e Costantino Ciucani.<br />

Per informazioni: www.ipsiadonmagnani.it<br />

CERAMICHE D’ARTE,<br />

i luoghi della ricerca di Ugo La Pietra<br />

Nell’ambito di un rinnovato interesse del Museo Internazionale<br />

delle <strong>Cer</strong>amiche in Faenza nei confronti del design, e quindi di una<br />

delle più interessanti declinazioni industriali della ceramica, sono<br />

state organizzate mostre dedicate ai più significativi protagonisti<br />

di questa vicenda. In questo quadro si inserisce la mostra dedicata<br />

a Ugo La Pietra - architetto, designer, disegnatore, art director e<br />

artista - ospitata<br />

dal MIC, grazie al<br />

sostegno di Banca<br />

Mediolanum<br />

(Family Banker<br />

Office Faenza) e di<br />

D’A quale media<br />

partner.<br />

La mostra raccoglie<br />

opere suddivise<br />

per argomenti: L’oggetto significante, Il Genius Loci, La nuova<br />

territorialità, L’Arte nel sociale. Il lavoro di ricerca di Ugo La Pietra<br />

si caratterizza per l’incontro tra la cultura del progetto con la produzione<br />

artigianale - dando a quest’ultima il gusto valore di partecipazione<br />

- e con la produzione industriale, come mostrano le<br />

installazioni Casa Aperta e Giardino all’italiana realizzate in edizioni<br />

passate di <strong>Cer</strong>saie. La mostra sarà aperta fino al prossimo 10<br />

gennaio.<br />

Per informazioni: www.micfaenza.it


CERNEWS da <strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica<br />

a cura di Simone Ricci<br />

WORLD CERAMIC<br />

Tiles Manufacturers’ Forum<br />

Giovedì 5 novembre si è tenuto, a Taipei, il XVI World <strong>Cer</strong>amic Tiles<br />

Manufacturers’ Forum. La sessione di quest’anno ha visto coinvolti i<br />

rappresentanti delle industrie di piastrelle in ceramica provenienti da<br />

Brasile, Cina, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Spagna,<br />

Taiwan e Stati Uniti.<br />

I temi principali affrontati dall’Assemblea Generale del Forum hanno<br />

riguardato le tendenze globali del consumo e della produzione, l’impatto<br />

della crisi economica e finanziaria sul settore e l’esistenza persistente<br />

di barriere, sia a livello tecnico che di tariffe, nei confronti del<br />

commercio. Il Forum si è concentrato anche sulle politiche e sugli<br />

strumenti relativi all’ambiente e al cambiamento climatico: si è<br />

discusso dei possibili sviluppi nell’ambito del risparmio energetico,<br />

della riduzione dei gas serra, dell’etichettatura ambientale e degli<br />

appalti pubblici verdi.<br />

La produzione mondiale ha visto un aumento costante negli ultimi<br />

anni: le stime parlano di un passaggio dai 5,7 miliardi di m 2 del 2001<br />

agli 8,2 miliardi di m 2 del 2007. L’incremento della produzione mondiale<br />

ha raggiunto, nel 2008, gli 8,5 miliardi di m 2, ma si ritiene che<br />

questo valore rimarrà stabile nel 2009. Mentre il consumo di piastrelle<br />

è in continuo aumento in Asia, altre regioni, fra cui l’Europa, il<br />

Giappone e gli Stati Uniti, hanno registrato un forte ribasso nel<br />

2008, destinato ad accentuarsi nel corso del 2009.<br />

LO STOCCAGGIO DEL GAS METANO<br />

in Italia<br />

Ruolo e prospettive dello stoccaggio nel mercato del metano è<br />

l’argomento di un convegno, organizzato da Rie, società di studi<br />

energetici con sede a Bologna il 30 ottobre scorso, al quale hanno<br />

partecipato, moderati da Alberto Clò, (Università di Bologna), Gian<br />

Paolo Repetto (ricercatore Rie), Liliana Panei (Ministero dello<br />

Sviluppo Economico), Tullio Fanelli (Autorità per l’energia elettrica<br />

e il gas), Alfonso Panzani (presidente Gas Intensive), Bruno Tani<br />

(presidente Antigas), Carlo Malacarne (amministratore delegato<br />

Snam Rete Gas) e Duccio Campagnoli, (assessore alle attività produttive<br />

della Regione Emilia Romagna).<br />

Il workshop ha analizzato la situazione dello stoccaggio di metano<br />

in Italia, alla luce del rafforzamento delle sue funzioni fondamentali<br />

(modulazione e sicurezza), ma anche dell’opportunità, da parte<br />

dell’Italia, di ricoprire un ruolo chiave sul mercato internazionale<br />

(articolo a pag. 60).<br />

24 CER novembre/dicembre 2009<br />

EMILIO MUSSINI<br />

al convegno di <strong>Confindustria</strong><br />

Il vice presidente di <strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica Emilio Mussini ha<br />

preso parte, il 20 ottobre scorso in qualità di relatore, al convegno<br />

organizzato a Roma da <strong>Confindustria</strong> su Tutela e valorizzazione<br />

del Made in Italy: trasparenza e competitività, un tema di particolare<br />

importanza per un settore votato all’export e fortemente<br />

caratterizzato per estetica e design come quello della ceramica italiana.<br />

Dopo il saluto di Paolo Zegna, vice presidente per gli Affari<br />

Internazionali di <strong>Confindustria</strong>, sono intervenuti - per illustrare le<br />

iniziative comunitarie e nazionali - Andrea Ronchi, ministro per le<br />

Politiche Europee e Claudio Scajola, ministro per lo Sviluppo<br />

Economico. A seguire, il giornalista de Il Sole 24 Ore Franco<br />

Locatelli ha moderato una tavola rotonda alla quale hanno preso<br />

Emilio Mussini<br />

parte Raffaele Bonanni, segretario generale CISL, Valeria Fedeli,<br />

segretario Generale FILTEA-CGIL e presidente del Sindacato<br />

Europeo Tessile-Abbigliamento, Cuoio e Calzature (FSE-THC),<br />

Giorgio Natalino Guerrini, presidente Confartigianato, Marco<br />

Reguzzoni, membro della Commissione Attività Produttive della<br />

Camera, Michele Tronconi, presidente Sistema Moda Italia, Rosario<br />

Messina, presidente Federlegno Arredo, Emilio Mussini, presidente<br />

Panariagroup e vice presidente <strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica, e Cesare<br />

Galli, professore ordinario di Diritto Industriale, Università di<br />

Parma. In videoconferenza da Strasburgo hanno arricchito il parterre<br />

il vice ministro per lo Sviluppo Economico Adolfo Urso e gli<br />

europarlamentari Cristiana Muscardini e Gianluca Susta, mentre le<br />

conclusioni sono state affidate ad Emma Marcegaglia.<br />

Nel suo intervento, il vice presidente Emilio Mussini ha posto in<br />

rilievo l’importanza e la sensibilità che riveste, per il settore italiano<br />

della ceramica, l’indicazione dell’origine dei prodotti posti in<br />

commercio, in un’ottica di chiarezza e di trasparenza nei confronti<br />

del consumatore. Sottolineando altresì come l’industria italiana<br />

abbia già varato dapprima una raccomandazione ed in seguito un<br />

regolamento per l’uso del marchio <strong>Cer</strong>amic Tiles of Italy, quale<br />

risposta volontaria in tal senso, Mussini ha ricordato che i comitati<br />

tecnici in seno al CEN ed ISO hanno recepito il requisito dell’indicazione<br />

dell’origine del prodotto nella normazione tecnica del settore.<br />

Il vice presidente di <strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica ha infine condiviso<br />

l’importanza dell’impegno italiano per arrivare ad una regolamentazione<br />

a livello europeo, che il vice ministro Urso aveva sottolineato<br />

anche durante l’ultimo <strong>Cer</strong>saie e, nell’auspicio che tale<br />

soluzione possa riguardare tutti i settori del made in Italy, ha indicato<br />

il lavoro svolto dal settore ceramico per arrivare preparato a<br />

questo importante appuntamento.


Aziende attive<br />

contro la contraffazione.<br />

Vincere si può.<br />

LA TUTELA DELLE OPERE DI INGEGNO, coperta<br />

da brevetto o da diritto di utilizzo, è non<br />

solo auspicabile, ma anche in grado di poter essere<br />

adeguatamente sostenuta grazie ad una legislazione<br />

positiva in tal senso.<br />

Due aziende italiane, Mutina, giovane realtà in crescente<br />

ascesa nel settore delle ceramiche con sede a<br />

Fiorano Modenese, e Gardenia Orchidea, leader da<br />

anni nel medesimo settore e licenziataria esclusiva del<br />

brand Versace, si sono attivate per contrastare fenomeni<br />

di contraffazione ravvisati nel corso di <strong>Cer</strong>saie 2009.<br />

La prima, produttrice in esclusiva della linea di piastrelle<br />

Déchirèr ideata dalla famosa designer Patricia<br />

Urquiola e tutelate attraverso il deposito di design sia<br />

italiani che comunitari, ha individuato una presunta<br />

copiatura delle stesse durante la manifestazione ad<br />

opera della Società Apavisa, azienda valenciana di<br />

Castellon de la Plana.<br />

Altra azienda spagnola, la Porcelanite Dos, è<br />

entrata, invece, nel mirino della Gardenia Orchidea,<br />

la quale ha riscontrato l’esposizione presso lo stand<br />

fieristico della concorrente di una piastrella recante<br />

una presunta contraffazione del marchio Versace<br />

caratterizzato dalla nota “testa di medusa”.<br />

Alla luce di quanto rilevato, entrambe le realtà italiane<br />

si sono attivate a difesa delle proprie privative presentando<br />

un esposto alla Guardia di Finanza ed ottenendo<br />

due sequestri penali nel corso dell’evento fieristico<br />

che, non solo hanno ottenuto grande risonanza nel<br />

� LA TUTELA DEL DESIGN �<br />

settore, ma soprattutto<br />

hanno confermato, qualora<br />

ce ne fosse bisogno,<br />

l’importanza di tutelare le<br />

proprie idee ed i propri<br />

prodotti attraverso il diritto<br />

industriale ed intellettuale.<br />

In un momento storico<br />

dettato da una situazione<br />

economica difficile ed<br />

incerta nella sua proiezione<br />

futura, ricopre un<br />

ruolo fondamentale, per<br />

una vincente strategia<br />

aziendale, l’attenzione<br />

ad una corretta tutela delle peculiarità dell’azienda:<br />

dal marchio, ai prodotti, al design, alla pubblicità e<br />

alla qualità dei prodotti e dei servizi resi.<br />

I sequestri chiesti ed ottenuti dalle società italiane a<br />

<strong>Cer</strong>saie 2009 sono stati resi possibili da una tutela preventiva<br />

realizzata attraverso il deposito e la registrazione<br />

del design, per quanto concerne Mutina, e del marchio,<br />

per quel che riguarda Gardenia Orchidea.<br />

In assenza di dette privative, tali Società non avrebbero<br />

avuto strumenti per attivarsi in quella direzione<br />

nel corso dell’evento fieristico e ciò avrebbe comportato<br />

conseguenze sicuramente negative per la loro attività<br />

d’impresa non solo in quel contesto, ma anche, e<br />

soprattutto, nei momenti seguenti all’evento fieristico,<br />

Mutina, Collezione Déchirèr<br />

CERPUBBLIREDAZIONALE<br />

ossia nella quotidiana lotta commerciale sui mercati.<br />

Questa capacità di saper valorizzare e proteggere<br />

le proprie privative è il frutto di accurate consulenze e<br />

strategie fornite da studi specializzati nella consulenza<br />

in materia di proprietà industriale ed intellettuale<br />

che, attraverso professionalità e competenza, sono in<br />

grado di indirizzare le aziende verso ottimali strategie<br />

di tutela.<br />

Alla base dei sequestri durante <strong>Cer</strong>saie 2009 c’è<br />

il lavoro di Bugnion S.p.A., leader nel settore della<br />

consulenza in materia di proprietà industriale ed<br />

intellettuale, la cui attività è diretta alla gestione,<br />

alla tutela ed alla difesa degli investimenti destinati<br />

all’innovazione dei prodotti ed alla loro affermazione<br />

sul mercato.<br />

Bugnion ha fornito un contributo essenziale ai fini<br />

della riuscita del sequestro, così è il pensiero dello stesso<br />

dott. Emanuele Marcato, vice presidente di Mutina,<br />

al termine del sequestro che l’ha visto protagonista.<br />

Bugnion S.p.A.<br />

Via Mario Vellani Marchi, 20<br />

41124 Modena (MO)<br />

Tel. 059 2916511 - Fax 059 2921132<br />

www.bugnion.it - modena@bugnion.it<br />

2009 novembre/dicembre CER 25<br />

CERINFORMAZIONI dalle aziende


BMR,<br />

una continua espansione.<br />

GIÀ PRESENTE CON DUE STABILIMENTI produttivi<br />

in Italia - a Scandiano (Reggio<br />

Emilia) in via Fattori, 6 e a Schio (Vicenza) in via<br />

Cazzola, 35 - e tre filiali estere - in Spagna, Brasile<br />

ed Egitto - BMR ha recentemente aumentato la propria<br />

capacità produttiva nello stabilimento di Schio,<br />

dove vengono prodotte le linee di levigatura, ed<br />

aperto una nuova filiale in Argentina, la BMR/EUCA-<br />

DOS, S.A. San Martin, 981 a Buenos Aires, per assicurare<br />

ai suoi clienti un'assistenza ed un servizio<br />

sempre più capillare.<br />

Una continua espansione iniziata negli anni ‘90,<br />

quando BMR decide di diversificare le proprie risorse<br />

impegnandosi anche nelle lavorazioni meccaniche<br />

del prodotto ceramico dopo cottura e, come sempre,<br />

lo fa in modo innovativo: arrivano, infatti, le prime<br />

squadratrici-bisellatrici dedicate alla ceramica e, in<br />

particolare, al porcellanato, con importanti innovazioni<br />

tecnologiche.<br />

Nel 2004 BMR acquisisce Cemar, divisione macchine<br />

per ceramica. Con l’esperienza del partner<br />

acquisito, Bmr si pone quindi sul mercato come fornitore<br />

di linee di levigatura-squadratura complete per<br />

porcellanato e di un’importante gamma di teste di<br />

lucidatura, satinatura e lappatura sia dei porcellanati<br />

tecnici che smaltati.<br />

BMR S.p.A.<br />

Via G. Fattori, 6<br />

42019 Scandiano (RE)<br />

Tel. 0522 857868 - Fax 0522 856475<br />

www.bmr.it - bmr@bmr.it<br />

BMR/EQUIPOS Y REPUESTOS AZAHAR, S.L.<br />

a Castellon - Spagna<br />

BMR/WM COMERCIAL LTDA<br />

a Jardin Monte, Sao Paulo - Brasile<br />

BMR/EL KARNAK FOR TRADING & AGENCIES<br />

a Il Cairo - Egitto<br />

BMR/EUCADOS, S.A. San Martin, 981<br />

a Buenos Aires - Argentina<br />

CERPUBBLIREDAZIONALE<br />

Stabilimento di Schio (Vicenza)<br />

BMR, sempre attenta allo sviluppo commerciale, alle esigenze dei clienti e al servizio post-vendita, ha da<br />

anni creato una rete di filiali di assoluta affidabilità e in continuo ampliamento.<br />

2009 novembre/dicembre CER 27<br />

CERINFORMAZIONI dalle aziende


INTERVISTA A<br />

CER<br />

Iginio Straffi<br />

L’inventore delle Winx,<br />

tra creatività e licensing


CERINTERVISTA<br />

IGINIO STRAFFI<br />

Amministratore delegato<br />

Gruppo Rainbow<br />

(<br />

30 CER novembre/dicembre 2009<br />

di Mauro Castelli<br />

Anche l’Italia ha il suo Walt Disney.<br />

Si chiama Iginio Straffi, è nato nel<br />

maggio 1965 a Gualdo di Macerata ed è il<br />

fantasioso creatore delle Winx, le fatine un<br />

po’ femministe e un po’ modaiole protagoniste<br />

dei cartoni animati che stanno spopolando<br />

sulle televisioni di ben 140 Paesi a fronte<br />

delle 104 puntate da 25 minuti<br />

ciascuna sinora realizzate.<br />

Se i fatine peraltro approdate<br />

anche sul grande<br />

schermo con il lungometraggio<br />

Il segreto del regno<br />

perduto nonché in due spettacoli,<br />

uno teatrale e l’altro<br />

sul ghiaccio (per la cronaca<br />

Winx on ice, protagonista la<br />

nostra fuoriclasse Carolina<br />

Kostner).<br />

Ma c’è dell’altro. Ad esempio<br />

il suo primo romanzo pubblicato<br />

da Mondadori, Maya, scritto<br />

con Silvia Brena e i cui diritti sono già stati<br />

venduti in una quarantina di Paesi, nonché<br />

la pubblicazione dell’omonima rivista. Con<br />

un sogno nel cassetto che sta per diventare<br />

realtà. Quello di dare vita a un parco giochi,<br />

dedicato alle Winx e agli altri suoi personaggi<br />

(Huntik, Monster Allergy, Tommy &<br />

Oscar, Pixie e via dicendo), nei dintorni di<br />

Roma. «A questo ambizioso progetto sto<br />

lavorando da oltre due anni. E i tempi sono<br />

ormai maturi per la sua realizzazione...».<br />

In effetti alla fine di luglio il progetto è<br />

stato messo nero su bianco attraverso la<br />

firma di un accordo con Alfa Park del<br />

Gruppo Draco, accordo che prevede l’ingresso<br />

di Straffi nel capitale Alfa Park con<br />

una partecipazione iniziale del 10% e un’op-<br />

“I ²/3 dei 55 milioni di<br />

)<br />

euro di fatturato<br />

derivano dal licensing”<br />

zione a salire al 20. L’inaugurazione di questo<br />

complesso a tema, su un’area di 600mila<br />

metri quadrati in quel di Valmontone, è prevista<br />

entro il 2011 e comporterà un investimento<br />

sui 200 milioni di euro. Con numeri<br />

significativi in termini di previsione: tre<br />

milioni di visitatori all’anno, più quelli interessati<br />

ai 180 negozi che faranno da corollario<br />

al parco giochi.<br />

Insomma, una ne fa e cento ne pensa questo<br />

creativo, riflessivo ma non certo flemmatico:<br />

«Dormo pochissimo, visto che buona<br />

parte della notte la dedico a pensare alle<br />

cose che dovrò fare, fra un giorno o fra un<br />

mese poco importa». Insomma, un moto<br />

perpetuo che, in una manciata d’anni, è salito<br />

alla ribalta della cronaca. E sono proprio i<br />

bilanci a rendere giustizia<br />

a questa prima guida,<br />

nonché fondatore, presidente<br />

e amministratore<br />

delegato della Rainbow,<br />

azienda accasata in<br />

quel di Loreto.<br />

Dove Straffi ha saputo<br />

proporsi al vertice fra<br />

gli operatori indipendenti<br />

nel campo dei<br />

cartoni animati e<br />

delle licenze, a<br />

fronte di un quadro<br />

economico che non sembra conoscere<br />

crisi, tanto è vero che l’azienda chiuderà il<br />

2009 con un aumento del fatturato del 35<br />

per cento, a fronte di margini operativi da<br />

premio Oscar. Ferma restando la crescita<br />

dell’indotto, che già viaggia a nove cifre.<br />

Winx, si diceva. Per chi ha una certa età<br />

questo nome dirà poco, ma le bambine ne<br />

vanno letteralmente pazze. Si tratta di sei<br />

fatine (Bloom, Stella, Musa, Flora, Tecna e<br />

Aisha) con l’ombelico che occhieggia malizioso,<br />

pronte a lottare contro le forze del<br />

male e le perfide streghe (a loro volta belle e<br />

suadenti), peraltro vestite da teen-ager.<br />

Queste Winx Straffi se le inventò prendendo<br />

atto che sul mercato non c’erano cartoon<br />

dedicati alle bambine, con l’obiettivo<br />

puntato sulla riproposizione della lotta fra il<br />

bene e il male in versione moderna.<br />

Risultato? Un successo al di fuori di ogni<br />

aspettativa. «In effetti le mie fatine mi avrebbero<br />

potuto fare ricco se non avessi deciso<br />

di reinvestire quasi tutto in azienda - stiamo<br />

parlando di più di 50 milioni di euro - perché<br />

mi piace guardare oltre».<br />

Ma c’è dell’altro nel pentolone del presidente.<br />

«Le produzioni legate a Monster<br />

Allergy e il debutto all’inizio del 2009 del<br />

cartoon Huntik - Secrets & Seekers, una<br />

nuova serie educativa pensata per i<br />

maschietti, già distribuita in un centinaio di<br />

Paesi e nei più importanti network televisivi,<br />

come Kids Wb, Disney Channel,<br />

Nicklodeon, Cartoon Network, Rai, France3<br />

e via dicendo. Una serie che ha sbaragliato la


CERINTERVISTA<br />

concorrenza al “Mipcom Junior” di Cannes<br />

(presenti 84 nazioni e 515 aziende), proponendosi<br />

come il miglior cartone animato in<br />

assoluto.<br />

Insomma, piccoli capolavori. Ma come<br />

nascono e crescono questi cartoni animati?<br />

Di sicuro la loro realizzazione risulta complessa.<br />

Sintetizzando, si può dire che il lavoro<br />

prevede in primis la stesura di uno storyboard,<br />

una specie di bozza senza dialoghi nei<br />

disegni, che in alcuni casi risulta corredata<br />

da annotazioni. Una volta che la squadra di<br />

artisti, confrontadosi con il regista, ha portato<br />

alla stesura definitiva della storia, ma<br />

anche dopo aver registrato una pista audio<br />

IL PROFILO DELL’AZIENDA<br />

preliminare che servirà di supporto agli<br />

addetti, inizierà il processo di animazione,<br />

1. Sono numeri interessanti quelli del Gruppo Rainbow, anche se<br />

che potrà avvenire in diversi modi. Ad<br />

sarà il 2010 l’anno della vera crescita, quando sarà controllata<br />

esempio utilizzando cartoni frame by frame, l’intera filiera delle Winx. Nel bilancio 2008 troviamo comunque<br />

comprendenti sia il soggetto che lo sfondo; 55 milioni di euro di fatturato e un utile lordo sui 35, dal momen-<br />

oppure utilizzando il “rodovetro”, che perto che due terzi del business è rappresentato da licensing. Un bel<br />

mette di ridisegnare soltanto i personaggi in salto in avanti rispetto ai 15,3 milioni del 2005, ai 31 del 2006 e ai<br />

movimento, sino ad arrivare alla scansione 42,3 del 2007. Senza dimenticare un indotto commerciale supe-<br />

ed al relativo montaggio compiuterizzato. riore al miliardo e mezzo di dollari, con oltre 700 aziende attive<br />

perchè è proprio l’elettronica, da diversi anni nel mondo Winx Club, in altre parole giornalini, zainetti, bambo-<br />

a questa parte, a tenere sempre più banco le, scarpe e quant’altro, con quote di mercato superiori al 40 per<br />

cento.<br />

nelle creazioni di settore.<br />

Alla holding del Gruppo, la Rainbow Spa, fanno capo la Rainbow<br />

Che altro? Nel quartier generale di Loreto<br />

Distribution Bv operativa ad Amsterdam, la romana Rainbow Cgi<br />

tiene banco il lancio della Rainbow Media di<br />

(film, effetti speciali e animazione in 3D), la Rainbow<br />

Singapore, dove la legislazione risulta parti- Entertainment (fiction e live action per la Rai), sempre con sede a<br />

colarmente attenta ai diritti di proprietà Roma, la Rainbow Media di Singapore (videogiochi, internet e<br />

intellettuale. Una realtà che ha debuttato nel giochi on line), la licenziataria Tridimensional di Loreto (editoria,<br />

dicembre 2008, orientata allo sviluppo dell’ edicole, Dvd etc.) e la Rainbow Toys (commercializzazione di gio-<br />

online entertainment a fronte di un investicattoli a marchio Winx), a sua volta operativa su Loreto e Milano.<br />

mento sui 25 milioni di dollari, che dovreb- Il tutto a fronte di un azionariato che per il 70% è detenuto da<br />

be, secondo il Governo dello Stato asiatico, Straffi (il 65% a livello di holding, ovvero la Straffin cui si rappor-<br />

generare migliaia di nuovi posti di lavoro nel tano anche le partecipazioni immobiliari, e il 5% come persona),<br />

mentre i due soci, don Pigini e Giuseppe Casali, posseggono<br />

campo dell’animazione e dei videogiochi.<br />

rispettivamente il 18 e il 12 per cento.<br />

Da sottolineare, inoltre, il divorzio consu-<br />

Da notare, infine, il debutto estivo del nuovo quartier generale di<br />

mato a fine 2008 - in termini di licenza per<br />

Loreto, costato oltre dieci milioni di euro, una chicca di vivibilità<br />

la commercializzazione delle Winx in Italia - che si sviluppa su una superficie di 35mila metri quadrati e risulta<br />

con Giochi Preziosi («Quello con Mattel, per dotato di piscina, palestra, campo da tennis e via dicendo «per<br />

via del conflitto di interessi con le Barbie, si venire incontro al benessere dei collaboratori».<br />

chiuderà invece «signorilmente» a dicembre,<br />

ma con possibilità di<br />

ulteriori intese sui nuovi gno? «Sin dalle elementari - ricorda Straffi -<br />

“personaggi”») a favore avevo incominciato a disegnare le mie prime<br />

della tedesca Simba, storielle, divorando in parallelo Topolino,<br />

altro colosso di settore. Soldino e Geppo. In seguito sarei passato al<br />

A questo punto una Corriere dei Ragazzi e agli albi della Bonelli.<br />

domanda d’obbligo: Una passione peraltro allargata ai lavori di<br />

come è nata la pas- Ugo Pratt e Milo Manara. Insomma, ritenevo<br />

sione per il dise- che quella potesse essere la mia strada. Così<br />

Sophie, tra i protagonisti<br />

della serie Huntik<br />

2009 novembre/dicembre CER 31


CERINTERVISTA<br />

durante il liceo iniziai a propormi come<br />

illustratore per la pubblicità a case editrici<br />

come “Il Segno” e la “Iceberg”».<br />

A un certo punto la svolta. «Mentre<br />

frequentavo la terza liceo decisi di partecipare<br />

a un grande concorso lanciato<br />

dalla Totem di Roma. Andò bene, classificandomi<br />

secondo su quasi tremila partecipanti.<br />

Capii così che avrei potuto<br />

farcela. E per la Totem mi misi a disegnare<br />

delle strisce, come quella di<br />

Nash Falcone, una specie di investigatore,<br />

e di un altro personaggio che<br />

non vorrei citare visto che intendo realizzarci<br />

un film».<br />

A quel punto «incominciai a fare gavetta<br />

sul campo e a guadagnare i primi quattrini.<br />

Pochi per la verità rispetto al lavoro svolto.<br />

Ma la soddisfazione e l’entusiasmo erano<br />

molti». Sempre continuando a bussare alla<br />

porta di nuovi editori. Per farla breve, a 24<br />

anni il giovane Straffi già disegnava Nick<br />

Raider per la Sergio Bonelli, numero uno del<br />

settore. Poi il colpo vincente. «Alla Fiera di<br />

Bologna feci vedere i miei lavori all’editore<br />

francese di Comics “Bayard Presse”, che<br />

aveva uno studio di animazione e che per di<br />

più pagava meglio degli altri. L’interesse fu<br />

immediato: “Le tue strisce - mi fu detto -<br />

sembrano soggetti per cartoni animati. Non<br />

ti interesserebbe realizzarne uno?».<br />

A tambur battente Straffi spedì le sue<br />

tavole in Francia e dopo una quindicina di<br />

giorni gli telefonarono per offrirgli un interessante<br />

contratto di quattro mesi, formalizzato<br />

via fax. «Era il maggio 1992 e a<br />

Parigi, lavorando a Le roman du renard,<br />

mi innamorai dell’animazione. Terminati<br />

i quattro mesi, la Bayard Presse, che aveva<br />

in joint venture un altro studio in<br />

Lussemburgo, mi propose di seguire<br />

in questa città la seconda fase<br />

delle lavorazioni come supervisore<br />

artistico. E lì mi<br />

sarei accasato per un anno<br />

e mezzo. Terminato il<br />

secondo step, i francesi mi<br />

proposero un ulteriore<br />

contratto di quattro anni<br />

per seguire la regia di un<br />

altro film. Ma la voglia<br />

Dante, tra i protagonisti della serie Huntik<br />

di fare qualcosa in<br />

32 CER novembre/dicembre 2009<br />

Le fatine Winx<br />

prima persona era troppo forte. Così decisi<br />

di rientrare».<br />

A questo punto «mi proposi come capofila,<br />

in quel di Macerata, di un gruppetto di<br />

aspiranti disegnatori che veniva da tutta la<br />

Regione e che avevano un loro studio.<br />

Operando da scuola e da service. Ma il mio<br />

obiettivo era quello di arrivare a milioni di<br />

ragazzi e fare business con i cartoni. E non<br />

solo». Nel marzo 1995 «fondai quindi la<br />

Rainbow, supportata dal mio attuale socio<br />

don Lamberto Pigini (sacerdote e noto<br />

imprenditore) a patto che non interferisse<br />

sul mio lavoro. E fu lui a dirmi che, per il<br />

nome aziendale, dovevo pensare a un qualcosa<br />

che ricordasse il colore in movimento.<br />

Cosa di meglio di un arcobaleno? Le prime<br />

cose cantierizzate, nella sede alla periferia di<br />

Recanati, furono i quattro minuti della<br />

“Freccia Azzurra” realizzati per la Rai, quindi<br />

altri lavori come Belfagor, Carlan Crosso e la<br />

Pimpa di Altan.<br />

Come per tutte le imprese gli inizi non<br />

furono comunque facili. «In quegli anni<br />

mancavamo di credibilità, la qual cosa rendeva<br />

faticoso anche prendere soltanto degli<br />

appuntamenti con i responsabili televisivi.<br />

Insomma, senza la forza dei prodotti e l’apprezzamento<br />

dei bambini bisognava compiere<br />

salti mortali. In tale contesto presero<br />

comunque corpo lavori significativi, come<br />

Tommy & Oscar, per poi arrivare nel 2004 al<br />

debutto delle Winx». E visto che un successo<br />

tira l’altro, in breve il gradimento si tradusse<br />

in un bel volo sui piccoli schermi di<br />

mezzo mondo.


Foto Luciano Busani<br />

CERFIERE<br />

34 CER novembre/dicembre 2009<br />

CERSAIE RAFFORZA<br />

il proprio valore mondiale<br />

1.036 espositori in<br />

rappresentanza di<br />

34 Paesi, oltre<br />

83.000 visitatori<br />

provenienti<br />

da tutto il mondo,<br />

un calendario di<br />

iniziative culturali<br />

d’eccezione. Questi<br />

gli elementi di<br />

<strong>Cer</strong>saie 2009<br />

di Valentina Pellati<br />

Lo scorso 3 ottobre si è conclusa<br />

la 27ª edizione di <strong>Cer</strong>saie,<br />

il Salone Internazionale della <strong>Cer</strong>amica<br />

per l’Architettura e dell’Arredobagno.<br />

Un’edizione coincisa con un momento<br />

caratterizzato dalla difficile congiuntura<br />

economica ed immobiliare<br />

mondiale, anche se con alcuni spiragli<br />

di positività. Ciononostante, i<br />

numeri complessivi confermano non<br />

solo la tenuta di espositori e visitatori,<br />

ma anche e soprattutto la centralità<br />

di questa rassegna e la sua rilevanza<br />

internazionale per i settori rappresentati.<br />

<strong>Cer</strong>saie 2009 ha confermato il tutto<br />

esaurito negli spazi espositivi. I<br />

176.000 metri quadrati complessivi<br />

hanno visto la partecipazione di<br />

1.036 espositori, provenienti da 34<br />

Paesi: di questi, 510 del settore piastrelle<br />

di ceramica e 380 del comparto<br />

arredobagno. Gli esteri sono stati<br />

in totale 241. Nonostante il difficile<br />

quadro congiunturale, solo in parte<br />

attenuato da segnali di rimbalzo in<br />

alcuni Paesi, <strong>Cer</strong>saie ha confermato la<br />

propria capacità di attrarre l’universo<br />

del mercato chiudendo con 83.137<br />

presenze (rispetto alle 84.537 della<br />

scorsa edizione), in flessione del<br />

-1,6% rispetto al 2008. In crescita<br />

sono risultati i visitatori italiani, ora<br />

pari a 59.999 unità (+2,4%) mentre<br />

la componente internazionale, che<br />

raggiunge le 23.138 presenze estere,<br />

si assesta al 27,8% del totale: un<br />

valore che rende <strong>Cer</strong>saie una delle<br />

rassegne più internazionali non solo<br />

a Bologna, ma nell’intera Italia. Positivi<br />

anche i riscontri da parte del<br />

mondo dell’informazione: i 662 operatori<br />

dell’informazione dell’edizione<br />

2008 sono diventati 715, dei quali<br />

439 italiani (+20,2%) e 276 esteri.<br />

Tra le iniziative culturali proposte<br />

spicca la lectio magistralis Fare Architettura<br />

del maestro dell’architettura<br />

contemporanea Renzo Piano, un<br />

evento che ha fatto registrare, presso il<br />

Palazzo dei Congressi, un’affluenza di<br />

pubblico oltre ogni aspettativa.<br />

Il giorno successivo è stata la volta<br />

di Michele De Lucchi, le cui riflessioni<br />

hanno toccato il tema del rapporto<br />

tra architettura e storia. Ha<br />

introdotto il convegno Andrea Ligabue,<br />

membro del Consiglio Direttivo di<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica con il coordinamento<br />

di Aldo Colonetti, direttore<br />

scientifico IED (Istituto Europeo di<br />

Design). Nella stessa occasione è<br />

stato lanciato il concorso di idee<br />

Beautiful Ideas, aperto a giovani<br />

designer ed architetti, per il concept<br />

del manifesto di <strong>Cer</strong>saie 2010.<br />

Tanti i riscontri positivi che ha fatto<br />

registrare la 1ª edizione del progetto<br />

culturale Costruire Abitare Pensare<br />

che, in modo ampio e strutturato, ha<br />

coinvolto tanti e qualificati protagoni-


Foto Vincenzo Conelli<br />

sti del mondo dell’architettura. Il titolo,<br />

preso a prestito dal noto testo di<br />

Martin Heidegger, è stato concepito<br />

come un invito rivolto in particolare<br />

ad architetti e progettisti ad esercitare<br />

il pensiero sui temi dell’abitare e del<br />

costruire, che, sempre secondo le<br />

parole del filosofo, “è il modo in cui i<br />

mortali sono sulla terra”.<br />

Tra le presenze di spicco: Alfonso<br />

Acocella, Giacomo Bizzarri, Stefano<br />

Boeri, Veronica dal Buono, Ian Davis,<br />

Giuliano Gresleri, Stefan Hitthaler,<br />

Michael P. Johnson, Fulvio Irace, Franco<br />

La Cecla, Orazio Lo Presti, Alessandro<br />

Marata, Carlo Massarini, Marco<br />

Mulazzani, Paolo Rava, Aldo Schiavone,<br />

Luigi Zoja (www.cersaie.it/speciale<br />

architetti/seminari e convegni).<br />

Quattro le mostre che integravano il<br />

progetto culturale: Green Street. Il<br />

paesaggio incontra l’architettura, che<br />

ha voluto evidenziare la stretta relazione<br />

tra il mondo dell’outdoor e la ceramica;<br />

Scatti per il futuro, esposizione<br />

multimediale delle foto e dei video<br />

realizzati da Alessandro Paderni (eyestudio)<br />

per il progetto S_TILES, La<br />

ceramica italiana verso la sostenibilità;<br />

<strong>Cer</strong>amic Tiles of Italy Design Com-<br />

I relatori al convegno economico<br />

WWW<br />

Il programma, <strong>completo</strong> di articoli,<br />

video e interviste, è consultabile su:<br />

www.cersaie.it<br />

petition, una mini esposizione dei<br />

progetti vincitori all’edizione 2009 del<br />

concorso dedicato all’eccellenza nel<br />

design e nelle creazioni con le piastrelle<br />

di ceramica italiane; infine Abitare<br />

il deserto, omaggio a Michael P.<br />

Johnson, una mostra fotografica che<br />

ha proposto una selezione di immagini<br />

dei migliori progetti realizzati dall’architetto<br />

di Phoenix con piastrelle di<br />

ceramica italiane.<br />

Alla stampa italiana ed estera è<br />

stato dedicato il tradizionale appuntamento<br />

della Conferenza Stampa<br />

Internazionale, ospitata quest’anno<br />

all’interno dell’Arena del Sole, nel<br />

centro di Bologna, alla quale hanno<br />

preso parte 210 professionisti dell’informazione.<br />

In questa stessa occasione<br />

è stato consegnato il XIII <strong>Cer</strong>amic<br />

Tiles of Italy Journalism<br />

Award, quest’anno assegnato ad<br />

Hans Fonk, direttore editoriale della<br />

testata olandese Objekt International.<br />

Alla conferenza è seguita la Serata<br />

<strong>Cer</strong>saie, presso i Chiostri Monastici<br />

della Basilica di Santo Stefano a Bologna,<br />

al termine della quale ha avuto<br />

luogo la cerimonia ufficiale di consegna<br />

del <strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica<br />

Distributor Award e dei sei <strong>Cer</strong>saie<br />

Awards 2009 ai migliori stand allestiti<br />

in fiera.<br />

Nel corso di <strong>Cer</strong>saie si è tenuta<br />

anche la cerimonia di premiazione<br />

del Best Showroom Award 2009. Il<br />

premio, organizzato dalle riviste di<br />

Reed Business Information dedicate al<br />

settore bagno e da Eventi Reed Business,<br />

nasce sotto il patrocinio di <strong>Cer</strong>saie<br />

e di <strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica ed è<br />

CERFIERE<br />

Green Street Foto Saverio Lombardi Vallauri<br />

rivolto alle realtà distributive di arredobagno<br />

in grado di distinguersi per<br />

la capacità di innovazione nella<br />

comunicazione e vendita del prodotto<br />

di marca. La giuria presieduta da<br />

Oscar G. Colli, direttore storico del<br />

Bagno Oggi e Domani e composta da<br />

esperti del mondo del marketing, del<br />

progetto e della comunicazione, ha<br />

attribuito i premi relativi alle quattro<br />

categorie in concorso: Showroom<br />

Bertani (Reggio Emilia), per la categoria<br />

“Servizio al cliente”; Alge -<br />

Idrocentro (www.algecollection.it),<br />

per la categoria “Presenza on line”;<br />

Showroom F.lli Sgrevi (Perugia), per<br />

“Marketing e promozione”; Showroom<br />

Nigita (Comiso- Rg), per<br />

“Competenze espositive”.<br />

Oltre settecento persone hanno<br />

assistito al convegno economico<br />

Competitività e credito oltre la<br />

crisi, coordinato dal giornalista Maurizio<br />

Beretta. Dopo il saluto iniziale<br />

del presidente di BolognaFiere Fabio<br />

Roversi Monaco, hanno preso parte<br />

alla tavola rotonda il vice ministro per<br />

lo Sviluppo Economico Adolfo Urso, il<br />

presidente della Regione Emilia-Romagna<br />

Vasco Errani, il deputy Ceo di Unicredit<br />

Group Roberto Nicastro e il presidente<br />

di <strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica<br />

Franco Manfredini.<br />

Tra le presenze di spicco anche<br />

Romano e Giorgio Prodi, che hanno<br />

visitato alcuni stand della fiera, in<br />

visita privata.<br />

La prossima edizione di <strong>Cer</strong>saie è<br />

prevista dal 28 settembre al 2 ottobre<br />

2010.<br />

vpellati@confindustriaceramica.it<br />

2009 novembre/dicembre CER 35


CERFIERE<br />

LA LECTIO MAGISTRALIS<br />

di Renzo Piano<br />

36 CER novembre/dicembre 2009<br />

L’architettura è<br />

un’arte corsara,<br />

che richiede<br />

ascolto ma<br />

anche attitudine<br />

al rischio<br />

Renzo Piano<br />

di Simona Malagoli<br />

Lo studio dell’architetto come<br />

una bottega, dove persone,<br />

strumenti e materiali rivestono la<br />

medesima importanza delle idee. Perchè<br />

“fare è pensare”. Questo, in estrema<br />

sintesi, il Fare architettura per<br />

Renzo Piano, tema della Lectio Magistralis<br />

organizzata in occasione di<br />

<strong>Cer</strong>saie 2009. Un evento al di sopra<br />

di ogni aspettativa, con un’affluenza<br />

di pubblico tale da far registrare nell’intero<br />

Palazzo dei Congressi il tutto<br />

esaurito.<br />

“L’architetto è il mestiere del fare, il<br />

che significa anche rischiare”, ha<br />

annunciato il direttore scientifico IED<br />

(Istituto Europeo di Design) Aldo<br />

Colonetti introducendo la Lectio<br />

Magistralis, dopo che il presidente di<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica Franco Manfredini<br />

ha sottolineato la straordinaria<br />

portata dell’evento per <strong>Cer</strong>saie,<br />

per Bologna e per il mondo della<br />

ceramica. Un concetto che Renzo<br />

Piano ha espresso e più volte ripetuto,<br />

nato dalla considerazione che<br />

“l’architettura è un’arte di frontiera,<br />

un’arte corsara, di chi accetta di correre<br />

rischi, un’arte che corre il<br />

mondo”. Ai giovani che studiano<br />

architettura Piano suggerisce di viaggiare,<br />

osservare, scoprire: questo perché<br />

il mestiere dell’architetto è sicuramente<br />

difficile, ma offre la grande<br />

opportunità di entrare in contatto<br />

con mondi, persone e situazioni differenti.<br />

Si tratta di un mestiere di arte<br />

ed avventura, dove coesistono più<br />

piani - tecnologico, umanistico, poetico<br />

ed immaginifico, perchè gli edifici<br />

non rispondono soltanto a criteri<br />

costruttivi o legati alle persone per<br />

cui sono realizzati, ma celebrano<br />

anche aspirazioni e sogni: “soltanto<br />

quando la capacità di rispondere a un<br />

bisogno reale riesce a coincidere con i<br />

desideri, l’architettura diventa straordinaria”.<br />

Attraverso una carrellata d’immagini<br />

delle diverse opere realizzate nel<br />

corso degli anni, il celebre architetto<br />

genovese ha esposto, dunque, la sua<br />

idea di architettura, che sembra fondersi<br />

in una concezione stessa della<br />

vita. Per “fare architettura”, ha spiegato<br />

Piano, si può partire da una visione<br />

e poi passare alla costruzione, o<br />

viceversa. “Io sono cresciuto sui cantieri,<br />

mio padre era un costruttore” -<br />

ha raccontato. “Quando passi la vita<br />

nel cantiere il miracolo del costruire<br />

ti resta addosso”.<br />

“Queste sono le mie radici” - ha<br />

continuato l’architetto, soffermandosi<br />

poi sull’importanza dell’ascolto. Il<br />

continuo dialogo, non solo tra gli<br />

uomini che partecipano ai diversi<br />

progetti ma anche con le diverse arti<br />

e discipline progettuali, permette<br />

d’imparare altri saperi e competenze,<br />

senza rinchiudersi in una visione<br />

autoreferenziale dell’architettura. Per<br />

Piano, l’abilità artigianale ha quindi lo<br />

stesso valore della scienza: fare architettura<br />

significa anche comprendere<br />

che ogni ipotesi creativa deve migliorare,<br />

trasformare, descrivere il mondo<br />

grazie agli strumenti e alle soluzioni<br />

pratiche che rendono possibile la realizzazione<br />

concreta di un’idea. L’osservazione<br />

dei luoghi e della natura che<br />

vedranno sorgere un’opera sono<br />

importanti, per esempio, per scoprire<br />

come certe geografie e determinate<br />

topografie, o materiali preesistenti,<br />

contengano già in germe caratteri<br />

architettonici ben definiti. Fondamentale,<br />

quindi, non soltanto il gusto<br />

per l’osservazione della realtà, ma<br />

anche la curiosità verso gli uomini e il


loro modo di vivere.<br />

La città, per Piano, è il luogo degli<br />

scambi e degli stimoli creativi, dove<br />

tutto accade, comportando diverse<br />

stratificazioni nel corso del tempo,<br />

ognuna delle quali deve valorizzare il<br />

livello precedente. Nella città si esprime<br />

l’idea di apertura e di tolleranza:<br />

quegli stessi princìpi che, derivando<br />

dalle esperienze universitarie di<br />

Piano, vissute nel periodo delle occupazioni<br />

studentesche, rientrano nella<br />

sua concezione di architettura e costituiscono<br />

la base di opere quali il<br />

Beaubourg. Un luogo che ha interpretato<br />

la trasformazione dei musei por-<br />

WWW<br />

Gli atti e il video integrale<br />

sono consultabili,<br />

in versione italiana, sul sito<br />

www.cersaie.it<br />

tando la cultura per la strada, attraverso<br />

un’idea di fabbrica posta in<br />

totale contrapposizione con quella<br />

intimidente, per i potenziali fruitori,<br />

di centro culturale di pietra. Con il<br />

Beaubourg, sacro e profano si mischiano:<br />

il museo diventa al contempo<br />

uno stralcio di città ed un pezzo da<br />

collezione.<br />

Toccando poi il tema della sostenibilità,<br />

Piano afferma come l’architettura<br />

sia creazione e arte, ma soprattutto<br />

capacità di trasformare il<br />

mondo, creare nuovi linguaggi, a partire<br />

dalle esigenze contingenti, oggi,<br />

in particolare, legate alla consapevolezza<br />

che “la terra è fragile”. E’ pertanto<br />

doveroso costruire edifici cominciando<br />

da questo assunto, cercando il<br />

più possibile di utilizzare anche materiali<br />

in grado di rispettare gli equilibri<br />

ambientali. Tra questi, la ceramica<br />

merita senza dubbio una menzione,<br />

in quanto, come ha sottolineato l’ar-<br />

CERFIERE<br />

chitetto, si tratta di un materiale ricco<br />

di suggestioni: è antico, viene dalla<br />

terra e torna alla terra, ma soprattutto<br />

presenta caratteristiche quali resistenza,<br />

durata, infinite possibilità cromatiche,<br />

capacità di riflettere la luce,<br />

rendendola funzionalmente perfetta e<br />

straordinaria in diversi contesti. È ciò<br />

che è avvenuto per il grattacielo dove<br />

ha sede il New York Times, nel quale<br />

sono stati utilizzati elementi in ceramica<br />

bianca per sfruttare al meglio la<br />

luce e i raggi solari.<br />

La sfida lanciata da Renzo Piano è,<br />

dunque, quella di realizzare edifici<br />

che siano sempre meno “violenti” dal<br />

punto di vista delle esigenze energetiche<br />

ed in grado di realizzare economie<br />

nell’utilizzo delle fonti, senza<br />

però perdere il contatto con l’uomo e<br />

le sue esigenze. L’architetto è quindi<br />

anche un po’ antropologo, scienziato<br />

e - ha ripetuto Piano - corsaro, perché<br />

la costruzione di un edificio è “come<br />

attraversare il far west”: pericoli e<br />

situazioni impreviste sono sempre in<br />

agguato, ma il risultato finale - sostiene<br />

convinto - è tanto più grande se<br />

oltre a costruire qualcosa di utile si<br />

riesce a cambiare il mondo.<br />

Un incontro, quello tra <strong>Cer</strong>saie e<br />

l’architetto genovese, non casuale, ma<br />

un progetto di percorso nato da una<br />

collaborazione, che durerà tre anni,<br />

tra <strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica e la Fondazione<br />

Renzo Piano, volta al sostegno,<br />

attraverso borse di studio, dei<br />

giovani architetti provenienti da tutto<br />

il mondo frequentanti la bottega,<br />

convinti che sia questo - ha espresso<br />

Aldo Colonetti nel corso della sua<br />

introduzione - “il modo migliore per<br />

fare architettura”.<br />

smalagoli@confindustriaceramica.it<br />

2009 novembre/dicembre CER 37


Foto Vincenzo Conelli<br />

CERFIERE<br />

I MIGLIORI STAND<br />

premiati nel cuore di Bologna<br />

Sopra: l’ingresso alla Basilica di Santo Stefano, a<br />

Bologna<br />

Sotto: alcuni momenti della serata, con il ricco<br />

buffet, alla presenza di imprenditori del settore e<br />

giornalisti italiani ed esteri.<br />

38 CER novembre/dicembre 2009<br />

di Valentina Candini<br />

Si è svolta durante la Serata<br />

<strong>Cer</strong>saie (lo scorso 30 settembre),<br />

nella suggestiva cornice dei<br />

Chiostri Monastici della Basilica di<br />

Santo Stefano, nel centro storico di<br />

Bologna, la premiazione dei <strong>Cer</strong>saie<br />

Awards, giunto alla seconda edizione.<br />

I riconoscimenti conferiti ai sei<br />

migliori stand presenti in fiera – tre<br />

per ogni categoria (piastrelle di<br />

ceramica e arredobagno) - , sono<br />

stati selezionati da una qualificata<br />

giuria composta da Aldo Colonetti<br />

(direttore scientifico IED, Istituto<br />

Europeo di Design, di Milano),<br />

Gilda Boiardi (direttore Interni) e<br />

Franco Origoni (Studio<br />

Origoni&Steiner), sulla base del<br />

miglior allestimento espositivo ed il<br />

maggior contenuto di design.<br />

Nel corso della serata, Franco<br />

Manfredini, presidente di <strong>Confindustria</strong><br />

<strong>Cer</strong>amica, Armando Cafiero,<br />

direttore generale, Vittorio Borelli,<br />

presidente della Commissione Attività<br />

Promozionali dell’associazione, e<br />

Pier Paolo Celeste, direttore Ufficio<br />

Studi e Statistiche ICE e coordinatore<br />

delle attività per il nord-Italia, hanno<br />

premiato per la categoria “Piastrelle<br />

di ceramica”: Antiche Fornaci d’Agostino<br />

(progetto arch. Diego Granese),<br />

Florim <strong>Cer</strong>amica (progetto Studio<br />

Mollini in collaborazione con<br />

l’ufficio marketing Florim) e Leonardo<br />

1502 (progetto arch. Massimiliano<br />

Raggi); per la categoria “Arredobagno”:<br />

Roca Italia (progetto arch.<br />

Sabrina Cherubini), Simas (progetto<br />

arch. Terry Pecora) e Zucchetti KOS<br />

(progetto arch. Roberto e Ludovica<br />

Palomba).<br />

Hanno ritirato i premi: Gianni De<br />

Maio per Antiche Fornaci D’Agostino<br />

[1-a], Carlo Lucchese per Florim<br />

[2-b], Stefano Bolognesi, Andrea<br />

Mensitieri e Massimiliano Raggi per<br />

Leonardo 1502 [3-c], Corrado Giovannetti<br />

e Sabrina Chembrin per<br />

Roca Italia [4-d], Terry Pecora per<br />

Simas [5-e], ed Elena Zucchetti per<br />

Zucchetti KOS [6-f].<br />

vcandini@confindustriaceramica.it<br />

Foto Luciano Busani


1. 2. 3. a.<br />

b. c.<br />

4. 5. 6. d.<br />

e. f.<br />

CERFIERE<br />

Foto stand: Andrea Testi. Foto premiati: Luciano Busani<br />

2009 novembre/dicembre CER 39


CERREAL ESTATE<br />

40 CER novembre/dicembre 2009<br />

LA CRISI IMMOBILIARE<br />

colpisce le città medie<br />

Dopo essere state il<br />

motore dello sviluppo<br />

immobiliare d’Italia, le<br />

medie città di<br />

provincia registrano<br />

un -16,3% nelle<br />

compravendite<br />

© Steffen Brinkmann - commons.wikimedia.org<br />

di Roberto Faben<br />

Il mercato delle compravendite<br />

di immobili in Italia soffre a<br />

causa dell’effetto shock della crisi. I<br />

dati dell’Agenzia del territorio, relativi<br />

ai primi sei mesi del 2009, manifestano<br />

come, il volume delle transazioni<br />

relativo agli immobili residenziali<br />

abbia avuto, nelle maggiori città<br />

italiane e nelle relative province, un<br />

calo medio del 12,9%, rispetto al<br />

primo semestre 2008. Nel complesso<br />

delle operazioni di compravendita<br />

intercorse in Italia sul residenziale,<br />

nei primi tre mesi del 2009, la flessione<br />

è stata del -18,7% rispetto allo<br />

stesso periodo di riferimento del<br />

2008, un calo che si è rivelato più<br />

accentuato nel settore degli immobili<br />

nel settore industriale e produttivo (-<br />

33,5%). Segnali di un pur minimo<br />

rallentamento della flessione emergono<br />

dai primi dati del secondo trimestre<br />

dell’anno, anche se non variano,<br />

sostanzialmente, i tratti principali di<br />

questo trend: la contrazione è stata<br />

del -12,3% rispetto allo stesso periodo<br />

del 2008, mentre il commerciale e<br />

industriale hanno perso il 20,3%.<br />

Nel dettaglio delle macro-aree territoriali<br />

italiane, nel primo trimestre<br />

2009, il più sensibile rallentamento si<br />

è verificato nel Nord, con il -20,6%,<br />

mentre è apparso maggiormente contenuto<br />

al Centro (-16,9%) e al Sud<br />

(-16%). Nel secondo trimestre, invece,<br />

il maggior calo di compravendite<br />

si è osservato al Centro (-14,4%),<br />

mentre è stato più contenuto al Nord<br />

(-12,7%) e al Sud (-12,3%). Come,<br />

peraltro, si è già riscontrato nell’ultimo<br />

trimestre 2008, la flessione delle<br />

compravendite, risulta più accentuata<br />

nei Comuni non capoluogo, dopo un<br />

lungo periodo durante il quale si era<br />

assistito ad una crescita rilevante<br />

nelle aree urbane di minori dimensioni.<br />

Se, alla fine del primo semestre<br />

dell’anno, nelle grandi aree metropolitane,<br />

il mercato delle compravendite<br />

rivela un calo medio del -9,5%, nei<br />

relativi Comuni di provincia, la contrazione<br />

si attesta, mediamente, sul<br />

-16,3%.<br />

Per quel che riguarda le singole<br />

aree metropolitane, alla fine del<br />

primo semestre 2009, i risultati più<br />

negativi, in termini di dimagrimento<br />

del volume di compravendite, si sono<br />

registrati a Torino (-14,7%), Palermo<br />

(-12,7%) e Roma (-10,2%). L’unica<br />

città in controtendenza, appare essere<br />

Bologna, il cui mercato immobiliare<br />

residenziale, nell’arco dell’intero<br />

semestre, si contrae solo del -0,5% e<br />

con un andamento molto positivo nel


Compravendite nel settore residenziale nelle principali città italiane e relative province<br />

Valori assoluti e variazioni %<br />

Città I trim 09 II trim 09 var% trim II-08 II-09 var% sem I-08 I-09<br />

Roma 6.540 7.824 -9,0% -10.2%<br />

Milano 3.888 5.277 +3,9% -7,9%<br />

Torino 2.643 3.049 -15,5% -14,7%<br />

Genova 1.468 1.680 -9,6% -7,2%<br />

Napoli 1.408 1.839 -1,2% -6,4%<br />

Palermo 1.213 1.427 -6,1% -12,7%<br />

Bologna 967 1.441 +9,8% -0,5%<br />

Firenze 892 1.154 -9,1 -10,1%<br />

TOTALE 19.020 23.692 -5,7 -9,5%<br />

Resto provincia I trim 09 II trim 09 var% trim II-08 II-09 var% sem I08 I 09<br />

Roma 3.934 4.494 -15,4% -15,3<br />

Milano 7.764 9.765 -14,1% -17,7<br />

Torino 3.630 4.560 -17,9% -19,3<br />

Genova 681 844 -11,8% -14,8<br />

Napoli 2.550 2.876 -8,4% -10,9<br />

Palermo 1.161 1.289 -21,5% -21,6<br />

Bologna 1.680 2.317 -22,0% -12,6<br />

Firenze 1.335 1.630 -4,3% -12,2<br />

TOTALE 22.735 27.774 -13,9% -16,3<br />

Fonte: Agenzia del Territorio<br />

primo trimestre dell’anno (+9,8%).<br />

Risultano essere tutte col segno<br />

meno, invece, le aree di provincia<br />

delle grandi città italiane, con il picco<br />

a Palermo (-21,6%).<br />

La generale riduzione della propensione<br />

all’acquisto di immobili residenziali,<br />

ha inciso anche sulle quotazioni,<br />

le quali, in base ai risultati di<br />

un sondaggio svolto da Banca d’Italia<br />

e Tecnoborsa su un campione di<br />

1009 agenzie immobiliari italiane,<br />

risultano in calo per il 57,6% degli<br />

intervistati, con maggiori inclinazioni<br />

al ribasso nel Nord-Est, e in tutti i<br />

capoluoghi italiani con popolazione<br />

superiore ai 250mila abitanti. Tra le<br />

abitazioni più vendute risultano quelle<br />

di media dimensione (dai 71 ai<br />

120 metri quadrati). Nelle città si<br />

riscontra un più elevato numero di<br />

scambi per immobili siti in zone<br />

semi-centrali. Nonostante gli agenti<br />

immobiliari continuino a segnalare<br />

una situazione congiunturale “sfavo-<br />

WWW<br />

Per approfondimenti:<br />

www.bancaditalia.it<br />

www.agenziaterritorio.it<br />

CERREAL ESTATE<br />

revole” per il mercato anche nel<br />

primo trimestre 2009, emerge tuttavia<br />

una tendenza all’attenuazione del<br />

ribasso dei prezzi e attese progressive<br />

di miglioramento fra la fine del 2009<br />

e il 2010.<br />

Circa le modalità d’acquisto, nella<br />

prima parte del 2009, continua a prevalere<br />

il ricorso al finanziamento<br />

attraverso mutuo ipotecario (la media<br />

italiana è del 69%, con un divario fra<br />

il 72% delle aree urbane e il 66% di<br />

quelle non urbane). Secondo l’indagine<br />

Banca d’Italia-Tecnoborsa, gli<br />

agenti immobiliari segnalano, come<br />

prevedibile, un aumento dei volumi<br />

2009 novembre/dicembre CER 41


CERREAL ESTATE<br />

degli immobili affidati ancora in attesa<br />

di vendita. Si riscontra inoltre una<br />

certa presenza di cessazione degli<br />

incarichi alla compravendita, dovuta,<br />

secondo il 64,7% delle agenzie, «ad<br />

assenza di proposte di acquisto a<br />

causa di prezzi d’acquisto troppo elevati»,<br />

ed a «proposte di acquisto a<br />

prezzi ritenuti troppo bassi dal venditore».<br />

A questo fenomeno, «contribuirebbero<br />

anche difficoltà dell’ac-<br />

L E G G E<br />

Gli effetti del Piano Casa<br />

di Simone Ricci<br />

L'accordo Governo-Regioni del 31 marzo 2009 prevede<br />

che le Regioni si impegnino ad approvare entro 90 giorni<br />

le proprie leggi ispirate al cosiddetto Piano Casa.<br />

Secondo l’Ance gli investimenti in costruzioni ammonteranno<br />

nel 2010 a 136.214 milioni di euro (-7,1% rispetto<br />

al 2009). Includendo l’effetto “piano casa” – ormai già<br />

recepito dalla quasi totalità delle Regioni italiane - gli investimenti<br />

in costruzioni risulterebbero nel 2010 pari a<br />

140.946 milioni di euro. Le flessioni produttive sarebbero<br />

quindi contenute nella misura del -3,9% in quantità (-2%<br />

in valore).<br />

Rispetto al 2009 il valore degli investimenti abitativi<br />

mostrerebbe un incremento dello 0,8% (-2,8% senza l’effetto<br />

piano casa), mentre la flessione quantitativa sarebbe<br />

limitata all’1,2% (-4,7% senza l’effetto Piano Casa).<br />

Per quanto riguarda l’edilizia residenziale i fabbricati utilizzati<br />

ad uso abitativo che risultano in condizioni pessime<br />

sono 257.941. Di questi si presume che il 5 per mille<br />

venga demolito e ricostruito usufruendo del premio di<br />

cubatura del 35%.<br />

In totale si stima che siano oggetto di intervento di<br />

demolizione e ricostruzione superfici residenziali per<br />

42 CER novembre/dicembre 2009<br />

quirente a reperire fonti di finanziamento».<br />

Secondo le prime indicazioni<br />

della Banca d’Italia sull’erogazione<br />

dei mutui nel primo trimestre 2009,<br />

il volume di mutui, in Italia, ha subito<br />

un pur leggero rallentamento. In<br />

Emilia Romagna, nei primi sei mesi<br />

del 2009, i flussi di credito a medio e<br />

lungo termine destinati alle famiglie<br />

per l’acquisto di abitazioni si sono<br />

ridotti del 7,5% rispetto al 2008 e la<br />

percentuale dei mutui a tasso fisso è<br />

aumentata del 51% a seguito della<br />

discesa dei tassi di interesse. Secondo<br />

gli operatori degli istituti di credito,<br />

l’abbassamento dei tassi Euribor che<br />

si è verificato nel 2009 rappresenta<br />

un incentivo per la concessione di<br />

finanziamenti per l’acquisto di abitazioni.<br />

robertofaben@libero.it<br />

11.375.821 mq.<br />

Sulla base dei dati Istat del censimento 2001 lo stock complessivo<br />

di abitazioni è pari a 27.268.880. Tenuto conto<br />

che, secondo i dati della Banca d’Italia, il 24,7% delle abitazioni<br />

è ubicato nelle zone centrali, che una quota dello<br />

stock abitativo è abusivo e che un’ulteriore percentuale è<br />

situata in aree di pregio ambientale e paesaggistico, si<br />

stima che lo stock abitativo che potrebbe avere i requisiti<br />

previsti per gli interventi di ampliamento del Piano Casa,<br />

sia compreso tra i 4,5 milioni e i 7, 5 milioni di abitazioni.<br />

sricci@confindustriaceramica.it


FOCUS CER<br />

Spagna 2010


CERFOCUS Spagna 2010<br />

Fonte: Ascer<br />

46 CER novembre/dicembre 2009<br />

IL DILUVIO<br />

sull’azulejos spagnolo<br />

di Andrea Serri<br />

Centocinquanta milioni di metri quadrati<br />

in meno (sul consumo domestico),<br />

-30% di esportazioni (da gennaio<br />

2008): sono questi i contorni della crisi che<br />

ha colpito l’industria spagnola della ceramica<br />

a seguito dell’esplosione della bolla<br />

immobiliare iberica interna e dello tsunami<br />

dell’economie mondiali. Fenomeni che<br />

stanno cambiando la morfologia del settore<br />

che, per parecchio tempo, è cresciuto a<br />

ritmi impressionati grazie alla positiva combinazione<br />

di un mercato interno in boom e<br />

di significative crescite nelle esportazioni.<br />

La produzione industriale<br />

La crisi dell’azulejos di Castellón è la crisi<br />

di uno dei capisaldi dell’industria della Spa-<br />

Indice della produzione industriale di ceramica in Spagna<br />

Variazione % trimestrale rispetto al medesimo trimestre anno precedente - Anni 2004-2009<br />

gna. Infatti, l’industria ceramica spagnola<br />

rappresenta il terzo settore per surplus<br />

commerciale del Paese ed il primo per<br />

saldo commerciale (1.834%). Le 209<br />

imprese (ottobre 2009), di cui l’80% ha<br />

base nel distretto ceramico di Castellón de<br />

la Plana, rappresentando così il 94% della<br />

produzione nazionale: un’area di circa<br />

250.000 abitanti, di cui più di 22.300<br />

impiegati direttamente nel settore in aziende<br />

di dimensione medio piccola: delle quasi<br />

215 industrie, solo 25 superano i 250<br />

dipendenti.<br />

L’analisi su base trimestrale della produzione<br />

industriale spagnola, fonte ASCER, è<br />

di aiuto per cogliere cosa è realmente successo<br />

nel corso degli ultimi anni. Il punto


di svolta, dalla situazione di crescita a quella<br />

di stagnazione prima è recessione poi, si<br />

pone all’inizio del 2006, anno nel quale la<br />

flessione della produzione si limita a poche<br />

frazioni di punto (-2% in media per trimestre<br />

nei primi 9 mesi). Una contrazione che<br />

prosegue anche nel corso del 2007, anno<br />

nel quale i diversi trimestri registrano cali<br />

maggiori anche se contenuti ad una cifra<br />

(leggermente superiore al -5%, la media del<br />

periodo), mentre il -15,3% nel 2008 è<br />

diventato -38,2% nel terzo trimesre 2009<br />

(ultimi dati disponibili).<br />

Analoga dinamica cedente ha avuto il<br />

grado di utilizzo della capacità produttiva<br />

che, dall’ottimo 88% del biennio 2006-<br />

2007, è sceso dapprima al 88% nel 2007 ed<br />

ulteriormente calato, nel 2008, al 78,9%;<br />

parimenti si è evoluta l’occupazione che, da<br />

una sostanziale tenuta, ha registrato dapprima<br />

una contrazione del -17,4% nel 2007, a<br />

cui si è aggiunto un ulteriore calo del -<br />

25,3% lo scorso anno.<br />

Una dinamica il cui diretto riflesso lo si<br />

riscontra nella produzione che, dopo aver<br />

raggiunto nel 2005 il suo record massimo<br />

(609 milioni di metri quadrati) ha visto<br />

flettere a 584 milioni nel 2007 per poi<br />

abbassarsi ulteriormente di 495 milioni di<br />

metri quadrati nel 2008. Un calo che trova<br />

spiegazione non tanto dalle esportazioni,<br />

quanto soprattutto dal mercato interno.<br />

Infatti, le esportazioni - i 341,3 milioni di<br />

metri quadrati del 2005 - sono calate a<br />

305,7 milioni nel 2008, mentre nell’analogo<br />

periodo le vendite sul mercato domestico<br />

hanno perso 66 milioni di metri quadrati,<br />

passando da 292,6 a 226,4 milioni di<br />

metri quadrati.<br />

Analoga è stata la flessione del fatturato<br />

che, dal 2005 allo scorso anno, ha visto<br />

passare da 3.650 milioni di euro a 3.982,2<br />

milioni (+9,1%), a 4.166 milioni di euro<br />

nel 2007 (+4,6%) per poi ridiscendere ai<br />

livelli iniziali nel 2008 (3.671,2 milioni di<br />

euro). Un’evoluzione che trova una sua<br />

spiegazione nella significativa e costante<br />

crescita del prezzo all’export, che passa dai<br />

5,98 euro/mq nel 2005 ai 7,23 euro/mq lo<br />

scorso anno, mettendo a segno una significativa<br />

crescita prossima al 21% nel periodo.<br />

Le difficoltà del 2009<br />

Se il 2008 portava già le stimmate della<br />

brusca frenata, il 2009 si appresta a chiudere<br />

come l’anno peggiore della storia della<br />

ceramica iberica. I dati disponibili da gen-<br />

naio ad agosto forniscono un panorama<br />

allarmante sia sul mercato interno, che<br />

anche sulle esportazioni. Un calo evidente<br />

soprattutto verso i mercati comunitari e gli<br />

Stati Uniti, quantificabile in un 26,4% in<br />

meno rispetto all’anno passato, che ha<br />

diretti riflessi anche sui fatturati che, nel<br />

periodo tra gennaio e agosto, raggiunge i<br />

1.156,4 milioni dell’esercizio in corso,<br />

dopo che nel medesimo periodo del 2008<br />

aveva contabilizzato quota 1.400 e chiuso<br />

lo scorso anno a 2.210 milioni di euro. In<br />

particolare, verso gli Stati Uniti si è passati<br />

da un fatturato di 54 milioni nel 2008 (nel<br />

2007 erano stati 82) ai 45,2 dello stesso<br />

periodo del 2009. Nei mercati dell’Europa a<br />

27, si passa dai 811,9 milioni del 2008 agli<br />

attuali 566,3. Stesso discorso per la Russia<br />

(da 134 a 49 milioni). Solo i Paesi del<br />

Maghreb hanno aumentato, di poco, gli<br />

ordinativi, passando da 52 a 54 milioni di<br />

euro.<br />

Allo stesso modo, lo scoppio nel 2008<br />

della bolla speculativa immobiliare, che<br />

consentì alla Spagna di contabilizzare una<br />

crescita del PIL del +3,5% nel corso dell’ultima<br />

decade, ha paralizzato il consumo<br />

interno, che per il 98% veniva assorbito<br />

dall’industria di Castellón e che nello scorso<br />

anno aveva garantito introiti per 1.481<br />

milioni di euro.<br />

aserri@confindustriaceramica.it<br />

Zona<br />

gennaio-agosto<br />

2008<br />

CERFOCUS Spagna 2010<br />

gennaio-agosto<br />

2009<br />

2009-2008<br />

(%)<br />

quota<br />

(%)<br />

Europa 1.067,7 704,0 -34,1 60,9<br />

- Unione Europea-UE27 811,9 566,3 -30,2 49,0<br />

- UE15 644,0 472,8 -26,6 40,9<br />

- Eurozona 558,1 412,5 -26,1 35,7<br />

- Nuovi membri 167,9 93,5 -44,3 8,1<br />

- Est Europa 225,8 113,7 -49,6 9,8<br />

Medio oriente 167,6 117,5 5,9 15,3<br />

America del Nord 98,4 64,5 -34,5 5,6<br />

- EEUU 65,2 45,2 -30,6 3,9<br />

America Centrale 34,7 22,0 -36,6 1,9<br />

America del Sud 25,3 17,5 -30,8 1,5<br />

Est e Sud-est asiatico 44,2 36,0 -18,5 3,1<br />

Africa 117,3 121,1 3,3 10,5<br />

Oceania 13,4 8,8 -34,0 0,8<br />

Tutto il mondo 1.571,8 1.156,4 -26,4 100<br />

Fonte: Ascer<br />

Esportazioni spagnole nel mondo<br />

Valori in milioni di euro, variazioni %; gennaio-agosto 2009-2008<br />

2009 novembre/dicembre CER 47


www.nuovomillenniosrl.com<br />

CERFOCUS Spagna 2010<br />

Fonte: Prometeia<br />

48 CER novembre/dicembre 2009<br />

LE DIMENSIONI<br />

della bolla immobiliare<br />

di Luca Luberto<br />

Un'intera generazione di spagnoli si<br />

trova a subire, per la prima volta, le<br />

conseguenze di una crisi dura e profonda,<br />

che viene ad interrompere un ciclo di crescita<br />

senza precedenti, tutta centrata sul<br />

mercato immobiliare e sui consumi. Sì,<br />

perché se la crisi è globale, c'è però una<br />

peculiarità tutta domestica nella crisi spagnola,<br />

per effetto della bolla speculativa<br />

immobiliare.<br />

L’edilizia e il mercato immobiliare sono<br />

stati i settori trainanti del miracolo economico<br />

della Spagna degli ultimi anni, fino<br />

Spagna: l’andamento dei prestiti<br />

Valori % rispetto al trimestre anno precedente - Anni 2001-2009<br />

all’arrivo della crisi, nel 2008. A un certo<br />

punto hanno rappresentato addirittura il<br />

15-20% della crescita economia iberica,<br />

spingendo i tassi di espansione del PIL tra i<br />

più alti in Europa. In questo modo, però, il<br />

Paese si è infilato in un vicolo cieco.<br />

I dati congiunturali relativi ai primi 8<br />

mesi del 2009 segnalano un marcato peggioramento<br />

della situazione occupazionale<br />

ora al 17,6%. Le difficoltà del settore<br />

immobiliare hanno influenzato negativamente<br />

il mercato del lavoro, sul quale si è<br />

registrato un rapido aumento del tasso di<br />

disoccupazione, in larga parte per la flessione<br />

dell’occupazione nelle costruzioni. Si<br />

tratta del tasso più alto di tutta l’area euro e<br />

rappresenta quasi il doppio della media<br />

UEM (Unione Monetaria Europea) pari a<br />

9,0%. La crescita della disoccupazione<br />

deprimerà, in particolare, i consumi delle<br />

famiglie.<br />

Queste ultime, peraltro, difficilmente<br />

potranno ricorrere al credito al consumo,<br />

sia perché sono già fortemente indebitate,<br />

sia a causa delle norme più restrittive di<br />

fido imposte dalle autorità monetarie. Gli<br />

investimenti privati dovrebbero contrarsi in<br />

relazione alle mutate condizioni di mercato,<br />

ma anche dello sgonfiamento della bolla<br />

speculativa che aveva caratterizzato il settore<br />

immobiliare in questi ultimi anni. Sulla<br />

base di queste considerazioni il PIL è previsto<br />

contrarsi ulteriormente nel 2010<br />

(-0,8%), rimandando così una debole<br />

ripresa agli anni successivi.<br />

Di conseguenza, a causa dei decrementi<br />

del PIL di quattro punti percentuali nel<br />

2009 e dello 0,8% nel 2010 - quando invece<br />

le altre economie europee incominceranno<br />

a riprendersi -, la Spagna risulterebbe<br />

essere il Paese della zona euro più penalizzato<br />

dalla crisi economica.


Questo marcato peggioramento riflette<br />

principalmente il ridimensionamento della<br />

dinamica della domanda interna, nel 2009<br />

si registra una marcata flessione del -6%,<br />

guidato dalla caduta degli investimenti residenziali<br />

e dai conseguenti effetti negativi<br />

sui consumi privati.<br />

Relativamente agli investimenti in edilizia<br />

residenziale, dopo la decelerazione registrata<br />

nel 2007, hanno evidenziato un brusco<br />

calo nell’anno 2008, e in ulteriore e<br />

marcato peggioramento nel 2009.<br />

Sono alla base di tale scenario il sensibile<br />

calo del numero dei permessi a costruire e<br />

quello delle abitazioni iniziate registrato a<br />

partire dagli inizi del 2008, come conseguenza<br />

di una domanda di abitazioni meno<br />

sostenuta.<br />

Analizzando i principali indicatori della<br />

produzione edilizia, come i permessi a<br />

costruire concessi, gli housing starts e gli<br />

housing finished negli ultimi 3 anni, si percepisce<br />

la gravità della situazione.<br />

Nei primi 6 mesi 2009 sono stati concessi<br />

77.607 permessi a costruire a fronte di<br />

quasi 250.000 concessi nell’intero anno<br />

2008, che, se confrontati con i livelli di<br />

quelli registrati nel 2007 (quasi 700.000),<br />

delineano il preoccupante immobilismo del<br />

mercato delle costruzioni nella penisola<br />

iberica. Indicativi anche i dati relativi alle<br />

abitazioni iniziate, (96.500 unità nei primi<br />

6 mesi 2009, 359.500 nell’anno 2008 e<br />

616.600 nel 2009) e a quelle terminate<br />

(rispettivamente 232.600 unità nei primi<br />

sei mesi dell’anno in corso, 632.300 nell’anno<br />

precedente e 646.900 nel 2007).<br />

Le approvazioni dei prestiti alle famiglie<br />

per l’acquisto di abitazioni, pur avendo evidenziato<br />

un inesorabile rallentamento dai<br />

picchi di incremento registrati nel 2006,<br />

permangono in territorio positivo, stabiliz-<br />

Fonte: Prometeia<br />

Spagna: indicatori di produzione edilizia<br />

Valori espressi in migliaia - Anni 2005-2009<br />

zandosi sui livelli dell’anno precedente.<br />

Questa dinamica può essere spiegata,<br />

almeno in parte, dai seguenti fattori. Il<br />

tasso dei prestiti ipotecari in media si è<br />

dimezzato dal 6,1% a ottobre 2008 al 3,1%<br />

a giugno del 2009, e la correzione dei prezzi<br />

residenziali che sta generando una maggiore<br />

convenienza.<br />

In futuro, i fattori sopracitati rafforzeranno<br />

ulteriormente il recente andamento<br />

delle concessioni dei mutui, anche se a<br />

fronte di una ripresa più rapida della situazione<br />

economica degli altri Paesi dell’area<br />

euro, la BCE (Banca Centrale Europea)<br />

potrebbe decidere di alzare presto i tassi di<br />

interesse.<br />

Questa politica della BCE impatterebbe<br />

direttamente sulla domanda spagnola di<br />

mutui, essendo circa il 90% dei prestiti<br />

spagnoli legati a tassi di interesse di breve<br />

termine.<br />

lluberto@confindustriaceramica.it<br />

CERFOCUS Spagna 2010<br />

2009 novembre/dicembre CER 49


© www.tonterias.com<br />

CERFOCUS Spagna 2010<br />

50 CER novembre/dicembre 2009<br />

CASTELLON DISCUTE<br />

l’exit strategy dalla crisi<br />

di Alberto Barbieri<br />

Alberto Barbieri, giornalista della redazione di<br />

Barcellona de El Pais, inizia da questo numero la<br />

sua collaborazione con <strong>Cer</strong>.<br />

La peggior crisi che l’industria ceramica<br />

spagnola abbia mai affrontato ha sviluppato<br />

un acceso dibattito rispetto agli<br />

interventi necessari, i cui protagonisti sono<br />

Ascer, i due sindacati maggioritari (U.G.T.,<br />

Unión General de los Trabajadores, e CC.OO,<br />

Comisiones obreras), gli organi istituzionali,<br />

che, come sempre in Spagna, si stabiliscono<br />

su tre livelli di competenze: il governo centrale<br />

di Madrid, il governo autonomo regionale<br />

(La Generalitat Valenciana) e, naturalmente,<br />

i municipi interessati.<br />

La posizione di Ascer<br />

Le richieste di Ascer per uscire dalla crisi<br />

sono chiare: “Abbiamo bisogno di un appoggio<br />

deciso da parte delle differenti amministrazioni<br />

pubbliche per continuare ad essere<br />

competitivi sul mercato internazionale. In<br />

particolare è vitale che si intervenga per<br />

migliorare la liquidità finanziaria delle imprese<br />

e la copertura assicurativa delle esportazioni.<br />

Oltre ad un appoggio deciso al Plan Renove,<br />

strutturato sulla falsa riga degli incentivi<br />

all’industria dell’auto, che favorisca la riabilitazione<br />

e ristrutturazione di edifici e abitazioni,<br />

per stimolare la ripresa del mercato interno”.<br />

Il neopresidente di Ascer, Joaquín Piñón,<br />

riconosce che al settore ceramico “restano<br />

nove mesi di attraversata nel deserto e che<br />

l’appoggio pubblico è necessario in una fase<br />

in cui molte imprese stanno riscontrando<br />

problemi ad accedere al credito bancario”.<br />

Allo stesso tempo, prosegue Piñón, “bisogna<br />

avere fiducia e continuare ad investire in<br />

innovazione e sviluppo, fattore in cui la Spagna<br />

è leader mondiale”. Un ottimismo che si<br />

riflette anche nelle previsioni di Confindu-<br />

stria spagnola, secondo cui Francia, Germania<br />

e Inghilterra stanno già superando la<br />

crisi, ed il resto dei mercati internazionali si<br />

riprenderà molto presto: fondamentali saranno<br />

quindi le esportazioni.<br />

La Generalitat Valenciana ha risposto alle<br />

richieste degli industriali approvando una<br />

nuova linea di finanziamento per il settore<br />

ceramico. Consisterà nella concessione di<br />

fideiussioni pubbliche alle imprese, finanziate<br />

dall’Instituto Valenciano de Finanzas e dalla<br />

Sociedad de Garantía Recíproca, per garantire<br />

le esportazioni. Si tratterà del primo aiuto<br />

concreto al settore da parte di Valencia e arriverà<br />

un anno e mezzo dopo il deflagrare della<br />

crisi. Ad oggi, il vicepresidente del governo<br />

valenzano e responsabile di Industria e Commercio,<br />

Vicente Rambla, non è però ancora in<br />

grado né di quantificare l’ammontare degli<br />

aiuti, né di indicare la data certa in cui saranno<br />

effettivamente disponibili.<br />

Il confronto politico PP - PSOE<br />

Il dibattito ha assunto rapidamente i contorni<br />

di una polemica politica tra l’amministrazione<br />

valenzana, feudo storico del Partito<br />

Popolare, e la Madrid socialista di Zapatero,<br />

accusata di non interessarsi a sufficienza<br />

delle sorti del comparto ceramico castiglionese.<br />

Rambla ha più volte richiamato il<br />

governo centrale ad investire maggiormente<br />

nel distretto, sottolineando come la provincia<br />

di Castellón sia la terzultima del paese<br />

come investimenti provenienti da Madrid.<br />

Nello stesso solco s’inserisce il monito del<br />

deputato nazionale del PP, Miguel Barrachina,<br />

rispetto all’aumento dell’IVA di due<br />

punti (dal 16 al 18%) deciso dal governo:<br />

“Castellón smetterà ben presto di produrre<br />

piastrelle ed inizierà a produrre disoccupati”.<br />

La disoccupazione rappresenta, in effetti, il<br />

problema principale con cui si sta confron-


tando il distretto ceramico. Ascer ha chiesto<br />

all’amministrazione di studiare un piano di<br />

prepensionamento, per alleggerire il costo<br />

del lavoro e ridurre l’impatto sociale. Lo stesso<br />

Rambla ha assicurato che la Generalitat<br />

punterà sempre verso politiche volte a mantenere<br />

e a creare posti di lavoro, pur nella<br />

consapevolezza della situazione particolare<br />

in cui si trova l’industria ceramica, per cui si<br />

potranno valutare soluzioni speciali come<br />

quella del prepensionamento”. D’altra parte,<br />

i municipi del triangolo della ceramica, interessati<br />

dalla crisi occupazionale, hanno già<br />

attivato un piano di ricollocazione dei lavoratori,<br />

mentre Unione Europea e Generalitat<br />

pagheranno un piano di formazione e ricollocazione<br />

ad un totale di mille lavoratori<br />

disoccupati.<br />

Alcuni esperti hanno sostenuto in questi<br />

mesi la necessità di aiuti diretti alle imprese<br />

per poter adottare piani occupazionali, ricalcati<br />

sull’esempio francese del chômage partiel<br />

o del tedesco Kurzarbeit, equivalenti ai contratti<br />

di solidarietà italiani, per evitare l’enorme<br />

impatto sociale che la disoccupazione sta<br />

causando al distretto.<br />

L’analisi dei sindacati<br />

Centrale è il ruolo ricoperto dai due sindacati<br />

maggioritari. Comisiones Obreras<br />

(CC.OO.), che rappresenta circa il 30% dei<br />

lavoratori impiegati nel settore ceramico e<br />

Unión General de los Trabajadores (UGT). L’opinione<br />

di Vicente Nebot, segretario della<br />

federazione Fecola di CC.OO., dedicata al settore<br />

delle costruzioni, è piuttosto lapidaria:<br />

“Le contromisure adottate sino ad ora sono<br />

del tutto insufficienti. Bisognerebbe operare<br />

per la regolarizzazione dei contratti di lavoro<br />

ed intervenire sui salari eccessivamente elevati<br />

di alcuni dirigenti. Rispetto alle fideius-<br />

che necessitano di un appoggio finanziario,<br />

la mia opinione è che si tramutino in ‘castelli<br />

in aria’ se non si dispone di un capitale concreto”.<br />

Più possibilista si dimostra il segretario provinciale<br />

di UGT, Vicente Chiva, che considera<br />

soddisfacenti gli accordi raggiunti tra gli<br />

industriali e i lavoratori. “Ora è il momento<br />

delle amministrazioni pubbliche, che devono<br />

finanziare il Pacto por el Empleo (Patto per<br />

l’occupazione), che stabilisce le linee guida<br />

in materia di occupazione, formazione,<br />

finanziamento e prepensionamento. In questo<br />

modo”, conclude Chiva, “si potranno<br />

realizzare i prepensionamenti, cui potrebbero<br />

aspirare più di 2.000 lavoratori”.<br />

Il ruolo dell’Università<br />

Il dibattito sul futuro del comparto ceramico<br />

castiglionese è dunque apertissimo e<br />

vivace, stimolato anche dalla presenza dell’Università<br />

Jaume I, centro di studio per le<br />

nuove generazioni di specialisti del settore,<br />

oltre che fondamentale punto di recerca ed<br />

innovazione da oltre quarant’anni. Durante<br />

la sua attività l’ITC ha prodotto più di mille<br />

progetti di ricerca e sviluppo (tra cui 31 brevetti),<br />

per un importo vicino ai 40 milioni di<br />

euro: 642 di questi progetti<br />

sono stati realizzati attraverso<br />

accordi con le imprese,<br />

mentre 364 sono stati<br />

finanziati dalla pubblica<br />

amministrazione. Nel 2008<br />

si sono prodotti più di<br />

cento progetti per un investimento<br />

di 8 milioni di<br />

euro.<br />

Circa il ruolo svolto dall’istituto<br />

accademico rispetto<br />

allo sviluppo del distretto, il<br />

titolare della cattedra di chi-<br />

CERFOCUS Spagna 2010<br />

sioni, al prepensionamento e a tutti i piani © www.spaintiles.info<br />

2009 novembre/dicembre CER 51


CERFOCUS Spagna 2010<br />

52 CER novembre/dicembre 2009<br />

mica inorganica, Joan Bautista Carda<br />

Castello, non ha dubbi: “Molti tecnici dell’industria<br />

ceramica che attualmente occupano<br />

incarichi di responsabilità si sono formati<br />

nell’Università di Castellón. Questo comporta<br />

che si stabiliscano linee fluide di comunicazione<br />

tra le imprese e i gruppi di recerca,<br />

potendo usufruire, tra l’altro, delle risorse e<br />

dei laboratori dell’ateneo”. Lo stesso professor<br />

Carda considera poi congiunturali e di<br />

pura sopravvivenza gli interventi concertati<br />

per superare l’attuale crisi, mentre individua<br />

nella mancanza di valore aggiunto dei prodotti<br />

iberici il vero problema del comparto<br />

castiglionese.<br />

“Il futuro della ceramica spagnola, ma in<br />

realtà di quella europea, passa”, sostiene<br />

Carda Castello, “attraverso il mantenimento<br />

o l’incremento della qualità. Bisogna puntare<br />

su nuovi disegni, sfruttando le nuove tecnologie<br />

di decoro (quali ad esempio l’inkjet), o<br />

tecnologie poco utilizzate, come il laser o il<br />

plasma. Sviluppare prodotti di maggiori<br />

dimensioni attraverso i sistemi di laminati ed<br />

anche dotarsi di nuove funzionalità, come la<br />

ceramica termica, elettrica, o la ceramica per<br />

il settore dell’energia rinnovabile, come substrato<br />

per gli impianti fotovoltaici”.<br />

Ambiente e lusso accessibile<br />

Un maggiore valore aggiunto, quindi, che<br />

si potrebbe raggiungere ottenendo una sorta<br />

di “etichetta sociale” europea che certifichi la<br />

produzione delle imprese<br />

responsabili dal punto di vista<br />

sociale ed ambientale. La coabitazione<br />

con l’altra grande industria<br />

della regione, quella agricola, e le<br />

limitazioni legislative, come per<br />

lo sfruttamento dei giacimenti<br />

d’argilla, hanno obbligato i produttori<br />

di azulejos a compiere<br />

sforzi importanti verso la limitazione<br />

delle emissioni di CO2<br />

(50% in meno per prodotto fabbricato<br />

negli ultimi dieci anni) e<br />

il riutilizzo di fanghi, chamotte e<br />

terracotte nei processi di preparazione<br />

delle argille; a questo si<br />

affiancano sistemi di cogenerazione<br />

di energia elettrica dal calore<br />

prodotto nell’atomizzatore e<br />

nel preriscaldamento dei forni.<br />

La professoressa di economia,<br />

Inmaculada Martinez Zarzoso,<br />

è d’accordo sulla necessità di<br />

© WordPress.com<br />

scommettere su di un prodotto di maggiore<br />

qualità, ma non necesariamente di lusso,<br />

“settore che possiamo lasciare ai produttori<br />

italiani”. “Il made in Spain”, prosegue Martinez,<br />

“dovrebbe offrire un prodotto innovativo,<br />

ma ad un prezzo competitivo, sufficientemente<br />

alto per riflettere la buona qualità”. In<br />

ogni caso, aggiunge Martinez, ”sarà necessario<br />

ridurre la produzione e riorientare gli<br />

obiettivi verso modelli meno massivi. In questo<br />

senso l’Italia ha fatto meglio i compiti,<br />

riducendo la produzione già diversi anni fa,<br />

senza il problema di diminuire il fatturato,<br />

grazie al maggiore valore aggiunto dei prodotti<br />

italiani sui mercati esteri”. Vitale anche<br />

la ricerca di nuovi sbocchi alle esportazioni,<br />

come i paesi dell’Europa dell’est o, secondo il<br />

professor Carda, il nord Europa, “dove la<br />

ceramica non è ancora molto diffusa”.<br />

Qualunque cosa accada, il comparto ceramico<br />

castiglionese dovrà uscire dalla prima<br />

grande crisi della sua storia profondamente<br />

rinnovato. Nei prodotti, nelle strutture e<br />

negli uomini. Se resta comunque certo,<br />

come evidenzia il cattedratico di economia<br />

della Jaume I, Iván José Barreda Tarrazona,<br />

che “un’industria mono prodotto è molto<br />

vulnerabile, come è stato dimostrato dall’attuale<br />

crisi, e che gli imprenditori dovrebbero<br />

dimostrarsi più coraggiosi nell’investire in<br />

nuovi settori commerciali”, il professor<br />

Carda è convinto che un impulso fondamentale<br />

alla risalita dovrà venire dalle nuove<br />

generazioni: “È necessario professionalizzare<br />

maggiormente il settore. Ciò che funzionò<br />

nel ‘900, un’industria ceramica di dimensioni<br />

medio-piccole e d’impronta familiare, ora<br />

è del tutto anacronistico. Si devono aumentare<br />

le dimensioni delle imprese attraverso<br />

aggregazioni, per una questione di strategie<br />

di produzione e di mercato”. Della stessa<br />

opinione sono anche i sindacati, mentre<br />

Ascer, pur giudicando probabile uno sviluppo<br />

del settore in questo senso, sottolinea<br />

come spesso industrie di piccole dimensioni<br />

si dimostrino più agili e rapide difronte alle<br />

difficoltà.<br />

“Soprattutto”, conclude ottimisticamente il<br />

professore, ”confidiamo che le nuove generazioni,<br />

in gran parte formate nell’Università di<br />

Castellón, che stanno raggiungendo incarichi<br />

direttivi nelle imprese, imprimano il<br />

dinamismo e l’inquietudine verso l’innovazione<br />

ed il rinnovamento di un’industria che<br />

deve lasciarsi alle spalle la tutela e la direzione<br />

esclusivamente famigliare”.


CERINTERVISTA<br />

Luitwin Gisbert von Boch<br />

54 CER novembre/dicembre 2009<br />

CÉRAME-UNIE, LASCIA<br />

il “Barone della ceramica”<br />

di Andrea Serri<br />

Dopo 25 anni di ininterrotta<br />

presidenza, Luitwin Gisbert von<br />

Boch lascia la guida di Cérame-Unie, la<br />

Federazione Europea della <strong>Cer</strong>amica, a<br />

Alain Delcourt. In questa intervista<br />

all’uomo - in partenza per un viaggio<br />

in India - che meglio di ogni altro<br />

incarna ‘l’aristocrazia della ceramica<br />

continentale’, il bilancio di un quarto<br />

di secolo.<br />

Dottor Von Boch, come era questa<br />

federazione un quarto di secolo fa?<br />

“Sono stato presidente di Cérame-Unie<br />

per 25 anni e membro per oltre 40.<br />

Oggi Cérame-Unie include 9 federazioni<br />

di quasi tutti i settori ceramici: anno<br />

dopo anno è stato possibile, grazie a<br />

riunioni e discussioni, aumentare la<br />

partecipazione di aziende ed imprenditori<br />

associati. All’inizio della mia presidenza<br />

le federazioni erano solo tre”.<br />

Come si è evoluta la struttura organizzativa?<br />

“All’inizio Cérame-Unie consisteva nel<br />

Presidente, nel Segretario Generale ed<br />

in una segretaria. Oggi a capo troviamo<br />

il Board of Presidents, consiglio<br />

composto dai nove presidenti di federazione,<br />

mentre il management vede un<br />

direttore generale, Renaud Batier, due<br />

direttori, Astrid Volckaert e Christophe<br />

Skyes, tre membri dello staff ed una<br />

segretaria”.<br />

Qual è stato il ruolo di Cérame-Unie<br />

nell’evoluzione dei diversi settori?<br />

“La funzione centrale è stata quella di<br />

porre i diversi settori in stretto contatto<br />

con il Board of Presidents, dove tutti i<br />

Paesi e tutti i settori sono rappresentati.<br />

Cérame-Unie è in stretto contatto con i<br />

membri della Commissione e del Parlamento<br />

Europeo: condizione importante<br />

perché l’azione di lobbying a Bruxelles<br />

è sempre più importante, al fine di<br />

evitare l’eccesso di produzione legislativa<br />

da parte della Commissione”.<br />

Quella di oggi è, a suo giudizio, la<br />

peggior crisi che l’industria ceramica<br />

europea abbia mai visto?<br />

“La crisi che ha colpito il mondo finanziario<br />

ed economico iniziata alla fine<br />

dello scorso anno è certamente la peggiore<br />

che l’industria ceramica abbia<br />

mai visto: tutti i settori sono stati<br />

profondamente colpiti. Ciò che è ancor<br />

più importante è che tutti i settori sono<br />

interconnessi e lavorano assieme, dunque<br />

amplificano gli effetti”.<br />

Qual è stato il miglior traguardo<br />

della sua presidenza?<br />

“Grazie anche all’aiuto di tutti i nostri<br />

associati, l’aver reso la struttura e l’organizzazione<br />

più chiara e trasparente:<br />

oggi il Board of Presidents è molto efficiente.<br />

Ciò che è assolutamente necessario<br />

è che ogni Federazione elegga un<br />

presidente ed un vice presidente, affinché<br />

il Board sia sempre al <strong>completo</strong><br />

quando, una volta all’anno, è chiamato<br />

a discutere con gli alti delegati della<br />

Commissione. Siamo stati fortunati e<br />

capaci di costituire un team in Bruxelles<br />

che è considerato, sia dai membri<br />

del Parlamento che della Commissione,<br />

un partner perfetto, capace di dialogare<br />

su tutti i principali dossier che<br />

interessano i settori della ceramica<br />

europea”.<br />

aserri@confindustriaceramica.it


CERINTERVISTA<br />

L’AGENDA DI<br />

Alfonso Panzani, presidente Cet<br />

di Andrea Serri<br />

E’ il terzo italiano, dopo Mario<br />

Orienti ed Oscar Zannoni, ad<br />

essere eletto alla guida della CET.<br />

Alfonso Panzani, 57 anni, presidente<br />

di Gruppo <strong>Cer</strong>amiche Ricchetti e di<br />

Gas Intensive e dal lungo cursus honorum<br />

associativo in Italia, diventerà dal<br />

1° gennaio 2010 il nuovo presidente<br />

della Federazione europea dei produttori<br />

di piastrelle di ceramica. Con lui<br />

abbiamo fatto una ricognizione dei<br />

principali dossier aperti, che lo vedranno<br />

impegnato per i prossimi tre anni.<br />

Presidente Panzani, una delle questioni<br />

di maggior interesse è il tema<br />

dell’identificazione dell’origine della<br />

merce.<br />

“Senza dubbio. Per tutta l’industria<br />

manifatturiera europea, ed italiana in<br />

particolare, il tema del ‘made in’ è particolarmente<br />

sentito. Come industria<br />

italiana abbiamo operato in anticipo,<br />

definendo su base volontaria tanto una<br />

Raccomandazione quanto un regolamento<br />

d’uso del marchio <strong>Cer</strong>amic Tiles<br />

of Italy: anche CET chiede che la Commissione<br />

si pronunci sull’obbligatorietà.<br />

Molto positiva è stata la delibera,<br />

assunta a larghissima maggioranza, del<br />

Parlamento Europeo a fine novembre:<br />

speriamo che la richiesta della sola<br />

maggioranza qualificata e non l’unanimità<br />

possa traguardare questo risultato,<br />

fondamentale per tutta l’industria Cet”.<br />

Sempre in ambito commerciale,<br />

significativo è il tema della “nuova<br />

edilizia” e dei relativi materiali.<br />

“All’interno di questo ambito ritroviamo<br />

due distinti dossier. Il primo è relativo<br />

agli edifici, Energy Performance of<br />

Building Directive (EPBD), che punta a<br />

ridurre l’impiego di energia nella loro<br />

costruzione; il secondo, Construction<br />

Produts Rules (CPR) ricomprende tanto<br />

le norme sui diversi materiali utilizzati<br />

quanto quelle relative ai prodotti più<br />

innovativi: mi riferisco ai temi della<br />

scivolosità, delle tolleranze dimensionali,<br />

delle future norme sulle lastre in<br />

ceramica sottili. Temi significativi,<br />

anche nella prospettiva della tutela del<br />

consumatore”.<br />

In questi giorni a Copenaghen si<br />

discute di sviluppo sostenibile.<br />

“Dopo che l’industria della ceramica<br />

europea è stata inserita tra quelle oggetto<br />

delle quote ETS, si è prontamente<br />

avviata la procedura affinché le venga<br />

riconosciuto lo status di carbon leakage,<br />

vale a dire di settore industriale soggetto<br />

alla forte concorrenza da parte di<br />

Paesi terzi. Raggiungere questo obiettivo<br />

vorrebbe dire ricevere quote di emissioni<br />

gratuite a partire dal 2013, un<br />

risultato importante per la competitività<br />

dell’intera industria ceramica europea”.<br />

Ed in termini di sviluppo associativo,<br />

quali sono i suoi obiettivi?<br />

“Il tema dell’allargamento della rappresentatività<br />

ad un maggior numero di<br />

Paesi produttori è senza dubbio centrale.<br />

Ad oggi le nazioni che fanno<br />

parte della Cet sono dieci, anche se io<br />

credo che si debba fare ogni sforzo per<br />

riportare, all’interno della ‘casa comune<br />

europea della ceramica’, tutte quelle<br />

associazioni localizzate di nazioni geograficamente<br />

appartenenti all’Europa,<br />

ma ancora non presenti in Cet”.<br />

aserri@confindustriaceramica.it<br />

Alfonso Panzani<br />

2009 novembre/dicembre CER 55


CERINNOVAZIONE TECNOLOGICA<br />

PROGETTAZIONE STAMPI<br />

computer controlled<br />

La simulazione<br />

numerica<br />

consente di<br />

progettare sanitari<br />

con costi e time to<br />

market ridotti<br />

Sopra, un esempio di modello CAD dettagliato del<br />

componente ceramico da produrre. Gli spessori e i<br />

vuoti interni sono definiti tenendo conto dei tempi<br />

di colaggio adottati industrialmente.<br />

1. La figura mostra i risultati delle simulazioni<br />

numeriche in termini di spostamenti e la geometria<br />

del modello contro-deformato e contro-ritirato<br />

corrispondente al negativo dello stampo.<br />

Le simulazioni numeriche del processo di<br />

sinterizzazione, che consentono di prevedere le<br />

deformazioni di manufatti in materiale<br />

ceramico – sanitari anzitutto, ma il metodo è<br />

potenzialmente applicabile anche a piastrelle,<br />

stoviglie e ceramici tecnici – si basano<br />

sull’implementazione in codici di calcolo FEM di un<br />

modello numerico semiempirico funzione delle<br />

proprietà del materiale ceramico. Per la<br />

determinazione delle proprietà termo-meccaniche<br />

del materiale ceramico durante la sinterizzazione<br />

sono stati sviluppati, nell’ambito del progetto, test<br />

sperimentali ad hoc su geometrie semplici.<br />

56 CER novembre/dicembre 2009<br />

di Thomas Foschini<br />

Un metodo innovativo per<br />

migliorare l’attuale metodo artigianale<br />

di progettazione. O, meglio,<br />

un modo di valorizzare davvero il<br />

sanitario Made in Italy puntando sul<br />

design, sull’innovazione di prodotto,<br />

“ingegnerizzando” - e dunque togliendo,<br />

da questo punto di vista, i margini<br />

di errore connaturati all’artigianalità -<br />

il processo che porta dallo schizzo allo<br />

stampo. Questo è, in sintesi, l’obiettivo<br />

del progetto Si.Sta.<strong>Cer</strong>. (“Sistema<br />

integrato innovativo di progettazione<br />

di modelli e STAmpi per il settore dei<br />

CERamici tradizionali”), finanziato dal<br />

ministero dell’Università e della ricerca<br />

e realizzato dal consorzio Cetma, il<br />

Centro di Progettazione, Design &<br />

Tecnologie dei Materiali di Brindisi,<br />

un consorzio tra l’Enea, l’Università<br />

del Salento e alcune aziende italiane,<br />

tra cui, come partner di progetto, c’è<br />

anche Modelli <strong>Cer</strong>amici di Civita.<br />

In cantiere da quattro anni,<br />

Si.Sta.<strong>Cer</strong> ha già visto una prima fase<br />

di validazione sul campo - nella progettazione<br />

di uno stampo per la produzione<br />

di un lavabo - e sta per ulti-<br />

1<br />

mare la seconda, propedeutica (una<br />

volta terminato, a dicembre 2009, il<br />

finanziamento pubblico) alla vera e<br />

propria “commercializzazione del<br />

metodo”. Sì, perché stavolta ad essere<br />

stato “inventato” dallo staff diretto da<br />

Danilo Bardaro, modelling e simulation<br />

area manager al Cetma e responsabile di<br />

Si.Sta.<strong>Cer</strong>., è anzitutto un “metodo<br />

numerico sperimentale in grado di<br />

prevedere il comportamento di un<br />

manufatto di geometria complessa<br />

durante il processo di sinterizzazione”.<br />

Dunque non un prodotto, né un semplice<br />

software, ma un metodo, appunto,<br />

di cui fanno parte a pieno titolo<br />

non solo i complessi calcoli per la<br />

simulazione del processo di sinterizzazione<br />

(realizzati tramite metodologia<br />

FEM, Finite Element Method) ma anche<br />

la raccolta e l’analisi dei dati input, la<br />

caratterizzazione sperimentale del<br />

manufatto, fino all’integrazione di tecniche<br />

di progettazione CAD-CAM e<br />

all’utilizzo di macchine a controllo<br />

numerico.<br />

La premessa dell’intero progetto è<br />

l’evidenza per cui in fase di essiccazione<br />

e cottura il sanitario<br />

si ritira e - soprattutto -<br />

si deforma. Un’evidenza<br />

fino a ieri risolta con<br />

l’artigianalità. “Attualmente<br />

- spiega Bardaro -<br />

non ci sono metodi<br />

numerici che aiutano i<br />

modellisti a ‘controdeformare’<br />

lo stampo.<br />

Questa operazione viene<br />

eseguita basandosi solo<br />

sull’esperienza”. Una<br />

previsione di solito


2 3<br />

4<br />

abbastanza accurata, quando si lavora<br />

su produzioni tradizionali. “Nascono<br />

invece grossi problemi - osserva Bardaro<br />

- quando devono entrare in produzione<br />

oggetti nuovi, dal design diverso<br />

dalla norma”. Insomma, quando si fa<br />

realmente innovazione di prodotto le<br />

aziende sanitarie rischiano di trovarsi<br />

impreparate, o comunque di dover<br />

realizzare lunghe e costose prove (tornando<br />

e ritornando allo stampo) prima<br />

di ottenere un manufatto rispondente<br />

alle specifiche richieste.<br />

Cinque, fondamentalmente, gli step<br />

di cui si compone il metodo ideato<br />

dal Cetma, “metodo - rileva Bardaro -<br />

che nei suoi dettagli è coperto da<br />

riservatezza”. Primo, l’acquisizione<br />

dei dati input, dallo schizzo del<br />

manufatto alle specifiche del ciclo di<br />

cottura, fino all’analisi di campioni di<br />

barbottina (vitreous china o fire clay).<br />

Secondo passo, la caratterizzazione<br />

sperimentale e la simulazione numerica,<br />

che permettono di prevedere<br />

accuratamente il tipo di deformazione<br />

e, dunque, di passare al terzo step, la<br />

modellazione virtuale 3D tramite<br />

software CAD, preliminare alla realizzazione<br />

dello stampo - o meglio, del<br />

negativo dello stampo - tramite macchine<br />

a controllo numerico. Quindi lo<br />

stampo vero e proprio, da cui ricavare<br />

il prodotto finito.<br />

5<br />

Il metodo innovativo di progettazione<br />

degli stampi rappresenta, osserva<br />

Bardaro, una sorta di reverse engineering.<br />

Si parte dal prodotto finito, cioè<br />

dagli schizzi, dalle reali dimensioni del<br />

manufatto, dai tempi di colaggio adottati<br />

a livello industriale, per arrivare a<br />

un modello virtuale, quindi a un<br />

modello di stampo reale - il negativo -<br />

“contro-ritirato” e “contro-deformato”,<br />

in grado cioè di replicare con la massima<br />

accuratezza possibile quanto<br />

avviene al manufatto (in termini di<br />

ritiro del materiale e di deformazione)<br />

durante la fase di essiccazione e cottura.<br />

Quattro, fondamentalmente, i vantaggi<br />

prevedibili: anzitutto una riduzione<br />

consistente dei tempi di progettazione<br />

degli stampi, specie su prodotti<br />

nuovi; quindi un aumento della<br />

possibilità stessa di mettere in produzione<br />

nuovi prodotti a costi industriali<br />

sostenibili; terzo, una maggiore accuratezza<br />

(anche su produzioni “standard”)<br />

degli stampi, una riduzione<br />

della difettologia, la possibilità - da<br />

ultimo - di sfruttare al meglio le<br />

potenzialità delle macchine a controllo<br />

numerico.<br />

Ad essere sul mercato, di qui a<br />

pochi mesi, sarà l’intero “pacchetto”. Il<br />

Cetma e i partner - in particolare a<br />

collaborare a Si.Sta.<strong>Cer</strong> sono state tra i<br />

partner scientifici: ENEA, Università<br />

CERINNOVAZIONE TECNOLOGICA<br />

2-3-4-5. A partire dai risultati delle analisi<br />

numeriche, è possibile realizzare la geometria del<br />

modello contro-deformato mediante tecniche CAM<br />

e macchine a controllo numerico. La figura 4<br />

mostra il modello in resina del manufatto controdeformato<br />

realizzato mediante lavorazione con<br />

macchine a controllo numerico, a partire dal quale<br />

si possono ottenere due semistampi in gesso (2-3),<br />

utili per la produzione del prodotto finito (5).<br />

I piccoli scostamenti tra il modello cotto realizzato<br />

e il modello CAD di partenza sono risultati in linea<br />

con gli standard richiesti dalle aziende del settore.<br />

del Salento e D’Apollonia; tra i partner<br />

industriali: Acpa Service, Euroconsulting<br />

e Modelli <strong>Cer</strong>amici di Civita<br />

Castellana (che ha realizzato materialmente<br />

gli stampi) - hanno infatti<br />

intenzione di proporre il servizio “progettazione<br />

stampi” come una soluzione<br />

“chiavi in mano”, dallo schizzo allo<br />

stampo vero e proprio. “Attualmente i<br />

tempi e i costi necessari per la produzione<br />

di un nuovo componente sono<br />

elevati e limitano fortemente la capacità<br />

produttiva e la flessibilità delle<br />

imprese del settore”, sottolinea Bardaro.<br />

Tempi che, grazie ai risultati del<br />

progetto Si.Sta.<strong>Cer</strong>, si riducono di<br />

almeno il 50%. Mentre l’artigianalità<br />

potrebbe essere meglio indirizzata laddove<br />

rappresenta un reale valore<br />

aggiunto, cioè nell’innovazione di stile<br />

e di design che, qualora realizzata con<br />

continuità, permetterebbe all’industria<br />

italiana del sanitario di stare un passo<br />

avanti rispetto alla concorrenza estera,<br />

sempre pronta a “prendere spunto”<br />

dalle nostre produzioni. “Per copiare<br />

una linea ci vorrà sempre un po’ di<br />

tempo - conclude il responsabile di<br />

Si.Sta.<strong>Cer</strong>. - quindi dare la possibilità<br />

alle aziende italiane di cambiare le<br />

serie in tempi rapidi significa consentire<br />

loro di stare sul mercato”.<br />

foschini@contestoweb.com<br />

2009 novembre/dicembre CER 57


CERAMBIENTE<br />

QUALE COMUNICAZIONE<br />

ambientale d’impresa?<br />

di Walter Sancassiani<br />

Comunicare il profilo di sostenibilità<br />

ambientale di prodotto e di<br />

processo è essenziale e sempre più<br />

strategico per il settore ceramico. Intrapresa<br />

negli anni la stagione delle variabili<br />

ambientali da vincolo a opportunità,<br />

ora anche in termini di promozione<br />

commerciale è una corsa al green in<br />

varie forme. Il recente <strong>Cer</strong>saie 2009 è<br />

stato un esplicito indicatore come l’uso<br />

di termini come green e sostenibilità,<br />

stiano diventando elementi qualificanti<br />

di comunicazione e marketing rispetto<br />

a potenziali clienti e interlcutori. Da un<br />

lato è un plus di distinzione rispetto ai<br />

prodotti concorrenti, dall’altro è un’opportunità<br />

per posizionasi in nuovi in<br />

mercati dove è sempre più richiesto<br />

valore ambientale e dove è necessario<br />

dimostrare le qualità e prestazioni<br />

ambientali di prodotto; non ultimo un<br />

contesto di attenzione ineludibile nell’agenda<br />

internazionale rispetto a cambiamenti<br />

climatici, responsabilità<br />

sociale d’impresa, green economy. Ma<br />

cosa riguarda la comunicazione<br />

ambientale d’impresa in corso? Il prodotto?<br />

I processi produttivi? il profilo<br />

trasversale di sostenibilità e responsabilità<br />

sociale dell’impresa? E a chi è<br />

rivolta prevalentemente?<br />

Quale Green? Comunicazione<br />

ambientale di prodotto<br />

Negli ultimi tempi nel settore ceramico<br />

sono nate numerose iniziative di<br />

informazione ambientale e in alcuni<br />

casi di green marketing con vari<br />

approcci e strumenti. Se si osservano<br />

le prime esperienze in corso, si nota<br />

un fronte di imprese impegnate da<br />

anni in miglioramenti ambientali di<br />

prodotto e di processo che hanno in<br />

qualche modo informato di questi<br />

impegni. Altre fanno azioni ambientali<br />

58 CER novembre/dicembre 2009<br />

ma non informano adeguatamente<br />

questi impegni.<br />

Altre ancora, comunicano<br />

con un approccio spinto i<br />

recentissimi impegni<br />

ambientali con slogan non<br />

sempre accompagnati da<br />

informazioni complete e a<br />

360°. Il rischio di passare<br />

da una legittima proclamazione<br />

di performance<br />

ambientali ad operazioni di<br />

greenwashing è molto facile.<br />

Nei casi pionieri e anche<br />

recenti, la dimostrazione delle performance<br />

ambientali di prodotto è dimostrata<br />

da certificazioni secondo standard<br />

internazionali, europei, di settore<br />

e tramite verificatori accreditati<br />

esterni. Dieci gruppi del settore<br />

hanno ottenuto la certificazione<br />

ambientale di prodotto secondo il<br />

Reg. UE Ecolabel per un totale di 45<br />

linee di prodotto e hanno utilizzato<br />

questa etichettatura per informare i<br />

clienti delle caratteristiche ambientali<br />

dei prodotti secondo parametri riconosciuti.<br />

In alcuni casi, permettendo<br />

anche di conseguire vantaggi e vincere<br />

commesse in appalti pubblici<br />

“verdi” con criteri di Green Procurement,<br />

una pratica pubblica ancora<br />

nuova e di nicchia ma con grandi sviluppi.<br />

Altre imprese ceramiche hanno<br />

ottenuto riconoscimenti per gli impegni<br />

ambientali di prodotto e di processo<br />

e anche per come sono riuscite<br />

a comunicarlo e valorizzarlo. Per l’impegno<br />

nel comunicare l’Ecolabel negli<br />

anni, ad esempio, il Gruppo Concorde<br />

- unica azienda italiana - ha ricevuto<br />

un riconoscimento recentissimo<br />

dell’Unione Europea. Altre imprese<br />

hanno ottenuto invece il Premio nazio-<br />

nale per la Responsabilità Sociale d’Impresa<br />

(RSI) Social Award per prodotti a<br />

valenza sociale per non-vedenti come<br />

Casalgrande Padana, oppure Polis<br />

<strong>Cer</strong>amiche per il riciclaggio di materie<br />

vetrate nella serie Relux al Premio<br />

provinciale RSI, o ancora <strong>Cer</strong>amiche<br />

Refin che ha vinto il Premio all’Innovazione<br />

amica dell’Ambiente - sezione Eco-<br />

Edilizia della Regione Lombardia e<br />

Legambiente per la linea di grès porcellanato<br />

Progres contenente il 20%<br />

di vetri provenienti dal riciclo di tubi<br />

catodici post-consumo.<br />

Altre aziende, negli ultimi mesi,<br />

cogliendo in particolare la vetrina dell’ultimo<br />

<strong>Cer</strong>saie, hanno e stanno puntato<br />

molto su prodotti in grès che contengono<br />

percentuali di materiali riciclati<br />

nel prodotto e che permettono di<br />

ottenere punteggi per la certificazione<br />

LEED (Leadership in Environmental and<br />

Energy Design), il sistema di crediti per<br />

l’edilizia e l’architettura sostenibile diffuso<br />

in Nord America e in fase di diffusione<br />

in Europa. In questi casi le<br />

imprese hanno comunicato i loro<br />

impegni verso LEED con etichetta<br />

ambientale secondo Iso 14021, altre<br />

con ANAB-ICEA, altre ancora come


partner Casa Clima.<br />

A queste aziende si aggiungono<br />

quelle che hanno puntato anche su<br />

nuove funzioni sanitario-ambientali<br />

delle piastrelle con funzioni antibatteriche<br />

dichiarate con l’ausilio di certificazioni<br />

di vari enti tecnici esterni, Università<br />

o laboratori di settore o privati.<br />

Comunicazione ambientale di processi<br />

produttivi<br />

È da sottolineare una relazione tra il<br />

grado di comunicazione ambientale e<br />

il livello di gestione ambientale d’impresa.<br />

Le imprese che hanno iniziato<br />

da tempo a comunicare su questo<br />

fronte sono anche quelle che hanno<br />

ottenuto da tempo certificazioni volontarie.<br />

Diverse imprese del ceramico<br />

hanno ottenuto certificazioni ambientali<br />

di processo come lo Standard<br />

ISO14001, quasi una quarantina, e il<br />

Reg. UE EMAS, poco più di una decina,<br />

una certificazione quest’ultima che<br />

obbliga a redigere periodicamente una<br />

Dichiarazione Ambientale con informazioni<br />

e dati su politica, programmi<br />

di impegni, risultati raggiunti e nuovi<br />

da raggiungere.<br />

Quali strumenti ?<br />

In generale la comunicazione<br />

ambientale è prevalentemente di tipo<br />

cartaceo e mono-direzionale, con l’utilizzo<br />

di marchi/etichettature ecologiche<br />

in vari strumenti di comunicazione:<br />

brochure, cataloghi, poster in stand in<br />

fiere, ma anche informazioni on line<br />

tramite web.<br />

Da una recente indagine sui siti web<br />

delle principali imprese del settore<br />

emerge come le informazioni ambientali<br />

siano ancora in generale limitate a<br />

poche righe in sezioni secondarie o a<br />

qualche certificazione da scaricare, ma<br />

in siti di nuova generazione hanno<br />

assunto un ruolo maggiore, con riferimenti<br />

già nella home page con un’apposita<br />

sezione Ambiente che contiene<br />

documenti e informazioni dettagliate<br />

sul profilo ambientale di prodotto e di<br />

processo. In generale, nonostante le<br />

potenzialità di comunicazione interattiva<br />

e multimediale di Internet, in<br />

quasi tutti i casi la comunicazione online<br />

è di tipo statico, informativo. Finora,<br />

soltanto nel caso di Refin, in un sito<br />

tematico ambientale, è prevista una<br />

Linea diretta “A tu per tu con il Presidente”<br />

con la richiesta di interagire con<br />

i lettori/stakeholder da parte dell’imprenditrice.<br />

Comunicare in modo integrato il profilo<br />

complessivo ?<br />

Fatte le evidenti distinzioni dei singoli<br />

casi, prevale in generale la comunicazione<br />

ambientale dei prodotti,<br />

rivolta fondamentalmente a clienti,<br />

progettisti, distributori. Tuttavia, in un<br />

Elementi per la comunicazione<br />

ambientale d’impresa<br />

• Accessibilità<br />

• Leggibilità<br />

• Continuità<br />

• Mix di strumenti diversificati per vari<br />

destinatari / stakeholder<br />

• Completezza informazioni ambientali di<br />

prodotto, processo e impegni di<br />

Responsabilità Sociale d’Impresa/<br />

Sostenibilità<br />

• Dati tecnici e indicatori con in evidenza<br />

le prestazioni dichiarate<br />

• Verificabilità<br />

• Aneddoti/Storie<br />

• Consultazione periodica stakeholder<br />

CERAMBIENTE<br />

contesto di approcci integrati, per l’innovazione<br />

e la qualità gestionale d’impresa<br />

e di fronte alle aspettative di vari<br />

stakeholder (clienti, progettisti, designer,<br />

mondo della ricerca, enti locali,<br />

fornitori, dipendenti, sindacati, comunità<br />

locale) diventa sempre più cruciale<br />

non solo informare, ma comunicare<br />

e interagire anche sul profilo complessivo<br />

dell’impresa. Dai valori di riferimento<br />

agli impegni realizzati e ai<br />

risultati raggiunti sulla qualità e innovazione<br />

dei prodotti, sulla qualità del<br />

lavoro, formazione e sicurezza dei<br />

dipendenti, sui progetti di supporto al<br />

territorio con valenza sociale-culturale-sportiva,<br />

sulla governance d’impresa:<br />

in sintesi comunicare la sostenibilità e<br />

la Responsabilità Sociale d’Impresa<br />

(RSI).<br />

Molte imprese del settore svolgono<br />

azioni in tale direzione, ma ancora<br />

non valorizzano anche in un’ottica<br />

commerciale il valore aggiunto creato.<br />

Un gruppo del settore, Florim, ha<br />

pubblicato il 1° Bilancio di Sostenibilità<br />

e RSI per rendicontare i propri<br />

impegni.<br />

Variare gli ambiti e gli interlocutori<br />

implica un uso diversificato di strumenti<br />

di comunicazione tradizionali e<br />

nuovi, ma già ampiamente disponibili,<br />

la necessità di strutturare le informazioni<br />

con l’aggiunta di indicatori<br />

quando si vuole rendicontare (es.<br />

guide GRI validi a livello internazionale),<br />

eventi interattivi per facilitare il<br />

dialogo quando si vuole ascoltare,<br />

coinvolgente e confrontarsi o per attivare<br />

partnership, ma soprattutto una<br />

convinzione a comunicare con continuità<br />

azioni piccole e grandi con risultati<br />

ambientali traversali concreti,<br />

internamente ed esternamente.<br />

sancassiani@focus-lab.it<br />

2009 novembre/dicembre CER 59


CERENERGIA<br />

STOCCAGGI DEL GAS,<br />

fattore di competitività<br />

di Roberto Faben<br />

In Italia è necessario aumentare<br />

la capacità di stoccaggio di gas<br />

metano, accelerando la realizzazione di<br />

nuove infrastrutture, in primis nuovi<br />

siti da affiancare a quelli già esistenti,<br />

ma anche un congruo incremento<br />

delle capacità di import da gasdotti e<br />

rigassificatori. L’aumento della disponibilità<br />

nazionale di questa preziosa<br />

risorsa energetica, in grado di soddisfare<br />

bisogni di clienti residenziali, commerciali<br />

e industriali, si pone come<br />

priorità, per tre principali ragioni: elevare<br />

i margini di sicurezza del sistema<br />

di erogazione, creare le condizioni per<br />

una maggior concorrenza (in grado di<br />

abbassare i prezzi) in un mercato liberalizzato<br />

dal 2001, conferire all’Italia<br />

un ruolo di hub europeo del gas, data<br />

la sua posizione geograficamente strategica.<br />

La prima variabile è quella della sicurezza,<br />

ossia della garanzia della continuità<br />

dell’erogazione, scongiurando<br />

episodi d’interruzioni delle forniture,<br />

che potrebbero avere, se perduranti,<br />

conseguenze catastrofiche sull’intero<br />

sistema economico. Le ultime due<br />

situazioni di allarme più recenti che si<br />

sono verificate nel nostro Paese sono<br />

quelle dell’inverno 2005-2006 e del<br />

gennaio 2009. In un contesto di scarsità<br />

strutturale di offerta, la crisi dell’inverno<br />

2005-2006 fu innescata da vari<br />

fenomeni concomitanti, come le condizioni<br />

climatiche molto rigide, un<br />

anomalo ricorso agli stoccaggi da parte<br />

delle centrali elettriche, la riduzione<br />

delle importazioni dalla Russia. Gli<br />

effetti furono alcune carenze in termini<br />

di disponibilità di punta, e la preoccupante<br />

situazione fu superata solo attra-<br />

60 CER novembre/dicembre 2009<br />

Un convegno del<br />

RIE a Bologna ha<br />

messo in evidenza<br />

le criticità del<br />

distretto<br />

verso il ricorso allo stoccaggio strategico<br />

(1,2 miliardi di metri cubi) e a<br />

provvedimenti di massimizzazione<br />

delle importazioni da altri Paesi (l’Italia<br />

importa principalmente da Russia,<br />

Algeria e, in misura molto minore, da<br />

Libia, Norvegia ed Olanda), insieme<br />

alla decisione di sospensione della fornitura<br />

ai clienti interrompibili. Secondo<br />

il ministero dello Sviluppo economico,<br />

al 22 marzo 2006, il volume di<br />

metano erogato attinto dai siti di stoccaggio,<br />

fu di 9,3 miliardi di metri cubi,<br />

3,4 miliardi in più rispetto alla media<br />

degli ultimi 20 anni.<br />

Al verificarsi del secondo caso di crisi,<br />

quello del gennaio 2009, legato al<br />

blocco delle forniture dalla Russia, che<br />

determinarono una riduzione della<br />

capacità di importazione giornaliera<br />

fino al 30%, il sistema ha potuto reagire<br />

meglio solo a causa della contrazione<br />

dei consumi conseguente alla crisi<br />

economica, e alla maggior quantità di<br />

gas ancora presente nei siti di stoccaggio<br />

al momento dell’interruzione delle<br />

forniture russe, dato che le temperature<br />

erano piuttosto miti. Non stupisce,<br />

dunque, che una recente segnalazione<br />

dell’Aeeg, l’Autorità per l’energia elettrica<br />

e il gas, al ministero dello Sviluppo<br />

economico, metta in guardia il sistema<br />

circa il possibile ripetersi di situazioni<br />

di allarme anche più gravi: «Il grave<br />

deficit di capacità di offerta e di stoccaggio<br />

evidenziato nelle crisi recenti,<br />

potrebbe ripetersi, nonostante l’attuale<br />

basso livello di domanda, con rischi<br />

immediati per il sistema e gli utenti<br />

finali».<br />

La variabile sicurezza si affianca, come<br />

si diceva, alla possibilità di aumentare<br />

Foto by bertsci - www.panoramio.com


la concorrenza e conferire, in futuro,<br />

all’Italia, un ruolo di hub europeo del<br />

gas. Attualmente, i prezzi del gas<br />

metano nei contratti a lungo termine,<br />

indicizzati in base all’andamento delle<br />

quotazioni del greggio, si sono ampiamente<br />

abbassati e si sono generati<br />

prezzi spot per vendere i grandi quantitativi<br />

di materia prima rimasta da<br />

allocare sul mercato. L’Italia, tuttavia,<br />

non può cogliere al volo questa situazione,<br />

né ha potuto farlo nel recente<br />

passato, acquistando surplus di materia<br />

prima a prezzi allettanti (il che<br />

aumenterebbe la concorrenza e farebbe<br />

scendere le quotazioni, con vantaggio<br />

per i clienti finali, compresi quelli<br />

industriali), dato che non dispone dell’indispensabile<br />

spazio per lo stoccaggio.<br />

Se, inoltre, la capienza complessiva<br />

di stoccaggio aumentasse considerevolmente,<br />

si potrebbe creare la prospettiva<br />

di fare dell’Italia uno snodo<br />

internazionale (hub) di riferimento per<br />

molti Paesi.<br />

Oggi, in Italia, sono disponibili soltanto<br />

10 siti di stoccaggio – a Settala (fra<br />

Milano e Lodi), Brugherio (Milano),<br />

Sergnano (fra Cremona e Bergamo),<br />

Ripalta (Cremona), Cortemaggiore (fra<br />

Cremona e Parma), Collalto (Treviso),<br />

Sabbioncello (Ferrara), Minerbio<br />

(Bologna), Cellino (Teramo), Fiume<br />

Treste (fra Chieti e Campobasso) – corrispondenti<br />

ad ex-giacimenti metaniferi<br />

(in termine tecnico, giacimenti<br />

“depletati”). La funzione dello stoccaggio<br />

è quella di immagazzinare gas di<br />

produzione nazionale o importato, da<br />

immettere nella rete di trasporto e di<br />

posticiparne l’utilizzo, seguendo le<br />

necessità della domanda. Nel corso<br />

Principali indicatori<br />

del consumo di gas metano in Italia<br />

(Valori in miliardi di metri cubi - anno 2008)<br />

Consumo complessivo annuo 85<br />

Consumo industriale 19<br />

Produzione interna 9,1<br />

Import 76,9<br />

Capacità di stoccaggio 14<br />

Deficit da colmare almeno 4*<br />

* dato indicativo, legato sia a necessità tecniche sia<br />

all’andamento della domanda<br />

Fonte: RIE<br />

degli anni i progetti per la creazione di<br />

nuovi siti di stoccaggio (in giacimenti<br />

vuoti o semiesauriti, in zone acquifere<br />

profonde, in miniere di carbone<br />

abbandonate o in cavità ricavate tra<br />

formazioni saline sotterranee) sono<br />

cresciuti: nel 2005 erano 9, e nel 2007<br />

14, ma di questi nessuno è entrato in<br />

funzione, e solo 3 sono stati autorizzati<br />

in concessione ai duo-polisti attuali<br />

(Stogit, Edison Stoccaggi).<br />

Dunque le pratiche per uscire da questa<br />

situazione vanno a rilento, anche<br />

per la complessità delle procedure<br />

burocratiche necessarie all’avvio dell’esercizio<br />

dei siti. Sul fronte delle infrastrutture<br />

e approvvigionamento le cose<br />

vanno un po’ meglio: da poco, sono<br />

entrate in esercizio Tag Expansion<br />

Tranche 1, Ttpc Expansion 1, Ttpc<br />

Expansion 2, Rovigo Lng Terminal,<br />

mentre, in tempi non lunghi, dovrebbe<br />

entrare in funzione anche Tag Expansion<br />

tranche 2. Fra gli investimenti<br />

work in progress figurano i gasdotti Tap<br />

(Albania-Italia), Igi (Grecia-Italia), Sel<br />

(Austria-Italia), Galsi (Algeria Italia) e<br />

CERENERGIA<br />

Tgl (Germania-Austria-Italia).<br />

Mentre la partita dei rigassificatori<br />

(strutture in grado di<br />

rigassificare il gas importato<br />

allo stato liquido) rimane<br />

aperta, e molti di questi<br />

impianti (fra i quali quelli di<br />

Porto Viro, Brindisi, Rosignano,<br />

Taranto, Gioia Tauro,<br />

Porto Empedocle, Augusta,<br />

Trieste, Ravenna, Falconara,<br />

Civitavecchia) sono ancora da<br />

costruire.<br />

Rimane il fatto, tuttavia, che,<br />

dal 2002 al 2008, le disponibilità<br />

derivanti dallo stoccaggio in Italia,<br />

comprensive quelle per le riserve<br />

strategiche, sono aumentate soltanto<br />

del 12% (in seguito a iniziative di ottimizzazione<br />

delle infrastrutture esistenti),<br />

a fronte di una crescita dei consumi<br />

del 22%. Negli ultimi anni, inoltre, la<br />

disponibilità di erogazione giornaliera<br />

in momenti di punta, è rimasta pressoché<br />

costante. Pur in presenza di una<br />

situazione di crisi, che ha fatto scendere<br />

i consumi, i fattori di criticità rimangono,<br />

comprese le inefficienze, come la<br />

sottoutilizzazione degli impianti nei<br />

periodi estivi e il fatto che, nei criteri di<br />

allocazione della risorsa, siano privilegiati<br />

i clienti residenziali, con scarsa<br />

voce in capitolo di quelli industriali.<br />

Qualora si ripresentassero situazioni<br />

come un inverno particolarmente rigido,<br />

con punte di freddo in avanzata<br />

fase di svuotamento dei siti di stoccaggio,<br />

e problemi di interruzione delle<br />

forniture dall’estero, il sistema potrebbe<br />

entrare rapidamente in crisi.<br />

robertofaben@libero.it<br />

2009 novembre/dicembre CER 61


DOSSIER CER<br />

La movimentazione<br />

interna<br />

e la logistica esterna


CERDOSSIER<br />

SASSUOLO, IL DISTRETTO<br />

“gira” 30 milioni di tonnellate<br />

A tanto ammonta il<br />

traffico di materie<br />

prime, prodotto<br />

finito e trasporti da<br />

e all’indotto<br />

WWW<br />

Il rapporto è scaricabile da:<br />

www.confindustriaceramica.it/<br />

bookstore/studi e ricerche<br />

64 CER novembre/dicembre 2009<br />

di Alessandra Ferretti<br />

La straordinaria mobilità di<br />

materia prima e prodotto finito<br />

all’interno del distretto della ceramica,<br />

dove è localizzato il 79% della produzione<br />

nazionale, deve fare i conti con<br />

la parcellizzazione del sistema logistico<br />

e la crescita continua dei flussi di relazione<br />

tra gli stabilimenti e i centri di<br />

produzione, nonchè con l’alta percentuale<br />

di dipendenza delle aziende da<br />

gestori esterni di trasporti.<br />

A stabilirlo è il “Rapporto sullo<br />

stato dell’arte della logistica nel<br />

distretto ceramico e individuazione<br />

delle priorità di intervento”, promosso<br />

da <strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica,<br />

<strong>Cer</strong>form e Cargo Clay, curato dall’ing.<br />

Nicolò Pascale Guidotti Magnani,<br />

esperto di Supply Chain Management e<br />

presentato a fine 2007.<br />

Tra le tipologie di materia prima in<br />

arrivo al distretto, il 43% è rappresentato<br />

da feldspati, un altro 42% da argille,<br />

il 13% da sabbie e il 2% da caolini.<br />

Tra le piattaforme logistiche di supporto<br />

al distretto per i flussi di rifornimento,<br />

emergono la funzione di Dinazzano<br />

come piattaforma intermodale della<br />

materia prima e il porto di Ravenna.<br />

Per i flussi di distribuzione, invece,<br />

sono evidenti la funzione della piattaforma<br />

intermodale di Rubiera, i<br />

porti del Tirreno per i flussi overseas<br />

e lo snodo di Verona per le spedizioni<br />

dirette verso l’Europa centro-settentrionale.<br />

Tra i flussi movimentati nel distretto<br />

di Sassuolo e Scandiano, inbound e outbound,<br />

la quota via gomma è pari al<br />

79% e quella via ferro tocca il 21%. In<br />

questo secondo caso, la percentuale di<br />

inbound rispetto a quella outbound è<br />

piuttosto modesta, tanto più se si considerano<br />

le potenzialità di rifornimento<br />

della materia prima in transito sul<br />

porto di Ravenna (4,5 milioni circa),<br />

che poi prosegue via gomma alla volta<br />

del distretto.<br />

Con lo sviluppo della piattaforma<br />

intermodale di Dinazzano e la realizzazione<br />

dello scalo di Marzaglia, in fase<br />

di completamento, la capacità dell’intermodale<br />

nell’area di Modena e Reggio<br />

Emilia sarà di oltre 17 milioni tons,<br />

e il distretto avrà la possibilità di<br />

ampliare ulteriormente la quota ferro.<br />

Un ampliamento, questo condizionato<br />

tuttavia dai vincoli strutturali ed economici<br />

posti dai porti (Ravenna) e dal<br />

materiale rotabile.<br />

Come si potrebbero ottimizzare i trasporti<br />

in entrata e in uscita dal distretto?<br />

Un’opportunità potrebbe essere<br />

individuata nell’integrazione con flussi<br />

di business diversi dal ceramico che<br />

scambiano materiali tra le medesime<br />

regioni e che abbiano le stesse esigenze<br />

di trasporto.<br />

Ad oggi, il sistema di viabilità nel<br />

distretto ha raggiunto la saturazione e<br />

non regge alla continua crescita del tra-


sporto stradale, che supera i 30 milioni<br />

tons, tra rifornimenti di materia prima,<br />

distribuzione e relazioni con l’indotto.<br />

I passaggi sono stimati di 4500<br />

TIR/equivalenti/giorno. Un dato che<br />

aumenta, se consideriamo l’uso di veicoli<br />

di medio/piccolo cabotaggio per i<br />

trasferimenti di materiale tra le ceramiche<br />

e l’indotto, e il loro basso grado di<br />

riempimento.<br />

La saturazione del sistema stradale<br />

determina ovviamente non solo inefficienze<br />

sulla filiera, ma anche sprechi di<br />

risorse nelle operazioni di trasporto e<br />

nelle attività logistiche interne agli stabilimenti.<br />

Tutto questo incide in<br />

maniera evidente sui costi logistici.<br />

Tra le politiche suggerite spicca quella<br />

del “meno vincoli e più strade,<br />

meno egoismi locali e più infrastrutture,<br />

poche grandi opere realizzate in<br />

tempi brevi”. Si considerano poi prioritarie<br />

la realizzazione del collegamento<br />

stradale tra Campogalliano e Sassuolo,<br />

l’attivazione dello scalo merci di<br />

Marzaglia e la realizzazione di infra-<br />

strutture per il porto di Ravenna, che<br />

consentano di spostare i flussi scambiati<br />

col distretto ceramico dal via<br />

gomma al via ferro.<br />

Dal canto loro, il sistema dei porti<br />

tirrenici (Genova, Savona, La Spezia e<br />

Livorno) e il porto di Ravenna, muovono<br />

complessivamente oltre 7 milioni<br />

di tonnellate di merci tra materie<br />

prime e prodotto finito.<br />

L’indagine sui costi della filiera logistica<br />

è basata su un campione di 16<br />

stabilimenti ceramici, con un output di<br />

85 milioni mq/anno, rappresentativo<br />

quindi delle sole realtà medio-grandi.<br />

Dallo studio si evince che la superficie<br />

utilizzata per la logistica e le trasformazioni<br />

si estende su oltre 10,5 milioni<br />

mq. La logistica distributiva utilizza<br />

circa 4,5 milioni mq, compresi<br />

500mila mq dei Transit Point esterni.<br />

La produzione con le superfici dedicate<br />

allo stock e alla movimentazione<br />

della materia prima consuma invece<br />

6,1 milioni mq, di cui 5 milioni per le<br />

trasformazioni.<br />

Quanto agli addetti e ai mezzi dedicati<br />

alla logistica, la stima è di 5.500<br />

unità di addetti (3.700 sui processi primari<br />

di magazzino e 1.800 sui processi<br />

CERDOSSIER<br />

di governo e supporto della logistica) e<br />

di quasi 4.000 mezzi di movimentazione.<br />

Rimane da capire ora a quanto<br />

ammontano i costi della logistica. Dal<br />

modello utilizzato sul campione nei<br />

comprensori di Faenza, Imola, Scandiano<br />

e Sassuolo, l’incidenza del<br />

costo è del 14,9% sul fatturato delle<br />

imprese ceramiche ovvero quasi il<br />

24% del costo sostenuto dal cliente<br />

finale per l’acquisto e la distribuzione<br />

del prodotto.<br />

I costi interni della logistica incidono<br />

per il 37,7%. La logistica distributiva<br />

pesa per il 15,2%, di cui il 13% per la<br />

gestione del magazzino prodotti finiti e<br />

il 2,2% per la gestione del “pronto”.<br />

I costi esterni influiscono invece per<br />

il 62,7%, composti anzitutto dai costi<br />

di distribuzione (44,7%). I costi per la<br />

distribuzione del frazionato incidono<br />

per il 24,4%, contro il 20,3% della<br />

distribuzione dei completi.<br />

Il trasporto della materia prima<br />

influisce per il 13,8%, di cui il 3,1% è<br />

la stima dei costi di trasporto per il<br />

cosiddetto “ultimo miglio”.<br />

alessandra_ferretti@hotmail.it<br />

2009 novembre/dicembre CER 65


CERDOSSIER<br />

“RI-ORGANIZZARSI”<br />

per ridurre i costi della logistica<br />

L’elevato numero di<br />

prodotti e di clienti,<br />

unito alla spedizione<br />

di piccoli lotti,<br />

determinano una<br />

onerosità pari al<br />

15% del fatturato<br />

66 CER novembre/dicembre 2009<br />

Nicolò Pascale Guidotti Magnani<br />

di Simona Storchi<br />

Migliorare la logistica per razionalizzare<br />

i costi e aumentare l’efficienza<br />

e le prestazioni. Questo significa<br />

monitorare e organizzare, all’interno<br />

dell’azienda, tutte le attività gestionali e<br />

strategiche che governano i movimenti<br />

di tutti i materiali, dai fornitori fino<br />

allo stabilimento, dallo stabilimento<br />

fino alla consegna ai clienti finali.<br />

Quali sono i sistemi adottati, in<br />

questo senso, dal management del settore<br />

ceramico? Che livello di coscienza<br />

ha il comparto della logistica aziendale<br />

e delle sue potenzialità? Quali strumenti<br />

mettere in campo per migliorarla?<br />

“La logistica è tuttora, per una parte<br />

delle imprese del settore ceramico, una<br />

disciplina applicata in modo ancora<br />

troppo primitivo”, spiega l’ingegnere<br />

Nicolò Pascale Guidotti Magnani,<br />

consulente di direzione ed esperto di logistica.<br />

“Troppo spesso nelle aziende<br />

ceramiche manca un controllo sistematico<br />

dei processi logistici, proprio<br />

perché la logistica viene considerata<br />

una mera operazione di spostamento<br />

di materiali e di prodotti. È invece<br />

un’attività chiave da considerare in<br />

un’ottica di monitoraggio sistematico<br />

di tutte le operazioni di trasporto,<br />

movimentazione e stoccaggio materiali,<br />

dentro e fuori l’azienda”.<br />

Cosa significa gestire il processo<br />

logistico?<br />

Fare logistica oggi vuol dire gestire<br />

l’intera catena logistica che fa capo<br />

all’azienda, ovvero fare logistica integrata.<br />

Vuol dire migliorare le attività<br />

logistiche e di trasporto integrando i<br />

processi delle imprese che riforniscono<br />

e distribuiscono i prodotti della ceramica,<br />

ovvero, gestire la supply chain.<br />

Vuol dire sapere gestire il magazzino<br />

con nuove tecnologie, come ad esem-<br />

pio il possibile impiego di sistemi di<br />

trasporto pneumatico per il trasporto<br />

interno della materia prima che, oltre a<br />

ridurre i costi di handling, assicurano<br />

anche un minor impatto ambientale.<br />

Oppure significa introdurre nuovi<br />

sistemi WMS (Warehouse Management<br />

System, ndr) per la gestione dei processi<br />

di magazzino e poter così disporre in<br />

tempo reale di tutte le informazioni<br />

necessarie per gestire e controllare i<br />

flussi fisici. La mancata o non corretta<br />

gestione del magazzino e della supply<br />

chain è una delle fonti primarie di inefficienze<br />

e sprechi: questo è un terreno<br />

dove le aziende ceramiche potrebbero<br />

avere delle enormi potenzialità di<br />

miglioramento.<br />

Quali sono le principali criticità della<br />

logistica interna e dei magazzini<br />

della ceramica ?<br />

Il magazzino, punto strategico della<br />

rete logistica, ha la funzione di mantenimento<br />

delle scorte, ma è anche<br />

un luogo cardine dei materiali in arrivo<br />

da fornitori e stabilimenti di produzione<br />

esterni e dei materiali e prodotti<br />

in uscita. Nella gestione dei<br />

magazzini la mancanza di controllo<br />

di processo è una delle criticità più<br />

frequenti. Fare controllo di processo<br />

significa “conoscere” il processo e<br />

poterlo “migliorare”.<br />

Un aspetto critico è la gestione di<br />

un numero sempre più elevato di<br />

referenze che determina l’aumento<br />

vorticoso dei costi di magazzino. Lo<br />

stoccaggio di un sempre più alto<br />

numero di prodotti richiede spazi<br />

più ampi che determinano maggiori<br />

percorrenze e più tempo per la<br />

movimentazione: più costi di superficie<br />

e più costi di handling.<br />

Alla complessità che cresce con la


numerosità dei codici prodotto non si<br />

oppongono misure adeguate di riorganizzazione<br />

dei magazzini, e in<br />

molti casi l’assetto di un impianto di<br />

magazzino, dopo che è stato realizzato<br />

e avviato, non viene più modificato,<br />

anche se il mix delle attività di carico e<br />

scarico è completamente cambiato.<br />

Un altro esempio: ora che i grandi<br />

formati iniziano ad essere prodotti e<br />

venduti su larga scala, è fondamentale<br />

attrezzare i magazzini e adattare il<br />

sistema logistico alle caratteristiche fisiche<br />

di questi nuovi prodotti per evitare<br />

di perdere efficienza nel processo di<br />

movimentazione, in particolare nella<br />

fase di picking e di spedizione.<br />

Quali criticità si potrebbero evitare<br />

per mantenere snella e operativa la<br />

logistica interna?<br />

Ripeto: controllo di processo, controllo<br />

dei costi e dei processi di magazzino,<br />

controllo delle risorse e dei mezzi<br />

di movimentazione, degli spazi e degli<br />

impianti di stoccaggio, formazione<br />

degli addetti della logistica, definizione<br />

chiara degli standard di processo.<br />

In diversi casi la logistica è gestita in<br />

modo così “primitivo” che oltre ad<br />

impattare negativamente su efficienza e<br />

qualità del servizio, può essere fattore<br />

di rischio per le persone e per le cose.<br />

È necessaria una campagna promozionale<br />

della logistica che sensibilizzi il<br />

management a partire dagli imprenditori.<br />

La logistica può realmente essere un<br />

fattore di grande competitività.<br />

Quanto può aiutare l’automazione?<br />

Molti pensano di risolvere i problemi<br />

logistici o aumentare l’efficienza del<br />

magazzino con l’uso dell’automazione.<br />

È un investimento consistente che va<br />

analizzato attentamente. Nel ragionare<br />

sulla convenienza e l’opportunità di<br />

adottare queste tecnologie, bisogna<br />

partire dal presupposto che gli investimenti<br />

sono di gran lunga superiori a<br />

quelli necessari per la costruzione di<br />

un magazzino di tipo tradizionale.<br />

L’automazione mette in discussione il<br />

modello logistico più diffuso nel<br />

distretto, costituito da magazzini a<br />

“cielo aperto”. Per studiare le possibili<br />

soluzioni alternative sono necessarie<br />

capacità di analisi e conoscenza delle<br />

tecnologie disponibili, per evitare di<br />

essere troppo condizionati nella scelta<br />

dai fornitori di impianti.<br />

Qualche consiglio pratico per ottimizzare<br />

la logistica?<br />

È necessario partire dalla conoscenza<br />

dello stato dell’arte, ri-costruire il<br />

proprio modello logistico, studiare i<br />

processi e il loro grado di efficienza e<br />

misurare il grado di servizio confrontandolo<br />

con i target di mercato.<br />

Tutto ciò deve aiutarci a capire<br />

quali sono le criticità del sistema<br />

attuale e a progettare il modello futuro.<br />

È necessario che ogni azienda<br />

ceramica pianifichi il rinnovamento<br />

CERDOSSIER<br />

della sua logistica e che lo realizzi<br />

con determinazione. Infatti la logistica<br />

incide pesantemente sui costi della<br />

ceramica (fino al 15% del fatturato di<br />

uno stabilimento) e ogni miglioramento<br />

determina un effetto immediato<br />

sul margine.<br />

A mio giudizio, sarebbe molto<br />

importante che le aziende ceramiche<br />

mettessero a fattore comune i loro<br />

processi di rifornimento e distribuzione,<br />

avviando progetti di “logistica<br />

collaborativa”, coinvolgendo fornitori<br />

e clienti, e quindi creando la “massa<br />

critica” necessaria a generare le economie<br />

di scala in grado di ridurre i<br />

costi logistici.<br />

Nel processo di rinnovamento della<br />

logistica le aziende ceramiche possono<br />

sfruttare le esperienze e i risultati<br />

di altri settori di business, dove i<br />

nuovi sistemi organizzativi e di controllo<br />

e gestione della logistica sono<br />

impiegati e consolidati da anni, e<br />

possono essere implementati con<br />

costi e tempi compatibili alle esigenze<br />

del settore.<br />

simona.storchi@gmail.com<br />

2009 novembre/dicembre CER 67


CERDOSSIER<br />

ITALVISION<br />

Via R. Guttuso, 2 - 42019 Scandiano (RE)<br />

Tel 0522 859704 - Fax 0522 986793<br />

www.italvision.it - info@italvision.it<br />

TILEVISION-CP - sistema di scelta automatica<br />

con calibro e planar integrati<br />

Italvision aumenta l’offerta dei propri prodotti per il controllo<br />

qualità: ai già noti TileVision, ColorVision, CheckVision,<br />

DiaVision, DiaVision-Auto e PlanVision si aggiunge il nuovo<br />

sistema TileVision-CP che integra il controllo del calibro e<br />

della planarità alla scelta automatica, nei medesimi ingombri.<br />

TileVision, terza generazione del sistema di scelta automatica<br />

Italvision, va ad integrare il modulo di controllo del calibro e<br />

della planarità già imposto sul mercato nei sistemi DiaVision.<br />

Precisione, compattezza, semplicità d’uso e immediatezza<br />

delle operazioni di cambio formato sono le principali<br />

caratteristiche che contraddistinguono Tilevision-CP.<br />

- Ingombri ridottissimi (lunghezza trasporto 2000 mm);<br />

- doppio monitor per gestione simultanea di tutte le<br />

funzionalità della macchina;<br />

- nuove funzionalità della scelta automatica con<br />

apprendimento delle strutture delle mattonelle;<br />

- gestione fino a 8 calibri e 4 scelte di Planar;<br />

- interfacciamento con qualunque linea di scelta.<br />

La gamma dei prodotti Italvision per il controllo qualità<br />

comprende inoltre:<br />

• DiaVision, controllo calibro, diagonali;<br />

• DiaVision-P, controllo calibro, diagonali e planarità;<br />

• DiaVision-Auto controllo calibro, diagonali con cambio<br />

formato completamente automatico dal 10x10 al 900x1200.<br />

(Possibilità anche di modulo planar);<br />

• PlanVision controllo planarità a 3, 5, 7 o 11 teste da<br />

montare anche su traino esistente;<br />

• PlanVision P9 controllo planarità a 9 teste e misura<br />

istantanea di tutti i sensori per formati fino al 1200x1200 da<br />

montare anche su traino esistente;<br />

• ColorVision, sistema di controllo qualità;<br />

• ColorVision CP, sistema di controllo qualità con modulo<br />

calibro e planar;<br />

• CheckVision, sistema per il controllo bisello, diagonali,<br />

calibro, difetti di spigoli e lati.<br />

Tutti i nostri<br />

sistemi si stanno<br />

imponendo sul<br />

mercato per la<br />

precisione, la<br />

semplicità d’uso e<br />

l’immediatezza<br />

delle operazioni di<br />

cambio formato.<br />

68 CER novembre/dicembre 2009<br />

Il doppio monitor del sistema TileVision-CP / The twin monitor on the TileVision-CP system<br />

TILEVISION CP - automatic sorting system with<br />

integrated gauge and planar<br />

Italvision has increased its range of products for quality<br />

control with its latest Tile Vision-CP system, combining the<br />

control of work-size and flatness with automatic grading with<br />

no extra bulk, alongside its well-known TileVision,<br />

ColorVision, CheckVision DiaVision, DiaVision-Auto and<br />

PlanVision.<br />

TileVision is the third generation of Italvision's automatic<br />

grading system and the latest addition to its well known<br />

DiaVision flatness and work-size control module.<br />

Precision, compact size, simple operation and immediate size<br />

change are the main features that set the Tilevision-CP apart.<br />

- Extremely compact (conveyor length 2000 mm);<br />

- twin monitors for simultaneous management of all machine<br />

operations;<br />

- new automatic grading functions with learning of the tile<br />

structures;<br />

- management of up to 8 work-size and 4 Planar selections;<br />

- interfaces with any sorting line.<br />

The range of Italvision products for quality control also<br />

includes:<br />

• DiaVision, for control of work-size and diagonals;<br />

• DiaVision-P, for control of work-size, diagonals and flatness;<br />

• DiaVision-Auto for control of work-size and diagonals, with<br />

fully automatic shape changeover from 10x10 mm to<br />

900x1200 mm sizes (planar module can also be fitted);<br />

• PlanVision for control of flatness with 3, 5, 7 or 11 heads,<br />

also for fitting on existing drive systems;<br />

• PlanVision P9 for control of flatness with 9 heads and<br />

instant measuring by all sensors for shapes up to<br />

1200x1200 mm (can also be fitted on existing drive<br />

systems);<br />

• ColorVision, quality control system;<br />

• ColorVision CP, quality control system with work-size and<br />

planar module;<br />

• CheckVision system for control of chamfers, diagonals,<br />

work-size, corner and edge faults.<br />

All of our systems are becoming increasing popular on the<br />

market for their precision, simple operation and rapid shape<br />

changeover.


CERDOSSIER<br />

SYSTEM<br />

via Ghiarola Vecchia 73, 41042 Fiorano Modenese (MO)<br />

Tel 0536 836111 - Fax 0536 830708<br />

www.system-group.it - info.ceramics@system-group.it<br />

4Phases - linea di scelta<br />

4Phases è l’innovativa linea di scelta totalmente<br />

automatizzata concepita da System S.p.A. e destinata a<br />

diventare il nuovo standard tecnologico di riferimento in<br />

quanto a design e compattezza, semplicità d’uso e bassi<br />

costi di gestione.<br />

La rivoluzione di questa macchina consiste nella sua<br />

capacità di eliminare tutto il cartone a magazzino, grazie<br />

alla possibilità di autocostruire le scatole di cartone per le<br />

piastrelle direttamente in macchina, dopo le fasi di scelta<br />

e impilamento.<br />

Il sistema si avvale dell’apparato di controllo “Qualitron”<br />

che integra i processi di controllo qualità e tonalità delle<br />

piastrelle. Lo smistatore di nuova generazione preleva in<br />

automatico i pezzi identificati in classi omogenee,<br />

trasferendoli su un pianale statico. Le pile così formate<br />

vengono poi prelevate da una navetta che porta il<br />

suddetto materiale al confezionamento. A questo punto<br />

del processo si ha forse la più interessante novità<br />

dell’intero sistema: il cartone utilizzato, neutro con<br />

dimensioni base 1200x1200 mm, viene tagliato e<br />

personalizzato durante la fase di preparazione con loghi e<br />

grafiche mediante stampanti digitali. Successivamente, la<br />

macchina “autocostruisce” l’involucro di cartone, creando<br />

una cornice contenitiva intorno al materiale stesso. In<br />

questo modo vengono eliminati tutti gli stoccaggi di<br />

cartone dello stabilimento, e viene ridotto in modo<br />

consistente il costo del’imballaggio con oltre il 50% di<br />

risparmio.<br />

L’impianto ha già raggiunto eccellenti risultati nell’azienda<br />

in cui è stato installato, dando conferma di come System,<br />

ancora una volta, rappresenti il partner ideale per tutte<br />

quelle aziende ceramiche che affrontano la crisi globale<br />

investendo e guardando avanti, nell’ottimizzazione dei<br />

processi unitamente alla riduzione dei costi di produzione.<br />

70 CER novembre/dicembre 2009<br />

4Phases - sorting line<br />

IThe 4Phases is an innovative and fully automated sorting<br />

line designed by System S.p.A. that is bound to become<br />

the new benchmark in technology standards because of<br />

its design and compact size, ease of operation and low<br />

running costs.<br />

The revolutionary design of this machine is capable of<br />

eliminating cardboard boxes stored in warehouses by<br />

building the boxes for the tiles directly in the production<br />

line, after sorting and stacking.<br />

The system uses a “Qualitron” control device that<br />

integrates quality control and tile colour control. This<br />

latest generation sorter automatically picks the items it<br />

has placed in homogeneous categories and puts them on<br />

a static flat surface. The resulting stacks are then taken<br />

for packing by a shuttle. The new and perhaps most<br />

interesting process in the whole system now takes place:<br />

neutral cardboard, with a basic size of 1200x1200 mm, is<br />

cut and customised with any logos and graphics by digital<br />

printers. The machine then “automatically builds” the<br />

cardboard case, creating a container around the material.<br />

This has the advantage of eliminating the need to store<br />

cardboard boxes in the warehouse and cuts the cost of<br />

packaging considerably, with over 50% savings.<br />

The system has already been seen to give excellent results<br />

in the company where it has been installed showing once<br />

again how System is the ideal partner for ceramics<br />

manufacturers who are facing the global crisis head on,<br />

through investment and by looking to the future,<br />

optimising their production processes and cutting<br />

production costs.


ROBATECH ITALIA<br />

via Lepanto 400, 47521 Cesena (FC)<br />

Tel 0547 631700 - Fax 0547 6<strong>318</strong>81<br />

www.robatech.it - info@robatech.it Robatech has developed an automatic filling unit for<br />

Granule Feeder - sistema automatico per<br />

l’alimentazione di adesivi hotmelt granulari<br />

Prestando attenzione ai processi di automazione, sempre più<br />

utilizzati anche per le operazioni di incollaggio delle scatole a<br />

fine linea e l’applicazione di cere antigraffio, Robatech ha sviluppato<br />

un sistema automatico per il riempimento degli<br />

impianti d’incollaggio.<br />

Con l’obiettivo di allontanare il più possibile gli operatori<br />

dalle alte temperature delle vasche contenenti adesivo fuso,<br />

proteggendoli pertanto dai possibili rischi ad esse collegati,<br />

Granule Feeder, il nuovo sistema automatico per l’alimentazione<br />

di adesivi hotmelt granulari prodotto da<br />

Robatech, unisce l’efficacia nel funzionamento alla semplicità<br />

della progettazione.<br />

Granule Feeder garantisce un’alimentazione di adesivo<br />

sempre uniforme e costante, evitando pertanto sia le carbonizzazioni<br />

nella vasca, che le attese inoperose causate<br />

dal ritardato riempimento da parte dell’operatore. Inoltre,<br />

grazie alla sua configurazione brevettata è esente da<br />

malfunzionamenti causati dalla creazione di ostruzioni<br />

generate dai vapori di colla fusa nel tubo.<br />

CERDOSSIER<br />

Granule Feeder - automatic feeding system for<br />

granular, hotmelt adhesives<br />

adhesive application systems, a new addition designed to<br />

enhance the automated processes that are increasingly<br />

common at the end of the production line for sealing boxes<br />

and for the application of waxes for protection against<br />

scratches.<br />

The principal aim of the Granule Feeder, Robatech’s new<br />

automatic system for feeding granular hotmelt adhesives, is<br />

to keep workers as far away from the high temperatures in<br />

the tanks containing liquid adhesives, protecting them from<br />

the associated risks, by applying a combination of operating<br />

efficacy with a simple engineering design.<br />

The Granule Feeder guarantees a<br />

continuous, uniform supply of<br />

adhesive, avoiding carbonisation<br />

in the tank and unexpected<br />

downtime due to filling delays<br />

(by the) on the part of the<br />

workers. Its patented<br />

configuration also keeps it free<br />

from potential malfunction due<br />

to pipe blockages caused by the<br />

vapours of the melted adhesive.


CERDOSSIER<br />

SITI-B&T GROUP<br />

via Prampolini 18, 41043 Formigine (MO)<br />

Tel 059 446111 - Fax 059 446555<br />

www.siti-bt.com - info@siti-bt.com<br />

Impianto di fine linea e veicoli LGV<br />

Il fine linea Siti-B&T Group comprende linee automatiche di<br />

scelta, confezionamento e palletizzazione affidabili, veloci e<br />

di semplice utilizzo; macchine modulari che consentono una<br />

configurazione versatile in funzione delle esigenze impiantistiche<br />

presenti e future, oltre all’interfacciamento con sistemi<br />

di visione e veicoli a guida automatica.<br />

Tutta la linea di scelta, comprendente il banco di selezione, il<br />

controllo di planarità e di calibro, il sistema di impilamento, la<br />

confezionatrice e gli accessori, è gestita da un’unica interfaccia<br />

e monitor touch-screen a colori con tecnologia TFT, mentre<br />

il pallettizzatore è predisposto per la gestione di un flusso<br />

misto di prodotto, sia per dimensione che per tipo, e può<br />

gestire più punti di prelievo.<br />

L’elettronica di bordo è costituita da componenti commerciali<br />

di facile reperibilità mentre il software modulare permette<br />

un’agevole personalizzazione della macchina.<br />

La movimentazione dei box a rulli e dei pianali di prodotto<br />

cotto impilato, che alimentano la linea di scelta, è affidata ai<br />

veicoli a guida automatica con navigazione laser guidata<br />

(L.G.V.). Il nuovo design del veicolo, ha contribuito ad una<br />

diminuzione degli ingombri in lunghezza con conseguenti<br />

minori spazi di manovra. L’utilizzo di nuovi sistemi di sicurezza<br />

a 360°, conformi alla moderna normativa vigente, permette<br />

di raggiungere velocità superiori di percorrenza aumentando<br />

l’efficienza dell’impianto. L’interfaccia utente installata sul<br />

carrello può essere costituita da un terminale grafico touchscreen<br />

a colori che consente di implementare, direttamente<br />

da bordo carrello, funzionalità normalmente disponibili solo<br />

nella stazione di controllo a terra.<br />

Il sistema di supervisione è basato su un software proprietario;<br />

lo sviluppo e la produzione interna hanno permesso di<br />

sviluppare applicativi dedicati che consentono di raggiungere<br />

elevati standard di flessibilità ed adattabilità alle diverse<br />

soluzioni impiantistiche. In particolare, nella parte di gestione<br />

automatica del traffico è presente il modulo A.C.S. (Advanced<br />

Control System) dedicato alla prevenzione delle condizioni di<br />

stallo fra i veicoli in zone di impianto ristrette o che limitano<br />

il movimento dei veicoli stessi.<br />

I veicoli a pianale, utilizzati<br />

nello stoccaggio per movimentare<br />

box a rulli e basamenti di<br />

materiale cotto impilato,<br />

hanno una gamma di portata<br />

di 3000 Kg, 4500 Kg, 7000 Kg,<br />

8500 Kg e 10000 Kg.<br />

I veicoli a forche, utilizzati per<br />

trasporto pallet, hanno una<br />

gamma di portata di 2000 Kg<br />

e 3000 Kg.<br />

72 CER novembre/dicembre 2009<br />

End of line equipments and LGV veichles<br />

Siti-B&T Group’s end of line equipments include automatic<br />

sorting, packaging and palletization lines that are reliable,<br />

fast and easy to use; modular machines that allow a versatile<br />

configuration depending on present and future plantengineering<br />

requirements as well as the interfacing with<br />

displays systems and automatic guided vehicles.<br />

The whole sorting line, including the selection bench, the<br />

planarity and the gauge control devices, the stacking system,<br />

the packaging machine and all the relevant accessories, is<br />

managed by a single interface and touch-screen colour<br />

monitor with TFT technology, while the palletizer is set up for<br />

handling a mixed flow of products, both in terms of<br />

dimension and of type and it can handle several pick-up<br />

points.<br />

The electronics on-board is made up of commercial<br />

components that are easily available while the modular<br />

software allows the machine to be effortlessly customised.<br />

The handling of the roller boxes and of the platforms with<br />

stacked, fired product feeding the sorting line is granted by<br />

automatically guided vehicles with Laser Guided Navigation<br />

system (L.G.V.). The new design of the vehicle has<br />

contributed in reducing the length of the vehicle itself,<br />

consequently reducing manoeuvring spaces too. The addition<br />

of new 360° safety systems, in compliance with current and<br />

modern standards, means that the vehicles can travel at<br />

higher speeds, thus increasing the efficiency of the plant. The<br />

user interface installed on the vehicle consists of a graphic<br />

colour touch screen terminal. This means that you can<br />

implement functions that are normally only available from<br />

the control station on the ground directly on the vehicle.<br />

The supervision system is based on our own software;<br />

through internal development and production we have been<br />

able to develop special applications which allow us to<br />

achieve high standards of flexibility and adaptability to<br />

diverse plant-engineering situations. In particular, the<br />

automatic traffic management part has an A.C.S. (Advanced<br />

Control System) module for preventing<br />

stall conditions among the vehicles in<br />

cramped plant areas or areas which limit<br />

the movement of the vehicles<br />

themselves.<br />

The ‘’flatbed’’ vehicles, used for<br />

handling roller boxes and pallets of<br />

stacked, fired material, have a loadbearing<br />

range of 3000 Kg, 4500 Kg,<br />

7000 Kg, 8500 Kg and 10000 Kg.<br />

The fork vehicles, used to transport<br />

pallets, have a load-bearing range of<br />

2000 Kg and 3000 Kg.


SACMI IMOLA<br />

Via Provinciale Selice 17/A - 40026 Imola (BO)<br />

Tel 0542 607111 - Fax 0542 642354<br />

www.sacmi.com - sacmi@sacmi.it<br />

Flawmaster e Processmaster - sistemi di controllo<br />

La recente acquisizione da parte di Sacmi di Surface Inspection,<br />

produttore mondiale di sistemi di controllo automatici<br />

per piastrelle, si è subito concretizzata in un’importante sinergia<br />

tecnologica e di servizi a disposizione della clientela. La<br />

gamma di prodotti comprende:<br />

• Flawmaster 5G, per il controllo finale della qualità delle<br />

piastrelle;<br />

• Flawmaster X, idonea al controllo dei grandi formati;<br />

• Processmaster, per il controllo di qualità delle piastrelle<br />

prima della cottura.<br />

Flawmaster da più di dieci anni è il punto di riferimento per i<br />

sistemi di controllo automatico delle piastrelle. Una delle<br />

principali innovazioni applicate al prodotto di ultima generazione<br />

è il sistema di illuminazione a LED: si tratta di un aspetto<br />

fondamentale, essendo l’illuminazione assolutamente<br />

necessaria per l’attività di controllo.<br />

Le macchine delle generazioni precedenti erano equipaggiate<br />

con tubi luminosi fluorescenti, mentre quelle di ultima generazione<br />

hanno adottato questa nuova tecnologia che ha<br />

avuto uno sviluppo esponenziale negli ultimi dieci anni, raggiungendo<br />

un livello che supera le prestazioni di tutte le precedenti<br />

tecnologie di illuminazione. Garantisce, infatti, un’ottima<br />

qualità e stabilità dell’immagine, che si traduce in una<br />

migliore visione del colore, delle zone d’ombra e in un miglior<br />

rilevamento dei difetti difficilmente rilevabili. Inoltre, la durata<br />

della sorgente luminosa si misura in anni, non più mesi,<br />

riducendo così le esigenze e i costi di manutenzione.<br />

Il software di Flawmaster, comune a tutta la gamma dei prodotti,<br />

è dotato di funzioni altamente specializzate<br />

ed esclusive. Il sistema<br />

apprende automaticamente gli schemi<br />

di riferimento usati nei sistemi di stampa<br />

rotativa, anche quando questo<br />

cambia da piastrella a piastrella<br />

per effetto di una stampa<br />

non sincronizzata, e il profilo<br />

delle piastrelle con bordi irregolari. La<br />

forma di riferimento dei bordi viene<br />

appresa e le piastrelle in produzione<br />

vengono poi confrontate con la forma<br />

di riferimento al fine di rilevare i danni<br />

bordo, anche se non regolare e ripetitivo.<br />

Flawmaster<br />

Il sistema è in grado di rilevare, mediante un<br />

apposito algoritmo, anche difetti derivanti da linee molto sottili,<br />

problema comune con diversi processi di stampa, anche<br />

in presenza di struttura di superficie e decorazioni variabili.<br />

Infine, sono state integrate diverse nuove funzionalità atte a<br />

consentire il monitoraggio remoto e la regolazione del sistema<br />

attraverso una rete di fabbrica e anche tramite una connessione<br />

internet.<br />

CERDOSSIER<br />

Applicazioni LED / LED applications<br />

Flawmaster and Processmaster - quality control systems<br />

Sacmi’s recent acquisition of Surface Inspection, a global<br />

producer of automated quality control systems for tiles,<br />

immediately took form in an important synergy of<br />

technology and services available for the client. The array<br />

of products includes:<br />

• the Flawmaster 5G, for final tile quality control;<br />

• the Flawmaster X, used to inspect large tiles;<br />

• the Processmaster, for tile quality control before firing.<br />

For over 10 years the Flawmaster has served as a point of<br />

reference for automatic quality control systems for tiles.<br />

One of the main innovations applied to the most recent<br />

generation of products is the LED lighting system. This is<br />

an essential aspect, since lighting is absolutely vital for<br />

quality control on the product.<br />

Machines from previous generations were equipped with<br />

fluorescent tubes, while the most recent generation has<br />

adopted this new technology, which has underwent an<br />

exponential development in the past 10 years and has<br />

achieved a level that exceeds the performances of all of<br />

the previous lighting technology, since it guarantees<br />

excellent image quality and stability, which translates into<br />

better vision of color, dark areas, and a better<br />

identification of defects that are difficult to detect.<br />

Furthermore, the duration of the light source is measured<br />

in terms of years, instead of months, reducing<br />

maintenance requirements and costs.<br />

Flawmaster software, common to the entire product line,<br />

is equipped with highly specialized and exclusive<br />

functions. The system automatically learns the<br />

reference scheme used in rotary molding systems,<br />

even when it changes from tile to tile due to the<br />

effects of unsynchronized molds, and uneven tile<br />

contour.<br />

The reference shape of the edges is learned, and the tiles<br />

are then compared with the reference shape to identify<br />

damages to the edges, even if they are not regular or<br />

repetitive.<br />

The system, through a special algorithm, is able to detect<br />

defects due to very subtle lines, a common problem with<br />

various molding processes, also with varying surface<br />

structures and decorations.<br />

Finally, various new functions to allow for remote<br />

monitoring and regulation of systems using a factory<br />

network and also through an Internet connection have<br />

been integrated.<br />

2009 novembre/dicembre CER 73


CERDOSSIER<br />

A ZETA GOMMA<br />

Via Radici in Piano 449/1, 41049 Sassuolo (MO)<br />

Tel 0536 867111 - Fax 0536 806884<br />

www.azetagomma.com - azetagomma@azetagomma.com<br />

M.E.C. Polyurethane Belt<br />

M.E.C. Belt è un marchio di A Zeta Gomma che<br />

contraddistingue cinghie di trasmissione particolarmente<br />

sofisticate come le cinghie dentate in poliuretano della<br />

linea M.E.C. Polyurethane Belt®, attualmente l’ultima<br />

generazione nel campo delle cinghie positive.<br />

La particolare struttura ed i materiali impiegati offrono<br />

prestazioni di potenza trasmissibile e precisione<br />

dimensionale veramente all’avanguardia.<br />

Questa particolare linea di cinghie è studiata per essere<br />

impiegata nelle trasmissioni, dove vengono richieste<br />

tolleranze ristrette e caratteristiche fisiche/meccaniche di<br />

alta qualità, come ad esempio: resistenza all’abrasione,<br />

agli oli, agli agenti esterni quali acqua, raggi U.V.A,<br />

uniformità del profilo (spessore, posizionamento inserto,<br />

forma del dente), alta flessibilità, basso pretensionamento,<br />

bassa manutenzione, temperatura di<br />

lavoro da -35° fino a +85° e rinforzo in acciaio o Kevlar<br />

ad alta resistenza con allungamento ridotto e copertura<br />

flessibile.<br />

Le cinghie della linea M.E.C. Polyurethane Belt® sono<br />

conformi alle norme ISO 5296-1 e DIN 7721-1.<br />

Vengono prodotte a metraggio, ad anello continuo, a<br />

doppia dentatura, con rinforzo in acciaio o Kevlar ad alta<br />

resistenza, nei passi convenzionali (T2,5-T5-T10-T20-AT5-<br />

AT10-AT20-XL-L-H-XH-5M-8M-14M), e possono essere<br />

fornite con sviluppi e riporti speciali studiati e sviluppati<br />

dallo staff di A Zeta Gomma per soddisfare le più svariate<br />

esigenze.<br />

® - cinghie di trasmissione<br />

74 CER novembre/dicembre 2009<br />

M.E.C. Polyurethane Belt<br />

M.E.C. Belt is a trademark by A Zeta Gomma featuring<br />

highly sophisticated power transmission belts as timing<br />

belts of the range M.E.C. Polyurethane Belt® now<br />

embodying a vanguard product in the field of positive<br />

transmission belts.<br />

The peculiar structure and used material enable to reach<br />

top level power transmission performances and size<br />

precision.<br />

This belt range has been developed to be used in power<br />

transmission systems where strict tolerance and high<br />

physical/mechanical features are basic, for example:<br />

resistance to abrasion, oils, weather agents such as water,<br />

U.V.A rays, profile evenness (thickness, insert position,<br />

tooth shape), high flexibility, low pre-tensioning, lowprofile<br />

maintenance, operation temperature from<br />

- 35° up to +85°, high-resistance steel or Kevlar insert with<br />

reduced elongation and flexible coating.<br />

M.E.C. Polyurethane Belt® range complies with standards<br />

ISO 5296-1 and DIN 7721-1.<br />

This range is produced as open-end roll, endless belt, with<br />

double sided tooth, high-resistance steel or Kevlar insert,<br />

conventional pitch (T2.5-T5-T10-T20-AT5-AT10-AT20-XL-L-<br />

H-XH-5M-8M-14M), and can be supplied in different<br />

lengths, with special coating, developed and created by A<br />

Zeta Gomma to meet all requirements.<br />

® - power transmission belts


CERDOSSIER<br />

OFFICINA BOCEDI<br />

via R. Gattuso 2/A, 42019 Scandiano (RE)<br />

Tel 0522 767025 - Fax 0522 981983<br />

www.bocedisrl.com - info@bocedisrl.com<br />

FB 2000, FB 1000 - macchine incappucciatrici a freddo<br />

In più di quarant’anni di esperienza nella progettazione e<br />

costruzione di impianti di imballaggio di fine linea, Officina<br />

Bocedi ha saputo innovare i processi di termoretrazione<br />

migliorando i sistemi a tunnel, progettando i sistemi ad anello,<br />

per poi arrivare alla costruzione di macchine combinate<br />

per l’incappucciamento e la termoretrazione di carichi palettizzati.<br />

Forti dell’esperienza maturata nel settore ceramico, negli ultimi<br />

vent’anni i fratelli Bocedi si sono concentrati sullo studio e<br />

sulla realizzazione di macchine incappucciatrici a freddo con<br />

l’utilizzo di tubolare elastico, creando i modelli FB 2000, FB<br />

2000 cartesiano ed FB 1000, oggi indispensabili per l’imballaggio<br />

di pallet di scatole di piastrelle. Gli incappucciatori<br />

Bocedi possono utilizzare più formati di bobine, permettendo<br />

ad una sola macchina di gestire varie dimensioni di pallet.<br />

Officina Bocedi realizza e costruisce :<br />

•incappucciatori ad estensione a freddo per film estensibile<br />

in bobina tubolare stretch hood. Si tratta di macchine che<br />

offrono diversi vantaggi: velocità oltre i 180 pallet/h, grande<br />

stabilità del carico paletizzato, elevata resistenza del cappuccio<br />

elastico, nessun impiego di gas o di altre fonti di<br />

calore, abbattimento dei costi di manutenzione, possibilità<br />

di lavorare con film colorati per la differenziazione dei prodotti,<br />

nessuna necessità di impego di colla per fermare il<br />

film lungo il pallet, possibiltà di utilizzare il film stampato,<br />

ottima visibilità del prodotto imballato. Il risultato finale è<br />

un pallet di piastrelle ricoperto da film plastico impermeabile<br />

al 100% e protetto da polveri ed agenti atmosferici;<br />

•incappucciatori automatici per termoretraibile, che possono<br />

scegliere in automatico fino a sei diversi formati di bobina;<br />

•forni a tunnel o ad anello per termoretrazione, funzionanti<br />

a gas o resistenze elettriche per termoretrazione ad aria<br />

calda;<br />

•macchine combiante per incappucciamento e termoretrazione<br />

del carico palettizzato;<br />

•macchine stendi foglio;<br />

•reggiatrici orizzontali e verticali;<br />

•linee di movimentazione a rulli, catene<br />

e/o tapparelle;<br />

•linee complete di imballaggio automatico<br />

per prodotti caricati su pallet o<br />

pallet less.<br />

76 CER novembre/dicembre 2009<br />

FB 2000, FB 1000 - cold stretch hood machines<br />

In over 40 years of experience designing and producing endof-line<br />

packaging systems, Officina Bocedi has been able to<br />

innovate heat-shrink processes, improving tunnel systems,<br />

designing loop shrinking systems, and then producing<br />

hooding and heat-shrink combined machines for palletized<br />

loads.<br />

Thanks to experience in the ceramics sector, in the past 20<br />

years the Bocedi brothers have focused on studying and<br />

producing cold stretch hood machines with the use of elastic<br />

tubes, creating the FB 2000, FB 2000 cartesian, and FB1000<br />

models, which today are essential machines for packing<br />

boxes of tiles on pallets. Bocedi stretch hooders can use<br />

several reel sizes, allowing a single machine to function with<br />

several pallet dimensions.<br />

Officina Bocedi produces and builds:<br />

• cold stretch hooding machines for “stretch hoods” tubular<br />

reels of stretch film. These machines offer various<br />

advantages: Speeds of over 180 pallets/h, excellent palletized<br />

load stability, high elastic tube resistance, no use of gas or<br />

other heat sources, cutting maintenance costs, the possibility<br />

of working with colored film to diversify production, no need<br />

to use glues to make film adhere to the pallet, the possible<br />

use of printed film, and excellent visibility of the packed<br />

product. The final result: one pallet of boxes of tile covered<br />

with 100% waterproof elastic film and protected against<br />

dust and the elements;<br />

• heat-shrink automatic hooders, which can automatically<br />

choose up to 6 different reel sizes;<br />

• tunnel or loop ovens for heat-shrinking, gas or electricitypowered<br />

for hot-air heat-shrinking;<br />

• combination machines for heat-shrink<br />

hooding of palletized loads;<br />

• sheet laying machines;<br />

• horizontal and vertical strapping<br />

machines;<br />

• roller belt and/or conveying machines;<br />

• complete lines for automatic<br />

packaging of products with or without<br />

pallets.


MONTINI<br />

Via G. Bentini 7/9, 48010 Cotignola (RA)<br />

Tel 0545 991051 - Fax 0545 42127<br />

www.montini.biz - info@montini-carrellielevatori.it<br />

Bingo plus - carrelli elevatori<br />

Montini, azienda che dal 1960 produce carrelli elevatori<br />

elettrici, presenta, della sua gamma completa di carrelli di<br />

portata da 1200 Kg a 12000 Kg, i modelli in corrente<br />

alternata Bingo plus 250, Bingo plus 250 Compact, Bingo<br />

plus 300 e Bingo plus 350 (carrelli elevatori frontali<br />

elettrici a quattro ruote, bimotore in corrente alternata a<br />

trazione anteriore).<br />

Si tratta di veicoli specifici per operare nel settore della<br />

movimentazione dell’industria ceramica: compatti e<br />

maneggevoli garantiscono all’operatore la massima<br />

affidabilità, sicurezza e libertà di movimento ergonomico<br />

in ogni situazione di lavoro.<br />

La buona accelerazione e l’ottima velocità fanno di questi<br />

mezzi le macchine ideali per movimentare grandi quantità<br />

di prodotto. Studiati per assicurare un’elevata autonomia,<br />

questi carrelli svolgono abbondantemente due turni di<br />

lavoro, senza dover ricaricare le batterie.<br />

Altra interessante caratteristica che li contraddistingue è<br />

la sicurezza. I seguenti componenti sono un esempio<br />

dell’affidabilità che i prodotti Montini offrono all’utente:<br />

- luci di stop e di retromarcia per operare anche in luoghi<br />

poco illuminati e per segnalare gli spostamenti del<br />

carrello;<br />

- microinterruttori a tenuta stagna che proteggono il<br />

carrello da agenti quali polveri ed acqua;<br />

- cabina separata dal telaio tramite supporti antivibranti<br />

per ridurre rumori e vibrazioni;<br />

- nuovo sistema per convogliare i gas all’esterno<br />

dell’ambiente in cui è collocata la batteria. Questa<br />

soluzione è particolarmente indicata per i carrelli allestiti<br />

con cabine.<br />

CERDOSSIER<br />

Bingo plus - electric forklift trucks<br />

The Co. Montini, which has been manufacturing electric<br />

forklift trucks since 1960, presents the models Bingo plus<br />

250, Bingo plus 250Compact, Bingo plus 300 and Bingo<br />

plus 350 belonging to its complete range of trucks with<br />

lifting capacities from 1200 Kg up to 12000 Kg.<br />

They are 4-wheel electric forklift trucks with AC twinmotor<br />

front drive.<br />

These compact and easy to manoeuvre vehicles offer the<br />

maximum reliability, safety and freedom of movement to<br />

the operator in all types of working conditions.<br />

These trucks have been designed for specific material<br />

handling in ceramic industrial sector: they are ideal to<br />

handle large product quantities thanks to optimized<br />

acceleration and speed.<br />

Furthermore, these forklift trucks have been studied to<br />

assure high battery autonomy allowing to perform two<br />

working shifts without any need of battery recharge.<br />

Safety is another interesting feature of all Montini trucks.<br />

The following components are just an example of the<br />

reliability that the Montini products grant to the user:<br />

- stop and backup lights for operating in not-wellilluminated<br />

places and for indicating any truck<br />

movement;<br />

- sealed microswitches for truck protection from agents like<br />

dust and water;<br />

- vibration-damping supports separating cab from chassis<br />

in order to reduce noise and vibrations;<br />

- new system to pipe gases out of the places where the<br />

battery is set. This solution is particularly advised for<br />

trucks equipped with cab.<br />

BINGOplus 250 Compact BINGOplus 250 BINGOplus 350 CSM<br />

2009 novembre/dicembre CER 77


CERFIERE<br />

78 CER novembre/dicembre 2009<br />

CERAMIC TILES OF ITALY<br />

al Sia Guest di Rimini<br />

Nello stand<br />

istituzionale<br />

presenti ben<br />

14 aziende<br />

ceramiche<br />

italiane<br />

di Cristina Faedi<br />

È stato inaugurato il 21 novembre<br />

dal direttore generale del<br />

Dipartimento per lo sviluppo e la competitività<br />

del turismo - Programmazione e<br />

coordinamento delle politiche turistiche<br />

Roberto Rocca SIA Guest, il Salone<br />

internazionale dell’accoglienza, organizzato<br />

presso Rimini Fiera, col patrocinio<br />

di Federalberghi, AIPI<br />

(Associazione Italiana Progettisti<br />

d´Interni) e ADI (Associazione Italiana<br />

per il Design Industriale) svoltosi dal<br />

21 al 24 novembre scorso.<br />

Evento centrale in Italia per il comparto<br />

alberghiero, ricettivo e dell’ospitalità,<br />

la 59ª edizione di SIA Guest si è<br />

caratterizzata per la sua spiccata vocazione<br />

all’innovazione: sia nel campo<br />

dello stile e del design, sia dei materiali<br />

destinati ad un settore in continua<br />

evoluzione.<br />

Le aziende ceramiche italiane presenti<br />

alla manifestazione sotto l’egida<br />

del marchio <strong>Cer</strong>amic Tiles of Italy erano<br />

14: <strong>Cer</strong>amiche Atlas Concorde,<br />

<strong>Cer</strong>amiche Caesar, Casalgrande<br />

Padana, Cooperativa <strong>Cer</strong>amica<br />

d’Imola, Cotto D’Este Nuove Superfici,<br />

Etruria design, Fap <strong>Cer</strong>amiche,<br />

<strong>Cer</strong>amiche Gardenia Orchidea,<br />

<strong>Cer</strong>amiche Keope, Lea <strong>Cer</strong>amiche,<br />

Mirage, Naxos-Fincibec, Refin<br />

<strong>Cer</strong>amiche, Tagina <strong>Cer</strong>amiche d’Arte.<br />

Tali aziende hanno occupato lo<br />

stand collettivo progettato dagli architetti<br />

Dante Donegani e Giovanni<br />

Lauda che si è sviluppato su di un’area<br />

di 192 metri quadrati, divisi tra uno<br />

spazio istituzionale e corner commerciali,<br />

dove esporre le novità di prodotto<br />

e dialogare con i potenziali clienti.<br />

Per tali aziende partecipanti si è trattato<br />

di un’interessante opportunità di<br />

contatto e confronto con gli operatori<br />

del mondo dell’accoglienza in genere<br />

e della progettazione contract (architetti,<br />

ingegneri, interior designer) e che<br />

ha coinvolto i settori arredamento,<br />

contract, forniture, tessuti e pavimentazioni,<br />

attrezzature, tecnologia, servizi,<br />

sicurezza, impiantistica, benessere,<br />

arredobagno.<br />

L’attrazione fra il settore delle piastrelle<br />

di ceramica e quello del contract<br />

è sempre stata fatale, ma oggi<br />

ancora di più. Sarà forse perché le piastrelle<br />

di ceramica hanno caratteristiche<br />

prestazionali che le rendono adatte<br />

ad una facile pulibilità e resistenti<br />

all’alto calpestio e alla scivolosità, ma<br />

che ne consentono infinite applicazioni,<br />

dai bagni alle facciate esterne, dalle<br />

sale da pranzo alle hall, dall’indoor<br />

all’outdoor, dai giardini agli spazi collettivi,<br />

dai patii ai cortili, dai balconi ai<br />

garage… E ancora, per le ineguagliabili<br />

qualità estetiche che da sempre contraddistinguono<br />

le piastrelle di ceramica<br />

italiane, il cui design si integra perfettamente<br />

con quelle che sono le tendenze<br />

di arredo più attuali, rendendo<br />

la piastrella un complemento di altissima<br />

qualità.<br />

Ma, soprattutto, per la capacità del<br />

settore ceramico di stare al passo con i<br />

tempi, di creare un prodotto ecocompatibile<br />

e versatile e di mettersi al servizio<br />

di una architettura e di un design<br />

eco-chic che combina lusso ed “economia”,<br />

fashion ed ecologia, ricerca e<br />

semplicità, futuro e sostenibilità.<br />

La piastrella di ceramica è infatti al<br />

servizio di una progettazione che asseconda<br />

tutte le esigenze del viaggiatore<br />

ormai esperto e consapevole e che,<br />

con una selezione mirata, ben si districa<br />

nella smisurata offerta turistica che<br />

continuamente viene proposta.<br />

Benessere ed ecologia, rispetto dell’ambiente<br />

in cui viviamo e delle sue


isorse, uso di materiali, di tecnologie<br />

sostenibili e del colore, studio della<br />

distribuzione dello spazio e dell’involucro<br />

edilizio, sono spunti progettuali<br />

da cui oggi nessuna struttura ricettiva<br />

può prescindere, specchio della<br />

responsabilità sociale e dell’etica e che,<br />

se ben applicati, diventano un valore<br />

aggiunto spendibile per progettisti e<br />

imprenditori in tema di pregio immobiliare<br />

e marketing turistico.<br />

E così quelli tra i più importanti<br />

temi di attualità per il mondo dell’accoglienza<br />

- come la progettazione con<br />

soluzioni, tecnologie e prodotti all’avanguardia,<br />

la sostenibilità, il risparmio<br />

energetico e la salvaguardia<br />

ambientale, il verde negli hotel, la relazione<br />

fra territorio ed eventi, il cambiamento<br />

dell’imprenditorialità alberghiera<br />

e le nuove frontiere del marketing<br />

turistico, il nuovo concetto di lusso ed<br />

il low cost, il rapporto fra wellness e<br />

design, l’ospitalità a misura di bambino<br />

– sono stati dibattuti in occasione<br />

di incontri e workshop che miravano a<br />

favorire l’incontro e il dialogo tra architetti,<br />

albergatori, investitori, general<br />

contractor e aziende contract e che<br />

hanno animato l’area SIA Trend.<br />

Sei le mostre (Non Solo Albergo, I love<br />

B O L O G N A<br />

SAIE<br />

Un leggero calo dei visitatori (-5%)<br />

ha contrassegnato la quarantacinquesima<br />

edizione del SAIE che si è<br />

tenuta presso il Quartiere Fieristico di<br />

Bologna dal 28 al 31 ottobre 2009.<br />

Come di consueto <strong>Cer</strong>amic Tiles of<br />

Italy ha preso parte alla manifestazione<br />

con uno stand di immagine nel<br />

Centro Servizi (Quadriportico), dove<br />

è stata esposta un’ampia selezione<br />

dei materiali di circa 40 aziende produttrici<br />

di recente presentati a<br />

<strong>Cer</strong>saie.<br />

Grande interesse per un pubblico<br />

composto da progettisti e da addetti<br />

ai lavori quali ingegneri, architetti,<br />

titolari di imprese edili hanno riportato<br />

le lastre di formato grande e sottile<br />

e le serie di piastrelle da rivestimento<br />

sia di grande formato che con particolari<br />

lavorazioni in rilievo sulla<br />

superficie. Presso lo stand <strong>Cer</strong>amic<br />

Tiles of Italy sono stato registrati<br />

complessivamente oltre 800 visitatori.<br />

my wellness-You&me, I love my wellness-<br />

My Green Design Spa Suite, Good Design<br />

Hotel, Hotel For Children) che SIA<br />

Guest ha proposto su questi temi e alle<br />

quali hanno preso parte anche alcune<br />

aziende ceramiche italiane (Aquileia,<br />

Edilcuoghi, Coem, <strong>Cer</strong>amica<br />

Fioranese, Florim, Gigacer, Laminam,<br />

Mosaico+) a riprova che la piastrella<br />

ben si adatta alle nuove esigenze del<br />

mercato. Presenti anche con uno stand<br />

autonomo le aziende Gardenia<br />

Orchidea ed Eco <strong>Cer</strong>amica.<br />

Si unisce a queste iniziative anche il<br />

SIA Guest Award, il riconoscimento<br />

che la fiera conferisce alla migliore progettazione<br />

alberghiera e alla migliore<br />

realizzazione di SPA ecosostenibile.<br />

L’incontro con gli albergatori e contract<br />

della costa romagnola e delle<br />

zone vicine, soprattutto della Croazia,<br />

sia sul versante della realizzazione di<br />

nuovi progetti, sia su quello della<br />

riqualificazione delle strutture alberghiere<br />

esistenti, è stato tra i principali<br />

obiettivi dell’iniziativa promossa da<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica ed organizzata<br />

da Edi.<strong>Cer</strong> in collaborazione con<br />

Rimini Fiera.<br />

cfaedi@confindustriaceramica.it<br />

L O N D R A<br />

100% Design<br />

<strong>Cer</strong>amic Tiles of Italy ha partecipato<br />

con un proprio stand di immagine alla<br />

scorsa edizione di 100% Design che si è<br />

tenuta a Londra (Earls Court) dal 23 al<br />

27 settembre.<br />

Si è trattato della seconda partecipazione<br />

italiana a questa manifestazione dedicata<br />

al design internazionale che attrae il<br />

meglio dei progettisti e degli interior designer<br />

del Regno Unito.<br />

Su uno stand di circa mq. 40 disegnato<br />

dagli architetti Dante Donegani e Giovanni<br />

Lauda, sono stati esposti i prodotti di circa<br />

30 aziende italiane.<br />

Particolare interesse e richieste di informazioni<br />

hanno sollevato i formati grandi e le<br />

nuovissime piastrelle di spessore ridotto<br />

(mm. 3 e mm. 4,8).<br />

Per la prima volta, per quanto riguarda il<br />

Regno Unito, vi sono state domande<br />

relative alle modalità di posa e di utilizzo<br />

in aree esterne.<br />

Al termine dei quattro giorni di svolgimento<br />

della manifestazione sono stati<br />

CERFIERE<br />

registrati presso lo stand <strong>Cer</strong>amic Tiles of<br />

Italy 800 visitatori.<br />

Fra gli espositori era presente anche<br />

Palagio Engineering che esponeva le più<br />

recenti innovazioni riguardanti le facciate<br />

ventilate e il noto produttore inglese H&R<br />

Johnson che è anche importatore di materiale<br />

italiano di gamma alta.<br />

Per il prossimo anno si prevede di allargare<br />

la partecipazione alle singole aziende in<br />

modo da offrire in esposizione una maggiore<br />

quantità di materiale e, soprattutto,<br />

di dare alle aziende un’occasione di<br />

approcciare nuovi segmenti di mercato in<br />

un Paese che negli ultimi anni ha dato particolari<br />

soddisfazioni alle aziende italiane.


CERFORMAZIONE<br />

80 CER novembre/dicembre 2009<br />

CONTO FORMAZIONE<br />

per i dipendenti ceramici<br />

Un’iniziativa di<br />

filiera che prevede<br />

anche la<br />

modalità on line<br />

di Simona Storchi<br />

Corsi di formazione per tutti i<br />

settori della filiera dell’industria<br />

ceramica, trasversali, innovativi e,<br />

molti, in modalità “formazione a<br />

distanza”: per raggiungere contemporaneamente<br />

più persone ed in diversi<br />

ambiti professionali.<br />

Il nuovo piano formativo messo a<br />

punto da <strong>Cer</strong>form con il contributo di<br />

Fondimpresa, il principale fondo<br />

interprofessionale italiano per la formazione<br />

continua, interviene sulle<br />

necessità e i bisogni di tutta la filiera<br />

legata al comparto dell’edilizia e dei<br />

suoi componenti e complementi<br />

(materiali da costruzione, piastrelle e<br />

colori, sanitari e stoviglieria, macchine<br />

e impianti di produzione). <strong>Cer</strong>form ha<br />

identificato quattro aree tematiche<br />

entro cui sviluppare un’offerta di corsi<br />

che interessa i diversi interlocutori:<br />

innovazione di prodotto, di processo e<br />

organizzativa, crescita dell’impresa,<br />

integrazione tra le imprese, capacità di<br />

operare sul mercato internazionale. Il<br />

nuovo programma, che partirà dall’an-<br />

no prossimo, ha l’obiettivo di fare crescere<br />

la cultura della formazione continua,<br />

ma di farlo - e questo è il valore<br />

aggiunto - assieme alle imprese e alle<br />

parti sociali. “La nuova offerta formativa<br />

guarda avanti - commenta Paola<br />

Careddu, direttore di <strong>Cer</strong>form -, i titoli<br />

dei corsi rispondono alle esigenze di<br />

mercato e sono stati convenuti con i<br />

referenti interni delle imprese e con i<br />

loro rappresentanti sindacali. Il tutto<br />

in un’ottica di rilancio, in chiave sistemica<br />

e condivisa, di modelli di sviluppo<br />

delle imprese che comprendano<br />

anche la formazione continua dei<br />

lavoratori”.<br />

Alcuni titoli rientrano in veri e propri<br />

progetti di filiera e riguardano più<br />

tipologie di fruitori, come ad esempio<br />

i corsi di progettazione elettronica o<br />

progettazione oleodinamica e progettazione<br />

pneumatica delle macchine,<br />

utili sia per i costruttori che per i fruitori<br />

finali delle tecnologie. Due gli elementi<br />

di innovazione di questo nuovo<br />

piano formativo concertato di


Foto Vincenzo Conelli<br />

<strong>Cer</strong>form. Il primo, l’utilizzo del sistema<br />

di formazione a distanza (e-learning),<br />

grazie al quale gli utenti hanno<br />

la possibilità di frequentare le lezioni<br />

accedendo ad una piattaforma per la<br />

formazione on line, per seguire alcuni<br />

corsi e scaricare le lezioni ed il materiale<br />

didattico. Il secondo, il coinvolgimento<br />

delle aziende in veste di partner,<br />

un’iniziativa che consente lo svi-<br />

Foto Vincenzo Conelli<br />

luppo di una sensibilità interna al<br />

tema formativo e del miglioramento<br />

continuo delle risorse umane.<br />

Il piano di formazione per la filiera<br />

ceramica <strong>Cer</strong>form “è un enorme sforzo<br />

pensato per dare completezza e<br />

organicità a un piano formativo pluriennale<br />

che dovrebbe coinvolge non<br />

solo il personale delle imprese ceramiche,<br />

ma anche quello dei loro fornitori<br />

e clienti”, commenta Carlo Cottica,<br />

presidente della Commissione formazione<br />

di <strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica.<br />

Tra i titoli previsti non mancano i<br />

classici corsi di lingue, marketing e<br />

comunicazione, ma anche i corsi di<br />

tecniche di vendita e di gestione della<br />

rete commerciale e di tecnologie per il<br />

lavoro a distanza. “È indispensabile<br />

che le imprese coinvolte, non solo<br />

ceramiche, vi partecipino attivamente<br />

in modo da orientare al meglio l’attività<br />

formativa e utilizzare al meglio i<br />

fondi disponibili presso Fondimpresa”<br />

ha aggiunto Carlo Cottica. Questo<br />

piano, per quanto complesso, non<br />

esaurirà tutte le necessità formative<br />

delle singole realtà aziendali. “Vorrei<br />

incoraggiare le aziende inquadrate in<br />

CERFORMAZIONE<br />

Paola Careddu Carlo Cottica<br />

Amarildo Arzuffi<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica ad affiancare<br />

a questo maxi-piano progetti specifici,<br />

concordati con le rispettive RSU, da<br />

sottoporre indipendentemente a Fondimpresa,<br />

in modo da risolvere in<br />

modo più puntuale i loro problemi<br />

formativi”.<br />

Fondimpresa, dal canto suo, considera<br />

il progetto targato <strong>Cer</strong>form “prezioso”<br />

soprattutto in quanto “si rivolge<br />

ad un settore fondamentale del sistema<br />

economico-produttivo nazionale”.<br />

Secondo Amarildo Arzuffi, responsabile<br />

dell’Area formazione di Fondimpresa,<br />

il progetto è “l’esempio di un dialogo<br />

sociale sedimentato e positivo, rappresenta<br />

un apporto concreto per il<br />

miglioramento del dialogo sociale”.<br />

“<strong>Cer</strong>form - conclude Arzuffi - ha<br />

costruito un percorso formativo sovraregionale<br />

secondo un modello bottom<br />

up, che favorisce la tenuta e la crescita<br />

del settore tramite un processo di qualificazione<br />

del personale, indispensabile<br />

soprattutto in una fase congiunturale<br />

così complessa come quella che<br />

stiamo attraversando”.<br />

simona.storchi@gmail.com<br />

2009 novembre/dicembre CER 81


CERLAVORO<br />

82 CER novembre/dicembre 2009<br />

IL 2009 DI FONCER<br />

evidenzia rendimenti positivi<br />

La crescita, a<br />

seconda della linea<br />

d’investimento,<br />

è compresa tra<br />

il 3 ed il 9%.<br />

Assicurata anche<br />

la premorienza<br />

e l’invalidità<br />

permanente.<br />

di Alessandra Ferretti<br />

Territorialità e contenimento<br />

degli effetti della crisi sono le<br />

strategie su cui punta il nuovo Consiglio<br />

d’Amministrazione di Foncer, il<br />

fondo pensione complementare a<br />

capitalizzazione per il lavoratori<br />

dipendenti del settore ceramico e dei<br />

materiali refrattari.<br />

Insieme al nuovo CdA, eletto nel<br />

maggio scorso, sono nati due comitati<br />

di quattro membri, con ruoli in<br />

campo finanziario, il primo, e in quello<br />

della comunicazione, il secondo.<br />

Il presidente di Foncer, Salvatore<br />

Martinelli, già consigliere in altri<br />

fondi, che a maggio ha assunto la<br />

carica con valenza triennale, riferisce:<br />

“Ci proponiamo innanzitutto di<br />

potenziare l’aspetto della territorialità<br />

di Foncer, che è una delle sue qualità<br />

peculiari, essendo ubicato a Sassuolo,<br />

dove ha sede legale più del 60% delle<br />

aziende del comparto. Fino ad oggi<br />

questo si è rivelato un modello organizzativo<br />

vincente, perchè mette a<br />

disposizione uno sportello aperto<br />

tutti i giorni, a cui gli iscritti possono<br />

rivolgersi personalmente e dove possono<br />

trovare risposte ad ogni quesito<br />

Salvatore Martinelli<br />

relativo al fondo pensionistico”.<br />

Oggi Foncer conta 17.481 iscritti e<br />

273 aziende (dati ottobre 2009). “La<br />

crisi”, continua Martinelli, “ha avuto<br />

certamente un impatto, traducibile in<br />

una contrazione degli iscritti che continua<br />

a destare preoccupazione. L’effetto<br />

è stato un calo del 4% degli<br />

iscritti e del 3% delle aziende. Proprio<br />

per questo, è importante ampliare<br />

la base di adesione. In che modo?<br />

Anzitutto, informando i lavoratori<br />

non ancora iscritti dei vantaggi di un<br />

fondo di previdenza complementare.<br />

Non tutti sono a conoscenza del fatto,<br />

per esempio, che l’iscrizione permetterebbe<br />

di usufruire del vantaggio<br />

immediato del contributo aziendale”.<br />

Proprio uno dei compiti del nuovo<br />

Consiglio d’Amministrazione, infatti,<br />

è quello di assistere gli iscritti a 360<br />

gradi per tutte le questioni che li<br />

riguarda, dalle anticipazioni alla perdita<br />

dei requisiti per la cassa integrazione.<br />

Parimenti, assume il compito<br />

di portare il fondo in azienda.<br />

Anche in riguardo a ciò, da luglio è<br />

in funzione una newsletter inviata


periodicamente agli iscritti, su questioni<br />

di aspetto finanziario, e alle<br />

aziende, su argomenti più tecnici (ad<br />

esempio, le modalità dei versamenti<br />

contributivi).<br />

Le performance del 2009 si sono<br />

rivelate positive. Dal punto di vista<br />

della gestione finanziaria, Foncer ha<br />

recuperato quasi totalmente la flessio-<br />

ne dei mercati dell’anno scorso, registrando<br />

un incremento in tutti e tre i<br />

comparti: +7,39% per il bilanciato<br />

(che nel protafoglio detiene il 30% di<br />

azioni e il 70% di obbligazioni),<br />

+8,86% per il dinamico (60% azioni<br />

e 40% obbligazioni) e +3,18 per il<br />

garantito (5% azioni e 95% obbligazioni).<br />

Come spiega Valeria Cavagna,<br />

direttore generale e responsabile di<br />

Foncer, “questi risultati positivi sono<br />

il frutto di una serie di azioni ponderate,<br />

basate sulla politica di mantenimento<br />

della liquidità in un<br />

momento di incertezza delle piazze<br />

finanziarie. Non solo. Ma a questa<br />

situazione hanno contribuito anche<br />

un’organizzazione snella e consulenti<br />

preparati, nonchè un’oculata<br />

gestione dei costi, che oggi ci permette<br />

di avere una riserva per investire<br />

nella comunicazione e nell'informazione<br />

agli iscritti”.<br />

Perchè dunque i lavoratori dovrebbero<br />

scegliere Foncer? Risponde<br />

Cavagna: “Oltre al vantaggio del<br />

contributo datoriale e quello fiscale,<br />

Foncer è stato il primo fondo ad<br />

integrare l’offerta previdenziale con<br />

un’assicurazione a favore degli<br />

iscritti che copre i lavoratori in caso<br />

di premorienza ed invalidità permanente.<br />

Inoltre gli investimenti effettuati,<br />

grazie ad un’oculata strategia<br />

supportata da scelte del CdA, ha<br />

permesso agli iscritti di veder crescere<br />

la propria posizione previdenziale<br />

cumulata, persino nel comparto<br />

dinamico che, dalle sua istituzione<br />

nel maggio 2008, ha prodotto un<br />

risultato positivo di circa 11 punti<br />

percentuali”.<br />

alessandra_ferretti@hotmail.it<br />

Valeria Cavagna<br />

WWW<br />

Approfondimenti su:<br />

www.foncer.it<br />

CERLAVORO<br />

2009 novembre/dicembre CER 83


GALLERIA CER<br />

Essiccamento<br />

e cottura


CERGALLERIA Essiccamento e cottura<br />

ITALFORNI<br />

Via G. Rossa 5/7, 41043 Formigine (MO)<br />

Tel 059 572114 - Fax 059 571156<br />

www.italforni.com - italforni@italforni.com<br />

Essiccatoio<br />

Italforni, azienda consolidata da trentadue anni di attività<br />

nella produzione di forni ed essiccatoi standard e speciali,<br />

ha vinto un’altra sfida: ha progettato e realizzato un<br />

essiccatoio con sistema costruttivo dedicato sia dal punto di<br />

vista qualitativo che di resa.<br />

L’essiccatoio, novità assoluta nel genere, è adibito<br />

all’essiccazione di formati estrusi per rivestimento esterno e<br />

pareti ventilate, con eccellenti caratteristiche di resistenza<br />

agli agenti atmosferici, antigelivi e con assorbimenti vicini<br />

allo zero.<br />

L’essiccatoio, lungo 85 ml, è costruito con un sistema<br />

modulare, utilizzando, al suo interno, rivestimenti in acciaio<br />

inossidabile ed alluminio per evitare contaminazioni.<br />

Dall’esterno è possibile ispezionare ogni zona interna grazie<br />

ad una ingegnerizzazione meccanica che permette l’accesso<br />

in ogni punto: lateralmente, dal basso o dall’alto.<br />

Il sistema elettrico/elettronico dell’essiccatoio è controllato<br />

da un’apposita rete di comunicazione in logica Siemens<br />

attraverso un PC, che tramite nostro programma può essere<br />

gestito in remoto.<br />

Italforni si è anche fatta carico di tutta la rete di<br />

supervisione dell’impianto, dalla preparazione delle materie<br />

prime al confezionamento del prodotto, installando non<br />

solo la raccolta dati, ma anche dodici telecamere collegate<br />

ad un videoregistratore con uscita Ethernet, per avere la<br />

possibilità di sorvegliare a distanza tutto l’impianto per<br />

ragioni di sicurezza e controllo.<br />

Inoltre, nell’impianto sono state installate e testate<br />

tecnologie d’avanguardia come il rilevamento temperatura<br />

con termocoppie in tecnologia Wireless.<br />

86 CER novembre/dicembre 2009<br />

Dryer<br />

Italforni, consolidated company with thirtytwo years of<br />

activity manufacturing standard and special kilns and<br />

dryers, has won another challenge: it has designed and<br />

realized a dryer having a peculiar constructive system, both<br />

for quality and performance.<br />

The dryer, absolutely new in this field, is used to dry<br />

extruded sizes for external lining and ventilated panel<br />

walls, which have excellent features of resistance to<br />

atmospheric agents, anti-freeze and with absorption next<br />

to zero.<br />

The dryer, 85 ml long, is manufactured through modular<br />

system by using a inner lining in stainless steel and<br />

aluminum, to avoid any contamination.<br />

From the outside it is possible to inspect each internal zone<br />

thanks to a mechanical engineering, which allows the<br />

access in every point: laterally, above and below.<br />

The electric/electronic system is managed by apposite<br />

Siemens communication net through a PC that, thanks to<br />

our programme, can be managed in the distance.<br />

Italforni also takes charge of the whole supervision net of<br />

the plant, from the preparation of the raw materials to the<br />

packing of the product, installing not only the datagathering,<br />

but also twelve cameras connected to a<br />

videotaper with<br />

Ethernet, to control<br />

the whole plant in<br />

the distance.<br />

Moreover, avantgarde<br />

technologies,<br />

like the temperature<br />

survey with Wireless<br />

technology<br />

thermocouples, have<br />

been installed and<br />

tested in the plant.


COELTUNNEL<br />

Loc. Casale Ettore, 01033 Civita Castellana (VT)<br />

Tel 0761 586142 - Fax 0761 517343<br />

www.coeltunnel.com - info@coeltunnel.com<br />

Forno intermittente<br />

Coeltunnel Srl, storica azienda di Civita Castellana<br />

produttrice di una vasta gamma di forni per l’industria<br />

ceramica, forte della propria esperienza costruttiva e di<br />

ricerca, ha realizzato un nuovo forno intermittente adatto<br />

sia alla cottura di lavabi a console e piatti doccia in fine fire<br />

clay, sia alla cottura di pezzi in vitreous-china. Lo stesso<br />

forno può essere utilizzato per la ricottura dei pezzi riparati.<br />

Caratteristica peculiare della macchina è quella di avere<br />

una struttura estremamente compatta, in quanto i canali<br />

fumi sono situati nelle fondazioni.<br />

Il forno intermittente si caratterizza per il fatto di non avere<br />

serrande e prese d’aria al di sopra dei pezzi da cuocere,<br />

evitando così la caduta di materiale ed il conseguente<br />

sporcamento del prodotto in cottura. Le accortezze tecniche<br />

di progettazione permettono di avere elevate rese<br />

produttive. La guarnitura refrattaria è leggerissima, in<br />

quanto è composta da fibre ceramiche ricoperta da pezzi<br />

refrattari leggeri, per cui la massa da riscaldare è minima<br />

con conseguente consumo energetico ridotto, ma nel pieno<br />

rispetto delle normative in materia di sicurezza e protezione<br />

dei lavoratori.<br />

È dotato già in origine di un sistema di recupero del calore<br />

durante la fase di raffreddamento del materiale. Il consumo<br />

di energia elettrica è molto basso, in quanto occorre solo<br />

per i ventilatori per l’aria di diluizione, che nella fase finale<br />

diventa di raffreddamento. I bruciatori (brevetto Coeltunnel)<br />

introducono nel forno fumi completamente esausti, senza<br />

lingue di fiamma o incombusti e permettono un’atmosfera<br />

controllata durante tutto il ciclo di cottura. Il sistema di<br />

cottura, trattato secondo i metodi dell’informatica, è capace<br />

di memorizzare le differenti curve di cottura attraverso la<br />

computerizzazione completa dei movimenti di tutti gli<br />

apparecchi installati: nessun addetto è necessario che sia<br />

presente durante la cottura. Un forno da 6 carrelli è stato<br />

recentemente installato e collaudato con successo presso la<br />

<strong>Cer</strong>amica Tecla Srl di Civita Castellana (Vt) produttrice di<br />

manufatti in fire clay.<br />

CERGALLERIA Essiccamento e cottura<br />

Intermittent kiln<br />

Coeltunnel Srl, a well-established company present in<br />

Civita Castellana for many years, and a builder of a vast<br />

array of kilns for the ceramics industry, with years of<br />

experience in construction and research, has produced a<br />

new intermittent kiln suitable for both firing fine fire clay<br />

vanity washbasin and shower trays as well as vitreous<br />

china pieces. The same kiln can be used to re-fire repaired<br />

pieces.<br />

A unique characteristic of the kiln is that it has an<br />

extremely compact structure since the smoke chambers are<br />

located in the foundations.<br />

Intermittent kilns do not have any doors or air intakes<br />

located over the pieces being fired, so materials do not fall<br />

into the chamber and while during firing.<br />

A skillful technical design allows for high productive yields.<br />

The refractory lining is extremely light, since it is composed<br />

of ceramic fibers covered with lightweight pieces, resulting<br />

in a minimal mass needing to be heated and therefore<br />

reduced energy consumption, while remaining in full<br />

conformity with worker safety and protection regulations in<br />

the sector.<br />

It is equipped with a heat recovery system during the<br />

cooling phase. Electricity consumption is very low, since it<br />

is used only for dilution air fans, which are the cooling fans<br />

in the final phase.<br />

The burners (patented by Coeltunnel) introduce completely<br />

exhausted smoke into the kiln, with no flames or unburnt<br />

materials, and allow for a controlled atmosphere during<br />

the entire firing cycle. The computerized firing system is<br />

able to memorize differing firing curves, and completes the<br />

movements of all of the devices installed. No workers<br />

need to be present during firing. A kiln able to hold six<br />

trolleys was recently installed and tested successfully at<br />

<strong>Cer</strong>amica Tecla Srl in Civita Castellana (VT), a producer of<br />

fire clay items.<br />

2009 novembre/dicembre CER 87


CERGALLERIA Essiccamento e cottura<br />

CARFER FORNI<br />

via Marco Polo 3 - 41049 Sassuolo (MO)<br />

tel 0536 803655 - Fax 0536 889654<br />

www.carferforni.it - info@carferforni.it<br />

Preforno ad irraggiamento con bruciatori a tubo<br />

radiante autorecuperanti<br />

Per risolvere il problema dell’eliminazione completa<br />

dell’acqua prima che le piastrelle entrino nel forno per la<br />

cottura - un passaggio necessario al fine di evitare<br />

fenomeni di scoppio e difetti sulla superficie dello smalto<br />

che costringerebbero il forno a rallentare il ciclo di cottura e<br />

quindi a limitare la sua capacità produttiva - Carfer Forni Srl<br />

di Sassuolo ha messo a punto un preforno ad irraggia -<br />

mento con bruciatori a tubo radiante auto recuperanti.<br />

In seguito ad approfondite ricerche, gli obiettivi che<br />

l’azienda si è prefissata riguardano:<br />

- il raggiungimento di una temperatura max di esercizio di<br />

500°C,<br />

- rapidità del ciclo di trattamento termico,<br />

- un sistema di riscaldamento ad irraggiamento totale in<br />

assenza di convezione,<br />

- il controllo e la regolazione della temperatura di<br />

processo,<br />

- il risparmio energetico.<br />

Le caratteristiche principali del preforno sono:<br />

- costruzione modulare di dimensioni variabili in funzione<br />

della produzione richiesta;<br />

- impianto di combustione costituito da bruciatori del tipo<br />

Carfer-TR, di adeguata potenzialità, idonei per un<br />

funzionamento con aria calda di combustione fino a<br />

250°C e ciascuno dotato di un dispositivo automatico di<br />

accensione e controllo fiamma;<br />

- sistema riscaldante realizzato mediante la particolare<br />

predisposizione di una serie di tubi radianti disposti nella<br />

parte alta e nella parte bassa del preforno per poter<br />

raggiungere temperature di esercizio fino a 350°-400°C;<br />

- tubi radianti realizzati con acciaio speciale resistente alle<br />

alte temperature e resistente alla corrosione-scagliatura;<br />

- riflettori in acciaio, del tipo lucido a specchio, per meglio<br />

distribuire il calore sul materiale;<br />

- controllo e regolazione della temperatura di esercizio<br />

costituito da un sistema di regolazione proporzionale del<br />

rapporto aria-gas di ogni bruciatore, in modo da<br />

ottimizzare l’uniformità di temperatura nel tubo radiante;<br />

- scambiatori di calore in acciaio, posti allo scarico del tubo<br />

radiante di ogni singolo bruciatore, per abbassare la<br />

temperatura dei fumi e preriscaldare l’aria di<br />

combustione fino a 150 C° realizzando un recupero<br />

energetico significativo.<br />

Il preforno della Carfer Forni può lavorare con qualsiasi<br />

tipo di forno a rulli presente sul mercato.<br />

88 CER novembre/dicembre 2009<br />

Heat-diffusing pre-kiln with self-recovery,<br />

radiant pipe burners<br />

The Sassuolo based company Carfer Forni Srl has developed a<br />

heat diffusing pre-kiln with self-recovery radiant pipes in order<br />

to solve the problem of completely eliminating any moisture<br />

before tiles enter the kiln for firing. This is essential in<br />

production in order to prevent shattering and the formation of<br />

faults on the glazed surface: usually kilns have to be set with a<br />

slower firing cycle, reducing production capacity as a result.<br />

The company carried out some in-depth research before it set<br />

its final objectives:<br />

- reaching a max operating temperature of 500°C,<br />

- a fast heat processing cycle,<br />

- a convection-free heating system based exclusively on heat<br />

diffusion,<br />

- control and adjustment of the processing temperature,<br />

- energy saving.<br />

The main features of the pre-kiln are:<br />

- modular construction; various sizes based on production<br />

requirements<br />

- combustion system with appropriately dimensioned CARFER-<br />

TR burners for operation with hot combustion air up to<br />

250°C and each with automatic switch-on and flame control;<br />

- heating system using a special configuration of radiant pipes<br />

arranged at the top and bottom of the pre-kiln in order to<br />

reach operating temperatures of up to 350°-400°C;<br />

- radiant pipes made in special, high temperature steel that is<br />

resistant to corrosion and chipping;<br />

- mirror-polished steel reflectors for optimum distribution of<br />

heat on the material;<br />

- control and adjustment of the operating temperature by<br />

means of a system of proportional control of the air-gas ratio<br />

in each burner in order to optimise the temperature in the<br />

radiant pipe;<br />

- steel heat exchangers located on the exhaust of each radiant<br />

pipe of each individual burner in order to reduce the fume<br />

temperature and preheat the combustion air up to 150 C°<br />

achieving a significant recovery of energy.<br />

The Carfer Forni pre-kiln can operate in conjunction with any<br />

type of roller kiln on the market.


SACMI IMOLA<br />

Via Provinciale Selice 17/A - 40026 Imola (BO)<br />

Tel 0542 607111 - Fax 0542 642354<br />

www.sacmi.com - sacmi@sacmi.it<br />

H.E.R.O. - High Efficiency Resourse Optimizer<br />

La minore disponibilità delle fonti energetiche tradizionali,<br />

con il conseguente aumento dei loro costi, rende oggi vitale<br />

per lo sviluppo strategico delle aziende individuare la<br />

migliore gestione dei processi produttivi e ottimizzare l’utilizzo<br />

delle risorse. Per rispondere con efficacia a questa crescente<br />

esigenza a livello ambientale ed economico, Sacmi<br />

ha fondato H.E.R.O. - High Efficiency Resource Optimizer,<br />

un laboratorio di studi e ricerca dedicato allo sviluppo di<br />

tecnologie innovative volte al massimo risparmio delle<br />

risorse in tutte le fasi dei processi di produzione. Le applicazioni<br />

speciali sviluppate all’interno del progetto H.E.R.O.<br />

permettono un contenimento medio dei consumi energetici<br />

delle macchine principali dell’impianto di oltre il 20%, nell’ottica<br />

di un più attento energy management. I vantaggi<br />

economici si riflettono così sul conto profitti dell’impresa<br />

già dal primo anno di applicazione, all’interno di una strategia<br />

che rispetta l’ambiente ed eleva costantemente gli<br />

standard qualitativi. Con particolare riferimento al processo<br />

di cottura delle piastrelle, Sacmi propone:<br />

• sistema BSR (aria comburente basso-riscaldata). L’aria di<br />

combustione passa attraverso uno scambiatore di calore<br />

posto nel raffreddamento rapido prima di essere inviata ai<br />

bruciatori ad una temperatura di circa 100°C. Sottraendo<br />

calore al raffreddamento rapido, lo scambiatore consente<br />

anche di diminuire la quantità di volumi necessari per il<br />

raffreddamento del materiale. La riduzione del consumo<br />

specifico rispetto al funzionamento ad aria fredda è dell’ordine<br />

del 5%;<br />

• sistema MDR (aria comburente medio-riscaldata). Al fine<br />

di consentire un ulteriore risparmio energetico rispetto al<br />

sistema BSR, è possibile modificare il sistema di raffreddamento<br />

finale del forno. I volumi di aria raccolti dal raffreddamento<br />

lento e finale ed evacuati dal camino ad una<br />

temperatura di 100-120°C vengono intercettati, mandati<br />

allo scambiatore di calore nel raffreddamento rapido e<br />

quindi utilizzati come aria comburente ad una temperatura<br />

di 170°C circa. Si ritiene che l’incremento del risparmio<br />

energetico possa essere dell’ordine di un 5% in più rispetto<br />

al valore di consumo ottenibile con l’installazione del<br />

solo scambiatore;<br />

• sistema SPR (aria comburente super-riscaldata). Per ottenere<br />

un ulteriore risparmio energetico rispetto al sistema<br />

MDR, è possibile sdoppiare i camini di espulsione aria nel<br />

raffreddamento lento e finale del forno. La temperatura<br />

dell’aria di combustione viene innalzata fino ad un max di<br />

220°C circa. Si ritiene possibile un incremento del risparmio<br />

energetico dell’ordine di un 5% in più rispetto al valore<br />

di consumo ottenibile con l’installazione del sistema<br />

MDR. Con il sistema di preriscaldo dell’aria di combustione<br />

SPR, il risparmio sul combustibile si attesta attorno al 15%.<br />

CERGALLERIA Essiccamento e cottura<br />

H.E.R.O. - High Efficiency Resourse Optimizer<br />

The reduced availability of traditional energy sources and<br />

the resulting increase in their cost now make it vital, for<br />

the strategic development of companies, to identify the<br />

best way of managing production processes and<br />

optimising the use of resources. To meet this growing<br />

need effectively, in both environmental and economic<br />

terms, SACMI founded H.E.R.O., High Efficiency Resource<br />

Optimiser. This study and research laboratory is<br />

dedicated to developing innovative technologies for<br />

achieving the greatest possible resource savings in every<br />

phase of the production process. The special applications<br />

developed as part of the H.E.R.O. project enable the<br />

energy consumption of the main machine in the<br />

installation to be reduced by more than 20% on average,<br />

with a view to more careful energy management. The<br />

economic benefits are therefore reflected in the<br />

company’s profits right from the first year of application,<br />

as part of a strategy of respect for the environment and<br />

constant raising of quality standards. In details, as regards<br />

the firing process, Sacmi offers:<br />

• BSR system (low-heated combustion air). The combustion<br />

air passes through a heat exchanger located in the rapid<br />

cooling zone before being sent to the burners at a temperature<br />

of approximately 100°C. Removing heat from the rapid<br />

cooling zone, the exchanger also decreases the volumes<br />

needed to cool the material. The energy savings compared<br />

to cold air operation is in the order of 5%;<br />

• MDR system (medium-heated combustion air). In order to<br />

obtain further energy savings with respect to the BSR system,<br />

the kiln’s final cooling system can be modified. The volumes<br />

of air collected by slow and final cooling and evacuated<br />

from the chimney at a temperature of 100-120°C are<br />

intercepted, sent to the heat exchanger in the rapid cooling<br />

zone and then used as combustion air at a temperature of<br />

approximately 170°C. It is believed that the increase in energy<br />

savings can be in the order of 5% more than the consumption<br />

value achievable by installing the exchanger only;<br />

• SPR system (super-heated combustion air). To obtain additional<br />

energy savings with respect to the MDR system, it is<br />

possible to duplicate the air expulsion chimneys in the kiln’s<br />

slow and final cooling zones. The combustion air temperature<br />

is raised to a maximum of approximately 220°C. It is<br />

believed that the increase in energy savings can be in the<br />

order of 5% more than the savings achievable by installing<br />

the MDR system. With the SPR combustion air preheating<br />

system, the fuel saving is around 15%.<br />

2009 novembre/dicembre CER 89


CERGALLERIA Essiccamento e cottura<br />

SOLAR IMPIANTI<br />

via Romagna, 35 - 41053 Maranello (MO)<br />

tel 0536 943014 - Fax 0536 942001<br />

www.solarimpianti.com - info@solarimpianti.com<br />

Essiccatoi radianti IR a gas<br />

Solar Impianti durante i suoi oltre venticinque anni di attività<br />

ha maturato una grande esperienza nello sviluppo e produzione<br />

di forni, essiccatoi a gas ed elettrici ed impianti completi<br />

per la ceramica e le piastrelle. Con numerose installazioni<br />

in tutto il mondo, Solar Impianti è in grado di soddisfare ogni<br />

richiesta del cliente, sia per piccole o grandi produzioni, sia<br />

per tipologia di materiale.<br />

L’ampia gamma di forni ed essiccatoi è il risultato di una<br />

progettazione che tiene in grande considerazione i temi del<br />

risparmio energetico, dell’ambiente e della sicurezza. Per<br />

tutte quelle situazioni in cui sia necessario essiccare o<br />

asciugare considerevoli quantità di prodotti, in tempi limitati<br />

e con impianti compatti, Solar Impianti propone innovativi<br />

essiccatoi con bruciatori radianti IR a gas di produzione<br />

propria.<br />

Dalla scienza è noto come l’acqua ed i solventi abbiano la<br />

maggior capacità di assorbimento energetico nell’infrarosso<br />

ad onde medie (IRM): questo permette di ottenere con le piastre<br />

radianti a gas una consistente riduzione dei tempi di<br />

riscaldamento ed essiccazione, oltre che di costo di gestione.<br />

Le fonti di calore applicate sono diversi bruciatori radianti sul<br />

cui pannello poroso, costituito in fibre metalliche tessute in<br />

leghe speciali, si genera una fiamma superficiale più o meno<br />

visibile ed estremamente modulabile in funzione delle potenze<br />

richieste.<br />

Punti di forza degli essiccatoi radianti IR:<br />

- accorciamento dei cicli di essiccazione,<br />

- riduzione delle dimensione dell’impianto,<br />

- alta modularità ed uniformità di funzionamento,<br />

- riduzione dei consumi grazie agli elevati rendimenti di<br />

processo.<br />

Le numerose installazioni eseguite hanno confermato la versatilità<br />

del riscaldamento a bruciatori radianti sia in termini di<br />

applicazione:<br />

- essiccatoi in linea di smaltatura;<br />

- essiccatoi per l’applicazione di sali solubili;<br />

- essiccatoi a rulli per linea di taglio, squadratura e levigatura;<br />

- essiccazione di vernici;<br />

- riscaldamento e trattamenti termici<br />

in generale;<br />

- asciugatura rapida;<br />

che di supporti trattati:<br />

- ceramica, piastrelle, laterizi;<br />

- marmo, granito, pietra;<br />

- vetro.<br />

90 CER novembre/dicembre 2009<br />

IR gas radiant dryers<br />

Solar Impianti during its more then twentyfive years of<br />

activity has acquired a great experience in the development<br />

and production of gas and electric kilns, dryers and complete<br />

ceramic systems.<br />

The numerous systems installed all over the world has<br />

fulfilled any kind of request in terms of large<br />

and small scale production and for kind of materials.<br />

Solar Impianti’s broad range of kilns and dryers has been<br />

designed prioritizing low energy consumption, the<br />

environment and safety, responding to modern needs for<br />

ceramics products.<br />

Solar Impianti offers innovative dryers with infra-red radiant<br />

burners (made in-house) for drying large amounts of<br />

products in limited periods of time and using compact plants.<br />

Science has taught us how water and solvents are best able<br />

to absorb IRM energy: this allows our radiant gas-powered<br />

plates to heat up and dry much more quickly as well as<br />

ensure much lower running costs.<br />

The dryers’ sources of heat are a variety of radiant burners. A<br />

surface flame on the porous panel made with special metal<br />

alloy fibres is more or less visible and can be easily adjusted<br />

according to power requirements.<br />

Here some of the peculiar characteristics:<br />

- lower drying cycle,<br />

- smaller plant dimension,<br />

- high capabilities of regulation,<br />

- high efficiency leads to lower gas consumption.<br />

These ovens and dryer are in high demand due to their<br />

versatility in terms of application:<br />

- cutting, squaring and smoothing line roller dryers;<br />

- enamelling line dryers;<br />

- dryers for the application of<br />

soluble salts;<br />

- pre-heating and heat treatments<br />

in general;<br />

- drying of wet-applied coatings;<br />

- quick drying;<br />

and materials processed:<br />

- ceramic, tiles, brick;<br />

- marble, granite, stone;<br />

- glass.<br />

Bruciatori radianti a gas / IR gas radiant burners<br />

Essiccatoio IR a rulli / IR Rollers Dryer


CEFLA IMPIANTI GROUP<br />

Via Selice Provinciale 23/a - 40026 Imola (BO)<br />

Tel 0542 653111 - Fax 0542 653129<br />

www.ceflaimpianti.com - ceflaimpianti@cefla.it<br />

Impianti di cogenerazione<br />

Specializzata nella realizzazione d’impianti di cogenerazione,<br />

installando unità di generazione combinata di energia<br />

elettrica e calore, anche alimentati a olio vegetale, Cefla<br />

Impianti - divisione del Gruppo Cefla - ha promosso e<br />

sviluppato, con l’ausilio scientifico del Centro <strong>Cer</strong>amico di<br />

Bologna, un’indagine per verificare l’eventuale inquinamento<br />

di polveri atomizzate a seguito dell’applicazione di un<br />

impianto di cogenerazione con motore endotermico<br />

alimentato a olio vegetale ad un atomizzatore. La ricerca è<br />

nata per valutare come la presenza di polveri contenenti<br />

elementi cromofori nei fumi di scarico possa inquinare un<br />

impasto, variandone il colore o in generale provocando<br />

difetti estetici del materiale dopo cottura.<br />

L’indagine sperimentale condotta in scala di laboratorio ha<br />

adottato il criterio di inquinare artificialmente un impasto da<br />

grès porcellanato, ipotizzando in via cautelativa che tutto il<br />

particolato inquinante venga intrappolato nelle polveri<br />

atomizzate. Per dare maggiore evidenza all’inquinamento,<br />

l’impasto è stato preparato in modo tale da contenere una<br />

concentrazione di polveri inquinanti (raccolte per<br />

gorgogliamento dei fumi in acqua distillata), in particolare di<br />

ferro, di 120 volte superiore a quella prevista. Con l’impasto<br />

inquinato e con quello standard di riferimento sono state<br />

preparate due serie di provini, mediante pressatura,<br />

essiccamento e cottura nelle condizioni del grès<br />

porcellanato.<br />

Le misure colorimetriche effettuate sui provini di materiale<br />

cotto in forno a gradienti, formati coll’impasto standard e<br />

coll’impasto inquinato, non hanno rilevato differenze<br />

significative di colore nell’intervallo di temperatura di<br />

cottura del grès porcellanato (1200-1220°C in forno<br />

industriale, equivalenti a 1220-1240°C in forno a muffola da<br />

laboratorio).<br />

Dall’indagine condotta, nei limiti della sperimentazione in<br />

scala di laboratorio, si può ricavare una bassa o bassissima<br />

probabilità che si manifestino variazioni di qualità del<br />

prodotto (in termini di variazione di colore del materiale<br />

dopo cottura) dovute all’applicazione di un motore<br />

cogenerativo alimentato a olio vegetale direttamente<br />

all’atomizzatore, cioè con immissione diretta dei fumi nella<br />

camera di<br />

essiccamento,<br />

ovviamente dopo<br />

depurazione tramite<br />

il catalizzatore. Ciò<br />

soprattutto per la<br />

grande diluizione<br />

degli inquinanti<br />

nell’impasto<br />

atomizzato.<br />

CERGALLERIA Essiccamento e cottura<br />

Waste heat recovery systems<br />

Cefla Impianti – a division of Cefla Group specialised in waste<br />

heat recovery systems, installing combined electricity and heat<br />

generation units, including those running on vegetable oils - has<br />

promoted and developed a survey supported by the Bologna<br />

<strong>Cer</strong>amic Center, to verify the pollution of atomised powders<br />

caused by the application of a waste heat recovery system with<br />

an endothermic motor running on vegetable oil and a spray<br />

drier. The intention of the research was to assess whether<br />

powders containing chromospheres in the exhaust fumes will<br />

pollute a ceramic body, changing its colour or causing general<br />

aesthetic faults in the material after firing.<br />

The research conducted in the laboratory was based on the<br />

criteria of artificially polluting a porcelain stoneware ceramic<br />

body, cautiously assuming that all of the polluting particulate is<br />

trapped in the atomised powders. In order to emphasize the<br />

pollution, the ceramic body was prepared so it contained a<br />

concentration of iron particulate polluting powders (collected by<br />

scrubbing the fumes in distilled water) 120 times higher than<br />

required. Two sets of test samples were prepared, one with the<br />

polluted ceramic body and the other with the reference<br />

standard, by means of pressing, drying and firing as for<br />

porcelain stoneware.<br />

The colorimetric analysis of the test samples of materials fired<br />

by gradients, consisting of the standard ceramic body and the<br />

polluted body, did not find any significant differences in colour<br />

for the firing temperature range for porcelain stoneware (1200-<br />

1220°C in an industrial kiln, the equivalent of 1220-1240°C in a<br />

laboratory muffle kiln).<br />

Although the findings are subject to the usual limits of testing<br />

on a laboratory scale, they do point to a low or very low<br />

probability of alterations in product quality (in terms of<br />

alterations in the colour of the material after firing) if a wasteheat<br />

recovery motor running on vegetable oil is fitted directly<br />

onto the spray drier, so the fumes are released directly into the<br />

drying chamber, naturally after purification by means of a<br />

catalyst. This is due especially to the high dilution of the<br />

pollutants in the spray-dried body.<br />

2009 novembre/dicembre CER 91


CERGALLERIA Essiccamento e cottura<br />

SITI-B&T GROUP<br />

Via Prampolini 18, 41043 Formigine (MO)<br />

Tel 059 446111 - Fax 059 446555<br />

www.siti-bt.com - info@siti-bt.com<br />

Forno a rulli<br />

I forni a rulli di ultima generazione, sviluppati dal gruppo<br />

Siti-B&T per la cottura di prodotti ceramici, presentano caratteristiche<br />

altamente innovative. Lo studio in laboratorio della<br />

conformazione della testina di miscelazione aria e gas e della<br />

camera di combustione in carburo di silicio ha consentito di<br />

ottimizzare lo scambio termico con il prodotto da cuocere,<br />

dove prevale la convezione sull’irraggiamento. È stato altresì<br />

migliorato il rendimento dei bruciatori anche a bassi volumi<br />

d’aria e la finezza della loro regolazione. L’adozione di una<br />

combinazione di bruciatori ad alta velocità e di speciali bruciatori<br />

radiali (in quantità da 6 a 14, a seconda della lunghezza<br />

del forno) ha permesso di ottenere ottimi risultati in<br />

termini di calibro, planarità e toni soprattutto in prodotti<br />

come il granito, ma anche in caso di monocottura e monoporosa<br />

si è registrato un rientro di calibro di due decimi su formati<br />

medio-grandi.<br />

Anche nell’eventualità di variazioni di carico (pieno/vuoto o<br />

variazioni del ciclo), pressione e temperatura si stabilizzano<br />

automaticamente, permettendo al forno di rimanere perfettamente<br />

stabile e insensibile sia durante le fasi di preriscaldo<br />

che di raffreddamento, oltre che di avere una capacità di raffreddamento<br />

superiore al 10%, senza problemi di rotture e<br />

scarti alla ripresa della produzione; il prodotto in arrivo dalla<br />

linea di alimentazione al forno è sempre in ottime condizioni<br />

all’uscita del forno stesso.<br />

Le tubazioni per l’aria di combustione e raffreddamento rapido<br />

del forno, integrate nella struttura portante dei moduli,<br />

consentono risparmi energetici in quanto l’aria comburente<br />

si riscalda a 65-70°C, senza l’ausilio di nessun dispositivo,<br />

inoltre l’isolamento dei moduli, realizzato con materiali ecologici,<br />

è in grado di mantenere la temperatura esterna al<br />

forno non superiore ai 40°C rispetto alla temperatura<br />

ambiente.<br />

Importanti miglioramenti sull’incremento di produttività<br />

sono stati apportati anche grazie alla motorizzazione dei<br />

rulli, di tipo “multitraino”, realizzata con motoriduttori gestiti<br />

da inverter, installati ogni tre moduli del forno con funzionamento<br />

completamente a secco, con conseguenti vantaggi<br />

in termini di pulizia e manutenzione. Questo sistema di movimentazione<br />

consente un avanzamento uniforme del prodotto,<br />

con velocità differenziate, per assorbire gli eventuali spazi<br />

conseguenti al ritiro del materiale, consentendo inoltre un<br />

movimento avanti-indietro che arresta, in caso di necessità,<br />

solamente l’avanzamento del prodotto e non la rotazione dei<br />

rulli, riducendo i pericoli di deformazione degli stessi.<br />

Particolarmente efficiente è l’impianto di combustione ad<br />

aria fissa e gas modulato, che permette la riduzione dei consumi<br />

e un’uniformità di temperatura nella sezione di cottura<br />

con differenza massima pari a 5°C fino a bocche forno di<br />

3200 mm.<br />

92 CER novembre/dicembre 2009<br />

Roller kiln<br />

The latest generation of roller kilns for firing ceramics,<br />

developed by Siti-B&T Group, offers some extremely<br />

innovative features. Laboratory research into the shape of the<br />

air and gas mixing head and of the combustion chamber in<br />

silicon carbide, has made it possible to optimise the exchange<br />

of heat with the product to be fired where convection prevails<br />

over irradiation. The performance and fine tuning of the<br />

burners have also been improved, even with low air volumes.<br />

The combination of high speed burners and special heat<br />

diffusing burners (between 6 and 14, depending on the kiln<br />

length) has made it possible to achieve excellent results in<br />

term of work-size, flatness and colour, especially for products<br />

such as granite. However, two tenths of work-size shrinkage<br />

was also found with medium and large sizes of single-fired<br />

and monoporosa tiles.<br />

Even in case of load variations (full/void or changes in the<br />

cycle), the pressure and temperature stabilise themselves<br />

automatically, so the kiln remains perfectly stable and is not<br />

affected during the preheating and the cooling stages. It also<br />

has a cooling capacity in excess of 10%, with no problems of<br />

breakage and rejections when production resumes; the<br />

product that is fed from the supply line to the kiln is always in<br />

excellent conditions when it leaves the kiln.<br />

The air pipes for the combustion and rapid cooling of the kiln,<br />

built into the supporting structure of the modules, save<br />

energy as the air is heated to 65-70°C for combustion without<br />

the need for any external device. What’s more, the insulation<br />

of the modules uses eco-friendly materials and is capable of<br />

keeping the external kiln temperature to within 40°C of the<br />

room temperature.<br />

Important improvements for increased productivity were also<br />

achieved by means of motorised “multi-traction” rollers,<br />

using inverter-managed reduction gears fitted on one out of<br />

every three modules of the kiln with completely dry operation,<br />

resulting in benefits in terms of cleaning and maintenance.<br />

This motion system enables uniform progress of the product<br />

at differentiated speeds in order to absorb any spaces<br />

resulting from the shrinkage of the material. Forward and<br />

backward motion is also possible. When it is necessary, only<br />

the progress of the product stops, not the rotation of the<br />

rollers thus reducing the danger of roller distortion.<br />

The combustion system using pre-set air and modulated gas is<br />

particularly efficient and can cut consumption with a uniform<br />

temperature in the firing section with maximum differences of<br />

5°C for kiln mouths up to 3200 mm.


IPEG<br />

Via Prampolini 18, 41043 Formigine (MO)<br />

Tel 059 446111 - Fax 059 446555<br />

www.siti-bt.com - info@siti-bt.com<br />

Forni fusori per fritte ceramiche<br />

Nel rispetto di ogni garanzia per il cliente, Ipeg offre oggi<br />

sul mercato forni per la fusione di fritte ceramiche di ogni<br />

potenzialità produttiva, studiati in funzione delle tipologie<br />

in oggetto.<br />

Vasche con dimensioni variabili da 0.5 a 20 mq, a piano<br />

fisso o basculante a geometria differenziata, realizzate<br />

sempre con l’impiego dei materiali più idonei, sperimentati<br />

in tante realizzazioni, garantiscono quel giusto equilibrio tra<br />

produttività, durata ed economicità di gestione che è<br />

necessario in un mercato sempre più esigente e specifico.<br />

L’impianto di combustione, impiegando mono o multi<br />

bruciatori, i più efficienti sistemi di rilievo e regolazione<br />

della temperatura, un idoneo dimensionamento ed il<br />

recupero termico ottenuto da un preriscaldamento dell’aria<br />

comburente a valori superiori ai 400 °C, consente di ridurre<br />

al massimo il consumo specifico, scendendo in taluni casi a<br />

valori inferiori alle 2000 kcal/kg di prodotto fuso. Nei casi<br />

tecnicamente opportuni o economicamente interessanti è<br />

prevista la ossicombustione.<br />

La lunga esperienza impiantistica consente infine di potere<br />

studiare e realizzare l’inserimento dei forni proposti in un<br />

impianto <strong>completo</strong> di dosaggio materie prime,<br />

alimentazione e scarico del prodotto finito che consenta la<br />

massima produttività ed il massimo rendimento termico ed<br />

economico.<br />

CERGALLERIA Essiccamento e cottura<br />

Melting kilns for ceramic frits<br />

Respecting every warranty for the customer, Ipeg offers to<br />

the market nowadays melting kilns for the ceramic frits<br />

with every productive capacity, designed according to the<br />

different types.<br />

Tanks with dimensions from 0.5 to 20 m², with fixed or<br />

swinging plane with various geometry, using the most<br />

suitable materials, tested in many realized systems: all this<br />

ensure the right balance among productivity, life and<br />

managing economy necessary on a more and more<br />

demanding and specific market. The combustion system<br />

with its single or multiple burners, the most effective<br />

systems for the temperature detection and adjustment, a<br />

suitable sizing and the thermal recovery thanks to the preheating<br />

of the comburent air at values higher than 400°C:<br />

all this enables to reduce the specific consumption as much<br />

as possible, sometimes with values lower than 2000<br />

kcal/kg of molten product. Oxy-combustion is used in the<br />

technically suitable or economically interesting cases.<br />

The long engineering experience, in the end, enables to<br />

study and realize the fitting of the suggested kilns in a<br />

complete system for raw material batching, finished<br />

product feeding and unloading, getting the highest<br />

productivity and the top thermal and economic yield.<br />

2009 novembre/dicembre CER 93


CERGALLERIA Essiccamento e cottura<br />

TCK<br />

Via L. Bandini 25, 41053 Maranello (MO)<br />

Tel 0536 944105 - Fax 0536 944108<br />

www.tck.it - info@tck.it<br />

RPC - sistema per il controllo della planarità<br />

L’eliminazione dei difetti dovuti alla concavità ed alla<br />

convessità del materiale ceramico, soprattutto nei grandi<br />

formati ed in particolare in quelli con lati molto lunghi,<br />

spesso si ottiene con la giusta angolazione dei flauti del<br />

raffreddamento rapido. Si tratta, però, di un’operazione<br />

non semplice, per questo a volte nemmeno effettuata.<br />

TCK ha trovato un’efficace soluzione per la riduzione dei<br />

difetti di planarità con RPC (Rotor Pipe Cooling), un<br />

sistema installato sui primi 3 o 4 flauti del raffreddamento<br />

rapido posti sopra e sotto il piano dei rulli. Attraverso un<br />

motore elettrico dotato di encoder e gestito da un PLC,<br />

RPC posiziona automaticamente i flauti nella giusta<br />

angolatura, memorizzata per ogni curva di cottura: in<br />

questo modo vengono gestiti automaticamente oltre un<br />

centinaio di differenti posizioni d’angolatura della<br />

soffiatura sui pezzi.<br />

RPC può funzionare sia automaticamente con l’ausilio di<br />

un planar di controllo, col quale tiene in memoria per ogni<br />

ricetta di cottura la giusta posizione della conformazione<br />

di soffiatura preimpostata, ma anche in modo manuale<br />

attraverso i comandi di selettori installati sul quadro di<br />

comando.<br />

Eliminando in modo significativo difetti quali la<br />

concavità e la convessità è evidente il<br />

vantaggio economico riscontrabile<br />

sulla produzione, ma anche sulle<br />

eventuali lavorazioni da effettuare<br />

in post cottura come<br />

levigatura, bisellatura e<br />

lappatura, dove vi è una<br />

riduzione sia dei tempi di<br />

lavorazione che un evidente<br />

risparmio sui componenti di<br />

usura.<br />

94 CER novembre/dicembre 2009<br />

RPC - flatness control system<br />

Faults caused by concave and convex ceramic materials<br />

can often be eliminated by setting the rapid cooling flutes<br />

at the proper angle, especially when working with large<br />

sizes and shapes that have very long sides. However, this<br />

is by no means simple and sometimes this step is skipped<br />

altogether.<br />

TCK designed the RPC system (Rotor Pipe Cooling) to<br />

provide an effective solution for reducing flatness defects.<br />

The RPC system is fitted on the first 3 or 4 rapid cooling<br />

flutes that are located above and below the roller<br />

conveyors. The RPC uses an electric motor complete with<br />

an encoder and PLC control to automatically position the<br />

flutes at the best angle, memorised for each firing curve.<br />

Over a hundred different blowing angle positions can be<br />

managed automatically.<br />

The RPC system operates automatically with the support of<br />

a control planar: this stores the best preset blowing<br />

configuration for each firing recipe in its memory.<br />

However, it can also run in manual mode using the control<br />

switches on the control panel.<br />

Production becomes more cost effective if faults such as<br />

convexity and concavity are largely eliminated, but there<br />

are also benefits for post-firing processes, such as<br />

polishing, chamfering and lapping, as less time is needed<br />

to do the job and there is less wear on components.


INDICEPUBBLICITÀ<br />

IMPIANTI PER CERAMICHE<br />

BMR SPA p. 26<br />

CERGOMMA SRL p. 17<br />

GPIII SRL p. 23<br />

KERAJET ITALIA SRL p. 6<br />

ITALVISION SRL p. 69<br />

MOSAIC FILM.COM BY VITRIX GROUP SRL p. 4<br />

SACMI IMOLA SC 4 a Copertina<br />

SETEC SRL p. 71<br />

SYSTEM SRL 2 a Copertina<br />

MATERIALI PER CERAMICHE<br />

A ZETA GOMMA SPA p. 75<br />

MAPEI SPA p. 2<br />

MINERARIA SASSOLESE SPA p. 1<br />

SIBELCO ITALIA SPA p. 62<br />

TECNO-SERVICE SPA p. 9<br />

XIETA INTERNATIONAL SA p. 44<br />

Piastrelle<br />

& Sanitari<br />

COLORIFICI<br />

GRUPPO COLOROBBIA ITALIA SPA 3 a Copertina<br />

SMALTICERAM UNICER SPA p. 15<br />

LAVORAZIONI SPECIALI E SERVIZI<br />

ARBE INDUSTRIE GRAFICHE SPA p. 5<br />

BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA SC p. 43<br />

BUGNION SPA p. 25<br />

CERAMIC TILES OF ITALY p.53-84<br />

GALLERIA PRODOTTI p. 96<br />

MOSBUILD p. 28<br />

POLIGRAPH SPA p. 33<br />

PROJECTS GALLERY p. 8<br />

S_TILES p. 95<br />

Le novità della<br />

ceramica italiana<br />

nella galleria<br />

immagini di<br />

http://products.italiatiles.com http://products.italiatiles.com

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!