Cer_318_completo xweb.pdf - Confindustria Ceramica

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Foto Vincenzo Conelli sti del mondo dell’architettura. Il titolo, preso a prestito dal noto testo di Martin Heidegger, è stato concepito come un invito rivolto in particolare ad architetti e progettisti ad esercitare il pensiero sui temi dell’abitare e del costruire, che, sempre secondo le parole del filosofo, “è il modo in cui i mortali sono sulla terra”. Tra le presenze di spicco: Alfonso Acocella, Giacomo Bizzarri, Stefano Boeri, Veronica dal Buono, Ian Davis, Giuliano Gresleri, Stefan Hitthaler, Michael P. Johnson, Fulvio Irace, Franco La Cecla, Orazio Lo Presti, Alessandro Marata, Carlo Massarini, Marco Mulazzani, Paolo Rava, Aldo Schiavone, Luigi Zoja (www.cersaie.it/speciale architetti/seminari e convegni). Quattro le mostre che integravano il progetto culturale: Green Street. Il paesaggio incontra l’architettura, che ha voluto evidenziare la stretta relazione tra il mondo dell’outdoor e la ceramica; Scatti per il futuro, esposizione multimediale delle foto e dei video realizzati da Alessandro Paderni (eyestudio) per il progetto S_TILES, La ceramica italiana verso la sostenibilità; Ceramic Tiles of Italy Design Com- I relatori al convegno economico WWW Il programma, completo di articoli, video e interviste, è consultabile su: www.cersaie.it petition, una mini esposizione dei progetti vincitori all’edizione 2009 del concorso dedicato all’eccellenza nel design e nelle creazioni con le piastrelle di ceramica italiane; infine Abitare il deserto, omaggio a Michael P. Johnson, una mostra fotografica che ha proposto una selezione di immagini dei migliori progetti realizzati dall’architetto di Phoenix con piastrelle di ceramica italiane. Alla stampa italiana ed estera è stato dedicato il tradizionale appuntamento della Conferenza Stampa Internazionale, ospitata quest’anno all’interno dell’Arena del Sole, nel centro di Bologna, alla quale hanno preso parte 210 professionisti dell’informazione. In questa stessa occasione è stato consegnato il XIII Ceramic Tiles of Italy Journalism Award, quest’anno assegnato ad Hans Fonk, direttore editoriale della testata olandese Objekt International. Alla conferenza è seguita la Serata Cersaie, presso i Chiostri Monastici della Basilica di Santo Stefano a Bologna, al termine della quale ha avuto luogo la cerimonia ufficiale di consegna del Confindustria Ceramica Distributor Award e dei sei Cersaie Awards 2009 ai migliori stand allestiti in fiera. Nel corso di Cersaie si è tenuta anche la cerimonia di premiazione del Best Showroom Award 2009. Il premio, organizzato dalle riviste di Reed Business Information dedicate al settore bagno e da Eventi Reed Business, nasce sotto il patrocinio di Cersaie e di Confindustria Ceramica ed è CERFIERE Green Street Foto Saverio Lombardi Vallauri rivolto alle realtà distributive di arredobagno in grado di distinguersi per la capacità di innovazione nella comunicazione e vendita del prodotto di marca. La giuria presieduta da Oscar G. Colli, direttore storico del Bagno Oggi e Domani e composta da esperti del mondo del marketing, del progetto e della comunicazione, ha attribuito i premi relativi alle quattro categorie in concorso: Showroom Bertani (Reggio Emilia), per la categoria “Servizio al cliente”; Alge - Idrocentro (www.algecollection.it), per la categoria “Presenza on line”; Showroom F.lli Sgrevi (Perugia), per “Marketing e promozione”; Showroom Nigita (Comiso- Rg), per “Competenze espositive”. Oltre settecento persone hanno assistito al convegno economico Competitività e credito oltre la crisi, coordinato dal giornalista Maurizio Beretta. Dopo il saluto iniziale del presidente di BolognaFiere Fabio Roversi Monaco, hanno preso parte alla tavola rotonda il vice ministro per lo Sviluppo Economico Adolfo Urso, il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, il deputy Ceo di Unicredit Group Roberto Nicastro e il presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini. Tra le presenze di spicco anche Romano e Giorgio Prodi, che hanno visitato alcuni stand della fiera, in visita privata. La prossima edizione di Cersaie è prevista dal 28 settembre al 2 ottobre 2010. vpellati@confindustriaceramica.it 2009 novembre/dicembre CER 35
CERFIERE LA LECTIO MAGISTRALIS di Renzo Piano 36 CER novembre/dicembre 2009 L’architettura è un’arte corsara, che richiede ascolto ma anche attitudine al rischio Renzo Piano di Simona Malagoli Lo studio dell’architetto come una bottega, dove persone, strumenti e materiali rivestono la medesima importanza delle idee. Perchè “fare è pensare”. Questo, in estrema sintesi, il Fare architettura per Renzo Piano, tema della Lectio Magistralis organizzata in occasione di Cersaie 2009. Un evento al di sopra di ogni aspettativa, con un’affluenza di pubblico tale da far registrare nell’intero Palazzo dei Congressi il tutto esaurito. “L’architetto è il mestiere del fare, il che significa anche rischiare”, ha annunciato il direttore scientifico IED (Istituto Europeo di Design) Aldo Colonetti introducendo la Lectio Magistralis, dopo che il presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini ha sottolineato la straordinaria portata dell’evento per Cersaie, per Bologna e per il mondo della ceramica. Un concetto che Renzo Piano ha espresso e più volte ripetuto, nato dalla considerazione che “l’architettura è un’arte di frontiera, un’arte corsara, di chi accetta di correre rischi, un’arte che corre il mondo”. Ai giovani che studiano architettura Piano suggerisce di viaggiare, osservare, scoprire: questo perché il mestiere dell’architetto è sicuramente difficile, ma offre la grande opportunità di entrare in contatto con mondi, persone e situazioni differenti. Si tratta di un mestiere di arte ed avventura, dove coesistono più piani - tecnologico, umanistico, poetico ed immaginifico, perchè gli edifici non rispondono soltanto a criteri costruttivi o legati alle persone per cui sono realizzati, ma celebrano anche aspirazioni e sogni: “soltanto quando la capacità di rispondere a un bisogno reale riesce a coincidere con i desideri, l’architettura diventa straordinaria”. Attraverso una carrellata d’immagini delle diverse opere realizzate nel corso degli anni, il celebre architetto genovese ha esposto, dunque, la sua idea di architettura, che sembra fondersi in una concezione stessa della vita. Per “fare architettura”, ha spiegato Piano, si può partire da una visione e poi passare alla costruzione, o viceversa. “Io sono cresciuto sui cantieri, mio padre era un costruttore” - ha raccontato. “Quando passi la vita nel cantiere il miracolo del costruire ti resta addosso”. “Queste sono le mie radici” - ha continuato l’architetto, soffermandosi poi sull’importanza dell’ascolto. Il continuo dialogo, non solo tra gli uomini che partecipano ai diversi progetti ma anche con le diverse arti e discipline progettuali, permette d’imparare altri saperi e competenze, senza rinchiudersi in una visione autoreferenziale dell’architettura. Per Piano, l’abilità artigianale ha quindi lo stesso valore della scienza: fare architettura significa anche comprendere che ogni ipotesi creativa deve migliorare, trasformare, descrivere il mondo grazie agli strumenti e alle soluzioni pratiche che rendono possibile la realizzazione concreta di un’idea. L’osservazione dei luoghi e della natura che vedranno sorgere un’opera sono importanti, per esempio, per scoprire come certe geografie e determinate topografie, o materiali preesistenti, contengano già in germe caratteri architettonici ben definiti. Fondamentale, quindi, non soltanto il gusto per l’osservazione della realtà, ma anche la curiosità verso gli uomini e il
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