INTERVISTA A CER Iginio Straffi L’inventore delle Winx, tra creatività e licensing
CERINTERVISTA IGINIO STRAFFI Amministratore delegato Gruppo Rainbow ( 30 CER novembre/dicembre 2009 di Mauro Castelli Anche l’Italia ha il suo Walt Disney. Si chiama Iginio Straffi, è nato nel maggio 1965 a Gualdo di Macerata ed è il fantasioso creatore delle Winx, le fatine un po’ femministe e un po’ modaiole protagoniste dei cartoni animati che stanno spopolando sulle televisioni di ben 140 Paesi a fronte delle 104 puntate da 25 minuti ciascuna sinora realizzate. Se i fatine peraltro approdate anche sul grande schermo con il lungometraggio Il segreto del regno perduto nonché in due spettacoli, uno teatrale e l’altro sul ghiaccio (per la cronaca Winx on ice, protagonista la nostra fuoriclasse Carolina Kostner). Ma c’è dell’altro. Ad esempio il suo primo romanzo pubblicato da Mondadori, Maya, scritto con Silvia Brena e i cui diritti sono già stati venduti in una quarantina di Paesi, nonché la pubblicazione dell’omonima rivista. Con un sogno nel cassetto che sta per diventare realtà. Quello di dare vita a un parco giochi, dedicato alle Winx e agli altri suoi personaggi (Huntik, Monster Allergy, Tommy & Oscar, Pixie e via dicendo), nei dintorni di Roma. «A questo ambizioso progetto sto lavorando da oltre due anni. E i tempi sono ormai maturi per la sua realizzazione...». In effetti alla fine di luglio il progetto è stato messo nero su bianco attraverso la firma di un accordo con Alfa Park del Gruppo Draco, accordo che prevede l’ingresso di Straffi nel capitale Alfa Park con una partecipazione iniziale del 10% e un’op- “I ²/3 dei 55 milioni di ) euro di fatturato derivano dal licensing” zione a salire al 20. L’inaugurazione di questo complesso a tema, su un’area di 600mila metri quadrati in quel di Valmontone, è prevista entro il 2011 e comporterà un investimento sui 200 milioni di euro. Con numeri significativi in termini di previsione: tre milioni di visitatori all’anno, più quelli interessati ai 180 negozi che faranno da corollario al parco giochi. Insomma, una ne fa e cento ne pensa questo creativo, riflessivo ma non certo flemmatico: «Dormo pochissimo, visto che buona parte della notte la dedico a pensare alle cose che dovrò fare, fra un giorno o fra un mese poco importa». Insomma, un moto perpetuo che, in una manciata d’anni, è salito alla ribalta della cronaca. E sono proprio i bilanci a rendere giustizia a questa prima guida, nonché fondatore, presidente e amministratore delegato della Rainbow, azienda accasata in quel di Loreto. Dove Straffi ha saputo proporsi al vertice fra gli operatori indipendenti nel campo dei cartoni animati e delle licenze, a fronte di un quadro economico che non sembra conoscere crisi, tanto è vero che l’azienda chiuderà il 2009 con un aumento del fatturato del 35 per cento, a fronte di margini operativi da premio Oscar. Ferma restando la crescita dell’indotto, che già viaggia a nove cifre. Winx, si diceva. Per chi ha una certa età questo nome dirà poco, ma le bambine ne vanno letteralmente pazze. Si tratta di sei fatine (Bloom, Stella, Musa, Flora, Tecna e Aisha) con l’ombelico che occhieggia malizioso, pronte a lottare contro le forze del male e le perfide streghe (a loro volta belle e suadenti), peraltro vestite da teen-ager. Queste Winx Straffi se le inventò prendendo atto che sul mercato non c’erano cartoon dedicati alle bambine, con l’obiettivo puntato sulla riproposizione della lotta fra il bene e il male in versione moderna. Risultato? Un successo al di fuori di ogni aspettativa. «In effetti le mie fatine mi avrebbero potuto fare ricco se non avessi deciso di reinvestire quasi tutto in azienda - stiamo parlando di più di 50 milioni di euro - perché mi piace guardare oltre». Ma c’è dell’altro nel pentolone del presidente. «Le produzioni legate a Monster Allergy e il debutto all’inizio del 2009 del cartoon Huntik - Secrets & Seekers, una nuova serie educativa pensata per i maschietti, già distribuita in un centinaio di Paesi e nei più importanti network televisivi, come Kids Wb, Disney Channel, Nicklodeon, Cartoon Network, Rai, France3 e via dicendo. Una serie che ha sbaragliato la