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CERINTERVISTA
Luitwin Gisbert von Boch
54 CER novembre/dicembre 2009
CÉRAME-UNIE, LASCIA
il “Barone della ceramica”
di Andrea Serri
Dopo 25 anni di ininterrotta
presidenza, Luitwin Gisbert von
Boch lascia la guida di Cérame-Unie, la
Federazione Europea della Ceramica, a
Alain Delcourt. In questa intervista
all’uomo - in partenza per un viaggio
in India - che meglio di ogni altro
incarna ‘l’aristocrazia della ceramica
continentale’, il bilancio di un quarto
di secolo.
Dottor Von Boch, come era questa
federazione un quarto di secolo fa?
“Sono stato presidente di Cérame-Unie
per 25 anni e membro per oltre 40.
Oggi Cérame-Unie include 9 federazioni
di quasi tutti i settori ceramici: anno
dopo anno è stato possibile, grazie a
riunioni e discussioni, aumentare la
partecipazione di aziende ed imprenditori
associati. All’inizio della mia presidenza
le federazioni erano solo tre”.
Come si è evoluta la struttura organizzativa?
“All’inizio Cérame-Unie consisteva nel
Presidente, nel Segretario Generale ed
in una segretaria. Oggi a capo troviamo
il Board of Presidents, consiglio
composto dai nove presidenti di federazione,
mentre il management vede un
direttore generale, Renaud Batier, due
direttori, Astrid Volckaert e Christophe
Skyes, tre membri dello staff ed una
segretaria”.
Qual è stato il ruolo di Cérame-Unie
nell’evoluzione dei diversi settori?
“La funzione centrale è stata quella di
porre i diversi settori in stretto contatto
con il Board of Presidents, dove tutti i
Paesi e tutti i settori sono rappresentati.
Cérame-Unie è in stretto contatto con i
membri della Commissione e del Parlamento
Europeo: condizione importante
perché l’azione di lobbying a Bruxelles
è sempre più importante, al fine di
evitare l’eccesso di produzione legislativa
da parte della Commissione”.
Quella di oggi è, a suo giudizio, la
peggior crisi che l’industria ceramica
europea abbia mai visto?
“La crisi che ha colpito il mondo finanziario
ed economico iniziata alla fine
dello scorso anno è certamente la peggiore
che l’industria ceramica abbia
mai visto: tutti i settori sono stati
profondamente colpiti. Ciò che è ancor
più importante è che tutti i settori sono
interconnessi e lavorano assieme, dunque
amplificano gli effetti”.
Qual è stato il miglior traguardo
della sua presidenza?
“Grazie anche all’aiuto di tutti i nostri
associati, l’aver reso la struttura e l’organizzazione
più chiara e trasparente:
oggi il Board of Presidents è molto efficiente.
Ciò che è assolutamente necessario
è che ogni Federazione elegga un
presidente ed un vice presidente, affinché
il Board sia sempre al completo
quando, una volta all’anno, è chiamato
a discutere con gli alti delegati della
Commissione. Siamo stati fortunati e
capaci di costituire un team in Bruxelles
che è considerato, sia dai membri
del Parlamento che della Commissione,
un partner perfetto, capace di dialogare
su tutti i principali dossier che
interessano i settori della ceramica
europea”.
aserri@confindustriaceramica.it