Cer_318_completo xweb.pdf - Confindustria Ceramica
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IMPRUNETA RIVESTE<br />
il Policlinico Mangiagalli a Milano<br />
Il peculiare valore estetico del cotto per facciate ad ancoraggio meccanico<br />
di Impruneta s.r.l. diventa, a Milano, strumento per la realizzazione<br />
di un sistema altamente tecnologico e prestazionale quale l’involucro<br />
del Padiglione Monteggia, intervento principale nell’ambito<br />
della riqualificazione del Policlinico Mangiagalli Regina Elena.<br />
Pur mantenendo la volumetria dell’edificio<br />
preesistente, il nuovo<br />
Padiglione è in grado di rivoluzionare<br />
la percezione e l’assetto dell’intera<br />
area urbana circostante, attraverso<br />
la sua forma del tutto originale<br />
rispetto al contesto in cui si colloca e<br />
l’uso dell’involucro quale strumento<br />
di dialogo tra esterno ed interno dell’edificio.<br />
Accanto al senso di dinamicità<br />
conferito dallo sviluppo orizzontale degli elementi di rivestimento<br />
in cotto sagomati, sono presenti continue alternanze tra vuoto e<br />
pieno, ottenute, ad esempio, tramite lo sfaldamento del rivestimento<br />
in corrispondenza dell’ingresso e l’alternanza tra lastre in cotto ed<br />
elementi frangisole modulari in corrispondenza delle finestre.<br />
Oltre alle sue particolari doti estetiche, il rivestimento del nuovo<br />
Monteggia rappresenta uno dei principali esempi d’integrazione funzionale<br />
tra involucro ed edificio. La parete ad ancoraggio meccanico,<br />
infatti, è stata realizzata con lo scopo di garantire elevate prestazioni<br />
termiche ed acustiche.<br />
SINERGIA FRA ARTE E INDUSTRIA<br />
allo stand del Gruppo Ricchetti<br />
Architettura, ceramica, design ed arte sono i temi espressi dallo stand<br />
del Gruppo ceramico Ricchetti allestito in occasione di <strong>Cer</strong>saie. Su<br />
una superficie di 2000 m 2 , le ultime novità delle otto aziende appartenenti<br />
al Gruppo s’incontrano con le opere di cinque scultori italiani<br />
di diverse scuole – Girolamo Ciulla, Giuseppe Bergomi, Sergio Zanni,<br />
Mario Branca e Antonio Caselli – che la Galleria Forni ha inserito nell’ambito<br />
del progetto, dando origine ad una sinergia fra arte e industria<br />
nell’intento di valorizzare<br />
le forze del gusto Made in Italy.<br />
Il progetto evento nasce da<br />
un’idea dello Studio Original<br />
Designers 6R5 Network di<br />
Milano e s’inserisce nelle ultime<br />
tendenze internazionali che<br />
portano il mondo della comunicazione<br />
e della rappresentazione<br />
a unire e coinvolgere in<br />
un’unica iniziativa varie componenti<br />
per uno scambio che<br />
arricchisce e stimola la fantasia,<br />
fornendo idee ai progettisti presenti<br />
all’evento.<br />
Sergio Zanni, Equilibri di gruppo<br />
CERNEWS aziende ceramiche<br />
COEM PER SENSORY ROOM<br />
al Sia Guest di Rimini<br />
<strong>Cer</strong>amiche Coem partecipa con l’architetto Silvio de Ponte e i suoi<br />
collaboratori Andrea Intorrella e Marco Vincenzi, e con il prezioso<br />
apporto di Salaroli SpA, alla realizzazione dell’installazione Sensory<br />
Room, allestita in occasione del Salone dell’Accoglienza Sia Guest di<br />
Rimini.<br />
Alla base della Sensory Room vi è l’idea di fornire al visitatore delle<br />
nuove chiavi di lettura al concetto di “Abitare”, intendendo questo<br />
spazio dell’ospitalità non solo come un luogo attrezzato e<br />
tecnologicamente evoluto, ma sviluppandolo alla stregua di un vero<br />
e proprio organismo monocellulare - vivente e autosufficiente -<br />
racchiuso in un involucro-membrana sensibile e intelligente, capace<br />
di esprimere valori di qualità percettive, manifestabili secondo un<br />
rapporto tra materia e luce, tra qualità immateriali e superfici fisiche,<br />
per una nuova ergonomia. Il risultato è un insieme armonico,<br />
suggestivo ed<br />
estremamente<br />
emozionale.<br />
Le serie di <strong>Cer</strong>amiche<br />
Coem scelte da De Ponte<br />
per la Sensory Room - la<br />
Pietra di Lavagna nella<br />
versione a spacco e la<br />
T.U. nella versione<br />
metallica -<br />
contribuiscono ad<br />
amplificare l’atmosfera<br />
da laboratorio<br />
sotterraneo o lunare, eppure così calda e attraente, assolutamente<br />
“sensoriale”.<br />
CERAMICA CASTELVETRO INSTALLA<br />
il forno più grande ed ecologico<br />
<strong>Cer</strong>amica Castelvetro ha<br />
acquistato da Sacmi FMS<br />
2950, il modello di forno a<br />
bocca più larga oggi istallato<br />
nel comprensorio emiliano-romagnolo della ceramica e, allo stesso<br />
tempo, anche il più “ecologico”. Lungo cento metri, il forno è dotato<br />
del sistema XTR, in grado di massimizzare il recupero del calore,<br />
dunque di abbattere i costi di gestione di almeno venti punti percentuali<br />
rispetto alla macchina termica fino ad oggi utilizzata dall’azienda<br />
di Solignano (Modena). Sacmi ha inoltre fornito all’azienda il primo<br />
impianto integrato “chiavi in mano” per il recupero del calore in<br />
eccesso dai quattro essiccatoi attualmente funzionanti.<br />
Con questa scelta d’investimento, che va nella direzione di un recupero<br />
totale interno di energia riducendo al minimo le dispersioni,<br />
<strong>Cer</strong>amica Castelvetro realizza così un vero e proprio “ciclo integrato<br />
ecologico”, in grado di costituire una risposta efficace ed innovativa al<br />
particolare momento che sta attraversando il mercato della ceramica.<br />
Una soluzione all’avanguardia per coniugare la naturale esigenza di<br />
incrementare la produttività contenendo allo stesso tempo costi ed<br />
emissioni.<br />
2009 novembre/dicembre CER 19