14.11.2012 Views

Cer_318_completo xweb.pdf - Confindustria Ceramica

Cer_318_completo xweb.pdf - Confindustria Ceramica

Cer_318_completo xweb.pdf - Confindustria Ceramica

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

CERFIERE<br />

LA LECTIO MAGISTRALIS<br />

di Renzo Piano<br />

36 CER novembre/dicembre 2009<br />

L’architettura è<br />

un’arte corsara,<br />

che richiede<br />

ascolto ma<br />

anche attitudine<br />

al rischio<br />

Renzo Piano<br />

di Simona Malagoli<br />

Lo studio dell’architetto come<br />

una bottega, dove persone,<br />

strumenti e materiali rivestono la<br />

medesima importanza delle idee. Perchè<br />

“fare è pensare”. Questo, in estrema<br />

sintesi, il Fare architettura per<br />

Renzo Piano, tema della Lectio Magistralis<br />

organizzata in occasione di<br />

<strong>Cer</strong>saie 2009. Un evento al di sopra<br />

di ogni aspettativa, con un’affluenza<br />

di pubblico tale da far registrare nell’intero<br />

Palazzo dei Congressi il tutto<br />

esaurito.<br />

“L’architetto è il mestiere del fare, il<br />

che significa anche rischiare”, ha<br />

annunciato il direttore scientifico IED<br />

(Istituto Europeo di Design) Aldo<br />

Colonetti introducendo la Lectio<br />

Magistralis, dopo che il presidente di<br />

<strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica Franco Manfredini<br />

ha sottolineato la straordinaria<br />

portata dell’evento per <strong>Cer</strong>saie,<br />

per Bologna e per il mondo della<br />

ceramica. Un concetto che Renzo<br />

Piano ha espresso e più volte ripetuto,<br />

nato dalla considerazione che<br />

“l’architettura è un’arte di frontiera,<br />

un’arte corsara, di chi accetta di correre<br />

rischi, un’arte che corre il<br />

mondo”. Ai giovani che studiano<br />

architettura Piano suggerisce di viaggiare,<br />

osservare, scoprire: questo perché<br />

il mestiere dell’architetto è sicuramente<br />

difficile, ma offre la grande<br />

opportunità di entrare in contatto<br />

con mondi, persone e situazioni differenti.<br />

Si tratta di un mestiere di arte<br />

ed avventura, dove coesistono più<br />

piani - tecnologico, umanistico, poetico<br />

ed immaginifico, perchè gli edifici<br />

non rispondono soltanto a criteri<br />

costruttivi o legati alle persone per<br />

cui sono realizzati, ma celebrano<br />

anche aspirazioni e sogni: “soltanto<br />

quando la capacità di rispondere a un<br />

bisogno reale riesce a coincidere con i<br />

desideri, l’architettura diventa straordinaria”.<br />

Attraverso una carrellata d’immagini<br />

delle diverse opere realizzate nel<br />

corso degli anni, il celebre architetto<br />

genovese ha esposto, dunque, la sua<br />

idea di architettura, che sembra fondersi<br />

in una concezione stessa della<br />

vita. Per “fare architettura”, ha spiegato<br />

Piano, si può partire da una visione<br />

e poi passare alla costruzione, o<br />

viceversa. “Io sono cresciuto sui cantieri,<br />

mio padre era un costruttore” -<br />

ha raccontato. “Quando passi la vita<br />

nel cantiere il miracolo del costruire<br />

ti resta addosso”.<br />

“Queste sono le mie radici” - ha<br />

continuato l’architetto, soffermandosi<br />

poi sull’importanza dell’ascolto. Il<br />

continuo dialogo, non solo tra gli<br />

uomini che partecipano ai diversi<br />

progetti ma anche con le diverse arti<br />

e discipline progettuali, permette<br />

d’imparare altri saperi e competenze,<br />

senza rinchiudersi in una visione<br />

autoreferenziale dell’architettura. Per<br />

Piano, l’abilità artigianale ha quindi lo<br />

stesso valore della scienza: fare architettura<br />

significa anche comprendere<br />

che ogni ipotesi creativa deve migliorare,<br />

trasformare, descrivere il mondo<br />

grazie agli strumenti e alle soluzioni<br />

pratiche che rendono possibile la realizzazione<br />

concreta di un’idea. L’osservazione<br />

dei luoghi e della natura che<br />

vedranno sorgere un’opera sono<br />

importanti, per esempio, per scoprire<br />

come certe geografie e determinate<br />

topografie, o materiali preesistenti,<br />

contengano già in germe caratteri<br />

architettonici ben definiti. Fondamentale,<br />

quindi, non soltanto il gusto<br />

per l’osservazione della realtà, ma<br />

anche la curiosità verso gli uomini e il

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!