Cer_318_completo xweb.pdf - Confindustria Ceramica

numerosità dei codici prodotto non si
oppongono misure adeguate di riorganizzazione
dei magazzini, e in
molti casi l’assetto di un impianto di
magazzino, dopo che è stato realizzato
e avviato, non viene più modificato,
anche se il mix delle attività di carico e
scarico è completamente cambiato.
Un altro esempio: ora che i grandi
formati iniziano ad essere prodotti e
venduti su larga scala, è fondamentale
attrezzare i magazzini e adattare il
sistema logistico alle caratteristiche fisiche
di questi nuovi prodotti per evitare
di perdere efficienza nel processo di
movimentazione, in particolare nella
fase di picking e di spedizione.
Quali criticità si potrebbero evitare
per mantenere snella e operativa la
logistica interna?
Ripeto: controllo di processo, controllo
dei costi e dei processi di magazzino,
controllo delle risorse e dei mezzi
di movimentazione, degli spazi e degli
impianti di stoccaggio, formazione
degli addetti della logistica, definizione
chiara degli standard di processo.
In diversi casi la logistica è gestita in
modo così “primitivo” che oltre ad
impattare negativamente su efficienza e
qualità del servizio, può essere fattore
di rischio per le persone e per le cose.
È necessaria una campagna promozionale
della logistica che sensibilizzi il
management a partire dagli imprenditori.
La logistica può realmente essere un
fattore di grande competitività.
Quanto può aiutare l’automazione?
Molti pensano di risolvere i problemi
logistici o aumentare l’efficienza del
magazzino con l’uso dell’automazione.
È un investimento consistente che va
analizzato attentamente. Nel ragionare
sulla convenienza e l’opportunità di
adottare queste tecnologie, bisogna
partire dal presupposto che gli investimenti
sono di gran lunga superiori a
quelli necessari per la costruzione di
un magazzino di tipo tradizionale.
L’automazione mette in discussione il
modello logistico più diffuso nel
distretto, costituito da magazzini a
“cielo aperto”. Per studiare le possibili
soluzioni alternative sono necessarie
capacità di analisi e conoscenza delle
tecnologie disponibili, per evitare di
essere troppo condizionati nella scelta
dai fornitori di impianti.
Qualche consiglio pratico per ottimizzare
la logistica?
È necessario partire dalla conoscenza
dello stato dell’arte, ri-costruire il
proprio modello logistico, studiare i
processi e il loro grado di efficienza e
misurare il grado di servizio confrontandolo
con i target di mercato.
Tutto ciò deve aiutarci a capire
quali sono le criticità del sistema
attuale e a progettare il modello futuro.
È necessario che ogni azienda
ceramica pianifichi il rinnovamento
CERDOSSIER
della sua logistica e che lo realizzi
con determinazione. Infatti la logistica
incide pesantemente sui costi della
ceramica (fino al 15% del fatturato di
uno stabilimento) e ogni miglioramento
determina un effetto immediato
sul margine.
A mio giudizio, sarebbe molto
importante che le aziende ceramiche
mettessero a fattore comune i loro
processi di rifornimento e distribuzione,
avviando progetti di “logistica
collaborativa”, coinvolgendo fornitori
e clienti, e quindi creando la “massa
critica” necessaria a generare le economie
di scala in grado di ridurre i
costi logistici.
Nel processo di rinnovamento della
logistica le aziende ceramiche possono
sfruttare le esperienze e i risultati
di altri settori di business, dove i
nuovi sistemi organizzativi e di controllo
e gestione della logistica sono
impiegati e consolidati da anni, e
possono essere implementati con
costi e tempi compatibili alle esigenze
del settore.
simona.storchi@gmail.com
2009 novembre/dicembre CER 67