Cer_318_completo xweb.pdf - Confindustria Ceramica

CEFLA IMPIANTI GROUP
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Impianti di cogenerazione
Specializzata nella realizzazione d’impianti di cogenerazione,
installando unità di generazione combinata di energia
elettrica e calore, anche alimentati a olio vegetale, Cefla
Impianti - divisione del Gruppo Cefla - ha promosso e
sviluppato, con l’ausilio scientifico del Centro Ceramico di
Bologna, un’indagine per verificare l’eventuale inquinamento
di polveri atomizzate a seguito dell’applicazione di un
impianto di cogenerazione con motore endotermico
alimentato a olio vegetale ad un atomizzatore. La ricerca è
nata per valutare come la presenza di polveri contenenti
elementi cromofori nei fumi di scarico possa inquinare un
impasto, variandone il colore o in generale provocando
difetti estetici del materiale dopo cottura.
L’indagine sperimentale condotta in scala di laboratorio ha
adottato il criterio di inquinare artificialmente un impasto da
grès porcellanato, ipotizzando in via cautelativa che tutto il
particolato inquinante venga intrappolato nelle polveri
atomizzate. Per dare maggiore evidenza all’inquinamento,
l’impasto è stato preparato in modo tale da contenere una
concentrazione di polveri inquinanti (raccolte per
gorgogliamento dei fumi in acqua distillata), in particolare di
ferro, di 120 volte superiore a quella prevista. Con l’impasto
inquinato e con quello standard di riferimento sono state
preparate due serie di provini, mediante pressatura,
essiccamento e cottura nelle condizioni del grès
porcellanato.
Le misure colorimetriche effettuate sui provini di materiale
cotto in forno a gradienti, formati coll’impasto standard e
coll’impasto inquinato, non hanno rilevato differenze
significative di colore nell’intervallo di temperatura di
cottura del grès porcellanato (1200-1220°C in forno
industriale, equivalenti a 1220-1240°C in forno a muffola da
laboratorio).
Dall’indagine condotta, nei limiti della sperimentazione in
scala di laboratorio, si può ricavare una bassa o bassissima
probabilità che si manifestino variazioni di qualità del
prodotto (in termini di variazione di colore del materiale
dopo cottura) dovute all’applicazione di un motore
cogenerativo alimentato a olio vegetale direttamente
all’atomizzatore, cioè con immissione diretta dei fumi nella
camera di
essiccamento,
ovviamente dopo
depurazione tramite
il catalizzatore. Ciò
soprattutto per la
grande diluizione
degli inquinanti
nell’impasto
atomizzato.
CERGALLERIA Essiccamento e cottura
Waste heat recovery systems
Cefla Impianti – a division of Cefla Group specialised in waste
heat recovery systems, installing combined electricity and heat
generation units, including those running on vegetable oils - has
promoted and developed a survey supported by the Bologna
Ceramic Center, to verify the pollution of atomised powders
caused by the application of a waste heat recovery system with
an endothermic motor running on vegetable oil and a spray
drier. The intention of the research was to assess whether
powders containing chromospheres in the exhaust fumes will
pollute a ceramic body, changing its colour or causing general
aesthetic faults in the material after firing.
The research conducted in the laboratory was based on the
criteria of artificially polluting a porcelain stoneware ceramic
body, cautiously assuming that all of the polluting particulate is
trapped in the atomised powders. In order to emphasize the
pollution, the ceramic body was prepared so it contained a
concentration of iron particulate polluting powders (collected by
scrubbing the fumes in distilled water) 120 times higher than
required. Two sets of test samples were prepared, one with the
polluted ceramic body and the other with the reference
standard, by means of pressing, drying and firing as for
porcelain stoneware.
The colorimetric analysis of the test samples of materials fired
by gradients, consisting of the standard ceramic body and the
polluted body, did not find any significant differences in colour
for the firing temperature range for porcelain stoneware (1200-
1220°C in an industrial kiln, the equivalent of 1220-1240°C in a
laboratory muffle kiln).
Although the findings are subject to the usual limits of testing
on a laboratory scale, they do point to a low or very low
probability of alterations in product quality (in terms of
alterations in the colour of the material after firing) if a wasteheat
recovery motor running on vegetable oil is fitted directly
onto the spray drier, so the fumes are released directly into the
drying chamber, naturally after purification by means of a
catalyst. This is due especially to the high dilution of the
pollutants in the spray-dried body.
2009 novembre/dicembre CER 91