Cer_318_completo xweb.pdf - Confindustria Ceramica
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ALLA STORIA<br />
l’anno horribilis del mondo<br />
FRANCO MANFREDINI<br />
Presidente<br />
<strong>Confindustria</strong> <strong>Cer</strong>amica<br />
editoriale<br />
di Franco Manfredini<br />
CEREDITORIALE<br />
Quello che termina in questi giorni è, senza dubbio, l’anno horribilis nella<br />
storia del dopoguerra, non solo per il settore della ceramica industriale<br />
italiana, ma per l’intera economia del mondo. Un anno che ha dimostrato quanto<br />
siano illusorie, dal punto di vista economico, le scorciatoie basate esclusivamente<br />
sulla leva finanziaria e sul travisamento dei fondamentali delle leggi economiche.<br />
L’impatto della crisi sul settore è stata, come per la quasi totalità dei settori<br />
industriali dei cinque continenti, eccezionale nel calo della domanda di beni ed<br />
imprevedibile nel suo molteplice manifestarsi. Se da una parte noi riteniamo, come<br />
abbiamo già sostenuto, che per l’industria italiana della ceramica questa non sia<br />
una crisi del prodotto, del distretto o del settore - come dimostra ancora una volta<br />
la più limitata flessione di produzione e vendite da noi subita rispetto ad altri<br />
comparti industriali in Italia ed all’estero -, non dobbiamo però nascondere che lo<br />
tsunami mondiale generato dalla crisi globalizzata potrebbe delineare, nel<br />
momento dell’uscita dal tunnel, uno scenario completamente diverso, per quanto<br />
riguarda i mercati di destinazione del prodotto, i rapporti di concorrenza, il<br />
posizionamento sul mercato dei vari attori.<br />
Tutto questo ci chiede di continuare a lavorare per far emergere i nostri<br />
elementi di forza, per difendere la leadership mondiale delle esportazioni di<br />
piastrelle di ceramica - primato tuttora detenuta per il valore delle esportazioni<br />
stesse -, cercando di capire quali siano le giuste direzioni da prendere, tanto a<br />
livello di settore che di ogni singola azienda, ciascuna delle quali chiamata a<br />
definire il proprio posizionamento in base alla dimensione, alle peculiarità<br />
aziendali ed alle vedute del singolo imprenditore.<br />
L’Associazione in questo ha un ruolo importante e deve operare, come<br />
peraltro sta facendo e come continuerà a fare, su tutti gli aspetti di competitività<br />
del sistema ceramico nazionale. E tra le tante azioni, anche accompagnando le<br />
aziende verso progetti di ristrutturazione della capacità produttiva che - stanti<br />
le attuali condizioni di mercato - sono sovradimensionate rispetto alle reali<br />
possibilità di assorbimento della domanda. Percorsi non facili e particolarmente<br />
dolorosi, ma indispensabili per riportare le aziende ad una nuova situazione di<br />
equilibrio e di rinnovata competitività.<br />
Anche la rappresentanza nei diversi ambiti istituzionali, dal livello comunale<br />
fino ad arrivare a quello europeo ed internazionale, è aspetto fondamentale<br />
perché la competitività deriva, anche e soprattutto, da un contesto ambientale<br />
che non penalizzi le aziende in termini di costi di produzione - tra i quali in<br />
particolare il personale, l’energia, la logistica -, dei livelli di tassazione ed anche<br />
- su un ambito sovranazionale e di grande attualità in questi ultimi mesi<br />
dell’anno - in termini di rapporti di cambio dollaro e yuan mantenuti<br />
artificiosamente bassi, che impediscono una leale e corretta competizione sui<br />
mercati di tutto il mondo da parte anche dei produttori di ceramica italiani.<br />
L’imminenza del Capodanno mi porta a formulare un grande ‘in bocca al lupo’<br />
a tutti e ad esprimere la speranza che l’anno che si sta affacciando porti ad una<br />
inversione di tendenza, facendo intravedere orizzonti più sereni per tutti.<br />
2009 novembre/dicembre CER 3