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Nelle pagine precedenti alcune immagini dell’evento<br />

riguardante la Sindone organizzato dagli Amici di Como e<br />

tenuto nella Cattedrale di Como nel marzo scorso.<br />

On the previous pages some images of the event regarding<br />

the Holy Shroud organized by Amici di Como and held in<br />

the Cathedral of Como in March<br />

Sopra da sinistra, mons. Diego Coletti, vescovo di Como,<br />

mons. Lorenzo Bataloni arciprete della Cattedrale e<br />

mons. Giuseppe Ghiberti, presidente della<br />

Commissione Diocesana per la Sindone di Torino, durante i<br />

loro interventi.<br />

Above on the left, mons. Diego Coletti, bishop of Como, mons.<br />

Lorenzo Bataloni Archpriest of the Cathedral and<br />

mons. Giuseppe Ghiberti, President of the Diocese Commission<br />

for the Holy Shroud in Turin, during their speeches.<br />

“Senno me par e cortisia / impazzir per lo bel<br />

Messia”. Così il grande Jacopone da Todi si<br />

esprime in una delle sue Laudi più belle: ciò<br />

che al mondo appare <strong>com</strong>e stoltezza e follia,<br />

è vera sapienza e luce di Dio.<br />

È quanto devono aver <strong>com</strong>preso più di duemila<br />

persone che hanno affollato la Cattedrale<br />

di Como in occasione dell’incontro “La<br />

Sindone, l’immagine e il suo significato” organizzato<br />

dall’associazione Amici di Como,<br />

in collaborazione con la Diocesi di Como, la<br />

chiesa Cattedrale e la Commissione Diocesana<br />

per la Sindone di Torino. Con il contributo<br />

di canto, musica e immagini, il responsabile<br />

della conservazione della Santa Sindone,<br />

monsignor Giuseppe Ghiberti, ha posto mirabilmente<br />

al centro dell’incontro gli interrogativi<br />

che emergono naturalmente nella<br />

contemplazione della reliquia. Tutti gli sguardi<br />

erano fissi sul volto impresso sul lenzuolo,<br />

specchio di avvenimenti drammatici occorsi<br />

ad un uomo, orribilmente torturato e sottoposto<br />

al supplizio della croce. Molti indizi<br />

segnalano <strong>com</strong>e quell’uomo sia quel Gesù<br />

di cui ci narrano i Vangeli, e di là delle prove<br />

scientifiche a favore o meno dell’autenticità<br />

della Sindone, sembrava ancora risuonare la<br />

domanda fatta dal Maestro ai suoi discepoli:<br />

“Ma voi chi dite che io sia”. Tutti i presenti<br />

hanno potuto trovare in loro stessi una risposta<br />

a questa domanda, aiutati dalla descrizione<br />

accurata dell’uomo della Sindone che ha<br />

regalato la preziosa presenza di Monsignor<br />

Ghiberti. Colpisce in quel volto la serenità<br />

nella sofferenza che costituisce preludio alla<br />

speranza di salvezza che si concretizzerà nella<br />

Pasqua di resurrezione. Quale misteriosa<br />

fotografia di un amico s<strong>com</strong>parso, l’immagine<br />

sindonica ci guarda dal passato: i racconti<br />

dei Vangeli prendono così spessore, possiamo<br />

integrare quelle parole con l’immagine,<br />

il risultato è suggestivo. La Sindone si pone<br />

discretamente lungo il cammino dell’uomo,<br />

non impone la fede, ma pone una domanda.<br />

Ciascuno è libero di rispondere, nessuno<br />

può rimanere indifferente. Le icone più antiche<br />

ancora conservate, databili al VI secolo<br />

dopo Cristo, e a loro volte copie di archetipi<br />

tramandati da una generazione all’altra, ritraggono<br />

sorprendentemente un uomo straordinariamente<br />

somigliante all’uomo della<br />

Sindone; quell’uomo ci invita anche oggi<br />

a quell’incontro con Lui che è fondamento<br />

e caratteristica esclusiva del cristianesimo.<br />

Questo appuntamento è stato arricchito dalla<br />

magistrale interpretazione del baritono<br />

Carlo Morini che, ac<strong>com</strong>pagnato dal maestro<br />

Alessandro Picchi e dalle immagini di Don<br />

Andrea Straffi, ha eseguito canti di L. Perosi,<br />

per concludere con il brano “Anima Christi”.<br />

Sopra alcuni ospiti dell’esclusiva serata in Duomo<br />

Above some guests during the exclusive event in the Cathedral<br />

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