Delibera di Consiglio Comunale nr. 36 del ... - Comune di Lazise
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<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong><br />
Provincia <strong>di</strong> Verona<br />
n. <strong>36</strong> Registro <strong>del</strong>iberazioni<br />
<strong>del</strong> 27-11-2012<br />
C O P I A<br />
VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE<br />
O G G E T T O<br />
ESAME ED ADOZIONE DELLA VARIANTE N. 3 AL PIANO DEGLI INTERVENTI (P.I.).<br />
L’anno duemilado<strong>di</strong>ci addì ventisette <strong>del</strong> mese <strong>di</strong> novembre alle ore 16:00 in <strong>Lazise</strong> nella sala <strong>del</strong>le adunanze,<br />
premesse le formalità <strong>di</strong> legge, si è riunito in sessione Or<strong>di</strong>naria in seduta Pubblica <strong>di</strong> Prima convocazione il <strong>Consiglio</strong><br />
<strong>Comunale</strong>.<br />
FRANCESCHINI RENZO<br />
MARINONI Fabio<br />
BERGAMINI Damiano<br />
BERTOLDI Clau<strong>di</strong>o<br />
ADAMI Diego<br />
ZANETTI Diego<br />
MARAI STEFANO<br />
CARATTONI Agostino<br />
TOMMASINI Flavio<br />
ALLEGRI LAURA<br />
MARCATO MARCO<br />
BERTASI FEDERICO<br />
SEBASTIANO LUCA<br />
BENONI GIORGIO<br />
ZENARI GILIOLA<br />
CAMPAGNARI Roberto<br />
AZZALI EUGENIO<br />
Presente<br />
Assente<br />
Presente<br />
Presente<br />
Presente<br />
Presente<br />
Presente<br />
Presente<br />
Presente<br />
Assente<br />
Presente<br />
Presente<br />
Assente<br />
Presente<br />
Assente<br />
Presente<br />
Presente<br />
Partecipa all’adunanza con funzioni <strong>di</strong> Segretario il Dott. Cecato Giampietro.<br />
Constatato il numero degli intervenuti, il Signor FRANCESCHINI RENZO nella sua qualità <strong>di</strong> SINDACO assume la<br />
presidenza, <strong>di</strong>chiara aperta la seduta ed invita l’assemblea a <strong>di</strong>scutere e <strong>del</strong>iberare sull’oggetto soprain<strong>di</strong>cato, il cui testo è<br />
riportato nel foglio allegato.
PROPOSTA DI DELIBERAZIONE<br />
Allegato “1” al verbale <strong>di</strong> <strong>del</strong>iberazione<br />
<strong>del</strong> <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong> <strong>del</strong> 27-11-2012 n. <strong>36</strong><br />
Il Segretario <strong>Comunale</strong><br />
F.to (Cecato Giampietro)<br />
Oggetto: ESAME ED ADOZIONE DELLA VARIANTE N. 3 AL PIANO DEGLI INTERVENTI (P.I.).<br />
SINDACO : “PUNTO N. 2 ALL'ORDINE DEL GIORNO - ESAME ED ADOZIONE DELLA<br />
VARIANTE N. 3 AL PIANO DEGLI INTERVENTI (P.I.). Con questa <strong>del</strong>ibera an<strong>di</strong>amo a<br />
completare, per quanto riguarda la materia che si occupa <strong>del</strong> nostro territorio o tecnicamente<br />
parlando – mi correggano i tecnici – governo <strong>del</strong> territorio, a completare la programmazione<br />
iniziata con l'approvazione <strong>del</strong> PAT, continuata con l'approvazione <strong>di</strong> un primo Piano degli<br />
Interventi ed una sua subito dopo variazione e ora con questa seconda variazione si intende<br />
completare e rendere organica l'attuazione <strong>del</strong>le previsioni urbanistiche in<strong>di</strong>cate nel PAT e, per<br />
completare appunto questo, si rende necessario operare una variante al Piano degli Interventi<br />
denominata progressivamente come variante N. 3. Facendo un excursus abbastanza veloce su quello<br />
che è stato l'andamento e le motivazioni che hanno spinto questa Amministrazione a formulare queste<br />
scelte partiamo con un cenno storico che era il vecchio Piano Regolatore, che era regolato al tempo<br />
dalla Legge Regionale 61, quin<strong>di</strong> nei primi anni Ottanta è stato approvato e dopo trenta anni, come<br />
ho detto in altre occasioni, questa Amministrazione si è voluta assumere e si è assunta la<br />
responsabilità <strong>di</strong> mettere mano ad un provve<strong>di</strong>mento così importante per dare <strong>del</strong>le risposte che a<br />
nostro avviso e ad avviso dei nostri citta<strong>di</strong>ni sono improcrastinabili per necessità le più <strong>di</strong>sparate<br />
queste possano essere, da quelle abitative, a quelle produttive, a quelle commerciali.<br />
Abbiamo proceduto dapprima ponendo l'accento e l'attenzione sulle necessità abitative dei nostri<br />
residenti e con il primo Piano degli Interventi abbiamo fatto un provve<strong>di</strong>mento che ha riguardato<br />
queste necessità al pari <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> pubblico – privato che sono andati prevalentemente in questa<br />
<strong>di</strong>rezione e cioè nella <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> potere dotare i nostri citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> case ad e<strong>di</strong>lizia cosiddetta<br />
convenzionata, PEEP o ERP che <strong>di</strong>re si voglia, volti a trattenere la nostra gente sul territorio, non<br />
solo a trattenerla ma a farla entrare da paesi vicini, verso i quali sono negli anni scorsi migrate<br />
<strong>di</strong>verse persone. Abbiamo fatto un lavoro secondo me (<strong>di</strong> questo ne vado orgoglioso) che ha tenuto<br />
conto <strong>di</strong> tutte le richieste che sono state formulate alla Pubblica Amministrazione, da quelle che<br />
riguardavano la residenza come privato citta<strong>di</strong>no a quelle che riguardavano le attività.<br />
Naturalmente, come spesso succede, è <strong>di</strong>fficile potere sod<strong>di</strong>sfare il 100% <strong>del</strong>le domande che ci<br />
pervengono, uno per motivi <strong>di</strong> operazioni <strong>di</strong> quantità e <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionamenti, l'altro per motivi anche<br />
<strong>di</strong> tempo e soprattutto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o approfon<strong>di</strong>to <strong>di</strong> ogni singola richiesta, quin<strong>di</strong> siamo partiti con il<br />
sod<strong>di</strong>sfare <strong>del</strong>le esigenze prevalentemente abitative prima casa con l'altro Piano degli Interventi, a<br />
questo piano che era stato adottato sono pervenute <strong>del</strong>le osservazioni, queste osservazioni sono state<br />
rimandate ad un successivo Piano degli Interventi ed è quello <strong>di</strong> cui stiamo <strong>di</strong>scutendo questa sera,<br />
dove sono partite <strong>di</strong>verse <strong>di</strong> quelle richieste, abbiamo anche ritenuto opportuno considerare dei<br />
nuovi accor<strong>di</strong> con i privati per potere rispondere a <strong>del</strong>le esigenze traducibili in opere pubbliche o in<br />
servizi pubblici che a nostro avviso sono improcrastinabili, nel senso che da anni la gente si aspetta<br />
alcuni servizi, mi riferisco in modo particolare a messa in sicurezza <strong>del</strong>la viabilità attraverso <strong>del</strong>le<br />
rotatorie, mi riferisco ai nuovi uffici comunali, mi riferisco alla nuova zona dove verrà eseguita la<br />
sala <strong>del</strong>le associazioni nuova, mi riferisco alla zona dove verrà stabilita la sede <strong>del</strong>la Protezione<br />
Civile e <strong>del</strong>la Baita Alpini <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong>, mi riferisco alla sistemazione <strong>del</strong>la viabilità in un tratto <strong>di</strong> Colà<br />
che da Piazza Pozzo conduce verso Via Croce, mi riferisco alla realizzazione <strong>di</strong> una rotatoria in<br />
località Sacro Cuore, mi riferisco alla realizzazione <strong>di</strong> una rotatoria al Zappo, nelle vicinanze <strong>del</strong>la<br />
località Bazziche e innesto verso Mondragon, mi riferisco a tutta questa serie <strong>di</strong> interventi che,<br />
secondo il nostro punto <strong>di</strong> vista, si sono resi improcrastinabili e abbiamo voluto dare <strong>del</strong>le risposte.<br />
Dicevo prima che ci siamo assunti e voluti assumere questa responsabilità perché la legge dà la
possibilità <strong>di</strong> approvare degli importanti strumenti come questo che è quello urbanistico, il PAT, che<br />
ha valore e vigenza <strong>di</strong>eci anni, lo strumento o gli strumenti attuativi che si concretizzano nella<br />
approvazione <strong>del</strong> Piano degli Interventi <strong>di</strong> esclusiva competenza comunale, i quali hanno vali<strong>di</strong>tà<br />
cinque anni, noi abbiamo pensato <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare gran parte o gran<strong>di</strong>ssima parte <strong>del</strong> <strong>di</strong>mensionamento<br />
che noi stessi abbiamo approvato, che ci è stato versato da altri soggetti in <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong> e non<br />
è stato votato a favore ma ad<strong>di</strong>rittura è stato contrastato, noi ci siamo assunti la responsabilità <strong>di</strong><br />
andare avanti forti <strong>del</strong>la consapevolezza che quello che stavamo, stiamo facendo e facciamo sia <strong>di</strong><br />
alto interesse pubblico ma soprattutto <strong>di</strong> alta responsabilità verso i nostri citta<strong>di</strong>ni. Voglio precisare<br />
anche che quello che verrà approvato questo oggi vedrà la realizzazione presumibile nei prossimi<br />
anni, è <strong>di</strong>fficile e io mi auguro che nel giro <strong>di</strong> due – tre anni tutto ciò possa essere realizzato ma<br />
considerando anche e quin<strong>di</strong> non trascurando per niente il quadro <strong>di</strong> incertezza generale che c'è sia<br />
finanziaria che economica possiamo prevedere che questo possa essere realizzato e sod<strong>di</strong>sfatto<br />
nell'arco dei prossimi cinque, sei, sette, otto anni. Cre<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> avere interpretato secondo la norma<br />
quella che è una possibilità e cioè quella <strong>di</strong> esaminare il nostro territorio, le esigenze che questo<br />
territorio ha, non trascurando sicuramente ogni aspetto, da quello paesaggistico, a quello<br />
urbanistico, a quello <strong>del</strong>le criticità geologiche, idrogeologiche o dei <strong>di</strong>ssesti e cercando <strong>di</strong> dare<br />
risposte concrete, efficaci e corrette.<br />
Fatta questa introduzione io lascerei spazio al <strong>di</strong>battito e poi eventualmente volevo fare altre<br />
considerazioni <strong>di</strong> carattere politico legato – lo <strong>di</strong>co fin da subito – premesso che tutto si è svolto sia in<br />
questo frangente, cioè sotto l'egida <strong>del</strong>la nostra Amministrazione e sia sotto le Amministrazioni<br />
passate all'insegna <strong>del</strong>la completa legalità, io parlerò solamente e farò dei commenti in or<strong>di</strong>ne all’<br />
opportunità <strong>di</strong> determinate scelte, quin<strong>di</strong> va da sé che sia tutto … e non ho mai avuto dubbi nemmeno<br />
su chi mi ha preceduto che abbia fatto le cose regolarissime e lo abbiamo fatto anche noi, i commenti<br />
che io farò eventualmente in seguito, anche stimolati da qualche volantino che gira per il paese da<br />
qualche giorno, sono legati esclusivamente all’ opportunità. Ci sono interventi Prego, Consigliere<br />
Campagnari”.<br />
CONSIGLIERE CAMPAGNARI ROBERTO: “Lei ha detto che è orgoglioso <strong>di</strong> tutto quello che<br />
ha fatto, mi sono soffermato su una variante che adesso le leggo e che dopo darò al Segretario perché<br />
la tenga e la metta agli atti, la più vergognosa e insostenibile proposta <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento residenziale <strong>di</strong><br />
2.000 metri quadrati è calata con la variante V3 N. 23, che in<strong>di</strong>vidua nella zona RS28 ter in località<br />
Croce Papale, in assoluto il posto più <strong>del</strong>icato e incantevole <strong>del</strong> nostro territorio, dove fin da bambini<br />
chi ha i capelli brizzolati come me andava a fare la gita al lunedì <strong>di</strong> Pasqua con la parrocchia per<br />
mangiare le uova e per vedere il panorama. In zona agricola, in contrasto con le azioni strategiche <strong>del</strong><br />
PAT, in contrasto con la Carta <strong>del</strong>le Fragilità che in<strong>di</strong>vidua un'area in forte acclività, costituita da<br />
balze coltivate ad ulivi, vengono regalati 2.000 metri cubi, che costituiscono un treno <strong>di</strong> 10<br />
appartamenti da 60 metri quadrati, l'area definita "non idonea" è stata tutta riclassificata in "area<br />
idonea a con<strong>di</strong>zione" e le con<strong>di</strong>zioni sarebbero queste: accurata indagine, accurato stu<strong>di</strong>o, accurato<br />
rilievo, accurata verifica, attenta valutazione, si farebbe prima a cancellare tutto così almeno uno<br />
fabbrica e non ci pensa più. Le stesse norme <strong>di</strong> variante che state approvando escludono<br />
l'ammissibilità <strong>del</strong>la mo<strong>di</strong>fica V3 N. 23 per l'inserimento <strong>del</strong>l'Art. 24 punto 1, in quanto il lotto è<br />
<strong>di</strong>venuto e<strong>di</strong>ficabile in assenza <strong>di</strong> un accordo pubblico – privato, non è completato da accordo privato<br />
– privato. Io consiglierei <strong>di</strong> ritirare questa almeno per mantenere quello che hanno mantenuto tutti i<br />
nostri predecessori, anche suoi Consiglieri e compagnia varia, in questo caso non capisco perché si<br />
debba andare a rovinare una bellezza naturale com'è quella zona là per regalare e penso che questi non<br />
siano citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong>. Chiedo al Segretario <strong>di</strong> mettere agli atti”.<br />
SINDACO : “Altri interventi Consigliere Azzali, prego”.<br />
CONSIGLIERE AZZALI EUGENIO: “Il mio sarà un breve intervento sull'analisi <strong>di</strong> alcuni<br />
passaggi procedurali per indagare alcuni punti <strong>del</strong>le norme tecniche ed evidenziare quanto questa<br />
variante N. 3 al Piano degli Interventi secondo me sia stata fatta, credo almeno in maniera frettolosa
se non confliggente con l'iniziale Piano degli Interventi. Dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>la procedura volevo<br />
ricordare che il tutto è normato (come tutti sappiamo) dalla Legge 11/2004 che all'Art. 18, che<br />
esamina i proce<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> formazione, efficacia <strong>del</strong>le varianti ai Piani degli Interventi, prevede che le<br />
varianti al Piano degli Interventi evidentemente sono adottate ed approvate con le procedure <strong>di</strong> cui<br />
al presente articolo, il presente articolo è quello che stabilisce le procedure per l'approvazione <strong>del</strong><br />
Piano degli Interventi. Al comma 1 questo articolo <strong>di</strong>ce che il Sindaco pre<strong>di</strong>spone un documento in<br />
cui sono evidenziati secondo le priorità le trasformazioni urbanistiche, gli interventi, le opere<br />
pubbliche da realizzare nonché gli effetti attesi e lo illustra presso la sede <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> nel corso <strong>di</strong> un<br />
apposito <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong>, i commi successivi <strong>di</strong>cono che occorre la concertazione e sentire le<br />
associazioni. Ora mi domando perché la sua Amministrazione porta all'analisi <strong>del</strong> <strong>Consiglio</strong><br />
<strong>Comunale</strong> una variante al Piano degli Interventi senza avere proceduto prima a pre<strong>di</strong>sporre un<br />
nuovo documento <strong>del</strong> Sindaco che, ricor<strong>di</strong>amo, è l'unico documento politico – amministrativo che<br />
in<strong>di</strong>ca la <strong>di</strong>rezione e le intenzioni <strong>del</strong>l'Amministrazione rispetto alla programmazione urbanistica,<br />
documento che è stato approvato in apposita seduta <strong>del</strong> <strong>Consiglio</strong>, quello che in allora noi<br />
chiamavamo un "copia e incolla" praticamente completo da quello <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Verona e <strong>di</strong>ceva<br />
che l'obiettivo <strong>del</strong> Piano – è meglio che ce lo ricor<strong>di</strong>amo – è quello nel primo PI (e qui siamo nel<br />
primo PI perché siamo all'interno <strong>di</strong> varianti <strong>del</strong> primo PI) darà attuazione ai famosi e mitici 5<br />
accor<strong>di</strong> ai sensi <strong>del</strong>l'Art. 6, concederà la possibilità e<strong>di</strong>ficatoria a soggetti residenti nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Lazise</strong> volta a sod<strong>di</strong>sfare le esigenze meramente abitative <strong>di</strong> prima casa, come ricordava il Sindaco<br />
prima, concedere la possibilità <strong>di</strong> ampliamento residenziale ad ogni residente <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong><br />
fino a 85 metri cubi e poi concedere la possibilità <strong>di</strong> ampliamento e<strong>di</strong>lizio all'interno dei centri storici<br />
<strong>del</strong> capoluogo e <strong>del</strong>le frazioni nel rispetto dei gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> protezione. Questa è l'unica guida che<br />
supporta tutte le attività <strong>di</strong> questo Piano degli Interventi e noi stiamo trattando il primo Piano degli<br />
Interventi ancorché parliamo <strong>di</strong> una terza variante al Piano degli Interventi, allora non capisco<br />
perché si è voluto portare una variante al Piano degli Interventi che contiene ben altre linee guida,<br />
in<strong>di</strong>rizzi o soluzioni rispetto al documento <strong>del</strong> Sindaco in allora approvato. E’ una questione<br />
procedurale ma è una questione fondamentale, perché presuppone almeno l'incontro con i citta<strong>di</strong>ni e<br />
<strong>di</strong>re ai citta<strong>di</strong>ni e concertare quanto si vuole fare. Per quanto riguarda l'analisi <strong>di</strong> un paio <strong>di</strong> punti<br />
sono un paio <strong>di</strong> punti <strong>del</strong>le norme tecniche, anche perché la documentazione è talmente tanta e<br />
talmente vasta che certamente non sarebbero sufficienti per un’analisi seria i tre giorni o quattro a<br />
<strong>di</strong>sposizione per la lettura, ancorché ci sia stato consegnato un CD con la stesura <strong>del</strong> documento. Il<br />
primo riferimento lo volevo fare nelle norme tecniche all'Art. 18 punto 2 e cioè le zone RR. Dice<br />
questo articolo (vale la pena leggerle per evitare <strong>di</strong> usare termini che non siano corretti e che non<br />
consentano un’analisi seria) "Per tutte le zone RR saranno ammessi solamente interventi <strong>di</strong><br />
ampliamento e nuove costruzioni e l'acquisizione <strong>del</strong>la volumetria avviene nel rispetto <strong>del</strong>le seguenti<br />
con<strong>di</strong>zioni – e queste vanno nella linea che ha detto prima il Sindaco cioè i proprietari dovranno<br />
essere obbligatoriamente in possesso <strong>di</strong> tutti i seguenti requisiti: 1) risultino essere residenti o<br />
residenti dalla data <strong>di</strong> nascita e si impegnino a destinare l'e<strong>di</strong>ficio per sé o per un proprio parente<br />
fino al quarto grado; 2) intendano costruire una prima casa <strong>di</strong> abitazione come definita ai sensi<br />
<strong>del</strong>l'articolo <strong>del</strong>la Legge Regionale 14/2009 – cioè la famosa Legge Piano Casa -; 3) nel caso in cui<br />
l'ampliamento e la nuova costruzione costituisca unità residenziale autonoma si impegnano a non<br />
vendere, salvo a chi è in possesso dei requisiti precedenti – cioè residente e prima casa – tale<br />
abitazione per almeno <strong>di</strong>eci anni". Tutto bene, la parte con cui è stato integrato questo articolo <strong>di</strong>ce<br />
"negli altri casi, pertanto nel caso in cui i proprietari non rientrino nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> cui ai punti<br />
NN. 1, 2 e 3 <strong>di</strong> cui al comma precedente dovranno essere garantiti prima <strong>del</strong>l'agibilità <strong>del</strong>l'e<strong>di</strong>ficio e<br />
<strong>di</strong> qualsiasi unità la realizzazione <strong>di</strong> tutte le opere primarie". Leggetelo bene e guardatevelo, c'è una<br />
contrad<strong>di</strong>zione grave, cioè ai citta<strong>di</strong>ni residenti poniamo dei limiti, <strong>del</strong>la non ven<strong>di</strong>ta, che sia la<br />
prima casa e che serva per loro e negli altri casi non li mettiamo, perché <strong>di</strong>ce il documento "nel caso<br />
in cui i proprietari non rientrino nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> cui ai punti NN. 1, 2 e 3, – che sono quelli che ho<br />
appena detto – hanno solo da fare quelle cose là". Allora secondo me è una contrad<strong>di</strong>zione grave,<br />
credo e spero data dalla fretta e non certo voluta, che però mette in con<strong>di</strong>zioni i citta<strong>di</strong>ni non<br />
residenti <strong>di</strong> fare quello che i residenti non possono fare, questo mi pare abbastanza pesante. Altro
punto è il 18 punto 3, sempre secondo me, parliamo <strong>di</strong> residenziale speciale e cioè RS, le costruzioni<br />
viste all'interno <strong>di</strong> questo settore, a parte penso un errore <strong>di</strong> stampa in cui si prosegue a <strong>di</strong>re "i punti<br />
NN. 4, 5 e 6" e invece bisognerebbe <strong>di</strong>re "1, 2 e 3", altrimenti non ci si trova con il sistema e anche qui<br />
ripetiamo "negli altri casi, pertanto, quando i proprietari non rientrino nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> cui ai<br />
punti NN. 1, 2 e 3", mentre sopra è scritto "NN. 4 e 5" stesso <strong>di</strong>scorso fatto in precedenza, con la sola<br />
<strong>di</strong>fferenza che per queste, credo per effetto <strong>del</strong>la fretta (spero) ad<strong>di</strong>rittura non è stato previsto, come<br />
nell'Art. 18 punto 2 <strong>del</strong>le RR, la necessità <strong>di</strong> essere comunque garantiti due posti auto, non c'è e<br />
quin<strong>di</strong> le RS non avranno i posti auto che le RR devono avere. Un ultimo riferimento all'Art. 24,<br />
stiamo parlando <strong>del</strong>l'Art. 24 punto 1 "Lotti e<strong>di</strong>ficabili in zona agricola derivanti da accor<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
pubblico interesse", "Il PI può in<strong>di</strong>viduare gli interventi <strong>di</strong> ampliamento, recupero, riconversione,<br />
nuova e<strong>di</strong>ficazione in zona agricola attraverso la definizione <strong>di</strong> perimetri <strong>di</strong> inviluppo da e<strong>di</strong>ficare in<br />
conseguenza <strong>di</strong> stipula <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> finalizzati a pubblico interesse. Gli interventi <strong>di</strong> nuova e<strong>di</strong>ficazione<br />
possono essere autorizzati esclusivamente al fine <strong>di</strong> rispondere alle esigenze abitative <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne<br />
famigliare e non speculativo". Ora io non conosco esattamente tutti i residenti <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong>,<br />
ho ben presente però che dei 14 o 15 accor<strong>di</strong> pubblico – privati che sono presentati insieme con<br />
questa variante N. 3 almeno 4 o 5 sicuramente non hanno le caratteristiche <strong>del</strong>la residenzialità. Per<br />
cui vi invito a valutare attentamente questa situazione, perché alla fine an<strong>di</strong>amo a privilegiare non<br />
certo i residenti ma coloro che dall'acquisto, dalla ven<strong>di</strong>ta, dall'intervento e<strong>di</strong>ficatorio hanno un<br />
vantaggio in<strong>di</strong>pendentemente dal fatto <strong>di</strong> essere citta<strong>di</strong>ni, utilizzando il suolo che resta libero e senza<br />
<strong>di</strong>menticare ancora che questi 15 accor<strong>di</strong> a maggiore ragione, per questo ho letto il documento <strong>del</strong><br />
Sindaco prima, non facevano parte <strong>del</strong>l'in<strong>di</strong>rizzo politico – amministrativo dato dal Sindaco in<br />
mezz’ora. Un’ultima valutazione relativamente all'Art. 6 <strong>del</strong>la Legge 11, che regolamenta gli accor<strong>di</strong><br />
e <strong>di</strong>ce che gli accor<strong>di</strong> devono avere un substrato, un riferimento <strong>di</strong> preminente interesse pubblico,<br />
ora Signor Sindaco ho visto degli accor<strong>di</strong> che ad<strong>di</strong>rittura come preminente interesse pubblico<br />
prevedono la bitumatura <strong>di</strong> una strada, mi pare eccessivo, io ho suggerito anche l'altra volta e ho<br />
notizia che anche il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Verona abbia fatto così per una corretta e trasparente gestione <strong>di</strong><br />
questa possibilità che la legge dà, anche se io non la con<strong>di</strong>vido <strong>del</strong> tutto, credo che dovrebbe essere<br />
compito ed onere <strong>del</strong>l'amministratore pubblico definire <strong>del</strong>le priorità rispetto alla preminenza <strong>del</strong>le<br />
esigenze pubbliche e in base a quella priorità invitare i citta<strong>di</strong>ni, attraverso avvisi pubblici, che<br />
vogliano stipulare un accordo con l'Amministrazione al fine <strong>di</strong> consumare quanto meno meno<br />
volumetria e meno territorio <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong> a parità <strong>di</strong> apporto <strong>del</strong>l’ opera pubblica o <strong>di</strong><br />
interesse pubblico”.<br />
SINDACO: “Se ci sono altri interventi, <strong>di</strong>versamente rispondo a questi due. Consigliere Benoni,<br />
prego”.<br />
CONSIGLIERE BENONI GIORGIO: “Mi aggancio all'intervento <strong>del</strong> Consigliere Azzali che,<br />
come quello suo, è volto a verificare se le nostre osservazioni possono essere in qualche modo<br />
accolte, nel senso <strong>di</strong> farvi capire che la procedura <strong>di</strong> quanto stiamo assumendo non rientra nelle<br />
facoltà <strong>di</strong> quella che viene proposta come variante. Per quanto abbiamo potuto capire dalla<br />
documentazione in atti, abbiamo elaborato un documento con<strong>di</strong>viso nel gruppo <strong>di</strong> opposizione, lo<br />
sottoscriviamo e facciamo la seguente <strong>di</strong>chiarazione: la vostra proposta non è rispettosa <strong>del</strong>le<br />
procedure per quanto ai contenuti, che stravolgono le linee programmatiche tracciate dal PAT e dal<br />
documento <strong>del</strong> Sindaco, sia per quanto alle mo<strong>di</strong>fiche apportate alle norme tecniche e sia per quanto<br />
alle volumetrie programmate. Noi riteniamo che la vostra proposta, per i contenuti e per l'entità <strong>del</strong>le<br />
mo<strong>di</strong>fiche, vada trattata quale variante al PAT e come tale ne debba seguire le medesime procedure <strong>di</strong><br />
approvazione. Noi ci auguriamo che la maggioranza consiliare abbia potuto rivedere le proprie<br />
intenzioni, anche alla luce <strong>del</strong>le notizie che abbiamo sintetizzato nel manifesto affisso negli spazi<br />
comunali, da noi responsabilmente sottoscritto. Il nostro augurio, oltre a puntare su una doverosa<br />
rivisitazione degli aspetti tecnico – quantitativi e filosofico – normativi (ed eventualmente poi mi<br />
spiegherò meglio) confida su un ripensamento <strong>del</strong>la proposta complessiva, poiché questa non trova<br />
nessun supporto logico, economico, etico né <strong>di</strong> sviluppo civico. Avete proposto un PAT ed una prima<br />
variante ove avete scar<strong>di</strong>nato i già fragili principi informatori, volti alla salvaguar<strong>di</strong>a <strong>del</strong> nostro
territorio, per motivi da voi non confessati ma per la gran parte dei citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> facilissima intuizione,<br />
quelli che vengono definiti "valori <strong>di</strong> perequazione" non sono sufficienti a nascondere il rilevante<br />
aspetto speculativo e la violenta aggressione al nostro territorio, patrimonio che ci è stato prestato e<br />
che abbiamo il dovere civico e morale <strong>di</strong> riconsegnare ai nostri figli. Nell'ipotesi che questa voce non<br />
venga ritirata per i motivi sopra esposti preannunciamo il nostro inten<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> sottoporre questo<br />
provve<strong>di</strong>mento agli organi <strong>di</strong> controllo e ci riserviamo <strong>di</strong> intervenire successivamente, anche per<br />
meglio dettagliare quanto fin qui esposto”.<br />
SINDACO: “Voglio rispondere sinteticamente e replicare sinteticamente agli interventi che si sono<br />
susseguiti da parte <strong>di</strong> altrettanti Consiglieri <strong>di</strong> opposizione, cominciando dal Consigliere<br />
Campagnari, dove evidenzia l'inopportunità <strong>del</strong>l'intervento fatto nella località Croce Papale,<br />
l'intervento V3 punto 23. L'intervento che è stato previsto là e che preve<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> approvare in quel<br />
punto non è né più né meno che in linea con gli altri interventi per i quali abbiamo risposto nel primo<br />
Piano degli Interventi, variante N. 1 per la precisione, dopo entriamo anche nell'aspetto tecnico e<br />
magari lasciamo anche la parola ai tecnici per supportare e per correggere quello che io <strong>di</strong>rò, in<br />
quella variante abbiamo dato prevalenza se non esclusività <strong>di</strong> intervento ai residenti, semplicemente<br />
perché la norma – lo anticipo già – non permette <strong>di</strong> <strong>di</strong>scriminare il residente dal non residente in<br />
materia urbanistica nella possibilità <strong>di</strong> costruire, quin<strong>di</strong> volendo dare una facoltà in più ai nostri<br />
residenti abbiamo fatto una norma dove abbiamo detto che chi è residente, con i criteri che sono stati<br />
anche ridetti prima, che ha quei requisiti non ha nessuna perequazione e negli altri casi (poi<br />
approfon<strong>di</strong>sco meglio l'argomento anche con il signor Azzali) c'è né più né meno una perequazione<br />
che è x euro a metro cubo, come per gli altri accor<strong>di</strong> che sono stati fatti. In quella zona, Consigliere<br />
Campagnari, è stata data la possibilità, lei <strong>di</strong>ce che non è gente nostra ma è gente che è residente a<br />
<strong>Lazise</strong>, io guardo l'aspetto <strong>del</strong>la legalità ed essendo residenti a <strong>Lazise</strong> hanno manifestato la<br />
necessità, essendo proprietari <strong>di</strong> una porzione <strong>di</strong> territorio collocato in Croce Papale, in quel bel<br />
posto, sono d'accordo con lei, ma non è che facciamo degli scempi, <strong>di</strong>amo la possibilità <strong>di</strong> fare la<br />
casa per loro e per i figli come hanno avuto la possibilità <strong>di</strong> farlo con la variante precedente, che poi<br />
questo non trovi sod<strong>di</strong>sfazione nelle sue considerazioni mi rincresce ma non posso che prenderne<br />
atto, rispettarlo ma non con<strong>di</strong>viderlo. Piuttosto se volessimo parlare – adesso non voglio fare<br />
polemica ma mi chiama a nozze, come si <strong>di</strong>ce – <strong>di</strong> opportunità lei invece dovrebbe pensare<br />
all'opportunità <strong>del</strong>la deroga che è stata concessa a lei per la sua struttura <strong>di</strong> fare in deroga un<br />
aumento volumetrico quando non aveva le possibilità (parlo <strong>di</strong> opportunità e non <strong>di</strong> legalità) dal<br />
punto <strong>di</strong> vista degli standard e per opportunità probabilmente non ha pensato ai residenti in quel<br />
modo ma ha pensato ad un residente solo, che è lei e ha fatto le sue valutazioni, legittime ripeto ma<br />
per opportunità io non le con<strong>di</strong>vido. Rispondo al Consigliere Azzali e poi se vuole fare la replica la<br />
facciamo, Consigliere Azzali lei l'altra volta uscendo dalla sala (probabilmente interpreto così) non<br />
ha forse sentito spiegare come dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>la procedura si è sviluppata l'approvazione <strong>del</strong><br />
PI e <strong>del</strong>la variante <strong>del</strong> PI, allora succintamente lo ricordo e poi lascio la parola eventualmente ai<br />
tecnici per essere più precisi <strong>di</strong> me, passando dal P.R.G. al Piano degli Interventi attraverso la Legge<br />
11 la norma <strong>di</strong>ce che bisogna fare l'allineamento <strong>di</strong> tutto ciò che non è in contrasto con il PAT per<br />
quanto riguarda il P.R.G. e metterlo nel Piano degli Interventi. Quin<strong>di</strong> il primo passaggio è<br />
l'approvazione <strong>del</strong> Piano degli Interventi nei suoi tratti <strong>di</strong>ciamo così, passatemi il termine generali e<br />
che sono ricondotti tutti questi tratti e questi caratteri alla relazione <strong>del</strong> Sindaco che è stata letta<br />
qualche mese prima o qualche anno prima, sempre avversata da voi e ad<strong>di</strong>rittura avete anche<br />
abbandonato l'aula per le vostre ragioni, che non con<strong>di</strong>vido ma rispetto sempre e sempre in quella<br />
sede <strong>di</strong> seduta consiliare avevamo approvato il Piano degli Interventi e qualsiasi altra approvazione<br />
tecnicamente, non perché si vuole fare una variante per fare chissà o un qualcosa in deroga al PAT,<br />
si <strong>di</strong>ce, niente <strong>di</strong> più sbagliato, abbiamo approvato il PI che è il primo passaggio, ogni passaggio e<br />
ogni provve<strong>di</strong>mento che si va ad approvare successivamente si chiama tecnicamente "variante al<br />
Piano degli Interventi", quin<strong>di</strong> variante N. 1 e variante N. 2 nella scorsa seduta, la variante N. 1 si è<br />
occupata <strong>di</strong> vedere le zone dei residenti prevalentemente, le zone RR e RS, con tutte le norme che<br />
sono state stabilite e la variante N. 2 si è occupata (sempre in quella seduta) a prendere in esame le
zone a rischio idrogeologico, ambientale o altre criticità contenute nella Carta <strong>del</strong>le Fragilità <strong>del</strong><br />
PAT stesso. Questa è la variante N. 3, che deve chiamarsi sempre variante, dopo approvato il PI 1, 2,<br />
3 o quante varianti si possono fare, queste non sono in <strong>di</strong>sarmonia e tanto meno in contrasto con la<br />
norma che regola il PAT, il documento <strong>del</strong> Sindaco o il Piano degli Interventi ma sono in perfetta<br />
linea, facciamo prima a <strong>di</strong>re, Consigliere Azzali, che non siamo d'accordo con quello che è<br />
contenuto, con i principi che hanno ispirato le nostre scelte ma non che questa non sia stata fatta<br />
secondo le norme che lo caratterizzano. Di qui mi spingo al 18 punto 2, alle zone RR, residenti e non<br />
residenti: è stato puntualizzato, per il principio che <strong>di</strong>cevo qualche minuto fa e cioè che la norma<br />
urbanistica non prevede <strong>di</strong> potere <strong>di</strong>scriminare in fatto <strong>di</strong> capacità e<strong>di</strong>ficatoria un residente da un<br />
non residente, noi volevamo farla solo per i residenti, sinceramente, ma i nostri tecnici ci hanno<br />
<strong>di</strong>ssuaso da questa nostra volontà – convinzione e abbiamo ob torto collo (uso questo termine)<br />
ripiegato secondo le norme <strong>di</strong>cendo "Il residente che risponde a questi presupposti e<strong>di</strong>fica, nei limiti<br />
<strong>del</strong> lotto minimo <strong>del</strong>la cubatura che viene concessa e paga – tra virgolette - gli oneri e basta normali,<br />
costruzione, urbanizzazione primaria e secondaria, per tutti gli altri soggetti che non ricadono in<br />
queste fattispecie si paga una perequazione, che è 150 euro ogni metro cubo per <strong>Lazise</strong>, 120 per Colà<br />
e 100 per Pacengo", né più né meno <strong>di</strong> questo, quin<strong>di</strong> non abbiamo <strong>di</strong>scriminato i residenti, abbiamo<br />
dato ai residenti secondo l'impianto normativo vigente quello che era possibile e cioè il meglio che<br />
era possibile dare e abbiamo per gli altri, non potendo fare <strong>di</strong>versamente (lo aggiungo e lo sottolineo<br />
ancora) dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>la legge, attuato questa sorta <strong>di</strong> perequazione. I quin<strong>di</strong>ci accor<strong>di</strong> che<br />
lei, Azzali, <strong>di</strong>ce che non tutti o quattro o cinque non hanno i presupposti secondo lei <strong>del</strong>la residenza,<br />
gli accor<strong>di</strong> pubblico – privato nessuno <strong>di</strong>ce che debbano affrontare solamente il requisito <strong>del</strong>la<br />
residenza, gli accor<strong>di</strong> pubblico – privati – è contenuto anche nella relazione <strong>del</strong> Sindaco che è stata<br />
letta al tempo e che è stata approvata in una seduta <strong>di</strong> <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong> – sono possibilità che le<br />
norme concedono, gliele leggo anche: la Legge Regionale 11 all'Art. 6 prevede la possibilità <strong>di</strong><br />
concludere accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> pianificazione territoriale tra soggetti pubblici e soggetti privati e prima<br />
ancora <strong>del</strong>la 11 – qui faccio un inciso e lo affondo un po' più tar<strong>di</strong> – trovano applicazione le<br />
<strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all'Art. 11 <strong>del</strong>la Legge 241/1990, non <strong>del</strong> 2010 o <strong>del</strong> 2011, che prevede la<br />
possibilità per l'Amministrazione <strong>di</strong> concludere accor<strong>di</strong> con privati finalizzati al perseguimento <strong>di</strong> un<br />
interesse pubblico e oltre ancora tra le finalità <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong> c'è quella <strong>di</strong> promuovere<br />
attraverso il suo Statuto lo sviluppo economico <strong>del</strong>la propria comunità anche con l'apporto <strong>di</strong><br />
iniziative e proposte dei privati. Quin<strong>di</strong> in piena linea con le normative, da quelle regionali, a quelle<br />
nazionali, a quelle comunali abbiamo fatto questi accor<strong>di</strong>, ripeto ancora che poi il contenuto degli<br />
accor<strong>di</strong>, la priorità <strong>del</strong> contenuto degli accor<strong>di</strong> non sia <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>mento io posso capirlo, lo rispetto ma<br />
non lo con<strong>di</strong>vido, noi abbiamo la possibilità che ci viene concessa dalle norme <strong>di</strong> potere fare <strong>del</strong>le<br />
scelte, cre<strong>di</strong>amo e siamo convinti <strong>di</strong> avere proceduto secondo i criteri <strong>di</strong> estremo equilibrio,<br />
raziocinio e <strong>di</strong> rispetto <strong>del</strong> territorio e <strong>del</strong>le esigenze dei nostri residenti e non residenti,<br />
interpretando fe<strong>del</strong>mente quello che è lo spirito o il principio ispiratore <strong>del</strong>la Legge 11, che <strong>di</strong>ce<br />
"prima <strong>di</strong> consumare territorio nuovo ve<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> recuperare quello esistente" e l'abbiamo fatto con<br />
<strong>del</strong>le varianti prima ancora che intervenisse la Legge 11 <strong>del</strong> PAT, subito dopo ve<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> aumentare<br />
in a<strong>di</strong>acenza <strong>del</strong>le zone già e<strong>di</strong>ficate ciò che è considerato sviluppo per l'Amministrazione dopo<strong>di</strong>ché<br />
anche attraverso degli accor<strong>di</strong> pubblico – privati se ci sono dei casi che noi definiamo "eccezionali"<br />
nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze ancora è possibile fare <strong>del</strong>l'altro, con questa scaletta <strong>di</strong> priorità. Noi<br />
abbiamo proceduto secondo questi criteri e pensiamo e siamo sicuri <strong>di</strong> avere fatto le cose secondo<br />
norma, ripeto dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>la legalità non è stato commesso secondo noi nessun tipo <strong>di</strong><br />
errore. Dal punto <strong>di</strong> vista <strong>del</strong>la opportunità – qua lasciamo aperta la <strong>di</strong>scussione finché vogliamo –<br />
possiamo <strong>di</strong>re tutto ciò che vogliamo, perché è giusto che sia così, è anche il gioco <strong>del</strong>le parti, noi<br />
abbiamo pensato e siamo convinti, ripeto ancora, <strong>di</strong> avere interpretato correttamente le priorità dei<br />
nostri citta<strong>di</strong>ni. A tale proposito, sempre parlando <strong>di</strong> legalità e <strong>di</strong> legittimità, ad agosto <strong>del</strong>l'anno<br />
scorso abbiamo pubblicato un avviso dove abbiamo detto "Signori, chiunque sia portatore <strong>di</strong><br />
interessi legittimi o che voglia comunque chiedere all'Amministrazione attraverso una sua istanza <strong>di</strong><br />
vedere sod<strong>di</strong>sfatta qualsiasi sua necessità faccia domanda entro il 31 <strong>di</strong>cembre 2011, allora e<br />
l'Amministrazione, secondo le sue priorità e secondo i suoi lavori e programmi che ha in materia
urbanistica risponderà in <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong> e darà <strong>del</strong>le risposte, non a tutti purtroppo - come ho<br />
detto prima - perché è impossibile, per i <strong>di</strong>mensionamenti, per le proporzioni e per la quantità <strong>di</strong><br />
domande che sono arrivate, che potremmo definire con un termine proprio legato a questi<br />
provve<strong>di</strong>menti "metri cubi" <strong>di</strong> domande e <strong>di</strong> carteggi e noi, secondo una certa priorità che abbiamo<br />
scritto in <strong>del</strong>ibera, approvato in <strong>del</strong>ibera e posta all'attenzione e alla <strong>di</strong>scussione per l'approvazione<br />
oggi in <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong> un elenco <strong>di</strong> ciò che noi pensavamo giusto fare; dopo<strong>di</strong>ché <strong>di</strong>co anche<br />
che si può sempre fare meglio e <strong>di</strong> più, noi pensiamo <strong>di</strong> avere fatto nel modo migliore.<br />
Passo a rispondere al Consigliere Benoni, che si allacciava appunto secondo lui a queste<br />
irregolarità tecniche sulla procedura, approvando questa variante N. 3 si dovrebbe fare una variante<br />
al Piano <strong>di</strong> Assetto <strong>del</strong> Territorio (PAT), ho già detto ma magari adesso parleranno anche i tecnici se<br />
ho trascurato qualcosa o ho detto qualche inesattezza, niente <strong>di</strong> più sbagliato perché – come ho detto<br />
prima – la variante è al Piano degli Interventi perché è in piena linea dei contenuti <strong>del</strong> Piano degli<br />
Interventi, <strong>del</strong> PAT quin<strong>di</strong> approvato e <strong>del</strong>la relazione <strong>del</strong> Sindaco. Non è stato scar<strong>di</strong>nato – la metto<br />
tranquillo, Consigliere Benoni – nessun principio ispiratore <strong>di</strong> quelle che sono le scelte urbanistiche,<br />
abbiamo interpretato secondo la norma e secondo la nostra coscienza e responsabilità le istanze dei<br />
citta<strong>di</strong>ni. La perequazione non nasconde nessuna speculazione, stia pure certo e stia pure tranquillo,<br />
le proposte che sono pervenute dai privati le abbiamo analizzate in Giunta, hanno fatto <strong>del</strong>le<br />
proposte che noi abbiamo reputato congrue e legittime, affidandoci anche a valutazioni politiche per<br />
la nostra parte ma anche tecniche da parte <strong>di</strong> persone che ne sanno sicuramente più <strong>di</strong> noi (<strong>del</strong><br />
sottoscritto sicuramente) e abbiamo approvato in Giunta politicamente l'idea che possano questi<br />
accor<strong>di</strong>, che sono stati visti e analizzati, essere <strong>di</strong>scussi in <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong> perché è il <strong>Consiglio</strong><br />
<strong>Comunale</strong> l'organo che ne decreta l'interesse pubblico e la sua approvazione. Quin<strong>di</strong> non c'è nessun<br />
nascon<strong>di</strong>glio <strong>di</strong> speculazioni e il messaggio che vuole passare lei verso la gente è <strong>del</strong> tutto sbagliato.<br />
Sono <strong>del</strong> tutto sbagliati anche i messaggi che lanciate attraverso il volantinaggio o volantinaggi vari,<br />
perché per quanto riguarda i numeri voi <strong>di</strong>te che noi abbiamo consumato tutto il <strong>di</strong>mensionamento<br />
<strong>del</strong> PAT, abbiamo scar<strong>di</strong>nato tutti i criteri, abbiamo fatto dei macelli insuperabili, ad<strong>di</strong>rittura sul<br />
giornale l'Arena stamattina ha fatto un paragone il Consigliere Benoni, dove <strong>di</strong>ceva che il precedente<br />
P.R.G. aveva stabilito un <strong>di</strong>mensionamento <strong>di</strong> poco più <strong>di</strong> 500.000 metri cubi quando, invece, il dato<br />
(che non mi sono inventato certo io ma sono dati agli atti <strong>del</strong> nostro Ufficio Tecnico) in 23 anni io ho<br />
fatto un’ analisi prima <strong>del</strong>la nostra Amministrazione, quin<strong>di</strong> dal 1980 quando è stato approvato il<br />
P.R.G. fino al 2003, prima <strong>del</strong>l'inse<strong>di</strong>amento <strong>del</strong>la nostra prima Amministrazione, sono stati da<br />
P.R.G. e successive varianti concessi 1.082.000 metri cubi e non 500.000, come ha scritto sul<br />
giornale, io prego gli organi <strong>di</strong> stampa <strong>di</strong> riportare (e questi sono dati che sono presenti nel nostro<br />
Ufficio Tecnico). Le nostre due Amministrazioni, la seconda perché ci siamo occupati <strong>del</strong> PAT dalla<br />
seconda, dopo un’ approvazione qui molto tribolata ed osteggiata, il <strong>di</strong>mensionamento complessivo<br />
che è <strong>di</strong> 312.000 metri cubi, che risulta essere la sommatoria tra i 254.000 <strong>di</strong> nuovo residenziale che<br />
ha stabilito come <strong>di</strong>mensionamento il PAT e il residuo che c'era prima <strong>di</strong> 312.000 nelle due varianti<br />
<strong>del</strong> Piano <strong>di</strong> Interventi e quin<strong>di</strong> la N. 1 e la N. 3, lasciamo perdere la N. 2 che riguardava le zone<br />
geologiche o <strong>di</strong> vincolo, sono stati consumati come previsione, quasi giustamente <strong>di</strong>visi in tre parti<br />
uguali, nella prima variante 112.000 metri cubi, <strong>di</strong>co arrotondato, in questa che stiamo approvando<br />
ora, questo oggi sono 112.000 arrotondati e ne rimangono poco meno <strong>di</strong> 90.000 da utilizzare ancora,<br />
<strong>di</strong> questi - voglio precisare ai presenti, alla stampa e lo <strong>di</strong>rò anche magari in modo più dettagliato -<br />
metri cubi residenziali, che qua nel volantino si <strong>di</strong>ce che noi ricaveremo 1.500 appartamenti …<br />
niente <strong>di</strong> più sbagliato, <strong>di</strong> questi che ho citato ora nelle due varianti, compresa quella o<strong>di</strong>erna,<br />
daremo 76.000 circa metri cubi ai residenti <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong>, "residenti" intendo tutti coloro i quali hanno<br />
fatto domanda, hanno un appezzamento <strong>di</strong> terreno e sono lì da 20, 30 anni, 10 anni, 40 anni, 100 anni<br />
che aspettano <strong>di</strong> farsi la loro casa, 75.000/76.000 metri cubi circa e frutto <strong>di</strong> accor<strong>di</strong> pubblico –<br />
privato per quanto riguarda l'e<strong>di</strong>lizia convenzionata circa 41.000 metri cubi, sommano 116.000<br />
metri cubi, quin<strong>di</strong> dei 312.000 116.000 sono destinati a residenze dei nostri citta<strong>di</strong>ni, siano essi<br />
proprietari <strong>di</strong> aree e siano essi assegnatari <strong>di</strong> alloggi per e<strong>di</strong>lizia convenzionata; se fosse come avete<br />
messo sul volantino voi, 1.500 appartamenti vorrebbe <strong>di</strong>re che ogni casa sarebbe quantificata in 150<br />
metri cubi e vuole <strong>di</strong>re che sono 50 metri quadrati in pianta, quando per Regolamento il minimo è 60
metri e quin<strong>di</strong> avete anche sbagliato i conti. Detto questo per dovere <strong>di</strong> informazione e per<br />
correttezza <strong>di</strong> informazione, <strong>di</strong> numeri e <strong>di</strong> legalità dopo sull'opportunità <strong>di</strong>scutiamo anche un mese<br />
intero che il tempo è galantuomo e <strong>di</strong> tempo ce n'è finché si vuole, <strong>di</strong> legalità però non parliamo, che<br />
noi siamo scorretti o contravveniamo alle norme o, peggio ancora, nascon<strong>di</strong>amo <strong>del</strong>le speculazioni<br />
attraverso degli accor<strong>di</strong> con i privati. Consigliere Campagnari, prego”.<br />
CONSIGLIERE CAMPAGNARI ROBERTO: “Per fatto personale, la mia era solo una critica<br />
politica e non personale”.<br />
SINDACO: “Anche la mia è politica”.<br />
CONSIGLIERE CAMPAGNARI ROBERTO: “No, lei è andato sul personale, la mia era una<br />
deroga che spettava da una variante fatta nel 1984 agli albergatori e non personale”.<br />
SINDACO : “Io ho parlato <strong>di</strong> opportunità”.<br />
CONSIGLIERE CAMPAGNARI<br />
albergatori”.<br />
ROBERTO: “Si ricor<strong>di</strong> che fa parte anche lei degli<br />
SINDACO: “Non sono albergatore, non è una offesa essere albergatore.<br />
opportunità!”.<br />
Io ho parlato <strong>di</strong><br />
CONSIGLIERE CAMPAGNARI ROBERTO: “Lei attacca sul personale quando non sa più cosa<br />
<strong>di</strong>re”.<br />
SINDACO: “No, è lei che non sa più cosa <strong>di</strong>re!”.<br />
CONSIGLIERE CAMPAGNARI ROBERTO: “Probabilmente il tempo darà ragione anche a<br />
qualcun altro, quando qualcun altro si accorgerà <strong>di</strong> cosa sta facendo. Invece <strong>di</strong> parlare sul<br />
personale parli sulla politica”.<br />
SINDACO: “Io ho parlato <strong>del</strong>la politica e lei si arrabbia, vuole fare le pulci agli altri quando è il<br />
primo…”.<br />
CONSIGLIERE CAMPAGNARI ROBERTO: “Non sono arrabbiato”.<br />
SINDACO : “Infatti, probabilmente no”.<br />
INTERVENTO FUORI MICROFONO DEL CONSIGLIERE CAMPAGNARI<br />
SINDACO: “Guar<strong>di</strong>, io sono <strong>di</strong> quell'avviso”.<br />
CONSIGLIERE CAMPAGNARI ROBERTO: “E vedrà che qualche vecchio lo ricorderà quello<br />
che ha fatto”.<br />
SINDACO: “Quello che ho fatto è sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti”.<br />
CONSIGLIERE CAMPAGNARI ROBERTO: “Quello che ha fatto agli altri è sotto gli occhi <strong>di</strong><br />
tutti”.<br />
SINDACO : “Io ho parlato non <strong>di</strong> legalità ma <strong>di</strong> opportunità e non si offenda, per opportunità per<br />
esempio ho trovato casa fuori paese, per nessun altro motivo e vado sul personale parlando <strong>di</strong> me<br />
stesso”.<br />
CONSIGLIERE CAMPAGNARI ROBERTO: “Qua a <strong>Lazise</strong> ci sono poche case vuote!”.<br />
SINDACO: “Le mie finanze mi permettono questo”.<br />
CONSIGLIERE CAMPAGNARI ROBERTO: “Su lei stesso può parlare finché vuole, degli altri
non può toccare nessuno. Se mi è stata data è perché mi spettava, Signor Sindaco, non ha regalato<br />
niente a nessuno, glielo ricordo, quando io lavoravo e facevo politica lei aveva ancora i pantaloni<br />
corti!”.<br />
SINDACO: “Questo non mi interessa, non è un fatto anagrafico che <strong>di</strong>stingue e non è l'elemento<br />
anagrafico che <strong>di</strong>stingue lo spessore <strong>di</strong> una persona. Non so se i tecnici vogliono integrare dal punto<br />
<strong>di</strong> vista <strong>del</strong>la norma, variante N. 1, variante N. 2, PAT”.<br />
INGEGNERE LUIGI LOVATO: “Solo una cosa volevo <strong>di</strong>re: l'Art. 24 punto 1 "Lotti e<strong>di</strong>ficabili in<br />
zona agricola derivanti da accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> pubblico interesse" non è stato applicato ancora, Consigliere, è<br />
nella norma che se in un futuro … in questi accor<strong>di</strong> non è stato applicato. Mi sembrava che lei avesse<br />
accennato al fatto che questi accor<strong>di</strong> avessero già l'applicazione <strong>di</strong> questa norma”.<br />
CONSIGLIERE AZZALI EUGENIO: “Ho detto semplicemente che i 15 accor<strong>di</strong> fatti adesso<br />
rientravano nel documento <strong>del</strong> Sindaco come secondo me dovrebbero andare all'interno <strong>di</strong> una<br />
variante che deve avere le stesse procedure <strong>del</strong> PI, <strong>di</strong>co dei 15 accor<strong>di</strong> non tutti sono accor<strong>di</strong> fatti con<br />
residenti nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong>”.<br />
INGEGNERE LUIGI LOVATO: “Sì ma non è necessario, gli accor<strong>di</strong> si fanno con soggetti”.<br />
CONSIGLIERE AZZALI EUGENIO: “Delle due l'una: o teniamo buono il documento <strong>del</strong><br />
Sindaco approvato l'anno scorso in fase <strong>di</strong> primo PI, il quale <strong>di</strong>ce che gli accor<strong>di</strong> sono solo quei 5 e il<br />
resto è tutto intervento relativo ai residenti oppure <strong>di</strong>ciamo che qui non siamo in una variante <strong>di</strong> quel<br />
PI e siamo in un nuovo PI e comunque nuovo PI o variante proceduralmente e non legalmente – come<br />
ha detto il Sindaco – o illegittimamente deve avere il passaggio previo <strong>del</strong> documento <strong>del</strong> Sindaco da<br />
concertare con le associazioni e gli abitanti, tutto là”.<br />
INGENGERE LUIGI LOVATO: “Comunque non è necessario fare un accordo con un residente,<br />
si fa l'accordo con chi fa la proposta”.<br />
CONSIGLIERE AZZALI EUGENIO: “Non tutti gli accor<strong>di</strong> sono stati fatti con residenti quando<br />
il documento <strong>del</strong> Sindaco <strong>di</strong>ce che gli accor<strong>di</strong> erano 5 …..”.<br />
SINDACO: “Però lei deve leggere anche tutta la relazione <strong>del</strong> Sindaco e non è detto che si fa solo<br />
quella cosa lì ma si fanno anche interventi che saranno ritenuti utili nell'interesse pubblico e tutto<br />
quanto”.<br />
INTERVENTO FUORI MICROFONO<br />
SINDACO: “Sì ma legga tutto, voi avete detto che l'ho copiato da Verona, da Vicenza, da Torino,<br />
leggiamolo tutto e vedrà che leggendolo tutto trova la giustificazione, non che debba essere una<br />
giustificazione ma la legittimazione <strong>di</strong> quello che stiamo facendo”.<br />
CONSIGLIERE AZZALI EUGENIO: “L'unica cosa che avevate cancellato da quello <strong>di</strong> Verona<br />
sono sei tematiche su sette e ha mantenuto quella urbanistica e basta, quella dei servizi pubblici,<br />
degli interventi e <strong>del</strong>le infrastrutture le ha cancellate, se voleva che glielo <strong>di</strong>cessi”.<br />
SINDACO : “Va bene. Ci sono altri interventi Consigliere Benoni, prego”.<br />
CONSIGLIERE BENONI GIORGIO: “Volevo dare un attimo una solidarietà al collega<br />
Campagnari, perché io a questi attacchi personali sono abituato e oramai non faccio più caso, è<br />
questione <strong>di</strong> stile. Il mio intervento si articola in due aspetti, l'aspetto tecnico (e lì potrei anche<br />
fermarmi) e poi l'aspetto politico. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico premetto che lo scorso venerdì<br />
pomeriggio si è tenuta la Conferenza dei Capigruppo alla presenza ovviamente <strong>del</strong> capogruppo <strong>di</strong><br />
maggioranza, dei tre capigruppo <strong>di</strong> opposizione, <strong>del</strong>l'Ing. Lovato quale Responsabile <strong>del</strong>l'Ufficio<br />
E<strong>di</strong>lizia e Urbanistica <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> e <strong>del</strong>l'Arch. Manuela Volta, redattrice <strong>del</strong>la variante oggetto <strong>di</strong>
esame. I due tecnici hanno sintetizzato gli obiettivi <strong>del</strong> Piano illustrando le modalità <strong>del</strong>la proposta,<br />
che si articola nelle <strong>di</strong>verse situazioni trattate, rispettosa <strong>del</strong>le previsioni <strong>del</strong> PAT inteso come<br />
programmazione generale e ovviamente <strong>di</strong> quanto dettagliatamente argomentato nel documento <strong>del</strong><br />
Sindaco, <strong>di</strong>co io, quale atto fondante <strong>di</strong> tutte le azioni strategiche <strong>del</strong> PI. È apparsa chiara ed<br />
inconfutabile la procedura adottata per il conteggio <strong>del</strong>la volumetria residenziale totale fino a qui<br />
autorizzata e ulteriormente programmata con la presente variante N. 3. Entrambi i tecnici hanno<br />
concordato che il carico aggiuntivo <strong>di</strong> PI (variante N. 1) era stato coerentemente esposto perché<br />
teneva conto oltre che <strong>del</strong>la volumetria assegnata con i cinque accor<strong>di</strong> anche <strong>di</strong> tutti i carichi assegnati<br />
ai vari ambiti territoriali omogenei e tale quantità veniva in<strong>di</strong>cata in 112.895 metri cubi, il carico<br />
aggiuntivo prodotto dalla variante N. 3 viene quantificato in 111.756 metri cubi, arrivando così ad un<br />
carico totale <strong>di</strong> 224.651 metri cubi, detraendo questa quantità dalla capacità massima <strong>del</strong> PAT<br />
(258.000 metri cubi) e aggiungendo il volume residuo <strong>di</strong> P.R.G. <strong>di</strong> 54.000 metri cubi voi <strong>di</strong>chiarate un<br />
carico inse<strong>di</strong>ativo rimanente pari a 87.349 metri cubi, questi sono i numeri che avete esposto. Questi<br />
dati ci hanno messo nella con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> verificare quanto avevamo esposto ed attaccato sui muri,<br />
abbiamo rifatto i conti e possiamo affermare che i conteggi proposti dai vostri tecnici risultano<br />
sbagliati, in quanto non tengono conto dei seguenti dati essenziali, il PAT prevedeva una e<strong>di</strong>ficazione<br />
residenziale <strong>di</strong> 258.000 metri cubi ed evidenziava anche un residuo residenziale <strong>del</strong> precedente<br />
P.R.G. <strong>di</strong> 54.000 metri cubi; noi confutiamo la vostra proposta con le seguenti argomentazioni, credo<br />
innanzitutto che nessuno possa mettere in dubbio che la quantità <strong>di</strong> 258.000 metri cubi prevista dal<br />
PAT costituisca il limite entro il quale può articolarsi la vostra programmazione, essendo la<br />
volumetria residua <strong>del</strong> PAT assegnata anche se non ancora realizzata resta una entità consolidata sulla<br />
quale il PAT e il PI non hanno portato alcuna mo<strong>di</strong>ficazione, meglio i titolari dei terreni e<strong>di</strong>ficabili e<br />
non ancora e<strong>di</strong>ficati possono richiedere il permesso <strong>di</strong> costruire a prescindere e comunque al <strong>di</strong> fuori<br />
<strong>del</strong>le vostre programmazioni. Il dato che sembra <strong>di</strong> più facile recepimento è <strong>di</strong> inconfutabile certezza<br />
ed è costituito dal carico aggiuntivo <strong>del</strong> PI, reperibile a pagina 6 <strong>del</strong>la relazione, elaborato N. 7, tale<br />
dato viene correttamente in<strong>di</strong>cato in 199.168 metri cubi e non 112.895, come sopra descritto.<br />
Altro dato sul quale esprimiamo motivati dubbi è la quantità <strong>del</strong> carico aggiuntivo prodotta dalla<br />
presente variante, che il tecnico estensore espone in 111.756 metri cubi. Ebbene facendo la somma<br />
<strong>del</strong>le volumetrie residenziali assegnate con <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Giunta e <strong>di</strong> tutti gli accor<strong>di</strong>, a partire dalla<br />
<strong>del</strong>iberazione N. 75 fino a quella degli ultimi giorni tale volumetria è <strong>di</strong> 123.222 metri cubi, a meno<br />
che a nostra insaputa non sia stato stralciato qualche accordo ma ne dubito, in alternativa riteniamo<br />
che questa ulteriore <strong>di</strong>fferenza sia meritevole <strong>di</strong> verifica da parte dei vostri tecnici. Ai volumi fin qui<br />
esposti vanno aggiunte quelle volumetrie spicciole <strong>di</strong>stribuite sul territorio con il vostro criterio<br />
oramai consolidato, in attesa mi fosse fornito il dato dall'Ufficio Tecnico ho quantificato questo<br />
volume in 16.380 metri cubi, a fronte <strong>di</strong> quello sicuramente non analitico che ho reperito questa<br />
mattina in <strong>Comune</strong> e che fissa tale volume in 13.000 metri cubi ma non sto certo qui a speculare su<br />
questi dettagli, comunque sia rilevo che questa quantità non è neanche stata presa in considerazione<br />
da chi ha redatto la variante, pertanto non viene neanche detratta dal vostro improbabile volume<br />
residuo. La ritengo una mancanza meritevole <strong>di</strong> citazione. Per finire la somma <strong>di</strong> questi 199.168<br />
metri cubi con il PI, 123.222 metri cubi più i 13.000 con questa variante portano ad un carico<br />
aggiuntivo totale <strong>di</strong> 335.740 metri cubi, che supera <strong>di</strong> 77.000 le previsioni <strong>del</strong> PAT, cosa singolare è<br />
la omessa verifica <strong>del</strong>le volumetrie proposte all'interno dei vari ATO con quelle assegnate dal PAT,<br />
atteso comunque che la volumetria complessiva supera abbondantemente quella autorizzata dallo<br />
strumento generale. Quanto alle volumetrie parziali noi abbiamo fatto una verifica che potremmo<br />
eventualmente confrontare con la vostra e vi segnaliamo uno sforamento <strong>del</strong>le previsioni <strong>del</strong> PAT <strong>di</strong><br />
3.570 metri cubi nell'ATO AM1 Valesana, <strong>di</strong> 25.710 nell'ATO AM2 Pacengo e <strong>di</strong> 60.095 metri cubi<br />
nell'ATO 12 <strong>Lazise</strong>. Se il Sindaco vuole riaggiornare la seduta a data da destinarsi per permettere ai<br />
suoi tecnici una doverosa ma <strong>di</strong>rei fondamentale verifica <strong>di</strong> questi conteggi, al fine anche <strong>di</strong> evitare <strong>di</strong><br />
<strong>del</strong>iberare su argomentazioni non meritevoli <strong>di</strong> esame io mi fermo qua altrimenti proseguo e scartate<br />
comunque l'ipotesi <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>ficare la presente variante in sede <strong>di</strong> osservazione, come avete fatto l'altra<br />
volta con le norme”.<br />
SINDACO: “Può proseguire, nel frattempo che prosegue però vorrei fare dare una risposta dai
tecnici su questi numeri, credo sia giusto anche per chi ci ascolta e per chi scrive che siano riportati<br />
i dati per come sono”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “Buonasera. In relazione al <strong>di</strong>mensionamento, il punto <strong>di</strong><br />
partenza logicamente è il PAT, al PAT è stato detratto il volume residenziale già speso, già approvato<br />
con la variante N. 1 e N. 2, a noi risultano quin<strong>di</strong> il carico aggiuntivo o residuo, che è quello che<br />
<strong>di</strong>cevamo e che <strong>di</strong>ceva anche lei <strong>di</strong> 112.895 e quin<strong>di</strong> rimanente 199.105. Il conteggio <strong>di</strong> 199.000 tiene<br />
conto degli accor<strong>di</strong> che in realtà non erano stati in<strong>di</strong>viduati come volume spen<strong>di</strong>bile perché non<br />
erano stati <strong>di</strong>mensionati all'interno <strong>del</strong>le tabelle per il <strong>di</strong>mensionamento residenziale <strong>del</strong> PAT, per<br />
cui il carico <strong>di</strong> cui al punto <strong>di</strong> partenza, se guardate la relazione …”.<br />
INTERVENTO FUORI MICROFONO: “La programmazione era 258.000 più quei 54.000<br />
euro”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “Erano stati in<strong>di</strong>viduati all'interno <strong>del</strong>la tabella come<br />
volumetria <strong>di</strong>versa e speciale rispetto al residenziale, io non sto a questionare sul <strong>di</strong>scorso regionale,<br />
comunque il PAT è approvato anche dalla Regione, quei 5 lì sicuramente c'erano”.<br />
SINDACO : “Lasciamo terminare l'intervento e poi c'è la possibilità <strong>di</strong> replicare, grazie”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “Sicuramente le <strong>di</strong>co, Architetto, che noi verificheremo i<br />
conteggi anche sulla base <strong>di</strong> quello che ha detto lei, il conteggio fatto ATO per ATO è stato valutato<br />
sia nel carico spen<strong>di</strong>bile e sia anche a livello <strong>di</strong> standard che vanno ad equilibrare il volume che è<br />
stato aggiunto; la tabella <strong>di</strong> cui parliamo è a pagina 12 <strong>del</strong>la relazione. ATO per ATO si è partiti da<br />
quello che il PAT dava come nuova costruzione e come residuo <strong>di</strong> P.R.G. come complessivo volume,<br />
quin<strong>di</strong> cito anche i suoi dati, 258.000 erano i metri cubi spen<strong>di</strong>bili come nuova residenza e 54.000<br />
residuo <strong>di</strong> P.R.G. e dentro questo residuo - se vogliamo essere precisi - ci sono anche quegli<br />
interventi dentro le zone RS, le RR o le R che erano già consolidate all'interno <strong>del</strong> PAT, per cui questa<br />
volumetria noi <strong>di</strong> fatto l'abbiamo tolta dal <strong>di</strong>mensionamento residenziale ma <strong>di</strong> fatto sono piccole<br />
mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> 200, 300, 500 metri cubi all'interno <strong>di</strong> un ambito già consolidato, che magari è stato<br />
riperimetrato in parte per cui quel volume lì per essere precisi non andrebbe neanche <strong>di</strong>mensionato<br />
nella nuova volumetria <strong>di</strong> PI variante N. 3. Quin<strong>di</strong> io le riassumo i dati che abbiamo calcolato noi dal<br />
GIS, per cui abbiamo poco da inventarci a livello matematico, noi abbiamo uno strumento che è il<br />
GIS, che dà i calcoli automatici per cui abbiamo aggiornato le tabelle <strong>del</strong>le volumetrie, quelle<br />
sicuramente però sui calcoli matematici è <strong>di</strong>fficile che ci siano degli errori, li rivalutiamo<br />
sicuramente perché, guar<strong>di</strong>, sono calcoli anche molto complessi, le zone sono tante e le varianti<br />
puntuali sono state anche tante. Quin<strong>di</strong> il carico aggiuntivo <strong>del</strong>la variante NN. 1 e 2 era <strong>di</strong> 112.895,<br />
la variante N. 3 aggiunge sicuramente (questo è un dato <strong>di</strong> fatto) i 111.756 metri cubi, è stato<br />
equilibrato lo standard, per ogni metro cubo che è stato aggiunto, per ogni abitante che è stato<br />
aggiunto facendo la <strong>di</strong>visione <strong>del</strong> volume residenziale per i 150 metri cubi sono stati equilibrati <strong>di</strong><br />
standard, per cui il bilancio <strong>di</strong> Piano c'è e anche volendo fare la somma tra il carico aggiuntivo dei<br />
112.000 più i nostri 111.000 fanno 223.000, che è al <strong>di</strong> sotto dei 258.000 <strong>di</strong> nuova costruzione. Dopo<br />
logicamente il <strong>di</strong>mensionamento è una valutazione <strong>di</strong> previsione, ATO per ATO è cura <strong>del</strong>l'Ufficio<br />
Tecnico ri<strong>di</strong>mensionare e valutare puntualmente ogni volta che viene spesa una volumetria e su<br />
questo ci siamo anche confrontati più volte, perché all'interno <strong>del</strong>la stessa RS ci sono <strong>del</strong>le<br />
volumetrie date e spen<strong>di</strong>bili poi da uno o dall'altro dei residenti abitanti all'interno <strong>del</strong>le RS. Questa<br />
è una in<strong>di</strong>cazione normativa che viene dal PI precedente per cui non <strong>di</strong>ce niente <strong>di</strong> nuovo questa<br />
variante N. 3 sul metodo <strong>di</strong> calcolo <strong>del</strong>le volumetrie dentro <strong>di</strong> ambiti RS o R. Quin<strong>di</strong>, per rispondere a<br />
lei sul <strong>di</strong>mensionamento la somma degli accor<strong>di</strong>, anche qui è stata valutata una somma <strong>del</strong>le<br />
richieste e quin<strong>di</strong> degli accor<strong>di</strong> che poi vanno perfezionati, per cui è circa 99.000, perché facendo i<br />
conti e considerati anche i lotti residui, i lotti liberi e l'aumento <strong>di</strong> cubatura dove c'era magari un<br />
in<strong>di</strong>ce 0,5, un in<strong>di</strong>ce 1 ed è stata ampliata un po' l'area a lei viene 16.000 e a me viene dai 13.000 <strong>del</strong><br />
nuovo, 19.000 considerando il volume residuo per cui si parla <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni che vanno sicuramente<br />
verificate ma che poi non è che sono date adesso e poi sono spen<strong>di</strong>bili, sono spen<strong>di</strong>bili sempre con il
<strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> revisione <strong>del</strong> PAT <strong>del</strong>l'Ufficio Tecnico sulla volumetria residua e spen<strong>di</strong>bile in ogni<br />
ATO”.<br />
SINDACO: “Fatta questa specificazione, questo chiarimento possiamo proseguire, se il Consigliere<br />
Benoni vuole proseguire con la sua lettura, <strong>di</strong>versamente Consigliere Azzali prego”.<br />
CONSIGLIERE AZZALI EUGENIO: “È solo un inframezzo, perché secondo me è veramente<br />
singolare la modalità <strong>di</strong> calcolo <strong>del</strong>la volumetria dei famosi e mitici 5 accor<strong>di</strong>, <strong>di</strong>cendo che sta nel<br />
PAT però il volume <strong>del</strong> PAT non viene calcolato, allora il problema è proprio lì perché la <strong>di</strong>fferenza<br />
tra la valutazione che noi abbiamo fatto <strong>di</strong> circa 300.000 metri cubi rispetto ai 258.000 o ai 220.000<br />
euro che l'Amministrazione <strong>di</strong>ce che sono quei classici 86.000 metri cubi”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “Posso essere anche d'accordo però deve guardare la<br />
relazione…”.<br />
CONSIGLIERE AZZALI EUGENIO: “Abbia pazienza, non può essere che quegli 86.000 metri<br />
cubi sorgano dal nulla come una venere dal mare ma sono effetto <strong>del</strong>l'approvazione <strong>del</strong> PAT, quin<strong>di</strong><br />
vanno considerati santo cielo, altrimenti sarebbe come <strong>di</strong>re che le volumetrie date in accordo per il<br />
Centro Culturale <strong>del</strong>la Musica piuttosto che <strong>del</strong> porto… appunto, non ci sono, spariscono, vanno<br />
fuori dai conteggi. Non so se sia contabilità bianca o contabilità nera”.<br />
INTERVENTO FUORI MICROFONO<br />
CONSIGLIERE AZZALI EUGENIO: “No, non credo si possa non calcolare quella volumetria lì<br />
concessa con accor<strong>di</strong>, perché quella volumetria lì c'è solo perché c'è il PAT, quin<strong>di</strong> all'interno <strong>del</strong><br />
PAT vanno calcolati, fine”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “Sicuramente”.<br />
INGEGNERE LUIGI LOVATO: “Consigliere mi scusi, nell'approvazione, nel recepimento <strong>del</strong><br />
PAT a suo tempo in <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong> nella relazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionamento fatta, prevista dal<br />
Piano degli Interventi quando c'è la somma dei cinque accor<strong>di</strong> nella relazione a pagina 4 <strong>di</strong>ce "In tali<br />
accor<strong>di</strong> la SAU viene consumata <strong>di</strong>rettamente ed è pari a 105.630 metri, tanto è vero che è stata<br />
computata e quin<strong>di</strong> levata dalla <strong>di</strong>sponibilità mentre il carico aggiuntivo non è da considerare in<br />
quanto il PAT assume tali accor<strong>di</strong> come progetti speciali e quin<strong>di</strong> non conteggiabili nelle volumetrie<br />
aggiuntive stabilite nella apposita tabella". Tutto è <strong>di</strong>scutibile ma è stata approvata, adesso io<br />
capisco cosa vuole <strong>di</strong>re, quin<strong>di</strong> è stata scomputata la SAU, la superficie agricola <strong>di</strong> 105.000 mentre il<br />
volume non è stato scomputato”.<br />
SINDACO: “È stato approvato dalla Regione e quin<strong>di</strong> non è che noi facciamo <strong>del</strong>le cose …<br />
interpretiamo le approvazioni ed applichiamo …”.<br />
INGEGNERE LUIGI LOVATO: “Io posso capire le sue perplessità, che possono essere anche le<br />
mie ma io queste cose le trovo scritte e approvate da qualcun altro, è così! Adesso noi siamo partiti<br />
da quanto vale questa variante, abbiamo fatto la somma degli accor<strong>di</strong>, 90.000 più le parti residue e<br />
viene fuori 111.000, questo è inoppugnabile, capisce Poi il vizio originario è questo, però dobbiamo<br />
andare a rivedere il quadro conoscitivo o a fare qualcos'altro”.<br />
INTERVENTO FUORI MICROFONO DEL CONSIGLIERE AZZALI<br />
SINDACO:“Consigliere Azzali, si può <strong>di</strong>scutere e tecnicamente i tecnici faranno quello che devono<br />
fare, io <strong>di</strong>co sempre che abbiamo interpretato le norme, che poi siano con<strong>di</strong>visibili o meno, che i<br />
criteri adottati siano logici o non logici per carità, si può <strong>di</strong>re <strong>di</strong> tutto, ciò che è stato approvato<br />
anche dalla Regione è questa cosa qui e noi agiamo in conseguenza <strong>di</strong> ciò che è stato messo a<br />
<strong>di</strong>sposizione regolarmente. Non voglio poi entrare in polemica sennò mi <strong>di</strong>ce che magari ce l’ho
personalmente, <strong>di</strong>co anche e ricordo che sono state fatte <strong>del</strong>le convenzioni dove sono stati riportati<br />
dei numeri sbagliati, il nostro Ufficio Tecnico ha notificato al privato l'errore, il privato ha risposto<br />
che nonostante l'errore evidente praticamente se ne frega e va avanti con quello che è scritto. Lei può<br />
considerare come vuole ma è la realtà <strong>del</strong>le cose e poi bisogna avere il coraggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>re la realtà,<br />
basta, l'ho detto. Non vado sul personale, sto commentando norme e convenzioni, non ho fatto nessun<br />
nome!”.<br />
INTERVENTO: “Si capisce benissimo”.<br />
SINDACO:“Voi fate ininterrottamente <strong>del</strong>le speculazioni politiche volte a mettere sulle nostre<br />
spalle, alla luce dei nostri citta<strong>di</strong>ni <strong>del</strong>le cose che non abbiamo mai fatto e che non faremo mai<br />
quando invece queste persone – questo voglio <strong>di</strong>re e non faccio nomi – che vogliono osservare gli<br />
altri sono i primi che invece hanno fatto <strong>del</strong>le cose abbastanza in <strong>di</strong>saccordo (io parlo sempre <strong>di</strong><br />
opportunità e mai <strong>di</strong> irregolarità) con quella che è l'armonia <strong>del</strong>la logica”.<br />
CONSIGLIERE AZZALI EGUENIO: “Allora riba<strong>di</strong>sco che sono 19 anni che c'è questa<br />
convenzione e questa convenzione non é mai stata contestata dal <strong>Comune</strong>”.<br />
SINDACO : “È stata contestata ed è stata notificata”.<br />
CONSIGLIERE AZZALI EUGENIO: “Ha perso la causa e il <strong>Comune</strong> non ha più ricorso”.<br />
SINDACO: “Allora mettiamola come vogliamo, se vogliamo mettere agli occhi <strong>del</strong>la gente ciò che<br />
non è vero mettiamolo pure, la realtà è <strong>di</strong>versa, <strong>di</strong>versamente non ci si arrabbierebbe”.<br />
INTERVENTO FUORI MICROFONO<br />
SINDACO: “No, siete voi che non avete altri argomenti e attaccate sempre con denunce e basta, voi<br />
avete condotto una vostra linea politica basata sulla denuncia e anche sulla <strong>di</strong>ffamazione vostra<br />
personale con l'unico intento <strong>di</strong> fare <strong>del</strong> male a <strong>del</strong>le persone e i fatti ci stanno dando ragione!”.<br />
CONSIGLIERE AZZALI EUGENIO: “La denuncia è stata archiviata, l'ha fatta lei”.<br />
SINDACO: “Non è stato archiviato un bel niente. Quando si parla <strong>di</strong> "lasciamo stare i<br />
personalismi" lasciamoli stare sempre però e non solo quando fa comodo”.<br />
CONSIGLIERE AZZALI EUGENIO: “Il compito <strong>di</strong> un Consigliere <strong>di</strong> minoranza in particolare<br />
è chiarire anche per i citta<strong>di</strong>ni la verità, io ho contestato gli 86.000 metri cubi che non sono stati<br />
inseriti nel conteggio globale <strong>del</strong>l'impatto sul territorio”.<br />
SINDACO: “Il compito <strong>di</strong> un amministratore, che sia Sindaco o non Sindaco, è <strong>di</strong> mettere in luce un<br />
po' tutte le cose. Ci sono altri interventi Consigliere Benoni, prego”.<br />
CONSIGLIERE BENONI GIOGIO: “Proseguo con una piccola premessa: una volta era chiaro<br />
il ruolo che la maggioranza doveva governare e il ruolo <strong>del</strong>l'opposizione era quello <strong>di</strong> opporsi”.<br />
SINDACO: “Consigliere Benoni un attimo, il ruolo <strong>del</strong>l'opposizione non è <strong>di</strong> denunciare le persone<br />
su <strong>del</strong>le cose che non hanno mai fatto, il ruolo <strong>del</strong>l'opposizione è <strong>di</strong> confrontarsi sul lato politico. Sto<br />
parlando con lei e lasci stare il Consigliere Azzali, sto rispondendo a lei e <strong>di</strong> quello che fa lei, con<br />
Azzali ho sempre parlato <strong>di</strong>rettamente e non per interposta persona, credo si sappia esprimere da<br />
solo. Continui con la sua relazione”.<br />
CONSIGLIERE BENONI GIORGIO: “Per tornare al tema io nella premessa avevo detto che per<br />
i due tecnici che ci avevano spiegato gli inten<strong>di</strong>menti <strong>del</strong> PAT era chiaro che gli 85.000/86.000 metri<br />
cubi dei primi cinque accor<strong>di</strong> erano inclusi nel primo carico inse<strong>di</strong>ativo previsto, invece oggi mi si<br />
<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> no, va beh, comunque restano esclusi dal vostro conteggio i 13.000 metri cubi”.
SINDACO: “Ve li ha spiegati e almeno abbia la bontà <strong>di</strong> aggiornare i suoi documenti con quello che<br />
ha detto il tecnico”.<br />
CONSIGLIERE BENONI GIORGIO: “Ma non ci sono”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “Guar<strong>di</strong> ci sono, le assicuro, sono stati conteggiati per<br />
ATO e non puntualmente”.<br />
CONSIGLIERE BENONI GIORGIO: “Quin<strong>di</strong> sono dentro nei 111.000”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “Esattamente”.<br />
CONSIGLIERE BENONI GIORGIO: “Riprendo l'argomento e <strong>di</strong>co che la sommatoria degli<br />
accor<strong>di</strong> che avete approvato in Giunta porta ad una volumetria <strong>di</strong> 123.000, Architetto lei o si fa dare<br />
le <strong>del</strong>ibere <strong>di</strong> Giunta altrimenti non ci siamo mica! Più i 13.000 per i miei conteggi arriviamo a<br />
1<strong>36</strong>.000, resta comunque da definire (e secondo me non c'è possibilità <strong>di</strong> dubbio) che comunque i<br />
54.000 metri cubi <strong>di</strong> residenza <strong>del</strong> P.R.G. non è roba che voi potete consumare”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “Sono lì”.<br />
CONSIGLIERE BENONI GIORGIO: “Allora se voi fate i conteggi anche con queste rettifiche,<br />
ammesso che non siano inseribili i volumi degli accor<strong>di</strong> <strong>del</strong> PAT comunque siamo fuori. Per quanto<br />
riguarda le nostre segnalazioni noi abbiamo denunciato l'approvazione <strong>del</strong>le volumetrie, arrivando<br />
a quel numero che non mi ricordo neanche ma era vicino ai 300.000, in base a tutto quello che è stato<br />
fatto. Se voi volete metterli <strong>di</strong> qua o metterli <strong>di</strong> là comunque sul territorio noi abbiamo più <strong>di</strong> 300.000<br />
metri cubi proposti da voi. Adesso mi esprimo un attimo e approfon<strong>di</strong>sco l'argomento: per quanto<br />
riguarda gli accor<strong>di</strong> non è un segreto per nessuno la nostra avversità all'uso sconsiderato che ne<br />
avete fatto e continuate a fare, ne cito alcuni: l'accordo N. 7, che prevedeva la realizzazione <strong>di</strong> un<br />
complesso commerciale <strong>di</strong> 4.800 metri quadrati, è stato approvato dalla Giunta in quanto meritevole<br />
<strong>di</strong> accoglimento sul piano politico e chiaramente a fronte <strong>del</strong>la <strong>di</strong>chiarazione <strong>del</strong>la conformità<br />
tecnica a firma <strong>del</strong> <strong>di</strong>rigente <strong>del</strong>l'ufficio ritenuto all'uopo competente e lo stesso accordo trova un<br />
intralcio, nel senso che successivamente a questa <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità tecnica si scopre che la<br />
<strong>di</strong>sponibilità <strong>del</strong> PAT per quel tipo <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione è <strong>di</strong> 2.000 metri quadrati e pertanto non risultano<br />
accoglibili i 4.800 metri quadrati, tale superficie pertanto viene ridotta a 2.200 metri quadrati, chissà<br />
perché 2.200 e non 2.000 ma a compensazione inversa viene concessa una volumetria <strong>di</strong> 5.000 metri<br />
cubi a destinazione residenziale; anche questa <strong>del</strong>ibera ha l'imprimatur <strong>del</strong>la regolarità tecnica<br />
come la prima e come pure quella successiva, che prevede l'ampliamento <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio per attività<br />
commerciale fino a 2.600 metri quadrati e in effetti non si capisce bene quante siano le superfici<br />
commerciali <strong>di</strong>sponibili, ma non ha importanza. Non posso esimermi dal citare un altro accordo,<br />
ricordando una frase che si ripete nel concetto in molteplici altri accor<strong>di</strong>, che è la seguente<br />
"considerata la non rimuneratività <strong>del</strong>la conduzione agricola, gli insostenibili costi <strong>di</strong> gestione<br />
nonché l'attuale andamento <strong>del</strong> mercato agricolo si propone <strong>di</strong> trasformare l'area agricola in zona<br />
residenziale" e la Giunta approva; non mi si venga a <strong>di</strong>re che è stata tenuta presente la necessità e le<br />
problematiche connesse con le esigenze abitative <strong>del</strong>la famiglia che cresce, gli obiettivi annunciati<br />
dal Sindaco nel suo documento si infrangono con le norme che vengono mo<strong>di</strong>ficate con la presente<br />
variante e che, pertanto, collidono con le prime, mi riferisco alle mo<strong>di</strong>fiche <strong>del</strong>l'Art. 18 punto 2, ove<br />
vengono escluse tutte le originarie prescrizioni e si dà libero sfogo ad interventi <strong>di</strong> chiara<br />
connotazione speculativa, seppure questo aspetto lo si demonizza nell'enunciato <strong>del</strong>la norma stessa e<br />
dopo quello <strong>del</strong>l'Art. 24 punto 1, che mi pare abbia già citato il collega Azzali ma <strong>di</strong> questi argomenti<br />
penso qualcuno avrà modo <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re anche in seguito. Voglio evidenziare questi aspetti allo<br />
scopo <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare che le mo<strong>di</strong>fiche proposte non rientrano in quelle previste dalle procedure che<br />
voi intendete adottare con questa variante e per togliere la maschera alle proposte che erano, sono e<br />
restano inequivocabilmente clientelari, non voglio stare qui a confutare tutti gli articoli <strong>del</strong>le norme<br />
che i vostri tecnici si sono ingegnati a mo<strong>di</strong>ficare, anche perché ritengo che al <strong>di</strong> là <strong>del</strong>la loro buona<br />
volontà <strong>di</strong> renderle più facilmente applicabili sul piano squisitamente tecnico e dal loro punto <strong>di</strong> vista
non si sono resi conto <strong>di</strong> uscire dalle loro competenze, nel senso che vanno a mo<strong>di</strong>ficare<br />
sostanzialmente lo spirito informatore <strong>del</strong>la norma e, pertanto, esula dall'ambito nel quale può<br />
intervenire questa variante. Mi ricordo che le norme tecniche operative <strong>del</strong> PI erano state illustrate<br />
come frutto <strong>di</strong> menti illuminate ma poiché non le aveva capite nessuno vi è stata una riunione con i<br />
tecnici estensori <strong>del</strong> Piano, tecnici comunali, professionisti ed appassionati <strong>del</strong> settore, l'Ufficio<br />
Tecnico ha elaborato <strong>di</strong> conseguenza un nuovo testo proponendolo come mo<strong>di</strong>fica all'originario e ne<br />
è stata sancita una approvazione <strong>del</strong> tutto irrituale, saltando la fase <strong>di</strong> adozione, pubblicazione e<br />
tutto quanto previsto dalle norme, pazienza! A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> un anno siamo ancora qua a parlare <strong>di</strong><br />
mo<strong>di</strong>ficare le norme ma non è meglio un ripensamento e rive<strong>di</strong>amo tutto con calma, ispirandoci a<br />
criteri corretti, coerenti, democratici e non mo<strong>di</strong>ficabili a seconda <strong>di</strong> chi ci sta davanti Già in sede<br />
<strong>del</strong>la precedente adozione <strong>del</strong> PI avevo rilevato la vacuità <strong>del</strong>l'Art. 6 <strong>del</strong>le norme che prevedono al<br />
titolo "Accor<strong>di</strong> tra soggetti pubblici e privati" i criteri per la valutazione economica <strong>del</strong> beneficio<br />
pubblico, ebbene o voi date un contenuto a questo articolo e <strong>di</strong>mostrate la coerenza <strong>del</strong>le vostre<br />
azioni strategiche oppure stralciatelo, poiché tutti sanno che non vi sono ostacoli al vostro agire e<br />
questo l'abbiamo potuto vedere già nella famigerata vicenda <strong>del</strong> comma 9, dove anche la Regione<br />
Veneto ha <strong>di</strong>mostrato la sua inerzia su un provve<strong>di</strong>mento che andava contro le sue stesse norme, mi<br />
auguro che per questa affermazione qualcuno mi quereli alla Corte Suprema.<br />
Tornando alle norme <strong>di</strong> originaria formulazione e <strong>di</strong> recente foraggiatura vi manifesto la mia<br />
preoccupazione, anzi la mia in<strong>di</strong>gnazione e questo a partire dall'accoramento che lo staff <strong>del</strong>l'Arch.<br />
Tombolan aveva profuso nel volere insegnare ai conta<strong>di</strong>ni l'arte <strong>del</strong>la coltivazione dei campi<br />
vietandone il "ritocchino", termine conosciuto ai più e probabilmente a chi lo ha ricopiato alla stessa<br />
maniera <strong>di</strong> Longare, <strong>del</strong> lago <strong>di</strong> Fimon, <strong>del</strong> torrente Bisatto che si getta nella laguna <strong>di</strong> Caleri.<br />
Questa apparente sensibilità, come pure i concetti altisonanti volti alla riqualificazione ambientale e<br />
le pregevoli enunciazioni dei criteri per sod<strong>di</strong>sfare esigenze reali male si prestano a nascondere una<br />
violenza aggressiva <strong>di</strong> queste proporzioni, anzi <strong>di</strong>ventano fragili foglie che mettono ancora in<br />
maggiore evidenza le vostre nu<strong>di</strong>tà. L'uso che fate <strong>del</strong>le necessità dei nostri citta<strong>di</strong>ni è <strong>di</strong> bassissimo<br />
profilo e inaccettabile il ruolo che volete loro attribuire al solo scopo <strong>di</strong> raggiungere i vostri<br />
interessi, mi spiego: nella riunione dei capigruppo ci è stato detto che sono state apportate alcune<br />
mo<strong>di</strong>fiche anche alla Tavola <strong>del</strong>le Fragilità per cui, a fronte <strong>di</strong> un’ appropriata indagine geologica,<br />
sono state tolte le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> inidoneità all’ e<strong>di</strong>ficazione, niente da eccepire, anche perché le<br />
con<strong>di</strong>zioni geomorfologiche <strong>del</strong> terreno sono perfettamente conosciute da chi ama la terra e non<br />
aveva certo bisogno <strong>di</strong> qualcuno che venisse a <strong>di</strong>re che lì non era il caso <strong>di</strong> costruirci sopra una casa,<br />
tanto è vero che ci aveva impiantato un oliveto a garanzia <strong>del</strong>la stabilità <strong>del</strong> terreno. Anche qua è<br />
dovuta intervenire la sensibilità <strong>di</strong> chi, scendendo da Pastrengo Via Piovezzano o Veronello ha<br />
voluto spiegare al conta<strong>di</strong>no che l'olio se lo può andare a comprare al supermercato, che gli costa<br />
meno e al posto degli olivi è economicamente più conveniente costruire sopra una casa alla Croce<br />
Papale. Direi che queste con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> fragilità, rilevabili sull’ apposita tavola <strong>del</strong> PAT si ripetono<br />
per un lungo elenco <strong>di</strong> accor<strong>di</strong>, a partire da quello <strong>del</strong>la Caravella (zona fragile per eccellenza), per<br />
arrivare a quello <strong>di</strong> Rocchetti e giù, fino ai più recenti interventi alla Croce Papale, Corbellar e<br />
Mondragon, tanto per citarne alcuni. Volete <strong>di</strong>rmi che nello stipulare accor<strong>di</strong>, questi accor<strong>di</strong> avete<br />
rispettato le linee formative <strong>del</strong>la legge che concede queste possibilità Volete <strong>di</strong>rmi che togliere ad<br />
una zona rossa e assegnarle una volumetria riguardevole rientra nell'accoglimento <strong>di</strong> istanze dei<br />
citta<strong>di</strong>ni bisognosi <strong>del</strong>la casa Io credo proprio <strong>di</strong> no, anzi l'in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> queste aree ha una<br />
unica peculiarità: quella <strong>del</strong>la titolarità e <strong>di</strong> questo risponderete al vostro elettorato, che mi auguro<br />
sia attento a queste faccende.<br />
Per quanto all'aspetto politico faccio solo pochi appunti, mi sembra <strong>di</strong> avere detto <strong>di</strong> tutto e <strong>di</strong> più in<br />
questa sede e non vorrei cadere nella ripetizione, vorrei innanzitutto rivolgermi a coloro che, a corto<br />
<strong>di</strong> argomentazioni, si <strong>di</strong>lettano in uno sterile richiamo al passato, come se questo fosse <strong>di</strong>sseminato <strong>di</strong><br />
chissà quali nefandezze, buone solo a costituire alibi o giustificare i propri comportamenti scellerati,<br />
come se l'obiettivo fosse quello <strong>di</strong> vincere il primato <strong>del</strong> peggiore amministratore, gli errori <strong>del</strong><br />
passato dovrebbero semmai servire per evitarne <strong>di</strong> più gravi. Sempre a chi ama citare il passato<br />
ricordo che il P.R.G. approvato nel 1980 aveva programmato una volumetria <strong>di</strong> circa 590.000 metri
cubi, abbiamo qui constatato che <strong>di</strong> quella volumetria ne è avanzata la quantità <strong>di</strong> 54.000 metri cubi<br />
e ne consegue che la volumetria prevista dal P.R.G. è stata calata sul nostro territorio nell'arco <strong>di</strong> 30<br />
anni, pertanto la velocità me<strong>di</strong>a – passatemi il paragone – è <strong>di</strong> circa 18.000 metri cubi all'anno, la<br />
raddoppi pure e facciamo <strong>36</strong>.000, non sto mica a speculare su queste cifre, sa Quella che avete<br />
approvato voi ha superato la velocità <strong>di</strong> 200.000 metri cubi all'anno, avete superato ogni livello <strong>di</strong><br />
guar<strong>di</strong>a, anche in considerazione <strong>del</strong>la modalità e dei tempi <strong>di</strong> esecuzione completamente <strong>di</strong>versi e<br />
più imme<strong>di</strong>ati rispetto a quelli più <strong>di</strong>latati <strong>del</strong> vecchio P.R.G., non c'è proporzione, non c'è termine <strong>di</strong><br />
paragone, nessun richiamo al passato può costituire alibi a questo arrembaggio al territorio i cui<br />
effetti purtroppo, quando saranno percepiti dai nostri citta<strong>di</strong>ni, sarà troppo tar<strong>di</strong>. Un ultimo<br />
<strong>di</strong>sperato richiamo: i nostri citta<strong>di</strong>ni si sono fidati <strong>di</strong> voi, siete sicuri <strong>di</strong> non tra<strong>di</strong>re le loro<br />
aspettative Rendetevi conto che state sacrificando il nostro territorio e state bruciando speranze e<br />
futuro dei nostri figli, l'ultimo mio pensiero lo rivolgo ai miei citta<strong>di</strong>ni, ai quali <strong>di</strong>co: non lasciatevi<br />
sedurre da questi meto<strong>di</strong>, già in altre zone d'Italia si è ritenuto <strong>di</strong> potere sod<strong>di</strong>sfare le proprie<br />
necessità, fidando <strong>di</strong> volta in volta nei privilegi elargiti dal potere, nella convinzione che tanto ce n'è<br />
per tutti, <strong>di</strong>ffidate <strong>di</strong> queste logiche, in quelle zone non conoscono la democrazia. Io vi invito a tenere<br />
alta la testa, a battervi per i vostri sacrosanti <strong>di</strong>ritti, che non possono essere mercanteggiati in<br />
nessuna maniera e in sfregio alla vostra <strong>di</strong>gnità, se potete con<strong>di</strong>videre questi concetti anche se<br />
frettolosamente espressi dateci un segno, perché credetemi: combattere da soli non è il nostro<br />
obiettivo. Ritengo comunque <strong>di</strong> non essere più adatto a condurre queste battaglie e spero che la<br />
nostra società abbia generato dei giovani in grado <strong>di</strong> farsi interpreti <strong>del</strong>le istanze <strong>di</strong> tutti a partire dai<br />
più deboli, io chiedo scusa se a volte posso avere dato l'impressione <strong>di</strong> avere perso la calma ma,<br />
come è già accaduto, spero che i mercanti vengano scacciati dal luogo sacro”.<br />
SINDACO: “Voglio replicare brevemente a questa filippica”.<br />
INTERVENTO FUORI MICROFONO DEL CONSIGLIERE CAMPAGNARI<br />
SINDACO: “Consigliere Campagnari parli quando ha la parola, ve<strong>di</strong>amo dopo <strong>di</strong> regolare questi<br />
<strong>di</strong>scorsi qua”.<br />
INTERVENTO FUORI MICROFONO DEL CONSIGLIERE CAMPAGNARI<br />
SINDACO: “Partiamo da questo aspetto, ogni singolo Consigliere che è qui seduto questa sera <strong>di</strong><br />
maggioranza, parlo per la mia maggioranza, sa quello che fa e quello che vota nel pieno <strong>del</strong>la sua<br />
coscienza e <strong>del</strong>le sue responsabilità, non so se da altre parti <strong>di</strong> questo <strong>Consiglio</strong> sia così, da parte<br />
nostra sicuramente è così. Io <strong>del</strong>la filippica che ha fatto il Consigliere Benoni contesto una cosa:<br />
l'appello finale ai citta<strong>di</strong>ni, guar<strong>di</strong> Consigliere Benoni che quello che abbiamo messo noi nella nostra<br />
programmazione oltre che essere in regola dal punto <strong>di</strong> vista normativo al 100%, è scaturito niente <strong>di</strong><br />
più e niente <strong>di</strong> meno da ciò che i nostri citta<strong>di</strong>ni ci hanno chiesto e le <strong>di</strong>co che sono tanti e le <strong>di</strong>co<br />
anche senza fare riferimento, perché poi <strong>di</strong>te che faccio riferimenti personali, che provengono da<br />
qualsiasi appartenenza politica, da qualsiasi appartenenza <strong>di</strong> classe, da qualsiasi appartenenza<br />
anche <strong>di</strong> uso e costume. Io vorrei che il Consigliere Benoni mi spiegasse, visto che io faccio<br />
riferimenti personali che credo, invece, <strong>di</strong> non avere fatto ma <strong>di</strong> avere esposto i fatti e <strong>di</strong> averli portati<br />
a conoscenza <strong>di</strong> chi ci ascolta che cosa intende, perché magari io non riesco a capirlo bene, quando<br />
<strong>di</strong>ce che noi abbiamo fatto degli accor<strong>di</strong> che nascondono le speculazioni e che nascondono dei<br />
rapporti <strong>di</strong> vantaggi personali, me lo deve spiegare e spiegare alla gente che è presente, visto che non<br />
an<strong>di</strong>amo sul personale.<br />
CONSIGLIERE BENONI GIORGIO: “Gli accor<strong>di</strong> li avevo già ampiamente relazionati ancora<br />
in prima istanza ai tempi <strong>del</strong> PAT”.<br />
SINDACO: “Lasci stare quello che ha detto”.<br />
CONSIGLIERE BENONI GIORGIO: “Avevo fatto <strong>del</strong>le analisi <strong>di</strong> costi per <strong>di</strong>mostrare (spero
siano sbagliati) che la convenienza è largamente… “.<br />
SINDACO: “ In ciò che ha letto ha detto che ci sono rapporti con le Amministrazioni e che gli<br />
accor<strong>di</strong> sono stretti non sulla base <strong>di</strong> un interesse pubblico ma <strong>di</strong> un rapporto personale, lei dovrebbe<br />
spiegarmi questo, l'ha letto cinque minuti fa, visto che non va sul personale”.<br />
CONSIGLIERE BENONI GIORGIO: “È una affermazione che non ha bisogno <strong>di</strong> spiegazioni”.<br />
SINDACO: “Eh no, visto che è politica e non personale lei ce la deve spiegare con parole sue, senza<br />
leggere. Il suo silenzio la <strong>di</strong>ce lunga, Consigliere. Ce lo spieghi ma lo <strong>di</strong>ca chiaramente”.<br />
CONSIGLIERE BENONI GIORGIO: “Ho già risposto”.<br />
SINDACO: “Al <strong>di</strong> là degli esposti che fa lo <strong>di</strong>ca chiaramente”.<br />
CONSIGLIERE BENONI GIORGIO: “Questa suonata qua degli esposti mi suona male”.<br />
SINDACO: “Li ha fatti lei”.<br />
CONSIGLIERE BENONI GIORGIO: “Dico in questa sede pubblicamente, mi assumo la<br />
responsabilità, che gli esposti che faccio partono da "io sottoscritto Benoni Giorgio", sono<br />
responsabile <strong>del</strong>le mie azioni e posso garantire che dei miei esposti non ve n'è stato uno che sia<br />
andato a buon fine”.<br />
SINDACO : “Ci sarà un motivo!”.<br />
CONSIGLIERE BENONI GIORGIO: “Si vede che sono bufale”.<br />
SINDACO: “Visto che io faccio riferimenti personali, che mi è stato detto prima anche da lei,<br />
confortando i suoi colleghi, mi <strong>di</strong>ca cosa vuole <strong>di</strong>re che noi facciamo degli accor<strong>di</strong> su basi non<br />
poggiate su interesse pubblico ma speculativi. Che cosa vuole <strong>di</strong>re Che sia politico e che non sia<br />
personale, me lo spieghi”.<br />
CONSIGLIERE BENONI GIORGIO: “Questa affermazione o me la sconfuta lei o io l'ho già<br />
fatta e non posso <strong>di</strong>re più <strong>di</strong> così, cosa <strong>di</strong>co Mi ripeterei”.<br />
SINDACO: “Deve spiegarmi cosa vuole <strong>di</strong>re qua liberamente, lei mi spieghi che cosa vuole <strong>di</strong>re.<br />
Libertà <strong>di</strong> interpretazione Va bene, va bene! Proce<strong>di</strong>amo oltre”.<br />
INTERVENTO FUORI MICROFONO<br />
SINDACO: “Questo è essere chiari e essere trasparenti verso la citta<strong>di</strong>nanza. Se non ci sono altri<br />
interventi procederei con l'esame <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento, la <strong>di</strong>scussione, la successiva approvazione e da<br />
parte <strong>di</strong> chi non vorrà la non approvazione”.<br />
CONSIGLIERE AZZALI EUGENIO: “Noi consideriamo che questa votazione sia una corsa al<br />
massacro e abbandoniamo l'aula”.<br />
SINDACO: “Cosa vuole <strong>di</strong>re "corsa al massacro"”.<br />
CONSIGLIERE AZZALI EUGENIO: “Bisogna spiegarle tutto, Sindaco!”.<br />
SINDACO: “Ho bisogno <strong>di</strong> spiegazioni, cosa vuole! Di solito quello che leggo so interpretarlo<br />
perché l'ho scritto io e so anche dare spiegazioni, se non mi si danno spiegazioni ci sarà un motivo<br />
ma non importa, noi proce<strong>di</strong>amo. Pren<strong>di</strong>amo atto, Segretario, <strong>del</strong>la uscita dall'aula. Se vuole uscire<br />
deve uscire, faccia pure con comodo, non c'è nessuna fretta”.<br />
Escono i Consiglieri Azzali, Campagnari e Benoni. I presenti sono 10.
SINDACO: “Proce<strong>di</strong>amo con l'esame <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento e la sua successiva votazione, prima<br />
<strong>del</strong>l'esame <strong>del</strong>l'argomento vorrei ricordare ai signori Consiglieri presenti, qualora ravvisassero<br />
rapporti <strong>di</strong> parentela o <strong>di</strong> affinità entro i gra<strong>di</strong> previsti dalle norme <strong>di</strong> legge <strong>di</strong> in<strong>di</strong>carlo e <strong>di</strong><br />
abbandonare l'aula in quanto questo costituisce motivo <strong>di</strong> incompatibilità alla <strong>di</strong>scussione e alla<br />
votazione <strong>di</strong> eventuali punti specifici. Non essendoci nessuno proseguiamo, io chiamerei gli accor<strong>di</strong> e<br />
lascerei la parola ai tecnici per descriverli in via sintetica e in via chiara per chi ci ascolta e per chi<br />
riporta le notizie <strong>del</strong>l'andamento <strong>di</strong> questo <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong>. Come è stato detto noi portiamo<br />
all'attenzione N. 15 accor<strong>di</strong> che prevedono altrettanti interventi e quin<strong>di</strong> riconoscimenti <strong>di</strong> opere o<br />
interventi <strong>di</strong> rilevante interesse pubblico che noi – come ho detto prima – riteniamo <strong>di</strong> prioritaria e<br />
fondamentale importanza per la nostra collettività. L'accordo N. 1 è Vedovato Gianpietro e<br />
Gianpaolo, Decreto <strong>di</strong> Giunta N. 75 <strong>del</strong> 26 aprile 2012, l'accordo prevede”.<br />
INGEGNERE LUIGI LOVATO: “Sindaco, lei vuole votare subito dopo l'esposizione o li<br />
illustriamo tutti velocemente”.<br />
SINDACO: “Lo illustriamo uno per uno e lo votiamo uno per uno gli accor<strong>di</strong>. Non è che voglio io,<br />
mi sembra che la norma <strong>di</strong>ca questo”.<br />
INGEGNERE LUIGI LOVATO: “Era perché io davo un’ esposizione sintetica”.<br />
SINDACO:“Sennò possiamo fare anche così: facciamo un’ illustrazione <strong>di</strong> tutti e 15 gli accor<strong>di</strong>,<br />
dopo li votiamo uno per uno e poi passiamo ad una votazione finale, unica riepilogativa. Accordo N.<br />
1 Vedovato Gianpietro e Gianpaolo, <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Giunta e non Decreto – mi corregge il Segretario –<br />
N. 75 <strong>del</strong> 26 aprile 2012”.<br />
INGEGNERE LUIGI LOVATO: “Intanto spieghiamo come funziona: il PAT prevede la<br />
possibilità da parte <strong>del</strong>l'Amministrazione <strong>di</strong> concludere accor<strong>di</strong> tra il privato e il pubblico, gli<br />
accor<strong>di</strong> sono destinati o hanno come obiettivo la realizzazione o l'ottenimento <strong>di</strong> un beneficio<br />
pubblico, che si trasforma o si concretizza in un’ opera pubblica normalmente, può essere anche un<br />
altro tipo <strong>di</strong> beneficio ma comunque normalmente è un’ opera pubblica. Ogni accordo stabilisce la<br />
quantità <strong>di</strong> cubatura richiesta o il beneficio che chiede il privato e anche quanto il privato quantifica<br />
in cambio <strong>di</strong> questo accordo, faccio un esempio: poiché la Giunta ha <strong>del</strong>iberato in maggio con la<br />
<strong>del</strong>ibera quali sono i valori <strong>di</strong> perequazione e hanno stabilito che ogni volume nel territorio <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong>,<br />
il valore <strong>di</strong> perequazione è 150 euro a metro cubo, se io chiedo un metro cubo devo dare 150 euro, se<br />
solo a Colà 120 euro, se sono a Pacengo 100 euro, questa è stata la definizione. Questi non solo sol<strong>di</strong><br />
ma sono opere e quin<strong>di</strong> opere corrispondenti al valore determinato.<br />
L'accordo N. 1, Vedovato Gianpietro e Gianpaolo su cui la Giunta ha espresso un parere favorevole<br />
vuole <strong>di</strong>re che la Giunta analizza le richieste e dove ritiene che sia un intervento degno <strong>di</strong> essere<br />
valutato lo porta in <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong> ed è il <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong> che <strong>di</strong>ce o non <strong>di</strong>ce se questo<br />
accordo è <strong>di</strong> rilevante interesse pubblico. Quin<strong>di</strong> con <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Giunta N. 75 <strong>del</strong> 26 aprile 2012 la<br />
Giunta ha espresso parere favorevole, il volume residenziale richiesto è 6.200 metri cubi e l'opera<br />
pubblica prevista, che sarà meglio definita in sede <strong>di</strong> accordo una volta che sarà sottoscritta è la<br />
realizzazione <strong>di</strong> sistemazione <strong>del</strong>la viabilità <strong>di</strong> Via Croce a Colà per un importo <strong>di</strong> 744.000 euro, 120<br />
per 6.200 fa 744.000 euro.<br />
L'accordo N. 2, Società Agricola Micheletti Michele, a cui è stato dato parere favorevole con<br />
<strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Giunta N. 76 <strong>del</strong> 26 aprile 2012, questa prevede una concessione <strong>di</strong> una cubatura <strong>di</strong> 8.000<br />
metri cubi, in cambio <strong>di</strong> questa cubatura prevede <strong>di</strong> realizzare un fabbricato <strong>di</strong> 700 metri quadrati<br />
per polo associazione, fabbricato da riqualificare e ampliare, per un valore perequativo <strong>di</strong> 1.200.000<br />
euro, quin<strong>di</strong> 8.350 fa 1.200.000 euro.<br />
Accordo N. 3, Paiola Bruna, <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Giunta N. 84 <strong>del</strong> 10.5.2012, chiede 4.200 metri cubi e anche<br />
lei realizza un magazzino interrato sede associativa, bar, servizi e sistemazioni esterne per un valore<br />
<strong>di</strong> 635.000 euro.<br />
Accordo N. 4, famiglia Policante, Società Agricola Mondragon, <strong>di</strong>tta Saletto S.r.l., qui sono state<br />
fatte due <strong>del</strong>ibere, in una loro hanno fatto una proposta, la Giunta ha ritenuto <strong>di</strong> chiedere una
mo<strong>di</strong>fica in termini economici e quin<strong>di</strong> loro hanno riproposto l'atto unilaterale adeguandosi alle<br />
richieste <strong>del</strong>la Giunta e quin<strong>di</strong> qui chiedono 20.500 metri cubi e la perequazione è 2.250.000 euro,<br />
per ristrutturare l'e<strong>di</strong>ficio comunale per la realizzazione <strong>del</strong> centro civico servizi in Via Roma a<br />
<strong>Lazise</strong> in parte ed in parte per la realizzazione <strong>del</strong> Ponte <strong>del</strong> Cadenon, quin<strong>di</strong> qua va <strong>di</strong>visa in due<br />
opere”.<br />
SINDACO: “Il Ponte <strong>del</strong> Cadenon, per chi non riconducesse l'opera al nome, è il ponte che<br />
collegherà la banchina <strong>del</strong> lungolago con la Dogana, il monumento per intenderci”.<br />
INGEGNERE LUIGI LOVATO: “Accordo N. 5, Ruffato Graziano, Pachera Ornella e Pachera<br />
Enzo, qui prevede un volume residenziale <strong>di</strong> 5.000 metri cubi ed un volume commerciale <strong>di</strong> 2.200<br />
metri quadrati, quin<strong>di</strong> si tratta <strong>di</strong> una zona mista residenziale e commerciale. Il valore perequativo è<br />
pari a 943.000 euro ed è l'opera pubblica la rotatoria messa in sicurezza sulla strada Verona - Lago<br />
e strada comunale Via Zappo e Via <strong>del</strong>le Coste più marciapiede in Via Zappo e nuova rete <strong>di</strong> scolo in<br />
località Crocetta.<br />
Accordo N. 6 Zanetti Paolo, <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Giunta <strong>del</strong> 21 agosto 2012, qui c'è un volume residenziale <strong>di</strong><br />
1.200 e un commerciale <strong>di</strong> 2.000, l'opera pubblica è rotatoria e valorizzazione capitello votivo,<br />
realizzazione piazzola <strong>di</strong> raccolta per il vetro, tombinamento parte fosso Rio Dugale per 90 metri,<br />
valore <strong>di</strong> perequazione 429.000 euro, il totale è 15 milioni circa e poi se fate il conto vedete che…<br />
Accordo N. 7 Mantovani Paolo, <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Giunta <strong>del</strong> 4 ottobre 2012, chiede 6.500 metri cubi, paga<br />
un valore <strong>di</strong> perequazione <strong>di</strong> 663.960 euro, in parte cede un parcheggio accanto al polo scolastico e<br />
in parte allarga la strada Via Salionze e il collegamento tra Via Salionze e Via Ginestre, totale<br />
valore economico 663.960 euro.<br />
Accordo N. 8, Meneghello Angelo e Giuseppe, <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Giunta <strong>del</strong> 4.10.2012, volume residenziale<br />
richiesto 16.200, in cambio qui la cessione <strong>di</strong> 9.000 metri cubi al <strong>Comune</strong> per e<strong>di</strong>lizia convenzionata<br />
e quin<strong>di</strong> nella lottizzazione lui cede 9.000 metri cubi per i quali il <strong>Comune</strong> dovrà poi fare una gara<br />
per assegnare gli alloggi ai residenti, <strong>di</strong>ciamo”.<br />
SINDACO: “Interrompo un attimo la <strong>del</strong>ibera, perché era stata riproposta per <strong>del</strong>le mo<strong>di</strong>fiche, non<br />
è la N. 4 ma la N. 159”.<br />
INGENGERE LUIGI LOVATO: “Sì avevo letto male io, N. 159 <strong>del</strong> 4 ottobre.<br />
Accordo N. 9, Associazione Campeggiatori, questa non prevede cubatura ma prevede una mo<strong>di</strong>fica<br />
<strong>del</strong>le norme che regolano i campeggi, attribuendo un aumento <strong>del</strong>la possibilità e<strong>di</strong>ficatoria dal 5%<br />
attuale all'8%, in cambio l'Associazione Campeggiatori realizza il passaggio a lago, <strong>di</strong>ciamo la<br />
strada pedonale, passeggiata a lago da <strong>Lazise</strong> fino a Pacengo per un valore complessivo <strong>di</strong><br />
1.500.000 euro e quin<strong>di</strong> qui praticamente è stato inserito nelle norme come Art. 22 bis, che andrà a<br />
regolare l'Associazione Campeggi”.<br />
SINDACO: “Su questo mi soffermo un attimo, quando <strong>di</strong>cevo prima "interventi in opere pubbliche<br />
attesi da anni" questo è uno degli interventi più sentiti tra quelli che si rifanno alla percorribilità, alle<br />
piste ciclabili, ai percorsi e quant'altro, soprattutto per la fruibilità <strong>del</strong>la sponda <strong>del</strong> lago alla quale<br />
mai fino a ora è stato messo mano, anche attraverso accor<strong>di</strong> per rendere fruibile in modo decoroso e<br />
funzionale questo percorso. Qua poi a me <strong>di</strong>spiace che l'opposizione sia uscita, perché è giusto anche<br />
che si sappia e si sottolinei ancora una volta (semmai ce ne fosse bisogno) che quello che facciamo lo<br />
facciamo con per motivi speculativi, come ci è stato addebitato, ma per motivi <strong>di</strong> alto interesse<br />
pubblico, che la passeggiata a lago è una idea degli operatori <strong>del</strong> luogo, da parte <strong>di</strong> qualcuno che<br />
pensa solamente alle proprie faccende, devo <strong>di</strong>re che i campeggiatori da un lato per il 90% <strong>di</strong> questo<br />
intervento e per una parte un altro privato, che vedremo magari più avanti, interverranno su un<br />
progetto unico <strong>di</strong> riqualificazione <strong>del</strong> litorale, <strong>del</strong>lo spazio acqueo <strong>del</strong> lago e questo ci permetterà <strong>di</strong><br />
raggiungere in modo decoroso finalmente, con accessibilità anche dalla Gardesana, <strong>Lazise</strong> con la<br />
località più vicina <strong>di</strong> Pacengo. Quin<strong>di</strong> questo lo definisco un intervento storico, storico perché non è<br />
mai stato fatto e al tempo stesso anche improcrastinabile ed improrogabile, perché le esigenze ogni
anno aumentano e soprattutto su quelle legate alla sicurezza e al territorio noi poniamo un accento<br />
molto particolare e non accenti <strong>di</strong> altro tipo. Prego Ingegnere”.<br />
INGENGERE LUIGI LOVATO:“Accordo N. 10, Cooperativa E<strong>di</strong>lizia Pacengo, <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong><br />
Giunta N. 174 <strong>del</strong> 25.10.2012, qui praticamente viene richiesta la riconversione <strong>di</strong> un volume<br />
esistente già convenzionato <strong>di</strong> 35.000 metri cubi in località Pacengo per attività turistico – ricettive<br />
(praticamente per un albergo) e residenziale <strong>di</strong>minuendo però <strong>di</strong> circa 9.000 metri cubi e quin<strong>di</strong><br />
25.500 metri cubi, quin<strong>di</strong> nella stessa zona sarà levato il volume alberghiero e sarà riposizionato un<br />
volume residenziale più basso circa <strong>del</strong> 30%”.<br />
SINDACO:“Anche su questo intervento voglio soffermarmi perché merita una menzione<br />
particolare, come la meritano tutti ma questo in modo particolare, perché abbiamo sentito tutti negli<br />
anni scorsi vicende legate alla società – faccio il nome perché è pubblico – Cooperativa Azzurra, che<br />
aveva avuto attraverso un cambio <strong>di</strong> destinazione urbanistica la trasformazione <strong>di</strong> un'area da<br />
agricola in alberghiera e non l'abbiamo certo fatto noi, si parla <strong>di</strong> circa <strong>36</strong>.000/37.000 metri cubi <strong>di</strong><br />
alberghiero ed è stata oggetto, al pari <strong>di</strong> altri casi <strong>del</strong> genere, <strong>di</strong> facili trasformazioni o paraventi per<br />
costruire in luogo <strong>di</strong> una struttura ricettiva <strong>del</strong>le unità abitative. Noi ci siamo opposti con fermezza a<br />
questa ambiguità - definiamola così - e parlando con i soci, alcuni <strong>di</strong> questi (devo <strong>di</strong>re la verità) in<br />
modo molto responsabile ci hanno fatto la proposta <strong>di</strong> trasformare sì, quin<strong>di</strong> non consumando altri<br />
metri cubi ma trasformando questa destinazione alberghiera in residenziale <strong>di</strong> alta qualità,<br />
riducendo <strong>di</strong> quasi il 30% la cubatura e quin<strong>di</strong> quando mi è stata addebitata la ban<strong>di</strong>era nera da<br />
parte <strong>del</strong>la associazione <strong>di</strong> Legambiente perché noi lì avremmo fatto chissà che cosa, se togliere<br />
circa un 30% <strong>di</strong> metri cubi da un territorio e dare una conformazione anche paesaggistica <strong>del</strong> tutto<br />
migliore, sicuramente meno impattante se non impattante è meritarsi una ban<strong>di</strong>era nera questo mi<br />
sembra un po' eccessivo. Mi <strong>di</strong>spiace ancora che l'opposizione sia fuori perché parte <strong>di</strong> loro hanno<br />
approvato questo importante provve<strong>di</strong>mento e noi an<strong>di</strong>amo a migliorarlo, mantenendo fermi quelli<br />
che sono gli elementi convenzionali e cioè quello <strong>di</strong> riqualificare la strada che da Via Porto porta al<br />
porto, la realizzazione <strong>di</strong> parcheggio sul fronte strada regionale, la riqualificazione in più <strong>di</strong> tutte<br />
queste opere sia entro l'ambito che fuori ambito, la riqualificazione <strong>del</strong> viale alberato degli alberghi,<br />
da tempo Pacengo è in uno stato pressoché <strong>di</strong> abbandono e quin<strong>di</strong> viene rivitalizzato e poi abbiamo<br />
anche voluto ed ottenuto (come faremo per <strong>Lazise</strong>, a Colà c'è già) a Pacengo <strong>di</strong> fare una nuova baita<br />
per gli Alpini”.<br />
INGEGNERE LUIGI LOVATO: “Proseguo, accordo N. 11, Azienda Agricola La Bagatta S.a.s.<br />
<strong>di</strong> Krieg Gunter, <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Giunta N. 179 <strong>del</strong> 2 novembre 2012, qui si prevede la realizzazione <strong>di</strong><br />
una darsena che sarà utilizzata prima dal proprietario <strong>del</strong>l'azienda agricola La Bagatta e alla fine<br />
<strong>del</strong>la concessione <strong>di</strong>venterà <strong>di</strong> proprietà <strong>del</strong> <strong>Comune</strong>, trenta anni se la Regione gli darà la<br />
concessione per trenta anni, perché poi è la Regione che stabilisce”.<br />
SINDACO: “Scusi Ingegnere, una specificazione: noi interveniamo su una darsena già esistente e<br />
cioè noi non è che da zero creiamo ma miglioriamo una darsena già esistente e la mettiamo<br />
sicuramente in uno stato non solo dal punto <strong>di</strong> vista paesaggistico ma funzionale <strong>di</strong> decoro e<br />
soprattutto verrà attraverso una convenzione poi negli anni ad essere ceduta al <strong>Comune</strong>”.<br />
INGEGNERE LUIGI LOVATO: “Inoltre la società La Bagatta si impegna a realizzare il tratto <strong>di</strong><br />
passeggiata a lago che va dai suoi confini fino oltre per 700 metri e quin<strong>di</strong> una parte <strong>di</strong> quella<br />
passeggiata che viene realizzata dai campeggi viene completata anche dalla Bagatta. Lei in cambio<br />
chiede un volume commerciale <strong>di</strong> 1.750 metri cubi, nella sua proprietà per realizzare immagino un<br />
ristorante e quin<strong>di</strong> all'interno <strong>del</strong>la proprietà realizza un ristorante <strong>di</strong>stante, dal lago però in<br />
prossimità <strong>del</strong> lago.<br />
Accordo N. 12, società La Madonnina, <strong>del</strong>ibera Giunta <strong>Comunale</strong> N. 175 <strong>del</strong> 25 ottobre 2012, questa<br />
chiede 6.000 metri cubi e come perequazione dà 5.000 metri quadrati <strong>di</strong> verde e parcheggio e in più<br />
una cifra pari a 900.000 euro, destinati alla realizzazione bagni e sistemazione campeggio comunale.<br />
Quin<strong>di</strong> anche qua sono 6.000 per 150.
Accordo N. 13, società Korona S.r.l., questo era un accordo che era già previsto nel PAT e che era<br />
stato stralciato dal PAT, a cui è stato dato parere favorevole con <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Giunta N. 182 <strong>del</strong> 2<br />
novembre 2012, i metri cubi sono 15.000. La perequazione è piazza con arredo urbano,<br />
piantumazione e mo<strong>di</strong>fica tracciati viari, allargamento stradale Via Porto e Via Brera con<br />
illuminazione pubblica, realizzazione parcheggi pubblici, piazzola raccolta <strong>di</strong>fferenziata, cabina<br />
elettrica pubblica, cessione 180 metri quadrati lor<strong>di</strong> <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficio per attività sociali, il valore è<br />
1.995.827 euro. Questo accordo è stato accompagnato anche da una nuova relazione <strong>di</strong> Valutazione<br />
Incidenza Ambientale per potere ovviare al fatto che in sede <strong>di</strong> PAT non era stata accolta e quin<strong>di</strong> è<br />
accompagnata da una nuova verifica, questa verifica <strong>di</strong>ce che questo intervento non va ad<br />
influenzare il SIC, cioè il Sito <strong>di</strong> Interesse Comunitario che è in località Pacengo nel lago, altrimenti<br />
non si poteva accettare se non c'era uno stu<strong>di</strong>o preliminare, questo la Giunta ha chiesto e loro hanno<br />
fornito e noi abbiamo anche verificato.<br />
Poi c'è accordo N. 14 Bertol<strong>di</strong> Dario, <strong>del</strong>ibera Giunta <strong>Comunale</strong> N. 183 <strong>del</strong> 2 novembre 2012, in cui<br />
chiede 7.400 metri quadrati, la perequazione è una rotonda sulla provinciale N. 30 per un importo <strong>di</strong><br />
304.000”.<br />
SINDACO: “Ingegnere una precisazione: Bertol<strong>di</strong> Dario è uno dei comproprietari <strong>di</strong> una società o<br />
ex società che è proprietaria <strong>di</strong> questo terreno e che a nome anche degli altri comproprietari ha fatto<br />
questa richiesta e quin<strong>di</strong> Bertol<strong>di</strong> Dario non è lui <strong>di</strong>rettamente o solamente ma è lui e altri soci che<br />
facevano parte, se non erro, <strong>del</strong>la vecchia Euro Costruzioni”.<br />
INGEGNERE LUIGI LOVATO:“Dunque ripeto, la rotonda provinciale N. 30 località Scolette”.<br />
SINDACO: “Per essere chiari è l'intersezione <strong>del</strong>la strada che da Colà porta verso il confine e ad<br />
un certo punto interseca verso Pacengo, in quell'incrocio (teatro molto spesso <strong>di</strong> incidenti anche<br />
molto forti) è improcrastinabile la realizzazione <strong>di</strong> una rotatoria per <strong>di</strong>minuire se non fare sparire o<br />
annullare la possibilità <strong>di</strong> incidenti talvolta anche molto, molto gravi”.<br />
INGEGNERE LUIGI LOVATO: “L'ultimo qui lo cito e poi ve<strong>di</strong>amo, perché è agli atti, comunque<br />
l'accordo N. 15 Marchiori Marisa e Sartori Renato, a cui è stato dato parere favorevole con<strong>di</strong>zionato<br />
con <strong>del</strong>ibera N. 181 <strong>del</strong> 2 novembre 2011, chiedeva la creazione <strong>di</strong> un campeggio <strong>di</strong> transito per<br />
6.200 metri quadrati e un volume <strong>di</strong> 600 metri cubi per i servizi <strong>di</strong> questo campeggio <strong>di</strong> transito. La<br />
perequazione proposta non è stata accettata dalla Giunta, la quale ha fatto una controproposta, a<br />
questa controproposta in questo momento agli atti non c'è accettazione però <strong>di</strong>ciamo questa è qui ed<br />
è <strong>di</strong>segnata, quin<strong>di</strong> domani se questi non firmano gli accor<strong>di</strong> salterà l'accordo”.<br />
SINDACO: “Decade automaticamente. Allora dopo l'illustrazione accordo per accordo nello<br />
specifico in modo sintetico ma immagino e spero sia stato altrettanto chiaro, se non ci sono interventi<br />
passeremo alla votazione accordo per accordo, dove io richiamerò e dopo - proseguendo con l'esame<br />
<strong>del</strong>la seconda parte <strong>del</strong> documento e <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento - passeremo infine ad una votazione<br />
conclusiva finale. In ognuno <strong>di</strong> questi accor<strong>di</strong> qui il <strong>Comune</strong> (e votiamo anche per questo) riscontra il<br />
rilevante interesse pubblico in ognuno <strong>di</strong> questi accor<strong>di</strong>. Accordo N. 1 Vedovato Gianpietro e<br />
Gianpaolo, Decreto <strong>di</strong> Giunta N. 75 <strong>del</strong> 26 aprile 2012, pongo in votazione: chi è favorevole Chi è<br />
contrario Chi si astiene”.<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
VISTA la proposta <strong>di</strong> accordo n.1 Vedovato Gianpietro e Giampaolo approvato con <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong><br />
Giunta n. 75 <strong>del</strong> 26 aprile 2012;<br />
A SEGUITO <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura Campagnari Roberto, Benoni<br />
Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA
<strong>di</strong> approvare l’accordo n. 1 Vedovato Gianpietro e Giampaolo, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 75 <strong>del</strong> 26 aprile<br />
2012.<br />
***<br />
SINDACO: “Accordo n. 2, società Agricola Micheletti Michele, Decreto Giunta <strong>Comunale</strong> n. 76 <strong>del</strong><br />
26 aprile 2012, pongo in votazione: chi è favorevole Chi è contrario Chi si astiene”.<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
VISTA la proposta <strong>di</strong> accordo n. 2, Società Agricola Micheletti Michele, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta<br />
<strong>Comunale</strong> n. 76 <strong>del</strong> 26 aprile 2012;<br />
A SEGUITO <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura Campagnari Roberto, Benoni<br />
Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> approvare l’accordo n. 2, Società Agricola Micheletti Michele, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta <strong>Comunale</strong> n. 76<br />
<strong>del</strong> 26 aprile 2012.<br />
***<br />
SINDACO: “Accordo n. 3, Pajola Bruna, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 84 <strong>del</strong> 10 maggio 2012, pongo in<br />
votazione: chi è favorevole Chi è contrario Chi si astiene”.<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
VISTA la proposta <strong>di</strong> accordo n. 3, Pajola Bruna, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 84 <strong>del</strong> 10 maggio 2012;<br />
A SEGUITO <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura Campagnari Roberto, Benoni<br />
Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> approvare l’ accordo n. 3, Pajola Bruna, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 84 <strong>del</strong> 10 maggio 2012.<br />
***<br />
SINDACO: “Accordo n. 4 famiglia Policante, società agricola Mondragon S.r.l., <strong>di</strong>tta Saletto S.r.l.<br />
<strong>del</strong>ibere <strong>di</strong> Giunta n. 141 <strong>del</strong> 13 settembre 2012 l'integrazione e n. 106 <strong>del</strong> 21 giugno 2012;pongo in<br />
votazione”.<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
VISTA la proposta <strong>di</strong> accordo n. 4, famiglia Policante, società agricola Mondragon S.r.l., <strong>di</strong>tta<br />
Saletto S.r.l. <strong>del</strong>ibere <strong>di</strong> Giunta n. 141 <strong>del</strong> 13 settembre 2012 l'integrazione e n. 106 <strong>del</strong> 21 giugno<br />
2012;<br />
A SEGUITO <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura Campagnari Roberto, Benoni<br />
Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> approvare l’ accordo n. 4, famiglia Policante, società agricola Mondragon S.r.l., <strong>di</strong>tta Saletto S.r.l.
<strong>del</strong>ibere <strong>di</strong> Giunta n. 141 <strong>del</strong> 13 settembre 2012 <strong>di</strong> integrazione e n. 106 <strong>del</strong> 21 giugno 2012.<br />
***<br />
SINDACO: “Accordo n. 5, Ruffato Graziano, Pachera Ornella, Pachera Enzo, <strong>del</strong>ibere <strong>di</strong> Giunta N.<br />
107 <strong>del</strong> 28 giugno 2012 e N. 173 <strong>del</strong> 25 ottobre 2012, pongo in votazione”.<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
VISTA la proposta <strong>di</strong> 5, Ruffato Graziano, Pachera Ornella, Pachera Enzo, <strong>del</strong>ibere <strong>di</strong> Giunta n. 107<br />
<strong>del</strong> 28 giugno 2012 e n. 173 <strong>del</strong> 25 ottobre 2012;<br />
A SEGUITO <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura Campagnari Roberto, Benoni<br />
Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> approvare l’accordo n. 5, Ruffato Graziano, Pachera Ornella, Pachera Enzo, <strong>del</strong>ibere <strong>di</strong> Giunta n.<br />
107 <strong>del</strong> 28 giugno 2012 e n. 173 <strong>del</strong> 25 ottobre 2012.<br />
***<br />
SINDACO: “Accordo n. 6, Zanetti Paolo, <strong>del</strong>ibera <strong>di</strong> Giunta n. 133 <strong>del</strong> 21 agosto 2012, pongo in<br />
votazione: chi è favorevole Chi è contrario Chi si astiene”;<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
VISTA la proposta <strong>di</strong> accordo n. 6, Zanetti Paolo, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 133 <strong>del</strong> 21 agosto 2012;<br />
A SEGUITO <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura Campagnari Roberto, Benoni<br />
Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> approvare l’ accordo n 6, Zanetti Paolo, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 133 <strong>del</strong> 21 agosto 2012.<br />
***<br />
SINDACO: “Accordo n. 7, Mantovani Paolo, <strong>Delibera</strong> Giunta <strong>Comunale</strong> n. 158 <strong>del</strong> 4 ottobre 2012,<br />
pongo in votazione: chi è favorevole Chi è contrario Chi si astiene”;<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
VISTA la proposta <strong>di</strong> accordo n 7, Mantovani Paolo, <strong>Delibera</strong> Giunta <strong>Comunale</strong> n. 158 <strong>del</strong> 4 ottobre<br />
2012;<br />
A SEGUITO <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura Campagnari Roberto, Benoni<br />
Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> approvare l’ accordo n.7, Mantovani Paolo, <strong>Delibera</strong> Giunta <strong>Comunale</strong> n. 158 <strong>del</strong> 4 ottobre 2012.<br />
***<br />
SINDACO: “Accordo n. 8, Meneghello Angelo e Giuseppe, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 159 <strong>del</strong> 4 ottobre
2012, pongo in votazione: chi è favorevole Chi è contrario Chi si astiene”;<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
VISTA la proposta <strong>di</strong> accordo n.8, Meneghello Angelo e Giuseppe, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 159 <strong>del</strong> 4 ottobre<br />
2012;<br />
A SEGUITO <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura Campagnari Roberto, Benoni<br />
Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> approvare l’accordo n.8, Meneghello Angelo e Giuseppe, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 159 <strong>del</strong> 4 ottobre 2012;<br />
***<br />
SINDACO: “Accordo n. 9, Associazione Campeggiatori, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 180 <strong>del</strong> 2 novembre<br />
2012, pongo in votazione: chi è favorevole Chi è contrario Chi si astiene”;<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
VISTA la proposta <strong>di</strong> accordo n. 9, Associazione Campeggiatori, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 180 <strong>del</strong> 2<br />
novembre 2012;<br />
A SEGUITO <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura Campagnari Roberto, Benoni<br />
Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> approvare l’accordo n. 9, Associazione Campeggiatori, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 180 <strong>del</strong> 2 novembre 2012.<br />
***<br />
SINDACO: “Accordo n. 10, Cooperativa E<strong>di</strong>lizia Pacengo, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 174 <strong>del</strong> 25 ottobre<br />
2012, pongo in votazione: chi è favorevole Chi è contrario Chi si astiene”;<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
VISTA la proposta <strong>di</strong> accordo n. 10, Cooperativa E<strong>di</strong>lizia Pacengo, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 174 <strong>del</strong> 25<br />
ottobre 2012;<br />
A SEGUITO <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura Campagnari Roberto, Benoni<br />
Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> approvare l’accordo n. 10, Cooperativa E<strong>di</strong>lizia Pacengo, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 174 <strong>del</strong> 25 ottobre<br />
2012.<br />
***<br />
SINDACO: “Accordo N. 11, Azienda Agricola La Bagatta S.a.s. <strong>di</strong> Krieg Gunter, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong><br />
Giunta N. 179 <strong>del</strong> 2 novembre 2012, pongo in votazione: chi è favorevole Chi è contrario Chi si<br />
astiene”.
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
VISTA la proposta <strong>di</strong> accordo n. 11, Azienda Agricola La Bagatta S.a.s. <strong>di</strong> Krieg Gunter, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong><br />
Giunta n. 179 <strong>del</strong> 2 novembre 2012;<br />
A SEGUITO <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura Campagnari Roberto, Benoni<br />
Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> approvare l’accordo n. 11, Azienda Agricola La Bagatta S.a.s. <strong>di</strong> Krieg Gunter, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta<br />
n. 179 <strong>del</strong> 2 novembre 2012.<br />
***<br />
SINDACO: “Accordo n. 12, Società Madonnina, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 175 <strong>del</strong> 25 ottobre 2012,<br />
pongo in votazione: chi è favorevole Chi è contrario Chi si astiene”.<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
VISTA la proposta <strong>di</strong> accordo n. 12, Società Madonnina, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 175 <strong>del</strong> 25 ottobre<br />
2012;<br />
A SEGUITO <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura Campagnari Roberto, Benoni<br />
Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> approvare l’accordo n. 12, Società Madonnina, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 175 <strong>del</strong> 25 ottobre 2012.<br />
***<br />
SINDACO: “Accordo n. 13, Società Korona S.r.l., <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 182 <strong>del</strong> 2 novembre 2012,<br />
pongo in votazione: chi è favorevole Chi è contrario Chi si astiene”;<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
VISTA la proposta <strong>di</strong> accordo n. 13, Società Korona S.r.l., <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 182 <strong>del</strong> 2 novembre<br />
2012;<br />
A SEGUITO <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura Campagnari Roberto, Benoni<br />
Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> approvare l’accordo n. 13, Società Korona S.r.l., <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 182 <strong>del</strong> 2 novembre 2012.<br />
***<br />
SINDACO: “Accordo n. 14, Bertol<strong>di</strong> Dario più altri, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 183 <strong>del</strong> 2 novembre<br />
2012, pongo in votazione: chi è favorevole Chi è contrario Chi si astiene”;<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE
VISTA la proposta <strong>di</strong> accordo n. 14, Bertol<strong>di</strong> Dario più altri, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 183 <strong>del</strong> 2<br />
novembre 2012;<br />
A SEGUITO <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura Campagnari Roberto, Benoni<br />
Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> approvare l’accordo n. 14, Bertol<strong>di</strong> Dario più altri, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 183 <strong>del</strong> 2 novembre 2012.<br />
***<br />
SINDACO: “Accordo n. 15, Marchiori Marisa e Sartori Renato, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 181 <strong>del</strong> 2<br />
novembre 2012, pongo in votazione: chi è favorevole Chi è contrario Chi si astiene”;<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
VISTA la proposta <strong>di</strong> accordo n. 15, Marchiori Marisa e Sartori Renato, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 181 <strong>del</strong><br />
2 novembre 2012;<br />
A SEGUITO <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura Campagnari Roberto, Benoni<br />
Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> approvare l’accordo n. 15, Marchiori Marisa e Sartori Renato, <strong>Delibera</strong> <strong>di</strong> Giunta n. 181 <strong>del</strong> 2<br />
novembre 2012.<br />
***<br />
SINDACO: “Fin qui la prima parte <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento che approva i n. 15 accor<strong>di</strong> descritti e votati<br />
uno per uno. La seconda parte <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento riguarderà - e lascerò la parola ai tecnici –<br />
interventi in zone RS e RR, come è stato spiegato e ve l'ho spiegato <strong>di</strong> nuovo, quin<strong>di</strong> nuovi interventi<br />
su zone o creazione <strong>di</strong> nuove zone <strong>di</strong> questo tipo, altro argomento che si tratta è la mo<strong>di</strong>ficazione <strong>del</strong><br />
testo normativo <strong>del</strong> nostro Regolamento, un altro aspetto che tratteremo è la definizione o<br />
ridefinizione nelle zone <strong>di</strong> criticità geologica, idrogeologica o <strong>di</strong> criticità particolari. Io comincerei<br />
con la parte normativa da parte <strong>del</strong>l'Arch. Volta, se siamo d'accordo, poi da parte <strong>del</strong> Dottor<br />
Geologo Petruccelli la parte geologica e finiamo magari con la parte degli argomenti. Anche qui<br />
prima <strong>del</strong>la trattazione invito i signori Consiglieri, laddove riscontrino ai sensi <strong>di</strong> legge motivi <strong>di</strong><br />
parentela o affinità entro i gra<strong>di</strong> stabiliti dalla stessa legge <strong>di</strong> lasciare l'aula e <strong>di</strong> non prendere parte<br />
alla <strong>di</strong>scussione e alla votazione, se c'è qualche argomento specifico. Quin<strong>di</strong> io <strong>di</strong>rei, se c'è qualcuno<br />
in generale lo <strong>di</strong>ca…”.<br />
ASSESSORE BERTOLDI CLAUDIO: “Io mi devo assentare per una questione che è <strong>di</strong> carattere<br />
parentale”.<br />
Si assenta l’Assessore Bertol<strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o. I presenti sono 9.<br />
SINDACO: “Il Consigliere e Assessore Bertol<strong>di</strong> si assenta per questo aspetto e quin<strong>di</strong> magari<br />
ve<strong>di</strong>amo subito questo aspetto e dopo al suo rientro, se non ci sono altre incompatibilità, proce<strong>di</strong>amo<br />
fino alla fine, fino alla votazione”.<br />
INGENGERE LUIGI LOVATO: “Cerco <strong>di</strong> spiegarvi come proce<strong>di</strong>amo, perché alcune variazioni<br />
hanno una variazione grafica e cioè aumento <strong>di</strong> zona o mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> zona e quin<strong>di</strong> ciascuno <strong>di</strong> voi<br />
mano a mano che leggiamo dovrebbe verificare se non ha parenti etc..Mi sembra che abbiamo già
fatto una verifica e non ci sono problemi. Nelle norme ci sono mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> attribuzione <strong>di</strong> alcune<br />
zone esistenti, come quella <strong>del</strong> Consigliere Bertol<strong>di</strong>, per cui lì leggeremo le mo<strong>di</strong>fiche e bisogna che<br />
ciascuno faccia mente locale e pensi se anche lui fa parte, perché non sono visibili ma sono visibili<br />
nelle norme. Quin<strong>di</strong> io, Sindaco, proporrei <strong>di</strong> fare due votazioni separate, una sulla cartografia, che<br />
mi sembra assodata, una volta che ho esposto e una volta sulle norme escludendo, perché loro può<br />
darsi abbiano <strong>del</strong>le incompatibilità e devono verificare, noi vi <strong>di</strong>remo quelle mo<strong>di</strong>ficate, an<strong>di</strong>amo<br />
sulla carta e voi fate mente locale, ok Allora magari spieghiamo velocemente”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “Aggiungo a quello che <strong>di</strong>ce il Sindaco che ci sono state<br />
n. 35 varianti puntuali e quin<strong>di</strong> risagomature <strong>di</strong> ambiti consolidati, mo<strong>di</strong>fiche piccole <strong>di</strong> RS, <strong>di</strong> R, <strong>di</strong><br />
sud<strong>di</strong>visioni in ambiti stralci funzionali per degli strumenti attuativi che altrimenti non si riuscivano<br />
ad attuare con un’ unica proprietà o senza uno schema <strong>di</strong>rettore. L'Ingegnere <strong>di</strong>ce giustamente che<br />
c'è la parte normativa e la parte grafica e sono legate, nel senso che se c'è la mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> una sagoma<br />
<strong>di</strong> una zona RS che comporta una volumetria aggiuntiva la volumetria aggiuntiva è stata inserita<br />
nelle tabelle <strong>del</strong>le norme. Per cui io vi farei un excursus generale che non fa riferimento a nessuna<br />
persona fisica in particolare, perché sono state valutate tante richieste, alcune anche <strong>di</strong> carattere<br />
generico e oltre a queste mo<strong>di</strong>fiche puntuali sono state verificate alcune corti, una corte rurale era<br />
errata nei gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> protezione ed è stata corretta, due corti sono state aggiunte rispetto alle corti <strong>di</strong><br />
P.R.G., perché il PAT inseriva dei beni ambientali da valutare e da schedare in sede <strong>di</strong> P.R.G..Su due<br />
richieste specifiche abbiamo anticipato una schedatura che verrà fatta successivamente, che<br />
riguarderà tutte le aree con i Beni Ambientali segnalate da PAT, quin<strong>di</strong> Corte Praia 2 <strong>di</strong>ciamo, nel<br />
senso che c'è già una Corte Praia, Corte Saline e Corte Fontana Fredda. È stato aggiunto un non<br />
funzionale, cioè è stato schedato un fabbricato che non è più funzionale al fondo e quin<strong>di</strong> riguarda un<br />
e<strong>di</strong>ficio ex rurale, che ha proposto la verifica <strong>del</strong>la non funzionalità da parte <strong>del</strong> proprietario,<br />
supportato <strong>del</strong>lo specialista, per cui è stata fatta una valutazione puntuale allegata poi alla<br />
normativa. Sono stati mo<strong>di</strong>ficati alcuni elementi puntuali <strong>del</strong> centro storico, nello specifico n. 9 su<br />
richieste anche in questo caso puntuali, che poi verranno riviste eventualmente in sede <strong>di</strong> una<br />
revisione generale <strong>del</strong> centro storico, se sarà necessario. Io cosa faccio, elenco i 35 punti”.<br />
SINDACO: “Sì, io comincerei da quella in cui è incompatibile Bertol<strong>di</strong>, che è la RS40”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “A livello normativo praticamente c'è una scheda, una<br />
tabella che elenca tutte le RS numerate, voi le trovate numerate in tavola, per cui sulla numerazione<br />
<strong>del</strong>la RS40 c'è una piccolissima mo<strong>di</strong>fica, eccola qua, la RS40 era già esistente e c'erano 1.200 metri<br />
cubi dati già dalle varianti n. 1 e n. 2 precedenti ed è stato aumentato a 1.500 e quin<strong>di</strong> una mo<strong>di</strong>fica<br />
<strong>di</strong> più 3.300 metri cubi per la stessa area. Questa è l'unica incompatibilità che c'è”.<br />
SINDACO: “Quin<strong>di</strong> l'Assessore Bertol<strong>di</strong> può rientrare per la <strong>di</strong>scussione o no Adesso non ci sono<br />
più incompatibilità e quin<strong>di</strong> proce<strong>di</strong>amo fino alla fine con l'esposizione <strong>di</strong> tutti gli argomenti e poi<br />
alla fine faremo la votazione separata e finale”.<br />
Rientra l'Assessore Bertol<strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o. I presenti sono 10.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “Io nel dettaglio faccio solo un elenco <strong>di</strong> tutte le RS che<br />
sono state mo<strong>di</strong>ficate e cosa è stato fatto, esiste se volete e quando viene pubblicato poi il Piano degli<br />
Interventi c'è un fascicolo per aiutarvi e anche per fare un po' la memoria storica <strong>del</strong>le varianti, che<br />
in<strong>di</strong>vidua cosa c'era nel PAT, tavole NN. 1, 2, 3 e 4, cosa c'era nelle varianti NN. 1 e 2 e cosa è stato<br />
inserito nella variante n. 3, per cui ogni variante ha la sua scheda specifica per fare capire qual’ è<br />
stata la mo<strong>di</strong>fica nel dettaglio, nel fascicolo è compresa anche quella che <strong>di</strong>cevamo prima e quin<strong>di</strong> la<br />
tabella relativa alla mo<strong>di</strong>fica puntuale e volumetrica che eventualmente c'è stata. La V31 è la RS24,<br />
che ha una piccolissima risagomatura sul limite <strong>del</strong>la proprietà, per cui <strong>del</strong>la RS24 una piccolissima<br />
porzione <strong>di</strong>venta R2; la V32 mo<strong>di</strong>fica puntuale anche qui <strong>del</strong>la RS101 con l'aumento <strong>di</strong> 200 metri<br />
cubi ammissibili a Valesana; la V33 è la mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>la zona R100 con inserimento <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>ce<br />
territoriale <strong>di</strong> 0,5 metri cubi su metro quadro, quin<strong>di</strong> per una volumetria aggiuntiva <strong>di</strong> circa 800
metri cubi; la V34 è il SUA 60 e quin<strong>di</strong> lo strumento urbanistico attuativo già esistente 60 che, per<br />
una migliore organizzazione e una funzionalità nell'attuazione degli interventi, viene sud<strong>di</strong>viso in<br />
ambiti funzionali e quin<strong>di</strong> ci troviamo quattro ambiti funzionali con l'aggiunta <strong>del</strong> SUA 60D e tutti gli<br />
stralci hanno lo stesso in<strong>di</strong>ce, in modo da rendere un po' omogeneo il <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong>la sud<strong>di</strong>visione. Il<br />
volume residenziale aggiuntivo, che è stato utilizzato per dare a tutti gli stralci lo stesso in<strong>di</strong>ce, è <strong>di</strong><br />
circa 1.000 metri cubi. La V35 è la risagomatura <strong>del</strong>la zona RR1, anche qua in località I Santi, è una<br />
piccola riperimetrazione sul lotto <strong>di</strong> proprietà; la V<strong>36</strong> è in località Parolini ed è l'inserimento <strong>di</strong> aree<br />
pubbliche e <strong>di</strong> strade pedonali a servizio <strong>del</strong> cimitero a fronte <strong>del</strong>l'eliminazione <strong>di</strong> una viabilità <strong>di</strong><br />
Piano che era funzionale al lotto <strong>di</strong> proprietà, che è stata tolta, la valenza pubblica <strong>di</strong> questa variante<br />
si vede proprio dalla riorganizzazione degli spazi pubblici e anche dall'inserimento <strong>di</strong> un percorso <strong>di</strong><br />
un viale alberato <strong>di</strong> progetto che collega con il cimitero; la V37 riguarda la mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>la zona R83<br />
con l'inserimento <strong>di</strong> un in<strong>di</strong>ce territoriale <strong>di</strong> 0,5 metri cubi su metro quadro, anche qui la mo<strong>di</strong>fica è<br />
solo in tabella, è in Via Prà <strong>del</strong> Principe e corrisponde a circa 300 metri cubi; la V38 mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>la<br />
zona R87 senza nessuno aumento <strong>di</strong> in<strong>di</strong>ce, questa è stata risagomata per permettere la migliore<br />
utilizzazione <strong>del</strong> lotto già <strong>di</strong> proprietà; la V39 mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>l'ambito <strong>del</strong> SUA 61 con risagomatura e<br />
sud<strong>di</strong>visione in stralci funzionali, quin<strong>di</strong> è lo stesso <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> prima, il SUA 61 è stato <strong>di</strong>viso in A e<br />
B, è stato inserito un verde <strong>di</strong> contesto 24 per circa 1.450 metri quadri ed è stato restituito alla SAU<br />
consumata precedentemente. Le due porzioni <strong>di</strong> SUA sud<strong>di</strong>vise hanno un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> 0,20 ciascuno con<br />
0 volume”.<br />
SINDACO: “Per puntualizzare questi numeri <strong>di</strong> SUA, in questo caso in sede <strong>di</strong> ridefinizione<br />
parliamo <strong>del</strong>la zona in località Praleor, Gabbiola, quella zona lì”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “Il V310, è stato traslato l'ambito <strong>del</strong> SUA 64 senza<br />
alcuna mo<strong>di</strong>fica agli in<strong>di</strong>ci stereometrici, quin<strong>di</strong> era un SUA già esistente dalla variante precedente<br />
ed è stato spostato vicino al cimitero per rendere anche la funzionalità”.<br />
SINDACO: “Quin<strong>di</strong> qua siamo in zona cimitero <strong>di</strong> Pacengo”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “V311, è stata inserita la zona RS28 bis, dandole una<br />
volumetria <strong>di</strong> 1.500 metri cubi e quin<strong>di</strong> il lotto inserito è <strong>di</strong> circa 2.100 metri quadri. È stato inserito<br />
e però questo volume era già dato, perché era un volume messo poi in demolizione <strong>di</strong> una corte in<br />
zona agricola a confine, sempre <strong>di</strong> proprietà <strong>del</strong> richiedente, per cui a fronte <strong>del</strong>la demolizione <strong>del</strong><br />
fabbricato la stessa volumetria è stata ricompresa all'interno <strong>di</strong> questa riperimetrazione <strong>del</strong>la RS.<br />
Nella V312 è stata inserita la zona RR9 a conferma comunque <strong>di</strong> un ambito già consolidato nel PAT<br />
approvato, la RR9 ha un in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> 0,5, per un totale <strong>di</strong> volume <strong>di</strong> circa 1.400 metri cubi. La V313 è la<br />
mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>la zona RF10 a San Faustino, dando un volume ammissibile <strong>di</strong> circa 500 metri cubi”.<br />
SINDACO: “Qui si tratta <strong>del</strong>lo spostamento <strong>di</strong> una parte mantenendo la stessa volumetria da un<br />
lato all'altro, comunque è stata un’ inversione <strong>di</strong> posizioni”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “Sì, sagomata. Nella V314 è stata inserita la zona RS33<br />
bis con circa 500 metri cubi, mi pare alla fine”.<br />
SINDACO: “Dove è possibile <strong>di</strong>ciamo anche la località o la zona, quelle che abbiamo magari le<br />
<strong>di</strong>ciamo e chi ascolta riesce a collocare meglio”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “Non ne ho tante, magari mi aiuta l'Ingegnere. Nella<br />
V315 è stata inserita la RS11 bis con l'aggiornamento <strong>del</strong> volume ammissibile per circa 500 metri<br />
cubi, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ciamo per avere un lotto libero utile è stata aggiunta circa una superficie <strong>di</strong> 950 metri<br />
quadri. La V316 c'era un SUA già esistente nella variante precedente, il SUA 66 e conseguentemente,<br />
visto che erano confinanti, è stato mo<strong>di</strong>ficato il SUA 62, con la sud<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> stralci funzionali per<br />
permettere anche in questo caso una migliore funzionalità poi <strong>del</strong>l'accesso all'area e <strong>del</strong>la<br />
<strong>di</strong>stribuzione”.
SINDACO: “Qui siamo in zona cimitero <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong>”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “Facevano parte <strong>del</strong>la ex fascia <strong>di</strong> rispetto cimiteriale,<br />
che poi nelle varianti successive era stata ridotta, al SUA 66 sono stati dati 700 metri cubi e il SUA 62<br />
è stato sud<strong>di</strong>viso in tre stralci funzionali, cercando <strong>di</strong> equilibrare la volumetria e <strong>di</strong> dare gli in<strong>di</strong>ci<br />
corrispondenti agli stessi SUA contermini. La V317 è stata ampliata, c'era già una zona F a<br />
piscicoltura ed è stata ampliata con l'inserimento <strong>di</strong> una attività <strong>di</strong> ippoterapia, l'area è abbastanza<br />
ampia però come volumetria praticamente gli è stato dato un in<strong>di</strong>ce bassissimo <strong>del</strong>lo 0,02 ed è stata<br />
inserita la norma <strong>di</strong> dettaglio con la possibilità <strong>di</strong> convenzionare le attività a scopi sociali; la V318 è<br />
stata mo<strong>di</strong>ficata la RR2 dando in<strong>di</strong>ce 0,5 nell'ATO M1. Nella V319 è stata inserita la zona R con<br />
conferma <strong>del</strong> volume esistente e quin<strong>di</strong> è la R73 bis, era una zona che aveva già i due capannoni<br />
esistenti, io vedo a sud <strong>di</strong> Belvedere, comunque località Pacengo e c'erano già dei capannoni con il<br />
volume recuperabile, non si riusciva a recuperare nel lotto che era stato inserito precedentemente, è<br />
stato ampliato il lotto non mo<strong>di</strong>ficando in alcun modo il volume. La V320, una leggerissima<br />
risagomatura <strong>del</strong>la zona RS33 località Crocetta senza nessuna mo<strong>di</strong>ficazione <strong>del</strong> volume, perché la<br />
RS33 ha già 10.500, è già sud<strong>di</strong>visa in più ambiti <strong>di</strong> RS, qui parliamo <strong>di</strong> 12 metri <strong>di</strong> risagomatura. La<br />
V321 è la mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>la RS34 in sostituzione <strong>di</strong> una porzione <strong>di</strong> F e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> standard, in località<br />
Madonnina, c'era una F <strong>di</strong> progetto mai attuata ed è stata inserita una R34 con in<strong>di</strong>ce 1; nella V322<br />
è stata risagomata la RS32, anche in questo caso Crocetta qua, è stata allargata questa R32 per circa<br />
800 metri quadri”.<br />
SINDACO: “Qui siamo in località Crocetta – Bazziche”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “È stato dato un volume puntuale <strong>di</strong> 650 metri cubi. Nella<br />
V323 è stata inserita la RS28 ter con 2.000 metri cubi in località Le Morene, Croce Papale nella<br />
richiesta però genericamente. Faccio un appunto: ci sono alcune zone che sembrano inserite ex novo<br />
da questa variante però non ci dobbiamo <strong>di</strong>menticare che abbiamo il PAT che è la nostra base, per<br />
cui alcune zone che erano state in<strong>di</strong>viduate dal PAT come ambiti <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong>ffusa nel primo PI<br />
non erano state inserite perché evidentemente non c'era stata una richiesta o una necessità, sono<br />
state inserite adesso per cui la coerenza ce l'abbiamo non tanto con il PI precedente quanto con il<br />
PAT, che è lo strumento <strong>di</strong> pianificazione con cui noi dobbiamo essere coerenti, è il nostro<br />
sovraor<strong>di</strong>nato. Nella V324 è stato mo<strong>di</strong>ficato puntualmente il SUA 66 – l'abbiamo detto prima – con<br />
700 metri cubi aggiuntivi totali, <strong>di</strong>ciamo che sono stati aggiunti 500 metri cubi rispetto ai 180 – 200<br />
più o meno che c'erano già. Nella V325 è stata mo<strong>di</strong>ficata puntualmente la RS40 località Mondragon<br />
<strong>di</strong> Sotto, è stata aumentata la volumetria che <strong>di</strong>cevamo prima da 1.200 a 1.500; nella V326, c'era un<br />
parcheggio che era previsto già vicino in un altro ambito ed è stato traslato in area a<strong>di</strong>acente alla<br />
scuola materna per una migliore funzionalità, a Colà in Via dei Miniscalchi. Nella V327 è stata<br />
inserita la RS44 con una volumetria puntuale <strong>di</strong> 2.000 metri cubi, è stata inserita una RS45 con 2.500<br />
metri cubi e con l'obbligo <strong>di</strong> strumento attuativo, queste due previsioni sono nella stessa area però<br />
sono attuabili in due mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi, una con intervento e<strong>di</strong>lizio <strong>di</strong>retto, che ha una scheda puntuale e<br />
che ha una viabilità <strong>di</strong> accesso poi alla seconda area RS45 che dovrà fare lo strumento attuativo”.<br />
SINDACO: “Qui siamo in località Rocchetti”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “Esatto. Nella V328 è stato mo<strong>di</strong>ficato l'ambito <strong>del</strong> SUA<br />
63, anche qui in coerenza con il PAT e con gli ambiti già consolidati nel PAT, per cui non è stato<br />
inserito, località Bosca, non mangia neanche superficie perché non era stata conteggiata neanche<br />
nel PAT. Nella V329 l'inserimento <strong>del</strong>la R113 con conferma <strong>del</strong> volume esistente a Valesana, era già<br />
consolidata anche questa nel PAT e quin<strong>di</strong> an<strong>di</strong>amo a confermare una previsione già sovraor<strong>di</strong>nata.<br />
Nella V330 è stata aggiunta una zona RS42 con un volume puntuale <strong>di</strong> 800 metri cubi, anche questo a<br />
Valesana; nella V331 è stata mo<strong>di</strong>ficata la zona R102 con l'inserimento <strong>di</strong> un verde <strong>di</strong> contesto, c'è un<br />
parcheggio in un'area già consolidata che però è rimasta agricola nel Piano degli Interventi e il<br />
Piano degli Interventi può, dando la coerenza ambientale, risagomare e chiudere questi spazi qua e<br />
quin<strong>di</strong> è stato inserito il verde <strong>di</strong> contesto dove potere fare anche parcheggi privati; nella V332 è
stata inserita la R112 con un recupero <strong>di</strong> 800 metri cubi, questa è legata ad un accordo dove c'era già<br />
una volumetria, mi pare; nella V333 è stato mo<strong>di</strong>ficato l'ambito <strong>del</strong> SUA 65 già esistente in due<br />
comparti, il comparto A con 530 metri cubi e il B con 1.850, viene inserito come RS43, era un SUA ed<br />
è stato mo<strong>di</strong>ficato in RS43 con obbligo <strong>di</strong> strumento attuativo e con una puntuale mo<strong>di</strong>fica <strong>di</strong><br />
volumetria spen<strong>di</strong>bile per avere un in<strong>di</strong>ce, che comunque rimane basissimo, che è <strong>del</strong>lo 0,15% per<br />
renderci omogenei con gli altri ambiti”.<br />
SINDACO: “Qui siamo sempre nelle vicinanze nel cimitero <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong> in località La Matta”.<br />
ARCHITETTO EMANULA VOLTA: “Esatto. La V334, è stato mo<strong>di</strong>ficato il SUA 61 con<br />
l'inserimento anche qua <strong>di</strong> una RS con una volumetria data <strong>di</strong> 2.000 metri cubi, è una porzione che<br />
era in parte SUA, è stato chiesto un ampliamento nell'area e<strong>di</strong>ficabile e quin<strong>di</strong> è stata ricompresa<br />
nell'ampliamento <strong>del</strong>la parte e<strong>di</strong>ficabile anche una parte <strong>del</strong> SUA che è <strong>di</strong>ventato RS, località<br />
Praleor”.<br />
SINDACO: “Località Praleor – Gabbiola”.<br />
ARCHITETTO EMANUELAVOLTA: “L'ultima, la V335 è stata mo<strong>di</strong>ficata anche qua<br />
(conseguentemente ad un accordo e quin<strong>di</strong> con un <strong>di</strong>segno urbanistico) la produttiva A4 ed è<br />
<strong>di</strong>ventata RR114 con obbligo <strong>di</strong> risanamento attuativo e conferma <strong>del</strong> volume esistente; era un<br />
volume in cui non c'è più l'attività produttiva, visto che è a confine con un accordo che prevede l'area<br />
residenziale, è stata resa residenziale comunque con dei parametri fissi e con l'obbligo <strong>del</strong>lo<br />
strumento attuativo per coor<strong>di</strong>narsi anche con l'ambito vicino. Queste sono quelle che <strong>di</strong>cevano<br />
anche prima i Consiglieri <strong>di</strong> minoranza, invarianti puntuali che comportano un aumento <strong>di</strong><br />
volumetria, abbiamo un range perché <strong>di</strong>pende anche dall'in<strong>di</strong>ce, <strong>di</strong>ciamo sui 13.000 metri cubi,<br />
perché una parte <strong>del</strong>la volumetria che qua è stata conteggiata in realtà veniva già da un consolidato<br />
esistente e quin<strong>di</strong> semmai si va a pescare dal volume residenziale spen<strong>di</strong>bile a residuo <strong>del</strong> P.R.G. . Se<br />
volete vi elenco gli interventi in centro storico, che sono 9, ce li ho qua, ho i nomi e fanno riferimento<br />
a <strong>del</strong>le richieste puntuali e abbiamo lasciato i nominativi perché abbiamo protocollato le richieste<br />
mano a mano che arrivavano oppure che venivano da osservazioni precedenti, per cui erano<br />
questioni da risolvere e mi sembravano abbastanza urgenti alcune, sono state fatte <strong>del</strong>le valutazioni<br />
urbanistiche e certe richieste sono state accolte parzialmente con quello che si poteva legittimamente<br />
inserire in una variante puntuale; sono n. 9, vi <strong>di</strong>co i nomi ed eventualmente anche queste sono tutte<br />
raccolte sia nelle tavole <strong>del</strong> centro storico e sia nel fascicolo <strong>del</strong>le varianti puntuali, i nomi sono<br />
Galazzini Lara, Pachera Ornella, Tomezzoli Annalisa, Bozzini Renato, Castellani Patrizia, De Carli<br />
Luigi, Chevalier Mara, Grani Nicola e Gelmetti Emanuele, tutti in centro storico. Quin<strong>di</strong>, se volete<br />
vedere, è stata fatta la scheda <strong>di</strong> dettaglio inserendo magari una sagoma <strong>di</strong> pertinenza o una<br />
volumetria aggiuntiva, guardatele perché anche queste qua sono proprio puntuali”.<br />
SINDACO: “Questi sono gli interventi. Magari per la parte geologica”.<br />
DOTTORESSA SARA PETRUCCELLI: “Buonasera. Innanzitutto va detto che la possibilità <strong>di</strong><br />
una variazione dei limiti <strong>di</strong> zona in aree idonee o da trasformare da aree non idonee a idonee o<br />
idonee a con<strong>di</strong>zione è legata all'Art. 16 punto 2 <strong>del</strong> PAT che prevede nell'ambito <strong>del</strong> Piano <strong>di</strong><br />
Intervento la possibilità <strong>di</strong> rivedere questi limiti <strong>di</strong> zona a fronte <strong>di</strong> una documentazione tecnica<br />
allegata che vada ad incrementare quelle che potevano essere le informazioni in fase <strong>di</strong> PAT, quin<strong>di</strong><br />
tutte le richieste che sono state analizzate erano corredate da una documentazione tecnica a firma <strong>di</strong><br />
un professionista abilitato in cui erano inserite <strong>del</strong>le prove geognostiche <strong>di</strong> dettaglio e, come si<br />
vedrà, la problematica principale era legata alla acclività e quin<strong>di</strong> erano inserite anche <strong>del</strong>le<br />
verifiche <strong>di</strong> stabilità. Quin<strong>di</strong> per ogni zona è stata analizzata la documentazione tecnica, che<br />
comunque è stata protocollata dall'Amministrazione e successivamente si è compiuta poi una analisi<br />
critica dei dati forniti dalla documentazione e un sopralluogo nel sito condotto <strong>di</strong>rettamente per<br />
valutare se effettivamente le con<strong>di</strong>zioni esistenti rispecchiavano quello che veniva portato nella<br />
documentazione. Ora i problemi erano legati principalmente a questioni <strong>di</strong> acclività, le domande e le
ichieste erano sostanzialmente le richieste <strong>di</strong> riperimetrazione su 7 aree, la prima in<strong>di</strong>cata poi nella<br />
Carta <strong>del</strong>le Fragilità con la terminologia V3 G1, G2, G3 fino alla G7 ha interessato la località<br />
Valesana per la richiesta <strong>del</strong>l'Azienda Agricola Valesana, la località Morene, che appunto era quella<br />
più presa un attimo <strong>di</strong> mira per l'azienda Agricola Le Morene, in località Mondragon c'era la<br />
richiesta <strong>del</strong> signor Vito Faggella e <strong>del</strong>la signora Russo Angela, poi in Via Le More la richiesta <strong>del</strong><br />
signor Piadri Giampaolo e in località Monticoli la richiesta <strong>del</strong> signor Fornero Ugo e infine in<br />
località Mattarana la richiesta <strong>del</strong>la signora Knedl Helene. Per ognuna <strong>di</strong> queste zone sono state<br />
presentate <strong>del</strong>le indagini geognostiche e <strong>del</strong>le verifiche <strong>di</strong> stabilità, sulla base <strong>del</strong>le risultanze <strong>di</strong> tali<br />
indagini si è potuto eseguire una riperimetrazione, a volte la problematica era semplicemente una<br />
problematica cartografica e quin<strong>di</strong> si è andati a riperimetrare cercando <strong>di</strong> fare rispecchiare quella<br />
che è effettivamente la conformazione morfologica <strong>del</strong> territorio con quanto riportato nella<br />
cartografia, nel CTR <strong>del</strong> PAT, perché comunque la base su cui si lavora è un 10.000, per cui anche<br />
spostarsi <strong>di</strong> un solo millimetro nella realtà sono 10 metri. Va detto che dove è stata mo<strong>di</strong>ficata dalla<br />
non idoneità, data l'idoneità a con<strong>di</strong>zione, la con<strong>di</strong>zione è stata comunque vincolata a <strong>del</strong>le<br />
successive indagini geognostiche <strong>di</strong> dettaglio, nel senso che una volta che si andrà eventualmente a<br />
progettare un’ e<strong>di</strong>ficazione in quel territorio questa e<strong>di</strong>ficazione dovrà essere comunque supportata<br />
da <strong>del</strong>le indagini geognostiche preliminari che vadano ad incrementare ulteriormente quella che è la<br />
conoscenza <strong>di</strong> quel territorio, quin<strong>di</strong> una conoscenza che dovrà vertere non solo sul se<strong>di</strong>me <strong>di</strong><br />
fondazione ma anche sulla regimazione <strong>del</strong>le acque e tutto quello che ne consegue per quanto<br />
riguarda eventuali vani interrati e la corrivazione <strong>del</strong>le acque meteoriche. Devo sottolineare che le<br />
verifiche <strong>di</strong> stabilità condotte sono state eseguite sia in con<strong>di</strong>zioni statiche che in con<strong>di</strong>zioni sismiche<br />
e quin<strong>di</strong> si sono analizzati tutti i possibili eventi che quella specifica area può subire. Il prodotto<br />
<strong>di</strong>ciamo, il risultato finale <strong>di</strong> questa riperimetrazione è stato portato nella Carta <strong>del</strong>le Fragilità dove<br />
nelle singole aree c'è stata la ridefinizione o semplicemente <strong>del</strong> limite <strong>del</strong>la non idoneità<br />
precedentemente definito oppure la conversione da aree non idonee ad aree idonee a con<strong>di</strong>zione.<br />
Adesso non so se si vuole andare sul dettaglio <strong>di</strong> ogni singola area, perché è stato un iter…”.<br />
SINDACO: “Se magari, Ingegnere an<strong>di</strong>amo a lunghi passi a vedere le mo<strong>di</strong>fiche <strong>del</strong> Regolamento<br />
più significative”.<br />
INGEGNERE LUIGI LOVATO: “Vado a stringere, la più significativa è il fatto che per gli<br />
accor<strong>di</strong> non erano normati nel tempo invece è stata inserita una norma che se non vengono<br />
sottoscritti entro do<strong>di</strong>ci mesi dalla data <strong>di</strong> efficacia <strong>del</strong> PI con produzione <strong>di</strong> idonea garanzia<br />
fideiussoria e quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>ciamo che le cifre necessarie per fare l'opera pubblica possono, a <strong>di</strong>screzione<br />
<strong>del</strong>l'Amministrazione, essere stralciate, quin<strong>di</strong> può essere una richiesta e se a questa richiesta non<br />
segue qualcosa <strong>di</strong> concreto entro un anno, che sembra un termine abbastanza conveniente,<br />
l'Amministrazione tra do<strong>di</strong>ci mesi può <strong>di</strong>re "Tu mi hai fatto una offerta, non è arrivato niente e io<br />
posso anche <strong>di</strong>re che questa area la ricontratto".<br />
SINDACO: “Un'altra norma che è stata introdotta, citiamo le principali perché sono anche epocali<br />
secondo me o comunque eccezionali, abbiamo voluto dare la possibilità ai nostri residenti in zona<br />
agricola, laddove la norma non permette <strong>di</strong> e<strong>di</strong>ficare se non si è proprietari e al tempo stesso avere le<br />
caratteristiche <strong>di</strong> coltivatore <strong>di</strong>retto o a titolo principale <strong>di</strong> potere realizzare anche loro il sogno <strong>di</strong><br />
farsi la casa e attraverso lo strumento <strong>di</strong> un micro Art. 6 così definito, passando però da una norma<br />
che viene approvata questa sera, secondo i dettami e i criteri che adesso illustrerà l'Arch. Volta”.<br />
ARCHITETTO EMANUELA VOLTA: “È una norma <strong>di</strong> previsione e <strong>di</strong> possibilità <strong>di</strong> essere<br />
flessibili in questa previsione, sempre facendo riferimento alle esigenze famigliari, l'Art. 24 punto 1,<br />
quello che citavano anche precedentemente, si chiama "Lotti e<strong>di</strong>ficabili in zona agricola derivanti da<br />
accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> pubblico interesse". Intanto in un futuro per chiedere questa possibilità bisogna avere le<br />
caratteristiche <strong>del</strong>le zone RS, quin<strong>di</strong> quelle che citavamo prima essere residenti, parenti fino al<br />
quarto grado, fare la prima casa ai sensi <strong>del</strong>la <strong>di</strong>citura <strong>del</strong>la Legge 14/2009 e impegnarsi con la<br />
convinzione a non vendere per <strong>di</strong>eci anni. Diciamo sono state inserite <strong>del</strong>le prescrizioni perché chi<br />
farà questa richiesta comunque deve prevedere un intervento mitigato con il contesto, limitato nella
volumetria e quin<strong>di</strong> ritorniamo al massimo ai 500 metri cubi con la tipologia esclusivamente prevista<br />
per le zone agricole e quin<strong>di</strong> deve avere caratteristiche morfologiche e architettoniche tipiche <strong>del</strong>la<br />
tra<strong>di</strong>zione <strong>del</strong> costruire locale, come effettivamente è per chi costruisce da impren<strong>di</strong>tore agricolo e<br />
costruisce in zona agricola, deve essere piantumata la superficie scoperta e qui si dà anche un<br />
numero <strong>di</strong> piante, ogni 50 metri quadri <strong>di</strong> area scoperta, logicamente essendo in aree<br />
presumibilmente agricole saranno anche <strong>di</strong> più gli alberi piantumati ma comunque una mitigazione,<br />
una schermatura arborea deve essere prevista sicuramente, le urbanizzazioni sicuramente saranno<br />
gestite e a carico <strong>di</strong> chi farà la richiesta, non è che si fa una casa in mezzo al niente, si valuteranno<br />
poi in base anche alle necessità e alla conformazione <strong>del</strong> terreno, alla coerenza con gli strumenti<br />
urbanistici e con i vincoli anche paesaggistico – ambientali le possibilità <strong>di</strong> inserire o no queste<br />
previsioni puntuali”.<br />
SINDACO : “Allora, se non c'è qualche intervento io <strong>di</strong>rei che l'illustrazione è stata fatta in modo<br />
un po' più che sintetico ma penso anche in modo chiaro, è stata una lettura, una sequela <strong>di</strong> RS, R21 e<br />
R52 che magari chi ci ascolta non può collocare ma comunque sono tutte schedate e quin<strong>di</strong> uno può<br />
vedere presso gli uffici. Finita l'illustrazione possiamo passare alla votazione, io <strong>di</strong>rei <strong>di</strong> passare alla<br />
votazione, farei uscire l'Assessore Bertol<strong>di</strong>, esce sulla sua e votiamo”.<br />
Esce l'Assessore Bertol<strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o. I presenti sono 9.<br />
SINDACO: “Esce Bertol<strong>di</strong> per incompatibilità sulla RS40, V323, allora votiamo questa, prego i<br />
tecnici <strong>di</strong> mettersi d'accordo e <strong>di</strong> votare in modo corretto, allora V325 RS40”.<br />
INGEGNERE LUIGI LOVATO: “La variante è la N. 25 che si riferisce alla zona RS40”.<br />
SINDACO: “Votiamo questa che è assente Bertol<strong>di</strong>. Norme e cartografia, è un punto che in<br />
cartografia è riconducibile a quella sigla lì. Assente Bertol<strong>di</strong> per incompatibilità, votiamo norme e<br />
cartografia RS40 variante N. 3 N. 25: chi è favorevole Chi è contrario Chi si astiene”.<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
VISTA la documentazione (norme e cartografia) riferita alla mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>la zona RS40 in<strong>di</strong>viduata<br />
nell’elaborato n. 8 al numero V.3.25;<br />
A SEGUITO <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:9<br />
Assenti: 8 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura Campagnari Roberto, Benoni<br />
Giorgio, Azzali Eugenio, Bertol<strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o)<br />
Favorevoli:9<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> approvare in adozione la documentazione (norme e cartografia) riferita alla mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong>la zona<br />
RS40 in<strong>di</strong>viduata nell’elaborato n. 8 al numero V.3.25;<br />
***<br />
Rientra l'Assessore Bertol<strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o. I presenti sono 10<br />
SINDACO: “Ora votiamo per tutto il resto e poi quella finale generale”.<br />
INGEGNERE LUIGI LOVATO: “Che comprende anche gli accor<strong>di</strong>, perché vengono recepiti”.<br />
SINDACO: “Adesso votiamo, escluso questo che abbiamo appena votato, il resto che sono norme,<br />
cartografia, gli accor<strong>di</strong> dopo. Abbiamo un elenco su cui potere leggere Datemi l'elenco, <strong>di</strong> quelli<br />
che ha letto l'Arch. Volta”.<br />
INGEGNERE LUIGI LOVATO: “Noi votiamo su quegli elaborati lì, anche se non li citiamo sono
già inseriti nella <strong>del</strong>ibera”.<br />
SINDACO: “Esclusa la votazione che abbiamo appena fatto, assente l'Assessore Bertol<strong>di</strong> per<br />
incompatibilità rispetto ad un particolare intervento, vista la proposta <strong>di</strong> variante N. 3 al Piano degli<br />
Interventi Comunali, composta dagli elaborati progettuali pre<strong>di</strong>sposti ciascuno per la propria<br />
competenza dall'Arch. Emanuela Volta <strong>di</strong> Povegliano, incaricata per la parte urbanistica,<br />
informatica e ambientale, procedura VAS, VINCA e per la parte specialistica dalla Dottoressa<br />
Geologa Sara Petruccelli, incaricata per la parte geologica e idrogeologica, <strong>di</strong> seguito elencati:<br />
variante 3 PI CD, variante 3 PI tavola 1A1 zonizzazioni intero territorio comunale, variante 3 PI<br />
tavola 1A2 zonizzazioni intero territorio comunale, variante 3 PI tavola 1B1 vincoli, variante 3 PI<br />
tavola 1B2 vincoli, variante 3 PI tavola 1CB revisione degli ambiti puntuali <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento e <strong>di</strong><br />
indagine dei limiti <strong>di</strong> zona <strong>del</strong>la compatibilità geologica <strong>di</strong> cui alla Carta <strong>del</strong>le Fragilità <strong>del</strong> PAT,<br />
variante 3 PI tavola 2.1 zone significative, variante 3 PI tavola 2.2 zone significative, variante 3 PI<br />
tavola 2.3 zone significative, variante 3 PI tavola 2.4 zone significative, variante 3 PI tavola 2.5 zone<br />
significative, variante 3 PI tavola 2.6 zone significative, variante 3 PI tavola 2.7 zone significative,<br />
variante 3 PI tavola 3 centri storici <strong>Lazise</strong>, Colà e Pacengo, variante 3 PI elaborato 4 corti rurali,<br />
variazione 3 PI elaborato 5 previsioni puntuali in zona agricola, variante 3 PI elaborato 6 norme<br />
tecniche operative, variante 3 PI elaborato 6 allegato accor<strong>di</strong> pubblico – privato Art. 6 Legge 11/04,<br />
variante 3 PI elaborato 7 relazione programmatica, variante 3 PI elaborato 8 estratti comparativi<br />
punti <strong>di</strong> variante, variante 3 PI elaborato A1 localizzazione degli interventi sulla zona agricola<br />
computata a SAU, soggetta a limiti <strong>di</strong> trasformabilità calcolati dal PAT, variante 3 PI elaborati A2,<br />
evidenza degli ambiti territoriali omogenei ATO <strong>di</strong> PAT sulla zonizzazione, variante 3 PI VINCA<br />
sezione preliminare <strong>di</strong> screening ai sensi <strong>del</strong> Decreto Giunta Regione Veneto N. 3173/2006, variante<br />
3 PI Relazione <strong>di</strong> Compatibilità Geologica e Idraulica, revisione degli ambiti puntuali <strong>di</strong><br />
approfon<strong>di</strong>mento dei limiti <strong>di</strong> zona, variante 3 PI Valutazione <strong>di</strong> Compatibilità Idraulica, variante 3<br />
PI lettera <strong>di</strong> richiesta parere sulla Valutazione <strong>di</strong> Compatibilità Idraulica riferita alla variante N. 3<br />
Piano <strong>di</strong> Interventi, al Genio Civile <strong>del</strong> 21 novembre 2012, variante 3 PI lettera <strong>di</strong> richiesta parere<br />
sulla Valutazione <strong>di</strong> Compatibilità Idraulica riferita alla variante N. 3 Piano degli Interventi<br />
Consorzio <strong>di</strong> Bonifica Veronese 21 novembre 2012. Tutte queste varianti”.<br />
INGEGNERE LUIGI LOVATO: “Tutti questi elaborati, <strong>di</strong>ciamo”.<br />
SINDACO: “Pongo in votazione: chi è favorevole Chi è contrario Chi si astiene”.<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
VISTA la Variante n. 3 al Piano degli Interventi, con esclusione <strong>del</strong>le norme e <strong>del</strong>la cartografia <strong>del</strong>la<br />
zona RS40 V.3.25 per le quali ha già provveduto alla relativa approvazione con precedente votazione;<br />
A SEGUITO <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura Campagnari Roberto, Benoni<br />
Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> approvare in adozione la Variante n. 3 al Piano degli Interventi, con esclusione <strong>del</strong>le norme e <strong>del</strong>la<br />
cartografia <strong>del</strong>la zona RS40 V.3.25 per le quali ha già provveduto alla relativa approvazione con<br />
precedente votazione.<br />
***<br />
SINDACO: “Ora facciamo una votazione complessiva degli accor<strong>di</strong> e <strong>di</strong> tutto questo popò <strong>di</strong> roba<br />
che abbiamo appena letto: chi è favorevole Chi è contrario Chi si astiene”.<br />
IL CONSIGLIO COMUNALE
VISTA<br />
CONSIDERATO<br />
RITENUTO<br />
la proposta <strong>di</strong> <strong>del</strong>iberazione avente per oggetto: “ESAME ED ADOZIONE<br />
DELLA VARIANTE N. 3 AL PIANO DEGLI INTERVENTI (P.I.)”;<br />
che i presupposti <strong>di</strong> fatto e le ragioni giuri<strong>di</strong>che addotte quale motivazione sono<br />
idonei a determinare l’emanazione <strong>di</strong> siffatto provve<strong>di</strong>mento;<br />
<strong>di</strong> far propria la motivazione <strong>del</strong>la proposta <strong>di</strong> <strong>del</strong>iberazione ritenendola<br />
meritevole <strong>di</strong> approvazione;<br />
TENUTO conto dei pareri espressi ai sensi <strong>del</strong>l’art. 49, comma 1, <strong>del</strong> D.Lgs. 18.8.2000, n.<br />
267;<br />
A<br />
seguito <strong>di</strong> votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura<br />
Campagnari Roberto, Benoni Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> approvare nel suo testo integrale la proposta <strong>di</strong> <strong>del</strong>iberazione che, in originale, si allega al presente<br />
verbale per formarne parte integrante e sostanziale, facendola propria a tutti gli effetti <strong>di</strong> legge.<br />
Dopo<strong>di</strong>ché, con separata votazione avvenuta nelle forme <strong>di</strong> legge con il seguente risultato:<br />
Presenti:10<br />
Assenti: 7 (Marinoni Fabio, Sebastiano Luca, Zenari Giliola, Allegri Laura<br />
Campagnari Roberto, Benoni Giorgio, Azzali Eugenio)<br />
Favorevoli:10<br />
DELIBERA<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare, ai sensi e per gli effetti <strong>del</strong> comma 4 <strong>del</strong>l’art. 134 <strong>del</strong> D.Lgs. 18.8.2000, n. 267, il<br />
presente provve<strong>di</strong>mento imme<strong>di</strong>atamente eseguibile.<br />
****<br />
SINDACO: “Proporrei un attimo <strong>di</strong> sosta per poi riprendere con il proseguo, dopo ripren<strong>di</strong>amo la<br />
seduta”. Il <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong> viene sospeso.
IL CONSIGLIO COMUNALE<br />
Premesso<br />
CHE in data 23.03.2010 la Giunta Regionale con D.G.R.V. n. 1242 ha approvato con<br />
prescrizioni il P.A.T. (Piano <strong>di</strong> Assetto <strong>del</strong> Territorio) e che tale <strong>del</strong>ibera è stata pubblicata sul<br />
B.U.R. Veneto n. 35 <strong>del</strong> 27.04.2010;<br />
CHE in data con <strong>del</strong>iberazioni <strong>di</strong> <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong> n. 33 - 34 - 35 in data 24.08.2011,<br />
esecutive, il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong> ha adottato Il Primo Piano degli Interventi, la Variante n. 1 e la<br />
Variante n. 2 al Piano degli Interventi;<br />
CHE con <strong>del</strong>iberazione <strong>di</strong> <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong> n. 46 - 47 - 48 in data 21.12.2011 il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Lazise</strong> ha controdedotto alle osservazioni pervenute e ha approvato il PIANO DEGLI<br />
INTERVENTI;<br />
CHE le <strong>del</strong>iberazioni <strong>di</strong> Approvazione <strong>del</strong> P.I. sopra citate sono state pubblicate all’Albo Pretorio<br />
<strong>del</strong> <strong>Comune</strong> in data 13 gennaio 2012 ed inviate in Provincia e, pertanto, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 18<br />
comma 6 <strong>del</strong>la L.R. 11/2004 il P.I. è <strong>di</strong>venuto efficace dal 29.01.2012;<br />
CONSIDERATO che l’Amministrazione comunale intende completare e rendere organica<br />
l’attuazione <strong>del</strong>le Previsioni urbanistiche in<strong>di</strong>cate nel PAT, contenute nel documento <strong>del</strong><br />
Sindaco, illustrato in <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong> con <strong>del</strong>ibera n. 48 <strong>del</strong> 29.11.2011, si rende<br />
necessario prevedere la presente Variante al P.I. denominata progressivamente come Variante<br />
n. 3;<br />
VISTO che l’Amministrazione con <strong>del</strong>iberazione <strong>di</strong> Giunta <strong>Comunale</strong> n. 151 <strong>del</strong> 10.11.2011 , allo<br />
scopo <strong>di</strong> raccogliere le proposte da presentarsi dai privati citta<strong>di</strong>ni ed operatori economici per<br />
identificare gli interventi da realizzarsi in un arco temporale <strong>di</strong> breve-me<strong>di</strong>o termine ha approvato<br />
e pubblicato uno schema <strong>di</strong> avviso pubblico;<br />
PRESO ATTO che tale Avviso Prot. 24903 è stato pubblicato in data 16.11.2011, ponendo quale<br />
data per la raccolta <strong>del</strong>le manifestazioni <strong>di</strong> interesse il 31 <strong>di</strong>cembre 2011, specificando che lo<br />
stesso, come riportato nel bando stesso, costituiva esclusivamente un invito alla<br />
manifestazione <strong>di</strong> interesse da parte degli operatori interessati, finalizzato alla ricognizione e<br />
verifica <strong>del</strong>l’esistenza <strong>di</strong> proposte progettuali inerenti agli obiettivi <strong>di</strong> Piano, non escludendo<br />
comunque altre eventuali richieste <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica al Piano degli Interventi giunte dalla citta<strong>di</strong>nanza;<br />
PRESO ATTO che la L.R. 11/2004 all’art. 6 prevede la possibilità <strong>di</strong> concludere accor<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
pianificazione territoriale tra soggetti pubblici e soggetti privati;<br />
CONSIDERATO che trovano applicazione le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’art. 11 <strong>del</strong>la L. 241/90 che<br />
prevede la possibilità per l’Amministrazione <strong>di</strong> concludere accor<strong>di</strong> con privati finalizzati al<br />
perseguimento <strong>di</strong> un interesse pubblico;<br />
PRESO ATTO che tra le finalità statutarie <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong> vi è quella <strong>di</strong> promuovere lo<br />
sviluppo economico <strong>del</strong>la propria comunità anche con l’apporto <strong>di</strong> iniziative e proposte dei<br />
privati;
VISTO l’art. 21.11 ter <strong>del</strong>le norme Tecniche <strong>del</strong> P.AT. – Accor<strong>di</strong> ai sensi degli artt.6,7 <strong>del</strong>la<br />
l.r.11/2004 che prevede al punto 9 la seguente procedura:<br />
o Presentazione da parte <strong>del</strong>le <strong>di</strong>tte proponenti al comune <strong>di</strong> un atto unilaterale d’obbligo con i<br />
contenuti essenziali <strong>del</strong>la proposta <strong>di</strong> accordo;<br />
o Valutazione <strong>del</strong>le proposte da parte <strong>del</strong>la Giunta <strong>Comunale</strong>;<br />
o Nel caso <strong>di</strong> valutazione positiva da parte <strong>del</strong>la Giunta <strong>Comunale</strong> , gli accor<strong>di</strong> sono sottoposti<br />
al <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong> per la verifica <strong>del</strong>l’evidenza <strong>del</strong> rilevante interesse pubblico. Infine gli<br />
accor<strong>di</strong> sono recepiti con il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> adozione <strong>del</strong>lo strumento <strong>di</strong> pianificazione al<br />
quale accedono (P.A.T., P.I., P.U.A.) e <strong>del</strong> quale costituiscono parte integrante, risultando<br />
soggetti alle medesime forme <strong>di</strong> pubblicità e partecipazione;<br />
CONSIDERATO che gli in<strong>di</strong>rizzi e gli obiettivi generali da realizzare nella Variante N. 3 al P.I.<br />
devono necessariamente fare riferimento, nelle linee generali, a quanto contenuto nel<br />
Documento <strong>del</strong> Sindaco, illustrato in <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong> con <strong>Delibera</strong>zione n. 48 <strong>del</strong><br />
29.11.2011;<br />
VISTO che, in sintonia con tale Documento, l’Amministrazione <strong>Comunale</strong> ha in<strong>di</strong>viduato con<br />
D.G.C. n. 134 <strong>del</strong> 21/08/2012 avente per oggetto:“Determinazioni in merito alla variante n. 3 al<br />
piano degli interventi. In<strong>di</strong>rizzi programmatici” le priorità, le tematiche urbanistiche e gli obiettivi<br />
oggetto <strong>del</strong>la Variante al Piano degli Interventi (VARIANTE n. 3):<br />
a) Verifica SAU trasformabile e Volume residuo ed eventuale mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong> limite<br />
quantitativo massimo;<br />
b) Intraprendere alcune azioni importanti sui temi <strong>del</strong>la mobilità, impianto urbano, il tema dei<br />
servizi e <strong>del</strong> verde, le infrastrutture e dei sistemi a rete <strong>del</strong>la gestione <strong>del</strong>l'urbanistica, in<br />
particolare dando attuazione ai 15 (quin<strong>di</strong>ci) accor<strong>di</strong>, pubblico privato, ai sensi <strong>del</strong>l'Art.<br />
6 Legge Regione Veneto 11/2004 su cui la Giunta <strong>Comunale</strong> si esprime favorevolmente,<br />
recependoli quale parte integrante <strong>del</strong> P.I.;<br />
c) Inserimento eventuali richieste pervenute dai citta<strong>di</strong>ni, sia in sede <strong>di</strong> formazione <strong>del</strong><br />
P.I., sia in sede <strong>di</strong> osservazioni al piano adottato, sia le manifestazioni <strong>di</strong> interesse proposte<br />
ritenute accoglibili;<br />
d) Procedere alla verifica puntuale <strong>del</strong>l’applicazione <strong>del</strong>l’art. 16.2 <strong>del</strong>le norme tecniche <strong>di</strong><br />
attuazione <strong>del</strong> P.A.T. relativamente alla in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong>le zone geologicamente inidonee,<br />
procedendo anche ad una analisi metodologica <strong>di</strong> evidenti errori materiali ed inoltre ad una<br />
valutazione relativamente alla necessità <strong>di</strong> rendere le norme e le grafie, in tema <strong>di</strong> fragilità,<br />
coerenti con quelle dei comuni confinanti;<br />
e) Eventuali attività fuori zona e cre<strong>di</strong>to e<strong>di</strong>lizio;<br />
f) Eventuali mo<strong>di</strong>fiche, integrazioni e chiarimenti alle Norme Tecniche ed al Regolamento<br />
E<strong>di</strong>lizio che si rendessero necessari per una loro migliore comprensione e applicabilità –<br />
correzione <strong>di</strong> eventuali incongruenze sia cartografiche che normative.<br />
VISTI gli accor<strong>di</strong> pubblico privato, ai sensi <strong>del</strong>l'Art. 6 Legge Regione Veneto 11/2004, su cui<br />
la Giunta <strong>Comunale</strong> si è espressa favorevolmente e <strong>di</strong> cui si propone il recepimento quale parte<br />
integrante <strong>del</strong>la Variante n. 3 al P.I. come da elenco che segue:
ACCORDO N° 1<br />
ACCORDO N° 2<br />
Vedovato Gianpietro e<br />
Giampaolo DGC N° 75 DEL 26/04/2012<br />
Soc. Agricola Micheletti<br />
Michele DGC N° 76 DEL 26/04/2012<br />
ACCORDO N° 3 Paiola Bruna DGC n° 84 <strong>del</strong> 10/05/2012<br />
ACCORDO N° 4<br />
ACCORDO N° 5<br />
Famiglia Policante Soc. Agr.<br />
Mondragon srl/Ditta Saletto<br />
Srl<br />
Ruffato Graziano/Pachera<br />
Ornella/ Pachera Enzo<br />
DGC N° 141 <strong>del</strong> 13/09/2012<br />
DGC n° 106 <strong>del</strong> 21/06/2012<br />
DGC N° 107 DEL 28/06/2012<br />
DGC N° 173 <strong>del</strong> 25/10/2012<br />
ACCORDO N° 6 Zanetti Paolo DGC N° 133 DEL 21/08/2012<br />
ACCORDO N° 7 Mantovani Paolo DGC N° 158 DEL 4/10/2012<br />
Meneghello Angelo e<br />
ACCORDO N° 8<br />
Giuseppe DGC n° 159 <strong>del</strong> 4/10/2012<br />
ACCORDO N° 9<br />
Associazione<br />
Campeggiatori DGC N° 180 <strong>del</strong> 2/11/2012<br />
ACCORDO N° 10 Coop. E<strong>di</strong>lizia Pacengo DGC N° 174 <strong>del</strong> 25/10/2012<br />
ACCORDO N° 11<br />
Az. Agricola La Bagatta<br />
SAS <strong>di</strong> Krieg Guenter DGC n° 179 <strong>del</strong> 2/11/2012<br />
ACCORDO N° 12 Soc.Madonnina DGC N° 175 <strong>del</strong> 25/10/2012<br />
ACCORDO N° 13 Soc. Korona Srl DGC N° 182 <strong>del</strong> 2/11/2012<br />
ACCORDO N° 14 Bertol<strong>di</strong> Dario DGC N° 183 <strong>del</strong> 2/11/2012<br />
ACCORDO N° 15<br />
Marchiori Marisa/Sartori<br />
Renato DGC N° 181 <strong>del</strong> 2/11/2012<br />
VISTA la proposta <strong>di</strong> VARIANTE N. 3 AL PIANO DEGLI INTERVENTI <strong>Comunale</strong>, composta<br />
dagli elaborati progettuali pre<strong>di</strong>sposti ciascuno per la propria competenza dall’arch. Emanuela<br />
Volta <strong>di</strong> Povegliano incaricata per la parte urbanistica, informatica e ambientale Procedura V.A.S.<br />
Vinca e per le parti specialistiche e dalla Dottoressa Geologa Sara Petruccelli incaricata per la<br />
parte Geologica e idrogeologica, <strong>di</strong> seguito elencati:<br />
Var 3 P.I. – CD;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 1a 1 – Zonizzazione intero territorio comunale;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 1a 2 – Zonizzazione intero territorio comunale;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 1b 1 – Vincoli;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 1b 2 – Vincoli;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 1c B - Revisione degli ambiti puntuali <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> indagine dei<br />
limiti <strong>di</strong> zona <strong>del</strong>la compatibilità geologica <strong>di</strong> cui alla Carta <strong>del</strong>le Fragilità <strong>del</strong> PAT;
Var 3 P.I. - TAV. 2.1 – Zone significative;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 2.2 – Zone significative;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 2.3 – Zone significative;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 2.4 – Zone significative;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 2.5 – Zone significative;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 2.6 – Zone significative;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 2.7 – Zone significative;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 3 – Centri storici - <strong>Lazise</strong>, Colà, Pacengo;<br />
Var 3 P.I. - ELAB. 4 – Corti rurali;<br />
Var 3 P.I. - ELAB. 5 – Previsioni puntuali in zona agricola;<br />
Var 3 P.I. - ELAB. 6 – Norme Tecniche operative;<br />
Var 3 P.I. - ELAB. 6 Allegato - ACCORDI PUBBLICO-PRIVATO ART.6 L.R.11/04;<br />
Var 3 P.I. - ELAB. 7 – Relazione Programmatica;<br />
Var 3 P.I. - ELAB. 8 – Estratti comparativi punti <strong>di</strong> variante;<br />
Var 3 P.I. - ELAB. A1 - Localizzazione degli interventi sulla zona agricola computata a SAU<br />
soggetta al limite <strong>di</strong> trasformabilità calcolato dal PAT;<br />
Var 3 P.I. - ELAB. A2 - Evidenza degli Ambiti Territoriali Omogenei (ATO) <strong>di</strong> P.A.T. sulla<br />
zonizzazione;<br />
Var 3 P.I. - V.Inc.A - Selezione Preliminare <strong>di</strong> Screening ai sensi <strong>del</strong>la DGRV n° 3173/2006;<br />
Var 3 P.I. - Relazione <strong>di</strong> compatibilità Geologica ed Idraulica. Revisione negli ambiti puntuali<br />
<strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento dei limiti <strong>di</strong> zona;<br />
Var 3 P.I. - Valutazione <strong>di</strong> Compatibilità Idraulica;<br />
Var 3 P.I. - Lettera <strong>di</strong> richiesta parere sulla “valutazione <strong>di</strong> compatibilità idraulica” riferita alla<br />
Variante n. 3 al Piano degli Interventi al Genio Civile <strong>del</strong> 21.11.2012;<br />
Var 3 P.I. - Lettera <strong>di</strong> richiesta parere sulla “valutazione <strong>di</strong> compatibilità idraulica” riferita alla<br />
Variante n. 3 al Piano degli Interventi al Consorzio <strong>di</strong> Bonifica Veronese <strong>del</strong> 21.11.2012.<br />
RITENUTA la Variante n. 3 al Piano degli Interventi Territorio <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong>, come sopra<br />
richiamata, meritevole <strong>di</strong> adozione in quanto rappresentativa <strong>del</strong>la volontà <strong>del</strong>l’Ente ed idonea a<br />
<strong>del</strong>ineare le scelte strategiche <strong>di</strong> assetto e sviluppo per il governo <strong>del</strong> territorio comunale in funzione<br />
<strong>del</strong>le esigenze <strong>del</strong>la comunità locale;<br />
RITENUTO pertanto opportuno, per i motivi <strong>di</strong> cui sopra, adottare la variante n. 3 al Piano degli<br />
Interventi <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong>, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 18 comma 2, <strong>del</strong>la L.R. 11/2004;<br />
VISTE:<br />
la Legge Regionale n. 11/2004 “Norme per il governo <strong>del</strong> territorio” e s.m.i.;<br />
La Legge Regionale n. 4/2008 “Disposizioni <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>no e semplificazione normativa collegato<br />
alla legge finanziaria 2007 in materia <strong>di</strong> governo <strong>del</strong> territorio, parchi e protezione <strong>del</strong>la<br />
natura, e<strong>di</strong>lizia pubblica, mobilità ed infrastrutture” e s.m.i.;<br />
gli atti <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo ai sensi <strong>del</strong>l’art. 50 <strong>del</strong>la L.R. 11/2004 “Norme per il governo <strong>del</strong> territorio”,<br />
approvati con DGRV n. 3178 <strong>del</strong> 08.10.2004 e s.m.i.;<br />
la Direttiva 2001/42/CE <strong>del</strong> Parlamento Europeo e <strong>del</strong> <strong>Consiglio</strong> <strong>del</strong> 27.06.2001 concernente<br />
“la valutazione degli effetti <strong>di</strong> determinati piani e programmi sull’ambiente” e s.m.i.;<br />
la successiva DGRV n. 2988 <strong>del</strong> 01.10.2004 in seguito alla quale si è proceduto all’avvio <strong>del</strong><br />
processo <strong>di</strong> valutazione ambientale strategica (V.A.S) e s.m.i.;<br />
il D.Lgs. n. 267/2000 “Testo Unico <strong>del</strong>le leggi sull’or<strong>di</strong>namento degli enti locali e s.m.i.;
RITENUTA la propria competenza, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 42, comma 2, <strong>del</strong> Testo Unico <strong>del</strong>le leggi<br />
sull’Or<strong>di</strong>namento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. n. 267/2000;<br />
ACQUISITI sulla proposta <strong>di</strong> <strong>del</strong>iberazione i pareri favorevoli <strong>di</strong> regolarità tecnica e contabile, ai<br />
sensi <strong>del</strong>l’art. 49, comma 1, <strong>del</strong> D.Lgs. n. 267/2000;<br />
DATO ATTO che l’art. 78, commi 2 e 4, <strong>del</strong> D.l gs. n. 267/2000 <strong>di</strong>spone che :<br />
2. Gli amministratori <strong>di</strong> cui all’art. 78, comma 2, devono astenersi dal prendere parte alla <strong>di</strong>scussione ed alla<br />
votazione <strong>di</strong> <strong>del</strong>ibere riguardanti interessi propri o <strong>di</strong> loro parenti o affini sino al quarto grado. L’obbligo <strong>di</strong><br />
astensione non si applica ai provve<strong>di</strong>menti normativi o <strong>di</strong> carattere generale, quali i piani urbanistici, se non<br />
nei casi in cui sussista una correlazione imme<strong>di</strong>ata e <strong>di</strong>retta fra il contenuto <strong>del</strong>la <strong>del</strong>iberazione e specifici<br />
interessi <strong>del</strong>l’amministratore o <strong>di</strong> parenti o affini fino al quarto grado.<br />
4. Nel caso <strong>di</strong> piani urbanistici, ove la correlazione imme<strong>di</strong>ata e <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> cui al comma 2 sia stata accertata<br />
con sentenza passata in giu<strong>di</strong>cato, le parti <strong>di</strong> strumento urbanistico che costituivano oggetto <strong>del</strong>la<br />
correlazione sono annullate e sostituite me<strong>di</strong>ante nuova variante urbanistica parziale. Nelle more<br />
<strong>del</strong>l’accertamento <strong>di</strong> tale stato <strong>di</strong> correlazione imme<strong>di</strong>ata e <strong>di</strong>retta tra il contenuto <strong>del</strong>la <strong>del</strong>iberazione e<br />
specifici interessi <strong>del</strong>l’amministratore o <strong>di</strong> parenti o affini è sospesa la vali<strong>di</strong>tà <strong>del</strong>le relative <strong>di</strong>sposizioni <strong>del</strong><br />
piano urbanistico.;<br />
VISTA la Legge Regionale n. 11/2004;<br />
DELIBERA<br />
1) Di ritenere le premesse parte integrante e sostanziale <strong>del</strong> presente provve<strong>di</strong>mento;<br />
2) APPROVARE gli Accor<strong>di</strong>, Pubblico privato, ai sensi <strong>del</strong>l'Art. 6 Legge Regione Veneto<br />
11/2004 su cui la Giunta <strong>Comunale</strong> si è già espressa favorevolmente, votandoli<br />
singolarmente e recependoli quale parte integrante <strong>del</strong> PI, considerandoli parte integrante<br />
<strong>del</strong>la pianificazione territoriale ed urbanistica <strong>del</strong> <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong> e riconoscendone il<br />
rilevante interesse pubblico, come da elenco che segue:<br />
ACCORDO N° 1<br />
ACCORDO N° 2<br />
Vedovato Gianpietro e<br />
Giampaolo DGC N° 75 DEL 26/04/2012<br />
Soc. Agricola Micheletti<br />
Michele DGC N° 76 DEL 26/04/2012<br />
ACCORDO N° 3 Paiola Bruna DGC n° 84 <strong>del</strong> 10/05/2012<br />
ACCORDO N° 4<br />
ACCORDO N° 5<br />
Famiglia Policante Soc. Agr.<br />
Mondragon srl/Ditta Saletto<br />
Srl<br />
Ruffato Graziano/Pachera<br />
Ornella/ Pachera Enzo<br />
DGC N° 141 <strong>del</strong> 13/09/2012<br />
DGC n° 106 <strong>del</strong> 21/06/2012<br />
DGC N° 107 DEL 28/06/2012<br />
DGC N° 173 <strong>del</strong> 25/10/2012<br />
ACCORDO N° 6 Zanetti Paolo DGC N° 133 DEL 21/08/2012<br />
ACCORDO N° 7 Mantovani Paolo DGC N° 158 DEL 4/10/2012<br />
Meneghello Angelo e<br />
ACCORDO N° 8<br />
Giuseppe DGC n° 159 <strong>del</strong> 4/10/2012<br />
ACCORDO N° 9<br />
Associazione<br />
Campeggiatori DGC N° 180 <strong>del</strong> 2/11/2012
ACCORDO N° 10 Coop. E<strong>di</strong>lizia Pacengo DGC N° 174 <strong>del</strong> 25/10/2012<br />
ACCORDO N° 11<br />
Az. Agricola La Bagatta<br />
SAS <strong>di</strong> Krieg Guenter DGC n° 179 <strong>del</strong> 2/11/2012<br />
ACCORDO N° 12 Soc.Madonnina DGC N° 175 <strong>del</strong> 25/10/2012<br />
ACCORDO N° 13 Soc. Korona Srl DGC N° 182 <strong>del</strong> 2/11/2012<br />
ACCORDO N° 14 Bertol<strong>di</strong> Dario DGC N° 183 <strong>del</strong> 2/11/2012<br />
ACCORDO N° 15<br />
Marchiori Marisa/Sartori<br />
Renato DGC N° 181 <strong>del</strong> 2/11/2012<br />
3) DI RECEPIRE esplicitamente con il presente provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> adozione le previsioni<br />
contenute negli accor<strong>di</strong> pubblico privato <strong>di</strong> cui all’art.6 <strong>del</strong>la L.R. 11/2004, <strong>di</strong> cui sopra,<br />
specificando che il beneficio pubblico derivante dal presente provve<strong>di</strong>mento sarà<br />
puntualmente dettagliato in sede sottoscrizione e <strong>di</strong> adozione dei relativi piani urbanistici<br />
attuativi;<br />
4) DI ADOTTARE la VARIANTE n. 3 al PIANO DEGLI INTERVENTI ai sensi <strong>del</strong>l’art. 18 <strong>del</strong>la<br />
L.R. 11/2004 “Norme per il governo <strong>del</strong> territorio”, composta dagli elaborati progettuali<br />
pre<strong>di</strong>sposti ciascuno per la propria competenza dall’arch. Emanuela Volta <strong>di</strong> Povegliano<br />
incaricata per la parte urbanistica, informatica e ambientale Procedura V.A.S. Vinca e per le<br />
parti specialistiche e dalla Dottoressa Geologa Sara Petruccelli incaricata per la parte<br />
geologica e idrogeologica, <strong>di</strong> seguito elencati:<br />
Var 3 P.I. - CD;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 1a 1 – Zonizzazione intero territorio comunale;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 1a 2 – Zonizzazione intero territorio comunale;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 1b 1 – Vincoli;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 1b 2 – Vincoli;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 1c B - Revisione degli ambiti puntuali <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> indagine<br />
dei limiti <strong>di</strong> zona <strong>del</strong>la compatibilità geologica <strong>di</strong> cui alla Carta <strong>del</strong>le Fragilità <strong>del</strong> PAT;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 2.1 – Zone significative;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 2.2 – Zone significative;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 2.3 – Zone significative;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 2.4 – Zone significative;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 2.5 – Zone significative;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 2.6 – Zone significative;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 2.7 – Zone significative;<br />
Var 3 P.I. - TAV. 3 – Centri storici - <strong>Lazise</strong>, Colà, Pacengo;<br />
Var 3 P.I. - ELAB. 4 – Corti rurali;<br />
Var 3 P.I. - ELAB. 5 – Previsioni puntuali in zona agricola;<br />
Var 3 P.I. - ELAB. 6 – Norme Tecniche operative;<br />
Var 3 P.I. - ELAB. 6 Allegato - ACCORDI PUBBLICO-PRIVATO ART.6 L.R.11/04;<br />
Var 3 P.I. - ELAB. 7 – Relazione Programmatica;<br />
Var 3 P.I. - ELAB. 8 – Estratti comparativi punti <strong>di</strong> variante;<br />
Var 3 P.I. - ELAB. A1 - Localizzazione degli interventi sulla zona agricola computata a
SAU soggetta al limite <strong>di</strong> trasformabilità calcolato dal PAT;<br />
Var 3 P.I. - ELAB. A2 - Evidenza degli Ambiti Territoriali Omogenei (ATO) <strong>di</strong> P.A.T. sulla<br />
zonizzazione;<br />
Var 3 P.I. - V.Inc.A - Selezione Preliminare <strong>di</strong> Screening ai sensi <strong>del</strong>la DGRV n°<br />
3173/2006;<br />
Var 3 P.I. - Relazione <strong>di</strong> compatibilità Geologica ed Idraulica. Revisione negli ambiti<br />
puntuali <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento dei limiti <strong>di</strong> zona;<br />
Var 3 P.I. - Valutazione <strong>di</strong> Compatibilità Idraulica;<br />
Var 3 P.I. - Lettera <strong>di</strong> richiesta parere sulla “valutazione <strong>di</strong> compatibilità idraulica” riferita<br />
alla Variante n. 3 al Piano degli Interventi al Genio Civile <strong>del</strong> 21.11.2012;<br />
Var 3 P.I. - Lettera <strong>di</strong> richiesta parere sulla “valutazione <strong>di</strong> compatibilità idraulica” riferita<br />
alla Variante n. 3 al Piano degli Interventi al Consorzio <strong>di</strong> Bonifica Veronese <strong>del</strong><br />
21.11.2012.<br />
5) DI DARE ATTO che dalla data <strong>di</strong> adozione <strong>del</strong>la Variante n. 3 al Piano degli interventi si<br />
applicano le misure <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a, secondo le modalità <strong>del</strong>la Legge 3 novembre 1952, n.<br />
1902 “Misure <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a in pendenza <strong>del</strong>l’approvazione dei piani regolatori” e<br />
successive mo<strong>di</strong>ficazioni;<br />
6) DI STABILIRE che, entro otto giorni dall’adozione <strong>del</strong>la presente <strong>del</strong>iberazione da parte <strong>del</strong><br />
<strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong>, gli elaborati siano depositati a <strong>di</strong>sposizione <strong>del</strong> pubblico per 30 giorni<br />
consecutivi, decorsi i quali chiunque potrà formulare osservazioni entro i successivi 30 giorni<br />
presso la segreteria comunale, dando imme<strong>di</strong>ata notizia al pubblico <strong>del</strong>l’eseguito deposito<br />
me<strong>di</strong>ante avviso pubblicato all’albo pretorio <strong>del</strong> <strong>Comune</strong>, pubblicazione su due quoti<strong>di</strong>ani a<br />
tiratura locale e l’affissione <strong>di</strong> manifesti in luoghi pubblici;<br />
7) DI DARE MANDATO al Responsabile <strong>del</strong>l’Area Tecnica E<strong>di</strong>lizia Privata Urbanistica <strong>di</strong> porre<br />
in atto tutti gli adempimenti conseguenti e derivanti dal presente provve<strong>di</strong>mento;<br />
8) DI DICHIARARE la presente <strong>del</strong>iberazione, con separata votazione, imme<strong>di</strong>atamente<br />
eseguibile ai sensi <strong>del</strong>l’art. 134, comma 4, <strong>del</strong> D.Lgs. 18.0.2000, n. 267.
PARERE DI REGOLARITA’ TECNICA<br />
Il sottoscritto LOVATO LUIGI PAOLO responsabile <strong>del</strong>l’Ufficio EDP, vista la proposta <strong>di</strong> <strong>del</strong>iberazione, esprime<br />
Parere Favorevole <strong>di</strong> regolarità tecnica ai sensi <strong>del</strong>l’art. 49 <strong>del</strong> D.Lgs. 18.08.2000, n. 267.<br />
Si attesta ai sensi <strong>del</strong>l’art. 147 bis <strong>del</strong> D.Lgs 18.08.2000, <strong>nr</strong>. 267 la regolarità e la correttezza <strong>del</strong>l’azione amministrativa<br />
nell’adozione <strong>del</strong> presente atto.<br />
*******<br />
<strong>Lazise</strong>, lì 22-11-2012<br />
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO<br />
F.to (LOVATO LUIGI PAOLO)<br />
PARERE DI REGOLARITA’ CONTABILE<br />
E ATTESTAZIONE DI COPERTURA FINANZIARIA<br />
(Art. 49, comma 1, <strong>del</strong> D.Lgs. 18.8.2000, n. 267 – T.U.E.L.)<br />
Il sottoscritto ANTONELLI MAURO quale Responsabile <strong>di</strong> Ragioneria, vista la proposta <strong>di</strong> <strong>del</strong>iberazione; visto il<br />
parere <strong>di</strong> regolarità tecnica rilasciato dal Responsabile <strong>del</strong>l’Ufficio , esprime Parere Favorevole <strong>di</strong> regolarità contabile ai<br />
sensi <strong>del</strong>l’art. 49 <strong>del</strong> D.Lgs. 18.08.2000, n. 267 e attesta la copertura finanziaria ai sensi <strong>del</strong>l’art. 147 bis <strong>del</strong> D. Lgs<br />
18.08.2000 n. 267.<br />
*******<br />
<strong>Lazise</strong>, lì 22-11-2012<br />
IL RESPONSABILE DI RAGIONERIA<br />
F.to (ANTONELLI MAURO)
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Lazise</strong><br />
Provincia <strong>di</strong> Verona<br />
Letto, confermato e sottoscritto<br />
<strong>Delibera</strong>zione <strong>di</strong> <strong>Consiglio</strong> <strong>Comunale</strong> n. <strong>36</strong> <strong>del</strong> 27-11-2012<br />
IL PRESIDENTE<br />
F.to FRANCESCHINI RENZO<br />
IL SEGRETARIO COMUNALE<br />
F.to Cecato Giampietro<br />
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE<br />
(art. 124, D.Lgs. 18.8.2000, n. 267)<br />
Copia <strong>del</strong>la presente <strong>del</strong>iberazione è stata affissa all’Albo Pretorio on-line il 04-12-2012 e vi rimarrà<br />
per la durata <strong>di</strong> 15 giorni consecutivi, salvo specifiche <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge.<br />
<strong>Lazise</strong>, 04-12-2012<br />
IL SEGRETARIO COMUNALE<br />
F.to (Cecato Giampietro)<br />
Copia conforme all’originale per uso amministrativo<br />
<strong>Lazise</strong>, lì 04-12-2012<br />
IL SEGRETARIO COMUNALE<br />
(Cecato Giampietro)<br />
La presente <strong>del</strong>iberazione è <strong>di</strong>venuta esecutiva il giorno …………………………<br />
per decorrenza dei termini, ai sensi <strong>del</strong>l’art. 134, comma 3, <strong>del</strong> D.Lgs. 18.8.2000,<br />
n. 267.<br />
<strong>Lazise</strong>,lì<br />
IL SEGRETARIO COMUNALE<br />
F.to (Cecato Giampietro)<br />
ATTESTAZIONE DI PUBBLICAZIONE<br />
Il sottoscritto Incaricato all’Albo/Messo <strong>Comunale</strong> attesta che copia <strong>del</strong>la presente <strong>del</strong>iberazione è stata affissa all’Albo<br />
Informatizzato e all’Albo Pretorio in data 04-12-2012 (rep. n. 1672) e vi rimarrà per la durata <strong>di</strong> 15 giorni consecutivi,<br />
salvo specifiche <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> legge.<br />
<strong>Lazise</strong>, lì 04-12-2012<br />
L’INCARICATO ALL’ALBO /IL MESSO COMUNALE<br />
(FONTANINI DAHLIA)